Questo non è un saggio e non è un romanzo: è il primo libro comico sulla cultura italiana. Ma potrebbe anche essere un manuale di conversazione per fare figurine o figuracce in società, sparlando con allegria di tutti. Un esercizio critico per scoprire che cosa hanno in comune il musicista esoterico Franco Battiato e l’editore gnostico Roberto Calasso. Oppure un cabaret ai danni di personaggi che assomigliano insidiosamente a Roberto Benigni, Nanni Moretti, Alberto Arbasino, Alessandro Baricco, Paolo Mieli, Giuliano Ferrara, e di molti altri protagonisti, comprimari e caratteristi che affollano l’intellettualità nostrana. La teoria generale adottata dall’autore postula che nel panorama nazionale si possono riconoscere tre profili principali: la giovane promessa, continuamente a rischio di compiere l’improvvisa e spaventosa metamorfosi che la trasforma agli occhi di tutti nel solito fortunato, mentre soltanto in casi rarissimi, benedetti dalla fortuna, riesce a innalzarsi alla condizione di venerato maestro. Scorrono su questo schema i nostri decenni, dagli anni in cui regnava il bianco accecante delle copertine di Einaudi e il rigore implacabile di Norberto Bobbio, alla lunga crisi che conduce al nostro tempo incerto e trash, regno dello scetticismo e di pensieri cinici, in cui destra e sinistra si guardano in cagnesco senza più sapere perché.
Indice 3 Nei momenti di malumore 15 Andare a letto presto la sera 24 Quando uno è un maestro 32 Questa è la lettera di un pentito 43 Non c è più la cultura di una volta 55 Dev essere stato Alberto Arbasino 65 Ma si può medita il Maestro di Voghera 75 Non c è da sorprendersi allora 87 E allora ricapitoliamo 97 Nell incertezza esistenziale fra sinistra e destra 112 Ciò che talvolta provoca una leggera irritazione 123 Perché vedete i democristiani 138 Capisco benissimo le obiezioni 148 Davanti al complicato menabò della prima pagina 161 Sicché ci si ritrova nel vasto mare delle idee 173 A questo punto possiamo anche confessare 189 Personaggi interpreti retroscena e fraintendimenti Un backstage 201 Indice dei nomi
Nei momenti di malumore Nei momenti di malumore sempre più frequenti io confesso confesso che non mi piace nulla Non mi piace un romanzo non mi piace un film la musica la televisione non mi piace piace praticamente niente di quanto viene prodotto in Italia Non mi piacciono gli indiscutibili Non mi piace o presepio presepio Non mi piace Roberto Benigni Non mi piace Susanna Tamaro Ad aggravare questa malattia dello spirito devo dire che mi piace sempre meno anche Nanni Moretti e all all occorrenza saprei spiegare perché Il Caimano è un film sbagliato Non mi piace Tornatore non mi piace Salvatores Salvatores Avrei molti dubbi anche su Dario Fo e per equilibrio bipartisan ammetterò in via preventiva che ero e sono scettico scettico pure su Oriana Fallaci E su queste idee mi sembra di raccogliere il consenso dei miei maliziosi amici che fanno ampi cenni di approvazione e confermano che è tutto vero vero e si divertono un mondo a sentire le mie cattiverie e aggiungono le loro con la soddisfazione sfacciata con cui si tirano le briscole alte nell ultima mano Poi guardo i giornali leggo le recensioni assisto alle comparsate televisive televisive quando viene lanciato un film o un romanzo e mi dico c è qualcosa che non va Il qualcosa che non va è il conformismo diffuso l ovvio dei popoli il velluto di ipocrisia collettiva che sembra avere coperto con una specie di indiscusso canone artistico artistico intellettuale e spettacolare l Italia contemporanea in ragione del quale tutti sono d accordo con tutti e nessuno obietta mai niente È il regime ferreo degli infallibili che
4 Venerati maestri inibisce qualsiasi critica In privato si parla male di tutti e si fanno sghignazzate sui grandi capolavori che vengono proposti dai mass media e sui protagonisti santificati dallo dallo stereotipo in pubblico e cioè sui mass media e nelle occasioni occasioni ufficiali ci si guarda bene dall incrinare anche solo con un graffio il luogo comune e l oleografia PRIMA DI PROSEGUIRE IL DISCORSO credo che sia necessario necessario da parte mia un atto di sincerità Io non ho idee non ho convinzioni principi valori ho solo dei modi di dire le cose e se vogliamo proprio confessarlo sono sinceramente relativista Arriccio il naso quando qualcuno qualcuno usa la parola identità Per semplificare se quel prestigioso prestigioso e testardo intellettuale maghrebino e banlieusard di Zinedine Zidane è convinto di avere subito un ingiuria sanguinosa perché un difensore italiano ha rivolto delle brutte parole alle femmine della sua famiglia credo di capirlo capirlo Ho la vaga sensazione che per me cittadino di una democrazia abbastanza avanzata e usufruttuario del repertorio repertorio di diritti valori e disvalori dell Occidente moderno moderno il codice antropologico di Zidane sia roba arcaica frutto di una concezione che richiama la tribù il clan cerimonie cerimonie faticose in cui si sta sempre in piedi la gente ammucchiata ammucchiata in giacigli troppo affollati dentro case troppo abitate Ma se lui Zizou ha di queste convinzioni per me se le può tenere e coltivare basta che non mi prenda a testate Questo a titolo di precauzione Non tutti sono dotati infatti infatti dello humour scettico e tollerante di Luciano Moggi che andò a trattare con Zidane il suo passaggio alla Juventus Juventus in un grande e luccicante albergo di Marsiglia e allorché allorché vide entrare il centrocampista francese dalla porta girevole girevole restò perplesso Si trovò infatti davanti un tipo dinoccolato in calzoncini corti e sandali infradito un camicione camicione colorato che lasciava intravedere il petto villoso e uno stecchino all angolo della bocca Ma dopo quell i- stante di perplessità avviò subito la trattativa che promet-
Nei momenti di malumore 5 teva di instradarsi per il verso giusto e dopo avere raggiunto raggiunto un accordo di massima concordò un nuovo appuntamento appuntamento due settimane dopo Stesso albergo stessa porta girevole e stesso Zidane che arrivò tutto dinoccolato con gli infradito i calzoncini il camicione e lo stuzzicadenti fra le labbra Il relativista Moggi lo guarda con il suo sguardo liquido e gli fa Ahó almeno potevi cambià o stecchino QUESTO EPISODIO serve soltanto per accennare al fatto che il problema del rapporto fra le culture può essere inquadrato inquadrato in molti modi E può essere inquadrato in molti modi anche il rapporto con la cultura Se la veemente Fallaci Fallaci era convinta che gli islamici fossero un pericolo per il mondo intero e in particolare per l Europa cristiana avrà avuto le sue ragioni ma il suo stile alla Full Metal Jacket è una maniera parossistica altro che rabbia e orgoglio è tutto un urlo e dopo qualche pagina ancora adesso dispiace dispiace non poter più dirle odiosamata Oriana non è detto detto che la quarta guerra mondiale sia già scoppiata potrebbe potrebbe essere un invenzione di alcuni fissati che hanno problemi comportamentali seri lasciano intendere che hanno il filo diretto con la Madonna e poi si scopre che intrallazzano con i servizi segreti anche solo per farsi trovare trovare i biglietti per lo stadio Sono casi psicologici seri per carità meritevoli di attenzione e cure ma non proiettabili alla dimensione di un sentimento maggioritario nella società società Ma più ancora che la Fallaci c è il problema dei suoi seguaci che hanno sempre stravisto per il suo modo di scrivere condividono tutte le sue idee e non sanno che Oriana prima di diventare un ideologa capace di trattare da pari a pari con il papa talvolta segnalandone con la matita blu le insufficienze teologiche da giovane è stata una giornalista di classe C è ancora chi ricorda un suo reportage reportage dal Festival di Sanremo del 1961 tutto centrato su un ritratto di Mina fantastico e lo giudica non inferiore
6 Venerati maestri alle interviste in cui la signora ha fatto a pezzi Kissinger Gheddafi Khomeini o ai libri come Un uomo o Insciallah che hanno fatto a pezzi molti lettori Non è mica detto che per produrre cose importanti utili utili o semplicemente divertenti sia d obbligo affrontare le apocalissi Questa è un idea che ossessiona gli intellettuali italiani qualsiasi mestiere facciano i quali poi vi ricattano con il contenuto dicendovi con espressione ispirata può darsi che il mio saggio romanzo film canzone programma programma sia brutto anzi un vero cesso ma non potete prescindere prescindere dall importanza dell argomento la pace la guerra l uomo la donna il risvolto umano il sesso l anima gli angeli la perdita del senso la ricerca di Dio Partendo da questo presupposto visto che la maggioranza maggioranza degli intellettuali italiani parte rigorosamente da un presupposto di solito inesatto il modo migliore per attingere il livello indiscutibile dell opera d arte consisterebbe consisterebbe nell andare a cantare antiche e tragiche canzoni yiddish yiddish ad Auschwitz accompagnati da un violinista cieco Oppure come ha fatto Bernardo Bertolucci raccontare il Novecento in un film di molte ore talmente ideologico e balordo sul piano storico che a vederlo allora Arbasino scrisse sulla Repubblica un articolo allegramente distruttivo distruttivo intitolato L epica nel pollaio e a vederlo adesso viene voglia di menarlo Bertolucci con le sue figurine emblematiche e simboliche di fascisti schifosi Donald Sutherland chiamato fascisticamente Attila e la trucidona Laura Betti che incarnavano il male assoluto in modo così assoluto da risultare assolutamente grotteschi COSICCHÉ A VOLTE CI SI CHIEDE visto che siamo tutti così scettici e cinici disincantati e diffidenti per quale ragione ragione al momento buono accettiamo con tanta facilità l e- gemonia degli infallibili cioè il senso comune e il conformismo conformismo che dominano le questioni di gusto In teoria dovremmo essere educati a riconoscere se un libro o un film hanno una loro dignità intrinseca oppure no E inve-
Nei momenti di malumore 7 ce assistiamo senza opporci all esaltazione corale di figure minori giustificata solo parzialmente talvolta da pareri autorevoli e da riconoscimenti internazionali La prima spiegazione è di tipo sociologico Una questione questione di nicchie e di fasce Tanto per dire riconoscerete che a voi non è mai capitato di incontrare qualcuno che ammettesse di essere un ammiratore di Baricco ma poi Baricco a ogni romanzo schizza in cima alla classifica dei libri più venduti lasciandovi con tanto di naso e di invidia invidia E allora dovete porvi la questione se la gente che frequentate frequentate è un campione demoscopico rappresentativo e concludere che non è rappresentativo affatto Là fuori fuori dalla vostra cerchia di amici e di conoscenti c è un altro mondo a voi sconosciuto in cui si muove la gente vera il pubblico autentico quelli che comprano i libri di Pennac e vanno al cinema a vedere Benigni e si fanno piacere piacere quello che passa il mercato e che gli intellettuali più prestigiosi vidimano Mentre noi siamo gente che vive in ambienti intossicati vere fumerie d oppio parlando di cose che interessano solo noi In questa nostra nicchia non si legge Il codice Da Vinci non si comprano romanzi di Andrea Camilleri si è indifferenti al potere arcano dei bestseller Già è questa la lezione il vero intellettuale non legge praticamente nulla al massimo sfoglia Non va al cinema non guarda le fiction fiction in televisione evita i reality show esprime e rafforza tutta la propria sicurezza critica scansando il contatto con ciò che è di massa Eppure quando dovrà fornire un parere parere per non sapere né leggere né scrivere offrirà valutazioni valutazioni autorevolmente medie attente a non urtare la suscettibilità suscettibilità dei giudicati e neppure quella dei loro adoratori Così facendo si pratica il massimo di conformismo e il massimo di razzismo Per un verso si accetta un tono convenzionale convenzionale in cui tutti sono d accordo o fingono di pensarla pensarla allo stesso modo e si esercita un razzismo implicito perché si sa benissimo che quella roba là non vale niente eppure si applica il criterio che se piace al pubblico una
8 Venerati maestri ragione ci sarà Là fuori in un mondo hobbesiano attraversato attraversato da conflitti e malvagità ricco di inestetismi e di mitologie ignoranti c è un pubblico a cui piace la cacca e allora la comunità intellettuale ne prende atto e compie sforzi per compiacere quel gusto imperfetto con il caratteristico caratteristico atteggiamento che le comunità evolute mostrano verso i bambini gli indigeni gli anziani le culture minori le mentalità ingenue Non si tratta neanche di cacca completa completa per dire non è la cacca di quei romanzoni con gli effettacci effettacci il sesso e la morte il mito e l esotico e di quei filmacci filmacci con le romanticherie oppure delle commediacce con i dialoghi efferati No soltanto una cacchina cosucce poetiche e chincaglierie letterarie che strizzano l occhio alla alla grande letteratura Noi sappiamo che tutti loro là fuori stanno trastullandosi trastullandosi con forme inferiori dell arte e della cultura con figurine figurine di un album infantile ma dall alto della nostra superiorità superiorità mostriamo un volto che si degna di manifestare una specie di simpatia intellettuale di comprensione quasi di affetto Quel sentimento di benevolenza che si rivolge rivolge solitamente ai parenti non troppo stretti che si incontrano incontrano ai matrimoni e ai funerali una compiacenza volonterosa volonterosa quanto distratta senza un vero coinvolgimento psicologico e affettivo tanto si sa che ci si ritroverà solo fra un quattro o cinque anni e si rifarà la stessa manfrina IN MODO ANALOGO quando esce un film infallibile di Benigni o qualsiasi altra roba del genere filmica o letteraria letteraria musicale o televisiva si scatena un coro di elogi in cui si manifesta la stupefazione del critico di fronte all altissimo altissimo poeta Con l idea o il segnale retrostante o sottostante che sarà necessario rincorrere occhiutamente fra le righe che l opera è una stupidaggine ma che al pubblico dovrà piacere e quindi sarà opportuno nobilitarla con un giudizio giudizio critico adeguato tale da nobilitare anche lo sforzo immane immane compiuto dall artista Per la verità non sfugge ai critici il corollario che anche
Nei momenti di malumore 9 gran parte del pubblico accorrerà nelle librerie o nelle sale cinematografiche essendo attratto dall alone di capolavoro capolavoro che i critici stessi avranno evocato intorno alla stronzata stronzata e quindi si tratta di un circolo vizioso in cui tutti fingono fingono di credere o nei casi disperati credono di credere al punto che si crea una rete estesissima di idolatria che potrebbe potrebbe essere recisa solo se ci fosse il classico bambino della della favola a esclamare che il re è nudo o che la corazzata è una boiata Il che non succede praticamente mai perché si sa che alla fine si formano abitudini e la consuetudine diventa quasi una regola e la quasi regola un approssimativo metro metro critico e insomma com è come non è il Benigni di turno turno è diventato un quasi maestro Nel caso specifico del Benigni reale non della sua immagine come emblema artistico artistico del conformismo dominante lui se la cava benissimo benissimo perché non entra mai nel merito del discorso culturale culturale ma eventualmente lascia la parola a Vincenzo Cerami in modo che riesce impossibile prenderlo in castagna e lui nel momento critico rilascia qualche sproloquio su Dante e la vergine Maria facendo intendere che quanto a livello culturale dalle sue parti non si scherza NON È VERO CHE IL PUBBLICO SIA CRETINO per la verità verità Anzi si dà il caso che qualche volta contribuisca a rivelare rivelare felicemente la nudità del re Ad esempio accadde una volta durante la proiezione di Io ballo da sola indimenticabile indimenticabile film balengo sempre di Bertolucci che si sentivano sentivano in sala gemiti e lamenti a ogni battuta demenziale prevista da una sceneggiatura molto crudele verso lo spettatore con i personaggi del film che sembravano manichini manichini intellettuali portatori di stili culturali da operetta stereotipi sociali deplorevoli ricalcati da una letteratura di maniera oppure cicisbei animati soltanto da un ciarliero e fastidioso estetismo di sinistra della tendenza nichilista solo che nessuno aveva o nessuno poteva permettersi la fibra intellettuale e il coraggio civile di alzarsi e di pro-
10 Venerati maestri nunciare un orazione catilinaria fondata sulla seguente non ignota tesi Questo film è una boiata pazzesca Tuttavia nel finale quando il protagonista riesce grazie al cielo seppur con qualche ulteriore fatica a togliersi i jeans e a fare la festa a Liv Tyler ci fu l insurrezione popolare popolare provata infatti dalla lunga attesa dopo tanti tentativi abortiti all acme dell amplesso o sveltina che fosse la sala sala esplose in una lunga ovazione con urla di bravo bravo bravo e gesti di beffardo entusiasmo Miracoli del grande scherno Certo non succede spesso Non si ha notizia di casi del genere durante la proiezione di Pinocchio o di La tigre e la neve per la verità non si sono avuti exploit simili neanche con l ultimo film di Bertolucci The Dreamers di cui è stato autorevolmente detto che ha trasformato il Sessantotto Sessantotto in un sessantanove Queste deflagrazioni liberatorie liberatorie sono rare perché di solito le platee preferiscono tenere tenere dentro di sé il disgusto per paura di avere frainteso un capolavoro e quindi nel timore della disapprovazione altrui si limitano a uscire borbottando parole sull esistenzialismo esistenzialismo libertario che connota i film di quel regista raccogliendo raccogliendo l assenso silenzioso e rassegnato dei compagni di sventura Ma qualche rara volta in certe sere incantate nella luce luce piena di magia della macchina da proiezione esse platee platee riescono a raggiungere un punto di verità o di saturazione saturazione e la verità e la saturazione vengono a galla con naturalezza insieme con l irrefrenabile sensazione di essere essere stati presi in giro Dopo di che a liberazione avvenuta avvenuta ci si guarda in faccia e ci si chiede ma come è stato possibile Ovvero come è stato possibile che abbiamo accettato il diktat di un paternalismo critico così ignobile un peccato di gusto talmente colpevole da risultare senza remissione un ipocrisia generale tanto inqualificabile Perché mai ci siamo macchiati di quella tacita complicità con il pubbli-
Nei momenti di malumore 11 co la gente i nostri cari gli amici a cui vogliamo bene per cui meriteremmo tutte le pene dell inferno Perché abbiamo abbiamo sostenuto il senso comune il tono riconosciuto la sezione sezione aurea l aurea mediocritas e tutte quelle cose lì che facevano gusto medio e accettato VE LO DICO IO IL PERCHÉ Perché tutti noi siamo venuti venuti su in un clima culturale nella nostra arruffata Bildung in cui non era tanto importante che cosa si studiasse ma era decisivo che la cosa studiata rappresentasse nel suo settore il massimo grado di avanzamento della cultura e della politica Era una concezione agonistica in cui il mondo veniva infallibilmente diviso in due sopra una certa linea c era la classifica buona ovvero il progresso la rottura di scatole a fini di riscossa estetica e proletaria gli autori e gli interpreti che scavavano una trincea rispetto al mondo del passato e della reazione all oscuro potere della della cultura tradizionale o semplicemente rimasta indietro nella tecnica e nei contenuti Tutto questo adesso induce a stare nella corrente principale principale quatti quatti per evitare di essere messi fuori dal giro giro Allora veniva chiamata consapevolezza oppure meglio meglio coscienza rappresentava un superiore sentimento dei rapporti sociali economici culturali e politici che si esprimeva dal lato intellettuale nella percezione che c erano erano un arte e una cultura romanzi così come film opere musicali come mostre di pittura che erano effettivamente avanti qualche volta oltre in ogni caso storicamente all avanguardia in quanto contestavano un vecchiume o ne svelavano radicalmente la falsità Della parte sotto la linea cioè della classifica bassa non era il caso neppure di parlare se non per assumerne didascalicamente l esemplare esemplare inconsistenza e fare qualche esempio in negativo agli ignari Erano tempi in cui andava moltissimo Bertolt Brecht nella particolare mediazione socialista di Giorgio Strehler e all Italia intera venivano inflitti drammi brechtiani a io-
12 Venerati maestri sa che dovevano piacere a tutti e in effetti a tutti piacevano piacevano o almeno tutti dicevano che gli piacevano specie quando c era Milva la rossa Anche se naturalmente non era vero e se uno avesse potuto spezzare il cerchio di gesso gesso e confessare la verità di Brecht si sarebbe detto quello che diceva con perfidia tedesca il filosofo Ernst Bloch Il signor Brecht ha un meraviglioso apparecchietto che gli permette di distribuire in modo magnificamente uniforme lo sporco sotto tutte le unghie per sembrare un operaio tanto per segnalare con un fallo laterale che di Madre Coraggio Coraggio ci eravamo stufati E con Brecht eravamo ancora sul versante colto quasi accademico Se si voleva eccedere nella sofferenza e nella cultura un gradino oltre l impegno nello spazio ideale della tortura c erano Luciano Berio e Luigi Nono comminati comminati e inflitti nel segno della grande avanzata culturale di massa Mentre per andare sul popolare anzi sul molto popolare popolare c era sempre Dario Fo su cui si potrebbe anche aprire una parentesi perché lo sapevamo tutti che Fo era un guitto formidabile un istrione eccezionale E quando Fo fa il suo numero medievale in cui racconta e mima storie di frati e di contadini storie materiali e carnali di maiali e truogoli el pursèl in tel smerdasso c è davvero da farsela addosso per la sua gigioneria terrigna e anzi fangosa per l allegria contagiosa del letame quando un frate ci cade dentro Solo che ogni tanto Fo si fermava bloccando tutta la macchina scenica e narrativa si portava sul proscenio e si metteva a spiegare agli spettatori la rava ideologica e la fava sociale del Medioevo della religione del potere del gregoriano dei preti di ho visto un re che sarebbe come come uno che si ferma a metà barzelletta raggelando tutto il bar per spiegare il contesto storico e politico differendo la battuta e quindi la risata a tempi successivi quando sarà già avvenuta la rivoluzione e saremo tutti in grado di apprezzare lo spirito popolare e padano rustico e finanche finanche volgare ebbene sì di Dario Fo che recupera An-
Nei momenti di malumore 13 gelo Beolco detto Ruzante Teofilo Folengo detto Merlin Cocai i maccheronici e prima ancora Ciullo d Alcamo rosa fresca aulentissima Cecco Angiolieri s i fosse foco cioè la linea popolaresca che porterà alla cultura contadina contadina con il dettaglio dello smerdasso e del pursèl grazie tante della lezione e vecchie e laide lasserèi altrui s i fosse fosse Cecco com i sono e fui Ma con il dubbio successivo che il Nobel dovevano darlo darlo a Mario Monicelli per la trovata di Brancaleone e del suo linguaggio una reinvenzione anche linguistica del Medioevo dovuta agli sceneggiatori artigiani Age e Scarpelli Scarpelli che l artista e pedagogo Fo quale egli è e fu se la scorda ciapa su e porta a ca ‘. C È UNA SOLA REMORA psicologica e critica in questo smerdasso di confessione A suo tempo quando eravamo tutti molto pressati dall ideologia Amarcord di Federico Fellini ci parve una sciocchezzuola provinciale passati venti o trent anni ci siamo commossi a rivedere il film con la sensazione che fosse una vera opera d arte Sensazione Sensazione che è compensata solo dal fatto che all uscita capitò di assistere a Ultimo tango a Parigi di Bertolucci e di rimanerne rimanerne vivamente impressionati finché non capitò di rivederlo rivederlo venti o trent anni dopo e di giudicarlo una stupidaggine stupidaggine pretenziosa con dialoghi futili e situazioni improbabili il film di uno che ha sentito parlare di Freud e Lacan e ci ha messo su una storia orecchiata con il pensiero pensiero che comunque al pubblico piace il burro Quindi il concetto che fra qualche decennio potrebbe improvvisamente improvvisamente piacerci anche La vita è bella ci frena un po nella nostra nostra spinta demolitoria Ma da qualche tempo io ho raggiunto la soglia di un criterio estetico e per l appunto critico piuttosto stringente stringente secondo cui tutta l arte e tutto l intrattenimento si dividono dividono in due categorie 1 roba che dà fastidio 2 roba che grazie al cielo non dà fastidio La conseguenza è che si va alla ricerca di qualcosa che prometta di non infastidire
14 Venerati maestri Succede di rado si sa Di solito ci si concede il lusso e la fatica di un film o di un romanzo sapendo già prima che sarà un fastidio tremendo Nove volte su dieci la visione o la lettura confermano l impressione preventiva e ci si maledice maledice per non aver dato retta al proprio istinto NATURALMENTE se si ha la forza di confessare che non ci piace niente tutto diventa più semplice La categoria categoria molto fastidiosa degli infallibili si scinde in un drappello drappello di pochi maestri e in una popolosa tribù di bolliti Si può volgere lo sguardo all indietro ai fallimenti alle mareggiate mareggiate ai naufragi alle catastrofi per vedere dove ci si è sbagliati quando abbiamo commesso l errore decisivo quello che ci ha imbrogliato per l eternità È una specie di autodafé un falò in cui si brucia tutto da fregarsi le mani per la soddisfazione perché la ventata nichilista eccita tutti e contemplando il mare d inverno come fanno i visionari visionari questo vento agita anche me allora è davvero possibile guardare a ritroso la storia in piena e totale irresponsabilità irresponsabilità con la felicità di bruciarsi i ponti alle spalle e avvelenare i pozzi e tagliare le vele per decidere che il passato è passato e che se a diciott anni avevamo una vena vena regicida che poi è stata conculcata nel nome della correttezza correttezza del paradigma adesso possiamo toglierci la soddisfazione soddisfazione finalmente non solo di dire che è nudo ma di sputazzarlo in faccia il re
Andare a letto presto la sera Andare a letto presto la sera consente di prendere dal ripiano ripiano del comodino il libro che avevate preparato con cura cura e destinato alle ore notturne di fianco all abat-jour che soffonde una luce blu sarà stato certamente un libro dell dell editore Einaudi o sarà stato inevitabilmente un libro delle edizioni Adelphi Un romanzo molto allusivo oppure oppure un saggio molto curato Un interpretazione storica di Carlo Ginzburg sul sabba e il volo delle streghe o un romanzino romanzino di finissimo buon gusto sull Austria felix Perché lo si sa benissimo che questi sono editori seri non cialtroni cialtroni qualsiasi e quindi pubblicano soltanto roba intensa elegante con un tono spiccato un riscontrabile touch of class Soprattutto Einaudi che si è sovrapposto a una parte consistente della nostra vita e figurarsi se non ce l aveva lui il tocco di classe anche in senso esattamente classista Un editore Moloch che ha avuto le sue vittime ha preteso i suoi martiri ha organizzato i sacrifici umani Già c erano erano quelli che hanno dovuto vendere la Cinquecento o ipotecare ipotecare la casa perché avevano il conto con Einaudi e a ogni scadenza si mettevano le mani nei capelli facevano mosse e gesti di pura disperazione come nel teatro kabuki kabuki o urlavano come nell Urlo di Munch e di Ginsberg promettendo che non ci sarebbero più cascati E invece ogni volta ci ricascavano ed è per questo che non hanno fatto carriera gli sono cadute le illusioni sulla testa ma gli sono rimasti i debiti sul groppone e nella me-
16 Venerati maestri moria Gli è crollata l intera impalcatura della splendente costruzione della sinistra einaudiana si è afflosciato l intero intero edificio della cultura torinese ma lo scoperto bancario bancario è rimasto come un luttuoso monumento finanziario e funerario che incombe sui loro sonni ancora oggi poteva sempre capitare dopo una cena pesante che apparisse in sogno l intera squadra editoriale da Giulio Einaudi a Roberto Roberto Cerati da Giulio Bollati a Daniele Ponchiroli e dietro dietro le ombre addolorate di Italo Calvino e Natalia Ginzburg Ginzburg e tutti gli altri con le facce dolorose e il loro stile dolente a recriminare mestamente perché non ci hai pagato pagato brutta merda SAPETE COME FUNZIONAVA la trappola Uno vedeva un film di Nanni Moretti Sarà stato Io sono un autarchico oppure Ecce Bombo ovvero qualcos altro magari Bianca o Sogni d oro A questo punto prima di affrontare il problema problema einaudiano è utile e mondano ricordare che in quest quest ultimo film recitava una parte anche Giampiero Mughini Mughini Chissenefrega dite voi Non scherziamo questi particolari in apparenza secondari servono per differire la sofferenza per allentare la tensione Come quando si cerca cerca di coinvolgere il medico che controlla gli esami del sangue sangue in una discussione del tutto improbabile sull Inter di Massimo Moratti e sullo stress da sconfitta con note a piè pagina sulla dieta di Ronaldo e di Cassano Un espediente tattico per ritardare il verdetto sui trigliceridi e la conseguente conseguente prescrizione alimentare Ma la realtà incalza Infandum Infandum regina jubes renovare dolorem recita l Eneide con il pater Aeneas che si rivolge con l occhio languido alla alla splendida e predestinata Didone La quale scuote regalmente regalmente la testa poche storie non meniamo a spasso il cane cane si parlava di Einaudi Ecco Alle spalle di Nanni Moretti c erano bellissime librerie librerie Ottimi scaffali magnifiche scansie E queste librerie librerie erano tutte bianche Immacolate un biancore assoluto un elogio metafisico della bianchezza Perché c erano di-
Andare a letto presto la sera 17 slocate tutte le collane bianche di Einaudi Ma mica i libri Einaudi degli einaudiani di adesso quelli come Andrea Romano e gli altri modernisti e blairiani che sono stati ipnotizzati dalla modernizzazione e costituiscono la prova prova che dico l incidente probatorio che la modernizzazione modernizzazione fa male tanto che hanno pure cambiato le copertine ritoccando ritoccando il bianco E neppure gli hard-boiled o i tentativi di accesso al mass market compiuti da Cesari e Repetti magari magari con dvd allegato No gli Einaudi di allora dei tempi in cui le nevi erano bianche quando Einaudi era Einaudi e un libro Einaudi può essere di ogni colore purché bianco bianco E imperava insuperato e insuperabile non sarebbe neanche il caso di dirlo il principio supremo di via Umberto Umberto Biancamano Principio supremo l editore Einaudi pubblica libri di professori della Scuola normale superiore di Pisa che devono essere letti da dirigenti e quadri del Partito comunista italiano O viceversa libri scritti da dirigenti e quadri del Partito comunista italiano che devono devono essere letti dai professori della Scuola normale superiore di Pisa Questa signori è l egemonia Quella cosa che Silvio Berlusconi si darebbe dei pugni sulla testa perché è con l egemonia e pronunciando con severa compunzione la parola Gramsci e quindi mettendo a tacere tutti che la sinistra ha fatto il marketing per almeno quarant anni Perché si poteva essere intelligenti colti ben diplomati e ottimamente laureati ma se non si avevano alle spalle file e doppie file di libri bianchi gli Struzzi i Coralli i Supercoralli Supercoralli i Paperbacks la Piccola Biblioteca con quei titoli così prestigiosi con quelle illustrazioni così perfettamente scelte insomma se non li avevi eri out È per questo che Nanni Moretti in quei suoi film lontani lontani esponeva e filmava il paradigma La cultura si chiama Einaudi Con uno scaffale di libri ineluttabilmente bianchi bianchi fatalmente bianchi ancora più bianchi del bianco tremendo tremendo di Moby Dick si apriva uno squarcio nelle tenebre dell ignoranza una fiammella si accendeva nell oscurità
18 Venerati maestri di un paese che lo sappiamo tutti ha fatto la Controriforma Controriforma senza avere fatto la Riforma non ha avuto uno straccio straccio di rivoluzione borghese si è unificato per il complotto di alcuni circoli massonici e non appena sono apparse nell orizzonte della storia le masse popolari nel senso soprattutto soprattutto dei socialisti ha sistemato le cose con i fascisti e Benito Mussolini un po di manganellate roba strapaesana strapaesana l olio di ricino i futuristi D Annunzio la perfida Albione Albione il salto nel cerchio di fuoco l Impero faccetta nera fuoco di Vesta la maschia gioventù Nanni Moretti enunciava la tesi infallibile che Einaudi era l antidoto La medicina contro l oscurantismo Per la verità enunciava anche molto altro Segnalava l esistenza di un mondo la cura di un repertorio di convenzioni irrinunciabili irrinunciabili e accettate da tutti Regole di un galateo accenti accenti di un birignao che qualificava l idem sentire Per esempio esempio avete mai fatto caso che Nanni Moretti è uno di quei personaggi che vanno sempre chiamati per nome-e-cognome nome-e-cognome Proprio come Vasco Rossi nessuna persona sana di mente si azzarderebbe a chiedere un biglietto per Imola dicendo vorrei un biglietto per il concerto di Rossi Rossi Rossi chi Il signor Rossi Valentino Rossi Paolo Rossi il filosofo filosofo L ex centravanti Quindi nessuna persona con uso di mondo potrebbe mai aprire un convegno o un dibattito parlando di un film di Moretti Moretti quale quello della birra Quello del caso Moro Moretti Morucci No Nannimoretti Nannimoretti Il supercilioso lo schifiltoso naso arricciato il disgustato Nannimoretti Quello che detestava Alberto Sordi Ve lo meritate Alberto Sordi !. Un antitaliano anche anche lui Nanni Uno che senza dubbio gli facevamo tutti schifo SICCHÉ A PRONUNCIARE Einaudi si socchiudevano automaticamente gli occhi e si cominciava a respirare un aria un clima una cultura Un gusto intellettuale se non un destino spirituale Perché lo sanno anche i bambini bambini che la casa editrice Einaudi non è mica come tutte le al-
Andare a letto presto la sera 19 tre che hanno delle fisime sul mercato e che hanno la cattiva cattiva idea connaturata un vero peccato originale una colpa colpa consustanziale di volerli vendere i libri Mentre da Einaudi Einaudi l editoria è un esperienza collettiva Ci sono le Riunioni del Mercoledì dove tutta la meglio intellettualità intellettualità si ritrova e discute mettendo in mostra sapienze siderali siderali consapevolezze politiche così intense e forti che c è da scansarsi e arriva Norberto Bobbio e dall alto del suo naso grifagno il gran rapace apre la sua borsa dei miracoli miracoli una vera borsa accademica traendone bozze tutte sottolineate con diversi punti esclamativi al margine e anche segnacci e sgorbi che testimoniano di un misurato consenso critico oppure di una incazzatura estrema ma pur sempre bobbiana cioè stilisticamente irreprensibile e tutto questo bobbismo sfocia alla fine in un giudizio nitidissimo nitidissimo un verdetto assoluto tanto da lasciare tutta la Riunione esterrefatta per la lucidità del Maestro E il giudizio nove volte su dieci dice così Non si può fare Talvolta il giudizio veniva ulteriormente articolato Meglio di no Non servono a niente nel caso le proteste eventuali di qualche redattore di qualche consulente di taluno degli ultimi arrivati quando parla Bobbio smettono smettono di volare anche le mosche e anche loro si preparano ad ascoltare la sentenza Per la delusione racconta talvolta Giulio Einaudi qualcuno di loro delle mosche ma anche dei redattori e dei nuovi consulenti rimane lì stecchito Perché un giudizio di Bobbio è una sintesi intellettuale fra il rasoio di Occam e una Gillette bilama superplus spacca il capello in sedici e te lo lascia in tabula come la prova definitiva definitiva dell inconsistenza di quell autore o dell insufficiente insufficiente suo lavoro di approfondimento ignorante che non è altro Sullo sfondo si sente l eco di ovazioni applausi boati di entusiasmo mal represso mentre Nanni Moretti lancia in aria il cappellino con su scritto Einaudi e Giulio Ei-
20 Venerati maestri naudi in persona approva scuotendo pensosamente la magnifica testa con quell acconciatura elegantissima meravigliosamente meravigliosamente impostata su un colore bianco che non esiste in natura un bianco Melville come disse una volta volta Italo Calvino sussultando in una sua composta e compiacente compiacente risatina che a Bobbio come rivelò in seguito in famiglia apparve un perfetto compromesso fra l adesione intellettuale e la fronda Bocciato ! NATURALMENTE TUTTE queste storie torinesi non posseggono posseggono il minimo senso e significato se non si ha presente presente la personalità dell Editore ossia il celeberrimo e temutissimo temutissimo Giulio Einaudi che è stato senza alcun dubbio uno degli uomini più coerentemente cattivi anzi più perfidi perfidi di una malignità naturale e coltivata per decenni che siano mai comparsi nel panorama culturale italiano Il Principe Ma un principe di quelli rinascimentali un machiavellico uno che avrebbe provato un piacere intimo nel versare una dose di veleno nel caffè di Natalia Ginzburg Ginzburg per assaporare il gusto sopraffino di vederla contorcersi contorcersi sul pavimento in preda a spasmi atroci con le mani sulla pancia e negli occhi un ultimo atterrito sguardo d accusa Un vero editore anzi l Editore per antonomasia vale a dire l uomo che non legge mai un libro Perché i libri li annusa annusa li fiuta li palpa e soprattutto li fa leggere ai suoi consulenti Ma non si accontenta di un parere ne vuole due o tre e poi istiga alla discussione si diverte immensamente immensamente allo spettacolo in cui si vedono quei sobri professori professori quelle vedove del Partito d azione quei compagni e maestri che si mettono a litigare su un comunista deviante deviante o su uno strutturalista laterale in nome del razionalismo razionalismo contro l irrazionalismo D altronde il divo Einaudi è fatto così se non semina zizzania non si diverte Com è noto fare l editore sarebbe il miglior mestiere del mondo se non ci fosse la rottura di
Andare a letto presto la sera 21 scatole di dover pubblicare i libri cioè preparare programmi programmi editoriali acquisire diritti dall estero tradurre i testi curarli in redazione con cura infinita e poi stamparli stamparli distribuirli e sperare che qualcuno li compri Una serie di seccature che possono essere compensate soltanto dall dall idea di suscitare discussioni crudeli fra gente che si stima stima e nutre rapporti di amicizia da decenni con il Principe Giulio che li pungola li aizza ne corrompe gli animi finché finché quelli si scannano Un godimento no È COSÌ CHE NASCE ADELPHI da una costola di Einaudi Einaudi perché a un certo punto l ala razionalista prima si insospettisce insospettisce e poi si infuria al pensiero che l ala irrazionalista finora rimasta copertissima tenti il colpo gobbo della pubblicazione delle opere di Nietzsche E che cazzo Cioè boia faus Qui si va in area pericolosa Nietzsche il Superuomo Superuomo ciò che è apollineo non può esser dionisiaco né ctonio dicono i razionalisti e gli irrazionalisti rimettono le pive nel sacco e se ne vanno a Milano a fondare l A- delphi mentre l editore Einaudi si diverte moltissimo allo sketch della diatriba e in fondo gli dispiace soltanto che le due fazioni non si prendano a cazzotti pro e contro Nietzsche Nietzsche nella specchiata sede di via Biancamano Forse solo Karl Kraus l uomo che scrisse l oltraggioso apoftegma secondo cui nulla è più insondabile della superficialità superficialità di una donna avrebbe potuto descrivere con parole acconce l infinita volatilità di pensieri e di gusti del nobile giacobino Einaudi la sua nonchalance lietamente irresponsabile la sua criminosa sufficienza aristocratica Ma per tutti noi della provincia italiana profonda rimane memorabile quella sua performance da grande attore guitto di stratosferica bravura e improntitudine fra i legni e gli affreschi della biblioteca dell Archiginnasio di Bologna Bologna dove si presentava un qualche volume delle grandi opere einaudiane una storia della letteratura italiana presenti presenti e parlanti Ezio Raimondi e Alberto Asor Rosa che il Principe Einaudi chiamò per tutto il pomeriggio con finta
22 Venerati maestri distrazione e affettuosa condiscendenza ma più probabilmente probabilmente anche con sadico compiacimento Asor Rosé CERTE ESISTENZE sono dominate da uno spaventoso principio di causalità ossia da una concatenazione ineluttabile ineluttabile di eventi catastrofici che conducono come un algoritmo algoritmo a un disastro finale e fatale insomma un criterio implacabile secondo cui gli individui sanno benissimo che cosa non devono fare le parole che non devono proferire proferire le frasi da evitare le mosse da scansare E al momento momento buono costoro si ripetono sottovoce che devono scansare scansare proprio quelle cose lì come il parlar di corda in casa dell impiccato evitare la confessione alla moglie di un mezzo flirt lontano nel tempo evitare le lotterie le assicurazioni assicurazioni il gioco delle tre tavolette i casinò Sono tutte persone persone perfettamente consapevoli dell esistenza di una gamma di azioni e gesti di cui ci si pentirebbe amaramente amaramente un momento dopo averli compiuti e che quindi vanno evitati con ogni cura con ogni cautela con ogni amore Scelte e decisioni da non prendere Tossicodipendenze da cui si è usciti con sforzi sovrumani Per cui evitare le tentazioni tentazioni evitare le ricadute Già a volte uno credeva di essere uscito vittoriosamente vittoriosamente dalla sindrome del conto Einaudi aveva pagato tutte le rate di cui era risultato moroso e osservava con aria di intima intima superiorità gli intossicati che ancora guardavano con brama una nuova edizione di Braudel un nuovo saggio di Duby una nuova interpretazione marxista una trovata hegelian-freudiana della Scuola di Francoforte Contemplavano Contemplavano quindi con un occhiata ironica anche gli scaffali di Nanni Moretti l infilata di Struzzi e di Coralli con l e- spressione sicura tipica di coloro che hanno raggiunto il Disincanto e conseguito al prezzo di diete severissime valori valori finalmente normali di colesterolo e lipidi nel sangue E poi succedeva l irreparabile Come un agguato a base di trigliceridi culturali Accadeva che a una festa dell U- nità nel corso degli anni Settanta più problematici veni-
Andare a letto presto la sera 23 vano raggiunti da un tipo curioso spesso barbuto comunque comunque gioviale e apparentemente innocuo Il quale però dopo chiacchiere di generica condivisione di un pensiero di sinistra progressista e soprattutto illuminista piazzava la botta Voi credevate di essere pronti Oggi sapete sapete esorcizzare le tentazioni illuministiche riportando la magnifica falsa etimologia evocata dal sublime enigmista Stefano Bartezzaghi Voltaire è l unità di misura dell illuminismo illuminismo Ma allora in quegli anni così fervorosi in cui la vostra mente non era ancora occupata dall Isola dei famosi famosi e in cui credevate ancora nella Cultura con l iniziale iniziale poderosa e il punto esclamativo finale eravate ancora teneri e indifesi È vero che quella parola illuminismo doveva farvi sospettare la fregatura Date retta ogni volta che c è di mezzo l illuminismo stanno per tirarvi una sòla E invece siete rimasti lì a chiacchierare con il mostro che ancora non sapevate che era un mostro finché lui non si è accorto di avere forse trovato un varco una crepa nella vostra psicologia psicologia e in quel momento ha pronunciato la parola un sussurro che sarebbe stata la vostra rovina L Enciclopedia In quel momento voi avete rivisto tutta la vostra vita come in un film anzi in un film di Nanni Moretti e in una prima visione tipo quella del terzo segreto avete visto il vostro destino e come dice il sommo poeta sui miei occhi occhi all improvviso è sceso un velo forse è solo suggestione suggestione o paura o chissà che e qualche istante dopo l avete capito che cos era il chissà che Quel tizio era un venditore Einaudi Un propagandista Un ispettore del conto vendita vendita Un agente del male Qualcuno che portava scritta in faccia la vostra condanna Un profilo che diceva si compia compia la vostra sorte Voi chinando il capo avete mormorato Avete sospirato sospirato Avete detto Sì E avete firmato un altro modulo
Quando uno è un maestro Quando uno è un maestro chapeau Si è disposti a concedergli concedergli tutto a passargli qualsiasi boiata a lasciarlo vivo e indenne anche se meriterebbe di essere picchiato a bastonate bastonate In passato gli abbiamo consentito di titolare Fleurs 3 il suo secondo disco di cover forse in ossequio al numero perfetto forse come riconoscimento di una distrazione divina divina o astrale ispirata da sentimenti troppo profondi e misteriosi per essere razionali Ala irrazionalista settore Nietzsche se ci siamo capiti Insomma pensieri non einaudiani einaudiani se vogliamo continuare a capirci Gli abbiamo anche permesso di dire che il cantante emigrato Adamo ha una voce mantrica al punto di trasmettere il mistero mistero dell esistenza Prima di cedere alla tentazione e mandare Franco Battiato Battiato come dicono i filosofi indiani iraniani e soprattutto sufici a da via el cü conviene comunque soffermarci sul tema della voce mantrica Qualcuno ricorderà il cantante cantante Adamo che da anni porta un parruccone da fare invidia invidia a Lucio Dalla perché ha cantato alcune canzoni che piacciono a tutti ma specialmente a Nanni Moretti C è una regola un paradigma un canone che non si sa se chiamare adamitico o adamesco secondo cui le canzoni immortali dell italo-belga Adamo sulla cui vicenda d a- more si appassionarono gli italiani nei tardi anni Sessanta sono tre
Quando uno è un maestro 25 1 La notte 2 Lei La terza ve la fate dire da Battiato così impara a numerare numerare correttamente i suoi dischi e a evitare faccia il favore i giochetti con i numeri da pitagorico o neopitagorico quale quale pretende di essere Anche perché il grande autore di Cuccurucucu Paloma non si è limitato a queste riflessioni adamiche non solo ha fatto una cover di Adamo ma ha scritto una certa canzone con il noto filosofo Manlio Sgalambro Sgalambro un uomo che nella filosofia è l equivalente di ciò che è nella letteratura il noto scrittore Andrea Camilleri che si intitola Come un sigillo nella quale recita in un duetto duetto con la nota cantante Alice alcuni versi molto molto interessanti interessanti e sgalambrici E tu passavi appena le sottili dita sul prepuzio / poi sfioravi il glande / e i sensi celebravano il loro splendore …. Roba forte Roba fortissima e genuina Roba aspra Roba buona Tanto che gli adusati intervistatori e le gentili intervistatrici intervistatrici gli mormoravano intimiditi da questo sfoggio di cultura un brano audace E Battiato ma no Si schermisce si stringe nelle spalle C è un formidabile critico musicale uno di quelli che li sistema lui i cantanti e i cantautori Mario Luzzatto Fegiz che gli fa la domanda estrema che ti mette in difficoltà ma che può anche farti apparire come un intellettuale scomodo scomodissimo se occorre Chiede Chiede infatti Luzzatto Fegiz c è un messaggio Battiato arrossisce Battiato tossisce Battiato alla fine parlando in terza persona come i veri divi e anche come il vecchio indimenticato duecentista Pietro Mennea Si vuole spiegare che la castità non va intesa nel senso cattolico cattolico del termine ma come la ritenzione del seme in presenza presenza di eccitazione È la forma di godimento più sublime che si possa immaginare Davanti all elogio della ritenzione ritenzione noi ci ritiriamo in buon ordine e ci arrendiamo sul ponte sventola bandiera bianca qualcuno potrà sostenere volgarmente che per Battiato il mezzo è il massaggio op-
26 Venerati maestri pure che tutte le sue canzoni sono intrinsecamente prepuziali prepuziali Ma per la verità il discorso è ben più complicato SOSTENGONO INFATTI LA TESI della maggiore complicazione complicazione gli enigmisti quei tipi come il solito Bartezzaghi che ti mostrano una paletta o un disegno di una paletta il ritratto di un piccolo badile e dicono che quella è una crittografia crittografia mnemonica insomma un indovinello per adulti o qualcosa del genere perché la paletta o il badile si risolve così Un mezzo minuto di raccoglimento Argomentano dunque questi sottili arrangiatori del caso caso capziosi scrutatori delle tenebre capricciosi solutori di rebus che quell allusivo Fleurs apparso per due volte nel titolo di un disco di Battiato non vuole soltanto dire che lui ha tratto fior da fiore la meglio musica del nostro tempo cantando anche una versione battiatesca di Impressioni Impressioni di settembre della Premiata Forneria Marconi Ma è anche un omaggio Una timida allusione Un segno esotico esotico Un sogno erotico Perché i fiori sono tanti milioni di milioni ma Fleur è una sola Anzi è solo lei Fleur Jaeggy Una scrittrice finissima Una che ha scritto un romanzino piccolo piccolo ma prezioso prezioso delicato come un cristallo lucente come un diamante diamante una scheggia di stile che s intitola I beati anni del castigo E Battiato con quei flebilissimi fleurs ha voluto lanciare nel cosmo una piccola immensa dedica provocare provocare con quei petali sperduti una vibrazione nell aria uno scuotimento nell universo una deviazione emozionale del karma uno scarto tantrico detto con parole semplici lui intendeva offrirsi come dono eterno pegno di schiavitù schiavitù oggetto d amore centro di gravità permanente a lei Lei Ella l implacabile domina la suprema Jaeggy E QUI CI VUOLE UNA MODESTA PAUSA tirare il fiato almeno un mezzo minuto di raccoglimento perché stia-
Quando uno è un maestro 27 mo per entrare in area Adelphi Sta per entrare in scena Lui anzi Egli l ineffabile l insostituibile l irraggiungibile marito o ex marito chissenefrega la Storia non esiste c è solo il Mito atemporale e indifferente agli eventi ma comunque comunque l unico vero interlocutore intellettuale della signora signora Fleur vale a dire Roberto Calasso Di fronte a simili emozioni ci vuole un po di pazienza bisogna prepararsi un pochino Esitiamo ancora a entrare nel tempio adelphiano poiché ci tremano le gambe e le ginocchia ginocchia vacillano Ma se occorre un gesto zen qualche pratica buddista per svuotare la mente prima di un compito compito sublime si può ricordare che il noto regista Nanni Moretti ha costellato i suoi film di canzoni Rammenteranno Rammenteranno i cinefili che in Palombella rossa Nanni Moretti cantava a squarciagola E ti vengo a cercare che ha un testo che sembra sembra l inno di Comunione e liberazione Questo sentimento sentimento popolare nasce da meccaniche divine …. Forse solo Fleur Jaeggy sa che cosa sono le meccaniche divine Raccontano Raccontano alcuni mentitori di professione che interrogandosi interrogandosi in proposito sul Corriere della Sera Luzzatto Fegiz avrebbe sostenuto che si tratta di meccanici femmina di vistosa avvenenza per l appunto meccaniche divine fighe fighe esagerate fighe bestiali Ma nel Caimano circa a metà del film Nanni Moretti confessa tutta la sua passione per Adamo e in macchina si sgola e stona proprio sulle note del cantante imparruccato imparruccato zittendo tutti per ascoltare la radio che manda le note note rantolanti di Lei e soprattutto l acme adelphiana in cui Adamo parte a tradimento con il refrain straziante Furtivamente accarezzo la sua ombra ma non ho più il diritto di toccarla … E giù fiumi di lacrime Questo sì che è un sentimento autenticamente popolare in cui si esprime il romanticismo romanticismo e il melodramma ci si sente dentro la disperazione
caffè o sezione agorà o luogo consacrato ai biliardi si discuta di qualcosa c è sempre un tecnico da bar comunemente chiamato ” tennico “, o anche ” professore “, che è abituato a piombare piombare come un rapace sui capannelli che si formano in ogni bar nei tempi morti spiega Benni cioè di solito all ora di pranzo il professore o tecnico corre al buffet della stazio- 28 Venerati maestri degli emigrati in Belgio la tragedia mineraria di Marcinelle Marcinelle ma anche il telefono che piange e la lontananza sai è come il vento e soprattutto il folksong più accorato Quella Quella gran troia si è messa con un altro Ha deciso di non amarmi più …, la zoccola Singulti singhiozzi E infine una specie di inattesa catarsi lo sciogliersi lento del dramma dramma un peso che abbandona il petto la musica che sfuma la tristezza che trascolora nel ricordo della passione Adesso con il cuore ancora gonfio di commozione ma più liberi e puri nella mente siamo pronti per entrare furtivamente furtivamente nella cattedrale insieme religiosa e profana dell Adelphi LO SO CHE È FASTIDIOSO ma ci vuole un altra premessa premessa E quel che è peggio ci vuole una premessa sociologica sociologica e siccome al peggio non c è mai limite la premessa sociologica conterrà anche una prospettiva politica Insomma Insomma per tenerla corta bisogna pensare a quel momento momento in cui la psicologia nazionale all improvviso cambia di tono Fino a quel momento lì eravamo stati tutti drammaticamente drammaticamente politicizzati e gli anni Settanta erano passati in un clima piuttosto iettatorio soprattutto per quelli che appena appena sentivano parlare di Adorno e Marcuse come di altri autori e testi sacri della sinistra dialettica avvertivano i sintomi di un incombente rotura de cojones e non potevano potevano neppure confessarlo perché sarebbe saltato su qualcuno qualcuno molto ispirato che vi avrebbe attaccato un bottone su Minima moralia È sempre così vigeva allora la regola esatta di Stefano Benni esposta in Bar Sport e che potremmo proiettare su ogni comunità discutidora cioè dovunque
Quando uno è un maestro 29 ne che è sempre aperto e lo si può vedere mentre col giornale che pende dalla tasca adesca i pendolari cercando cercando di attaccare un bottone su Anastasi Mutatis mutandis e ovviamente coeteris paribus il tecnico della politica e della cultura di sinistra avrebbe deprecato con amarezza il vostro disinteresse per l Enciclopedia Einaudi Einaudi o per la grande avanzata della sinistra nel biennio 1975-76 come anche per i testi sacri della contestazione anticapitalistica o per la canzone politica più impegnata È chiaro che alla lunga quell equilibrio non poteva reggere Eravamo di continuo sulla soglia dell effetto Potëmkin e della boiata pazzesca Con dentro la tentazione tentazione di gridare Non ne posso più di Giovanna Marini e dei canti delle mondine Sicché quando nel lento autunno huizinghiano dei Settanta il professor Francesco Alberoni pubblica Innamoramento e amore fra le risatine dei suoi colleghi colleghi sociologi che vedono con invidiosa soddisfazione il sociologo più noto ricco e famoso infilare la strada della corruzione popolare e della sociologia di massa i critici più svegli capiscono a volo che è cominciato il Riflusso Recita infatti il postulato di Alberoni Innamorarsi è un movimento collettivo a due Come in una specie di catastrofe fisica una somma apparentemente apparentemente casuale di elementi collassa in una dimensione dimensione imprevedibile e imprevista La società fa crac La politica implode La farfalla a Los Angeles ha provocato l uragano a New York e quelli di New York si sono incazzati incazzati Tutto ciò che è solido si scioglie in aria avrebbe detto il professor Karl Marx Intere biblioteche possono silenziosamente silenziosamente trasbordare in soffitta Mentre ci si guarda in faccia un po attoniti avviene il repentino passaggio dalle passioni agli interessi dalla felicità pubblica alla felicità privata come spiega argutamente il professor Albert Hirschman Traduzione simultanea sul piano popolare vai con il disimpegno adesso cominciamo a farci un po i cazzi nostri Si va in discoteca a dragare sabato notte
30 Venerati maestri CERTO LE CONSEGUENZE appaiono subito piuttosto impressionanti Generazioni di orfani della politica si trovano trovano a fare i conti con il passaggio d epoca e si scoprono impreparate Eravamo tutti tranquillamente marxisti confessò un lettore dell Unità travolto dallo choc della lettura di Alberoni e ad un tratto dovemmo fare i conti con i Pooh La pregnanza della frase non fu subito evidente evidente ma le conseguenze sì Nelle sezioni comuniste mentre i segretari della federazione locale gorgheggiavano Tanta voglia di lei e nelle redazioni dei giornali nelle parrocchie parrocchie nelle scuole dappertutto ci si guardava in faccia e una serie di espressioni desolate si stampavano sui volti in un riconoscimento implicito quanto ancora inespresso dobbiamo trovare un succedaneo Qualcuno il succedaneo lo trovò nella casa editrice Adelphi Erano i lettori più volonterosi gli innamorati della cultura e dei libri e dicendo libri si intende qualcosa di più di un libro si intende la grafica sofisticata la tinta pastello delle copertine le dimensioni della gabbia nella pagina fondate come si sa sulla sezione aurea e i numeri di Fibonacci e poi il Bodoni la qualità sopraffina della carta il suo colore inesplicabile In mancanza della rivoluzione rivoluzione forse ci si poteva consolare con un imprendibile nonsoché filosofico un idea altissima quanto costitutivamente costitutivamente equivoca vale a dire con l editoria oltre di Roberto Roberto Calasso Nell istante doloroso in cui erano scomparse le certezze ed erano crollati i paradigmi nel noioso post della rivoluzione rivoluzione non avvenuta poteva venire buono un catalogo alternativo Dimenticato Lenin che fare ?, potevano tornare tornare utili i dubbi gnostici i dilemmi esoterici le ambiguità ambiguità spirituali mai risolte volutamente indecidibili di Adelphi SOLO CHE QUESTO CAPITOLO è stato molto denso e intellettualmente impegnativo si è affrontato un passaggio passaggio d epoca mica pirlate Quindi l incontro con l infallibi-
Quando uno è un maestro 31 le Roberto Calasso e l analisi dell impresa adelphiana con l epos mesopotamico i misteri orfici gli oracoli delfici il sapere originario e iniziatico il ritorno alla Grecia e il sogno della Mitteleuropa l eccelso e il raccapricciante sono sono rinviati al prossimo capitolo
Questa è la lettera di un pentito Questa è la lettera di un pentito Uno di quelli che avevano avevano creduto nelle masse popolari e nella loro grande avanzata avanzata Inutilmente vecchi uomini politici avevano avvertito che la fede nelle immense avanzate della sinistra e nelle spallate democratiche era una superstizione politica Pietro Pietro Nenni il socialista romagnolo col basco dopo una sconfitta elettorale gabellata per la solita grande avanzata aveva stabilito Piazze piene urne vuote Ma io ero un illuso vero di quelli che prima di perdere la fede devono ricevere una serie innumerevole di ceffoni dalla storia Comprendetemi ero uno con il conto all Einaudi avevo letto Proletari senza rivoluzione e per tenere buoni rapporti con i cattolici ancorché del dissenso tenevo nello scaffale Lettera a una professoressa Mi avete capito Allora me ne stavo crogiolato nella mia serena e buona coscienza politica quando arriva il primo ceffone Leggo con una certa ansia Porci con le ali e le certezze si incrinano incrinano Mentre noi quelli del Sessantotto prima di trovare modo di infilarci in un letto con una compagna dovevamo dovevamo farci una serie spaventosa di cabale intellettuali ecco questi ragazzini che se lo mettono là se lo prendono qua tutto all insegna di un nuovo principio per cui il personale personale è politico Si poteva resistere a Porci con le ali ma poi è arrivato Alberoni con il colpo di grazia L innamoramento innamoramento l amore dibattiti di altissimo coinvolgimento erotico erotico e intellettuale l innamoramento come movimento l amore come istituzione Una botta della Madonna È sta-
Questa è la lettera di un pentito 33 to a quel punto che ho capito che rischiavo di rimanere fuori dalla storia E mi sono detto Qui bisogna fare i conti conti con i Pooh E FARLI PRESTO I CONTI perché eravamo in netto ritardo ritardo Piccola Katy è del 1968 e si sa che noi in quel periodo periodo eravamo impegnati nella contestazione a bruciare qualche jeep della polizia ad abbattere lo Stato e quindi ci eravamo persi il beat sicché alcuni versi indimenticabili indimenticabili come Piccola Katy stanotte hai bruciato tutti i ricordi del tuo passato non avrebbero creato nella nostra psiche risonanze particolari Mentre Tanta voglia di lei è anche quella una canzone anzianotta del 1971 ma a sentirla dopo dopo avere letto la bibbia amorosa di Alberoni suonava ancora ancora musicalmente e psicologicamente che era una bellezza bellezza E soprattutto andava al cuore del problema Dunque la storia problematica raccontata dalla canzone è che lui il maschio sta facendo un movimento collettivo a due con una tizia con la pelle sconosciuta e sincera ma all all improvviso si ricorda che oltre al movimento sociologicamente sociologicamente e alberonianamente parlando c è per l appunto anche l istituzione e si rende conto che ha una moglie e allora sulle ragioni sconosciute della pelle prevalgono quelle fin troppo note di tipo matrimoniale così dice alla strana amica di una sera che se ne deve andare perché il suo posto è là anche se l amica in silenzio morderà le lenzuola lenzuola e sa che non perdonerà Fu quello che si dice uno choc cognitivo Avevo alle spalle anni di ciclostile di riunioni fumose in sezioni con i muri scrostati di manifestazioni della Cgil con grandi tambureggiamenti sui bidoni di drammatici scoperti nel pagamento rateale dell Enciclopedia Einaudi di pensieri reverenti rivolti a Norberto Bobbio anche se tutti sapevamo sapevamo benissimo che Bobbio era la foglia di fico democratica sulla spinta rivoluzionaria E a un tratto ecco la rivoluzione rivoluzione non il movimento bensì il sommovimento la pelle l emozione il senso di responsabilità che chiama il desi-
34 Venerati maestri derio che non vuole rispondere Mi sono detto come in altre occasioni di spaventosa incertezza quando ti ritrovi nel giardino dei sentieri che si biforcano che fare Sono andato in una libreria di sinistra ho vagato fra banchi e scaffali mentre l alta figura di Romano Montroni mi controllava occhiutamente perché erano tramontati i tempi in cui nelle librerie progressiste ti sorridevano se fottevi un libro Mi sembrava che a un tratto tutti i libri i saggi le analisi i progetti politici fossero precipitati nell nell insignificanza e alla fine chissà perché forse perché mi seccava passare davanti alla cassa senza avere acquistato niente ho comprato Siddharta LA TRADUZIONE ERA di Massimo Mila un compagno di quelli coltissimi rigorosissimi puntuti Questo Siddharta Siddharta quindi doveva essere na forza Recita infatti il catalogo Adelphi descrivendo con brevi infallibili tratti il contenuto contenuto La via di purificazione percorsa in un India senza tempo da Siddharta il figlio di un Brahmino che dopo avere assaporato la ricchezza la voluttà e la potenza scopre scopre nel Buddha l ultima verità da superare Adesso è facile per voi emettere i vostri verdetti dettati dal senno di poi e stabilire che si trattava solo di un risarcimento risarcimento estetico o estetizzante allo smarrimento culturale e alla perdita dei valori tanto che viene voglia di rivalutarlo rivalutarlo Adesso lo dicono tutti che Siddharta è una cretinata Ma in quel momento immenso arrestatosi il tempo nella mia stanza mentre la sera leggevo e rileggevo quelle pagine pagine traslucide d incanto e di sapienza pensavo che il mio destino si era finalmente compiuto C era davvero tutto lì dentro l assenza o l esitazione del tempo l India misteriosa misteriosa la voluttà le verità insuperate e insuperabili l inattuale inattuale Rimasto senza fiato mentre la vita si trasformava in un lunghissimo immobile istante ho capito che potevo lasciare lasciare scadere senza rimorsi le intimazioni einaudiane di pagamento
Questa è la lettera di un pentito 35 CERTO CHE LE DOMANDE venivano giù come una grandinata a cominciare da quella per me più inquietante inquietante ma dopo tutto dopo Siddharta il sublime è di destra o di sinistra E le immense epopee indiane E le antiche saghe nordiche E la rinuncia e l ascesi e l esperienza sovrumana dei mistici Meglio andarci piano su queste tematiche la fretta è una cattiva consigliera per creare l atmosfera opportuna ho acceso una modica quantità di vari incensi e ho avviato avviato la meditazione Quella domanda su destra e sinistra sembrava fatta apposta per ridurre la complessità di un intera esperienza culturale filosofica letteraria scientifica scientifica alla grossolanità di uno schema condizionato dalle inezie della cronaca come a voler trasportare l infinita profondità dello spirito nel chiacchiericcio superficiale del quotidiano Destra sinistra Una volgarità Mentre io cioè noi eravamo già proiettati verso l assoluto verso l ultravioletto Non serviva quindi a niente chiedersi in quale posizione posizione politica si colloca tutta una letteratura di più una visione visione del mondo che ambisce a essere eterna o come minimo minimo atemporale situata oltre ciò che è misurabile Per gli spiriti davvero superiori la politica è una scocciatura transeunte anche se perdurante Tanto che una volta Calasso Calasso dichiarò che la casa editrice Einaudi aveva fallito il suo compito perché aveva ceduto alla pedagogia politica pretendendo di proporsi come coscienza nazionale e io a quel tempo mi ero scandalizzato perché la leggerezza di Calasso la sua intelligenza volatile il suo politeismo febbrile febbrile mi erano sembrati una vacuità lo strumento effimero effimero di un flirt con il mito Si comincia così con gli onanismi mitologici e poi ci si fa le canne che in età adulta sono un problema perché i pusher maghrebini prima ammiccano e poi ti sfottono NATURALMENTE l opus magnum di Nietzsche curato da Giorgio Colli e Mazzino Montinari non l ho letto mai
36 Venerati maestri perché per leggere Nietzsche bisogna avere meno di diciott diciott anni come cantano i Pooh Diciassette anni Nietzsche gli dei Atene e il sogno apollineo di un amore consumato sulla riva erbosa dell Aniene Così come per leggere Also sprach Zarathustra e solo in tedesco bisogna essere austeri professori universitari e scrutare in modo maniacale il testo per decifrarne ogni implicazione ogni riverbero ed essere vivamente interessati interessati alla nascita della tragedia ad alcuni abissi dionisiaci dionisiaci e all origine accecante e oscura della sapienza greca greca Gli ultimi marxisti rimasti in circolazione cercavano di praticare l estrema resistenza intellettuale una specie di ridotto culturale in Valtellina altro che Grecia sostenendo sostenendo con cupo malanimo che quelle fanfaluche su Dioniso dio che muore e Apollo luce terribile e devastante devastante erano buone tutt al più per stagionate professoresse professoresse di liceo che dietro l immagine di un sole giallo e nero nero evocata dal pensiero apollineo sognavano di farsi ingroppare in modo fin troppo ctonio da aitanti apolli non importa se semidei o umani troppo umani laggiù in un isola greca ascoltando Lucio Battisti da un mangiadischi mangiadischi gracchiante nella sabbia O mare nero mare nero mare ne … Ma io ormai non ero più marxista e mi ero infine convinto convinto che la realtà può essere osservata o percepita oppure meglio contemplata solo attraverso un raggio che sfiora l orlo delle cose e fa trascolorare la storia in una vertigine in uno stupore o riducendola in perfetti cristalli rintracciabili rintracciabili qua e là nella smisurata prepotenza del testo Non è che all esordio ci capissi poi molto Ma imparai un sacco di parole spiazzanti come inattuale che probabilmente probabilmente proveniva dal repertorio dell ispiratore eccentrico eccentrico e semisegreto della casa editrice il triestino Bobi Bazlen con le sue inclinazioni verso letterature umanesimi umanesimi e antiumanesimi di confine e di crinale e di soglia e
Questa è la lettera di un pentito 37 di faglia e di limite Uno gnomo inquieto che non ha lasciato lasciato scritto quasi nulla solo le tracce di un uomo che come i maestri taoisti amava lasciarne il minimo possibile possibile Oppure altre densissime parole come gnosi che alludeva alludeva a una conoscenza o sapienza altra parallela al mondo e alla filosofia Fate la prova anche voi intervenite in una discussione serale dicendo con espressione compunta compunta A me sembra che in tutta l opera di Umberto Eco nella Rosa ma soprattutto nel Pendolo ci sia un vizio gnostico gnostico e vedrete che tutti annuiranno pensosamente eh sì HANNO RACCONTATO SPESSO che il ventenne Calasso incontrò una volta il maturo Theodor Wiesengrund Adorno Adorno il quale rimase molto impressionato dalla cultura sterminata sterminata del giovane interlocutore tanto da confessare in seguito agli amici Kvel Kalasso ha letto tutti i miei libri compresi kvelli che non ho scritto Potrebbe essere un buon esempio della dialettica negativa del maestro francofortese francofortese uno che esule in America fece un indagine sociologica sociologica sulla personalità autoritaria senza mai parlare con nessuno e senza andare mai in società Tutto in mio Kulo rispose con nitido accento tedesco alla domanda del coordinatore della ricerca sulle fonti empiriche da cui aveva attinto Certo è che se si prende l insieme del catalogo Adelphi un autentico e voluto libro fatto di libri è difficile sfuggire sfuggire alla convinzione che Calasso e la sua compagine editoriale editoriale abbiano modellato se non proprio la coscienza senz altro il gusto degli italiani desiderosi di cultura e specialmente di godimenti intellettuali E questo successo è stato ottenuto grazie a un solo schema tattico riassumibile riassumibile nel seguente principio Se non capite è colpa vostra Quindi date retta conveniva almeno fingere di capire Così Calasso ha dettato tendenze ed evocato suggestioni visioni anamorfiche fantasmi golem morti viventi spet-
38 Venerati maestri tri ectoplasmi Ecco la Mitteleuropa così fanée di Arthur Schnitzler e Joseph Roth e una fila di altri minori o minimi minimi ma tutti evocativi di un era miracolosamente intatta prima della catastrofe come l ala di una farfalla morta da decenni che conservava un ombra colorata di porpora a non stropicciarla Avevano un bel da protestare invidiosamente certi accademici accademici di cattivo umore Ciarpame bellettristico ! Belle Époque di cartapesta !. Ed era del tutto inutile anche ricordare ricordare che secondo Musil nella Mitteleuropa storica un genio poteva venire scambiato per un cretino ma difficilmente difficilmente un cretino per un genio mentre la strategia adelphiana giostrava proprio in perfetto equilibrio sul filo che collega all insaputa gli uni degli altri geni e cretini Per qualche anno il popolo dei lettori ebbe l ordine di assaporare squisitezze austriache o prussiane antiche e moderne comunque rigorosamente inattuali su fondali fondali liberty o per meglio dire Jugendstil quinte di cartone svenevolezze mélo romanticismi che sfiorano l inquietudine inquietudine cineserie che alludono all orrore tutto all insegna di una brillantissima Sezession dal conformismo E ci adeguammo adeguammo conformisticamente eccome se ci adeguammo Bisognava capirci eravamo usciti dal canone politico ed eravamo entrati nel ciclo dell intrattenimento e dunque chi prometteva di intrattenerci meglio di Calasso Sarebbero arrivate anche le grandi narrazioni contemporanee contemporanee di Milan Kundera con le storie di passioni invincibili invincibili quanto insopportabili di eventi fatali quanto effimeri effimeri e vent anni dopo Mordecai Richler con le sue scorrettezze politiche così sciolte nella sua souplesse facinorosa facinorosa Pubblicati in ogni caso questi romanzi in un clima clima di allusività intellettuale così sagace e scaltra che spetta spetta implicitamente al lettore accettare il dogma o il sofisma culturale suggerito per non passare nel rango grigio degli esclusi di quelli che non capiscono Nessuno poteva permettersi permettersi il lusso di non capire quando il vizioso cultore del trash Roberto D Agostino l attuale deus ex machina
Questa è la lettera di un pentito 39 di Dagospia citava durante Quelli della notte di fronte allo sguardo complice di Renzo Arbore i due tormentoni più dogmatici di metà anni Ottanta a L insostenibile leggerezza dell essere di Milan Kundera b L edonismo reaganiano Così come nell avvio del secolo successivo qui si ragiona ragiona per secoli e millenni altroché nessuno poteva negare negare la grandezza della Versione di Barney di Richler pena la scomunica intellettuale di Giuliano Ferrara e dell intera band del Foglio che su questo romanzo praticò uno dei casi di più riuscito terrorismo culturale del decennio Figurarsi che cosa può rappresentare un romanzo al giorno d oggi niente Si sa benissimo che nessuno dovrebbe dovrebbe cullare l insensata distrazione di leggere romanzi al massimo sono consentiti romanzacci da ombrellone sesso violenza morti che parlano killer spietati perché come ha detto E M Cioran un nichilista efferato coccolatissimo coccolatissimo dagli adelphiani che se ne stava in una soffitta di Parigi a fumare moltissime sigarette non si vede come mai dovremmo leggere libri che parlano di cose non avvenute avvenute quando non abbiamo ancora letto i libri che parlano di realtà effettivamente accadute Ma La versione di Barney era uno di quei romanzi socialmente obbligatori che permettono permettono se per caso incontrate Ferrara di scambiarvi strizzatine d occhio e gomitatine d intesa in un atmosfera di amicizia virile e complice IO POI ERO TALMENTE INTOSSICATO da non sfuggire nemmeno alla convinzione che il gusto supremo di Calasso Calasso si esprimesse al naturale nella selezione capricciosa della narrativa ma in modo perfino più insidioso nell individuazione individuazione di modalità sociologiche e scientifiche altre altre se non addirittura ulteriori Ad esempio con il tentativo visionario fallito solo per l incorreggibile impermeabilità del mercato e per la mole scoraggiante del saggio di designare l Homo hierarchicus
40 Venerati maestri dell antropologo Louis Dumont come un opera-paradigma opera-paradigma un modello in grado di interpretare tanto la struttura di potere dell India castale quanto l organizzazione simbolica simbolica e funzionale delle società postindustriali talché si potesse maturare l idea insidiosa che le classi e la lotta di classe erano tutte bubbole materialiste e il progresso un sentiero illusorio dipinto sul fondale della storia a uso dei gonzi Con il sottinteso forse non proprio democratico democratico e di certo non ugualitario di una sicura immutabilità delle strutture sociali garantita direttamente da qualche bramino Oppure con la presentazione dell opera totale di Douglas Douglas R Hofstadter Gödel Escher Bach un Eterna Ghirlanda Brillante vero che ve lo ricordate ?) in modo da illustrare l intelligenza artificiale come un divertissement dell intelletto intelletto alla stregua di una variazione anamorfica della scienza un libro di delirante successo commerciale che ancora si trova nelle biblioteche degli amici e se lo si controlla controlla di soppiatto si vede dall ingiallimento che nessuno è mai andato oltre le prime trenta pagine E ancora proponendo proponendo Il grande massacro dei gatti il saggio di Robert Darnton Darnton su quel Settecento favoloso che precede la Rivoluzione Rivoluzione francese come una lettura di gusto una storia fatta di stories Con questo libro variegato Darnton ci dà l esempio esempio più efficace della sua maniera se non vogliamo usare parole ingombranti come ” metodo “) annota infatti Calasso Calasso lasciando intendere con un occhiata allusiva che la storia è solo stile e dunque fra stilisti ci si intende facile come scambiarsi uno sguardo d intesa con Armani o bere un bianchino con Missoni lo stile è tutto È in queste sfasature intenzionali che si manifesta lo smisurato o meglio incommensurabile ?) talento adelphiano adelphiano per la contaminazione nella capacità di accostare per esempio al determinismo etologico di Konrad Lorenz gli slittamenti new age del Tao della fisica di Fritjof Capra in cui uno scienziato atomico evidentemente provato dalle troppe equazioni tenta di dimostrare che la fisica subnu-
Questa è la lettera di un pentito 41 cleare viene descritta meglio dalla filosofia indiana che dal pensiero cartesiano Nell accostare allo storicismo liberale liberale di Benedetto Croce la mitografia di Giorgio de Santillana Santillana o le configurazioni psichiche di James Hillman Punteggiando il tutto con una quantità micidiale di libri di culto dal Siddharta di Hermann Hesse ai Detti e contraddetti contraddetti di Karl Kraus da Cioran a Colette da De Quincey fino fino all ultimo dei grandi reazionari un cattolico nichilista affiorato da una biografia misterica il colombiano Nicolás Gómez Dávila l autore di In margine a un testo implicito che piace molto a destra perché la sua albagia ispanoamericana ispanoamericana è una delizia apocalittica che rivaleggia con Karl Kraus con l affumicato Cioran con i più pessimisti fra gli esteti e gli avversari della civiltà di massa perché di massa saranno gli altri noi siamo la casta DA DIVERSO TEMPO non sono più adelphiano Un giorno giorno svegliatomi la mattina di cattivo umore mi sono chiesto chiesto se insieme alle profondità insondate di Massimo Cacciari Cacciari e alle vertiginose superficialità di Alberto Arbasino e fissando per sempre in un canone letterario di purissime contraddizioni Nabokov e Sciascia Bernhard e l ultimo libro libro postumo di Márai e mettendo sullo stesso piatto leggerissimi leggerissimi aromi cinesi e inassimilabili pesantezze indoeuropee indoeuropee non passasse il criterio di un totale transfert all impolitico come unica chance intellettuale per i contemporanei contemporanei e che la sola scintilla del sovrumano si possa rintracciare per via ovviamente gnostica nelle gemme nelle schegge per l appunto nei cristalli che traspaiono traspaiono così vividamente nei testi secondo i risvolti di copertina copertina modellati dall ispirazione luccicante di Calasso E mi sono dato come risposta vabbè abbiamo capito Questo processo di estetizzazione ha condizionato i buoni e volonterosi lettori inducendoli a pensare che le modalità contemporanee dell agire politico vadano messe in catalogo unicamente sotto la sigla delle apocalissi filosofiche filosofiche e letterarie Con il risultato che è arrivata l assue-
42 Venerati maestri fazione Troppo sublime troppa eleganza troppo charme Un invito continuo oggi pomeriggio domani dopodomani dopodomani al pomeriggio della metafisica con pizzichi di essenze essenze finissime nei piattini e bocconcini destrutturati come come nella ultracucina dei nouveaux chefs mentre la voce di Battiato ripete sullo sfondo Vieni a prendere un tè al Caffè de la Paix su vieni con me ma quando si mangia Diciamo allora in un accesso neomaterialista e di nuovo nuovo rivoltoso che qualche generazione cresciuta con il Robert Robert Pirsig di Lo Zen e l arte della manutenzione della motocicletta motocicletta come alternativa al manuale di filosofia se l è voluta di finire con l idolatria filistea per Bruce Chatwin come guida o baedeker per le vacanze esotiche alle Seychelles Succede talvolta di infatuarsi della grande cultura per le ragioni sbagliate scambiandola per fighettaggine Ancora adesso durante qualche serata solitaria mi faccio tentare metto su il Battiato di Prospettiva Nevskij quella canzone che parla di suggestivi orinali sotto i letti e di un magico incontro con Igor Stravinskij e leggo l ultima scoperta adelphiana un Niffoi un Cameron Ma le tinte pastello mi sembrano sempre più inattuali confuse nell opacità del contingente private dell eterno Calasso e Jaeggy non stanno più insieme sussurrano di sbieco i pettegoli o forse forse sì ma lui deve avere altre storie altre vite Battiato deve deve avere perso da un pezzo il centro di gravità permanente permanente E io che devo dirvi Già che devo dirvi Quale altra confessione devo fare Quale altra versione fornirvi Eccola qui Cari amici ex compagni nuovi destri purtroppo non ho mai capito come come va a finire La versione di Barney L ha ammazzato lui o non l ha ammazzato lui coso insomma quell altro È colpa colpa delle letture frammentarie si perde il filo Uno di questi questi giorni chiamo Giuliano Ferrara che lo sa di sicuro e me lo faccio dire da lui
Non c è più la cultura di una volta Non c è più la cultura di una volta A dire il vero non ci sono più neanche le pagine culturali di una volta E nemmeno nemmeno i maître-à-penser se è per quello Una volta la cultura era fatta da scrittori e studiosi severissimi che magari avevano smesso di scrivere libri e di studiare da decenni ma che prima di intervenire ci pensavano su per mesi nutrivano nutrivano dubbi esiziali con fisime speciali e quando alla fine fine distillavano il loro pensiero c era da leccarsi i baffi Oppure la cultura era fatta sulle fasce laterali da tipi di fulminea capacità intuitiva come Ennio Flaiano il quale ha sancito verità indubitabili riassumendo in un aforisma ciò che tutti avevano percepito solo oscuramente così che quando la verità ve la spiattellava Flaiano tutti erano costretti costretti a riconoscere che aveva ragione lui e faceva anche un po rabbia Aveva ragione sul marziano a Roma sulla linea più breve fra due punti che qui da noi sarebbe l arabesco arabesco sulla lunga dittatura degli italiani sull Italia e naturalmente naturalmente sulla situazione disperata ma non seria come ricorda Enzo Biagi una volta sì e l altra pure Si capisce benissimo che se Flaiano avesse avuto voglia di studiare e di fare complotti nei concorsi universitari concedendosi qualche mondanità tutt al più nei premi letterari letterari invece di cercare gloria con i romanzi e il cinematografo cinematografo sarebbe diventato un autorità letteraria e morale impareggiabile Flaiano e giù una scappellata vigorosa Mentre lui ha sempre preferito giocarsi tutto con una battuta battuta scialacquare il suo talento nella cronaca culturale
44 Venerati maestri nella Roma della dolce vita con una dissipazione così totale totale da lasciare costernati oppure euforici dato che quando quando il creativo Flaiano cazzeggia al meglio è capacissimo di lasciarvi senza fiato con una sintesi delle sue come quella secondo cui la psicoanalisi è stata inventata da un ebreo che voleva costringere costringere i protestanti a comportarsi come i cattolici Applausi ovazioni meglio di Woody Allen Ma per il resto il panorama era sempre stato molto classico e prevedibile prevedibile affollato da anziani poeti e maturi romanzieri tutti corpulenti che prima di sedersi alla scrivania e di cominciare a pestare con due ditoni sulla tastiera avevano avevano indossato la veste da camera palpato il culo alla cameriera cameriera e pensato ogni singola virgola dell elzeviro in cui secondo secondo la malalingua Alberto Arbasino avrebbero parlato dei gatti di casa o dei lutti delle zie materne MENTRE ADESSO È ARRIVATO il disincanto sono arrivate arrivate la secolarizzazione l Entfremdung e una quantità di altre sindromi non soltanto germaniche che per contagio psicosomatico potrebbero anche far venire alcuni sfoghi sulla pelle E con il disincanto non si scherza disincanto vuol dire che materia bassa e spirito alto convivono e l intellettuale intellettuale moderno deve sempre saperli padroneggiare Tanto per dire voi siete il professor Claudio Magris e nella considerazione generale siete un professore di altissima altissima caratura scientifica ma anche di impressionante allure fisica e di eleganza paragonabile a quella di un vero statista statista europeo E voi voi nel senso di Magris avete scritto tutto a mano con il foglio e la penna un libro sul Danubio che l Europa intera è rimasta attonita perché dalle pagine uscivano profumi di Mitteleuropa che perfino Roberto Calasso Calasso annusandoli se ne inebriava e diceva fra sé Però sto Magris Di solito il professor Magris se ne sta tranquillo a casa sua o nel suo caffè contemplando una piazza di Trieste
Non c è più la cultura di una volta 45 spazzata dalla bora socchiudendo gli occhi al passare frettoloso di qualche mula di spettacolare bellezza e facendosi facendosi prendere da una malinconia leggera qualcosa come come il senso degli imperi delle generazioni e delle letterature letterature che passano mandando così qualche tenue pensiero alla Cripta dei cappuccini a Joseph Roth a Lernet-Holenia Lernet-Holenia a Schnitzler a Walser e a una decina di scrittori di seconda seconda fascia dell impero absburgico quando a tradimento tradimento nel vuoto della casa ovattata dai libri squilla il telefono e dal Corriere della Sera una voce che tradisce una certa tensione dice Professore abbiamo un problema ORA VOI SAPETE BENISSIMO che quando una voce fa risuonare quella frase maledetta non importa un bel niente che arrivi a Houston dall Apollo 13 o a Trieste dall dall ufficio centrale del Corriere vuol dire che vada come vada la situazione è grave Probabilmente non seria ma disperata sì Lo si capisce non appena la voce al telefono prosegue con un discorso che cita alla rinfusa alcune notizie notizie di giornata che possono essere anche abbastanza letterarie letterarie per la verità e si rifà a un presunto desiderio del direttore direttore Paolo Mieli che il celebrato professor Magris commenti come sa fare lei alla sua maniera quelle notizie notizie incoerenti individuando dice la voce un filo rosso una coerenza ultima il raggio dell ultravioletto che fa trascolorare trascolorare l utopia in una chance o in una trance letteraria letteraria ma anche filosofica e mistica chissà Boh Prima che il redattore dell organo ufficiale della grande e piccola borghesia e dell Italia produttiva l addetto addetto alla sezione culturale abbia finito di inanellare altre considerazioni a casaccio sullo Zeitgeist e l Entfremdung l intelligenza proteiforme e prensile del professor Magris ha già individuato ed estratto il nocciolo della questione la reliquia vivente di quel pensiero privo di noccioli trattasi trattasi di cazzata Eppure nello stesso istante il raffinatissimo Magris sta valutando l atteggiamento più appropriato da assumere
46 Venerati maestri Rifiutare con fastidio il pezzo può essere una soluzione radicale quanto opportuna ma se poi su quello stesso argomento argomento il sussiegoso Pietro Citati a quell ora ha già scritto scritto una pagina intera per la Repubblica richiamata in prima da un grande titolo che allusivamente annuncia la Tendenz Si può permettere che sull avvio di un dibattito che allieterà o funesterà la stagione il pensoso Magris risulti risulti renitente e quindi assente E in secondo luogo non sarà un argomento che merita ben più di un corsivino modesto modesto che conterrebbe soltanto una minuscola scintilla del talento saggistico e della sapienza perfino narrativa che anche nel cinico mondo dei giornali vengono riconosciuti all inimitabile professor Magris Dunque terza ipotesi non varrebbe la pena di soprassedere sfidando il rischio Citati e predisporre un articolo immenso e compunto da rifilare al dottor Mieli nel giro di una decina di giorni NEL CHIUSO DELLA DIREZIONE di via Solferino fra legni legni artisticamente tarlati e ottoni molto lucidi la mente strategica del sunnominato Mieli sta pilotando fra curve insidiose insidiose alcuni pensieri in apparenza svagati Ma anche nei momenti di evidente relax ed evasione mentale il direttore del Corriere non rinuncia mai a ragionare strategicamente strategicamente Ci sono direttori come l atomico Ezio Mauro che restano restano sempre concentrati sul prodotto nella convinzione che soltanto l assiduità del loro pensiero tiene insieme il giornale giornale le foto le illustrazioni l infografica la proprietà la redazione redazione i fattorini altri come il tostissimo Giulio Anselmi che assaporano delizie feroci nell esercitare un comando dispotico sulle loro vittime preferite un altro ancora come il prudente Ferruccio de Bortoli preferisce controllare con mano ferma le derive economiche accostando notizie e commenti in modo che il mercato non soffra e l azionista non si inquieti anche se poi il mercato soffre sempre la Confindustria fibrilla e il pur paziente de Bortoli si stufa Mieli invece socchiude gli occhi e immagina strategie Trame politiche macchinazioni culturali interviste spe-
Non c è più la cultura di una volta 47 ciose che mettono i cattolici contro altri cattolici i riformisti riformisti contro i riformisti i socialisti contro i socialisti i revisionisti revisionisti di destra contro i revisionisti di sinistra i fascisti neri contro i fascisti rossi D altra parte Paolino come lo chiamava Eugenio Scalfari non è stato allievo per niente del leggendario Renzo De Felice storico di infallibile fiuto fiuto tanto che ancora adesso ogni volta che ripensa al suo vecchio professore Mieli sente montare il rimpianto Perché Perché il vecchio De Felice non era soltanto il biografo di Mussolini un esploratore e un detective dell era fascista un complicatore inesausto dei miti e degli stereotipi creati dall antifascismo era anche un conversatore malizioso un diffusore di maldicenze che con l inceppo della sua leggera balbuzie rendeva irresistibile ogni malignità accademica accademica sui colleghi dell università La Sapienza di Roma e di tutte le altre università italiane Se in una giornata calava calava la noia bastava telefonargli lui avrebbe abbandonato per dieci minuti le sue carte e avrebbe cominciato a spettegolare spettegolare con bella soddisfazione di tutti CERTO PER CONOSCERE il vero De Felice occorreva incontrarlo incontrarlo nella sua casa romana impregnata dal fumo dei mezzi toscani mentre il cane Attila un boxer di razza unna unna un po nervoso ma storiograficamente attrezzatissimo molto critico per esempio sulla seconda parte di Novecento Novecento e sull interpretazione di Attila Sutherland annusava annusava con canina diffidenza l orlo dei pantaloni dell ospite e il professore in giacca da camera se ne stava in poltrona intento a masticare il suo mozzicone spento Quando ne aveva voglia raccontava storie argute sulla piccineria la grettezza o l ignoranza dei colleghi e ogni volta sembrava che l incepparsi dell eloquio derivasse da una sorta di pudore pudore e che la vocetta chioccia dovesse superare un piccolo piccolo ostacolo etico prima di prorompere in una cattiveria inattesa in un falsetto trionfale e perfido che faceva esplodere l ilarità degli astanti mentre lui si limitava a sorridere il naso adunco l occhio obliquo e rapace
48 Venerati maestri Che nostalgia confessa a se stesso Mieli ripensando al vecchio maestro e alla sua faccia gialluta come quella di san Gennaro per la quasi connaturata malattia epatica il disfunzionamento del fegato che gli rendeva il volto visibilmente visibilmente itterico e anche alla faccia degli interlocutori quando lui l infallibile De Felice conversando dilettevolmente dilettevolmente con un vecchio amico laureato in sociologia e appreso appreso del suo antico corso di studi esclamava Ah anche tu hai studiato con F … F … Ferrirotti !, e giù ghignate perché perché Ferrirotti stava ovviamente per Ferrarotti impareggiabile impareggiabile e irritabile padre o quantomeno zio della sociologia sociologia italiana e sfortunato collega di De Felice alla Sapienza OPPURE DE FELICE che non era ancora diventato un riferimento riferimento canonico per la cultura di destra si diffondeva a parlare di un suo collega d ateneo raccontando che costui costui era un assiduo frequentatore di funerali s intende di personalità famose e figure autorevoli si presentava affranto affranto vicino al feretro con una faccia tipica da camera ardente ardente e dopo che i giornali avevano pubblicato tutti i loro coccodrilli lasciata depositare la costernazione generale rivelava sulle pagine della Repubblica di avere sofferto sanguinosamente per quella scomparsa così illustre Perché Perché del caro estinto lui era stato l amico più vicino e si era trattato di un amicizia così segreta così completa ma così discreta che nessuno ne era mai stato a conoscenza Un rapporto fatto di silenzi e di complicità di scambi intellettuali intellettuali e corrispondenze personali protette dal rumore del mondo che solo l exitus di quella straordinaria figura da questa valle di lacrime poteva indurre finalmente a rivelare rivelare senza infrangere la solidale reciprocità del segreto Ogni volta puntuale ogni volta micidiale secondo De Felice quel furbo cultore di esequie EH RIFLETTE MIELI ce ne fossero ancora di studiosi come De Felice Un adescatore di vedove illustri da cui
Non c è più la cultura di una volta 49 riusciva a farsi consegnare archivi epistolari resoconti diari giornali intimi valigie di cartacce relazioni di ambasciatori ambasciatori Un pettegoliere finissimo e divertente che alla lunga avrebbe rivelato il nome del frequentatore dei principali principali funerali romani come si chiamava ?, Villetti Villani Villari qualcosa del genere Ma anche un tipo che coltivava coltivava con pazienza l arte della dissimulazione lavorando sui documenti con la meticolosità del certosino scrutando con l occhio infallibile pacchi di cartacce di polizia e di questura per poi tirare fuori dalle veline e dai telegrammi la storia del consenso di massa al fascismo e quindi qualche qualche considerazione realistica anzi molto realistica sulla società italiana Mentre adesso dove sono i baroni i ras i sovrani dell dell accademia La forza dei chiarissimi professori universitari universitari era sempre stata un ritegno alla scrittura parchi nel pubblicare i veri potenti Anzi più erano potenti e meno scrivevano Erano quelli che non contavano niente che si dannavano a pubblicare libri su libri Invece il luminare col cavolo un luminoso nulla scolpiva su pagine bianche il segno del potere accademico E adesso invece tutti pubblicano pubblicano tutto un intervento al convegno una sciocchezza pronunciata in un seminario gli appunti e le scalette per relazioni mai completate Solo che così si perde la sacralità togata di quelle pochissime pochissime opere che facevano la differenza E di conseguenza conseguenza dove sarebbero oggi le figure di riferimento Succede Succede in ogni riunione al giornale quando ci si trova davanti a un vero problema e qualcuno con il passare dei minuti perde le inibizioni lascia aperto un varco nel cinismo cinismo e dice qui ci vorrebbe una pagina un commento la nota di un autorità morale A questo punto si comincia il censimento Norberto Bobbio è morto Umberto Eco e Umberto Galimberti sono insediati sulla sponda editoriale editoriale di Ezio Mauro e dell ingegner De Benedetti Massimo Cacciari tira verso l indicibile e l intrattabile e l ultroneo che non si sa che cosa vuole dire ma se lo dice ieratica-
50 Venerati maestri mente Armando Torno rende l idea Francesco Alberoni scrive tutti i lunedì quegli apologhi sulla vita quotidiana nelle aziende in cui spiega che se il manager è uno stronzo stronzo l impresa soffre e lo staff perde il suo tempo a sparlare del capo come sosteneva negli anni Venti del Novecento anche Max Weber I corsivi di Alberoni sono manualetti di vita comunitaria che diciamo la verità non sono più così ficcanti e fanno molto anni Ottanta epoca yuppie e paninara quando si studiava su libri molto semplificatori semplificatori come diventare manager in ventiquattr ore e qualcuno c è pure riuscito e lo stesso sociologo Alberoni portava un riporto che sembrava uno con il turbante molto fuori dal tempo e dalla Tendenz .) Finisce che dopo qualche quarto d ora infruttuoso in cui vengono accantonati i nomi di Ralf Dahrendorf di Amartya Sen e di Zygmunt Bauman ci si guarda in faccia sempre più incerti e alla fine Pigi Battista si arrende solleva solleva il baffo e con una lieve esitazione dice Magris Un istante di silenzio degli astanti L eternità che si ferma L Azione parallela di Musil che passa al rallentatore Sì l elegante professore è uno scrittore lento e perplesso che scrive pensieri molto sentiti e complessi Stilisticamente ineccepibile come un centromediano metodista nel gioco danubiano Ma non sfonda Non va in televisione non lo trovi a Porta a porta da Bruno Vespa non frequenta Enrico Enrico Mentana Non si esporrebbe mai in un giudizio su Erika e Omar o sul delitto di Cogne e neppure sul sistema Moggi È un intellettuale di nicchia E noi sai che cosa ci facciamo con gli intellettuali di nicchia Già ma un giornale con il rilievo civile e politico del Corriere non può mica affidarsi a Paolo Crepet che pure pure con i suoi golfini piace molto alle signore e fa share o a Raffaele Morelli quello di Riza psicosomatica il tipo che andava sempre a spezzare il pane dell inconoscibile e dell ignoto da Maurizio Costanzo Quando il giornale deve deve affrontare temi alti tipo la mamma o la famiglia o il mondo frocio ma anche il calcio e la cupola di Luciano
Non c è più la cultura di una volta 51 Moggi o l icona vivente di Ronaldinho ci vuole un autorità autorità morale E se l autorità morale non si trova dobbiamo farci venire l idea di una pagina culturale tutta dedicata al tema speculare la scomparsa delle autorità morali Forse si può aprire un dibattito Alla fine la conclusione è tardiva tardiva dato che siamo già a ora di cena quanto inevitabile vada per Magris Lo chiami tu UNA VOLTA ACCORTOSI che la sua linea difensiva che pure gli era sembrata una Maginot è franata davanti ai primi attacchi del tizio del desk del Corriere che insiste con il fil rouge l austero professor Magris rinuncia al suo parco desco si raccoglie in se stesso ascolta la propria voce voce interiore e dopo pochi minuti conviene effettivamente che le autorità morali sono una specie in declino se non in estinzione Sono foche monache nel Mare dei naufragi gli suggerisce con sadismo il suo subcosciente Tuttavia come come confida al segreto inestinguibile della propria coscienza coscienza non dipende mica soltanto da noi noi intellettuali dico dico Sono le condizioni oggettive che ci frenano Una volta Pier Paolo Pasolini poteva pubblicare lettere luterane e scritti corsari e tutti restavano con tanto di naso perché c erano quelle intuizioni sul Palazzo e le Lucciole che piacevano piacevano a tutti Le Lucciole soprattutto Ci voleva un bel coraggio a fare fare l antimoderno sfruttando quei piccoli insetti luminosi Ma lo sfruttatore di lucciole Pasolini aveva il vantaggio di essere contemporaneamente comunista cattolico islamico islamico medievale greco omosessuale calciatore e quindi di poter sparigliare alla grande facendo il luterano o il corsaro corsaro Prima aveva fatto il poeta civile poi avrebbe provocato provocato i contestatori con l elogio del poliziotto quindi attaccato attaccato i democristiani con l immagine del Palazzo quel simbolo talmente efficace che non ce ne siamo liberati più Ancora adesso riflette Magris si può ottenere l attenzione attenzione di una platea e farla ben presto diventare spasmodica spasmodica segnalando che su quel particolare dilemma morale
52 Venerati maestri o calcistico non importa c è stata una figura che ha anticipato anticipato o posticipato i tempi si trascina il discorso per qualche qualche istante segnalando l impulso morale che guidava la sua opera nel romanzo come nella poesia nel giornalismo militante come nel cinema e nel momento in cui la platea comincia a capire di chi si tratta si lascia cadere lentamente lentamente come in assenza di gravità il nome Pasolini !, e tutti allora allora fanno sì con la testa ce l avevamo sulla punta della lingua OPPURE SCRIVE MAGRIS c era l illuminismo per un terzo terzo francese e per due terzi siciliano di Sciascia che quando parlava dei professionisti dell antimafia lo potevi immaginare immaginare che aspirava il fumo della sua immancabile sigaretta stringeva leggermente le palpebre rugose e contemplava su un orizzonte lontanissimo certe entità a noi sconosciute vane vane quanto resistenti fumigazioni del mito che solo la sua psiche di volterriano siculo riusciva se non a discernere tuttavia tuttavia a percepire e poi a sistemare concettualmente nel quadro quadro dell eterno confronto fra Bene e Male fra Progresso e Restaurazione fra ciò che è selvatico e primordiale e quanto invece dovrebbe essere Razionale e soprattutto Civile Per uscire dall impasse ci vorrebbe una Marlboro ammette ammette Magris respingendo tuttavia silenziosamente una tentazione tabagista che viene dal passato quando anche le autorità morali fumavano e come diceva la trentenne Marilyn Monroe sono vecchia abbastanza per ricordare quando la pubblicità alle sigarette la facevano i medici o era Mae West ?, tentenna Magris giochicchiando con la memoria memoria Oppure dice ancora Magris parlando con se stesso si poteva poteva sempre ricorrere ad Alberto Moravia che adesso non è più di moda ma allora dettava il gusto apriva una polemica sulla bomba atomica faceva un reportage di viaggio dall A- frica sceglieva un film lo recensiva sull Espresso scatenava scatenava e imbrigliava la discussione Mentre adesso conclude il professore già intravedendo un itinerario percorribile
Non c è più la cultura di una volta 53 nel suo articolo e quindi pregustando la possibilità di finire finire il pezzo e uscire a cena in un buon ristorante mitteleuropeo mitteleuropeo le autorità morali latitano E allora perdurando la crisi epocale dell etica per evitare evitare cattive sorprese tanto vale nel frattempo prenotare un tavolo alla Cripta dei cappuccini ottima per le entrée di pesce SEDUTO CON UN AMICO a un tavolo della Cripta sotto il suo ritratto che nobilita la parete il professor Magris continua ad alta voce la sua riflessione e confida che anche anche al Corriere di autorità morali c è penuria Quando la situazione si infiamma dice mi telefonano per trovare il raggio ultravioletto e il filo rosso Ma se non ne ho voglia voglia o non ho tempo c è sempre disponibile l ambasciatore ambasciatore Sergio Romano vero historien d altri tempi realismo otto-novecentesco otto-novecentesco giudizi tagliati con mano sicura e un accetta anzi una mannaia per dimostrare che tutto il reale è razionale Bravissimo Sergio Romano ma ciò che non sopporto prosegue il mitteleuropeo Magris sono gli irrigidimenti dello stile peraltro nitido dell ambasciatore Quali irrigidimenti dici Devi sapere che quell autorevole autorevole columnist giunto a un punto fatidico del suo articolo di fondo si accorge che ha esaurito i ma e i tuttavia e gli serve un altro espediente per arrivare in fondo all articolo di fondo Allora l ambasciatore Romano non ha esitazioni e scrive Non basta Oppure Non solo Ovvero Non è tutto tutto E con quella giravolta può infilare con sicurezza gli ultimi ultimi due paragrafi e concludere con sentite scabre smagate smagate quasi rassegnate comunque ampiamente disilluse parole Solo che questa tecnica assomiglia a una dannazione io dice Magris come parlando a se stesso ormai non riesco riesco più a leggere un editoriale dell ambasciatore Scorro il testo con una lieve ma crescente inquietudine finché non trovo scritto Non basta A volte questa agnizione mi fa partire un tic all occhio sinistro Ma solo allora riesco a ri-
54 Venerati maestri cominciare da capo e leggo il rapporto dell ambasciatore da cima a fondo fischiettando con allegria il mio inno la Marcia di Radetzky D altra parte confida Magris dovremmo chiederci perché perché non abbiamo più le autorità morali Spesso ho la sensazione sensazione che dipenda dal fatto che riconosciamolo in Italia Italia la linea più breve è l arabesco Certe sere mi sembra di essere un marziano anche qui a Trieste La situazione è disperata ma non seria Per questo avvertiamo un gelo e cresce dentro di noi l amarezza Sai che cosa ti dico Facciamoci Facciamoci un amaro Con ghiaccio
Dev essere stato Alberto Arbasino Dev essere stato Alberto Arbasino quel giocoliere insigne insigne a diffondere nei giornali e nei reportage il paradigma fondamentale che impronta e regola la società culturale cinematografica teatrale filosofica e insomma generale e totale della nostra scena pubblica Come è noto a molti il paradigma suona all incirca così In Italia c è un momento stregato in cui si passa dalla categoria di bella promessa a quella di solito stronzo Soltanto a pochi fortunati l età concede poi di accedere alla dignità di venerato maestro Ma sì diciamocelo lo conoscono tutti il paradigma E tutti sanno che è infallibile Piuttosto si può forse dire che non è stato esplorato in tutte le sue implicazioni che probabilmente probabilmente la sua eccezionale potenza descrittiva ed euristica euristica non è ancora stata messa del tutto alla prova Tanto per cominciare bisogna inquadrare al rallentatore l istante istante in cui comincia a verificarsi il passaggio da giovane promessa a solito stronzo Si tratta di un fenomeno spaventoso spaventoso che comincia con manifestazioni fisiche mai avvertite avvertite prima cigolii scricchiolii rumore di crepe Uno se ne stava beato nella categoria della giovane e bella promessa e quindi produceva filmini romanzini raccontini saggini articoletti e gingilli vari sempre con l aria di dire ehi gente guardate che sto maturando anzi anzi sono alle prese con una maturazione piuttosto ambiziosa ambiziosa Quindi non giudicatemi per questi cazzetti che sto
adesso da bella promessa da giovanotto che sta lievemente e lietamente divagando prima di affrontare la prova grande a cui è chiamato dal destino sono allenamenti allenamenti in cui si tornisce il muscolo e quindi conta di più il movimento in sé che non il raggiungimento del traguardo traguardo Cosine eventuali e insignificanti oggetti marginali soprammobili carini o eccentrici orpelli tutti superflui ceramichette per far sorridere le vecchie zie Tanto che la critica sorride benevola e scrolla il capo è un Baricco giovane giovane è un Eco giovanissimo è una Fallaci ancora impubere impubere è un Nanni Moretti ancora imberbe insomma lasciatelo lasciatelo divertire che si goda la sua irripetibile età Solo che passano i mesi si accumulano gli anni diversi gingilli passano di moda Quand ecco che la bella promessa promessa comincia ad avvertire intorno a sé una strana freddezza qualcosa che muta nel clima gli astanti che lo guardano con occhi diversi Lui ripassa con la mente le scene di incontri incontri sgradevoli a una festa cercando a memoria uno sgarbo una scortesia dagli effetti rovinosi E all improvviso improvviso crac arriva un fenomeno imprevedibile una catastrofe la rottura del pack il ghiaccio che comincia a fendersi tutt intorno a raggiera e la giovane promessa sente mancare mancare la tundra sotto i piedi e quel che è peggio avverte qualcosa qualcosa nelle ossa un brivido un languore e un dolore tutti i sintomi del passaggio da dottor Jekyll a mister Hyde Con orrore si guarda allora allo specchio e vede il miracolo a rovescio rovescio il prodigio nefasto del ritratto di Dorian Gray che vira verso una orrenda quanto banale vecchiezza e una insopportabile insopportabile quanto prevedibilissima stronzaggine Anche se la metamorfosi sembra inavvertita se in apparenza apparenza niente è cambiato nelle sue fattezze anche se le sue forme risultano praticamente intatte la bella promessa promessa in quell istante dannato ha già capito si è trasformata nel solito stronzo Tutt intorno è un tripudio implicito striscioni che inneggiano benvenuto fra noi acclamazioni di giubilo delle ex giovani promesse precocemente invecchiate invecchiate e consegnate alla sorte di soliti stronzi 56 Venerati maestri facendo
fare un po di cinema cinema si fece crescere i baffi e andò perfino in tivù e a quel punto c erano tutti gli indizi per intravedere di lì a breve un destino perfetto da solito stronzo come sarebbe stato naturale e anzi fisiologico per chicchessia Ma Arbasino no Arbasino si tenne addosso i panni della della bella promessa e non li mollò più Gli costò sacrifici immensi immensi perché si sa come vanno le cose la bella promessa diventata o in procinto di diventare solito stronzo comincia comincia a lasciarsi andare non rinuncia al bicchiere in più alle Dev essere stato Alberto Arbasino 57 E allora alla bella promessa passata di categoria non resta resta che chinare la testa fare il sorriso ipocrita di chi ha capito capito la situazione buon viso a cattivo gioco è l unica ricetta ricetta Soltanto che in certi sogni il solito stronzo rivede il se stesso nella condizione irrecuperabile della bella promessa promessa e talvolta in quelle notti agitate una lacrima sgorga sgorga e scende lentamente sulla sua gota SE POI NON È STATO Alberto Arbasino a creare e / o divulgare divulgare lo schema fa lo stesso Si sa che il Maestro di Voghera Voghera ha tentato un operazione mai riuscita a nessuno un salto triplo o meglio quel transito di stato fisico che in chimica si chiama sublimazione le cose solide che diventano diventano gassose ossia il passaggio diretto dallo status di bella bella promessa a quello di venerato maestro Ancora adesso la critica e il pubblico sono incerti se l operazione prodigiosa prodigiosa sia davvero riuscita Perché può darsi che Arbasino sia riuscito a evitare l onta dell etichetta che dico dello sciamanno che contrassegna per decenni il solito stronzo ma per riuscirci è stato costretto a prolungare a dismisura la condizione di bella promessa facendo il giovane per una lunghissima eternità E dire che quando nel 1963 uscì Fratelli d Italia furono in molti a pensare òstrega questo qui è uno che ha i numeri per diventare alla svelta un venerato maestro Solo che Arbasino commise l errore di trastullarsi un po troppo a lungo con l avanguardia e la sperimentazione con i supereliogabali supereliogabali e le supergabole provò a
58 Venerati maestri cene in piedi comincia ad arraffare piatti di pasta sempre più invasivi sicché alla fine non si ritrova solo drammaticamente drammaticamente stronzo ma anche tragicamente provato nell organismo organismo fisico e nella mente a disagio nei vestiti con la cintura che tira sotto la pancia adiposa gli occhi venati di piccolissimi aneurismi per i troppi prosecchini senza neanche un oliva o una patatina buttati giù nelle serate in terrazza e goccioline di sudore che imperlano la fronte nelle notti romane di luglio Sarà la calura o con ogni probabilità probabilità la pressione inevitabilmente alta E invece il Maestro di Voghera si è tenuto su Con una precisione maniacale ha curato il proprio aspetto fisico allo allo stesso modo in cui ha fatto la manutenzione del suo capolavoro capolavoro Fratelli d Italia Con una differenza però dal momento che attraverso una serie di riscritture e il passaggio passaggio canonico da Feltrinelli a Einaudi e poi qui vi volevo volevo a Adelphi il falso romanzo mezzo saggio libro di conversazione reportage dall età del boom e come dicono dicono i soliti stronzi quant altro si è vistosamente accresciuto accresciuto passando da cinquecento pagine a milletrecento mentre il Maestro è restato bello asciutto una bella promessa promessa di giovanotto ultrasettantenne che al massimo si è dato una tiratina a palpebre e zigomi et voilà fa ancora la sua magnifica figura fra la Roma che piace PER COMPIERE QUEL PRODIGIO restare nella prima categoria categoria ha dovuto inventarsele tutte Mentre i soliti stronzi stronzi per puntare senza neanche troppe speranze alla categoria categoria superiore della venerazione universale si sono intristiti si sono gonfiati si sono imbolsiti il Maestro di Voghera ha continuato a volteggiare con giovanile abilità tutte le articolazioni a posto i riflessi immutati scattante e preciso come sempre A far leggere un pezzo di Arbasino a uno dei critici sussiegosi sussiegosi e alteri un Citati ma soprattutto un Magris quello direbbe in confidenza che va bene ma il Maestro esagera Anche negli ultimi libri si sente obbligato a mostrare come
Dev essere stato Alberto Arbasino 59 è bravo e nelle prime pagine di ogni capitolo allestisce un bel varietà di paillette e piume di struzzo sicché si può anche anche pensare che ci sia un eccesso di zelo come se il grande scrittore sentisse ancora il bisogno di fare vedere tutti i numeri numeri che ha in repertorio le contorsioni il tuffo carpiato e avvitato il numero che finisce su un piede solo e un batter batter di mani l inchino con la testa che arriva alle ginocchia come il crooner dopo My Way certo dell ovazione finale Ma lui è così non ci può fare niente non è narcisismo non è esibizione È il professionista che espone la sua mercanzia mercanzia con un sorriso leggermente sarcastico a un angolo della bocca E dietro quella parvenza di sorriso si può già quasi seguire il pensiero fulminante di Arbasino le sue citazioni citazioni intrecciate e sedimentate i suoi riferimenti culturali culturali musicali ironici iconici here we are VEDERE AL LAVORO il Maestro di Voghera è un esperienza esperienza assai suggestiva perché Arbasino non usa il computer computer bensì una vecchia macchina per scrivere elettrica bellissimo esemplare di una qualche età industriale ah l età olivettiana quando Gadda si lamentava Eh questi intellettuali … ma come si fa vogliono lo stipendio della Olivetti e la coscienza inquieta !) un età già seriamente passata di cottura e anzi completamente out-of-date anche se reinterpretabile in chiave vintage come oggetto decisamente decisamente pre Quando gli hanno chiesto il motivo o il Leitmotiv Leitmotiv di questa pur innocua fissazione lo scrittore ha accampato accampato ragioni eccelse come la necessità di vedere modellarsi sulla carta anche la forma materiale del testo una questione di spazi di bianchi di proporzioni E forse anche di ritmo Solo nell ascoltare la scansione tambureggiante dei tasti e la visione dei caratteri che si imprimono sul foglio Arbasino evidentemente è in grado di percorrere quegli spazi siderali che si dispiegano fra il post e il meta fra l ultra e il trans Diventano gustose nella nella perfezione della forma dattilografica quelle storiette da anni Cinquanta o Sessanta in cui racconta di certi omo-
60 Venerati maestri sessuali notissimi nella Roma della dolce vita sarti famosi o camerieri sublimi attori preclari e marchette moleste che a seconda delle loro preferenze venivano individuati con il qualificativo di dànculo o prènculo eh eh e sul bianco del foglio come per un prodigio stilistico una funzione funzione segnica del Bauhaus una notazione di Gropius uno schizzo di Le Corbusier un tratto di Steiner un grafo di Pollock un disegno di Gehry si allinea inesorabile la battuta battuta del Maestro Those were the gays Oppure ci si può divertire a riconoscere tutte le figure e i protagonisti che allora c erano e adesso non più quando si andava alla Scala per uno Stravinskij o un Karajan e si incontravano come niente la Tebaldi e la Callas fra adoratori adoratori probabilmente gay anche loro rose coloratissime raso raso organza e sbuffi e jabot E noi cioè loro freschi di parrucchiere parrucchiere e rigorosamente in smoking tanto che Pasolini si irritava perché era un usanza borghese e un cedimento al capitalismo mentre l ingegner Carlo Emilio Gadda guardava di sbieco quella strana mondanità giovanile che a tratti lo divertiva e a tratti lo inquietava tanto più che lui l Ingegnere non aveva mai potuto sopportare due cose le barbe e i papillon Con la grazia supplementare di concerti straordinari anche a Roma e vocalità irripetibili e direzioni indicibili ritratti a memoria sempre a due passi dall effetto mais où sont les neiges d antan ?, che vorrebbe poi dire che non ci sono sono più le mezze stagioni ma ogni volta evitando il moraleggiare moraleggiare sdato con una trovatina una scaltrezza letteraria letteraria uno sfarfallìo stilistico uno wow ! da flipper o da fumetti infilato lì con bellissimo distacco Lasciando cadere cadere tuttavia con altrettanta souplesse che erano tempi effettivamente effettivamente interessanti macché interessanti euforici se uno poteva prendere la macchina dal garage infilare la chiave nel cruscotto avviare il motore abbassare la capote capote e filare a Francoforte ascoltando Schönberg a palla suonare suonare il campanello di Teddy Adorno chiamarlo fuori e annichilirlo annichilirlo di stupore mostrandogli con un gesto di alta
Dev essere stato Alberto Arbasino 61 teatralità italiana e non dimentichiamo che siamo di fronte fronte al protagonista di un altissima tragicità tedesca eccola la Mg rossa nuova fiammante prima di addentrarsi nei misteri della dialettica negativa molto ma molto prima del ragazzo prodigio Roberto Calasso SULLA SUA MACCHINA per scrivere elettrica il Maestro Maestro batte anche letterine brevissime ed essenziali distribuendole distribuendole come doni cinesi ai giornali amici che solitamente solitamente le pubblicano con nonchalance o understatement nella rubrica della posta Si narra che una volta alla Stampa di Torino il redattore titolare della rubrica della posta vedendo arrivare il solito fax del Maestro dopo che aveva già completato l impaginazione abbia cercato di borbottare boia faus la solita lettera di quello stron …, senza riuscire a terminare la frase per via di un gruppo di redattori o adoratori comunque idolatri del Maestro che gli sono saltati addosso tempestandolo di colpi nelle parti basse per strappargli finalmente la solita lettera quel cartiglio cartiglio prezioso ancorché stropicciato dalla lotta una reliquia reliquia da collocare religiosamente in pagina con gli spazi giusti e le proporzioni rispettate ma soprattutto soddisfatti soddisfatti gli idolatri di essere riusciti a evitare il supremo oltraggio oltraggio al Maestro l inqualificabile definizione insultante insomma una stronzata troppo offensiva per il caro nome oppure peggio ancora il rinvio a domani Che cosa poi scriva quali giudizi emetta e quali verdetti in quelle capziose letterine in quei pizzini in forma di calembour calembour o di cabaletta ovvero talvolta di rap civile e sardonico sardonico risulta arduo definire Il Maestro evidentemente si rifà a certi suoi parametri politico-culturali che richiamano sempre l illuminismo lombardo e la figura di Carlo Cattaneo Cattaneo con un tocco di scapigliatura mediando il tutto con la sapienza retriva di alcune zie continuamente favoleggiate tutte nere e reazionarie dotate di un buon senso mortifero Solo che nel riandare al buon tempo antico e ai suoi tòpoi fra proverbi e truismi stereotipi e filastrocche al Maestro
62 Venerati maestri non viene quasi mai la battuta la canagliata il colpo basso Si coglie l arguzia del jab sinistro ma l uppercut non arriva Come mai Sostengono con malevolenza appena trattenuta trattenuta critici famosi e militanti come Citati e Magris ma anche anche Guglielmi o Belpoliti o D Orrico che Arbasino l è tanto tanto bravo ma così bravo bravissimo che non ha bisogno di trovare e mostrare il colpo del ko Come alcuni funamboli del calcio brasiliano che sono più interessati alla finta in sé che non alla finalizzazione il funambolico trequartista Arbasinho preferisce girare attorno all avversario o al problema irretirlo in una serie di passi doppi di rabonas come le faceva Diego Armando Maradona di ruletas come quelle di Zinedine Zidane prima della testata atomica e beckettiana da finale di partita per poi ritirarsi a contemplare contemplare alla moviola la bellezza della propria azione emettendo emettendo risatine studiatissime fregandosene bellamente se il Brasile o i fratelli d Italia vincono effettivamente la partita partita o il campeonado D altronde ci siamo forse dimenticati come l aveva soprannominato Gianni Brera Il mio Proust al flipper Si sa che Brera era rimasto molto colpito dalla lettura dell Anonimo lombardo e aveva confidato ai colleghi della redazione sportiva del Giorno A parte che l è tutta ona storia de culattoni e l scriv ben l è brào e l è de Voghera Anni dopo a ripensare a quel paio di decenni in cui la letteratura letteratura era impegnata o niente non esisteva in quanto letteratura letteratura bisogna poi riconoscere che il metodo critico arbasiniano arbasiniano da Roberto Longhi ai formalisti russi fu un magnifico antidoto alla politicizzazione dell arte e della scrittura soprattutto quando il Maestro lo certificò ironicamente ironicamente nella celebre espressione Il messaggio lo recapitano recapitano le poste le istanze si presentano in pretura quanto agli effetti ” validi ” o ” scontati “, vanno depositati in banca In quei tempi lukacsiani come taluno diceva ma anche gramsciani e comunque engagé era un bel sospiro
Dev essere stato Alberto Arbasino 63 DIFATTI GUAI A CHIEDERSI se il fuoriclasse Arbasinho è di destra o di sinistra Anche lui come Calasso e come Ronaldinho è oltre Giuliano Ferrara ha provato a fargli emettere un coming out senza tirarne fuori nulla se non le delusioni remote e chiaramente paracule di quando era stato eletto deputato per il Partito repubblicano Posto di fronte alla politica e al bipolarismo il Maestro esita Rilutta Rilutta Si imbizzarrisce come un purosangue ombroso infastidito infastidito dall ostacolo Si capisce perfettamente l irritazione da come è impegnatissimo nel tenere contratti i muscoli nel tendere i nervi nel digrignare fingendo di sorridere indice indice di una concentrazione estrema Se gli sfuggisse anche solo un sospiro se gli scivolasse un piede se gli scappasse una mezza parola se si facesse vedere una sola volta a Porta a porta mezza Italia si darebbe di gomito e concluderebbe concluderebbe con mestizia trionfante vedi anche Lui Entrato Entrato ingloriosamente nella categoria dei soliti stronzi Con Bruno Vespa che sarebbe capace di chiedergli un opinione opinione sul lambrusco di Sorbara o su Ibrahimovic Invece il Maestro si trattiene esita e intanto indulge E con un simile surplace riesce a rimanere nel luogo indistinto indistinto in cui si è sempre giovani anzi forever young giovani giovani e speranzosi Chissà forse gli manca il grande successo non il bestseller come Umberto Eco Il nome della rosa perché perché lui non avrebbe cuore di mettere il suo stile unico al servizio di un intrattenimento di massa un sentimento popolare che può nascere solo da meccanici divini Ma un exploit da cinquanta o centomila copie uno di quei libri di nicchia che se la band di Giuliano Ferrara si impegna lo tramuta in un cult non sarebbe una bella soddisfazione Perché restare per sempre nella cripta degli intelligenti degli eccentrici dei marginali Perché qualche volta a Citati Citati tocca la soddisfazione della prima pagina e a lui mai Ve lo dico io perché perché quando era il tempo di Scrittori Scrittori e popolo Asor Rosé e la sinistra egemonica e infallibile avevano un altra idea della letteratura quando è arrivato il disincanto e in teoria più disincantato del Maestro non
64 Venerati maestri c era nessuno sono esplose le galassie popolari di Alberoni Alberoni e Eco e infine il pubblico è diventato così ignorante ma così ignorante che le fertili invenzioni stilistiche i bon mot gli ammicchi le citazioni l attrezzeria di Arbasino risultano largamente incomprensibili non solo al popolo ma anche a certi scrittori Sicché s annoia ripubblica cose rose reportage su mostre mostre e mostri scrive e riscrive ricordi del tempo in cui si poteva usare l espressione jet set senza passare per provinciali provinciali in cui Roma era Roma e via Veneto idem il centro centro del bel mondo E talvolta nei suoi pomeriggi romani nella penombra della controra si fa prendere da una tentazione tentazione puerile nulla suona meglio della parola puerile puerile se pronunciata con la scicchissima erre blesa di Arbasino Arbasino infinitamente migliore di quella di un altra piccola vedette lombarda Giulio Tremonti -, infila un foglio nel rullo della macchina elettrica studia e inquadra gli spazi e gli incolonnamenti e finalmente batte il titolo Elenco italiano delle belle promesse dei soliti stronzi dei venerati venerati maestri
Ma si può medita il Maestro di Voghera Ma si può medita il Maestro di Voghera fare un elenco delle giovani promesse dei soliti stronzi e dei venerati maestri senza uno straccio di teoria No che non si può Perlomeno ci vuole un analisi iniziale affinché si possa smontare il congegno decostruire il paradigma e vedere come funziona Ci vuole un attrezzatura per l appunto un attrezzeria Altrimenti l elenco tripartito diventa un affare affare meccanico nomi infilati con automatismi semplificatori semplificatori dentro tre colonne senza nessuna gratificazione intellettuale intellettuale E con il rischio implicito che i bioritmi o la digestione come pure certe insofferenze momentanee influenzino influenzino gli inserimenti e le collocazioni oltretutto con somma incazzatura dei collocati Ci vuole un apparato concettuale Anche perché confessiamolo confessiamolo in primo luogo a noi stessi ha ragione Magris di venerati maestri ne sono rimasti pochi e quei pochi magari non vengono neanche riconosciuti In tutti i settori settori Non dimentichiamo che il prestigioso premio Nobel per la fisica Carlo Rubbia l hanno cacciato da eminenti istituti italiani perché il suo lavoro disturbava le tranquille tranquille burocrazie la pennichella del parastato le pause caffè del sindacato E dopo averlo cacciato certi figuri hanno anche fatto la faccia ironica e molti sorrisetti di circostanza circostanza lasciando intendere come scienziato nessuno lo discute discute figurarsi ma come manager … E ricordiamo anche come come sottolinea talvolta sogghignando un altra piccola vedette lombarda Michele Salvati che l eminentissimo
66 Venerati maestri chirurgo Umberto Veronesi sarebbe diventato sindaco di Milano a mani basse se non fosse che il centrosinistra non l ha voluto perché scompaginava qualche equilibrio e quindi risultava fastidioso Già la categoria del venerato maestro non si riconosce più quasi a nessuno Ci sarebbe Dino Risi che ha il fisico del ruolo con magnifici capelli bianchi da novantenne ma che fa anche tutto il possibile per passare ancora per il solito stronzo Scherzi di un narcisismo giovanilista È stato stato lui tanto per dire a distruggere con una sola stoccata il cinema egocentrico di Nanni Moretti Sta sempre in primo primo piano occupa lo schermo ingombra la scena Viene voglia di dirgli spostati lasciami vedere il film Sarà un caso ma nel Caimano per la prima volta Nanni Moretti non ha interpretato il ruolo principale Poi avremmo Mario Monicelli che sarebbe un maestro venerabile se non fosse che a chiamarlo così si rischia che vi prenda a sassate Ma noi riflette profondamente il Maestro di Voghera stiamo andando alla ricerca di venerati venerati maestri non tanto in quell arte industriale che è il cinema cinema quanto nella letteratura nella filosofia nelle arti nobili E qui in questi campi come si dice so cavoli Scomparso Bobbio scomparsi Calvino Pasolini Moravia Moravia Sciascia scomparso il Gruppo 63 che saranno stati in 63 ma non erano di certo un gruppo scomparso Giulio Einaudi Einaudi un altro però che ha tentato per tutta la vita di passare passare per il solito stronzo di venerati maestri non se ne vedono vedono bisogna andare a cercarli con il lanternino Oddio soggiunge dialogando con se stesso Arbasino ci sarebbe proprio Magris E SU QUESTO NOME Magris l autore di Fratelli d Italia apre una parentesi Una parentesi importante Di quelle che possono dare una svolta a un pomeriggio Perché Magris Magris è proprio uno di quei casi che si danno rarissimamente rarissimamente nel mercato delle lettere e per questo vanno catalogati fra i miracoli Una chimera Uno di quei professori sofisti-
Ma si può medita il Maestro di Voghera 67 cati e coltissimi che conoscono ogni scrittore minore e anche anche minimo o persino infimo della Mitteleuropa e sanno di letteratura come di filosofia e all occorrenza sarebbero capaci di sbattervi in faccia la loro competenza sull arte le avanguardie gli espressionisti e il cinema tedesco dal Kabinett Kabinett des Doktors Caligari a Metropolis dalla Neue Sachlichkeit Sachlichkeit a Fassbinder e a Wenders e se fate l errore di cercare di dribblarli con il calcio sono capacissimi di farvi la cronaca cronaca della finale del Campionato mondiale del 1974 con autorevolezza imponente e intimidatoria da vero tecnico calcistico come quelli del Bar Sport di Benni anzi dello Sport Kaffeehaus di Musil Perché sa che cosa le dico caro collega con la Germania in svantaggio svantaggio quando ho visto Hölzenbein partire in dribbling dalla propria propria tre quarti fare sessanta metri scartando tutti gli olandesi che incontrava ho mormorato quello va a prendersi un rigore Infatti un olandesone improvvido lo ha steso di brutto appena entrato in area l arbitro ha fischiato e lei sa che come dicono le autorità tecniche tecniche internazionali rigore è quando arbitro fischia ed è cominciata cominciata la vittoriosa rimonta di Grande Germania Ora ci sono alcune fattispecie che risultano indisponenti indisponenti per il Maestro vogherese Fattispecie numero uno il calcio così triviale Numero due che qualcuno gli si rivolga rivolga con l appellativo di caro collega pazienza fosse stato un giuspubblicista come Bobbio un romanista come Orestano Orestano un discendente della dinastia degli Arangio-Ruiz o dei Biscaretti di Ruffia a chiamarlo così Arbasino se ne sarebbe rallegrato alla luce dei suoi vecchi studi giuridici Anzi di tanto in tanto quando ripensa all Alma Mater di Pavia si convince che sarebbe stato un docente molto più bravo e chic dello specialista di diritto tributario Tremonti Tremonti e forse al governo ci sarebbe finito lui agli Esteri naturalmente naturalmente con la sua erre blesa fantastica e la leggerissima balbuzie lievissimo e aristocratico inciampo e non quell quell altro il figlio del farmacista di Sondrio o di Varese il Tremonti un fiscalista convintosi di essere un intellettuale di rango perché cita la lex mercatoria e ha buon gioco per-
68 Venerati maestri ché nel centrodestra sono tutti ignoranti come capre a parte parte Umberto Bossi uomo di grandi ricostruzioni storiche e geopolitiche colui che si rivolse al venerato maestro della Lega Gianfranco Miglio che era critico con la politica bossiana bossiana e voleva andarsene dalla politica attiva con la sulfurea sulfurea definizione una scorreggia nello spazio zot !) Ma nel settore della romanzeria e della Kultur e della Bildung e della Zivilisation come della filosofia e della linguistica linguistica e della bellettristica non ci sono colleghi o colleganze colleganze ognuno per sé please Qualcuno ricorda che diversi anni fa nel corso di una polemica sanguinosa con Maurizio Maurizio Calvesi un pochino stizzito ma molto compreso di sé il Maestro aveva scritto a un giornale Ci sono più idee in una mia pagina media che nell opera omnia di Calvesi ed è un test che si può sempre fare carta canta Quindi non facciamo commistioni indebite il diavolo e l acqua santa il boia e l impiccato la botte piena e la moglie moglie ubriaca cantare e portare la croce Tanto più che secondo secondo il virtuosistico Arbasinho che ama più di ogni altro il motto della congregazione iniziatica di T S Eliot never explain mi spezzo ma non mi spiego vige un solo schema schema il lettore si arrangi il pubblico si documenti faccia uno sforzo si faccia una cultura oppure vada a farsi debitamente debitamente fottere Mentre Magris è uno che argomenta descrive descrive e infine il dannato spiega un divulgatore di altissima altissima classe che quando sembra che stia evoluendo distrattamente in canoa o in kayak sulle anse anseatiche di un fiume tedesco o sulle anse ansiogene di un corso d acqua austriaco o ungherese in attesa della finis Austriae Austriae ehilà vi piazza in pagina un mezzo corso monografico monografico su Theodor Fontane o su Thomas Mann Sleale no Uno di quelli che istruiscono divertendo Voi lo sapete che il divulgatore di classe è uno che vi regala il lecca lecca mentre vi infila una supposta Eppure non si sa com è non si sa perché Magris è riuscito nel miracolo Essere identificato come un finissimo conoscitore della
Ma si può medita il Maestro di Voghera 69 letteratura europea e nello stesso tempo arrivare nelle zone zone alte della classifica dei libri più venduti Scorretto scorrettissimo rimugina Arbasino Anche perché perché all aria inebriante della cima delle classifiche ci si abitua abitua e quindi dopo gli esperimenti come Illazioni su una sciabola il grande divulgatore non saprà resistere all idea più pazzesca che possa corrompere la mente di uno specialista specialista un saggista un docente universitario un tecnico Scrivere un romanzo Arbasino sa da anni che quando uno scrive un romanzo romanzo va trattato con condiscendenza come si fa con i deboli di nervi quelli che hanno avuto una malattia grave che li ha scossi in profondità oppure quelli che la moglie sessantenne sessantenne si è messa con uno scrittore di racconti rock o punk comunque ventitreenne e molto tatuato e loro vanno in giro con gli occhi fuori dalle orbite sperando che qualcuno li consoli magari una ricercatrice universitaria universitaria comme il faut Ricorda che si era espresso con misurata misurata freddezza quando Eugenio Scalfari venerato maestro maestro per quasi tutti i lettori della Repubblica gli aveva confessato che aveva consegnato all editore un suo romanzo romanzo dove romanzava la vita dell Avvocato proprio lui Gianni Agnelli C è già un titolo ?, aveva chiesto tradendo una certa ansia ansia Arbasino piuttosto allarmato perché un romanzo può distruggere amicizie infrangere solidarietà politiche disgregare disgregare consorzi intellettuali La ruga sulla fronte aveva aveva risposto Scalfari con sintesi tacitiana un titolo da prima prima pagina concesso al se stesso romanziere Su queste parole così definitive il Maestro di Voghera aveva vacillato vacillato anche perché era seduto acrobaticamente su una scomodissima scomodissima poltrona firmata Alvar Aalto dal momento che il suo codice estetico formalizzato durante anni di sofisticati sofisticati piaceri e ineffabili reportage da musei e mostre concerti e tête-à-tête respingeva con orrore che nel titolo di un libro potesse figurare il minimo riferimento alle rughe
70 Venerati maestri Magari la crema antirughe magari nel sottotitolo poteva starci Ma le rughe le rughe quelle giammai Tuttavia era rimasto zitto annuendo pensosamente E a distanza di qualche anno il pensiero che Magris avesse deviato dalla letteratura saggistica per tentare le strade della narrativa lo aveva immediatamente messo di cattivo umore L umore era sensibilmente peggiorato quando aveva aveva avuto fra le mani le ultime pagine di Magris incastonate incastonate in una copertina che recava il titolo Lei dunque capirà E si era fatto due domande La prima ma perché uno stimato professore di letteratura tedesca e ottimo professionista professionista della Mitteleuropa un autentico gentleman deve fare la stupidaggine di scrivere un romanzo che dico un romanzino un raccontino un niente in forma di parole un Walser degradato un walserino La seconda ma chi diavolo poteva comprare quel presunto romanzo TALVOLTA LO SAPETE BENE anche voi le telefonate arrivano arrivano a proposito Facciamo che squilla la suoneria polifonica polifonica direbbe Calasso e dalle profondità misteriose del Dams di Bologna la voce di Umberto Eco chiede Dimmi Dimmi la verità tu l hai letto Il codice Da Vinci E senza attendere attendere la risposta si getta in un discorso tortuosissimo per dire che come si può capire senza troppe spiegazioni il Codice lo aveva già scritto lui vent anni fa e si chiamava Il pendolo di Foucault E com è allora che questa porcata di romanzo di Dan Brown ha venduto settanta milioni diconsi diconsi settanta milioni per ora di copie nel mondo ci hanno fatto fatto un film kolossal mentre il Pendolo è andato così così Troppo in anticipo sui tempi Troppo culturale Troppo specioso Ne avesse voglia Arbasino gli risponderebbe che Dan Brown ha imbroccato il titolo dato che la parola codice è più suggestiva di pendolo e Da Vinci lo conoscono tutti per via di Leonardo e di Monna Lisa mentre di Foucault Foucault ce ne sono almeno due quello del pendolo e quello di Sorvegliare e punire e dunque si fa confusione e comun-
Ma si può medita il Maestro di Voghera 71 que si rimane sospesi nella nicchia nella scienza nella psicoanalisi dov è il mito dove la fascinazione Ma in realtà il Maestro ha smesso di ascoltare perché ha l impressione di avere già capito tutto i venerati maestri maestri non esistono più perché anche loro quando si trovano nei pressi della venerazione ci provano resistono tentano il colpo gobbo Un romanzo un ospitata a Domenica in la partecipazione a un programma di Adriano Celentano una puntata alla radio con Fiorello Boys esclama mentalmente mentalmente Arbasinho ma vi siete dimenticati che Renato Dulbecco Dulbecco un premio Nobel mica un precario del Cnr accettò di presentare le canzoni del Festival di Sanremo con Fabio Fazio o era Piero Chiambretti Che ne direste adesso di proporre a Rita Levi Montalcini di partecipare alla gara canora nella categoria seniores Ecco il mercato questa volgarità materialistica ha indotto indotto gli intelletti più svegli le menti più nobili le psicologie psicologie più aristocratiche a cercare il successo nei grandi numeri numeri Eccola la civiltà di massa Eccola la riproducibilità tecnica L abbiamo voluta e ce la teniamo Sicché come Alberoni Alberoni al tempo del terrificante successo di Innamoramento e amore oggi l austero il sidereo Magris guarda i cari colleghi colleghi dall alto delle centinaia di migliaia di copie vendute partecipa ai consigli di facoltà con un arietta di sufficienza verso i colleghi e quando Mieli lo chiama per proporgli un pezzo discute per circa trentacinque minuti incurante che l inquieto direttore del Corriere da un quarto d ora non dica altro che Va bene professore e cerchi ogni pretesto per chiudere la telefonata con la frase classica Allora d accordo si prenda tutto lo spazio che le serve Magris terzo in classifica nella narrativa italiana riflette Arbasino dietro le sicilianerie di Camilleri e i feuilleton di Sveva Casati Modignani così va il mondo Sono i segni dei tempi Dall altra parte della rete telefonica Eco continua continua a deprecare i settanta milioni di Dan Brown a esecrare esecrare i suoi guadagni milionari e a rimpiangere le settantotto traduzioni del Nome della rosa Resta il fatto commenta si-
72 Venerati maestri lenziosamente Arbasino che sarebbe stato complicato tirare tirare fuori un thriller dal Pendolo e difficilmente Sean Connery Connery avrebbe accettato il ruolo di protagonista E LE GIOVANI PROMESSE dice sempre a se stesso il Maestro di Voghera dove sarebbero le giovani promesse Guarda con insofferenza il foglio infilato nella macchina per scrivere lo contempla perplesso per un attimo e poi lo strappa lo appallottola e lo cestina con un gesto conclusivo conclusivo Una teoria si sta formando nella sua mente e ciò contribuisce contribuisce a lenire la sofferenza psichica provocatagli da un paese senza Senza maestri da venerare senza belle promesse promesse da coltivare Anzi due teorie al prezzo di una 1 Una teoria particolare su Claudio Magris 2 Una teoria generale sui soliti stronzi Se si approfondisce il caso Magris teorizza Arbasino si giunge alla sconsolante conclusione che nulla ma proprio niente giustifica il suo successo commerciale quell immagine immagine seccante di pile di volumi nelle librerie che si abbassano abbassano ineluttabilmente e la sequenza di gente insospettabile insospettabile avvocati notai dentisti professoresse che entra in una Feltrinelli o si dirige al reparto bestseller di un Esselunga Esselunga a colpo sicuro individua il romanzino e lo porta alla alla cassa come chi ha conquistato il trofeo E voi potete figurarvi figurarvi la soddisfazione di Magris perché c è già una grande soddisfazione nel vedere passare il lettore ottico sul codice a barre della copertina del vostro libro da parte di una cassiera specializzata in campo editoriale e librario librario ma ce n è una assai maggiore nel vedere la stessa operazione operazione effettuata dalla cassiera di un supermercato qualsiasi qualsiasi una ragazza annoiata che Magris non l ha mai sentito nominare neanche per sbaglio e che l unico scrittore scrittore che conosce è Baricco perché l ha visto in tivù E allora dov è il segreto Arbasino non è un uomo banale banale ama il kitsch purché esasperato il camp purché con il giusto understatement oppure il melodramma con sopra-
Ma si può medita il Maestro di Voghera 73 ni baffuti e allestimenti paesani altrimenti la regia dev essere essere di Luchino Visconti e la direzione come minimo di Furtwängler vietate le mezze misure Si è deliziato talvolta talvolta con certi squisiti fantasmi che da Roberto Longhi e Gianfranco Contini lo hanno condotto a Giovanni Pozzi ed Ezio Raimondi conosce l opera di Roman Jakobson e ammira le pagine di Tzvetan Todorov ma giunto alla fine di tutte le riflessioni possibili getta ogni maschera e confida confida malignamente a se stesso l unica spiegazione è la esse Magris e sottolineo esse Si fosse chiamato Magri senza quella dannata consonante terminale poteva al massimo fare l estremista chic di sinistra uno di quelli che sono sempre sempre stati molto a-a-abbronzatissimi e pettinatissimi Una vecchia gag dopo non si sa più quale presunto colpo autoritario autoritario della Democrazia cristiana mostrava il Magri Lucio su una sedia a sdraio in un albergo di Cortina d Ampezzo con la didascalia che gli attribuiva la storica recriminazione post-resistenziale L avevo detto io che era ora di tornare in montagna .) Mentre la esse solitaria y final di Magris esotizza strania proietta nel cielo freddo delle divinità germaniche germaniche Magris e senti la Mitteleuropa accanto a te il Walhalla dentro di te la Cripta dei cappuccini a un passo da te ottimi antipasti di pesce fra l altro e sai cosa mangi Magris e sai cosa leggi INVECE LA TEORIA GENERALE della stronzaggine è una teoria molto pessimistica Le tre categorie giovane promessa solito stronzo e venerato maestro sono tutte confluite in quella mediana Sarà stato un processo di derive derive culturali di trascinamenti e slittamenti intellettuali ma la conclusione parecchio weberiana cioè ricca di disincanto disincanto è una sola Soliti stronzi sono tutti In altri momenti ci si sarebbe divertiti a identificare questo e quello costui e colui in base alla categoria di appartenenza appartenenza o almeno di riferimento Adesso invece esiste
74 Venerati maestri un solo generone un correntone una specie di ceto medio dello stronzismo una bolla sociale di stronzi come direbbe direbbe Giuseppe De Rita Non si fa in tempo a pubblicare un libro libro a girare un filmetto promettente a fare un programma televisivo decente a scrivere e a cantare una canzonetta fortunata che si viene cooptati nel clan La folla dei soliti stronzi pensa il brasileiro Arbasinho con la percezione nettissima nettissima di una verità fino allora soltanto sfiorata è un paesaggio paesaggio di zombi Fate voi se può assomigliare a un videoclip come il Thriller di Michael Jackson regia di John Landis bellissimi bellissimi cadaveri ballerini davvero elettrizzati ed elettrizzanti per noi il paragone regge E allora immaginatevi la folla tribale tribale dei soliti stronzi che ballano scatenati davanti al banco dei libri di un Ipercoop molti lanciando in aria un libro di Magris come si chiama Lei non sa chi sono io o Il codice Da Vinci in mancanza di bestseller internazionali anche Baudolino Baudolino di Eco oppure quell altro libro della misteriosa fiamma della principessa o regina Loana con quel titolo che nessuno nessuno ricorda mai bene e d altronde è un vizio dato che nessuno nessuno è mai riuscito a ricordare se l isola di quell altro romanzo era del giorno prima o del giorno dopo CAPIRETE A VOLO che la teoria di Arbasino in fondo è rassicurante democratica popolare Non c è più lo stress di sapere se siete in questa categoria o nell altra se gli altri vi vedono come promessa o come stronzo Dal momento che siamo tutti sullo stesso piano la scena è domestica l interno è famigliare si avverte il tepore della comunità Siamo fra di noi Nella stessa tiepida cacca Una volta quando avevate il conto alla Einaudi e rubavate i libri alla Feltrinelli volevate battervi contro lo Stato di merda contro contro i padroni di merda il capitalismo di merda il lavoro di merda e il relativo salario di merda Adesso giunti all età del realismo dovreste confessarlo avevate dichiarato guerra alla merda ma l avete persa Ci siete dentro fino al collo Tanto vale che la prendiate in ridere voi brutti stronzi e naturalmente non fate l onda
Non c è da sorprendersi allora Non c è da sorprendersi allora se molti dopo un penoso ma anche pensoso istante di sbandamento psicofisico e dato che ormai diffidavano dell impegno politico totalizzante totalizzante anzi di qualsiasi impegno possibile si sono buttati su qualcosa qualsiasi cosa qualsivoglia altra cosa anche sui cantautori D accordo cultura minore direte voi Come Come aveva detto Lucio Battisti Ahó questi stanno a fa dell accompagnamento Un capriccio come surrogato una passioncella inferiore inferiore piccole mitologie personali e di gruppo la conferma che la fede qualsiasi fede è un mistero Bisogna capirli allora allora quelli che non hanno mai sopportato una riunione non importa se politica o impolitica quelli che a scuola giocavano di nascosto a poker durante le spiegazioni di filosofia filosofia e che all improvviso si sono trovati nell obbligo di scegliere L alternativa era brutale naturalmente come tutte le alternative fra il serio e il ridicolo da una parte c era il lavoro politico con la prospettiva di diventare in un lontano futuro una volta che si fosse strappato il potere potere ai capitalisti assessori alla cultura in un sistema liberato liberato con lo stato borghese se non abbattuto fortemente ristrutturato ristrutturato Come requisiti erano prescritti una camicia a scacchi la tessera della Fgci i baffi qualche paio di jeans sdruciti nelle zone giuste una mentalità da rivoluzionario moderato consapevole che l esperienza del Pci è soprattutto soprattutto nazionale e gramsciana una dichiarazione di fede nella società civile e infine la disponibilità a passare nu-
76 Venerati maestri merose ore in una stanza molto fumosa a parlare di strutture strutture e sovrastrutture di teorie e prassi e soprattutto di lotte lotte con l obbligo morale di flirtare soltanto e rigorosamente con le compagne nel senso pieno di compagne beninteso di partito e di lotta Altrimenti per i moderati moderati che nutrivano orrore orrore per qualsiasi rivoluzione esisteva la possibilità di iscriversi alla Democrazia cristiana c erano anche quelli i giovani democristiani e ripetere con una rimarchevole professionalità come faceva sicuramente il giovane Pier Ferdinando Casini a Bologna attraversando piazza Maggiore Maggiore con una tizia Vedi cara il quadro politico Dall altro lato dell alternativa invece sul côté dell impoliticità impoliticità c era per l appunto qualsiasi altra cosa E quindi nella sfera del qualsiasi altra cosa potevano starci anche i cantautori Figuriamoci c era gente che si era data anima e corpo soprattutto corpo perché era irriducibilmente materialista allo studio delle opere di Lenin e di conseguenza conseguenza aveva messo su un aria di superiorità per l infinita infinita competenza che aveva maturato E una volta che il leninismo leninismo è stato spazzato via si è trovata in una difficoltà culturale estrema anche nell affrontare una querelle con i disimpegnati quelli che erano disponibili ad attaccare un discorso più o meno politico al massimo su Fabrizio De André CAPITAVA INFATTI che un gruppo di congiurati si ritrovasse ritrovasse la sera a casa di questo o di quello C era l ala ludica ludica composta da questo o quello che magari si era anche sforzato di fare il lavoro politico ma dopo tre o quattro ore di una riunione dedicata all ultimo saggio di Alberto Reichlin o di Mario Tronti o anche peggio di Eugenio Peggio come ebbe a confidare una volta Michele Serra da allora caposcuola dei peggioristi oppure dopo il progetto progetto di una manifestazione per dare una spallata al governo della reazione o di una mozione comunale o assessorile per recriminare contro la bomba atomica la Nato gli
Non c è da sorprendersi allora 77 yankee e la guerra nel Vietnam provava a dire timidamente timidamente con gli occhioni spalancati ci si farebbe mica una pizza pizza ?, solo per ottenere uno sguardo di esecrazione per il conclamato deviazionismo qualunquista e l insufficiente dedizione proletaria alle lotte Con delusioni gravissime tanto da indurre il reprobo ad autocritiche severe e da convincerlo ben presto a seguire le affascinanti evoluzioni del rock contemporaneo perché il materialismo dialettico una cosa almeno l aveva insegnata cioè che Dio era morto Marx era morto i Beatles avevano terminato la loro parabola parabola gli Stones invecchiavano ma lo show andava avanti Eccome se andava avanti Purtroppo c era anche l ala meditabonda che evidentemente coltivava alcuni rimpianti rimpianti intellettuali e nutriva la concezione che la musica dovesse ancora riempirsi di contenuti possibilmente poetici poetici anzi di poesia altissima sperabilmente ermetica e augurabilmente augurabilmente incomprensibile ma all occorrenza anche vagamente comprensibile purché ripiena di allegorie e metafore E a un certo punto uno dell ala pensosa avrebbe avrebbe dato tre colpi sulla tavola quasi come un direttore d orchestra orchestra prima dell attacco intimando tutti zitti adesso mettiamo De André DE ANDRÉ SI ASCOLTAVA in silenzio rigoroso al massimo massimo commentando con sbalordimento certi versi particolarmente particolarmente riusciti alcune immagini come quei generali che hanno cimiteri di croci sul petto o roba pesante del genere genere Ma interrogato diversi anni dopo sulle ragioni del grande successo post-adolescenziale e liceale di De André André il noto cantautore bolognese Francesco Guccini si era raccolto in una specie di meditazione trascendentale aveva aveva espirato un fiato molto alcolico e alla fine il suo spirito aveva formulato un verdetto Inatteso E clamoroso De André piace a tutti perché parla della figa In quell interno borghese della Bologna più democratica democratica e antifascista gli astanti erano rimasti drammaticamen-
78 Venerati maestri te sbalorditi I volti si erano alzati gli sguardi si erano concentrati sulla barba francescana cioè di Francesco Ma dopo un momento di perplessità un esitazione un sospiro sospiro alcuni della componente ludica avevano riconosciuto che nel giudizio gucciniano c era qualcosa che faceva risuonare risuonare la campanella di una verità Perché tanto per cominciare al ritorno dalla battaglia di Poitiers dove aveva sconfitto i Mori salvando l Europa e la cristianità molti anni prima dell agente Betulla che cosa faceva il re Carlo Martello Si intratteneva ludicamente ludicamente con una bella mirabile avrebbe scritto senza esitazioni esitazioni Roberto Calasso nei suoi cataloghi fanciulla bionda bionda che aveva trovato ignuda presso una chiara fontanella ma che alla fine gli presentava il conto veloce lo arpiona la pulzella repente la parcella presenta al suo signor un addition inattesa offensiva e per di più maggiorata dall dall inflazione bellica Va da sé che il resto della conversazione con Guccini sfuma e divaga tra vapori di lambrusco e dunque non è detto che la presente trascrizione sia proprio letterale In ogni caso con beneficio d inventario e offrendo fin d ora l opportunità di rettifica il senso è quello che segue Mo insomma pensateci un momento dice Guccini vogliamo vogliamo considerare le belle rime di Via del campo Via del campo c è una graziosa / gli occhi grandi color di foglia / tutta notte sta sulla soglia / vende a tutti la stessa rosa e qui secondo alcuni critici saremmo nel campo del simbolismo simbolismo francese ma poi alla fine lo dice lui stesso apertis verbis verbis perché non dimentichiamoci che ama il latino Guccini Guccini non De André lo dice lui De André che quella è una puttana Avete capito bene puttana per quei tempi erano parole pesantucce sostantivi innominabili devianti praticamente praticamente eversivi e quindi altamente eccitanti anche se politicamente non proprio influenti E forse vogliamo discutere di Bocca di rosa soggiunge Guccinius stappando un altra bottiglia di Grasparossa di Castelvetro l amore sacro e l amor profano e lei quella
Non c è da sorprendersi allora 79 scriteriata eroticamente anarchica che lo faceva per passione passione Sono questioni di gnocca diano retta a un cretino si lascino servire Ma mettiamo il caso che qualcuno obietti che insomma d accordo che c è l eros ma c è anche l epos ossia nella memoria collettiva si staglia anche l autore dalla chiara coscienza pacifista che mette a soqquadro il potere con l antimilitarismo della Guerra di Piero e lascia attraversare tutta la sua opera canora da un sentimento molto francese o francesizzante echi di Brassens e di Brel come dicono i più internazionali bene in quel caso Guccini non lo lascia neanche concludere stories dice lui che ama anche l inglese inglese non solo il latino procediamo allora a valutare testo e contesto della Canzone di Marinella Che è un avventura piuttosto casinista anche letterariamente già nella trama dal momento che prima il poetico De André accompagna la ragazza protagonista a un congresso carnale con un tale vestito in modo variopinto assiste come un guardone alla scena abbastanza erotica della spulzellata con la pelle che freme al vento e ai baci e poi la punisce facendola chissà come scivolare in un fiume Ora due annotazioni La prima molto condivisibile ma che invenzione del piffero sarebbe quella di fare annegare annegare una nel fiume dopo averla fatta uscire di casa apposta apposta per recarsi a un congresso carnale La seconda nessuno nessuno al mondo usa più l espressione congresso carnale Lo stesso Guccini la pronuncia con ironia Ma ascoltatelo come dice lui la parola congresso e la parola carnale non le dice nessuno Congresso e si sente davvero il congresso congresso con due esse emiliane che farebbero sfigurare quella esilina e absburgica di Magris nonché carnale e si avverte immediatamente nell aria un aroma di macelleria un profumino di sesso e carnazza insomma dovremmo esserci capiti POI SUCCEDE CHE QUALCUNO tira fuori una chitarra mentre sullo sfondo si sente una vecchia canzone di Lucio
80 Venerati maestri Battisti ma sì dev essere I giardini di marzo e un kamikaze kamikaze si mette lì a provare gli accordi fondamentali e qualche ghirigoro solista che riesce anche bene perché non c è niente come Battisti che venga così bene agli strimpellatori strimpellatori al punto che il latinista Guccinius si sente sfidato e dice dice dai ben què Si fa consegnare la chitarra e comincia a spiegare Vedi los cantautores miravano all assoluto all all arte al significato alla poesia mentre noi facevamo canzoni canzoni Puro artigianato chitarre saccagnate con grandi zappate del plettro Parole forti e sentite perché in quella metà degli anni Sessanta il mondo sai sta cambiando e non vedete nel cielo quelle macchie di azzurro e di blu Quindi dice Guccini io avevo trovato un giro di ottimi accordi che avevo sentito da Bob Dylan e ci ho costruito sopra un pezzo scusate l immodestia della madonna Vedremo soltanto una sfera di fuoco più grande del sole più vasta del mondo Nemmeno un grido risuonerà … L avete riconosciuta è Noi non ci saremo Quella storia catastrofista catastrofista in cui si profetizza che solo il silenzio come un sudario sudario si stenderà fra il cielo e la terra per mille secoli almeno Una canzone di protesta contro la bomba atomica e la guerra guerra nucleare molto pessimista e di sinistra che a noi era piaciuta piaciuta moltissimo A chiedere chi erano questi noi c era da farsi ridere dietro ma come eravamo io cioè Guccini i Nomadi Nomadi l Equipe 84 e poi Giulio Santagata Ricardo Franco Levi Bonvi Ambra Borelli Caterina Caselli Paola Penzo insomma noi cioè tutti quelli che fra Modena e Reggio Emilia seduti in quei caffè si stavano buttando sul beat e dopo il beat avevano scoperto il filone della protesta che era promettente sai il Sessantotto e così via Altro che la Francia gli intellettuali le poesie la poeticità Spoon River e la Buona novella gli impiccati e tutti morimmo a stento Perché me dice di sé Guccini mimando il dialetto e vuotando con destrezza il bicchiere di vino spumeggiante spumeggiante cioè io ho cominciato nelle balere dove ci si faceva un
Non c è da sorprendersi allora 81 repertorio sterminato la prima canzone che ho composto era un rocchettino velocissimo che viaggiava nella pianura pianura padana come uno Sputnik Ma quando abbiamo sentito Dylan ci siamo detti è cambiata l aria Si avverte una bella bella brezzolina E allora ho buttato giù Dio è morto Basta con gli amori che vanno e che vengono i baci presi e dati sospiri sospiri intimismi pugnette ho visto la gente della mia età andare via verso le strade che non portano mai a niente cercare il sogno che conduce alla follia Altro che quelle tali Marinelle ragazze distratte tipette troppo sovrappensiero sovrappensiero rese cieche dall amore che scivolano nel fiume chissà come chissà perché QUI SIGNORI MIEI è opportuna una bella digressione perché la figura di Guccini merita un approfondimento Ci potrebbero essere diversi modi di parlarne ma forse il più gradevole per il pubblico dei lettori potrebbe essere il seguente Storia di Francesco Guccini raccontata al mio cane Per i curiosi e gli animalisti il cane è una labrador nera che si chiama Liù ha poco più di tre anni e si dimostra interessatissima interessatissima a tutte le manifestazioni dell immaginario popolare Aveva già espresso una curiosità vivissima una volta che aveva intercettato in televisione un concerto del cantautore bolognese esibendosi in festosi scodinzolii e qualche ululato all apparire del vecchio ragazzo Francesco Francesco che cantava delle cose su quella piccola città bastardo posto Forse era l evocazione del bastardo che a lei di purissima purissima razza figlia di un campione inglese e di una campionessa campionessa italiana a nome Spice Girl risultava eccitante tanto che dopo avere abbaiato a lungo sulle note evidentemente evidentemente allarmanti di Eskimo si era rivolta al padrone con aria interrogativa come a chiedere ma chi è questo Guccini Ottima domanda si era convenuto Ed ecco qua Facciamo che il primo incontro con Guccini sia stato a una festa dell Unità nell umidità agostana di Modena sa-
82 Venerati maestri ranno stati i primissimi anni Settanta l ingresso gratuito in un arena di fortuna uno spettacolino in cui il lungo Francesco si era presentato con la prodigiosa anche se allora allora sconosciuta chitarrista americana Deborah Cooperman Cooperman la quale praticava dei fingerpicking così intricati che quando il rude chitarrista Guccini provava a rifarli gli si intrecciavano generalmente i ditoni e quindi passava subito subito con maggiori risultati pratici alle consuete ampie zappate sulle sei corde S era capito ben presto che il giovane Guccini non era un grande musicista ma era un segugio uno capace di fiutare fiutare lo Zeitgeist Anche se va detto che per tutta la carriera ha fatto benissimo la parte del socialista massimalista ottocentesco ottocentesco e anarchico quando in realtà lui poeticamente era un carducciano e politicamente un mezzo socialdemocratico socialdemocratico molto moderato e tendenzialmente governativo gradualista avanti con le riforme senza avventure Il cane Liù appariva sempre più interessato Curioso sembrava riflettere il caso di un cantautore che ha successo successo con storie parecchio massimaliste e nello stesso tempo ha una visione politica sostanzialmente conservatrice Tuttavia Tuttavia soltanto l età del cane giustificava la sua giovanile ignoranza Non poteva sapere che Guccini era una contraddizione contraddizione insoluta come gli disse una volta il professor Ezio Raimondi italianista sublime Lei Guccini canta l e- tica con parole estetiche e il cantautore che aveva sempre sempre nutrito alcune fissazioni culturali da quando aveva tenuto tenuto dei corsi per gli studenti americani all università Johns Hopkins di Bologna era rimasto piuttosto dubbioso sull esatta implicazione di quel giudizio Un apprezzamento apprezzamento O un modo per fargli sapere che esaltare il socialismo socialismo con le canzonette era una rivoluzione di cartone FATTO STA CHE GUCCINI era stato una volta in America America all inseguimento di Kerouac e Ginsberg e si era scocciato scocciato a metà della prima autostrada Molto meglio starsene starsene a casa e scrivere i suoi libri come Cròniche epafàniche
Non c è da sorprendersi allora 83 che fin dal titolo deve far capire come Guccinius abbia studiato i lessici e i classici Però sembra dire il cane con le sue occhiate mute eppure eloquenti quel libro è mica male il frutto di uno che ha letto e riletto Luigi Meneghello Meneghello Libera nos a Malo e ne ha tratto un buon profitto perché perché il diligente Francesco si applica Ma allora al cane bisogna bisogna rispondere pensa al problema esistenziale di Guccini che per tutta la carriera ha cantato Canzone per un amica alias In morte di S F ., facendo singhiozzare varie generazioni con la storia di un incidente stradale ed è andato andato in giro a suonare e cantare mentre avrebbe voluto starsene al calduccio o al freschetto nella sua casa bolognese bolognese in via Paolo Fabbri 43 a tradurre l Aulularia di Plauto Plauto nel dialetto appenninico o a compilare il suo vocabolario vocabolario pavanese o a mettere in italiano certi canti dialettali della Resistenza bolognese che avrebbero fatto piangere Enzo Biagi o a tirare quasi mattina nell osteria da Vito giocando al tarocchino bolognese in certe nottate tanto piene di tigelle e Sorbara che viene voglia di scrivere libri intitolati Libera nos a Maalox Capisci il dramma È a questo punto che il cane solleva il muso annusa l aria con una sorta di inquietudine come come se avvertisse una presenza un ombra un fantasma Solo i sensi di un animale il vigile apparato di una creatura creatura immersa nell istintualità sono in grado di percepire il manifestarsi di qualcosa di qualcuno di una figura grande grande e lunga che si profila davanti a voi e tutt a un tratto sbotta mi avete rotto le scatole Con la storia che non so suonare che sono un reazionario un mugugnone che me la meno con i lessici e Plauto E rivolgendosi al cane sempre sempre più inquieto l ectoplasma di Guccini dice se tu metti su qualche mio disco trovi delle canzoni piuttosto buone scusami Per esempio posso giurare che se uno adesso cioè trent anni dopo ascolta quel pezzo che si intitola Incontro Incontro se è nella condizione giusta un po sentimentale con un paio di bicchieri di Grasparossa in corpo garantito che ci scappa il nodo alla gola
84 Venerati maestri Il cane fa un muso perplesso Prova a pensare dice l ombra lunga di Guccinius alla storia di uno che va a trovare trovare una cara amica dopo una decina d anni oggi finirebbero finirebbero stancamente su un materasso mentre allora si raccontavano raccontavano le loro storie tanto tristi e se la menavano tutta la sera con una mesta dignità E poi la cena a casa sua la mia nuova cortesia stoviglie color nostalgia nostalgia … Stoviglie color nostalgia non so se mi spiego Colori tenui tenui atmosfere sfumate un po di imbarazzo qualche ovvia ovvia tragedia alle spalle come in un libro scritto male lui si era ucciso per Natale per concludere con quei versi definitivi che dicono povera amica che narravi dieci anni in poche frasi ed io i miei in un solo saluto che nella maniera maniera stilistica di Guccinius è una specie di ablativo assoluto assoluto poi di corsa alla stazione cartacce che volano fra i binari binari di nuovo sul treno e pensavo dondolato dal vagone cara amica il tempo prende il tempo dà Singhiozzate singhiozzate vi fa bene al cuore Sarebbe solo il caso di aggiungere criticamente che allora dieci anni sembravano un eternità mentre adesso se stai dieci anni senza sentire un amica o un amico quando poi l incontri sembra perfettamente perfettamente normale dirgli Sai stavo per telefonarti l altro altro giorno Infatti il cane peraltro vivamente commosso dai versi nostalgici di Guccini annuisce pieno di pensieri Quella canzone non l aveva mai ascoltata Non possiamo mica ascoltare tutto GIÀ NON POSSIAMO ascoltare tutto Il primo principio dell educazione musicale prescrive non chiedere mai a un musicista a un cantante a un cantautore quale musica ascoltano Sostengono di non ascoltare niente Di non ascoltare nessuno L ultimo disco l hanno comprato quindici quindici anni fa Vogliono farvi credere di non possedere neanche neanche l impianto stereo Se chiedete a Luciano Ligabue che cosa pensa di Vasco Rossi quello fa la faccia di uno che ha
Non c è da sorprendersi allora 85 digerito male e gli sale una fitta dallo stomaco Vasco Rossi se gli nominate Ligabue uguale Guccini spergiura che ascolta soltanto tristissimi tanghi argentini specialmente specialmente quelli della guardia vieja a cui è stato introdotto dal suo chitarrista el Flaco e che la musica contemporanea contemporanea come argomentano anche certi allievi di Karlheinz Stockhausen ed esegeti della casa editrice Adelphi lo butta giù Perché vedi dice rivolgendosi alla piccola e compunta platea mentre attacca un tango tanto per gradire il problema problema dei cantautori italiani è essenzialmente che non hanno idee non hanno convinzioni e se per caso le hanno non vogliono farle sapere Mentre noi dice Guccinius avevamo il messaggio Lascia perdere Arbasino e le sue barzellette anonime e lombarde sui messaggi che vanno spediti per posta ma in quei momenti lì negli anni della contestazione generale non si sentiva mica il bisogno di ermetismi e simbolismi francesi o belgi Finito il primo tango Guccini ne attaccherà un altro paio per fermarsi all improvviso come folgorato da un i- spirazione repentina Tra i fumi dell alcol e saremo passati alle grappe si sente la sua voce che forse dice tieni conto che la gente voleva il contenuto e come si chiama quello là coso De Gregori gli ha propinato per anni contenuti praticamente incomprensibili Bufalo Bill il suo amico culo culo di gomma famoso meccanico e ora le tue labbra puoi spedirle a un indirizzo nuovo chissà se per posta o per il pony express e quando qualcuno si è fatto avanti e gli ha chiesto qualche lume una spiegazione che cazzo vuoi farci farci sapere lui ha concluso con un giro di valzer E non c è niente da capire Sapete che cosa vi dico ero capace anch io Uno allude elude delude e nel momento della verità spedisce il messaggio messaggio che abbiamo scherzato Un gioco di prestigio e la verità è scomparsa Comodo eh Mentre noi cioè io cioè me e in quel momento tutti intuiscono che il Guccinius
lacrime agli occhi anche quelli che hanno abbandonato le cellule e gli assessorati assessorati e votano per Forza Italia vergognandosi però discretamente discretamente quando li interpella Nando Pagnoncelli facendo facendo così fallire i sondaggi Qualcuno infatti sa ancora a memoria Dio è morto e confessa a mezza voce che ha votato per Casini Sapete il quadro politico 86 Venerati maestri mutiniensis e bononiensis nonché epafànicus sta per tirare tirare la sua briscolona un carico da undici una figurona del tarocchino bolognese mentre noi abbiamo respirato lo spirito del tempo abbiamo raccolto tutte le nostre forze intellettuali e oplà agli italiani gli abbiamo spiattellato nientemeno che Auschwitz Se qualcuno molto audace in quel momento vuole aprire aprire una polemica alla grappa e gli ricorda che il grande musicista francofortese Adorno aveva stabilito che dopo Auschwitz non si potevano più scrivere poesie e che quindi scrivere una canzonetta sullo sterminio poteva sembrare un peccato contro l umanità Guccini sbuffa Queste sono tipiche pistolate dialettiche da intellettuali tedeschi dice Posso garantire continua che ancora adesso adesso quando il pubblico sente le prime parole di quella canzone canzone si mette a singhiozzare Perché un conto è l arte e un conto è l arte popolare Altrimenti l arte veramente artistica artistica sarebbe quella di coso De Gregori che nessuno ha mai capito una parola di una sua canzone mai Al massimo quella di non avere paura di tirare il calcio di rigore solo lì c era dentro una storiellina Mentre il sottoscritto anche l altra sera per dire quando attacca la storia della Locomotiva Locomotiva con la fiaccola dell anarchia la giustizia proletaria e tutto il resto e lo raccolgono che ancora respirava fa venire venire giù i palasport e applaudono con le
E allora ricapitoliamo E allora ricapitoliamo A un certo punto avete detto no non ce la faccio più Avete detto basta Con uno sforzo che aveva dell eroico e dopo qualche incubo che ha infestato le vostre notti avete disdetto il conto con la Einaudi e qualche tempo dopo avete spedito in soffitta l Enciclopedia Enciclopedia anche se vi è sembrato di lasciare dolorosamente alle spalle un pezzo della vostra vita Era infatti una specie di autodafé quegli incendi anche retrospettivi e introspettivi in cui sono specializzati gli scrittori che piacciono a Magris Magris il prelibato Elias Canetti l appetitoso Peter Handke i più catacombali sostenevano addirittura di leggere Uwe Johnson non soltanto Günter Grass o Heinrich Böll o Thomas Bernhard dai che andate forte Poi avete cominciato cominciato a compiere alcune riflessioni via via più severe sul cinema di sinistra e sui maestri delle vostre serate teatrali facciamo Giorgio Strehler e soprattutto Dario Fo Nei momenti momenti di malumore grave avete avviato una riflessione molto critica sull opera di Norberto Bobbio e in certe occasioni occasioni particolarmente incazzose avete messo in discussione discussione anche la nobile figura dell antifascista sindacalista psiuppino e infine venerato maestro della sinistra Vittorio Vittorio Foa COMPLIMENTI È stato un bel percorso La conquista dell età adulta In quel momento potevate rivolgervi all all indietro più o meno come Siddharta che contempla le generazioni che lo hanno preceduto e si commuove o co-
88 Venerati maestri me l Angelus Novus di Walter Benjamin contemplante il passato che se ne sta spalle alla Storia come un bravo centravanti centravanti di manovra agisce spalle alla porta e non segna mai e scruta un panorama di macerie com è noto molti gonzi lo citano perché è un immagine assai allusiva e quindi elegante ma comunque fa capire che si possiede una cultura europea fra la riproducibilità tecnica il dramma dramma barocco tedesco e i passages di Parigi Soltanto in quella tale disposizione d animo un misto frutta fra la melanconia e l ilarità riesce bene l arte del ricordo ricordo Sul grande schermo dell anima e della psiche scorrono scorrono film che raccontano episodi della vostra vita precedente precedente di un passato nel quale potete riconoscervi Alcuni sono molto comici come quella volta che un tale un uomo di peso un Manager andò a parlare con Strehler per provare provare a ridurre consensualmente si badi con grande rispetto rispetto dell arte indiscutibile del Maestro gli smisurati deficit del Piccolo Teatro Impresa disperata figurarsi perché perché secondo Strehler i soldi stercus diaboli e più brechtianamente brechtianamente Scheiße des Teufels dovevano essere al servizio servizio dell arte e in particolare della sua Dopo un incontro e un buongiorno a denti strettissimi i due si sedettero a tavola in un ristorante del centro di Milano Milano e dopo un momento di surplace prima ancora che provasse ad aprire bocca il Manager si trovò investito dalla dalla collera furibonda del Maestro che prese a riversargli addosso addosso un torrente di improperi in italiano e in brechtiano Lo stupefacente exploit strehleriano sembrò lasciare indifferente indifferente il Manager Il quale fece sfogare il Maestro che continuava imperterrito a insultarlo le vene del collo gonfie da scoppiare ciocche della bellissima capigliatura argentea che gli cadevano agitate sulla fronte gli occhi furenti furenti che esorbitavano lampi Ma non appena Strehler manifestò manifestò un accenno di stanchezza allorché si profilò un piccolo inceppamento qualcosa di simile a una pausa o a una tregua il Manager con eccezionale tempismo disse Scusi Maestro facendo sentire bene la maiuscola
E allora ricapitoliamo 89 Strehler si bloccò per la sorpresa Che cosa voleva questo questo minus habens questa caccola che osava interrompere il suo flusso di coscienza la sua prova di grande attore il pezzo di bravura la dimostrazione spettacolare del suo carisma Scusi Maestro ripeté quell altro se deve insultarmi insultarmi così non potremmo darci del tu Il Maestro sbarrò gli occhi poi si alzò fece alzare anche il Manager e lo abbracciò scoppiando in singhiozzi SI PUÒ OBIETTARE CHE STREHLER non fosse un maestro maestro venerato ma un individuo sfrenatamente egocentrico egocentrico un concentrato di vizi privati che talvolta diventava una somma odiosa di virtù da esibire in pubblico soprattutto soprattutto se il pubblico era internazionale Quindi un despota despota un maestro detestato un individuo insopportabile Ma poi si deve concludere necessariamente sì tutto giusto giusto ma è un maestro Non venerato d accordo non venerabile venerabile ma un maestro Anche se è vero che Strehler sfiora ripetutamente un altra figura sociale di riferimento che introduciamo qui sommessamente quella del Cazzone ma come si fa a non riconoscergli la dignità del maestro Bastava vederlo cantare la sua Ma mi con accenti da istrione anzi da guitto marcio quaranta dì quaranta nott a San Vittùr a ciapaa i bòtt stringendo i pugni e agitando i capelli flamboyant per comprendere che non servivano tanti straniamenti brechtiani quello lì era un personaggio fuori dell ordinario Benché naturalmente se adesso qualcuno fosse così imprudente così impudente impudente da invitarci alla prima di un opera brechtiana Madre Coraggio o Il cerchio di gesso anche gratis lo tratteremmo con le stesse buone maniere usate da Strehler con il Manager Manager al ristorante Avete già capito qual è lo schema che insidiosamente brechtianamente con accorgimenti e rumori fuori scena come nell Arlecchino servo di due padroni stiamo introducendo introducendo in questo capitolo La verità è che stiamo elaborando elaborando surrettiziamente un concetto nuovo cioè che fra la ca-
90 Venerati maestri tegoria del venerato maestro e quell altra maschera integralmente integralmente italiana il Cazzone le differenze siano impalpabili impalpabili Comunque è vero i grandi uomini non si possono ricondurre ricondurre facilmente a un canone e spesso neanche a un galateo ordinario Raccontano alcune cronache minori che il principesco Giulio Einaudi avesse il vezzo popolare e nobilastro di ficcare le mani nei piatti degli altri onde trarne qualche succoso boccone per il suo proprio capriccio capriccio Una volta verso sera stava entrando con una coda di amici e collaboratori in una piola sulla collina torinese allorché intravide seduto a un tavolo Giovanni Arpino che aveva davanti a sé un bel piatto di funghi trifolati Non si parlavano più da anni Avevano litigato malamente malamente Non di rado Arpino pensando a Einaudi inclinava inclinava a ritenere che avesse ragione quel tale americano Thomas Thomas Campbell che emise la sentenza definitiva sui libri e l editoria Barabba era un editore Eppure in quel momento Einaudi sollevò la bellissima testa e fece vibrare le narici come il purosangue che era assaporò inebriandosene l aroma della trifola e del tutto dimentico dei malumori antichi e indifferente all inimicizia inimicizia ancora apertamente leggibile sul faccione di Arpino chiese Mmh come sono quei funghi ?, dirigendosi minacciosamente minacciosamente verso il tavolo e il piatto di funghi Arpino fu preso da un allarme repentino quasi un visibile terrore che gli si stampò sul volto Portò le mani e le braccia a circondare circondare difensivamente il piatto e disse guardando di sottecchi con disarmante ferocia Sono miei SAPETE BENISSIMO com è quando si guarda angelicamente angelicamente un paesaggio di rovine si diventa sentimentali Si sfogliano le pagine di una vita culturale come recitando le litanie di un breviario Pier Paolo Pasolini ora pro nobis
E allora ricapitoliamo 91 Alberto Moravia ora pro nobis Elsa Morante ora pro nobis nobis Enciclopedia Einaudi ora pro nobis Italo Calvino Leonardo Sciascia orate fratres E come succede agli eretici eretici che ancora non sanno di essere in peccato teologico ma avvertono che qualcosa nella loro mentalità sta cambiando cambiando molti di noi hanno percepito il cambio di fase Di sicuro sicuro c era un sollievo nessuno doveva più fare la fatica di andare a letto la sera con l Enciclopedia Einaudi come livre livre de chevet uno sforzo tremendo per le braccia Ma che cosa c era in cambio Quali alternative c erano sul cammino cammino La cultura di destra E quale sarebbe stata la cultura di destra per cortesia quella di Julius Evola La cultura della tradizione Bastava in genere una telefonata a Umberto Eco per esorcizzare quella tentazione Per noi razionalisti dice l autore del Nome della rosa cominciando il suo ritornello filosofico preciso come un juke-box la tradizione consiste esclusivamente nel mangiare il panettone a Natale e la colomba colomba a Pasqua o nel recitare con puntualità il proverbio Natale con i tuoi e Pasqua con chi vuoi Se la tradizione diventa la Tradizione con la maiuscola vuol dire che il panettone e la colomba sono di gran marca e con lo zucchero zucchero a velo in busta a parte Quanto a me aggiunge ho già avuto modo di giudicare e ho sentenziato a tempo debito debito che Evola è il Mago Otelma della filosofia del Novecento Novecento Vero è che Giorgio Almirante sosteneva invece che Evola Evola era il nostro Marcuse cioè il Marcuse del Msi con non si sa quale giovamento per la carriera del filosofo ma nella realtà Evola era un tipo assai singolare che a Vienna durante la guerra aveva rifiutato di scendere nel rifugio antiaereo quasi certamente per dimostrare a se stesso e agli altri che lo Spirito è infinitamente superiore alla Materia Materia così si era preso le bombe ed era rimasto paralizzato per il resto della vita Pittore dadaista avanguardista della reazione quindi ossimoro vivente autocontraddizione in sé Evola teneva
92 Venerati maestri a Roma un cenacolo spiritualista dove sotto la sua direzione direzione si svolgevano conversazioni iniziatiche a lume di candela e si facevano sedute spiritiche o evocazioni del regno regno dei germani dei sacerdoti dei guerrieri roba così forse invocando il patrocinio di Eliade e Dumézil e rifacendo rifacendo la storia della Legione dell Arcangelo Michele di Corneliu Codreanu Insieme con alcuni animi nobili anzi nobilissimi animi pariolini animi vaticani animi della progenie dell aristocrazia nera de Roma partecipava talvolta un giovane popolano che sarebbe poi finito nella Dc area Sbardella presidio democristiano delle borgate sul confine del partito a destra Costui si teneva nelle file in fondo osservando talora scetticamente gli esercizi divinatori del venerato maestro e limitandosi ad assistere alla conversazione senza mai prendere la parola Finché una sera con espressione ieratica ieratica dopo avere compiuto alcuni gesti iniziatici nell aria il filosofo Evola emise un sospiro e disse Il nostro compito compito è andare alla ricerca della grande aristocrazia europea europea A questo punto il futuro sbardelliano sul fondo del cenacolo non ne poté più e sbottò E ndo annamo a cercalli cercalli nei night club ?. Chiaro che fu allontanato immediatamente dal circolo spiritualista ridacchia Eco espulso con infamia dal consorzio consorzio evoliano anche se noi razionalisti e illuministi sappiamo sappiamo che aveva ragione lui il borgataro Il pensiero aristocratico aristocratico conclude il Semiologo è sempre rischioso Guardate Pareto se ne stava a Ginevra stappando vini pregiati e assaporando cibi prelibati mentre costruiva la sua teoria delle élite Ma era tanto elitario ed elitista che sua moglie scappò con il cuoco IL FATTO È CHE LA DESTRA ha sempre avuto problemi con la cultura Ci sono ex picchiatori fascisti divenuti improvvisamente improvvisamente uomini di governo che non appena arrivati arrivati al potere dopo mezzo secolo de emarginazzione de fatica de borgate gli è venuta la fisima culturale e vanno
E allora ricapitoliamo 93 in televisione a di che vigge l ostracismo contro una cultura cultura alternativa alla sinistra verso posizzioni non conformiste conformiste contro figure non allineate che sfuggono ai conformismi conformismi e all eggemonia progressista Di solito si assiste a questo spettacolo praticamente ipnotizzati perché sembra che colui che parla ci creda davvero a ciò che dice ma se si ha la forza di chiedere un nome e cognome un emarginato emarginato uno studioso di alto profilo danneggiato dalle corporazioni corporazioni accademiche di sinistra quello rotea gli occhi bovini sporge il labbrone si infila in una ricerca interiore molto intensa reprime a fatica l impulso a citare il Bagaglino e alla fine sputa Mogol Alla faccia Di destra dunque Mogol Cultore appassionato appassionato di amicizie virili è vero con una religione per gli sport di gruppo perché vincere da solo è deprimente quindi sbrigativo con le donne e di riflesso maschilista con tutta la sfera del femminile e probabilmente libertario libertario senza troppa fiducia nella liberaldemocrazia e nei suoi istituti Ora non saremo noi a ricordare che il cantautore dell autonomia Gianfranco Manfredi scrisse che Mogol non era né di destra né di sinistra molto moderno quindi quindi potremmo dire oggi Allora al satirico Manfredi Mogol Mogol sembrava in ogni caso un avventurista ma con sottolineato sottolineato turista Adesso molti nell ambiente musicale lo considerano un venerato maestro anche se lui non perde l occasione di mostrarsi nella parte che gli riesce meglio Quella del solito stronzo non si può citare perché Mogol s infuria figurarsi quella del Cazzone diciamo allora del cattivo ragazzo Ma il nome di Mogol alias Giulio Rapetti serve soltanto soltanto per dimostrare che quelli di Alleanza nazionale non hanno nessun bisogno di cultura e se per caso sono costretti costretti a entrare in questo terreno scivoloso tirano fuori due riferimenti bibliografici Mogol appunto di cui conoscono conoscono quasi l opera omnia in quanto alle feste di An spopola spopola per fraintendimento politico Lucio Battisti e il compianto compianto Renzo De Felice che ha storicizzato il fascismo
94 Venerati maestri togliendolo quindi dal regno del male metafisico e che essendosene essendosene purtroppo andato da questa valle di lacrime non può manifestare alcun giudizio sulle appropriazioni postfasciste SE FOSSE ANCORA VIVO De Felice potrebbe far osservare osservare al cane Attila che le figure più eminenti del postfascismo postfascismo Gianfranco Fini Francesco Storace Maurizio Gasparri Gasparri Altero Matteoli Gianni Alemanno appaiono tutte felicemente esenti dal gravame dei libri nessuno di loro deve avere rischiato la scoliosi per il peso della cartella durante gli anni scolastici Richiesti a viva forza di indicare indicare esempi di intellettualità hanno citato talvolta Giorgio Albertazzi e vabbè e poi Lando Buzzanca e il Bagaglino Invece amano la fisicità l elemento corporeo Il cazzotto sottolinea il concetto disse una volta Storace Il risultato è che una cultura di destra nel senso di destra destra quella dei marescialli e delle madame legge e ordine tradizione tradizione e autorità minaccia del sette in condotta per quei cornuti di studenti semplicemente non si vede e non si sente E DIRE CHE PER TUTTA LA GENTE rimasta vedova di Marx Lenin Mao e orfana della Casa Einaudi e dei suoi pregiati volumi bianchi nonché della facoltà di sociologia a Trento e che dunque avvertiva incombere su di sé un tipico tipico destino da poveri stronzi l apparizione dalle pieghe della storia e dagli anfratti della cultura di destra di eventuali eventuali grandi maestri misconosciuti che magari intanto stavano facendo la fame in brutti quartieri periferici di Roma sarebbe stata una manna anche se fossero stati estremisti stupidi da fare schifo dei naziskin del pensiero pensiero dei reazionari inverecondi dei fascisti sporcaccioni Ma come ebbe a osservare in proposito il lucido ancorché ancorché barbuto filosofo Massimo Cacciari osservando un tramonto tramonto veneziano davanti a uno spritz mentre masticava un oliva e poi sputava sapientemente il nocciolo il fatto è
E allora ricapitoliamo 95 che in Italia non ci sono gli outsider Cioè gente percossa dal destino ingannata ignobilmente ai concorsi universitari universitari ridotta in miseria a vivere di collaborazioni con rivistine rivistine che pagano sempre poco e in ritardo con stitiche partecipazioni a programmi radiofonici notturni Per tutta la durata della prima Repubblica ci fosse stato un intellettuale intellettuale autorevole di destra lo si sarebbe pagato a peso d o- ro per allargare il giro Invece vecchi farabutti di destra da trasformare immediatamente in martiri e santoni del nuovo trend e del nuovo mood non ce n era neanche uno Anche Armando Plebe presto si stancò dei missini Alla lunga siamo dovuti ricorrere all estero dice Cacciari Lui per esempio ha sdoganato Friedrich Nietzsche e Carl Schmitt altri si sono incaricati di importare Friedrich von Hayek Ma su questo punto insiste con filosofico puntiglio Cacciari dobbiamo distinguere Perché Schmitt è uno di quelli che hanno contemplato l abisso ossia il Male Hayek è uno di quelli che hanno osservato il casino Tutto si può dire di Schmitt tranne che fosse un liberale era un giurista che scrutava categorie enigmatiche e mostri mostri imprendibili la teologia politica e il Leviatano Mentre Mentre Hayek è un ultras del liberalismo convinto che se tu prendi a calci la scacchiera tutti i pezzi una volta o l altra andranno a posto da soli purché non ci sia il Moloch lo Stato o un interventista fastidioso come Keynes a complicare complicare l ordine spontaneo della società e del mercato DETTO FRA PARENTESI questa storia dell ordine spontaneo spontaneo la catallassi è una minchiata grandissima Funzionerà Funzionerà nelle società luterane o calviniste dove si rispettano le regole anche quando non sono state ancora scritte A mano a mano che si procede verso Sud wo die Zitronen blühn dice Cacciari citando con un sorriso mellifluo Goethe cioè mentre si pratica quella cosa che piace molto ai tedeschi specialmente se gay l Aufsüdung e come ha spiegato Arbasino ai tedeschi omofili piace moltissimo il clima di Natur und Kultur insomma appena trovato il cli-
96 Venerati maestri ma giusto l atmosfera adeguata l immersione totale che cosa fanno i crucchi ?, te lo dico io che cosa fanno spiega tutto divertito ripensando filosoficamente ai pederasti germanici bianchi e rosa come würstel di Norimberga sprofondati nel sole e nel mare della Magna Grecia nel sentimento panico del Sud Fanno la Trasgressione i tedeschi tedeschi fanno la Sezession dalla catallassi Ma non perdiamo il filo dice Cacciari appena scendi sotto un certo parallelo sarà il caldo sarà il cattolicesimo borbonico sarà il senso della natura e il prevalere del dionisiaco dionisiaco il carpe diem l industrializzazione mancata in ogni caso e sia come sia c è poco da sperare nell ordine spontaneo prevale un casino organizzato in quanto casino casino Creativo anche Ma poco filosofico e non si sa quanto liberale seppure crociano Sicché conclude filosoficamente filosoficamente strizzando gli occhi e fissando un suo lontanissimo orizzonte in cui il Leone di Venezia il Leone di San Marco Marco cantato da Guccini confina idealmente con l Asia e l U- topia vedi che la realtà è molto più complessa di quanto non pensi un filosofo ultraliberale e quindi chissà magari magari aveva ragione Giulio Einaudi a fare l Enciclopedia in progress una struttura a rete un iper-volume un libro di libri A me mancano un paio di volumi dice Cacciari Che siano ancora in commercio secondo te
Nell incertezza esistenziale fra sinistra e destra Nell incertezza esistenziale fra sinistra e destra fra una sinistra sinistra che perdeva i pezzi e una destra che appariva che volgarità !, infrequentabile diventarono all improvviso tutti liberali Fino a poche stagioni prima i liberali erano stati delle simpatiche macchiette che nessuno prendeva in considerazione a meno che non fossero rigorosamente stranieri e alti ed eleganti almeno come Valéry Giscard d Estaing La tradizione autoctona del liberalismo era rappresentata da circa un secolo dalla figura monumentale monumentale di Benedetto Croce che a Napoli teneva un suo stimato istituto ospitando studenti molto idealistici e laureandi volonterosi e assidui nello studio del pensiero liberale Volonterosi perché in quel dopoguerra il compito che tutti si erano posti era quello di uscire dall ipoteca crociana e questo non si doveva dirlo a don Benedetto pontefice del liberalismo uomo tanto suscettibile quanto fermo nelle sue convinzioni che come massima deviazione dal tran tran filosofico di quando in quando riceveva a casa sua ospiti illustri e più di rado ma in fondo volentieri invitava invitava qualche allievo promettente IL GIOVANE BOLOGNESE Nicola Matteucci fu invitato al desco dell eminente filosofo una calda sera in cui l ospite ospite emerito era lo scrittore Riccardo Bacchelli quello del Mulino del Po Durante la cena i due venerabili maestri il cattedratico e lo scrittore si scambiavano amichevolmente amichevolmente alcuni mugugni incomprensibili ma evidentemente
98 Venerati maestri molto liberali e autorevoli perché a ogni grugnito dell u- no seguiva il compiaciuto assenso dell altro Esclusi da ogni processo comunicativo Matteucci e le figlie del gran sacerdote del liberalismo idealistico tacevano senza osare infrangere quel silenzio così autorevole Un fresco vino bianco ischitano aggiungeva piacere ai piaceri della tavola tavola e il romanziere Bacchelli non faceva mancare la sua soddisfatta approvazione tastandosi con esibita voluttà l addome sporgente L incidente memorabile avvenne allorché la cameriera portò agli ospiti un clamoroso vassoio di ostriche fragranti fragranti Quei molluschi così suggestivi erano evidentemente evidentemente sconosciuti alle figlie del filosofo note a Napoli soprattutto per la loro timida e gentile riservatezza Mentre Mentre Bacchelli si metteva il tovagliolo al collo e tutto allegro allegro si apprestava a ingollare il primo mollusco la più giovane delle sorelle Croce quasi arrossendo osò domandare domandare Ma come si mangiano le ostriche ?. Disturbato Disturbato nel rito vorace che stava per celebrare Bacchelli rimase con il guscio del lamellibranchio a mezz aria quindi guardando di bieco come se si rivolgesse a un umanità inconsapevole bisognosa di essere portata a una sapienza sapienza incorrotta disse Si mangiano come si lecca la patacca di una bella donna ALTRE RICOSTRUZIONI sostengono che Bacchelli non disse la patacca ma la bivalve In certi pomeriggi libertini nella sua ventilata villa bolognese Matteucci crede di ricordare ricordare che lo scrittore disse semplicemente la figa Le parole le porta via il vento e quindi chissà Ma questo gustoso gustoso è il caso di dirlo episodio serve a spiegare che il mondo liberale non è stato fatto solo da esangui intellettuali intellettuali o da aritmetici sostenitori delle leggi del mercato Cioè da gente stiticuzza che al momento buono spalanca manuali di liberalismo e tiene una lezioncina con il sussiego sussiego di un medico che dopo avere analizzato il valore dei trigliceridi e prodotto alcune facce ricche di una inquietu-
Nell incertezza esistenziale fra sinistra e destra 99 dine accademicamente studiata formula prescrizioni indiscutibili indiscutibili e inderogabili sul regime dietetico L implicazione è sempre la stessa Caro amico lei può mangiare quello che vuole materialismo storicistico dialettica dialettica hegeliana freudismo francofortese interventismo post-keynesiano socialismo reinterpretato con creatività ha presente Ferrán Adriá ristorante El Bulli cucina concettuale concettuale sifoni azoto liquido materiali destrutturati cotture metafisiche ma tenga conto che in questo modo il colesterolo colesterolo aumenterebbe vistosamente ai danni della struttura liberale liberale e dell equilibrio lipidico del suo pensiero le conviene conviene Mi dica in tutta sincerità le conviene A noi che siamo tutti post-crociani è convenuta soprattutto soprattutto l invenzione del pensiero debole dice Massimo Cacciari Cacciari conversando svagatamente sulla terrazza con Umberto Umberto Galimberti dopo una cena garantita dal catering di Vissani Le conversazioni dei filosofi sono sempre interessanti interessanti questa in particolare risulta esemplare Sostiene Cacciari Cacciari sarà una tautologia ma il pensiero debole ci ha liberati liberati dai pensieri forti Avevamo il problema di liberarci da tutto un sovraccarico spaventoso di cultura comunista non io che mi occupavo di angeli anticristi corpi eterei figurazioni imprendibili dell essere ma tutti gli altri sì Figurarsi Figurarsi io mi ero dimesso da Rinascita dopo il primo numero della seconda serie quella in formato rotocalco in seguito a un furibondo scambio di lettere con il direttore come si chiama coso Asor Rosé Ma i compagni i segretari segretari di sezione gli assessori i militanti generici e i quadri di partito avevano sì invece bisogno di una bella sveglia E Gianni Vattimo gli ha fornito un ottimo assist conviene conviene Galimberti Come no dice Cacciari un tocco da Ronaldinho Ronaldinho Si è capito subito che la tesi di Vattimo poteva tornare tornare molto utile Utilissima Già perché sotto sotto sostiene che non esistono più verità ma soltanto rifrazioni parziali punti di vista ermeneutici scorci interpretativi E tutto questo questo viene buono perché è arrivato il momento giusto perché perché c è il clima Come no dice Cacciari Perché sussurra
100 Venerati maestri Galimberti con aria da congiurato il pensiero debole è la filosofia filosofia perfetta per il socialismo di Craxi Craxi cosa domanda Cacciari spiazzato E dire che è difficile difficile stupire il filosofo Come ha scritto Gian Antonio Stella nel suo libro Avanti popolo quando lo criticano perché semina semina scompiglio fra gli avversari e i compagni lui sbuffa e tira diritto spiegando Hegel agli hegeliani la dodecafonia ai dodecafonici il papato al papa l idraulica agli idraulici l ascesi agli ascetici il calciobalilla ai calciobalillisti Sì Craxi infierisce con filosofica crudeltà Galimberti TANTO PER CHIARIRE la scena il teatrino e i protagonisti protagonisti del dialogo il professor Massimo Cacciari ha guadagnato guadagnato una fama imperitura non soltanto per le sue implacabili implacabili opere filosofiche e per l ingente quantità di barba e capelli ma anche perché si è diffusa a livello popolare la risposta risposta che secondo le istorie avrebbe dato a Gianni De Michelis Michelis quando costui lo invitò a entrare nel Psi Grazie sono sono già ricco di famiglia Non aveva calcolato il rischio che De Michelis gli facesse iscrivere tutta la famiglia ma grazie grazie a questa risposta è diventato diverse volte sindaco di Venezia e la prossima volta lo faranno doge così celebrerà bellissime feste come lo sposalizio del mare Per non essere da meno l altro barbuto Umberto Galimberti è uno dei filosofi filosofi che riscuotono maggiore successo con le donne con punte incontrollabili di misticismo e di estasi anche tra le razionalissime professoresse democratiche soprattutto quando nelle conferenze accenna con ispirata espressione oracolare a sconosciute essenze del pensiero greco D accordo qui Cacciari e Galimberti sono due ombre in un racconto di eventi impalpabili di evanescenze in cui la Mitteleuropa incontra i mari azzurri della Grecia antica e l immancabile Lucio Battisti sullo sfondo canta per le zitelle zitelle o mare nero mare nero mare ne … Li unisce una certa koinè dice chi sa Tuttavia l intuizione filosofica e politica di Galimberti è giusta i socialisti dell età di Craxi hanno abbandonato i loro venerati maestri Nenni De Martino
Nell incertezza esistenziale fra sinistra e destra 101 e sopportano faticosamente Sandro Pertini al Quirinale che ripete in ogni discorso di svuotare gli arsenali e riempire riempire i granai come una disgrazia politica che gli tocca subire subire in nome del socialismo Per il resto stanno diventando diventando un vero partito moderno Ideologia zero Tradizione il meno possibile Natale con chi vuoi Pragmatismo assoluto assoluto Decisioni rapide e le prende solo il capo o qualcuno qualcuno che pretende di parlare a nome del capo Caratteristica dei socialisti nella versione debole era la propensione a trasfigurare i loro vecchi maestri in una congrega di arteriosclerotici E così circondato da un affetto affetto e da una stima pressoché universali Norberto Bobbio Bobbio viene degradato dai socialisti se non proprio alla condizione condizione di povero coglione allo status di solito filosofo quello che rompe le scatole un vero antimoderno incapace incapace di capire l abilità manovriera dei nuovi socialisti il decisionismo decisionismo schmittiano del capo anzi incapace di capire alcunché di politica Succede ai filosofi non si diceva di Croce che non capiva niente di politica ma con grande autorità autorità Mentre il compito fondamentale dei socialisti in questo scorcio di secolo che sarebbe il finale del Novecento Novecento è ormai quello di riunire filosofie diverse Socialismo o liberalismo Per me pari sono Meriti o bisogni Uguale Ricchi e poveri Dai i poveri ormai ci sono solo nei romanzi romanzi di Dickens letteratura dell Ottocento Enrichissezvous Enrichissezvous fate il piacere Eccolo al lavoro il pensiero debole CAPITO LO SCHEMA Voi avevate passato la vita a tormentarvi tormentarvi professori tosti vi avevano inflitto pensieri forti Gentile Croce e Gramsci Sicché siete rimasti impaludati a lungo nel guado fra il pensiero strutturato e tutte le evoluzioni evoluzioni possibili della debolezza Finché avete rotto gli indugi indugi e avete esclamato al diavolo ! Davanti a voi c era un orizzonte meraviglioso pieno di contraddizioni un panorama panorama frastagliato un casino totale Si avvertiva il passaggio passaggio possibile da Baudelaire a Baudrillard che uno vale
102 Venerati maestri l altro i fiori del male come i fleurs di Battiato Una festa festa E il liberalismo era l etichetta che riuniva lo scibile in una categoria sovrana E soprattutto consentiva al momento momento buono di accusare gli altri di non essere liberali L unico problema è che non si era studiato abbastanza né i classici né i contemporanei Per cui c era un gran bisogno di basi di fondamentali insomma ci voleva un manuale VE LO INSEGNO IO come si fa un manuale Prima di tutto tutto bisogna tenere una bella conferenza tanto per provare la struttura del discorso Neanche a dirlo il manuale di liberalismo liberalismo comincia con una ricognizione debitamente sconsolata sconsolata sull assenza di liberali in Italia Utile nell occasione esibire facce rassegnate e allargare le braccia come a dire mica colpa mia Tuttavia è meglio non prenderla troppo da lontano la storia sarà magistra vitae come dice anche Croce ma come sanno anche gli scolaretti ogni discorso che prende prende le mosse dalla Destra storica getta l uditorio in una condizione condizione mesmerica gli accenni all età giolittiana generano lente ondate di torpore il richiamo scolastico al fallimento del liberalismo risveglia per un attimo la platea perché le platee amano le catastrofi ma è come il miglioramento che precede l exitus subito dopo subentra ipso facto una narcosi narcosi profonda uno stato catalettico Quindi lasciate perdere la Grande guerra i reduci i socialisti socialisti e i cattolici l avventura dannunziana il diciannovismo diciannovismo il biennio rosso gli agrari il fascismo e Mussolini Non dovete sostenere un esame alla Sapienza con un allievo allievo di De Felice e non dovete neppure affrontare una conversazione con Paolo Mieli È più ragionevole passare con rapidità all ultimo dopoguerra e togliersi ritualmente il cappello citando il venerato nome di Einaudi Luigi ça va sans dire non il comunista Giulio Fare una pausa e scuotere il capo con un misto di reverenza e insofferenza quindi arricciare il naso sollevare un labbro e quando si è mostrato un rictus da grand grotesque finalmente sbottare eh sì sono state proprio inutili quelle prediche
Nell incertezza esistenziale fra sinistra e destra 103 Poi risalite su su per gli anni Cinquanta ed esaminate il nuovo fallimento del liberalismo Attribuitene la responsabilità responsabilità ai dossettiani a Fanfani ai socialisti a Togliatti ma quando vi pare che sia arrivato il momento opportuno opportuno e avete la sensazione di poter assestare un colpo secco non abbiate esitazioni tornate storicamente all indietro e date la colpa di tutto al Partito d azione Funziona sempre che è una meraviglia Non abbiate timori reverenziali se l uditorio risponde bene basterà poco per suscitare consensi consensi vivissimi L importante è dire con chiarezza che gli azionisti non parliamo poi di quelli torinesi così falsi e cortesi e tutti un esageruma nen e non esclusi taluni maestri venerabili venerabilissimi erano tipi dediti più che altro alle astrazioni che avevano una concezione siderale siderale della società italiana Calcate la mano un idea astrale lunare Tipica di gente stitica afflitta da pensieri ossessivi e da ubbie ostinate Logico poi che la politica quella vera li abbia spazzati via Chiamate eventualmente a testimonio Ernesto Galli della Loggia che gli azionisti torinesi li detesta in blocco e sostenete con calore la tesi che il liberalismo non si è radicato radicato perché non ha saputo incorporare nel proprio statuto statuto il cattolicesimo popolare e i suoi valori di fondo e a questo punto fate con gli occhi una panoramica sulla platea platea per vedere l effetto che fa Ma certo che è così I liberali che si ritrovavano in via Veneto con Mario Pannunzio erano agnostici e consideravano consideravano la religione una superstizione di beghine in pubblico pubblico dicevano un interessante fenomeno antropologico Citate Eugenio Scalfari e ricordate la sua celebre istantanea istantanea secondo cui i liberali come Nicolò Carandini nome di altissima aristocrazia liberale erano tutti alti di statura e portavano come un distintivo i calzini lunghi Quelli corti che brutta roba li usavano i democristiani Insomma ci siamo intesi l ambiente liberale romano ai tempi di Pannunzio Pannunzio era una collezione di esemplari umani da fare invidia invidia a statisti come Giscard d Estaing
104 Venerati maestri Ecco dovete dire si può immaginare che una schiatta di aristocratici come quella di via Veneto potesse avere il minimo contatto con il popolo Al massimo se si sentivano sentivano di buon umore avrebbero potuto averlo con la dolce vita per il tramite del fantasista Flaiano E mentre vi accorgete accorgete che in quel momento è entrato in sala capelluto e barbuto quasi come Cacciari il professor Galli della Loggia Loggia segnatelo a dito e chiedete è vero o non è vero caro Ernesto che ci siamo raccontati per anni la carabubbola secondo cui Il Mondo di Pannunzio era un giornale che leggevano tutti e che ha avuto un influsso straordinario eccetera sulla classe dirigente di ieri oggi e domani eccetera eccetera e invece lo sapete quanto vendeva Neanche tredicimila tredicimila copie vendeva Se vi accorgete con piena sicurezza di avere di fronte a voi una platea ignorante non state a sottilizzare e maramaldeggiate che ne vendeva tremila di copie o trecento Preso alla sprovvista il professor Galli della Loggia assumerà assumerà una muta espressione interrogativa Voi fategli segno segno roteando il dito come per dire te lo spiego dopo e continuate E allora ci siamo inventati i liberali figurativi I liberali scettici talmente liberali che credevano poco nella nella democrazia e quel che è peggio credevano pochissimo anche nel liberalismo QUI CI VUOLE UNA PAUSA carica di aspettative Sentiamo Sentiamo qual è il liberale artificiale Fuori il nome di questa carogna carogna intellettuale quinta colonna culturale miserabile fuco del liberalismo nazionale Quando la tensione sarà salita al diapason e non si sentirebbe volare un fuco lasciate lasciate cadere nel silenzio stupefatto della platea nome e cognome del reprobo Siate spietati implacabili Pronunciate Pronunciate con chiarezza Indro Montanelli Adesso potete divertirvi a osservare i volti delle persone persone nelle prime file improvvisamente riportati in questo
Nell incertezza esistenziale fra sinistra e destra 105 mondo come se qualcuno gli avesse assestato un ceffone bruciante Come Montanelli ?, sembrano esclamare all u- nisono quelle facce attonite Indro è un monumento dell I- talia liberale Uno che non sopportava di essere considerato considerato un maestro perché detestava gli allievi e come è stato autorevolmente detto ama circondarsi di una folla di complici per potersi sentire più solo E fosse tutto qui Perdonatemi dovete continuare adesso che avete in pugno pugno la platea ma il compito del vero liberale consiste nell nell abbattere i monumenti L iconoclastia è la dote più autentica autentica di ogni erede intellettuale e politico di John Locke Voltaire Adam Smith Tocqueville Max Weber Mogol Certo dovete sottolineare per inciso di fronte a eventuali perplessità Mogol è un vero avventurista del liberalismo e sottolineo turista E riprendendo il filo anche quando veste panni istituzionali sotto sotto il liberale sogna di prendere a picconate statue celebri e fare saltare con il tritolo tritolo i monumenti equestri per godersi lo spettacolo anarchico anarchico dei grandi personaggi che vanno in frantumi Dunque prendiamo in seria considerazione il monumento monumento Montanelli Intanto dobbiamo avere presente che Indro è stato fascista Anzi un fascistone Uno che se n è andato alla guerra d Africa si è comprato una sposa indigena indigena e quando è tornato l ha ceduta al proprio attendente attendente Allora usava obietta lo sguardo di Galli della Loggia Lasciamo stare rispondete voi quasi con un tono di commiserazione commiserazione Fascista e porco maschio schiavista termini fuori moda ma ci siamo capiti Sta di fatto che Indro da vero revisionista ante litteram era veramente contento soltanto quando poteva raccontare raccontare storielle molto buffe ambientate nell era fascista Per accreditare accreditare l idea che il Ventennio fosse stato tutta una burla e gli antifascisti dei creduloni che l avevano stupidamente presa sul serio Erano andati in carcere e al confino perché non avevano capito la barzelletta Era più o meno la tesi di Leo Longanesi Gente priva di spirito e di mondanità gli antifascisti teste spigolose spi-
106 Venerati maestri riti grami Mentre a saperlo prendere il fascismo era stato uno spasso Senti questa dice il ricordo di Montanelli ALLA VIGILIA DELL ENTRATA IN GUERRA poco prima di dare la pugnalata nella schiena alla nazione sorella il grande inviato Luigi Barzini junior è a cena in una importante importante casa patrizia romana È una di quelle serate frondiste in cui si ripetono le strofette attribuite a Curzio Malaparte Galeazzo Ciano conte di Cortellazzo bella la rima in ano meglio quella in azzo Barzini ha bevuto qualche bicchiere bicchiere la visione di alcuni décolleté di pregio gli ha lievemente confuso il sensorio Allorché incrocia l ambasciatore della perfida Albione non sa trattenere la guasconata Eh voi inglesi … Eccellenza lei sa quanto io sia anglofilo ma nella guerra con noi lasciate ogni speranza perché abbiamo un vantaggio strategico immenso i servizi segreti di Mussolini hanno intercettato i vostri sistemi cifrati Il diplomatico abbozza con sorridente understatement britannico fingendo di non credere a quel pettegolezzo da giornalisti Subito dopo informa Londra Un giro di spie conferma che è tutto vero È ovvio che gli inglesi cambiano in fretta e furia i codici Allorché viene a sapere che il colossale vantaggio strategico strategico italiano è stato azzerato dall indiscrezione di un coglione coglione sì di un coglione quadro !, un pataca di pennivendolo pennivendolo che Dio lo strafulmini Benito Mussolini praticamente impazzisce di rabbia Si dà gran pugni sulla blindatura cranica erompe in alcune fumanti bestemmie alla Vecchia Romagna ribadisce come suo solito Governare gli italiani italiani non è difizzile è inuttile ! e infine recuperata la fredda capacità di comando del capo sentenzia Arrestarlo Avanti Avanti con la mano pesante Ci vuole una punizione esemplare esemplare E scandisce Pena di morte Fu-ci-la-zio-ne !. AL PADRE DI LUIGI BARZINI JUNIOR ossia Luigi Barzini Barzini senior per poco non viene un accidente Non so se mi spiego la fucilazione mica uno scherzo Voci da Palazzo
Nell incertezza esistenziale fra sinistra e destra 107 Venezia confermano intanto che il Duce è fuori di sé Allora Allora Barzini senior comincia a darsi da fare A tessere difficili difficili impervie trame Interpella alti ufficiali logge massoniche massoniche gerarchi contesse cardinali noti omosessuali dànculi e prènculi della haute Riesce a farsi ricevere dal capo della polizia Arturo Bocchini un napoletano immancabilmente vestito con un elegante completo bianco estate e inverno il quale lo ammonisce Don Giggì soprattutto non facciamo facciamo sciocchezze Voi sapete com è fatto il Duce sulle prime si scalda manda fumo e sassi come o Vesuvio Ma state tranquillo a dargli tempo credete a me gli passa Si fa presto a dire state tranquillo Visto che il figlio è suo don Giggì non si tranquillizza affatto e ne ha ben donde Il tribunale speciale sta per emettere la sentenza che si annuncia annuncia infausta Barzini junior gli fa arrivare messaggi evidentemente evidentemente cifrati in cui allude in modo fin troppo comprensibile comprensibile al farsela sotto L elegante senior non capisce ma ci dà dentro ancora con l apparato fascista e ambienti del Vaticano e quando sembra aver perso le speranze ottiene il miracolo di un colloquio con Mussolini E si capisce è l e- roe della Pechino-Parigi anno 1907 un simbolo nazionale una gloria italica da sbattere in faccia ai barbari Il capo del governo lo riceve mentre è intento a firmare documenti di importanza vitale Si dedica a quel compito senza alzare gli occhi per qualche minuto poi solleva il crapone scruta il volto di Barzini senior impettito nel saluto saluto romano tiene un silenzio assai minaccioso per una mezza eternità e finalmente parla Barzini stavolta l abbiamo abbiamo pestata grossa In quell istante il famoso giornalista capisce che al cavalier cavalier Mussolini la grande arrabbiatura sta effettivamente effettivamente passando Duce sospira voi sapete come sono questi questi giovani Sono fessi sono capiscarichi Ma fedeli in fondo Ferventi cultori del fascio E se per un istante di fallacia per un cedimento esibizionistico per un piccolo diciamo così errore di misura voi volete il plotone d esecuzione esecuzione …
108 Venerati maestri Errore di misura un cazzo sbraita Mussolini Ma sillaba sillaba la forza im-mar-ce-sci-bi-le del regime si misura anche anche nella sua magnanima saggezza ! E conclude con un gesto gesto di fastidio Dieci anni di confino in Calabria e non se ne parli più Il passo avanti è notevole ma Barzini a quel punto si è ingolosito ingolosito Duce voi dovete sapere che il giovane è debole di petto Il freddo dell Aspromonte e una vita disagiata sarebbero sarebbero una pena ancora più crudele del plotone d esecuzione Una morte lenta e atroce al posto di una fine rapida e brutale brutale Vi supplico mi appello al vostro cuore di padre …. Basta ! urla il dittatore Balza in piedi e punta l indice contro il volto di Barzini senior Lo capite adesso perché faccio questa fatica a forgiare un popolo combattivo Perché Perché nel momento della verità salta sempre fuori la famiglia famiglia con tótt al pugnètt tutte le pugnette annesse !. Torna a sedersi affranto sul suo augusto scranno riprende la stilografica e senza più sollevare lo sguardo dai suoi documenti documenti ultimativi congeda il latore della supplica Ci penserò Non vi prometto di più Ci penserò Barzini senior rinculò fino alla porta poi batté i tacchi alzando di scatto la destra nel saluto romano Saluto il Duce !. Si sentiva molto più rincuorato Pochi anni dopo dice Montanelli a guerra finita Barzini junior mi confidò È finita come finiscono le storie in Italia dittatura o democrazia con la condanna a un anno di confino confino Un anno Dalla pena di morte a un anno di confino Sì a Capri Passavo le giornate sulla barca di Giovanni Ansaldo L anno più divertente della mia vita C era un pescatore pescatore che portava certi cesti di ostriche …. Questo era il fascismo per Montanelli Ma è mai possibile possibile o porco d un cane che le avventure in codesto reame … E NOI DOVREMMO ELEGGERE a campione del liberalismo liberalismo uno come Indro D accordo che la storia di Barzini e Mussolini è buona ma Montanelli non era un liberale Era un moderato Che aveva cominciato la carriera da estre-
Nell incertezza esistenziale fra sinistra e destra 109 mista Che in quasi un secolo ha sempre risolto il proprio rapporto con il potere o con un colpo d ingegno oppure con il suo piglio anarchico quotidiano che faceva da vernice vernice al messaggio conformista di fondo Uno che ha sempre sempre proclamato di stare all opposizione mentre in realtà era al governo sempre facendo finta di no Piaceva a destra destra perché era anticomunista Piacque a sinistra perché divenne antiberlusconiano Uno che ha mollato la destra per un ticchio perché non sopportava il padrone e Silvio era un padrone intrusivo gli aveva perfino offerto una tomba nel mausoleo di Arcore Indro se vuoi favorire favorire …. Certo è luminosa la parabola di uno che alla fine ha lasciato la destra sostenendo che non era la destra vera la destra storica la destra che fece l Italia la destra inesistente inesistente Insomma un ex superfascista che ha rischiato di essere ammazzato dai nazisti e alla fine della sua vita ha fatto propaganda per i comunisti spretati e per i preti comunistizzati comunistizzati il cosiddetto centrosinistra Però mica male Turiamoci il naso e votiamo Indro ANCHE PERCHÉ è indimenticabile la serata della festa nazionale dell Unità a Modena tarda estate del 1994 con il compagno Montanelli presente per la prima volta in vita sua in mezzo a migliaia di comunisti d accordo postcomunisti postcomunisti tutti praticamente adoranti affiancato da Paolo Paolo Mieli e da Giampaolo Pansa Il compagno Pansa gigioneggiava gigioneggiava da grandissimo attore rivolgendosi alla sterminata platea rossa Volevate la destra … esclamava mentre migliaia di compagni lo guardavano sbalorditi come come a dire Che cosa volevamo noi ?, … e l avete avuta la destra !. E proseguiva con sadismo Volevate i fascisti fascisti … ed è arrivato Gianfranco Fini … Un fascista con la faccia da prete !, e gli veniva tanto bene questo numero che Indro non poteva fare a meno di sghignazzare GIUNTI A QUESTA SVOLTA della loro riflessione i migliori migliori editorialisti e opinionisti e columnist analisti tanto
110 Venerati maestri per dire come Paolo Franchi Massimo Franco Stefano Folli ma anche scrittori di alta levatura internazionale come come Sergio Romano ricorrono alla formula colloquiale diciamo diciamo la verità oppure intendiamoci e ancora parliamoci parliamoci chiaro Come se fino a quel punto avessero scritto delle menzogne sfacciate e sostenuto tesi molto ma molto oscure oscure Deplorevole una caduta di stile Come un individuo losco che si apparta con un suo pari lontano dagli altri invitati invitati per bene per parlare finalmente di cose serie di affari affari di soldi di calcio di arbitri di mignotte Tuttavia in certi casi non c è formula migliore Se si è perso il filo se il ragionamento non fila se c è un inciampo inciampo del pensiero conviene gettare alle ortiche o alle ostriche ostriche ?, le inibizioni stilistiche e procedere con la frase fatta Diciamo la verità e con questa espressione si instaura un clima di torva complicità con il lettore È come se l ambasciatore ambasciatore Romano si rivolgesse al milanese che consulta le sue due colonne dicendogli siamo gente adulta e consenziente consenziente è inutile che ci nascondiamo dietro un dito la pensiamo pensiamo allo stesso modo sappiamo che è tutto uno schifo Difatti nelle righe successive noi e l ambasciatore siamo indotti a condividere la nozione bipartisan che in Italia manca la cultura liberale a sinistra come a destra forse ne manca un cicinino di più a sinistra secondo lui Probabilmente Probabilmente per ragioni che attengono alla storia affondano affondano nel passato inquinano il presente e minacciano il futuro futuro sicché ci tocca soffrire per colpa di mio nonno Tutto chiaro potrebbe commentare Galli della Loggia che comunque non è una fonte neutrale perché verso Sergio Sergio Romano nutre una sottile competizione subliminale sul terreno scivoloso della prima pagina ma a proposito dell ambasciatore argomenta sarebbe anche il caso di chiarire che se davvero è liberale trattasi di un liberale ottocentesco un liberalnazionalista teutonico uno che muove i suoi pezzi sulla scacchiera della storia facendo sentire il fragore dei cannoni scariche di fucileria mentre da lontano si sente l arrivo di un assalto della cavalleria
Nell incertezza esistenziale fra sinistra e destra 111 Ma dov è la civiltà di massa dove il brulicare operoso dell dell età industriale dove l immaginario novecentesco PARLIAMOCI CHIARO questa è la dimostrazione che in Italia i liberali non riescono a far sentire la loro voce perché sono tutti impegnati a criticarsi fra loro rimproverandosi un deficit gravissimo di cultura liberale Mentre noi che siamo liberali di fortissima costituzione e ci piacerebbe moltissimo in futuro diventare venerati maestri nel settore abbiamo sciaguratamente perso di vista che stavamo componendo componendo il manuale del liberalismo che allora riprende nel prossimo capitolo Intanto perdonate la distrazione
Ciò che talvolta provoca una leggera irritazione Ciò che talvolta provoca un leggera irritazione niente di grave per la verità qualcosa come uno sfogo cutaneo un brufolo è che oggi i più forti sostenitori del pensiero liberale liberale sono quasi sempre gente che qualche decennio fa vi guardava con occhiate di disprezzo se per caso metteva a fuoco una vostra insufficiente adesione al marxismo-leninismo marxismo-leninismo nelle varie varianti anche avariate Oggi sono diventati diventati tutti liberali qualcuno ultraliberale qualche altro si è spinto fino a trasformarsi in un anarchico di destra un filoamericano fanatico un neoconservatore idrofobo o entusiasta entusiasta E guarda sempre con la stessa sufficienza di allora allora chi non dimostra un adesione abbastanza intensa alle peraltro numerose facce del liberalismo Non è mica facile restare calmi quando questi qui fanno fanno la lezioncina Alzano il dito spiegano com è bello il mercato com è suggestivo il laissez-faire com è divertente la catallassi Viene sempre in mente ciò che disse Raymond Raymond Aron dopo che Sartre e la gauche parigina avevano compiuto una svolta radicale rispetto al socialismo sovietico sovietico su cui avevano spergiurato nelle fasi dialettiche precedenti precedenti Non si sa se delirano adesso o deliravano prima Un altra cosa che viene in mente sentendo predicare i fondamentalisti neoliberali è che potrebbe trattarsi di una questione della Madonna non come modo di dire proprio proprio alla lettera I ragazzi cresciuti nei pomeriggi all orato-
Ciò che talvolta provoca una leggera irritazione 113 rio e che hanno imparato discipline culturali notevoli come come il calcio a una porta sola il ping pong il calciobalilla e il flipper avevano alcuni obblighi periodici quelli classici del mondo cattolico le liturgie di Natale Capodanno Pasqua Pasqua la festa del patrono le festività principali e naturalmente naturalmente la processione della Madonna Accompagnando con il canto l apparizione della Vergine Vergine in testa al corteo Bella tu sei qual sole bianca più della della luna i muchachos della nostra generazione gli aspiranti aspiranti dell Azione cattolica pagavano il loro pegno al culto di Maria Se più tardi si scattolicizzavano di fronte all apparizione di qualsiasi Madonna alternativa non erano erano così maleducati da riprendere il giudizio di Carmelo Bene quello che recita Ci sono cretini che hanno visto la Madonna e cretini che non hanno visto la Madonna ma lasciavano capire che erano vaccinati e perciò pronti a dire dire Ma fatemi il piacere io la Madonna l ho già vista e me ne basta una Invece il comunista o l estremista di sinistra che con un paio di decenni di ritardo cambia idea rispetto alle madonne madonne sue è quello che cerca di convincervi che la sua visione attuale è la migliore del mondo la più moderna e appropriata appropriata al mondo contemporaneo perché c è stata la globalizzazione globalizzazione Voi li ascoltate e vi sembrano molto bravi e suadenti con tante buone letture alle spalle e succede perfino perfino che in certe occasioni vi facciano sentire un po arretrati arretrati culturalmente e di riflessi tardivi perché non avete ancora capito la profonda bellezza dell ideologia liberista di Chicago non avete approfondito il pensiero di Friedrich von Hayek avete perso il trend neocristiano siete ancora alle prese con l arretrato paradigma precedente povere anime È VERO NEL GIOCO DELL OCA dell ideologia avete perso un giro Non è mica facile contrastare un liberale convertito perché com è noto le conversioni rafforzano i convincimenti i convertiti devono anche dimostrare ai lo-
che sia perché di liberal-liberisti veri se ne incontrano pochi fra la gente prestigiosa che è costretta costretta a stare nell arena tumultuosa del mercato gli ultras del neoliberalismo si trovano soprattutto nelle università e si tratterà pure di tipi notevoli ma che non si sono mai dicasi dicasi mai misurati con niente che assomigliasse al mercato e alla concorrenza E quindi nasce qualche dubbio su chi insegna il liberismo agli altri dalla propria stanza intatta Ma al di là di questi malumori antiaccademici la ragione 114 Venerati maestri ro vecchi compagni e a tutto il mondo che hanno studiato molto bene hanno approfondito hanno valutato le obiezioni obiezioni fornito le risposte ascoltato le repliche Ma se il liberale liberale insiste troppo a decantarvi le sette bellezze del mercato deregolato è una fatica bisogna innanzitutto reprimere reprimere la voglia di passare alle vie di fatto Comprensibile Comprensibile per carità ma si sappia che non è bene rispondere di malagrazia senta buon uomo sono stato quindici anni in una stanza con Nicola Matteucci essenza vivente del liberalismo ho respirato pensiero liberale tutte le mattine mattine mi sono fatto tutti i giorni un corso permanente di pensiero liberale ho imparato tutto di Tocqueville e Croce Croce degli antichi e dei moderni Se una mattina volevo divertirmi divertirmi infilavo un piccolo riferimento a Bobbio con cui Matteucci aveva curato il Dizionario di politica e osservavo osservavo le sue smorfie rivolte all incerto liberalismo del maestro maestro torinese D altronde diceva con perfidia Matteucci anche Dahrendorf quando parla di Bobbio dice che forse forse è un liberale e su quel forse il sorriso diventava velenoso velenoso E spesso il corso monografico di storia delle dottrine dottrine politiche moderne e contemporanee proseguiva a pranzo in certi ristoranti del centro di Bologna dove il venerdì arrivavano magnifici cesti di ostriche Slurp il liberalismo liberalismo A QUESTA GENTE conviene rispondere invece più o meno così Cari amici più passa il tempo e più io non so perché divento keynesiano La ragione non la conosco Può darsi chissà
Ciò che talvolta provoca una leggera irritazione 115 del mio keynesismo dev essere questa dovete sapere che John Maynard Keynes genio assoluto che illumina il Novecento Novecento ha sostenuto più o meno tre ordini di idee Primo Si era sviluppata una fervida discussione all u- niversità di Cambridge sarà stato il 1926 o il 1936 non facciamo i pedanti sull opportunità di ridurre i salari che bella e moderna ricetta !, per favorire l occupazione Quegli Quegli insigni professori discutevano da mesi e non si mettevano mettevano d accordo Sembrava comunque che il pensiero collettivo collettivo inclinasse leggermente verso la nozione che una riduzione dei salari non i loro quelli degli altri potesse incentivare le assunzioni di manodopera Quando un Keynes piuttosto infastidito e perciò insolitamente insolitamente sbrigativo prese la parola e risolse il caso nell aula aula magna c era un silenzio impressionante Vorrei sviluppare sviluppare un discorso tendenziale Cercate di capirmi fate il piacere Se noi portiamo a zero i salari la disoccupazione scompare Perché tutti hanno interesse ad assumere gente che non costa nulla Ma c è un problema Tutti gli sguardi sguardi si concentrarono interrogativi sul suo volto Con le buste paga a zero crolla la domanda aggregata L economia economia va a pallino Signori pensatene un altra Secondo Keynes era convinto che anziché sopportare tassi molto elevati di disoccupazione conveniva che lo Stato mandasse i disoccupati a scavare buche nelle strade e poi magari a ricoprirle perché in questo modo si sostiene sostiene la domanda aggregata gli stipendi corrono le famiglie diventano più ottimiste cominciano a progettare di comprarsi comprarsi un salotto nuovo poi un automobile e via di questo questo passo Anche psicologicamente si sta meglio la società è più rilassata le aspettative crescono le mogli comprano biancheria intima di migliore fattura e di mattina la forza lavoro maschile dell industria fordista esce di casa fischiettando fischiettando come si vede in molti film Terzo Questo terzo punto di Keynes credetemi è una bomba Infastidito dai continui richiami all ortodossia economica liberale disse Noi non ci rendiamo conto che
116 Venerati maestri spesso i governi agiscono sulla base del pensiero di economisti economisti che sono nella tomba da almeno mezzo secolo Il che significa che noi veniamo governati dai morti I quali ci guardano dall alto della nuvoletta e chissà quante volte nel vedere applicate con determinazione degna di miglior causa certe loro teorie completamente sballate si danno il cinque ridendo tutti soddisfatti al pensiero di quanto sono fessi i governi UNA VOLTA RISOLTA E SISTEMATA in archivio la questione questione keynesiana ci si può dedicare più serenamente ai problemi del panorama nazionale e dopo avere ricordato di nuovo che i liberali erano pochi e venivano volentieri beffeggiati viene ovviamente voglia di individuare quando quando è avvenuto il cambio di paradigma Ma questo è un argomento argomento di metodo e per ora il metodo ci interessa poco È più interessante mettere a fuoco una figura di spicco quella del professor Giovanni Sartori da Firenze perché Vanni come lo chiamavano Montanelli e Spadolini è davvero un liberale e perciò utilissimo nella stesura di un manuale in materia Ma non uno di quei liberali alla stracciatella stracciatella o all acquapazza che vanno molto qui da noi No il pestifero Sartori è uno specialista conosciuto e studiato a livello mondiale e in quanto tale nella nostra provincia soggetto ad attacchi di solerti militi del liberalismo i quali quali non hanno pubblicato molto più che alcune lettere al Foglio e al Riformista ma che tuttavia sono convinti di saperne molto più di lui povera anima di studioso inutilmente inutilmente pignolo O insomma Non è che Sartori sia un anima candida da boy scout o da figlio di Maria Anche lui le sue madonne le ha viste I suoi amici politologi che lo trattano con devozione devozione filiale anche quando pensano di essere andati molto oltre il suo insegnamento hanno sempre sostenuto che le sue facoltà di previsione sono ottenebrate da quando quando andò esule a New York in seguito a una decisione assunta assunta nel timore di un imminente presa del Palazzo d In-
Ciò che talvolta provoca una leggera irritazione 117 verno o di Palazzo Chigi da parte dei comunisti Lui ha sempre negato questa ricostruzione sostenendo che se n era andato in quanto deluso dal mondo universitario stanco di lavorare per il re di Prussia in sostanza non s è mai capito bene il perché dell esilio tanto che è venuto naturale ai pettegoli ricorrere al più vieto dei cherchez la femme o immaginare una questione di tasse insomma ragioni ragioni non riconducibili a una chiara materia politologica o costituzionale E INTANTO BISOGNA SAPERLO che andare in America incide sulle doti prospettiche sulla capacità di visione e sulla qualità delle diagnosi lo stimatissimo premio Nobel per l economia Franco Modigliani ogni anno tornava in Italia e sosteneva che in base ai dati in suo possesso interpretati interpretati dai suoi rigorosi modelli analitici il Belpaese era condannato Il governo incapace di tenere il punto I partiti partiti strutture egoiste e clientelari I sindacati organizzazioni sclerotiche I leader politici dei poverini Ci si aspettava lo schianto visto che le incrinature stavano diventando crepe sotto gli occhi di tutti Mancava ancora la certezza sul momento momento preciso in cui la catastrofe sarebbe avvenuta e su questo la discussione nella comunità degli economisti era aperta Ma a giudizio esclusivo del grande Modigliani l attesa attesa sarebbe stata breve se non brevissima misurabile in trimestri più probabilmente che in anni La conclusione era sempre dello stesso tenore uno sguardo di compatimento compatimento e non capisco come fate a tirare avanti L anno dopo Modigliani tornava su queste amate e disprezzate disprezzate sponde e sugli stessi argomenti accolto da un entusiasmo sinistro si faceva sentire con un ampia intervista intervista al Corriere della Sera ripetendo l infallibile solfa l Italia era a pezzi e il debito era così e il deficit cosà e insomma insomma non c era che da aspettare con serena fiducia il crollo Che sarebbe stato spaventoso Weimar Il Ventinove Ventinove L Otto settembre La nazione allo sbando Gesti di giubilo giubilo da parte del club dei catastrofisti con i cappellini lan-
118 Venerati maestri ciati in aria ed esclamazioni da stadio accoglievano il referto referto analitico Altri dodici mesi e il premio Nobel proiettava sul suo paese d origine nuove sicure previsioni di bancarotta e ogni volta gli applausi aumentavano perché niente piace di più all establishment raccolto su un lago o su un isola di una profezia apocalittica Si sa come vanno i convegni importanti se il catering è buono si commenta rapidamente rapidamente la qualità delle portate e si passa a ragionare sul disastro disastro prossimo venturo sostenendo che ci stiamo mangiando mangiando la dote e il patrimonio e oltretutto il cameriere non ha sostituito la bottiglia di bianco con il rosso se la cucina è scadente si fanno facce schifate e si prende la deludente deludente qualità dei piatti come una conseguenza subordinata subordinata quanto rivelatrice del degrado generale Sapete com è se qualcuno avesse provato a sostenere una tesi in velata controtendenza vale a dire caro professor professor Modigliani dato che in base ai suoi dati e al suo modello noi dovremmo essere già falliti e invece siamo ancora ancora qui che se magna e se beve noi abbiamo una conclusione conclusione diversa dalla sua o sono sbagliati i dati o è sbagliato il modello be ‘, quel qualcuno sarebbe stato additato come un irresponsabile un andreottiano un fautore del tirare a campare Oppure un sindacalista un comunista un provocatore provocatore Ragion per cui era d uopo fare la faccia d ordinanza e manifestare un approvazione prima compunta e poi ironicamente ironicamente rassegnata di fronte all illustrazione del disastro incombente imminente immanente e prorompere in acclamazioni acclamazioni clamorose nel momento in cui Modigliani firmava firmava con un sommesso grazie e un inchino alla platea la dichiarazione del fallimento nazionale ripetendo che non capiva come sopravvivessimo proprio non capiva SE UNO NON CAPISCE inutile cercare di schiodarlo Resta il fatto che una qualche diffidenza verso le tesi catastrofiche catastrofiche è sempre utile e benvenuta Tuttavia per ciò che riguarda il venerato Sartori è bene stare a sentirlo anche se
Ciò che talvolta provoca una leggera irritazione 119 gli viene da catastrofeggiare Perché quando parla il professor professor Vanni non si esprime un accademico bizzoso parla uno che ha sintetizzato due o tre secoli di costituzionalismo costituzionalismo e un due o tremila anni di storia della democrazia degli antichi e dei moderni dai greci passando per il diritto diritto romano e quindi Machiavelli Guicciardini Bodin Locke le rivoluzioni inglese americana e francese ed è capace di spiattellare la lezioncina in due colonne di giornale giornale come se si trattasse di uno svelto riassunto per il nipote nipote somaro Come conseguenza vale davvero la pena di mettere a frutto nell abbozzo del manuale liberale il suo Postulato essenziale della condizione politica italiana contemporanea contemporanea Che recita così Qui sono tutti bolliti Il Postulato è utile perché sovente noi abbiamo la tentazione tentazione di immaginare che dietro le mosse le parole gli intrighi intrighi o silenzi dei leader politici ci siano riflessioni di spessore inedito drammi intellettuali a iosa approfondimenti approfondimenti e paragoni spettacolari e invece lo scientifico Sartori Sartori sostiene la tesi a un tempo massimalista e minimalista della bollitura Vale a dire che oggi un politico di caratura anche solo media deve partecipare a un dibattito in tv alle sette e mezzo di mattina e poi senza mai una pausa leggere leggere i titoli dei giornali e scorrere le rassegne stampa presentare presentare un libro di storia costituzionale che non ha letto e di cui non ricorda il contenuto rilasciare dichiarazioni possibilmente polemiche a tutte le televisioni scappare di corsa a una riunione di corrente o d area che si tiene al ristorante ristorante Fortunato al Pantheon partecipare all incontro della segreteria del partito rilasciare altre dichiarazioni che risulteranno seriamente contraddittorie con la linea ufficiale del direttivo nazionale e quindi suscettibili di correzioni minimizzazioni smentite autocertificazioni di fraintendimento filare a cambiarsi vestito e cravatta per partecipare alla puntata di Vespa o di Mentana e alla fine stramazzare in un letto sognando De Gasperi don Sturzo
120 Venerati maestri Togliatti Nenni Fanfani perché neanche gli incubi finiscono finiscono mai Di qui la bollitura inevitabile anzi essenziale addirittura addirittura ontologica inerente all essere dell uomo politico italiano contemporaneo In seguito Sartori ha definito e applicato diversi corollari del suo Postulato uno dei quali dice che l Italia di oggi è una realtà intossicata da paralogismi e fumisterie fumisterie cioè dai ragionamenti paradossali di talenti intellettuali intellettuali che sono abilissimi nel rovesciare la frittata i famigerati famigerati rovesciafrittatisti e dunque per capire qualcosa di reale e oggettivo sul nostro paese bisogna andare all estero e dai !) perché nelle principali liberaldemocrazie del mondo mondo d oggi quando si presenta un esponente delle posizioni sedicenti liberali che argomenta com è avanzata sul piano culturale una certa parte politica di solito il centrodestra sul fronte del liberalismo e della coscienza liberale prima le folle scoppiano in sghignazzi pestiferi e poi in qualche occasione intricata allorché la discussione tende a essere protratta in modo incongruo per la loro pazienza liberale chiamano la polizia oppure nei casi più problematici e potenzialmente potenzialmente pericolosi l ambulanza NEI MOMENTI IN CUI SI RISVEGLIA la sua vena polemica polemica Sartorius assomiglia irresistibilmente al diavolo Ha un bellissimo volto da Belzebù lo sguardo è sulfureo il ghigno è animato da uno spirito demoniaco la gestualità è negromantica Avesse anche la coda e il piede caprino sarebbe perfetto per un quadro di Hieronymus Bosch ma non si può avere tutto dai politologi Accontentiamoci via In quelle belle serate romane in cui l intellighenzia si ritrova insieme in certe ville e attici benissimo frequentati frequentati potete immaginare il divo Sartori con i suoi postulati e teoremi mentre tiene banco come può fare uno scienziato che tenga corsi di recupero a una congrega di stolidi ripetenti ripetenti A questo proposito non vale l obiezione pignola che i ripetenti non ci sono più dato che la categoria è stata eli-
Ciò che talvolta provoca una leggera irritazione 121 minata da tutte le scuole della Repubblica grazie a sotterfugi sotterfugi anche ridicoli nondimeno la persistenza del ripetente è suffragata dal fatto indiscutibile che ci sono figure pubbliche pubbliche e private alcune di grande e perfino spettacolare successo politico che rimangono ripetenti tutta la vita Soltanto per fare un esempio tutti noi abbiamo avuto in classe dei ripetenti che parlavano esattamente come Gianfranco Gianfranco Fini Notoriamente il ripetente era di destra declamava declamava con voce sonante e sosteneva che i sindacati chiamati chiamati da lui la Triplice hanno mandato in rovina l Italia e che nel paese le cose andrebbero molto meglio se si mandassero mandassero i delinquenti in galera i fannulloni a casa e si eliminassero eliminassero gli sprechi Eccellente il ripetente gli mancano solo le mezze stagioni che com è noto si sono dileguate Ovvio che Sartorius sa bene che tentare di convincere il ripetente è inutile non ci si riuscirebbe neanche con l i- pnosi nessuno è più cocciuto di uno studente tonto nel sostenere con forza incorreggibile idee ribollite Dunque i discorsi del grande politologo sono accademici Talvolta li esaspera un po ‘, nella forma e nel tono per togliersi dai piedi i ripetenti troppo fastidiosi che non si limitano ad ascoltare nel silenzio cerimonioso che si addice a Vanni ma pretendono di interloquire e talvolta scuotono la testa esprimendo dubbi sugli argomenti sartoriani magari contestando contestando con argomenti d accatto il totem amatissimo del doppio turno e altri principi ai suoi occhi indiscutibili insomma insomma rifiutando il dogma dell infallibilità Questa sera per esempio il professor Sartori ha voglia di esagerare Gli avrà destato una vaga irritazione la presenza presenza di qualche fascistone un La Russa uno Storace un Gasparri In piedi vicino al buffet centellinando un bicchiere bicchiere di prosecco avrà deciso allora di togliersi alcuni fastidiosi fastidiosi sassolini dalle scarpe Perché vedete dice alla piccola corte che gli fa corona il paese è abitato da una tale folla di ignoranti che chiunque può permettersi di fare il liberale sostenendo tesi intellettualmente intellettualmente spaventose o politologicamente criminali E
122 Venerati maestri non parlo dice Sartori dei liberali plasmati per via accademica accademica come Angelo Panebianco che hanno una loro professionalità un ottima credibilità scientifica e sono stati stati tradotti dappertutto al massimo gli si può rimproverare rimproverare di aver nutrito l illusione che Berlusconi avrebbe fatto la rivoluzione liberale Berlusconi Liberale ripete Sartori per vedere se qualcuno monta su Perché vorrà mica dire che non l ha fatta ?, chiede infatti infatti un ripetente molto di destra visibilmente rabbuiato dal fondo del gruppo Sartorius fa spallucce si vede che comincia comincia piacevolmente a irritarsi e come antidoto e carburante carburante butta giù un sorso di prosecco Come metà degli italiani italiani è convinto che l Italia è caduta dalla padella nella brace Per liberarsi dai democristiani ha consegnato la cassaforte ai berlusconiani Con risultati molto importanti importanti che nessun manuale contemporaneo può permettersi di ignorare E che in effetti dice Sartori sfoderando il suo ghigno migliore noi non ignoreremo noi approfondiremo approfondiremo noi sviscereremo
Perché vedete i democristiani Perché vedete i democristiani avevano almeno una caratteristica caratteristica positiva non volevano convincere nessuno Dal punto di vista culturale s intende Quando avevano preso il loro trentacirca per cento dei voti si dichiaravano soddisfatti soddisfatti e andavano belli come il sole in televisione a raccontare raccontare com era positivo il cambiamento nella continuità e avanti al centro contro gli opposti estremismi Non c erano intellettuali democristiani e nemmeno d a- rea che ti martellavano sui giornali tutti i santi giorni con l idea non proprio intuitiva che il clientelismo era la risposta risposta migliore ai problemi della modernizzazione meridionale meridionale per dire Non c erano nemmeno cabarettisti e creativi che volessero convincerti con i loro lancinanti calembour che Aldo Moro fosse uno che parlava chiaro e stringato Giulio Andreotti un risanatore della finanza pubblica e Francesco Cossiga un uomo timido riservato e di poche parole Perciò Perciò e qui Sartori sempre più simile a un fauno divertito e dispettoso termina la prima parte del suo sillogismo la conclusione provvisoria è che perlomeno la Dc non rompeva rompeva le scatole Questo a pensarci bene era il messaggio che Scelba aveva voluto trasmettere con il suo esorcismo contro il culturame la cultura è un affare che non ci riguarda fatevela da soli se possibile cercate di non scocciare con il neorealismo il dopoguerra e i poveri se potete MA IL PUNTO È CHE NOI dobbiamo formulare le linee generali di un manuale liberale e qui giunti c è proprio
124 Venerati maestri da sbizzarrirsi perché i liberali in Italia sono in genere gente che è diventata liberale da poco La maggior parte dei nuovi liberali dà l impressione di essersi convertita al liberalismo studiando di notte un libretto intitolato Come diventare liberali in 24 ore Se ancora non lo conoscete tenete tenete conto che il capitolo fondamentale del volume scritto con caratteri tipografici molto grandi è quello in cui si ripete ripete la fola di Adam Smith del macellaio e del birraio secondo secondo cui il benessere della società non dipende dalla benevolenza benevolenza del commerciante ma dal suo interesse egoistico e dalla somma di egoismi che si equilibrano nel corpo sociale con vantaggio di tutti L avrete sentita senz altro In estrema sintesi se ci sono due macellai e due birrai anziché uno solo è meglio sul fronte dei prezzi e bisogna evitare che i due si mettano d accordo per tenere alto il valore della bistecca e della pinta di birra La fola ha un successo grandissimo con i liberali liberali più recenti che dopo avere sostenuto nella loro vita grandissime stupidaggini in direzione rivoluzionaria leninista leninista o maoista adesso invece appena fatti due soldi con una consulenza nella privatizzazione di una municipalizzata municipalizzata cominciano a cullare l idea che ci dev essere una giustizia intrinseca nella differenza di classe e che lo Stato non deve intervenire sulla libera organizzazione dell inequità economica altrimenti i poveri si organizzano organizzano e alla fine del processo sociale ed economico le tasse aumentano Su questo argomento cioè sui nuovi liberali Sartorius infila una serie di gag generalmente irresistibili numeri di varietà che raggiungono il culmine soprattutto quando il discorso cade sulla figura di Marcello Pera liberale novissimo novissimo che secondo lui è uno studioso di peralogia disciplina disciplina esoterica che allude misteriosamente per via iniziatica iniziatica a qualcosa a un corpo scientifico a un corpus hermeticum che evidentemente si addice e si attaglia alle inclinazioni inclinazioni culturali e spirituali del professor Pera Detto fra parentesi e senza ipotecare in questo caso il
Perché vedete i democristiani 125 pensiero di Sartori il grande allenatore del Cagliari scudettato scudettato Manlio Scopigno uomo ironico e incallito tiratardi tiratardi a proposito del campionato mondiale del 1970 in Messico Messico pronunciò una frase rimasta negli annali Tutto mi sarei aspettato dalla vita fuorché di vedere Niccolai in mondovisione Se il richiamo a Niccolai vi giunge nuovo nuovo accontentatevi di sapere che di nome faceva Comunardo Comunardo ed è stato un formidabile autore di autogol Non perché ne abbia fatti molti ma quelli che ha realizzato sono sono stati generalmente enormi eventi spettacolari e irripetibili irripetibili autentici capolavori a rovescio Dunque secondo alcuni alcuni esperti calcistici di notevole malignità il paradigma di Scopigno potrebbe applicarsi fruttuosamente anche alla alla carriera dello specialista di peralogia Tutto ci saremmo saremmo aspettati dalla politica tranne che vedere Pera presidente presidente del Senato L obiezione che ben prima di Pera nel 1994 alla presidenza presidenza della Camera fu eletta un outsider istituzionale come come Irene Pivetti di cui L espresso si faceva beffe con titoli come Achtung Pivetten !, a un analisi poco più approfondita approfondita non regge come studiosa e come intrattenitrice intrattenitrice la Pivetti può essere discussa ma non ha mai sfiorato la peralogia nemmeno per sbaglio Mentre Pera non appena appena eletto alla seconda carica dello Stato invece di ringraziare ringraziare il cielo per il miracolo manifestatosi in questa terra terra sconsacrata ha interpretato l avvenimento come un segno una promessa l annuncio che l universo mondo si aspettava da lui opere capitali Di che genere e specie le opere non importava poi molto Nel corso della sua carriera di docente e di polemista polemista Pera ha sostenuto tutte le tesi possibili e immaginabili immaginabili Ha cominciato da posizioni laiche e radicali e perfino espressamente anticlericali per finire cattolico e papista nonché forse illuminato da Dio Ha sostenuto che davanti alla scoperta di Tangentopoli i partiti dovevano solo alzare alzare le mani e arrendersi per poi diventare un garantista fortissimo capace di vibranti polemiche contro procura-
126 Venerati maestri tori giudici e tribunali Quando fu insediato alla presidenza presidenza del Senato tenne un discorso superlativo che si concluse con il grido Viva la libertà !, come un condannato condannato dal tribunale speciale di un regime totalitario Infine ha unito il suo nome a quello di Joseph Ratzinger con un tempismo davvero irripetibile in un libretto uscito poche settimane prima dell elezione di kwesto papa al soglio di San Pietro quando si dice teutonicamente il Kulo LO SPETTACOLO DI QUESTI MISCREDENTI atei e liberi pensatori che diventano cantori appassionati e intonatissimi intonatissimi del papa è davvero stupefacente e meraviglioso dice Sartori e fa davvero pensare che il mondo contemporaneo contemporaneo vada in effetti a pera Gente che non ha mai creduto neanche nei fermenti lattici o ai villi intestinali che adesso si è infervorata per i diritti dell embrione Nichilisti assoluti assoluti che all improvviso si ritrovano nel pensiero forte della Chiesa idolatrano il carisma di Karol Wojtyla giudicandolo giudicandolo però con una certa sufficienza un papa teologicamente teologicamente debole e non appena vedono Ratzinger eletto dal conclave si sciolgono in sospiri filosofici Dio com è bravo com è colto e filosofico Benedetto XVI E allora con tutto il rispetto bisognerà dirla la carognata carognata Cioè che i papi anche i più filosofici e tormentati distillano da una sapienza secolare o millenaria alcune gocce di luce per esempio Deus caritas est come si trova trova scritto nel titolo della prima enciclica di Ratzinger Questi grani di verità agli sprovveduti materialisti e ai soliti soliti buoni a nulla relativisti sembrerebbero cospicue ovvietà ovvietà mentre la semplicità finale dell asserzione del papa è il risultato conclusivo di un processo terribilmente complicato complicato di selezione teologica implica disquisizioni sottilissime sottilissime e ragionamenti che dialogano e si misurano con l intera storia della filosofia che si raccolgono in quella verità definitoria apparentemente piccola da catechismo infantile Sicché gli animi grossolani che vedono soltanto la sintesi finale e non conoscono tutto il processo che c è
Perché vedete i democristiani 127 alle spalle restano perplessi e sul viso gli si dipinge un punto interrogativo embè SONO PENSIERI VACUI risponde già un po incazzato Giuliano Ferrara frutti rinsecchiti di gente che non riesce neppure a intuire la bellezza splendente di un pensiero bimillenario bimillenario l architettura del glorioso edificio spirituale della Chiesa Il che lo ammetterete detto da un ex comunista comunista presumibilmente materialista e quindi ateo almeno nella formazione culturale fa una certa impressione Soprattutto Soprattutto dal momento che queste parole ispirate da Dio o dal papa sono pronunciate da un omone di quasi due quintali un gigante o un orco anzi l Orco come lo chiamano chiamano molti dei suoi amici nemici e conoscenti Uno che a un certo punto della sua vita ha avuto una visione rivelatrice rivelatrice si è decomunistizzato ha gettato la tessera del Pci e la carriera politica alle ortiche e si è messo a fare praticamente praticamente la fame con le traduzioni insieme a quel degno spirito spirito vagante di Saverio Vertone Se volete la storia della seconda parte della sua vita ve la fate illustrare da lui che l ha anche pubblicata sul Foglio Foglio raccontando probabilmente alcune fregnacce per épater In una conversazione privata con il suo spirito malizioso malizioso e fiorentino il grande Sartori l ha riassunta pressappoco pressappoco così e sottolineo pressappoco Dunque ecco a voi Giuliano Ferrara figlio dell aristocrazia aristocrazia comunista romana Buongiorno piacere venga avanti s accomodi Ma intanto prima dell aperitivo davanti davanti alla parola comunista scusate ma ci scappa subito una digressione lo capite Molti infatti si chiedono perché ci sono tanti comunisti che dopo la fine del Pci o anche prima si sono spretati e sono diventati di destra Gente che dice capisco se passavano dal comunismo al riformismo riformismo da Lenin a Kautsky se dovevano rinnegare il rinnegato rinnegato era lì a disposizione Ma buttarsi a destra Era proprio proprio necessario Il problema sembra complesso ma in realtà è piuttosto
128 Venerati maestri semplice E la soluzione è questa il Partito comunista era un mondo I dirigenti comunisti così come il popolo rosso di Avanti o popolo si sposavano fra di loro commettevano adulteri fra di loro si risposavano fra di loro avevano i loro medici e chirurghi di fiducia al festival di Sanremo facevano il tifo per il compagno Sergio Endrigo il sabato pomeriggio andavano a fare la spesa nei supermercati della Coop partecipavano a tutte le feste dell Unità e mangiavano i tortellini in brodo nelle tavolate con i compagni compagni Insomma erano un mondo a parte E si sa che nel mondo ci sono quelli di destra e quelli di sinistra Nel Pci c erano uomini di tutte le sfumature politiche Quelli di sinistra sinistra di centro e di destra Qualcuno anche di estrema destra Non appena il partito ha perso la radice comunista comunista le mentalità politiche sono venute fuori con nitidezza Chiaro E allora riprendiamo a parlare di Giuliano Ferrara Ferrara un altro di quelli che è necessario chiamare per nome e cognome altrimenti non si capisce di chi si parla mentre mentre lui aveva capito tutto con qualche anno di anticipo sulla sulla celebre caduta del Muro e quindi se n era andato dal partito poco più che trentenne rinunciando al cursus honorum honorum e quindi a diventare come pensavano in molti il primo rivale di Massimo D Alema Per consegnarsi invece anima e corpo a Bettino Craxi con un effetto di contrapposizione ideale straniante e brechtiana brechtiana che sarebbe piaciuto moltissimo a Strehler perché il massimo sentimento di Massimo è l odio un irrisione profonda un sadismo intessuto di parole pronunciate con lentezza e ferocia mentre per Giuliano il sentimento più profondo è tutto d amore di innamoramenti di sentimenti panici come confessò a proposito della sua adolescenza eroticamente vispa e dunque fra quegli innamoramenti e quegli amori un posto fra i nani e le ballerine del craxismo non glielo levava nessuno e ai congressi socialisti poteva sedersi legittimamente nella poltroncina a fianco di Alberoni Alberoni e discorrere teoricamente d amore con lui caro maestro
Perché vedete i democristiani 129 MA IL PUNTO FONDAMENTALE è che Giuliano Ferrara sempre lui scuote l Italia Lasciamo perdere tutta la prima parte della sua carriera televisiva quando nella sigla di un cavolo di programma truccato da gatto gli occhi bistrati bistrati rovista nei bidoni della spazzatura e ne salta fuori tutto allegro con una lisca di pesce in bocca oppure canta l aria di Leporello nel Don Giovanni di Mozart Voglio fare fare il gentiluomo e non voglio più servir …. E buttiamo alle spalle anche tutta la questione socialista quando il suo moto d amore per Bettino a un congresso a Milano lo portò a fare un numero alla Italo Balbo come disse di sé mentre Giampaolo Pansa lo battezzò Cicciopotamo socialista islamico un fondamentalista del craxismo quasi più di don Gianni Baget Bozzo socialista teologico E buttiamo via anche i sette mesi del primo sconclusionato sconclusionato governo Berlusconi quando lui ministro dei Rapporti con il Parlamento si aggirava per Roma con un improbabile improbabile completo bianco inadatto perché come gli avrebbe detto Guia Soncini il colore è di quelli che allargano compreso compreso un indefinibile panama o comunque un cappello a tesa larga da freak forse per mascherare con l immagine pubblica da mostro lo stress che lo divorava e che gli costò costò alla fine un arresto cardiaco prova provata che governare governare diverte ma stanca E lasciamo anche perdere la direzione di Panorama e la successiva battaglia impossibile perduta senza batter ciglio ciglio contro Antonio Di Pietro al Mugello E qui un lettore scettico e vagamente irritato potrebbe ragionevolmente obiettare caro professor Sartori cari tutti voi i miei intellettuali intellettuali dei miei stivali come diceva fra l altro Bettino ma in sostanza praticamente tutta la vita di Giulianone è da buttare Sembra la storia di Aureliano Buendía che come racconta García Márquez promosse trentaquattro sollevazioni sollevazioni armate perdendole tutte Da bambino infanzia moscovita moscovita è un piccolo e grassoccio pioniere rivoluzionario che si butta sul divano in salotto cantando l inno sovietico o urlando budet revolucija !, da ragazzino sembrerebbe
130 Venerati maestri un mezzo frocio se non si è capito male dai vostri eufemismi eufemismi del cacchio da giovane un comunistaccio da adulto un socialistone nella mezza età un estremista di destra che crede solo nel mercato nell individualismo nella concorrenza concorrenza nel diritto romano nei cardinali nelle encicliche del papa e nei diritti dell embrione No caro amico rispondiamo agevolmente noi Tutto quello che lei dice è vero e rientra senza problemi nel Paradigma Paradigma delle troppe madonne Anche Giulianissimo è uno che non se ne perde una di madonne Però c è un però L Elefante ha inventato fondato creato creato e diretto un quotidiano Il Foglio che rappresenta la più importante e fastidiosa iniziativa culturale che si sia vista in Italia a cavallo come dicono gli storici e gli ippici degli ultimi due secoli EH LA MADONNA !, è tentato di rispondere Sartorius ma dopo avere represso l esclamazione grazie alla sua educazione classica e accademica certo non rinuncerà a manifestare una visibile incredulità Ma se Sartori fa l incredulo incredulo allora bisogna spiegargli le cose per benino Ecco qui Come si è già visto nella seconda metà degli anni Novanta del Novecento la destra italiana non ha una cultura cultura sua Anzi quel po di cultura che possiede è materia di ambiente reazionario che non interessa nessuno e che non ha quindi nessun mercato A chi volete che gliene freghi freghi mentre sta per virare il secolo di pensatori abissali o di perfetti cazzoni degli anni Venti di filonazisti francesi fucilati da De Gaulle oppure di sopravvissuti alle bombe e di gente in cerca della migliore aristocrazia europea Non parliamone neanche Giuliano Ferrara ha ben presente la situazione E quando quando mette su Il Foglio sa benissimo che sul piano culturale culturale la destra italiana è un arcipelago curioso per dirla in termini eleganti un mezzo casino per dire la banale verità verità Una banda di stronzi neanche molto soliti secondo i più realisti dato che tutti solitamente li evitano
Perché vedete i democristiani 131 Una volta accertato che il paradigma sfruttabile l unico con un mercato è quello liberale l Elefantino ci si butta Fino a quel momento il liberalismo italiano era una congrega congrega sparsa di eccentrici ci si poteva trovare fra gli altri il professor Sergio Ricossa o il professor Antonio Martino Un pioniere cavilloso Ricossa e Martino un signore elegante elegante allievo di Milton Friedman che tutti i giorni al pomeriggio pomeriggio fa la pennichella in pigiama un po fissato con le sue battute tanto da sembrare un dizionario di citazioni citazioni ambulante Il mulo è sfortunato perché non può avere una buona opinione dei suoi genitori né la speranza di avere discendenti Dicono gli americani che il cammello è un cavallo progettato da un comitato di esperti Al terzo terzo aneddoto o bon mot raccolto durante una cena in piedi qualcuno comincia ad avvertire leggeri sintomi di un fastidio fastidio che sale dalla pancia alla bocca dello stomaco e quindi per evitare attriti diplomatici conviene passare in un settore diverso del salotto così magari si intercetta un fascistone in quota alla Rai in compagnia di un mignottone mignottone con le tette di fuori e ci si diverte di più È un giornale-club o un giornale-partito dicono tutti quando parlano del Foglio È un clan di rovesciafrittatisti rovesciafrittatisti dice Sartorius Un comitato che progetta un cavallo al giorno tirandone fuori bellissimi cammelli e splendide giraffe giraffe e ci sono dentro o ci sono passati futuristi dannunziani dannunziani tradizionalisti fascisti comunisti evoliani una proporzione proporzione tremendamente alta di radicali e rosapugnoni poi liberali di ogni foggia all americana e all europea quindi americanisti antislamici animalisti ex fiancheggiatori fiancheggiatori del terrorismo di sinistra espulsi perché preferivano preferivano il poker alla riunione strategica e ultimamente una folla folla di neoconservatori guerrafondai e una quantità di new born christians che proprio come il loro dio Elefante adorano adorano Ratzinger il Sant Uffizio la Porta di bronzo e cercano cercano di rivalutare criticamente e speciosamente qualsiasi eredità cattolica o anche ogni misfatto clericale dall Inquisizione Inquisizione in qua fino ai nostri giorni
132 Venerati maestri Con questa pattuglia di gente tecnicamente squinternata squinternata Giulianone l Elefantino ha creato un suo partito di idolatri di adoratori di feticisti di tennici come diceva Benni che la domenica quando Il Foglio non esce soffrono soffrono gravi crisi di astinenza e vanno nei pochi bar aperti ad attaccare un bottone su Emma Bonino o sulla pillola abortiva e l embrione Ma soprattutto ha inventato un manuale di liberalismo molto più facile e semplice e quindi più efficace di quello che stavamo componendo noi un po a strappi e tanto vale riassumerlo qui ESISTONO SOLO GLI INDIVIDUI come aveva certificato la signora Thatcher che ripeteva spesso con la sua aria stizzosa ma con la voce flautata della dominatrix che sta per darvi una lezione erotica sadomaso Quella cosa che chiamano società non esiste E sentendo le parole di stretta osservanza ultraliberale alitate dalla Madama di ferro i liberali avevano sequenze di piccoli orgasmi interni interni e non soltanto intellettuali Perché le conseguenze logiche logiche del liberalismo estremo sono presto enunciate gli individui individui sono dotati di ragione e vivono nel migliore dei mondi possibile vale a dire nel mercato sanno sempre calcolare a spanne e a naso il loro utile e questo insieme di calcoli misura il benessere totale Una volta accettato tale postulato si possono sostenere argomenti molto diversi Anzi nella visione di Giulianissimo Giulianissimo si può sostenere qualsiasi cosa Primo perché gli altri altri i lettori gli adepti hanno una psicologia problematica e una cultura incerta e sono quindi portati a fidarsi del sacro Elefante secondo perché così è se mi pare Una vera teoria liberale comunque dev essere in grado di argomentare argomentare con razionalità e intelligenza creativa fandonie colossali negando l evidenza falsificando platealmente la realtà deve poter sostenere per esempio che il conflitto d interessi fa bene alla democrazia sempre ammesso ovviamente ovviamente che il conflitto esista ciò che non è affatto sicuro sicuro e che la televisione non influenza il giudizio dei citta-
Perché vedete i democristiani 133 dini i quali sono seri maturi dotati di ragione e sanno calcolare a puntino il loro utile Ma il clou del liberalismo braudeliano di Giuliano Ferrara Ferrara è una combinazione formidabile di laissez-faire economico economico e di ortodossia morale di spregiudicatezza politica e di ossequio alla sapienza di Santa Romana Chiesa Il liberismo liberismo consente di sostenere politicamente i liberisti a cominciare cominciare dalla sua nuova madonna Silvio Berlusconi che lui dipinge sempre come uomo mite e sorridente altro che il Caimano di Franco Cordero e Nanni Moretti L ortodossia ortodossia a sua volta permette agevolmente di polemizzare sulla scorta di un pensiero forte con i materialisti futili le femministe insane i laici imbelli i superstiziosi i corrivi gli sradicati quelli che hanno perso la fede i relativisti La forza culturale dell Elefantino è poi data anche dal fatto che quando sbaglia una tesi e ammetterete che capita capita a tutti di non imbroccarla una volta o l altra anche soltanto per ragioni statistiche lui non si limita ad abbandonarla abbandonarla silenziosamente come faremmo tutti noi ma la sostiene contro ogni evidenza approfittando del fatto che fra i collaboratori del suo giornale ci sono specialisti di specialità astruse in grado di affrontare qualsiasi argomento argomento e di ribaltare il senso comune Rovesciafrittatisti ripete con allegro fastidio Sartorius ma si potrebbe anche definirli cultori di un pensiero paranoico paranoico oppure energumeni ossessionati da un idea Affidato Affidato a qualcuno di loro un tema perdente come tanto per dirne uno classico l intervento angloamericano in Iraq lo si apre lo si eviscera lo si cuoce lo si mangia e digerisce digerisce poi lo si rigurgita finché non si capisce più di che cosa stiamo parlando e alla fine si sostiene che le cose a Baghdad non potrebbero andare meglio tanto che si tengono tengono dei magnifici party da fare invidia ai migliori salotti romani e su Dagospia ci sono le foto di alcuni fascistoni locali sorpresi con mignottoni di grande effetto visivo e tattile Stremati da pagine e pagine e da firme strepitose voi alla fine non sapete più che cosa rispondere
134 Venerati maestri Ma il sacro Elefante è capacissimo di sostenere argomenti argomenti fallaci o volutamente abnormi per puro puntiglio per una fissazione intellettuale per un suo fenomenale capriccio capriccio Quando raccoglie intorno a sé in qualche ristorante ristorante del centro di Roma il suo démi-monde fatto di madame membri dell aristocrazia nera freak ex intellettuali geni incompresi vecchi docenti di diritto romano è senz altro divertente sentire le sue discussioni sui massimi sistemi le radici della filosofia occidentale l opposizione fra il cristianesimo cristianesimo e l Islam Sempre con il sospetto però che si potrebbe sostenere l esatto contrario Perché ve lo spiego io dice Sartori che cos è il liberalismo liberalismo nella versione elefantiaca Si tratta di un sistema totale molto migliore di quello hegeliano e non c è bisogno bisogno di dirlo di quello marxista che può contenere tutto tutto lo scibile politico e culturale qualsiasi asserzione e qualsiasi convincimento a un solo patto che piaccia all all Elefante Nel liberalismo ferrarista c è dentro tutta la sapienza sapienza della Tomistica e della Scolastica tutto il sapere antimodernista il Sillabo il vecchio Concilio di Trento e l antipatia per il Concilio Vaticano ultimo con vivissima ostilità per i cattolici postconciliari o i conciliari postcattolici postcattolici stessa roba C è la Riforma e la Controriforma la durezza di Lutero e l accomodante furbizia cattolica e gesuitica gesuitica Tocqueville la democrazia in America la tirannia della maggioranza Il progresso quando non se ne può fare a meno e la conservazione che fa sempre bene Forte Forte ammirazione per i maestri liberali e reverenza mista a ironia non sempre benevola per i grandi vecchi comunisti comunisti Dopo di che uno si vergogna anche perché al termine di una grandissima campagna sulla fecondazione assistita assistita la bioetica insomma l embrione ogni tanto a tutti noi capita un cedimento e viene voglia di mandargli a dire che tutti questi embrioni alla lunga diciamo la verità parliamoci chiaro hanno fracasado los cojones Ma non si può Non sta bene Loro sono sulla frontiera più delicata
Perché vedete i democristiani 135 più sottile più cruciale della bioetica e voi vorreste sorvolare sorvolare il problema EBBENE SÌ VORREI SORVOLARE Sartori e io lo conosciamo conosciamo Giuliano Ferrara Lo abbiamo studiato decodificato decodificato decrittato decifrato Abbiamo letto con attenzione minuziosa la sua autobiografia quelle pagine sul Foglio Foglio in cui ha cercato di movimentare un periodo di stanca raccontando la balla spaziale che avrebbe fatto lo spione per gli americani e prendeva i soldi in una busta con un godimento ineffabile E allora sia ben chiaro il sacro sacro Elefante non è un genio è un talento C è una differenza differenza Il genio è Alfredo Di Stéfano mitologico centravanti centravanti del Real Madrid che invecchiando perde quasi tutti i ricci diventa l uomo squadra e così spelacchiato pensa progetta e realizza il gioco del Real Madrid Di talenti invece invece ce ne sono tanti sanno fare le finte insultano l arbitro arbitro prendono a cazzotti gli avversari sono pronti a giocare giocare con slealtà inventano gol clamorosi niente di ciò che fanno è prevedibile spesso vincono le partite ma il campionato chissà Talvolta sono così imprevedibili che come ultima astuzia astuzia ricorrono al fair play Ecco l Elefante è proprio così Poniamo il caso che voi abbiate scritto un temibile saggio di centinaia e centinaia di pagine sui rapporti fra la Democrazia Democrazia cristiana e il Psi in cui avete analizzato il perché e il percome di due partiti che hanno governato insieme per trent anni disprezzandosi teneramente a vicenda e talvolta amandosi perfidamente crivellandosi alla Camera Camera e al Senato a forza di fucilate dei franchi tiratori e spartendosi spartendosi il potere grazie a una guerriglia permanente nel sottobosco che li ha affaticati moltissimo E che questo saggio molto colto che analizza con finezza la battaglia incessante fra De Mita e Craxi senza ricorrere caso rarissimo rarissimo al saggio L arte della guerra del maestro cinese Sun Tzu arrivi sulla scrivania del direttore del Foglio I casi sono due O gli piace oppure no Ma se non gli
136 Venerati maestri piace poveri voi Primo Giuliano l Apostata emetterà il giudizio ricorrendo alle espressioni che ama di più all aggettivo aggettivo sciatto al sostantivo sciatteria A questo punto punto il verdetto è già depositato il resto dell articolo servirà soltanto a dimostrare che nel caso migliore voi siete uno che non ha capito niente di quel particolare periodo Mentre Mentre se avete capito qualcosa è anche peggio perché vuol dire che con la vostra sciattezza avete praticato un lenocinio lenocinio storico intellettuale e politico il vostro prossenetismo culturale il dossettismo che vi infetta quella vocazione illiberale illiberale tipica del cattocomunismo che vi condiziona hanno hanno del tutto frainteso la personalità craxiana la sua umanità umanità ruvida e trattenuta non solo il suo progetto politico Allora vi verrebbe voglia di prendere carta e penna e scrivere all Elefante una lettera furiosa dicendo che se c è qualcuno che non ha capito niente è lui che non ha compreso compreso il contesto e lo spirito che non sa che siete stati in una stanza per decine di anni con Nicola Matteucci e sicuramente sicuramente concludereste la missiva vabbè l e-mail con una sentenza di fuoco come Eccellentissimo et reverendissimo reverendissimo atque colendissimo Don Julián Ferrara questa vostra idea che le riforme liberali si possono fare solo attraverso attraverso la Controriforma cattolica es una bisquerada total Solo che in questo caso sfidereste la rispostina dell E- lefantino che vi potrebbe prendere a proboscidate con parole ora severe ora melliflue ora velenose e tutta la comunità del Foglio quel mattino riderebbe di voi povero povero coglione !) sempre che non volesse accusarvi di sciatteria ovvero di fiacchezza morale oppure potrebbe capitare di incontrarlo pochi giorni dopo a Roma da Fortunato Fortunato al Pantheon con il suo circo o da Checco er Carrettiere Carrettiere con il suo Barnum e sarebbe capace di abbracciarvi abbracciarvi e dirvi quanto ha apprezzato il vostro saggio sputtanato dal suo giornale E di fronte alla vostra faccia ammutolita anche lui senza proferire parola vi farebbe capire con la mimica e gli occhiacci ciò che avreste dovuto dovuto capire da soli poveri scemi e cioè che una cosa è il
Perché vedete i democristiani 137 confronto pubblico sui giornali in politica e tutt altra cosa sono i rapporti privati Perché è in privato che parafrasando Croce e ingollate tutte le ostriche possibili siamo autorizzati a riconoscere che non possiamo non dirci liberali E questa se non l avete capito sibila Sartorius è la lezione lezione suprema del liberalismo in Italia
Capisco benissimo le obiezioni Capisco benissimo le obiezioni voi scettici siete convinti che il sacro Elefante sia per il giornalismo e la politica quello che è stato Renzo Arbore nell intrattenimento televisivo televisivo Si sa che Arbore è stato un grande inventore di talenti talenti ma molti dei talenti inventati da lui a cominciare da quel tale Maurizio Ferrini il romagnolo completamente pelato e comunista vecchio stampo che diceva Non capisco capisco ma mi adeguo di fronte ai frequenti cambiamenti di linea del partito molti di quei fantasisti fuori dal cerchio di Quelli della notte e cioè dalla regia di Arbore sono impalliditi e poi quasi tutti scomparsi Perché esistevano in quanto creature notturne di Arbore non brillavano di luce propria In effetti c è una verità in questo approccio C è per esempio il caso di Pietrangelo Buttafuoco che è l autore di una delle migliori battute uscite nel finale del secolo scorso allorché il Movimento sociale stava affrontando il lavacro democratico di Fiuggi e si preparava a mollare l e- redità fascista L incendiario iperfascista Buttafuoco scrisse scrisse in una sua rubrichina a proposito dell approdo a destra destra di taluni esponenti postcraxiani li prendiamo dentro tutti o quasi Il principio è uno solo L unico socialista che non possiamo riciclare in Alleanza nazionale nazionale è Benito Mussolini Grande sintesi storica e politica di una bella promessa lo strenuo Buttafuoco Un cattolico un siciliano tradizio-
Capisco benissimo le obiezioni 139 nalista Sapete tutti che i siciliani sono una tribù stranissima stranissima che possono vivere mondanamente a Parigi o a Londra Londra ma quando il direttore del giornale gli telefona che vuole un pezzo sugli esquimesi loro dicono subito di sì e scrivono almeno cinque cartelle sulla cultura del popolo del ghiaccio gli inuit come si dice adesso e parlano di neve neve e foche e orsi polari con una competenza insospettabile insospettabile tale da lasciarci più che ammirati È evidente che degli esquimesi e del ghiaccio non gliene fotte niente a nessuno ma non bisogna lasciarsi scoraggiare dalla freddezza dell dell argomento perché arrivati a un terzo o a metà dell articolo articolo vedrete che l autore con precisione infallibile infilerà infilerà un riferimento alla Sicilia Citerà macari secondo la grafia sicula codificata da Andrea Camilleri un proverbio dell estremo Nord quel sagace detto iperboreo che dice megghiu cumannari ca futtiri oppure racconterà il fatalismo fatalismo della gente degli igloo esemplificato da un altro proverbio calati juncu ca passa la china che tradotto in siciliano reca spostati finché l iceberg non è passato quindi gli verrà in mente di citare la Magna Grecia e il Teorema di Pitagora parlerà della Finlandia chiamandola il continente nella convinzione squadernata che gli esquimesi sono il centro del mondo e dell umanità Questo è talento o no Non è il prodotto giornalistico di una magnifica promessa Solo che uscito dall orbita del Foglio passato al settimanale nordico Panorama il siciliano Buttafuoco si è trovato fuori dal suo ambiente di ghiacci ha fatto alcuni reportage in giro per l Italia ha scritto un romanzo fascistone di successo continua certe sue rubrichine e pubblica roba satirica non firmata sul giornale dell Elefante ma ci sarà un motivo se prima ti leggevano cinquemila persone ed eri una star e adesso ti vedono in mezzo milione e nessuno accusa ricevuta Che è successo c è stata la rottura del pack OPPURE PRENDIAMO IL CASO di Guia Soncini bolognese bolognese temibile e terribile la più brava scrittrice italiana
140 Venerati maestri almeno secondo una setta di ammiratori privi di ogni ritegno ritegno che la considerano anche una gnocca bestiale una meccanica divina come dice il sentimento mica tanto popolare popolare anzi piuttosto elitario Un giorno che gli gira male male l Elefante la licenzia in tronco perché si è disamorato di lei perché ha rifiutato un servizio perché voleva andare andare a New York o a Parigi a vedere delle scarpe di Manolo Blahnik o a fiutare una borsetta di Hermès e loro invece volevano mandarla a intervistare D Alema che pure le piace moltissimo e dice che le fa sangue all incirca come Tony Blair Lei protesta che il servizio non le va poi da cosa cosa nasce cosa le voci si alzano partono delle lettere di richiamo richiamo insomma sciocchezzuole così che autorizzano gli aziendali i produttivisti gli efficientisti a dire ecco la solita stronza Fuori di qui Non solo zoccola anche ignorante ignorante era si è pure fatta bocciare all esame da giornalista Intanto nel loro fortino gli adoratori di Guia replicano con i mortai sono tutte storie Il fatto è che l elefantiaco Giulianone ama soltanto le donne che può angelicare trasformandole trasformandole in immagini metafisiche proiezioni del femminino femminino nel settimo cielo cammei in cui la gnocca è una miniatura invisibile mentre la Soncini negli ultimi tempi non si limitava a scrivere di rossetti accessori di moda borsette fidanzati preservativi scopatine ma la metteva giù sempre più pesante sul lato ideologico facendosi beffe beffe allegre della linea del giornale sull embrione e sulla pillola erreùqualcosa e sulla tragedia filosofico-umanitaria filosofico-umanitaria degli aborti Tanto che l Elefante si è trovato davanti una donna in carne e ossa un essere pensante e polemizzante insomma una severa rottura di palle e si è scocciato ben presto ha pubblicato per vendetta e provocazione maschile qualche lirica d amore per la rivale Maria Laura Rodotà del Corriere Corriere della Sera così la Soncini è impazzita di rabbia ha inarcato la coda ed è successo il patatrac Solo che adesso al Foglio manca la Soncini e alla Soncini Soncini mancherà Il Foglio Perché soltanto su quel giorna-
basse e corporative corporative mentre noi dobbiamo fare uno sforzo e provare a descrivere un mondo Perché lo spirito liberale che si è diffuso nella società italiana ha lasciato tracce ha influenzato influenzato lo spirito del tempo ha cambiato i parametri Be ‘, il primo parametro cambiato è che non ci sono più parametri parametri Ognuno per sé E non ci sono più maestri Questo lo sappiamo già C è un affollamento di soliti stronzi Senza dubbio D altra parte è colpa del livellamento Voi saprete certamente perché l ha raccontata nel Provinciale e se non la sapete ve la racconto qui la storia di quando Giorgio Bocca che era alle prime armi alla Gazzetta del Popolo di Torino per avanzare nel firmamento del giornalismo andò a Milano a parlare con il direttore del pregiato settimanale settimanale L Europeo che si chiamava Michele Serra vedi gli scherzi del caso e delle omonimie il quale dopo avergli avergli parlato e averlo soppesato gli disse Sto discutendo con i Rizzoli se alzare la qualità del giornale o se abbassarla abbassarla a livello più popolare Pausa Se decidiamo di abbassarla abbassarla ti chiamo Ecco potremmo dire che la qualità si è livellata Verso l alto il basso la metà Una grigia uniformità C è chi sostiene sostiene che oggi i Montanelli i Bocca i Biagi non verrebbero verrebbero fuori non emergerebbero nessuno li noterebbe perché la concorrenza è troppa logora tutti non c è tempo nean- Capisco benissimo le obiezioni 141 le specioso e insidioso poteva raccontare le sue fanfaluche di donna volutamente fatua e di fidanzata inutilmente delusa delusa e manco a dirlo recidiva parlando esotericamente di canzonette e di politica di aerei e grandi magazzini di shopping e di moda Prada Gucci e tutta la compagnia in uno stile per cui si capiva bene che il consumismo dell autrice autrice era la concessione massima che il nichilismo altissimo altissimo dell Elefante poteva concedere ai suoi lettori laici amanti di cose superficiali freddi davanti al diritto romano romano gelidi di fronte all embrione e immuni dalle sottigliezze sottigliezze del pensiero teologico di Ratzinger MA QUESTE COME SI VEDE sono vicende
142 Venerati maestri che per farsi notare e dopo dieci articoli o dieci commenti non c è più la sorpresa A volte in certe sere afose o in certi pomeriggi d inverno mi metto a parlare con il vecchio vecchio Enzo Biagi con Giorgio Bocca con Indro Montanelli No con Eugenio Scalfari no lo conosco troppo poco Per la verità conosco poco anche Biagi Bocca e Montanelli che oltretutto è morto Ma in questi casi quando devi fare un analisi spregiudicata del clima sociale chi c è c è ANCHE BOCCA DICE che il livello si è abbassato Dappertutto Dappertutto senza scampo In ogni settore nella politica nella nella cultura negli spettacoli nello sport I maestri se ne sono sono andati Norberto Bobbio Alessandro Galante Garrone Leo Valiani Altiero Spinelli addio Dei vecchi partigiani di Giustizia e libertà in giro ne sono rimasti pochi pochini Gli amici del Partito d azione è sopravvissuto solo Vittorio Vittorio Foa che non lo schioda nessuno ma è anche l uomo che ha sbagliato più decisioni politiche di chiunque altro in Italia e dev esser per questo che ha ancora un grande successo a sinistra Gli amici che hanno lavorato al Giorno Giorno voluto da quel grand uomo di Enrico Mattei hanno tutti fatto carriera altrove E se uno guarda la televisione che cosa vede Culi e tette Adesso si è capito a che cosa serviva lo sdoganamento sdoganamento dei fascistoni Eh sì conviene Biagi è servito a sdoganare sdoganare i mignottoni e procacciatori di mignottoni per passare dalla bara fiammeggiante di Mussolini al divano del gerarchetto Perché è vero che i comunisti senza Marx e la falce e martello stanno andando a puttane in senso figurato Mentre i fascistoni senza Mussolini vanno a puttane in senso reale Veramente interviene con un ghigno ghigno Montanelli i fascisti andavano moltissimo a puttane anche quando z era Lui ! Sì per la maschia gioventù fassista fassista l andare a puttane era un punto d onore ir-ri-nun-ciabile ir-ri-nun-ciabile ! Quindi secondo voi non ci sarebbero grandi novità commenta Bocca fattosi pensieroso E come parlando fra
Capisco benissimo le obiezioni 143 sé e sé aggiunge però d accordo che sembra di vedere solo solo una tribù di soliti stronzi come dice bene Arbasino ma una società dovrebbe avere una classe dirigente Lo so benissimo benissimo che ai nostri tempi il potere capitalistico era fortissimo fortissimo c erano i monopoli con gli zuccherieri i chimici gli elettrici i petrolieri i siderurgici gli Agnelli e i Pirelli e i Falck e che quindi tutti noi giornalisti eravamo i giullari grandi sghignazzate ciniche compensate da rimborsi spese spese pazzeschi che andavano intesi come riscossa contro il potere di classe Anche se era una classe con una certa classe L Avvocato aveva avuto come istitutore Franco Antonicelli intellettuale raffinato e di sinistra mica balle E poi mica per niente è un uomo che ha portato in Italia Sivori e Platini Se volete sapere la mia idea salta su Montanelli la colpa è tutta del Sessantotto E ti pareva ribatte Bocca Sentiamo pure dice Biagi Il fatto è che il Sessantotto ha creato bande di spostati Studenti mediocri che hanno fatto studi imprecisi imprecisi a Roma o a Trento e se hanno evitato casualmente di diventare fiancheggiatori dei terroristi hanno poi dovuto trovarsi un posto dentro i giornali nella televisione nel settore pubblico negli assessorati dovunque avesse un senso il motto Sempre meglio che lavorare E siccome alcuni erano anche svegli dopo avere perso la fede o cambiato cambiato casacca hanno cominciato a darci dentro e hanno conquistato posizioni di potere Il più abile di tutti prosegue Montanelli è certamente Paolo Mieli Perché Paolino ha capito prima degli altri che le ideologie erano finite come hanno scritto per anni i giornalisti e quindi che era meglio passare allo show quotidiano quotidiano Anzi ha intuito che gli italiani avevano voglia di chiacchiere pettegolezzi storielline curiosità storie di donne come di banche retroscena dietrologie Un ricordo di De Felice una polemica sul fascismo la storia vista dal buco della serratura e di quando in quando una manovra politica per scompaginare gli equilibri Pressappoco quello che hai sempre fatto tu Indro in-
144 Venerati maestri tervengono all unisono Bocca e Biagi Già riprende Montanelli Montanelli ma io dovevo rappresentare la borghesia italiana ero colui che poteva indirizzare il voto delle madame e dei cumènda dare gli slogan del momento turatevi il naso naso e votate Dc Ero il tutore di un equilibrio essenziale di un immutabilità dovuta all inconveniente molto fastidioso fastidioso che l alternativa erano i comunisti Mentre Mieli viene dopo dopo il dopo oltre il pericolo rosso quando gli equilibri sono saltati il debito pubblico sta per tracimare Tangentopoli ha raso al suolo la politica e con la sua freddezza freddezza il suo controllo delle emozioni decide che l unica possibilità è l intrattenimento Scherza infatti l Avvocato Agnelli ha preso il Corriere una vecchia signora e l ha messa in minigonna Eccitante no Bel risultato dice Bocca a cui le vecchie signore non piacevano da giovane e figurarsi alla sua bella età Le vecchie vecchie dame con la gonna corta fanno vedere varici e carni molli La politica trasfigurata in uno spettacolo quotidiano quotidiano dà come risultato una politicuzza senza significato e uno spettacolino senza nerbo Niente visione e niente decisione decisione Una recita di figuranti con polemiche finte discussioni discussioni astruse retroscena più o meno inventati Allora mi sapete spiegare perché ci siamo voluti liberare dei nani e delle ballerine di Craxi che perlomeno los cojones li teneva teneva Hai ragione dice Biagi però devi considerare che Mieli è lo specchio di questa situazione No il regista ribatte ribatte Montanelli Uno dei più grandi rovesciafrittatisti si dispera Bocca affranto Sapete che cosa vi dico ?, si intromette intromette di nuovo Biagi Adesso vi racconto la vera storia di Paolo Mieli come la conosco io A me dovete credere io non ho idee non ho fantasia sono un cronista Come sentenzia sentenzia spesso e con malanimo Il Foglio Biagi è il re della della serie B Quindi da me non aspettatevi interpretazioni epocali ma tutt al più un resoconto INNANZITUTTO comincia Biagi bisogna ricordare che Paolo Mieli è figlio di Renato Mieli un comunista divenu-
Capisco benissimo le obiezioni 145 to anticomunista fervente In secondo luogo nessuno sa se davvero Paolino ha fatto l assistente di De Felice Erano anni bizzarri all università di Roma passava tanta gente e qualcuno ci si è anche fermato e alla fine gli hanno cucito addosso un concorso da professore associato Di sicuro il grande storico De Felice gli voleva bene perché erano due spiriti affini uno zio e un nipote Quando Mieli andava a casa dello storico il cane Attila annusava i pantaloni e poi dava un veloce e bonario via libera odore di storia odore genuino di polvere di libri di archivi Non nel senso che il boxer fosse convinto che Mieli andasse davvero all archivio archivio di Stato o in polverose biblioteche ci mancherebbe ma parlava spesso con gente che ci andava conosceva gli impiegati e sapeva com era fatto uno schedario Interrogato più tardi Attila lasciava capire arretrando con cautela le orecchie che nei risvolti dei pantaloni del dottor Mieli si avvertiva un certo aroma di Potere operaio sentori di analisi spregiudicata del fascismo un progressivo progressivo svanire di profumi di sinistra una traccia di discussioni mattutine con Scalfari qualche effluvio craxiano una pisciatina pisciatina di vecchi democristiani scafati un raggionamendo raggionamendo di De Mita Roba moderna Roba interessante Roba politica Spesso i cani capiscono di storia e di politica più delle persone dice Biagi anche se è vero il principio di Orwell che qualche cane è più uguale degli altri basti pensare pensare al fatto che il cane dell ambasciatore Sergio Romano di storia non capisce nulla in quanto tutta la sapienza storiografica storiografica se l è incamerata il padrone Ma per tornare all all argomento Mieli prosegue Biagi non soltanto il cane Attila Attila anche il professor De Felice sentiva a fiuto che il suo vecchio studente sotto sotto gli assomigliava IL GIOVANE MIELI è fatto così contempla le catastrofi quotidiane uno scandalo una rovina finanziaria un disastro disastro politico la caduta di un governo con la freddezza di uno che deve raccontare poi queste cose ai suoi amici Ernesto Ernesto Galli della Loggia e Pierluigi Battista come se fosse
146 Venerati maestri una barzelletta su una tragedia Voglio farvi un esempio dice Biagi succede che quando Paolino è direttore alla Stampa un topo d archivio del settimanale Panorama Panorama il giornalista Paolo Fabre rintraccia e sta per pubblicare pubblicare la lettera di Bobbio al Duce quella dove si pente e si duole del sospetto di antifascismo e ribadisce un accademica accademica fedeltà al regime Un altro direttore nella cortese e operosa Torino si sarebbe preoccupato si sarebbe fatto inquieto inquieto ma come qui ci va di mezzo il professor Bobbio una colonna dell azionismo e dell antifascismo torinese uno che ha discusso da pari a pari con Togliatti una coscienza coscienza morale della Repubblica un pilastro della Casa Einaudi oltre che naturalmente il più prestigioso commentatore commentatore filosofico-politico del giornale della Fiat Pensate Pensate a un padre della patria colto in flagrante peccato di conformismo verso la dittatura fascista situazione da far tremare le vene e i polsi Anzi da non dormirci la notte Tanto da organizzare incontri incontri diplomazie strategie persuasive e dissuasive E invece invece Mieli sta fermo Mieli tace Mieli ammicca Alza gli occhi li spalanca e lancia sguardi come per accennare adesso voglio vedere che cosa fanno che cosa dicono Chi Quelli Quali quelli quelli chi Quelli là lascia cadere cadere Mieli con un cenno del capo Ma quelli là quali santo cielo Si spieghi per favore ! Dai avete capito benissimo dice la smorfia di Mieli Gli intransigenti I bobbiani puri I fedeli democratici del rito torinese Finisce che Bobbio scrive una nota sulla Stampa in cui dice che quella lettera al Duce se l era dimenticata Proprio così non se la ricordava E vi potete immaginare il sogghigno impercettibile di Mieli dietro un espressione volutamente volutamente inespressiva la sua soddisfazione inesplicabile dietro gli sguardi di riguardo Il fatto è prosegue Biagi che anche quell episodio rappresentava rappresentava la conferma della tesi generale di Mieli che possiamo affiancare con facilità a quella di Arbasino i grandi se ne sono andati non torneranno più i cimiteri
Capisco benissimo le obiezioni 147 sono pieni di gente insostituibile come diceva il generale de Gaulle ormai si vedono esclusivamente i soliti stronzi Sì interloquisce Bocca l Italia l è malada Macché malata si oppone Montanelli l Italia è sempre quella è eterna In ogni caso riprende Biagi Mieli aveva capito benissimo benissimo e fra i primi la teoria del livellamento Ha capito subito che si trattava di un processo di lungo periodo Prendete un italiano tipico parte napoletano e parte nopeo il presidente presidente della Repubblica Giovanni Leone che fa le corna agli studenti tiè tiè o che si mette a dirigere l orchestrina al suono di Funiculì funiculà E adesso mettetegli a fianco il Berlusconi che fa le corna sulla testa di un ministro spagnolo spagnolo nella photo opportunity di un vertice europeo Vedete Paolino Mieli non ha avuto bisogno di scrivere un saggio sul trash lo ha registrato in diretta attraverso trent anni di storia nazionale e senza mai cambiare espressione con la faccia neutra dello scienziato che osserva l esperimento su una cavia dell entomologo che infilza i suoi insetti lo ha stampato in prima pagina
Davanti al complicato menabò della prima pagina Davanti al complicato menabò della prima pagina Mieli riflette È una fatica una fatica Questo giornale è una dannazione Nessuno la capisce la mia fatica Pensano che mi diverta Non sanno i traffici diplomatici i funambolismi funambolismi retorici che devo praticare per alternare negli editoriali editoriali Sartori e Galli della Loggia Panebianco e Sergio Romano Non è tutto Non basta Ogni tanto arriva anche un pezzo di Alberto Ronchey che per non smentire la fama fama ingegneristica risalente a Fortebraccio cita il prezzo del petrolio Brent sul mercato spot di Rotterdam Vedete che eclettismo devo sfoggiare che souplesse devo mantenere Ma per appiccicarmi un etichetta mi hanno accusato di avere inventato una categoria il mielismo mielismo per fare intendere che la mia tecnica consiste nello spargere dolci veleni sulla triste realtà Un metodo un po consolatorio un po insidioso Balocchi e profumi per sedurre sedurre e blandire il popolo che sarebbe poi la borghesia milanese e lombarda abituata a leggere il Corriere come come se fosse la bibbia quotidiana Ma che cosa sarebbe poi il mielismo Una bibbia con le figurine dell almanacco Panini Un vangelo borghese con il gusto del retroscena Calvari e resurrezioni insaporiti dalle dicerie Certo se ammettiamo che il mielismo esiste se io l ho creato davvero davvero se se se allora lo ha descritto bene il bravo giornalista giornalista Filippo Ceccarelli Eccolo qua
Davanti al complicato menabò della prima pagina 149 Inconfondibile miscela di spirito alto e materia bassa attenzione a tutto quanto è televisivamente popolare e popolarmente televisivo televisivo suggestioni perlopiù antiretoriche non di rado articolate attraverso attraverso disseminazioni di dubbi su mitologie consolidate apparente leggerezza allegra e spavalda disponibilità al gossip vulgo pettegolezzo pettegolezzo quindi al divertente all eclettico al frammentario visione visione conflittuale della realtà con conseguente sottolineatura di casi casi polemiche duelli e spargimento di polpettine di zizzania destinate soprattutto a uomini politici e intellettuali che si prendono prendono troppo sul serio culto del dettaglio ancora talvolta tirato fino all estremo limite e cioè ben oltre la vicenda in cui esso dettaglio s inscriverebbe … Ma io sono stato soltanto la superficie riflettente lo specchio di un epoca Tanto per dire l Italia non l ho mica mica inventata io anche se mi sarebbe piaciuto lo confesso Anzi se avessi potuto inventarla l Italia l avrei inventata inventata proprio com è in modo che un Mieli potesse farle il ritratto ritratto Ma insomma ragioniamo Non è che i tempi andati fossero fossero tanto migliori come sostengono o sostenevano le vecchie zie in quella lontana stagione di cui Arbasino dice dice che c erano le mezze stagioni e si studiava seriamente il diritto internazionale Voi obiettate adesso c è il trash Ma anche una volta cari i miei lettori non si scherzava prima del trash c era er trash Se non vado errato prima della spazzatura c era Monnezza Il romanesco i coatti brutto fijo de na mignotta li mortacci Oppure la traiettoria del trash potrebbe essere descritta dalla linea ininterrotta dal raggio ultravioletto che va dai film di Alvaro Vitali e Bombolo quelle pellicole scorreggione scorreggione fisiche corporali fatte e strafatte di bisogni e flatulenze flatulenze fino all ultima o penultima trovata la santificazione santificazione pubblicitaria del peto anzi la scorreggina negli spot patinati e glamour di quei due artisti del gusto medio Dolce e Gabbana Una scorreggina ed ecco quel tocco di intimità di domesticità di normalità di tepore insomma ci siamo capiti
150 Venerati maestri BALOCCHI E PROFUMI dite voi ma qui oltre ai balocchi balocchi ci sono anche le puzze Intanto gli scorreggini Dolce e Gabbana all accusa di volgarità si sono subito indignati buttandola in sociologia volgari saranno semmai L isola dei famosi e il Grande Fratello Quindi adesso cominciate cominciate a capire la fatica che fa il povero Mieli per allestire il suo reality Non tutto il trash può essere valorizzato giornalisticamente giornalisticamente per il pubblico del Corriere C è trash e trash Non si sa chi sia più trash in assoluto il campione nazionale Paolo Bonolis che quando parla mezzo romanesco romanesco e mezzo aulico un incrocio fra un sorcino e una professoressa sembra Renato Zero Susanna Tamaro che taceva da troppo tempo e quindi ci voleva poco a capire che stava preparando una sorpresina romanzesca Oriana Fallaci che a parte le idee sull Islam padronissima continuava continuava a scrivere io vo io fo pel mi babbo con uno straniante straniante effetto ottocentesco e collodiano Si potrebbe organizzare un campionato Anzi adesso che ci penso potrei chiedere a Pigi Battista di studiare per le pagine culturali una storia del trash che poi potrebbe essere anche in parallelo una storia della televisione moderna moderna Potremmo chiederlo ad Aldo Grasso ma non vorrei limitare l argomento soltanto alla televisione Chissà se Magris non avesse voglia di trovare un filo rosso nel trash televisivo un raggio ultravioletto che illumini l orlo dell dell immaginario di massa dal kitsch al trash E il camp e il cult naturalmente E da quando si parte Secondo una ricostruzione credibile credibile anche filologicamente con tanto di documenti stampati stampati e filmati come pretendeva De Felice la prima valorizzazione valorizzazione piena del trash la compie Adriano Celentano quel rompiscatole che di tanto in tanto scrive lettere aperte aperte ai vivi e purtroppo anche ai morti e che mi tocca pubblicare pubblicare perché in redazione dicono che è popolare Popolare chissà poi perché Celentano è un vero reazionario reazionario anzi peggio è un conservatore peggio è un conservatore conservatore di tutte quelle cose che sarebbe meglio più elegan-
Davanti al complicato menabò della prima pagina 151 te non conservare Perché mi dice Grasso nessuno dovrebbe dovrebbe avere dimenticato l antidivorzismo veramente fanfaniano della Coppia più bella del mondo una canzone il cui testo dev essere stato scritto a tradimento un attentato alle spalle dell autore della musica una coltellata all inconsapevole inconsapevole e incolpevole Paolo Conte E prima ancora nel 1970 il cosiddetto Molleggiato aveva cantato Chi non lavora non fa l amore uno sputtanamento delle agitazioni operaie e si deve ammettere che come risposta all autunno autunno caldo del 1969 era una bella buffonata ed è difficile comprendere come abbia fatto a evitare di essere picchiato picchiato da qualche operaio massa di passaggio Ma il clou Celentano lo raggiunse quando si proclamò figlio della foca in una storica edizione di Fantastico correvano gli anni 1987-88 Mise su delle puntate tanto traballanti traballanti e caotiche che tutta l intellighenzia nazionale si indignò indignò Giorgio Bocca riscoprì la categoria del cretino di talento Norberto Bobbio parlò di un cittadino di serie B e Lucio Colletti di un mezzo analfabeta Ettore Bernabei Bernabei l indimenticabile autore del brocardo secondo cui gli italiani sono cinquanta milioni di teste di cazzo si limitava limitava a sospirare mentre Biagio Agnes confessò Guardo ancora ancora la televisione e il sabato sera le mie figlie guardano me per vedere se mi viene un infarto Ma queste erano definizioni antipatizzanti se si pensa che invece Giuliano Ferrara ebbe a parlare ripetutamente della lezione di Celentano ed Eugenio Scalfari dopo avere scritto che il Molleggiato evoca l istinto e l indistinto indistinto commentò penso che stia nascendo una dimensione politica nuova che Celentano ha intercettato d istinto … So per certo che qualche uomo politico particolarmente attento attento segue con grande interesse le sue esibizioni televisive … Farà scuola Qualcuno prima o poi utilizzerà la lezione perfezionerà l esperienza la volgerà a qualche fine mirato e politico Forse Scalfari si sarà dimenticato queste parole ma noi adesso sappiamo che erano prossime alla profezia perché
152 Venerati maestri il Celentano improvvisatore del sabato sera metteva in scena una straordinaria anticipazione mediatica del Berlusconi Berlusconi della scesa in politica bastava guardarli entrambi entrambi non rassegnati alla calvizie entrambi ignoranti di politica entrambi galleggianti come turaccioli sulle onde onde di destra e di sinistra ma soprattutto di destra entrambi entrambi medianicamente in contatto con un Italia provinciale e profonda che il Cavaliere nei suoi show più riusciti identifica identifica come un pubblico culturalmente di serie inferiore seconda media ultimi banchi un immensa platea televisiva televisiva da educare al pensiero liberale o al pensiero celentanico celentanico uguale PRONTO CHI È Ah finalmente il professor Magris Ma certo passatemelo Non crede professore che per realizzare realizzare la consegna della staffetta tra il re degli ignoranti ignoranti Celentano e il leader politico Berlusconi capopopolo delle partite Iva ci volesse una serie cospicua di slittamenti slittamenti progressivi Una serie di figurazioni dello spirito faccia lei una progressione hegeliana verso la dimostrazione dimostrazione che il reale è razionale A me sembra ad esempio che occorresse che i Vanzina allestissero il loro catalogo di figurine e figuracce con il cumènda Zampètti l uomo della fabbrichètta e del qualunquismo antisindacale che tutto languido chiede alla moglie Virna Lisi in vena di nostalgie e anche lei propensa ai languori e magari a un revival matrimoniale Ma noi ti ricordi ?, e quando lei lo guarda fra il trasognato e l invitante speranzosa forse che complice l estate si rinnovi lì per lì il vincolo coniugale lo Zampètti piazza il suo atroce dubbio esistenziale Ma noi cosa dici eravamo alfisti o lancisti ?. Ci volevano Christian De Sica e le sue guitterie i vaffanculo vaffanculo lanciati a ogni chiusura di sequenza ma anche la precisione chirurgica vanziniana nell individuare le fissazioni fissazioni medie degli italiani dalle vacanze esotiche alla voglia voglia di divertimento insensata dal trenino che conclude volgarmente le feste fino agli amori estivi anzi le trom-
Davanti al complicato menabò della prima pagina 153 bate la ciulatina fino all apparentemente più sofisticato sofisticato e contemporaneo fare sesso che in realtà è orrore puro ancorché ricavato dal lessico metropolitano di Sex and the City Dall altro capo del telefono il professor Magris non risponde risponde Starà cercando il fil rouge ma Mieli non si preoccupa preoccupa del silenzio Nel frattempo sarebbe stato ancora più necessario distinguere il trash reale dal trash virtuale il trash sociale dal trash televisivo e mediatico dice Mieli Perché il sindaco Antonio Bassolino ce lo siamo dimenticati dimenticati quando si è messo a inneggiare al santo sociale padre padre Pio o quando lo si è visto ricevere dalle mani paffute del cardinale Michele Giordano l ostensorio con il sangue di san Gennaro da baciare Questo è un trash alla Giovanni Giovanni Leone guagliò di netto stampo partenopeo Mentre anni fa l exploit seminale a Sanremo di Loredana Bertè con la pancia finta a simulare una gravidanza probabilmente probabilmente anzi sicuramente isterica è invece tutto legato all all immagine ossia a un secondo livello di interpretazione Molto più moderno molto più fenomenologico quasi premonitore non crede professor Magris E che ne dice di Pupo Mara Venier Massimo Giletti Simona Ventura E di Daria Bignardi Fabio Fazio Michele Santoro Piero Chiambretti Di Roberto Benigni Di Alessandro Baricco C è una gerarchia C è una graduatoria CI SAREBBE PER LA VERITÀ anche un trash politico sospira sospira il professor Magris con una voce sepolcrale che sembra echeggiare dal vuoto di qualche cripta absburgica È vero riprende Mieli c è un trash che oscilla verso la dimensione dimensione folk come Umberto Bossi che traffica con i riti celtici e l ampolla sacra con l acqua del Po alle sorgenti del Monviso se la prende con i vescovoni e qualche volta gli viene voglia di polemizzare con il papa anzi con il Vaticano e ci manca solo che si metta a cantare Il Vaticano Vaticano bruceràààà come hanno sempre fatto quelli dell A- zione cattolica Ma della politica caro professore non
154 Venerati maestri gliene frega niente a nessuno e men che meno delle sue presunte regole Anzi Berlusconi ha insegnato agli italiani che anche in politica l apparenza è tutto e quindi nessuno ironizza più sul suo lifting o sul trapianto dei capelli e sulla sulla tintura studiatissima e curatissima dal parrucchiere personale personale un mago del colore Anzi il cumènda e l avvocato la mattina si guardano allo specchio si fanno schifo e con l aria ancora assonnata davanti al caffè giurano che assumeranno assumeranno un personal trainer per buttare giù la pancia smetteranno di mangiare rinunceranno al prosecco e alle patatine e alla moglie che li guarda dubbiosa o sospettosa chiederanno con aria colpevole Cosa dici me lo faccio il trapianto ?. Ma sa cosa le dico caro direttore ?, interviene finalmente finalmente Magris dai suoi sepolcri Quello che io trovo più imbarazzante imbarazzante è il trash che rimane ancora a mezzo fra la realtà e la sua rappresentazione Per esempio si ricorda Raffaella Raffaella Carrà in Carramba ! che sorpresa quel gioco così melodrammatico di incontri e agnizioni dopo distanze e ammutolimenti e abbandoni siderali con dotazione adeguata adeguata di lacrime e singhiozzi e scoppi di pianto Si capiva bene che la maggior parte di quella gente che si ritrovava dopo trenta o quarant anni di silenzio era fatta da membri di una tribù sconclusionata che poteva stare altri trenta o quarant anni senza incontrarsi ma che era attratta in uno studio televisivo proprio dalla potenza della televisione e della Carrà e a quel punto il pianto dell incontro era un esserci televisivo un Dasein mediatizzato un evento da vedere e rivedere al videoregistratore dopo avere radunato radunato a cena i parenti e gli amici infliggendo a tutti la tortura tortura dei replay Ma si figuri se non la capisco caro professore interrompe interrompe Mieli D altra parte in uno di quei programmi se lo ricorda ricorda ?, quello della moglie di Costanzo per la precisione come si chiama Maria De Filippi c è andato anche Piero Fassino a rivedere la sua vecchia tata che pretendeva che lui si ricordasse dell insalata russa dell infanzia Ma dico
Davanti al complicato menabò della prima pagina 155 io è possibile che il capo di uno dei maggiori partiti italiani italiani erede di Gramsci Togliatti Longo Berlinguer e di qualche altro uno che nella sua carriera ha fatto l impossibile impossibile per far dimenticare qualsiasi cosa avesse un sentore di russo compresa l insalata vada a commuoversi a C è posta per te Solo perché i suoi collaboratori gli hanno detto che in questo modo avrebbe dato un tocco di fervida umanità alla propria severa magrezza Le sembra il caso E guardi la fine che ha fatto un possibile venerato maestro maestro Guido Rossi uomo di altissima moralità che all occorrenza occorrenza era capace di tirare giù una pagina sull insider trading interpretato alla luce della filosofia greca e del diritto diritto romano ha inciampato nel pallone e si ritrova anche lui tutto allegro nel demi-monde di Lippi e Cannavaro lasciamo lasciamo perdere Moggi e Giraudo e tanti saluti al ricordo di Raffaele Mattioli vittoria mondiale e chi non salta un francese è ! Ma mi scusi caro professore devo lasciarla perché ho in linea il professor Bazoli E dal modo in cui Mieli pronuncia pronuncia Bazoli con l accento debitamente piano Bazòli e lo enuncia ore rotundo Magris avverte dietro quel cognome cognome la potenza delle banche cattoliche lombarde una fila infinita di cassette di sicurezza e di conti correnti di depositi depositi e di caveau ma a essere ricettivi si sentirebbe anche la lezione di Nino Andreatta qualche battuta di Mino Martinazzoli Martinazzoli la provincia brianzola e le cooperative bianche l efficienza di Corrado Passera Bazoli e Passera un cognome cognome piano e uno sdrucciolo che ritmo perfetto e quindi quindi Magris non si stupisce né minimamente si offende se la discesa ardita di Mieli sul terreno del trash finisce seccamente seccamente con un risolutivo clic PRONTO ERNESTO Scusami se non ti ho chiamato prima prima ero alle prese con Magris sempre alla ricerca del raggio raggio ultravioletto e dei superpoteri della letteratura europea europea e per liberarmene ho dovuto dirgli che mi stava chiamando Bazoli Il fatto è che dobbiamo venire fuori su
156 Venerati maestri questa storia del trash di cui dovrebbe averti parlato Battista Battista Ti viene in mente niente Sul volto barbuto del professor Ernesto Galli della Loggia Loggia si dipinge una leggera smorfia Conosce Paolo Mieli da decenni Hanno sempre lavorato insieme il pomeriggio pomeriggio lo passavano nello studio di Mieli discutendo di geopolitica geopolitica e di religione di antropologia e di sottogoverno Insieme hanno fatto il mensile Pagina che avrebbe poi generato in via eterologa Liberal e il professor Ernesto ha seguito il suo amico direttore in ogni spostamento alla Stampa e poi al Corriere Anzi a metà degli anni Ottanta Ottanta raggiunse Mieli anche alla Repubblica di Scalfari dove esordì con un articolo sulla politica laica sostenendo papale papale che i laici non esistevano provocando così l ira di Scalfari e per farla corta dopo altri due articoli di canto e controcanto l avventura laica e repubblicana si era infelicemente conclusa con piena insoddisfazione di tutti Be ‘, erano altri tempi in cui le polemiche avevano un contenuto Mentre adesso finite le ideologie Ernesto sa che cosa si aspetta Mieli Le idee Un idea Non ci sono santi niente scuse Ci vuole un idea Ma le idee non nascono dal nulla non maturano sugli alberi non si comprano dal fruttivendolo nemmeno le idee a pera Infatti a che cosa serve un Galli della Loggia se non a disegnare strategie culturali a prospettare prospettive prospettive a individuare nell intrico della civiltà di massa un filo rosso che leghi un tema a un altro facendo collidere collidere convinzioni sorpassate con concezioni completamente nuove Quando dal Corriere gli chiedono un idea Galli della Loggia si sente obbligato a fornirla anche se in quel momento lui magari stava pensando a trovare un ristorante ristorante per la sera E ALLORA NON APPENA MIELI gli ha comunicato il tema tema Galli della Loggia comincia a macinare concetti Non ha il linguaggio suggestivo di un Cacciari non conosce le profondità abissali e greche di un Galimberti è scettico
Davanti al complicato menabò della prima pagina 157 sulle definizioni storiografiche di Sergio Romano non manovra con le implacabili regolarità weberiane di Alberoni Alberoni ma è un meccanismo intellettuale molto ben funzionante funzionante E quindi comincia caro Paolo che cosa possiamo dire Il fatto è dice Galli della Loggia come parlando a se stesso che quando la presunta umanità è lo sfondo o il materiale di un reality show si capisce qual è il senso dello dello spettacolo Ma sappiamo bene o dovremmo saperlo che il mondo dei calciatori e delle veline dei tatuaggi e del piercing è ancora intriso di realtà non di reality Francesco Francesco Totti che esulta dopo un gol baciando l anello e rivolgendo rivolgendo così un pensiero alla fidanzata poi moglie Ilary e quando fa il gesto del biberon dopo il rigore decisivo decisivo a tempo scaduto contro l Australia non si è ancora liberato liberato dal sentimento popolare anche se mima i gesti dello dello spettacolo televisivo globale Prendi il caso dei tatuaggi di Materazzi o di Cannavaro veramente enormi e puoi anche stupirti che questi atletici difensori abbiano una famiglia famiglia dei bambini una casa normale Li immagineresti più facilmente in un film di alienità metropolitane guerrieri guerrieri di una battaglia inferocita nelle periferie tra fuochi o incendi di banlieue degradate E invece rappresentano la nostra regolare quotidianità magari vanno anche a prendere prendere i figlioletti a scuola e nell ora di ricevimento si informano informano con gli insegnanti sul loro andamento scolastico Il discorso non cambia prosegue Galli della Loggia quando il trash è ancora intriso di sociale di clanico nel senso anche del clan Celentano quando portavano i pantaloni pantaloni bicolori o del clan Berlusconi è uguale dove si portavano i calzoncini bianchi nel qual caso le sequenze risultano ovviamente ancora più inquietanti proprio per quel residuo di sostanza reale ancora presente nelle scene migliori Il Cavaliere che scandisce il ritmo del jogging con i suoi fedelissimi in completino candido alle Bermuda Bermuda momento eccelso è l istantanea di un irrealtà ancora reale realissima Che difatti qualche agosto più tardi si
158 Venerati maestri completa nelle feste a villa La Certosa con le esibizioni di Re Silvio che canta A gelusia con Mariano Apicella e non parliamo del vulcano finto con colata lavica annessa E troverà troverà il suo coronamento quando il sovrano perderà gli ultimi ultimi tabù novecenteschi e si farà il lifting agli occhi per poi rinunciare a ogni ritegno e farsi anche il trapianto di capelli capelli per correggere la calvizie ippocratica che lo faceva soffrire soffrire da decenni Ma non basta perché c è anche la messa in scena di Marrakech per i cinquant anni di Veronica il travestimento da beduino la collana di diamanti Puro Totò le Moko Eccola là la realtà che da virtuale diventa reale reale l apparenza che si fa sostanza il passaggio dal gassoso al liquido e al solido come diceva Marx Tutto ciò che è solido si scioglie in aria Sbagliato È tutto ciò che è volatile volatile aereo fluttuante che prende la consistenza del reale RIFLESSIONE ALTA commenta Mieli nascondendo a stento la sua perplessità riflessione altissima Potremmo mica scendere di qualche gradino Sai i lettori il pubblico pubblico C è la concorrenza di Vittorio Feltri con quel suo giornale giornale pulp Galli della Loggia esita per un istante e poi riprende riprende Mettiamola così una volta c era il pensiero forte Adesso c è Dagospia Perché è stato proprio Roberto D A- gostino a inventare anzi a creare una sovrarealtà Prima pubblicava pettegolezzi Mentre adesso ha modellato un mondo Un mondo finto un mondo vero un mondo comunque comunque iper-reale dove tutti agiscono e parlano come personaggi di quella galassia di quell universo Questo vuol dire che D Agostino non è soltanto un fissato che se ne sta chiuso in casa sua a Roma a leggere rotocalchi gossipari gossipari e a telefonare alle sue spie ma ha sostituito il suo sito all Italia contemporanea Tronchetti Provera non esiste esiste più come manager o imprenditore ma più che altro come marito di Afef e le sue iniziative finanziarie contano forse un po meno delle sue presenze mondane Sicché quando uno incontra Tronchetti non sa bene in quale contesto narrativo è collocato e con ogni probabi-
Davanti al complicato menabò della prima pagina 159 lità non lo sa neppure Tronchetti perché ormai l unico Tronchetti esistente e percepito è il Tronchetti della felicità felicità come lo chiama Dagospia E allo stesso modo con lo stesso processo tutti gli altri protagonisti della nostra società società contemporanea esistono in quanto figurine di D A- gostino Luca Cordero di Montezemolo Francesco Cossiga Cossiga Romano Prodi Silvio Berlusconi Dagospia è riuscito nell impresa eccezionale di sostituire la realtà con la sua quasi-realtà Un gioco di prestigio et voilà Anche tu Paolo Paolo sei un personaggio di Dagospia tua moglie i tuoi collaboratori collaboratori a cominciare da Pierluigi Battista Voi credete di esistere e invece esiste soltanto la vostra immagine riflessa riflessa nel pianeta artificiale di D Agostino La realtà italiana italiana ci ha messo quasi due giorni per capire che il direttore del Corriere Ferruccio de Bortoli stava per essere sostituito sostituito da Stefano Folli Ma nel mondo di Dagospia il cambio cambio era già avvenuto ed era stato annunciato con sicurezza sicurezza senza che nessun giornale si potesse permettere la stessa spregiudicatezza Con un pensiero reverente agli anni Ottanta e anche a Renzo Arbore e a Quelli della notte possiamo dire che ci troviamo davanti al trionfo finale dell insostenibile leggerezza leggerezza dell essere conclude il professor Ernesto VABBÈ D ACCORDO concede Mieli ma come possiamo possiamo trattarla questa idea dal punto di vista culturale Galli Galli della Loggia capisce di avere aperto un varco e dunque affonda il colpo D Agostino è la prova che noi siamo passati passati dall ideologia novecentesca alla modalità postrema e metasemiologica degli anni Duemila Dal linguaggio ai linguaggi dalle idee alle impressioni e in ultimo dal discorso discorso al cazzeggio Meglio al cazzeggio totale L Italia come entità reale non esiste più esiste una dimensione parallela in cui se si parla di Salvatore Sottile e di Elisabetta Elisabetta Gregoraci di veline che la danno o la promettono o la ritirano all ultimo momento ma sempre per questioni di carriera televisiva non ci si scandalizza e non si invocano
160 Venerati maestri riforme non si fa del moralismo che suonerebbe ovviamente ovviamente d accatto ma si commenta con una risatina sperando sperando che non ti intercettino altrimenti nel cazzeggio ci finisci tu È un paese delle meraviglie dice Ernesto in cui tra Luciano Luciano Moggi e Stefano Ricucci il demiurgo D Agostino sceglie Ricucci ma solo perché ha detto frasi memorabili come So bboni tutti de fa i froci cor culo degli altri e in cui nulla importa miliardi di euro o di euri possono venire inceneriti da investimenti fallimentari interi programmi programmi di governo possono essere annichiliti dalla demenza demenza di un sottosegretario ma con il corollario di un chissenefrega perché l importante non è la salvezza del paese reale ma che il cazzeggio continui Perché il mondo di Dagospia è un teatro dove Marchionne Marchionne ribattezzato Marpionne gioca certe sue indecifrabili indecifrabili strategie all interno della famiglia Agnelli e potendo dà un colpettino di gomito una gomitatina a Montezemolo Montezemolo mentre Bazoli con l aiuto di Passera muove le pedine della finanza cattolica contro la finanza laica che fu di Enrico Enrico Cuccia e alla fine dello spettacolo salta fuori una soubrette soubrette che li sistema mediaticamente tutti grazie all aiuto interessatissimo di un portavoce politico e guadagna il proscenio e alla fine sposerà un calciatore o un finanziere finanziere o un imprenditore o un immobiliarista oppure chissà chissà si butterà in politica e anche con un certo successo perché la politica non è più quella di una volta quando c erano le Frattocchie e l Azione cattolica ma è quella di oggi dove ciò che serve è l immagine la presenza un Dasein Dasein minore ma irresistibile D altra parte sibila Galli della Loggia anche tu l hai saputo saputo da Dagospia che Folli se ne andava e tornavi a fare il direttore del Corriere mica dal consiglio d amministrazione amministrazione Ernesto conclude Mieli sei sempre un maestro
Sicché ci si ritrova nel vasto mare delle idee Sicché ci si ritrova nel vasto mare delle idee senza più codici codici estetici senza canoni culturali senza decaloghi senza senza un manuale e nemmeno una precettistica come adulti che hanno perso i genitori le famiglie le convinzioni le idee le tradizioni le fisime Ma anche eccitati dalla sensazione sensazione visibilmente euforica che se non ci sono più le autorità morali gli infallibili fanno i paraculi o i cazzoni e i venerati maestri sono tutti morti o quasi si stabilisce di riflesso anche una compensazione implicita e cioè che si può finalmente dire ciò che si pensa Senza rimorsi senza richiami a un assioma senza riferimenti a un paradigma paradigma senza pregiudizi filosofici e politici Ragazzi il vasto mondo hobbesiano vi attende C è il mercato bellezze Le librerie sono piene di novità entusiasmanti entusiasmanti Ogni stagione l industria culturale sforna decine di capolavori Ma vale la pena di passare mattinate in libreria libreria sfogliando cocciutamente pagine e pagine con l i- dea retrostante che di un certo saggio o di un certo romanzo romanzo si deve conoscere perlomeno l argomento la sintesi una traccia del contenuto Ed è proprio necessario fatto questo uscire la sera trovare a fatica un parcheggio e infilarsi infilarsi in una multisala per venirne fuori due ore dopo con la netta idea di avere sprecato il proprio tempo Ah la neghittosa soddisfazione di permettersi di ignorare ignorare le nuove pubblicazioni così come i nuovi vincitori dei premi letterari le cinquine dei finalisti i duelli romanzieri romanzieri e la rara felicità di poter dire non l ho visto a propo-
162 Venerati maestri sito di un film di cui parlano tutti l impeccabile malizia con cui si nega di avere visitato e di voler visitare la celebre mostra o di assistere all attesa performance In un romanzo romanzo inevitabilmente sofisticato una commedia che si annuncia annuncia nel risvolto brillante e feroce Quella sera dorata di un tale Peter Cameron pubblicata vedi caso da Adelphi si staglia una signora Caroline che abita da decenni in una sperduta località dell Uruguay chiamata Ochos Ríos la quale se ne va a New York e conosce un amico della sorella sorella morta Tom Perth sceneggiatore per Hollywood Lei gli confessa Sono secoli che non vado al cinema E lui con serena calma Non ha perso molto Ora uno spirito sospettoso si chiederebbe fra parentesi per quale motivo occorre intitolare con le parole Quella sera dorata un romanzo che nell edizione americana si chiama The City of Your Final Destination ma queste sono pignolerie di chi non capisce la sovranità stilistica a- delphiana e l idea di paratesto che Calasso ha dettato Sta di fatto che quella risposta sul cinema è eccellente e si può applicare con analoga leggerezza terroristica anche ai libri e alle canzoni e a qualsiasi manufatto a sfondo culturale o artistico Non abbiamo perso molto Non avete perso granché Però voi siete anche gente che frequenta che va alle cene che partecipa a convegni che legge i giornali E dunque una infarinatura ci vuole bisogna saper annuire fingere di avere letto mentire per la gola e assicurare che in effetti che so Il Caimano lo avete visto Ma La stanza del figlio no quello no neanche se vi pagano Andiamo con ordine lo sapete benissimo che Nanni Moretti è la principale coscienza etica ed estetica della sinistra sinistra Memorabile quella volta che cazzeggiando al margine margine di un festival di Cannes si lasciò andare facendo la faccia schifata sulla sconfitta alle urne e accusando Fausto Fausto Bertinotti di avere fatto perdere le elezioni del 2001 al centrosinistra e tutti i progressisti amareggiati dissero vedete anche Nanni ha riconosciuto le cause Anzi la causa Bertinotti Non era vero niente come avrebbero
Sicché ci si ritrova nel vasto mare delle idee 163 spiegato i politologi nelle analisi sviluppate nel profondo delle loro catacombe ma intanto la gente ascolta Nanni Moretti non gli scienziati che scrutano i flussi elettorali disaggregano i dati fanno le simulazioni e poi rivelano verità complicate e impopolari che non vuole ascoltare nessuno e figurarsi se le ascolta Nanni Moretti Sarà proprio un caso allora che il film più esistenziale esistenziale della coscienza critica suddetta cioè La stanza del figlio si incentri sulla catastrofe famigliare provocata da una morte incongrua vale a dire su qualcosa di inesplicabile che lascia solo attoniti La morte è un evento di una brutalità brutalità così ingente e di una disperazione così accecante da risultare una cosa del tutto impolitica e da essere affidata affidata soltanto alla capacità di resistenza e rielaborazione psicologica degli individui Senza transfert politici senza riscatti collettivi senza catarsi pubbliche senza rivoluzioni rivoluzioni e senza martiri da celebrare Difatti invece di elaborare i suoi lutti politici Nanni Moretti folleggiava in quel mentre mentre sul versante pubblico in piazza Navona zittendo dal palco i capi politici del centrosinistra e vociando Con questi diriggenti non vinceremo mai !, e i diriggenti suddetti suddetti ammutolivano perché l aveva detto la coscienza critica critica portavoce indiscusso per quanto autonominato della società civile alla faccia loro politicanti incapaci che non sono altro Per poi lasciarli soli a guardarsi sconsolati e andarsene nella notte romana lui con le mani in tasca prendendo a calci una lattina e fischiettando tutto contento contento per come gliele aveva cantate Ammazza che lutto anvedi che botto NEL MONDO HOBBESIANO dei conflitti e del disordine del disincanto e dell assenza di regole si fa il possibile per restare aggrappati a un solo criterio l alternativa mi piace o non mi piace Solo che tutti voi avete alle spalle un bagaglio bagaglio un patrimonio una dogmatica qualcuno anche una teodicea e una soteriologia e allora qualche volta vi riesce difficile ridurre il giudizio su un opera a una questione di
164 Venerati maestri gusto o a una classifica personale Soprattutto quando si tratta di un film come Il Caimano che affronta tematiche politiche di alto profilo non ci si può limitare al giudizio che ne ha dato in un inciso schifato il Caimano stesso Berlusconi in persona commentando le aggressioni elettorali elettorali alla sua figura Contro di me perfino un film orrendo orrendo …. Orrendo no Sbagliato sì A voi sarà capitato di spiegarlo spiegarlo durante una cena in una casa di Roma a una colossale colossale festa a cui erano invitati Arbore Arbasino Caracciolo Caracciolo Citati D Agostino Golino Mafai Manzella Pardo Palombelli Rodotà Ronchey Serri Sartori Scalfari tutti che discutevano e si accaloravano senza che si stabilisse un giudizio univoco E allora avete chiesto l attenzione e mentre sguardi pignoli si concentravano su di voi avete detto più o meno Di fronte a un opera ambiziosa il giudizio giudizio non deve essere irriflesso Non si può dire soltanto mi piace o non mi piace Con queste parole siete usciti dal solco della vostra vita intellettuale degli ultimi due decenni Avete ritrovato all all improvviso il binario di una coscienza critica A me sembra che fare il ritratto di Berlusconi e del berlusconismo berlusconismo riassumendolo nella figura del piccolo cinematografaro cinematografaro che vive di espedienti significhi tradire la complessità e la densità di un esperienza storica politica e sociale Così va bene Complessità e densità Perché il berlusconismo berlusconismo non è affatto una vicenda minore una parentesi che domani consentirà di riprendere il filo con un heri dicebamus dicebamus porta dietro di sé il mondo della pubblicità dei soldi dei giornali della televisione dei fondi di investimento delle banche E allora sintetizzare tutto questo universo rutilante e ultramoderno nella figurina di Silvio Orlando equivale a perdere di vista l oggetto sociale il fenomeno collettivo il processo generale che si vuole rappresentare È come spiegare la Milano del Duemila con la Cinecittà degli degli anni Cinquanta Peccato allora che non potesse esserci Alberto Sordi Se lo sarebbe meritato Moretti
Sicché ci si ritrova nel vasto mare delle idee 165 Varie voci si sono sollevate chi approvando chi respingendo respingendo la critica Arbasino deve avere mugugnato che era la stessa critica che Adorno aveva rivolto alla Resistibile ascesa di Arturo Ui se si semplifica troppo la storia si dilegua dilegua la complessità si assottiglia lo spessore dialettico Il gangster che conquista il potere non riesce a essere un allegoria allegoria convincente del collasso della democrazia weimariana weimariana e del successo politico di Hitler In una chiave più casalinga Arbore pare aver sostenuto la tesi laterale che comunque il momento migliore del film è quello in cui Nanni Moretti in auto canta Furtivamente accarezzo la sua ombra Quasi tutti gli altri hanno lasciato capire che in ogni caso il finale con il Caimano che se ne va dopo la condanna in tribunale mentre i suoi seguaci appiccano incendi incendi che illuminano lividamente la dissolvenza conclusiva conclusiva era inquietante Rodotà potrebbe avere detto che è comunque un film che fa riflettere Ma quando un paio di voci hanno segnalato che quell opera meritava che si aprisse una riflessione una discussione un confronto il negromantico Sartorius ha chiuso il caso con il suo migliore migliore esorcismo No il dibattito no MA SE NANNI MORETTI rappresenta il côté intellettuale e sprezzante con tutti i suoi vezzi che rappresentano i nostri nostri vezzi la sua sufficienza che è la nostra sufficienza le sue idiosincrasie che accomunano la sua luminosa storia personale alle nostre miserabili esistenze la sua antipatia che è l antipatia tipica della sinistra spocchiosa allora bisognerebbe bisognerebbe provare a capire che cosa rappresenta invece ai nostri occhi Roberto Benigni Il problema vero è che Benigni Benigni ha preso l Oscar quella volta che Sophia Loren eccitatissima eccitatissima fece sobbalzare il petto nel gran décolleté e infine infine gridò Robberto !, infiammando d entusiasmo i cuori italici e dunque parlare male di Benigni sembra un insulto insulto alla bandiera E anche uno sfregio alla sinistra perché dai tempi in cui prese in braccio Enrico Berlinguer il giullare Benigni
166 Venerati maestri il coprolalico ed erotomane Cioni Mario non è più soltanto soltanto un clown dialettale È il grande attore e il puntuale regista regista che ha saputo trasporre la propria figura a un livello superiore collocandosi al livello dei grandissimi Tanto per dire Federico Fellini si è trastullato per anni con il circo evocando la poesia triste dei pagliacci traendone un film così mesto che sembra di sentire al di là delle immagini immagini delle stelle filanti dei coriandoli delle bolle di sapone l odore di segatura bagnata dalla pipì delle foche foche E ha celebrato monumenti nazionali vagamente fatui fatui come il Rex o il Grand Hotel di Rimini lasciando sempre trapelare l idea che l unica felicità possibile fosse infilare il naso e appoggiare le guance fra le tette della tabaccaia tabaccaia Invece Robberto sempre con la doppia b alla napoletana napoletana ha deciso di giocare in grande E quando uno gioca gioca in grande non deve avere paura dei giudizi dei critici stitici dei poveri pennivendoli stenterelli dei criticuzzi grulli e cacadubbi A un certo punto della sua carriera Benigni ha deciso che doveva osare l inosabile affrontare l inaffrontabile far parlare l ineffabile e l atroce narrare l inenarrabile e il feroce Ma sì E così ridendo e scherzando scherzando ha realizzato La vita è bella il sogno proibito degli italiani più cinici un film comico e tragico sulla Shoah E che ci voleva la poesia popolare e cinematografica di Spielberg con suspense e colpi di scena la bambina in rosso il rastrellamento del ghetto i riferimenti storiografici storiografici in ordine Oppure una riflessione severa e dolente filosoficamente filosoficamente impegnativa realizzata con la freddezza straniante di un Rohmer di un Loach Macché ci voleva solo la clownerie sbadatona degli italici di sinistra e la capacità capacità astuta di mettere su un filmetto da due soldi per mostrare al pubblico come si potesse alla lettera morire dalle risate anche ad Auschwitz non solo farci una canzoncina canzoncina come all epoca del beat e speculare sul sentimento sentimento umano delle platee per indurre quindi critica e pubblico pubblico a sciogliersi in singhiozzi e singulti e di conseguenza a
Sicché ci si ritrova nel vasto mare delle idee 167 scrivere chi di dovere recensioni compunte fra la comicità comicità e il lutto PERCHÉ PARLARE MALE di un film sulla Shoah è un o- perazione a rischio elevato dal momento che diventa facilissima facilissima l accusa velata o esplicita di antisemitismo Non è caro critico che non ti è piaciuto il film il fatto vero quanto inconfessato è che non ti piacciono gli ebrei Oppure Oppure non hai capito un accidente della profonda poesia con cui viene trattato un tema così tragico Ci vuole un cuore di pietra per non apprezzare l impegno di un film come questo che svaria su tutti i fronti del risvolto umano e manda un afflato etico screziato di umorismo Certo c erano sempre i soliti spiriti malevoli che di fronte all uscita di La vita è bella pur vivamente impressionati impressionati dalla scelta di un argomento narrativo così imponente imponente e quindi inclini a esclamare òstrega !, e a scrivere recensioni recensioni adeguate all imponenza dell oggetto non cessavano di porsi alcune domande di fondo che poi erano più o meno quelle ispirate dai pensieri elencati qui di seguito Ma questo Benigni è sempre quello Veramente dice qualcuno rompendo sottovoce l omertà noi ricordavamo un Benigni giovane che cantava canzonacce toscane sul corpo sciolto e poi teleguidato da Renzo Arbore a L altra domenica quando faceva un critico cinematografico stralunato e debitamente impreparato Divertente insomma insomma abbastanza Conosciuto come attore in film più o meno meno importanti con Ferreri e Fellini ma anche a un livello molto più commerciale con Massimo Troisi senza comunque comunque ambire a realizzare opere d arte e senza spacciare spacciare la sgangheratezza per un codice estetico alternativo Oppure lo si era visto in alcuni altri film come Johnny Stecchino Stecchino o Il piccolo diavolo davvero bruttissimi anzi desolanti desolanti anche se accolti a ogni uscita da un successo popolare così esagerato da chiedersi con una crescente stupefazione stupefazione estetica e critica per quale motivo il pubblico accorresse accorresse con tanto entusiasmo nelle sale cinematografiche
168 Venerati maestri E la risposta era in genere univoca Benigni rappresentava rappresentava la trasgressione consentita il sovversivismo spettacolare spettacolare dedicato al popolo medio genitori e figli cugini e parenti Era il giullare che irrompeva nel format televisivo del sabato sera e cominciava a straparlare di sventrapapere sventrapapere e di cetrioli di gnocca e patacca perché il gusto di Robberto per le anatomie genitali è sempre stata una sua peculiarità e poi baciava sulla bocca l algida Olimpia Carlisi a Sanremo minacciava di afferrare per le parti basse basse Pippo Baudo invocava Wojtylaccio manometteva una Raffaella Carrà spaventata e complice saltava sulle scrivanie del telegiornale cantava tutto allegro quando sento Berlusconi mi si sgonfiano i coglioni e di tanto in tanto forse per contrappasso culturale si metteva a recitare recitare tutto d un fiato una cantica dantesca per la gioia delle delle professoresse di materie letterarie e dei loro presidi com è noto qualche decina di anni fa tutti i presidi e i vicepresidi vicepresidi sapevano a memoria la Divina Commedia adesso devono accontentarsi di sentirla recitare da Benigni o tempora tempora o mores E allora veniva istintivo ricorrere all arma fine-di-mondo fine-di-mondo e formulare la domanda totale Ma è plausibile che quel tale Benigni così nazionalpopolare avesse in serbo una tale dote poetica da poter affrontare a cuor leggero il racconto dell Olocausto Che un talento comico non proprio proprio raffinatissimo potesse affrontare l indicibile Risposta Risposta dei duri ma quelli veri quelli che entrano in gioco quando il gioco si fa durissimo ma andiamo dai Sembra di risentire in proposito i discorsi di Giuliano Ferrara che su La vita è bella lanciò sul Foglio una campagna di lunatica lunatica ferocia andando alla ricerca di qualsiasi recensione negativa apparisse in America sintetizzata dalla definizione definizione irridente di one man shoah e da un aggettivo che consegnava Benigni a una dimensione di copia o di involontaria involontaria parodia ma forse anche di mimesi furbesca chaplinesque
Sicché ci si ritrova nel vasto mare delle idee 169 CON IL CHE SIAMO AL CUORE della questione Perché se un opera d arte viene premiata da un successo di pubblico pubblico così fluviale e solo pochi bastian contrari sostengono sostengono con dedizione irriducibile che si tratta di una ciofeca la prima tentazione sarebbe di dare ragione al pubblico e dire a Ferrara caro Giuliano noi comprendiamo benissimo benissimo le tue ragioni critiche e siamo anche convinti che tutti voi avete ragione quel film è un obbrobrio dal punto di vista estetico morale stilistico filosofico Ma allora perché perché il pubblico se ne frega del vostro parere e continua a pensare che La vita è bella è un capolavoro È sbagliata l I- talia Siamo davanti a un problema di cultura generale È sempre il momento in cui Brecht dice che se il popolo non approva la linea del partito bisogna chiedere le dimissioni del popolo Una verità fra le altre potrebbe essere che tanto Benigni quanto Nanni Moretti non siano semplicemente due facitori facitori di film ma piuttosto due incarnazioni del sentimento che la sinistra ha di sé Benigni un anima popolaresca senza nessun problema né alcun pudore a misurarsi con la dismisura dato che come direbbe Dario Fo è tipico dei giullari smitizzare il re e il prete il potere e la religione Anche se si potrebbe obiettare che un conto è prendersela con Berlusconi o il Vaticano e un altro conto è prendere lo sterminio e raccontarci sopra una favoletta Nanni Moretti Moretti invece è un riassunto vivente di quella superiorità culturale culturale ovvero spirituale ed etica che eleva ogni mezzo pensiero militante a metro di giudizio universale e consegna consegna i pensieri contrari a un insignificanza reazionaria ANCORA ADESSO se mandate un messaggio di posta elettronica al direttore del Foglio e fate un accenno a Benigni Benigni è assai probabile che a Ferrara gli scatti un riflesso condizionato e risponda con una lettera fluviale che possiamo possiamo qui condensare più o meno così Care le mie teste di cavolo di sinistra ulivisti e prodiani che avete trovato nella nella comicità grossière di Robberto un concentrato di amo-
170 Venerati maestri re per il popolo senza il popolo di ispirazione culturale senza convinzione di approssimazione intellettuale in cui la velleità non riesce nemmeno a nascondere la propria sciatteria e cari malpancisti dalemiani ex normalisti lettori lettori e sottoscrittori di Einaudi che avete sofferto ma anche goduto sotto sotto quando Nanni Moretti si è rivolto a D Alema intimandogli di una cosa di sinistra caro tutto tutto il mio popolo un po rintronato e coglione della sinistra riformisti storici ed ex rivoluzionari gradualisti e massimalisti massimalisti antagonisti e ambientalisti assessori e militanti simpatizzanti e semplici elettori presidi e professoresse adesso provate a farvi un bell esame di coscienza critica e confessate a voi stessi alle vostre anime flebili che se Benigni Benigni e Moretti non fossero di sinistra il vostro bilancio critico risulterebbe molto meno simpatetico Voglio dire che se Moretti non rappresentasse il caso clinico accertato e descritto in letteratura dell intellettuale di sinistra perennemente insoddisfatto della sinistra fino al mugugno anzi fino alla depressione e se Benigni non fosse andato in televisione da Enzo Biagi a fare campagna elettorale riconoscetelo sareste capaci di giudizi assai malevoli C è qualcuno che è uscito dalla proiezione di Pinocchio Pinocchio convinto di essersi divertito o da La tigre e la neve pensando che meritasse il prezzo del biglietto Qualcuno ha gradito davvero il trucchetto delle oltre ottanta citazioni citazioni tratte dalla letteratura mondiale di cui sono intessuti i dialoghi di quest ultimo film rivelate a distanza di tempo tempo evidentemente per mostrare quanto erano prevenuti quelli che ne hanno parlato male al punto di non capirne l altezza culturale Oppure le vostre considerazioni critiche critiche sono dettate dallo spirito di parte dall appartenenza a una comunità di destino Se è così allora teneteveli i vostri due guitti l istrione Benigni il tenebrale Moretti Tenetevi la loro fiacchezza morale gabellata per superiorità godetevi una concezione parochial addobbata con l eleganza vacua dei panni virtuosi virtuosi Anch io del resto ho dato un contributo alla santifi-
Sicché ci si ritrova nel vasto mare delle idee 171 cazione di Robberto minacciando di tirargli le uova al Festival di Sanremo se l avesse buttata in politica e lui ha virato sulla Divina Commedia recitando vergine madre figlia figlia del tuo figlio con bella ispirazione bell opportunismo opportunismo tattico e soprattutto con grande soddisfazione di tutti gli insegnanti di materie letterarie che insistono nella favola favola che se in televisione un divo popolare recita Dante i giovani si avvicineranno meno malvolentieri alla letteratura letteratura alta con lo stesso ragionamento fallace che se Luciano Luciano Pavarotti duetta con Sting o Bono o Zucchero i giovani si avvicineranno alla lirica storie Pavarotti che canta il rock come un cantante d opera fa scappare da ridere Quanto a Moretti non abbiamo parlato male del Caimano anche perché conteneva l argomento che il Cav ha vinto la partita da vent anni si è impadronito delle menti degli italiani è penetrato nelle coscienze E noi gente senza coscienza abbiamo apprezzato fino in fondo la penetrazione NEL VASTO MARE DELLE IDEE ciascuno è libero di pensarla pensarla come vuole e di farsi piacere chi gli pare Lo storico Paul Veyne scrisse un libro rivelatore dedicato all angoscioso angoscioso problema i Greci hanno creduto ai loro miti La conclusione era che non ci credevano affatto non erano mica scemi ma sostenevano di crederci per ossequio alla socialità per rispetto delle convenzioni perché quando si è d accordo anche sulle cose meno credibili i conflitti nella comunità si riducono In modo analogo sosteneva Veyne i membri della gioventù comunista nell Unione Sovietica erano molto scettici sul socialismo reale anzi erano convinti convinti che fosse una patacca ma si guardavano bene dal confessarlo ed esponevano una fede chiarissima sicché alla fine la fede apparente diventava l unica fede reale Si può aggiungere che negli anni Venti e Trenta i filosofi neopositivisti neopositivisti del Circolo di Vienna erano tutti agnostici e scettici sulla religione indifferenti alla metafisica e alla trascendenza ma ogni domenica Moritz Schlick Rudolf
172 Venerati maestri Carnap Otto Neurath e gli altri si ritrovavano nel duomo di Santo Stefano alla messa delle undici per assistere a una liturgia con belle sezioni di archi e ottimi cori e poi salutare la buona borghesia viennese fare i dovuti convenevoli convenevoli prendere una cioccolata e arrivederci a domenica prossima Dunque a chi chiede se siete ancora di sinistra e cioè fuori moda potrete rispondere come Michele Serra ormai ormai sono di sinistra più che altro per affetto che è un sentimento vintage nell epoca degli innamoramenti e del fare sesso Nessuno è obbligato ad aggiungere valutazioni entusiastiche su Nanni Moretti e su Roberto Benigni in quanto portatori di idee contrarie alla destra Anzi è consentito consentito distinguere dire che vi piace Nanni solo in parte oppure che avete dei dubbi su Robberto di cui gradite la fisicità materialistica ma non l ambizione a realizzare ormai solo presunti capolavori E se qualcuno persiste con obiezioni radicali negando qualsiasi validità culturale a entrambi si può sempre ricorrere a gesti svagati e a smorfie smorfie disilluse ma per concludere poi con l unica deterrenza rimasta sì va bene c è una distanza fortissima fra il riscatto riscatto del proletariato la salvezza degli umili il mondo nuovo la rivoluzione il riassetto degli equilibri capitalistici capitalistici e l ideologia di Moretti e Benigni però ogni volta che salta fuori il discorso sulla cultura della destra non so perché perché a me non vengono in mente Pareto o Michels Schmitt o Evola Gentile o D Annunzio Prezzolini Papini o Soffici mi viene in mente il Bagaglino E allora di fronte alla statura intellettuale di quella destra destra lì riconosciuti tutti i limiti dei progressisti si abbassa lentamente il livello di antipatia verso quei due tipi là quelle due figurine che un giorno c è da scommetterci qualcuno metterà insieme nel film finale e nostalgico mesto mesto e sarcastico dolorante ed evasivo pasoliniano e chaplinesque chaplinesque sulla morte e trasfigurazione della sinistra italiana
A questo punto possiamo anche confessare A questo punto possiamo anche confessare che la nostra e vostra Bildung è stato un lavoraccio da cani Abbiamo ancora ancora incisi nella memoria come solchi faticati i sacrifici fatti negli anni Sessanta e Settanta con le rate di Einaudi e poi gli sforzi a cui ci siamo sottomessi per uscire dalla politica politica e dal politicamente corretto attraverso molte difficili prove di acrobazia intellettuale Veri esercizi da funamboli Si dà il caso che abbiamo sostituito Marx con la Mitteleuropa Mitteleuropa la Mitteleuropa con Battiato Battiato con la New Age la New Age con il ritorno al cattolicesimo poi la sinistra sinistra con il liberalismo il liberalismo con la destra dura il dissenso avventurista con il consenso conformista e infine infine abbiamo sputacchiato via anche la destra pfui per ritrovare ritrovare un onesto senso di direzione progressista riformista riformista gradualista perché si sa che in fondo Keynes aveva ragione su tutto Con questa quantità di slalom c era da restare turbati e provati perfino un po storditi e ubriachi e infatti così è avvenuto A un certo momento qualcuno ha rallentato ai margini della pista ha messo un piede a terra e ha confessato confessato non ce la faccio più La realtà è opprimente Cambiare Cambiare lo stato borghese è ancora più difficile che abbatterlo Il pragmatismo è impegnativo Le riforme sono faticose La loro riuscita incerta Sono un po stanchino Tanto vale allora darsi all intrattenimento Alle storielle storielle alle avventure e disavventure dell Io del Tu dell Egli della mamma e del babbo di qualche cugino o cugina al-
174 Venerati maestri le storie di famiglia fino alle nonne alle vicende d amore e di morte di guerra e pace di concupiscenza e sesso frustrazione frustrazione e impotenza Ai romanzi insomma Qualche facinoroso trascorsi gli anni della sovversione e delle avanguardie aveva sospirato se si devono proprio leggere delle storie inventate allegoriche o metaforiche o realistiche che almeno siano divertenti E sotto questo aspetto riguardando la storia letteraria del Novecento bisogna bisogna riconoscere che il divertimento era stato prossimo allo zero Joyce una fatica Musil una noia Proust una mazzata Dicono che nella sua Praga notoriamente magica magica Kafka si divertisse un mondo a recitare i propri testi più misteriosi e crudeli fra le matte risate degli amici ammazza ammazza che forza lo scarafaggio e ottimo il numero di quel Gregor Samsa Ma su tutti noi grava il peso di troppi studi universitari e seminari e corsi monografici che hanno sviscerato sviscerato Kafka per scrutarne in profondità il significato antiutopico antiutopico e ci hanno lasciato una pesantezza indicibile o indecifrabile o meglio indigeribile sullo stomaco Per questo molti hanno preso una decisione sanguinosa sanguinosa mai più narrativa mai più romanzi e anche mai più anti-romanzi o roba così Addio a tutti a García Márquez a Tolkien alla Blixen a Saul Bellow a Updike a Mailer a Handke a Bernhard Addio agli americani agli inglesi ai tedeschi ai francesi agli scandinavi ai sudamericani agli indiani ai cinesi e ai giapponesi addio a chiunque abbia scritto un romanzo Nessuno ci disturbi più con l idea che la forma romanzo può descrivere una società o una cultura cultura meglio di un analisi di Ilvo Diamanti o del Rapporto Censis Ci possono credere tutt al più quelli che concepiscono concepiscono ancora la letteratura come avventura esistenziale impegno diretto registrazione sul campo tutti coloro insomma insomma che continuano a guardare alla narrativa come a uno strumento di conoscenza Conoscenza va precisato non nel senso mondano secondo secondo cui grazie a due citazioni letterarie ruffiane si può rimorchiare la bellona al party con qualche accenno squi-
A questo punto possiamo anche confessare 175 sito che può prendere le mosse dal nouveau roman perché nelle fasi di corteggiamento i francesi sono sempre un ottimo ottimo auspicio come lo champagne magari buttando lì con un ammicco il titolo di romanzi come quello degli slittamenti slittamenti progressivi del piacere che è molto d annata promettente promettente e sexy Meglio evitare infatti gli scrittori contemporanei contemporanei tipo Jonathan Franzen o Michel Houellebecq perché si rischia il gioco delle figurine io non l ho letto io sì un capolavoro ma non si coincide mai e si rischia di andare a letto con l incubo di una sfasatura culturale premessa premessa di piaceri asimmetrici Mentre sui romanzi di trenta trenta o quarant anni fa tutti devono fare finta di averli letti mais oui e come no Bonjour tristesse indimenticabile la Sagan Sagan oggi ci direbbe ancora qualcosa sulla società francese francese O tanto vale per capire qualcosa di quegli anni riascoltare riascoltare Juliette Gréco Invece no che delusione meglio dimenticare feste e vernici salotti e mostre la parola conoscenza vuol dire che certi romanzi assai documentati uniscono alla suggestione suggestione narrativa all epos e all ethos il fatto politicamente rilevante che illustrano la vita sociale il capitalismo i rapporti rapporti di forza e di classe la storia le storie la Storia SONO TUTTE CHIACCHIERE I romanzi non illustrano niente Confondere uno strumento di conoscenza sociale con un mezzo di possibile conoscenza carnale è un peccato peccato che Adorno ad esempio non avrebbe mai perdonato a Lukács Quella storia dei romanzi che rispecchiano la società società andava bene quando si trattava del Settecento e dell dell Ottocento adesso capirai se c è bisogno di un romanzo per conoscere l America del capitalismo furibondo o la società società gerarchica in Giappone oppure l ambiente di borsa a Londra o per fare effetto su una tizia dalle gambe molto lunghe che appare inattesa a una grigia festa di professori universitari Quella della conoscenza sociale è una carabattola carabattola in più un piccolo omaggio al cliente una sorpresina sorpresina da uovo di Pasqua per giustificare il fatto che si perde
176 Venerati maestri tempo con i romanzi di fronte a chi vi guarda come dei fannulloni voi potete dire che in realtà state facendo della sociologia ad alto livello seppure in via informale e tangenziale tangenziale Senza ipocrisie si deve ammettere che se un romanzo vale qualcosa come narrazione come ritmo come personaggi personaggi come storia altro che società e sociologia dopo un ottantina di pagine si corre in fondo all epilogo proprio proprio per vedere come va a finire Placata l ansia dopo si legge e si rilegge belli tranquilli saltando le descrizioni perché le descrizioni annoiano anche chi le scrive e servono servono solo per far vedere che lo scrittore conosce parole come giaietto o cretto e nomi di alberi ed erbe che tutti hanno dimenticato anche i contadini In fondo non aveva torto quella leggendaria scrittrice orgogliosa e rabbiosa che anni fa aveva scritto un potentissimo potentissimo romanzo Insciallah ed era convinta che si trattasse di una delle prove più fragorose della letteratura mondiale di tutti i tempi E mentre si trovava a Stoccolma nei giorni della della proclamazione del Nobel per la letteratura e passeggiava passeggiava al tramonto con un caro amico e collega si era messa a parlare di certi romanzi e romanzieri e i suoi discorsi erano all incirca così Eh sì Steinbeck è un grande scrittore … Certo Dos Passos Faulkner l America … Hemingway … Saul Bellow … Ma …. Qui faceva una pausa guardando in faccia l amico come a riscuoterne l assenso preventivo prima prima di sganciare la bomba atomica Ma Insciallah !, e spalancava spalancava le braccia alzando le mani come se immense folle di romanzieri di valore mondiale dovessero arrendersi alla forza epica del suo libro e di lei come autrice per necessità per fatalità per Insciallah Henry Miller un grande visionario visionario Norman Mailer John Updike Truman Capote Philip Roth Raymond Carver straordinari reportage sull uomo americano … Ma Insciallah ! Vuoi mettere E con questo aveva sistemato la letteratura del Novecento Novecento con lo stesso tono di Peppino quando chiude la discussione discussione con Totò dicendo e … e ho detto tutto Cioè
A questo punto possiamo anche confessare 177 con il riconoscimento disarmato e disarmante che non servono più le parole perché di fronte a ciò che è evidente di per sé stampato dal destino nel cielo dell umanità rimane rimane solo il silenzio e lo stupore Insciallah E tanti bei saluti saluti rabbiosi e orgogliosi ai critici e criticuzzi eventualmente eventualmente in disaccordo Basterebbe questo episodio scandinavo per stabilire una volta per tutte che la letteratura è una materia volatile volatile dove è difficile fissare certezze assolute si va per graduatorie graduatorie e per filoni per parentele e assonanze non c è scienza o scientificità che tenga e infine ciò che conta è il gusto Ora è evidente che il suddetto gusto costituisce un criterio soggettivo privo di qualsiasi riscontro misurabile Il gusto appartiene all inopinabile Per questo in certi momenti momenti si mettono inopinatamente in moto flussi di sintonia sintonia nell opinione pubblica si alzano ondate di consenso maree di popolarità e allora esplodono i bestseller Succede con Il nome della rosa in cui i lettori hanno trovato trovato ciò che da tempo stavano cercando a tentoni Il Medioevo Medioevo l età feudale i contadini di Linguadoca Duby Le Goff Le Roy Ladurie i monaci un giallo una profezia e un libro in cui Umberto Eco ha provato a infilare tutta la sua cultura nel tentativo fallito di assassinare il romanzo insalsicciandolo di filosofia e teologia medievale Infatti i lettori mica sono scemi appena si accorgono che l autore ha attaccato la predica filosofica saltano con l occhio dove riprende la trama e si divertono moltissimo a dispetto delle intenzioni teologiche del professore di semiologia semiologia e della sua immensa cultura filosofica Il fatto è che grazie al cielo un romanzo non è un film al cinema durante il film di Benigni La tigre e la neve non si possono eliminare le ottanta citazioni letterarie che Cerami ci ha scolpito dentro da Cervantes a Paolo Conte e quando la coppia dei due piccoli diavoli Benigni e Cerami rivela l inghippo ci si sente più stupidi e ignoranti a meno che non prevalga la voglia bastarda di prenderli a bastonate per i loro gratuiti giochetti
178 Venerati maestri Su una sdraio invece sotto l ombrellone Umberto Eco può lamentarsi e reclamare fin che vuole sensibilizzare anche il bagnino rivolgersi al barista in cerca di supporto ma delle sue elucubrazioni medievali non c importa niente niente e ancora oggi passati tanti anni in attesa del bagno ristoratore ristoratore vogliamo sapere solo come va a finire la storia e chi è l assassino fra tutti quei frati PERCHÉ A DIFFERENZA del chiarissimo professor Magris Magris e dell insigne critico Citati si sostiene qui che l unico momento a parte le ferie in cui è consentito dedicarsi alla lettura dei romanzi è durante un attacco di influenza Succede ogni anno allorché il virus giunge al massimo del contagio nel letto con la febbre a trentasette e sette lievemente intontiti dopo il tè caldo del pomeriggio l a- spirina e un sonno ristoratore c è un piacere morbido avvolgente nel leggere storie cretine Il più delle volte finito finito un romanzo ci si chiede perché diavolo piaccia tanto al pubblico e perché la gente faccia la fila alla cassa delle librerie e degli ipermercati per portarsi a casa come un trofeo il libro da alta classifica Per esempio letti due o tre romanzetti di Camilleri e messo agli atti il personaggio personaggio di Montalbano con le storie della sua morosa e del suo sottoposto Michele Augello assimilate tutte le paroline paroline della lingua sicula usate dallo scrittore i cabasisi e i fimmini una persona normale non avverte il bisogno impellente impellente di leggere l ultimo libro di Camilleri Mentre decine decine di migliaia di persone invece sì vogliono il capitolo successivo la nuova storiella l ultima avventuretta da Vigàta Non si stancano mai Per questo sia consentito dire che Susanna Tamaro non ha capito niente Dopo l impressionante impressionante successo di Va dove ti porta il cuore avrebbe dovuto confezionare ogni anno un piccolo capolavoro inessenziale inessenziale un centinaio di paginette leggere con storie irrilevanti di numerose mestizie e poche felicità famigliari alimentando alimentando di continuo il mercato e l editoria non solo naziona-
A questo punto possiamo anche confessare 179 li con una pioggerella di pensierini flebili copertinati con cineserie e colori attenuati Da troppo tempo invece tace Susanna Tamaro quindi il suo nuovo libro incombe su di noi anzi è già fra di noi e sarà sicuramente un libro pesante almeno nelle intenzioni dell autrice E dire che aveva tutto per essere una protagonista protagonista in primo luogo una sessualità dai contorni incerti e sottaciuti assecondata da un immagine da elfo con accattivanti accattivanti orecchie da puffo una religiosità collocata fra il cristianesimo cristianesimo e il buddhismo non lontana dunque dalle filosofie filosofie di Siddharta e Roberto Baggio rimarcata dalla passione per le arti marziali orientali poi una riscontrabile inclinazione a non farsi capire o a farsi fraintendere e comunque comunque ad alludere a cose indicibili trascurando deliberatamente deliberatamente l insegnamento fondamentale di Wittgenstein su ciò di cui non si può parlare si deve tacere I più superficiali superficiali hanno letto il libro come un invito a lasciare il marito marito e a scappare con l amante Non si sono accorti che parlava parlava della ricerca del divino dentro di noi Date queste caratteristiche per noi superficiali è stato un errore imperdonabile far seguire al romanzo leggero Va dove ti porta il cuore il romanzo pesante Anima mundi ormai di capolavori letterari non ne escono più anche i grandi autori tacciono o pubblicano delle minchiatine e un autrice che puntava esplicitamente al capolavoro all all opera totale risultava fortemente sospetta Sospetta in primo luogo di non avere capito un tubo Capito niente del mercato niente dell editoria Bisognerà sottoporla ben presto al test di scadenza per vedere se non sia scaduta Come si fa Seguire le istruzioni qui sotto CI SONO ALCUNI METODI praticamente infallibili per capire se un artista un fantasista un intellettuale ha raschiato raschiato il barile del proprio talento e della propria fortuna Quando un comico per fare ridere è costretto a vestirsi da donna il segnale è inequivocabile Altro indizio sicuro di crisi creativa si individua quando il celebre cantautore
180 Venerati maestri inserisce nell ultimo disco la trascrizione di un antica canzone canzone popolare A sua volta il regista che ricorre alla gherminella gherminella del film nel film e del cinema sul cinema non meriterebbe commenti se non fosse che i registi italiani cominciano la carriera o raggiungono il primo successo proprio con il film sul cinema con il metafilm vedi il caso di Tornatore con Nuovo Cinema Paradiso Se ne dovrebbe dedurre facilmente che la crisi del cinema italiano comincia comincia a priori esiste come categoria ontologica è una crisi immanente Non è ben chiaro invece se c è un sintomo che comunica comunica la crisi dello scrittore Per esempio cominciamo dai dati di fatto gli addetti ai lavori sospettano che l ultimo romanzo romanzo di Alessandro Baricco Questa storia non sia andato secondo le aspettative del mercato Il dubbio è sufficiente per aprire un dossier perché potrebbe trattarsi di un caso da manuale non sarà che l eternamente giovane Baricco specialista negli effetti bariccati nei corsivi nei maiuscoletti maiuscoletti che rilevano nella pagina lo stupore infinito delle parole parole non sarà che lo scrittor giovane e avvenente la bella promessa di una letteratura così striminzita superata la boa del mezzo dei suoi quaranta stia per farsi catturare proprio in questi giorni dalla bruttezza indurita del ma sì del solito stronzo Su questa scivolosa materia il dossier Baricco deve cominciare cominciare da una sintetica descrizione della sua personalità Raccontano alla Stampa dove era un collaboratore detestato detestato da molti per la sua prosopopea ma ammirato a denti stretti per la sua bravura che quando lo mandavano a seguire seguire un concerto mettiamo di Maurizio Pollini che eseguiva eseguiva poniamo il caso Beethoven Baricco dopo la serata a teatro teatro tornava a casa e scriveva quattro immaginose cartelle in cui spendeva il suo stile migliore per spiegare quanto era bravo Beethoven non Pollini D altronde nella visione di Baricco Beethoven è una figura eterna che appartiene alla Musica alla Storia al Mito mentre Pollini è un interprete una figura transeunte uno strumento passeggero dell arte
A questo punto possiamo anche confessare 181 Nel corso della sua già consistente carriera Baricco ha realizzato programmi in tivù e spettacoli teatrali ha messo messo su una scuola di scrittura creativa ha creato siti Internet Internet e blog ha concesso alla Repubblica qualche saggio della sua scrittura ha parlato della globalizzazione ha ritagliato ritagliato l Iliade per i giovani d oggi eliminando le parti fastidiose fastidiose e fuori moda insomma si può dire che appare come la personificazione dell artista del tempo nuovo Disprezzato Disprezzato dalla grande critica e idolatrato dai piccoli fan Dietro tutto ciò che fa c è un idea di letteratura come consumo consumo un supermarket dove gli spiriti inquieti dei giovani d oggi possono trovare ciò che fa per loro anche se ancora non lo sanno e lui può spiegarglielo con l aria del fratello maggiore quello figo che ne sa più di loro Nessuno nel vostro giro di conoscenze confesserà che gli piace Baricco Al massimo ci sarà chi si riempirà la bocca bocca di tortuosità melliflue per il timore di incidenti diplomatici diplomatici Anzi c è una formula meravigliosa che consente di superare ogni confronto anche nei casi dubbi e difficili in cui il vostro interlocutore o peggio la vostra interlocutrice interlocutrice sia un ammiratore o ammiratrice di Baricco Basta dire semplicemente tutta la produzione di Baricco è una schifezza schifezza pardon letterariamente piuttosto discutibile però a ripensarci Castelli di rabbia non era un cattivo romanzo A destra chi lo conosce lo detesta Per la verità su quel fronte politico e culturale lo conoscono solo gli allegri teppisti teppisti del Foglio che non perdono occasione per maledirne maledirne il fighettismo reso emblematico dalla camicia bianca con le maniche arrotolate e il suo essere uno stracult stracult della sinistra veltronica e televisiva Intendiamoci diciamoci diciamoci la verità parliamo chiaro non nascondiamoci dietro un dito va benissimo stroncare la paraculaggine di Baricco e parlare male della Tamaro e stupirsi nel contempo contempo che l affabulatore new age Paulo Coelho venga considerato dal pubblico un grande scrittore o addirittura addirittura un maestro Ma attenzione a non farlo per le ragioni sbagliate e sbagliando i modi
182 Venerati maestri Lo ha riconosciuto lui stesso Baricco quando ha aperto la sua polemica assai rumorosa contro Citati e Ferroni che ogni tanto di sbieco di striscio in un inciso dentro due parentesi parlano male di lui senza averlo recensito mai solo per il gusto invidioso di additarlo allo scherno pubblico pubblico Ha detto Baricco dei miei libri non resterà niente Basterebbe questa ammissione per fare giustizia Baricco sa Sa che si rivolge a una platea di lettori medio-bassi offrendo offrendo una merce che punta vistosamente al sublime una specie di stile adelphiano tradotto in un linguaggio rock o meglio pop E i critici come Citati ci cascano Come pere Alzano il sopracciglio analizzano i romanzi e concludono che quella quella di Baricco è letteratura minore e quindi si stupiscono dolorosamente che il pubblico resti invischiato in quei romanzi romanzi pieni di trovate stilistiche e grafiche fastidiose di effettismi e numeri caratterizzati da un virtuosismo inutile inutile Soffrono nel leggere quelle storie piene di allusioni che alludono a non si sa che e punteggiate da coincidenze che non sa con che cosa coincidono Si inquietano i critici anche quando Baricco e l editrice Fandango propongono Questa storia con quattro copertine diverse una trovata di marketing quindi uno slittamento rispetto alla sacralità dell editoria colta senza accorgersi che poi le illustrazioni nei colori pastello di Damir Jellici e Gianluigi Toccafondo vengono esposte per le vie di Roma in manifesti sei per tre come se fossero cartelloni cinematografici cinematografici E che quindi non di letteratura si tratta ma eventualmente di letterarietà non di arte ma di artisticità artisticità non di poesia ma di poeticità Uno stile così quel kitsch infiocchettato in pacchetti regalo regalo quel cheap proiettato verso l eccelso e l inesplicabile quel trash mascarato quel falsettone in t-shirt è quindi un prodotto Un artificio del kitsch un manufatto della riproducibilità riproducibilità Come le palle di vetro con dentro la basilica di San Pietro e la neve Come un blog scritto con parole difficili per comunicare sentimenti semplici O viceversa
A questo punto possiamo anche confessare 183 A metterle in questo modo le tessere vanno a posto e Citati Magris Belpoliti Belardinelli tutti i critici grandi e sussiegosi come pure i critici piccini e risentiti i cultori della letteratura alta i sacerdoti dell arte narrativa gli analisti della forma romanzo possono ritrovare la pace FOSSIMO DEL TUTTO CONVINTI dello schema di Paolo Mieli e di Ernesto Galli della Loggia sulla società italiana come arena totale del trash non ci vorrebbe niente a concludere concludere che Alessandro Baricco non esiste in quanto nella nostra irrealtà campeggia eventualmente solo il personaggio personaggio di un reality show che per caso si chiama Baricco scrive scrive libri e produce performance mediatiche a getto continuo continuo Ma non è vero Alessandro Baricco esiste come persona autore intellettuale e continua a operare e a produrre produrre Ha pubblicato il libro che incorpora il grande dubbio dubbio sul suo potenziale di vendita Questa storia il romanzo della maturità che ha costretto Michele Serra ad acrobazie da fantasista per non dire che trattavasi di bufala Ma se invece come pare accada il lettore è arrivato fin lì infischiandosene infischiandosene insieme a Baricco dell evidente megalomania megalomania del soggetto e della sceneggiatura e anzi godendo delle continue e quasi proterve licenze che l autore si prende nei confronti del basso profilo vorrà pur dire qualcosa Figurarsi che cosa vuol dire delle cose indicibili Il romanzo romanzo comincia melodrammaticamente con una ouverture ouverture un testo lirico più o meno impressionista o simbolista sul raduno delle auto per il raid Parigi-Madrid millenovecentotre millenovecentotre illeggibile perché superpoetico una via di mezzo fra Baudelaire e Apollinaire scandito visivamente dagli spazi bianchi ottenuti premendo sul computer il tasto del tabulatore anziché l a capo Vedete di che cosa è capace l artista multimediale Oltre alla storia principale che sarebbe l epopea novecentesca novecentesca dell automobile riassunta nella figura di Ultimo il figlio del contadino visionario Libero Parri quello che
184 Venerati maestri vende le sue ventisei mucche fassone per aprire un garage garage quando nessuno sa come funziona un automobile e come la si ripara in caso di guasto quello che si dice un pioniere Ultimo dedica la propria vita a immaginare e costruirsi costruirsi una pista nel nulla fatta solo di curve Come intermezzo intermezzo storico e drammaturgico c è la tragedia bellica della rotta di Caporetto che trascina con sé vite e dolori istinti rivoluzionari e spirito bovino di obbedienza C è la storia d amore irrisolta con una nobile russa fuggita dai bolscevichi lei e Ultimo che attraversano l America su un furgone carico di pianoforti Steinway & Sons da piazzare alle brave famiglie dell America profonda si saprà più tardi che la russa è una corruttrice una nichilista che trova trova il suo godimento più segreto e perverso nel portare alla luce il male senza riscatto che alberga nell intimità domestica domestica americana Il senzacuore Baricco non ha resistito a nessuna tentazione tentazione Per la serie ogni lasciata è persa nel romanzo ci ha messo anche lo stream of consciousness di un minorato mentale fratello di Ultimo scritto in uno stile elementare che dovrebbe imitare il modo in cui secondo lui pensano i minorati E con uno dei soliti cambi in corsa dell io narrante narrante un pit stop romanziero ci infila il diario della russa arricchitasi con un buon matrimonio d interesse che fra un orgetta e l altra va alla ricerca di quella pista nel nulla su una Jaguar nel 1969 la trova ci fa un giro e la fa demolire demolire la pista non la Jaguar in uno dei capitoli più tromboneschi tromboneschi dice l abile Serra e più coinvolgenti che abbia mai letto negli ultimi anni Sono le grandi storie che piacciono a Baricco anzi ai tre Baricchi che parlano in questo romanzo In una pigra pigra conversazione in un giorno di novembre a libro appena appena uscito durante una corsa in auto dalle colline appenniniche appenniniche a Bologna Serra aveva infatti commentato il problema è che le grandi storie di Baricco sono tutte vecchie vecchie o viceversa le sue vecchie storie pretendono di essere essere tutte grandi Sia ben chiaro potremmo anche farne a
A questo punto possiamo anche confessare 185 meno considerando già ampiamente archiviata la lunghissima lunghissima epoca dei miti e dei racconti esemplari e giudicando giudicando stucchevole e straprevedibile l indugio compiaciuto compiaciuto di uno scrittore italiano nostro contemporaneo sui tornanti terrosi delle Madonie o lungo un corpo femminile femminile descritto come un riassunto perfetto di traiettorie esso stesso un circuito da indovinare alla guida del proprio sguardo Resta il fatto continua Serra che il nuovo Baricco è ancora ancora una volta assestato esattamente a cavalcioni dell e- popea e della prosopopea romanzesca libera scelta per liberi lettori scommessa ostinata ossessionata sulla possibile possibile meraviglia che la scrittura può far scaturire anche dai materiali consumatissimi che arredano la nostra postmodernità postmodernità Leggendolo spesso si sente la fatica smisurata dello scrivere si inciampa nel retorico si dubita degli eccessi eccessi si arretra di fronte a certe sonate stentoree Ma soprattutto soprattutto più di tutto ci si fida del disegno ci si compromette compromette con l illusione del racconto si è complici alla fine del libro si è ingenui insieme al libro certe volte si fa ooooh e si applaude Ma accidenti esclama Serra con tutte queste curve mi ero distratto quella è l uscita della tangenziale per il centro centro di Bologna La fine della corsa in macchina la conclusione conclusione di questa storia si avvicina MANCA SOLO L ULTIMO PASSAGGIO come avranno intuito intuito i lettori più attenti Ebbene sì abbiamo la prova Non bastavano i cambi di prospettiva le angolazioni continuamente continuamente mutate i salti stilistici le accelerazioni incongrue gli strappi il battere in testa questi erano solo indizi e tre indizi indizi fanno una prova solo se si accetta la regola oratoriale che tre corner fanno un rigore Ma adesso Baricco si è messo messo a scrivere un libro sul libro non è proprio un romanzo del romanzo che sarebbe l accertamento definitivo della crisi professionale ed esistenziale ma quasi Si chiama I barbari barbari e Baricco lo scrive in diretta anzi in progress andando
186 Venerati maestri avanti per prove ed errori man mano che lo pubblica sulla Repubblica La prima puntata cominciava così Non sembra ma questo è un libro Ho pensato che mi sarebbe piaciuto scriverne uno a puntate sul giornale in mezzo alle frattaglie frattaglie di mondo che quotidianamente passano di lì Mi attirava la fragilità fragilità della cosa è come scrivere allo scoperto in piedi su un torrione torrione tutti che ti guardano e il vento che tira tutti che passano pieni di cose da fare E tu lì senza poter correggere tornare indietro ridisegnare ridisegnare la scaletta Come viene viene E il giorno dopo involtolare involtolare insalata o diventare il cappello di un imbianchino Un libro del libro Un libro nel libro Un metalibro Tra le frattaglie di mondo Per l ultracritico Giulio Ferroni sempre sempre lui un folgorante esempio di neosaggistica metapostmoderna metapostmoderna Comunque conferma Baricco non vorrei creare creare false aspettative quindi chiarisco che non è un romanzo Il romanzo a puntate quello non mi attira per niente Per cui sarà un saggio nel senso letterale del termine cioè un tentativo di pensare scrivendo I detrattori di destra si sono soffermati sull uso tra il fricchettone fricchettone e il narcisista dei due punti ma li utilizzava in questo modo a incastro a deduzione simultanea anche Gianni Brera per rappresentare graficamente nelle colonne colonne di giornale la velocità concatenata sillogistica delle azioni in campo le triangolazioni in profondità il cross dal fondo l incornata in gol Altri ancora si sono accaniti contro il contenuto dei Barbari in cui si è parlato della Genesi Genesi di Beethoven di Cyrano del vino californiano di Google Ma questo è un falso bersaglio Come sarebbe un bersaglio improprio prendersela con il desiderio baricchiano baricchiano di performance con l ambizione di fare vedere al suo pubblico di che cosa è capace di quali esperimenti letterari letterari cognitivi e creativi Ciò che conta è piuttosto la figura di Baricco in piedi su un torrione quindi un uomo che contempla da un versante la terraferma o ancor meglio la città la metropoli metropoli e dall altro forse il mare probabilmente in burrasca
A questo punto possiamo anche confessare 187 mentre sente fischiare il vento Non si fa cenno alle onde ma niente vieta di immaginare violenti scrosci d acqua che si infrangono su una barriera rocciosa e che talvolta gli infradiciano l incerata e bagnano con qualche spruzzo finale anche il viso dello scrittor giovane immobile lassù come un angelo di Klee e di Benjamin che guarda a ritroso ritroso la Storia e il mare IL MARE Anzi di più l Oceano mare C è un velo di melanconia melanconia nello sguardo dello scrittore del saggista dell Infallibile Infallibile mentre contempla la vastità infinita dell azzurro cupo di quel blu impenetrabile si delinea qualcosa una percezione un intuizione che è insieme passato e presente e forse embrione o germe ancora impregiudicato del futuro Ho visto cose sussurra l Uomo che guarda In quell o- rizzonte dove il cielo precipita nel mare si possono distinguere distinguere relitti e detriti di un naufragio di cui siamo tutti attori attori e spettatori Relitti e detriti che riempiono pagine da scorrere avanti e indietro come in un replay e che infine compongono un libro anche se non sembra tracce di un esercizio critico per scoprire che cosa hanno in comune il musicista esoterico Franco Battiato e l editore gnostico Roberto Roberto Calasso Oppure sketch di uno spettacolo di cabaret irresponsabile ai danni di personaggi che assomigliano insidiosamente insidiosamente a Roberto Benigni Nanni Moretti Alberto Arbasino Paolo Mieli Giuliano Ferrara insieme a molti dei protagonisti comprimari e caratteristi che affollano l intellettualità di casa nostra Quando la complessità prevale ci vuole un quadro di riferimento altro La teoria generale adottata per comprendere comprendere il naufragio e la sua allegria postula che nel panorama panorama culturale italiano si possono riconoscere tre profili principali la giovane promessa continuamente a rischio rischio di compiere l improvvisa e spaventosa metamorfosi che la trasforma agli occhi di tutti nel solito stronzo mentre soltanto in casi rarissimi benedetti dalla fortuna si assiste all ascesa alla condizione di venerato maestro
188 Venerati maestri Scorrono su questo schema e schermo in questo frame i nostri decenni dagli anni in cui regnava il bianco accecante accecante delle copertine di Einaudi e il rigore inesorabile di Norberto Bobbio alla lunga crisi che conduce al nostro tempo incerto e trash regno dello scetticismo e di pensieri cinici in cui destra e sinistra si guardano in cagnesco senza senza più sapere perché Ecco allora se li vogliamo riconoscere i film le canzoni canzoni i romanzi gli scrittori le filosofie in cui abbiamo creduto creduto di credere Aguzzando gli occhi si possono vedere in scena ideologi cantautori politologi romanzieri giornalisti giornalisti registi da Fabrizio De André a Francesco De Gregori da Massimo Cacciari a Claudio Magris da Umberto Eco a Bernardo Bertolucci e Dario Fo Pagina dopo pagina e compresi i risvolti di copertina è un falò di conformismi complessi di superiorità idee sbagliate sbagliate revisioni arrischiate pensieri forti divenuti deboli che innesca un fuoco amico sulle religioni perdute perché perché pensa infine l Uomo che guarda e per una volta il suo pensiero può essere quello di tutti noi chi scrive e chi legge quando la fede se ne va per evitare le trappole della della superstizione non resta che il gesto eccentrico il tocco marginale lo scarto inatteso dell ironia
Personaggi interpreti retroscena e fraintendimenti Un backstage Dovrebbe essere chiaro ma lo metto per iscritto perché non si sa mai che i personaggi di questo libro non sono che una trasposizione trasposizione simbolica delle loro figure reali Quindi episodi e giudizi contengono contengono quel tanto di precarietà esistenziale e critica che deriva dall imprecisione dei profili Tanto per dire una sciocchezza con sussiego retorico le pagine precedenti parlano di un mondo parallelo parallelo abitato da personaggi che assomigliano a Alberto Arbasino Claudio Magris Nanni Moretti Roberto Benigni e hanno scritto libri libri e girato film che assomigliano a quelli da loro scritti e diretti Fatta questa premessa posso giurare che ho assistito di persona alla scena di alta comicità torinese in cui un Giulio Einaudi al vertice vertice del suo allegro sadismo chiamava Asor Rosé lo sventurato Alberto Alberto Asor Rosa Comicità torinese può sembrare un ossimoro ma l imperturbabilità degna di Buster Keaton del Principe Giulio mentre mentre deformava in chiave enologica il cognome dell autore di Scrittori Scrittori e popolo costituiva uno spettacolo irripetibile un esempio di come la grazia assoluta può unirsi al malanimo più gratuito Erano ancora i tempi in cui la Casa Einaudi dettava un atteggiamento atteggiamento reverenziale e per noi meschini empirici dell editoria bolognese bolognese cugini poveri era raro incrociare quell aristocrazia culturale Einaudi era lo spiritus che durissima coquit a testimonianza di un rigore morale e intellettuale capace di digerire anche i sassi proprio proprio come gli struzzi e di ignorare il conto economico mentre i mulinisti mulinisti poveri di spiritus erano gente infarinata che macinava con fatica libri su libri guardando ogni volta con terrore i rendiconti mensili le vendite i rifornimenti le rese il bilancio annuale Era successo una volta che avesse telefonato un tipo piuttosto saccente saccente da via Biancamano che si era messo a discutere su un pasticcio provocato dall agente letterario di Norbert Elias il quale aveva ceduto ceduto i diritti della Civiltà delle buone maniere sia al Mulino sia a Einaudi Ora che la prelazione spettasse ai cugini poveri ed empirici appariva fuori discussione dal momento che i bolognesi avevano pubblicato
190 Venerati maestri poco prima con successo La società di corte che in breve sarebbe diventato diventato un classico e i contratti erano piuttosto espliciti sull acquisizione acquisizione delle opere del maestro Ma il tipo einaudiano insisteva che quell altro libro lo dovevano pubblicare loro e alla domanda Scusi perché ?, aveva risposto dall alto di una superiore scienza e coscienza coscienza Ma perché Roberto Cerati dice che questo libro si vende !. Il riferimento all abilità enigmistica di Stefano Bartezzaghi sarebbe sarebbe incompleto se non comprendesse il mito di fondazione dell dell amicizia fra lui e Umberto Eco È vero che l Italia è piena di personaggi personaggi che rivendicano un amicizia addirittura filiale con l autore del Nome della rosa Ma nessuno può vantare il grande colpo di teatro teatro che rivelò a Eco l esistenza del bimbo Bartezzaghi Dunque al Dams di Bologna il professor Eco stava tenendo una lezione alla sua maniera parlando qua e là di Saussure e vagando avanti e indietro indietro fra sant Agostino e san Tommaso e scherzando sull ignoranza ignoranza degli italiani che credono che i due santi siano coevi finché non gli venne un ghiribizzo e dopo avere accennato a Chomsky e a Barthes si mise a parlare di giochi linguistici di palindromi di acrostici per arrivare per vie tortuose ad accennare alle crittografie mnemoniche Facendo alcuni esempi bellissimi trasse alla fine dal blocnotes un foglietto su cui figurava una crittografia tremendamente tremendamente difficile tanto che nemmeno lui nemmeno Lui !, era riuscito a risolverla e sicuro che nessuno sarebbe riuscito a trovare la soluzione soluzione la mostrò agli allievi che ancora si interrogavano silenziosamente silenziosamente su che cosa avesse voluto dire il professore con la faccenda di san Tommaso e sant Agostino coevi Si aspettava un ammutolimento generale Eco Invece dalle file in alto un ragazzino alzò la mano e fornì il responso preciso come il rasoio di Occam lasciando il Semiologo a metà fra la sorpresa e l incazzatura e capace solo di intimare chi è lei si qualifichi faccia il piacere E quello là Mi chiamo Bartezzaghi scatenando l ilare ovazione dell aula che ignorava se i principali santi filosofi della cristianità erano coevi o no ma aveva una certa conoscenza della Settimana enigmistica e dei suoi clou D accordo che tutto questo libro oscilla tra il vero e il verosimile ma per evitare ricerche affannose e sentenze sdegnate dei fan club rilascio la dichiarazione spontanea che la canzone attribuita ai Pooh in cui si parla di Nietzsche di Atene e dell Aniene non esiste Non dovrebbe essere necessario aggiungere che altre due canzoni citate invece cioè Piccola Katy e Tanta voglia di lei sono entrambe rigorosamente rigorosamente storiche La seconda è stata anche messa in parodia
Personaggi interpreti retroscena … 191 da Lella Costa con un accanimento femminista che né Facchinetti né Negrini autori di quasi tutte le canzoni dei Pooh avranno capito capito Per loro la storia di uno che si alza si riveste e torna a casa dopo un colpo di letto salutando forse per sempre la cara amica di una sera è un bell esempio di romanticismo un sentiero che si biforca fra l innamoramento e l amore Va detto che con l andare del tempo tempo i Pooh si sono vistosamente incalliti una loro canzone media racconta volentieri storiellone di sesso rapido possibilmente senza l amore che è solo un fastidio in più in un contesto narrativo che potrebbe essere l incontro in una balera con una casalinga non proprio proprio disperata una material lady propensa al materasso e avvenga quel che deve avvenire cioè come si dice nel grado zero della canzonetta canzonetta dai su sbattiamoci Sicché a posteriori anche gli pseudo- Pooh di una scopata fra teenager sull argine dell affluente del Tevere Tevere non risultano così incredibili a parte Nietzsche ovvio Sulla capacità di Giuliano Ferrara di trasformare un libro in un oggetto di culto non dovrebbero esserci dubbi ma se non bastasse come prova regina La versione di Barney si potrà aggiungere il caso del romanzo d esordio di Alessandro Piperno Con le peggiori intenzioni intenzioni portato al successo nonostante un evidente declino della storia storia dopo le prime cento pagine e i cigolii di una lingua macchinosa per i miei gusti di correttore di bozze Piperno anticipa troppo spesso l aggettivo al sostantivo con effetti da verbale di questura e se uno mette a fuoco questo irrigidirsi dello stile non riesce più a leggere in scioltezza scorre il testo con l ansia di trovare la prossima prossima volta espressioni come le inopinate circostanze e alla fine con un sussulto le trova Ma per ciò che riguarda i romanzi il metro critico è molto volatile volatile non ci sono mai certezze Per attestare un riferimento oggettivo ho chiesto allora a uno dei miei critici di fiducia Marco Belpoliti la composizione della squadra titolare gli undici nomi d oro fra gli scrittori viventi Poiché sa che nutro una fiducia praticamente religiosa religiosa nella sua competenza quella reverenza che si nutre verso sapienze sapienze irraggiungibili e misteriose Belpoliti si è intenerito e mi ha mandato l elenco Gianni Celati Alberto Arbasino Franco Cordelli Giuliano Scabia Aldo Busi Vincenzo Consolo Luigi Malerba Mario Mario Rigoni Stern Antonio Moresco Luigi Meneghello Giuseppe Montesano Richiesto di indicare anche qualche rincalzo per la panchina Belpoliti ha segnalato Sandro Veronesi Aldo Nove Ermanno Ermanno Cavazzoni Daniele Benati Ho il sospetto che l ordine sia casuale ma non mi permetto di alterarlo Per ciò che mi riguarda il romanzaccio che mi è piaciuto di più
192 Venerati maestri negli ultimi tempi è Lo stato dell Unione di Tullio Avoledo perché contiene miti dietrologie sesso estremo leggende sulla mancata conquista della luna voci dei defunti Eva Cassidy morta da anni che continua a cantare dal vivo per l eternità Fields of Gold di Sting e la trama racconta della secessione di una regione italiana lanciata come un operazione di marketing e della valorizzazione dell identità celtica con mostre taroccate e sondaggi bidone se dovessi rinunciare alla mia impostazione nichilista secondo cui i romanzi sono solo intrattenimento e non fanno capire niente né della società né della storia potrei dire che è il libro che dice di più sulla nostra situazione politica e sociale degli ultimi quindici anni Invece il migliore romanzo in un accezione ragionevolmente larga del termine degli ultimi dieci o vent anni è La ragazza del secolo secolo scorso di Rossana Rossanda scrittrice che sbaglia le date non capisce capisce granché della dinamica economica e ogni volta che si trova di fronte a un dilemma autentico prende per la tangente ma ha uno stile accidenti e che stile Naturalmente come si può capire anche dopo avere sfogliato il libro libro a casaccio condivido con molti altri l idea che Alberto Arbasino sia il maggiore scrittore italiano contemporaneo La battuta che gli viene attribuita in queste pagine those were the gays può apparire apparire ermetica se non si ha presente che costituisce un cambio d iniziale nel titolo di una canzone portata al successo da Mary Hopkin Those were the days che venne arrangiata da Paul McCartney e in italiano fu interpretata da Gigliola Cinquetti Quelli eran giorni …. Il cambio cambio d iniziale da days a gays fu inventato davanti al solito caffè in via Guerrazzi a Bologna con Ugo Berti Arnoaldi a proposito di un libro di Hans Kelsen che prometteva rivelazioni d autore sull amor platonico platonico una trouvaille editoriale che suggeriva forti indizi omofili e quindi potenzialità recensorie piuttosto ampie nelle terze pagine desiderose desiderose di sfizi Those were the gays sembrava un ottimo strillo pubblicitario almeno per chi ricordava il beatle la cantante inglese la melodia di quella canzoncina Una combinazione lo riconosco piuttosto rara Meno rara è l ammirazione per il Maestro non importa che lo si giudichi venerabile o no E mi sembra esemplare in questo senso la confessione affidata alle stampe dal critico Guido Davico Bonino Lessi Fratelli d Italia di Alberto Arbasino all atto della sua comparsa comparsa senza potermi liberare neppure per un istante da un impulso vergognoso di stizzita invidia Conoscevo l A A narratore dal suo esordio Le piccole vacanze 1957 e già m ero ben reso conto di che tempra di memorialista si trattasse Parigi o cara me lo ero delibato
Personaggi interpreti retroscena … 193 tre anni prima Ma qui sconcerto e ammirazione stupore e incantamento incantamento facevano grumo e lasciavano interdetti e per l appunto invidiosi invidiosi di quella invidia ” bianca “, d accordo non di quella ” nera “, gretta e malata che stinge nell atrabiliare malinconia … Ma come faceva ad essere così bravo questo professorino di diritto internazionale internazionale figlio di colti farmacisti di Voghera !. Lo sfacciato couplet di Bacchelli sulle ostriche davanti alle allibite allibite ragazze Croce e al gran filosofo liberale me l ha raccontato proprio proprio il testimone Nicola Matteucci naturalmente a pranzo chez Leonida in via Alemagna nel centro di Bologna a un passo dalle due torri Dico naturalmente non solo perché Matteucci quando stava bene era un affezionato cliente di quel ristorante ma anche perché nelle mattinate in ufficio parlava pochissimo Riceveva qualche borsista o ricercatore della sua facoltà che liquidava con indicazioni sbrigative sullo sviluppo e l orientamento delle future ricerche leggeva distrattamente senza reprimere molti sospiri qualche articolo di rivista analizzava con Carlo Galli il sommario del semestrale Filosofia politica che dirigeva con altrettanta souplesse souplesse si infervorava un po se passava a chiacchierare Angelo Panebianco Panebianco con cui faceva a pezzi il consociativismo oppure Federico Federico Mancini con cui condivideva un inclinazione di lieve quanto rilevabile antipatia verso i cattolici conciliari e i democristiani di sinistra prendeva poi qualche appunto estemporaneo ai fini di un futuro editoriale per il Resto del Carlino in seguito per il Giornale Giornale dove lo chiamò Indro Montanelli con una telefonata di venti venti secondi E poi cascasse il mondo a mezzogiorno e mezzo prendeva prendeva commiato e usciva per andare a farsi un aperitivo fu per questo che scrissi per lui un vile epigramma che suonava così Sulla sorte dell Italia leva alti lai ma li dimentica con un Martini Dry Di solito era difficile indurre Matteucci a qualche considerazione culturale a un discorso di carattere accademico o intellettuale a un giudizio su un libro su un saggio su un filosofo parlare di cultura evidentemente lo annoiava e preferiva indulgere a pettegolezzi politici e d ambiente giornalistico Ma naturalmente nei quindici anni di convivenza mattutina sono riuscito a fare il parassita della sua cultura eccezionale e qualcosa devo avere imparato L aspetto più divertente della personalità di Matteucci era la scarsa attitudine a frequentare territori estranei alla filosofia alle dottrine politiche e al costituzionalismo Per dire non capiva e non voleva capire nulla di calcio Aveva giocato a tennis ma non seguiva seguiva nessuno sport Parlava di cinema senza mai ricordare il titolo di
194 Venerati maestri un film e quindi era costretto a spiegazioni lunghissime Manifestava Manifestava un sincero quanto ammirato stupore verso certe spiegazioni scientifiche intercettate sulle pagine dei giornali Ho visto che c è una teoria che va oltre il bang bang …. Che cos è un western una sparatoria No una cosmologia Come no ma era il Big bang Ah ecco Una volta durante un assemblea dell Associazione il Mulino Arrigo Levi si produsse in un analisi politica secondo cui noi non siamo il Caf Per chi l avesse dimenticata questa sigla simboleggiava simboleggiava con un acronimo l accordo di potere fra Craxi Andreotti e Forlani Si sviluppò una vivace discussione per decidere se si era del Caf o nel Caf o fuori dal Caf per verificare insomma se si era scafati o no il dibattito venne risolto verso l ora di pranzo da Romano Romano Prodi Arrigo ma come sarebbe che non siamo nel Caf ! Guarda Nicola ha la gobba di Andreotti e la faccia di Forlani Matteucci sembrava addirittura lusingato di riunire in se stesso le fattezze di due democristiani così importanti lui rigoroso laico liberale liberale repubblicano lamalfiano La storia di Luigi Barzini junior e senior l ho sentita raccontare da Indro Montanelli in un ristorante-pizzeria di via san Pietro all all Orto a Milano dove il vecchio Cilindro era coccolato dai proprietari proprietari che gli preparavano amorevoli piatti di alicette per stimolargli l appetito Ero andato a trovarlo per portargli il contratto di edizione edizione per un libretto che raccoglieva una selezione dei suoi editoriali sulla Voce il giornale antiberlusconiano fondato dopo l uscita dal Giornale e prematuramente scomparso e proprio fuori dal locale avevamo incontrato Giulio Anselmi allora direttore del Messaggero che dopo qualche ritrosia beneducata si era unito a noi A tavola Montanelli aveva firmato il contratto senza neanche guardarlo Alla Rizzoli faranno un salto sulla sedia ma se lo faccio faccio con voi del Mulino è la sintesi di una scelta o l epitaffio su una disavventura se lo pubblicassi con il mio grande editore sembrerebbe sembrerebbe una speculazione sulla pelle dei quaranta disoccupati che ho lasciato dopo la chiusura della ” Voce “. E aveva continuato la conversazione conversazione soffermandosi a raccontare meravigliose storie sul Ventennio Ventennio imitando la esse sifola di Balbo o protendendo classicamente classicamente il mento nel citare il Mussolini più caricaturale È superfluo aggiungere che fino a poche stagioni prima a sinistra sinistra Montanelli veniva considerato un grandissimo Cazzone Ma la maiuscola virata contro la destra nel nome della Destra e il suo spostamento sul fronte militante antiberlusconiano lo rese impagabile impagabile facendolo diventare il caro compagno Montanelli come lo
Personaggi interpreti retroscena … 195 battezzò Serena Dandini Un maestro di libertà e di indipendenza spirituale La serata magica di cui si parla nel libro con la partecipazione partecipazione di Paolo Mieli e Giampaolo Pansa avvenne alla Festa nazionale dell Unità di Modena anno 1994 quando già il primo governo di centrodestra cominciava a traballare e il popolo dell E- milia ex comunista si era radunato in massa a sentire parlare il vecchio vecchio avversario con un residuo di diffidenza che stava lentamente diventando fiducia totale nella speranza che il sarcasmo borghese di Indro contribuisse ad accelerare la caduta di Berlusconi Bossi e Fini Due anni dopo il giorno delle elezioni politiche del 1996 l immarcescibile immarcescibile Indro e l ineccepibile Sergio Romano erano i protagonisti protagonisti allo Spazio Krizia di Milano della trasmissione elettorale di una televisione che allora si chiamava Telemontecarlo Non appena cominciarono cominciarono ad arrivare i primi dati l ambasciatore e il grande vecchio vecchio stabilirono infallibilmente che era avvenuto un pareggio un risultato illeggibile politicamente e conclusero dopo un ora di dibattito dibattito molto solidale spalleggiandosi continuamente ed esibendo facce via via più sconsolate e poi sempre più rassegnate insomma quasi soddisfatte che l Italia era un paese incorreggibile ingovernabile irreparabile irreparabile Inutilmente io scambiavo occhiate interrogative con Michele Michele Salvati visto che quegli stessi risultati per quanto ancora parziali parziali stavano delineando la netta sconfitta del Polo delle libertà Quando mi interpellarono segnalai con aria dimessa che la scettica analisi dei due grandi opinionisti era campata in aria e che con ogni probabilità il centrosinistra aveva vinto le elezioni Ma Sergio Romano Romano e Indro Montanelli avevano già abbandonato il campo per raggiungere raggiungere altre televisioni altre postazioni per scrivere altri editoriali editoriali e soli ci avevano lasciato Colui che viene identificato come il diabolico professor Giovanni Giovanni Sartori alias Sartorius è il personaggio forse più di fantasia che appare in questo libro perché l ho usato per sostenere tutto ciò che mi sta a cuore o per parlare male di ciò che mi infastidisce Le parole parole e le teorie meno scientifiche che gli vengono attribuite sono una libera rielaborazione di un colloquio avvenuto su un Eurostar da Roma a Firenze un pomeriggio pochi giorni prima delle elezioni del 9-10 aprile 2006 A parziale risarcimento delle molte grullaggini che gli ho fatto dire posso solo testimoniare che mentre allora tutti i sondaggi davano vittorioso il centrosinistra con un vantaggio di quattro o cinque punti il negromante Sartorius scuoteva il capo e mormorava tutto dubbioso sarà oppure chissà e anche mah e alle ansiose richieste di spiegare la sua diffidenza formulava riserve
196 Venerati maestri pesanti non tanto sulla plausibilità dei sondaggisti quanto sulla attendibilità attendibilità degli italiani i risultati hanno poi dimostrato con il pazzesco pazzesco testa a testa dell esito elettorale che aveva naturalmente ragione ragione lui il demoniaco professore Il ruolo di opinion leader di Giuliano Ferrara e il suo peso nel giudizio nazionale lo si può riscontrare anche nell intensa campagna campagna di lancio del libro di Pietrangelo Buttafuoco Le uova del drago Era stato lo stesso Elefante ad aprire il fuoco amico senza risparmiare risparmiare sui paragoni Pietrangelo Buttafuoco ha la sensibilità patologica patologica di Louis-Ferdinand Céline ma scrive per sua e nostra fortuna nella lingua salutare di Alessandro Manzoni A cui erano seguite le raffiche dei miliziani del Foglio Romanzo fascistissimo ed eccezionalmente eccezionalmente partigiano … Ecco un nemico sontuoso … Andrebbe Andrebbe letto a scuola … Alessandro Giuli Un occhio e un orecchio formidabili … l incantevole ritmo secondo l adorabile stroncatrice stroncatrice di professione Mariarosa Mancuso L unico stroncatore vero di Buttafuoco è stato Ernesto Galli della Loggia Il libro fornisce una serie di falsi storici ingenui quanto clamorosi invenzioni da favoletta favoletta orientate a mettere da parte le miserie e il fallimento del fascismo fascismo in Sicilia Secondo un altro siciliano Francesco Merlo la religione politica di Buttafuoco è un fascismo sniffato come cocaina assaporato in un delirio irritante e squisito dove non si capisce che cosa pesa di più se l irritazione o la squisitezza ma comunque Merlo promuove promuove paternalisticamente e campanilisticamente il giornalista giovane e di grande talento al rango di nostro Tolkien manca solo che lo definisca una bella promessa Secondo chi scrive che verso Buttafuoco nutre a volte un sentimento non dissimile da quello di Davico Bonino verso il professorino di diritto internazionale internazionale Arbasino Le uova del drago non è un romanzo è la descrizione di un romanzo e ho detto tutto Il sentimento piuttosto critico verso Oriana Fallaci è in realtà il rovescio dell ammirazione pure questa volta invidiosa per un autrice autrice che è riuscita a scrivere quasi soltanto di sé Credo che anche la passione dei suoi lettori per i suoi libri non sia esente dall amore esclusivo per lei l Oriana la giovane partigiana la cronista ventre a terra l intervistatrice che crocifigge gli intervistati da Kissinger a Khomeini e Gheddafi la madre mancata della lettera al bambino mai nato la sposa nubile dell amore disperato con Alekos Panagulis Panagulis la cacciatrice di scoop sull assassinio di Pasolini il grande inviato inviato che si ammala di cancro durante la prima campagna irachena
Personaggi interpreti retroscena … 197 e attribuisce la malattia alla grande nuvola malefica del petrolio bruciato la miliziana che combatte dal suo appartamento a New York contro il fondamentalismo islamico senza mai dimenticare di citare il babbo o la mamma o di rivolgersi al trono e all altare ai re e ai papi se è il caso L episodio di Stoccolma e di Insciallah inteso come apogeo della letteratura mondiale me l ha raccontato colui che in quel lungo tramonto svedese era interlocutore della Fallaci l inviato dell dell Espresso Dante Matelli che Oriana chiamava affettuosamente con il nomignolo toscano Dantino Come cronista a differenza della sora sua amica Matelli non ha mai usato un aggettivo Prosa dura senza paura un hard-boiled che fuggiva ogni fronzolo Spero che l avere riportato il suo racconto svedese non lo esponga alla fatwa dei fedeli dell Oriana Comunque per aggravare la situazione situazione dichiaro che fra le profetesse leggo da tempo più volentieri Barbara Barbara Spinelli che qualche anno fa nei corridoi torinesi della Stampa Stampa veniva presa in giro come la Pitonessa l Apocalisse nella trousse ma dopo La rabbia e l orgoglio e gli ultimi exploit polemici e polemologici della Fallaci si rivela al confronto come una razionalista razionalista moderata con una buona bibliografia liberaldemocratica alle spalle Mentre questo libro va in stampa si apprende da una modesta fuga di notizie che il nuovo segretissimo libro di Susanna Tamaro dovrebbe intitolarsi Ascolta la mia voce L uscita sembra imminente e se le cose stanno così evviva Il titolo non è alberonianamente brillante come Va dove ti porta il cuore ma siamo in quei dintorni Dovrebbe trattarsi di un romanzetto quindi di un buon ritorno alle origini I rotocalchi spiegano che sulla trama del nuovo libro non trapela molto ma alcune indiscrezioni parlano di assonanze o parentele parentele con i personaggi e la vicenda di Va dove ti porta il cuore con la storia raccontata questa volta dal punto di vista della nipote Ottimo Ci contiamo tutti Pura industria culturale finalmente Un sequel un prequel uno spin off un remake va bene tutto non potrebbe potrebbe andare meglio La novela fra Baricco e i critici spregiosi che gli lanciano frecce al curaro senza degnarsi di analizzare e forse nemmeno di leggere i suoi libri si è conclusa almeno provvisoriamente nel sangue In un libro commissionato da Donzelli proprio sulla scia della guerra dei critici Sul banco dei cattivi Giulio Ferroni parla dello stile di Baricco in questi termini Egli vi dice che il banale è essenziale che la mediocrità mediocrità è distinzione che il facile è difficile e per converso che l es-
198 Venerati maestri senziale è banale che la distinzione è mediocrità e nel modo in cui ve lo dice nel percorso attraverso cui giunge a rivelarvelo sancisce continuamente il proprio essere dalla parte di un essenzialità di una distinzione di una difficoltà di qualcosa che comunque resta inafferrabile inafferrabile e segreto che dovete considerare di sua suprema competenza competenza dono esclusivo del suo essere artista In questo modo lo scrittore offre al suo pubblico l essenza serica del baricchismo cioè dei prontuari di vita apparente dei ricami di gesti annaspanti In maniera si potrebbe dire più coltivata nel piovoso agosto 2006 Pietro Citati ha risolto la querelle all interno di uno strepitoso articolo dedicato ai pomodori frutto supremo del Mediterraneo annunciato dall occhiello Quando i pomodori avevano un sapore sapore ovvero où sont les tomates d antan Non ci sarà da qualche parte parte scriveva il critico in Liguria o nelle Puglie o in Sicilia un giovane giovane audace imprenditore capace di far rinascere i pomodori Non ci vogliono molti capitali eccellenti semi poca acqua sole diligenza diligenza attenzione precisione accordo con qualche supermercato supermercato Direte voi inesperti di pomodori e che cosa c entra Baricco con il frutto supremo del Mediterraneo Ecco qua conclude Citati I veri pomodori hanno un grande pubblico quasi come i libri di Alessandro Baricco In piccola parte potrei contribuire al finanziamento finanziamento Come molti sarei disposto a pagare i veri pomodori almeno almeno venti euro al chilo Che le guerre dei critici si concludano nel sangue è un modo di dire Come si vede era sugo di pomodoro Il monologo esteriore sul romanzo di Baricco Questa storia attribuito attribuito a Michele Serra mentre scende in auto lungo le curve dell dell Appennino bolognese riprende in modo quasi integrale un brano della pagina che Serra ha scritto per il quotidiano la Repubblica in occasione dell uscita del libro l 11 novembre 2005 Chiedo scusa a lui e a tutti i lettori se ho usato un espediente in fondo non molto dissimile da quello di Vincenzo Cerami in La tigre e la neve Vero che le mie ambizioni sono molto più dimesse Ma comunque per espiare mi condanno a trascrivere i nomi di alcuni autori che Cerami Cerami e Benigni hanno usato nei dialoghi principali Anna Achmatova Achmatova Al Mutanabbi Borges Caproni Cardarelli Cervantes Paolo Conte Dante Dylan Thomas Lao Tse Machado Majakovskij Neruda Neruda Pound Shakespeare Manca qualcuno Sì va be ‘, fa niente Per finire non ci sono ringraziamenti ufficiali questa volta perché perché questo libro è il frutto di decenni di chiacchiere con i miei amici amici Che sono quelli che ho già ringraziato nei miei libri precedenti e
Personaggi interpreti retroscena … 199 che ringrazio qui ancora tutti insieme a quelli che nel frattempo si sono aggiunti Ho cinquantacinque anni una moglie eterna ragazza un cane femmina dal nome turandottiano di Liù Nella sua autobiografia Ralf Dahrendorf confessa che si guarda allo specchio e si vede sempre sempre come un adulto di ventisette anni Io mi guardo meno che posso posso cercando di non smentire la sensazione di essere ancora un ventenne ventenne Sarà per il perdurare psicologico dell età irresponsabile che queste pagine sono state scritte con un certo gusto un po di divertimento divertimento Avevo cominciato per la verità con l intenzione di andarci andarci pesante Mi sono accorto però che via via che passa il tempo nonostante nonostante i miei vent anni virtuali divento più insofferente verso le opere ma assai più tollerante verso gli autori La mia fiducia nel genere genere umano e nell intelligenza collettiva e individuale del piccolo paese in cui abitiamo mi induce alla speranza che i personaggi verosimili verosimili o falsificati di cui ho parlato nelle pagine precedenti non si sentano offesi dal modo in cui li ho trattati Sarebbe inutile Come ho cercato di dire è soltanto un cabaret
Indice dei nomi Achmatova Anna Anna Andreevna Gorenko 198 Adamo Salvatore Adamo 24-25 27 Adorno Theodor Wiesengrund 28 37 60 86 165 175 Adriá Ferrán 99 Afef Afef Jnifen 158 Age Agenore Incrocci 13 Agnelli famiglia 143 160 Agnelli Gianni 69 143-144 Agnes Biagio 151 Agostino Aurelio santo 190 Alberoni Francesco 29-30 32-33 50 64 71 128 157 Albertazzi Giorgio 94 Alemanno Gianni 94 Alice Carla Bissi 25 Allen Woody 44 Almirante Giorgio 91 Anastasi Pietro 29 Andreatta Nino 155 Andreotti Giulio 123 194 Angiolieri Cecco 13 Ansaldo Giovanni 108 Anselmi Giulio 46 194 Antonicelli Franco 143 Apicella Mariano 158 Apollinaire Guillaume 183 Arbasino Alberto 6 41 44 55 57-64 65-72 74 85 95 143 146 149 164- 165 187 189 191-192 196 Arbore Renzo 39 138 159 164-165 167 Armani Giorgio 40 Aron Raymond 112 Arpino Giovanni 90 Asor Rosa Alberto 21-22 63 99 189 Avoledo Tullio 192 Bacchelli Riccardo 97-98 193 Baget Bozzo Gianni 129 Baggio Roberto 179 Balbo Italo 129 194 Baricco Alessandro 7 56 72 153 180-186 197-198 Bartezzaghi Stefano 23 26 190 Barthes Roland 190 Barzini Luigi jr 106-108 194 Barzini Luigi sr 106-108 194 Bassolino Antonio 153 Battiato Franco 24-26 42 102 173 187 Battista Pierluigi 50 145 150 156 159 Battisti Lucio 36 75 79-80 93 100 Baudelaire Charles 101 183 Baudo Pippo 168 Baudrillard Jean 101 Bauman Zygmunt 50 Bazlen Roberto detto Bobi 36 Bazoli Giovanni 155 160 Beethoven Ludwig van 180 186 Belardinelli Alfonso 183 Bellow Saul 174 176 Belpoliti Marco 62 183 191 Benati Daniele 191 Bene Carmelo 113 Benedetto XVI Joseph Ratzinger papa papa 126 131 141 Benigni Roberto 3 7-9 153 165-172 177 187 189 198 Benjamin Walter 88 187
202 Venerati maestri Benni Stefano 28 67 132 Berio Luciano 12 Berlinguer Enrico 155 165 Berlusconi Silvio 17 109 122 129 133 147 152 154 157-159 164 168- 169 171 195 Berlusconi Veronica Miriam Raffaella Raffaella Bartolini 158 Bernabei Ettore 151 Bernhard Thomas 41 87 174 Bertè Loredana 153 Berti Arnoaldi Ugo 192 Bertinotti Fausto 162 Bertolucci Bernardo 6 9-10 13 188 Betti Laura 6 Biagi Enzo 43 83 141-147 170 Bignardi Daria 153 Blahnik Manolo 140 Blair Tony 140 Blixen Karen 174 Bloch Ernst 12 Bobbio Norberto 19 33 49 66-67 87 101 114 142 146 151 188 Bocca Giorgio 141-144 147 151 Bocchini Arturo 107 Bodin Jean 119 Böll Heinrich 87 Bollati Giulio 16 Bombolo Franco Lechner 149 Bonino Emma 132 Bono Paul David Hewson 171 Bonolis Paolo 150 Bonvi 80 Borelli Ambra 80 Borges Jorge Luis 198 Bosch Hieronymus 120 Bossi Umberto 68 153 195 Brassens Georges 79 Braudel Fernand 22 Brecht Bertolt 11-12 169 Brel Jacques 79 Brera Gianni 62 186 Brown Dan 70-71 Busi Aldo 191 Buttafuoco Pietrangelo 138-139 196 Buzzanca Lando 94 Cacciari Massimo 41 49 94-96 99- 100 104 156 188 Calasso Roberto 27 30-31 35 37-42 44 61 63 70 78 162 187 Callas Maria Maria Kalogeropoulos 60 Calvesi Maurizio 68 Calvino Italo 16 20 66 91 Cameron Peter 42 162 Camilleri Andrea 7 25 71 139 178 Campbell Thomas 90 Canetti Elias 87 Cannavaro Fabio 155 157 Capote Truman 176 Capra Fritjof 40 Caproni Giorgio 198 Caracciolo Carlo 164 Carandini Nicolò 103 Cardarelli Vincenzo Nazareno Caldarelli Caldarelli 198 Carlisi Olimpia 168 Carnap Rudolf 171-172 Carrà Raffaella Raffaella Pelloni 154 168 Carver Raymond 176 Casati Modignani Sveva Bice Cairati Cairati 71 Caselli Caterina 80 Casini Pier Ferdinando 76 86 Cassano Antonio 16 Cattaneo Carlo 61 Cavazzoni Ermanno 191 Ceccarelli Filippo 148 Celati Gianni 191 Celentano Adriano 71 150-152 157 Céline Louis-Ferdinand Louis Ferdinand Ferdinand Destouches 196 Cerami Vincenzo 9 177 198 Cerati Roberto 16 190 Cervantes Saavedra Miguel de 177 198 Cesari Severino 17 Chatwin Bruce 42 Chiambretti Piero 71 153 Chomsky Noam 190 Ciano Galeazzo 106 Cinquetti Gigliola 192 Cioran Émile M ., 39 41
Indice dei nomi 203 Citati Pietro 46 58 62-63 164 178 182-183 198 Ciullo d Alcamo 13 Codreanu Corneliu 92 Coelho Paulo 181 Colette Sidonie-Gabrielle 41 Colletti Lucio 151 Colli Giorgio 35 Connery Sean 72 Consolo Vincenzo 191 Conte Paolo 151 177 198 Contini Gianfranco 73 Cooperman Deborah 82 Cordelli Franco 191 Cordero Franco 133 Cordero di Montezemolo Luca 159- 160 Cossiga Francesco 123 159 Costa Lella 191 Costanzo Maurizio 50 154 Craxi Benedetto detto Bettino 100 128-129 135 144 194 Crepet Paolo 50 Croce Benedetto 41 97 101-102 114 137 Cuccia Enrico 160 Cyrano de Bergerac Savien de 186 D Agostino Roberto 38 158-160 164 Dahrendorf Ralf 50 114 199 D Alema Massimo 128 140 170 Dalla Lucio 24 Dandini Serena 195 D Annunzio Gabriele 18 172 Dante Alighieri 9 171 198 Darnton Robert 40 Davico Bonino Guido 192 196 De André Fabrizio 76-79 188 De Benedetti Carlo 49 De Bortoli Ferruccio 46 159 De Felice Renzo 47-48 93-94 102 143 145 150 De Filippi Maria 154 De Gasperi Alcide 119 De Gaulle Charles 130 147 De Gregori Francesco 85-86 188 De Martino Francesco 100 De Michelis Gianni 100 De Mita Ciriaco 135 145 De Quincey Thomas 41 De Rita Giuseppe 74 De Sica Christian 152 Diamanti Ilvo 174 Dickens Charles 101 Di Pietro Antonio 129 Di Stefano Alfredo 135 Dolce e Gabbana Domenico Dolce e Stefano Gabbana 149-150 D Orrico Antonio 62 Dos Passos John 176 Duby Georges 22 177 Dulbecco Renato 71 Dumézil Georges 92 Dumont Louis 40 Dylan Bob Robert Zimmermann 80- 81 Eco Umberto 37 49 56 63-64 70-71 74 91-92 177-178 188 190 Einaudi Giulio 16 19-21 66 90 96 102 189 Einaudi Luigi 102 El Flaco Juan Carlos Flaco Biondini 85 Eliade Mircea 92 Elias Norbert 189 Eliot Thomas Stearns 68 Endrigo Sergio 128 Evola Julius 91-92 172 Fabre Paolo 146 Facchinetti Roberto 191 Falck famiglia 143 Fallaci Oriana 3 5 56 150 176-177 196-197 Fanfani Amintore 103 120 Fassbinder Rainer Werner 67 Fassino Piero 154 Faulkner William 176 Fazio Fabio 71 153 Fellini Federico 13 166-167 Feltri Vittorio 158 Ferrara Giuliano 39 42 63 127-136 138 140-141 151 168-169 187 191 196 Ferrarotti Franco 48
204 Venerati maestri Ferreri Marco 167 Ferrini Maurizio 138 Ferroni Giulio 182 186 197 Fini Gianfranco 94 109 121 195 Fiorello Rosario Fiorello 71 Flaiano Ennio 43-44 104 Fo Dario 3 12-13 87 169 188 Foa Vittorio 87 142 Folengo Teofilo detto Merlin Cocai 13 Folli Stefano 110 159-160 Fontane Theodor 68 Forlani Arnaldo 194 Fortebraccio Mario Melloni 148 Foucault Léon 70 Foucault Michel 70 Franchi Paolo 110 Franco Massimo 110 Franzen Jonathan 175 Freud Sigmund 13 Friedman Milton 131 Furtwängler Wilhelm 73 Gadda Carlo Emilio 59-60 Galante Garrone Alessandro 142 Galimberti Umberto 49 99-100 156 Galli Carlo 193 Galli della Loggia Ernesto 103-105 110 145 148 155-160 183 196 García Márquez Gabriel 129 174 Gasparri Maurizio 94 121 Gehry Frank O ., 60 Gentile Giovanni 101 172 Gheddafi Muammar 6 196 Giletti Massimo 153 Ginsberg Allen 15 82 Ginzburg Carlo 15 Ginzburg Natalia 16 20 Giordano Michele cardinale 153 Giovanni Paolo II Karol Wojtyla papa papa 126 168 Giraudo Antonio 155 Giscard d Estaing Valéry 97 103 Giuli Alessandro 196 Goethe Johann Wolfgang 95 Golino Enzo 164 Gómez Dávila Nicolás 41 Gramsci Antonio 17 101 155 Gréco Juliette 175 Gropius Walter 60 Grass Günter 87 Grasso Aldo 150-151 Gregoraci Elisabetta 159 Guccini Francesco 77-86 96 Guglielmi Angelo 62 Guicciardini Francesco 119 Handke Peter 87 174 Hayek Friedrich von 95 113 Hegel Georg Wilhelm Friedrich 100 Hemingway Ernest 176 Hesse Hermann 41 Hillman James 41 Hirschman Albert 29 Hitler Adolf 165 Hofstadter Douglas R ., 40 Hölzenbein Bernd 67 Hopkin Mary 192 Houellebecq Michel 175 Ibrahimovic Zlatan 63 Jackson Michael 74 Jaeggy Fleur 26-27 42 Jakobson Roman 73 Jellici Damir 182 Johnson Uwe 87 Joyce James 174 Kafka Franz 174 Karajan Herbert von 60 Kautsky Karl 127 Keaton Buster 189 Kelsen Hans 192 Kerouac Jack 82 Keynes John Maynard 95 115 173 Khomeini Ruhollah 6 196 Kissinger Henry Alfred 6 196 Klee Paul 187 Kraus Karl 21 41 Kundera Milan 38-39 Lacan Jacques 13 Landis John 74 Lao Tse 198 La Russa Ignazio 121 Le Corbusier Charles-Edouard Jeanneret Jeanneret 60
Indice dei nomi 205 Le Goff Jacques 177 Lenin Nikolaj Vladimir Il ic Ul janov janov 30 76 94 127 Leonardo da Vinci 70 Leone Giovanni 147 153 Lernet-Holenia Alexander 45 LeRoy Ladurie Emmanuel 177 Levi Arrigo 194 Levi Ricardo Franco 80 Levi Montalcini Rita 71 Ligabue Luciano 84-85 Lippi Marcello 155 Lisi Virna Virna Pieralisi 152 Loach Ken 166 Locke John 105 119 Longanesi Leo 105 Longhi Roberto 62 73 Longo Luigi 155 Loren Sophia Sofia Scicolone 165 Lorenz Konrad 40 Lukács György 175 Lutero Martin 134 Luzzatto Fegiz Mario 25 27 Machado y Ruiz Antonio 198 Machiavelli Niccolò 119 Mafai Miriam 164 Magri Lucio 73 Magris Claudio 44-46 50-54 58 62 65-66 68 70-74 79 87 150 152-155 178 183 188 189 Mailer Norman 174 176 Majakovskij Vladimir Vladimirovic 198 Malaparte Curzio Kurt Suckert 106 Malerba Luigi 191 Mancini Federico 193 Mancuso Mariarosa 196 Manfredi Gianfranco 93 Mann Thomas 68 Manzella Andrea 164 Manzoni Alessandro 196 Mao Tse-tung 94 Maradona Diego Armando 62 Márai Sándor 41 Marchionne Sergio 160 Marcuse Herbert 28 91 Marini Giovanna 29 Martinazzoli Mino 155 Martino Antonio 131 Marx Karl 29 77 94 142 158 173 Matelli Dante 197 Materazzi Marco 157 Mattei Enrico 142 Matteoli Altero 94 Matteucci Nicola 97-98 114 136 193- 194 Mattioli Raffaele 155 Mauro Ezio 46 49 McCartney Paul 192 Melville Herman 20 Meneghello Luigi 83 191 Mennea Pietro 25 Mentana Enrico 50 119 Merlo Francesco 196 Michels Roberto 172 Mieli Paolo 45-48 71 102 109 143- 147 148-150 153-160 183 187 195 Mieli Renato 144 Miglio Gianfranco 68 Mila Massimo 34 Tomas Milian Tomás Quintin Rodriguez Rodriguez 149 Miller Henry 176 Milva Maria Ilva Biolcati 12 Mina Anna Maria Mazzini 5 Missoni Ottavio 40 Modigliani Franco 117-118 Moggi Luciano 4-5 50-51 155 160 Mogol Giulio Rapetti 93 105 Monicelli Mario 13 66 Monroe Marilyn Norma Jean Baker 52 Montanelli Indro 104-106 108-109 116 141-144 147 193-195 Montesano Giuseppe 191 Montinari Mazzino 35 Montroni Romano 34 Morante Elsa 91 Moratti Massimo 16 Moravia Alberto Alberto Pincherle 52 66 91 Morelli Raffaele 50 Moresco Antonio 191 Moretti Nanni 3 16-19 22-23 24 27
206 Venerati maestri 56 66 133 162-165 169-172 187 189 Moro Aldo 18 123 Mozart Wolfgang Amadeus 129 Mughini Giampiero 16 Munch Edvard 15 Musil Robert 38 50 67 174 Mussolini Benito 18 47 102 106-108 138 142 146 194 Mutanabbi Abu al-Tayyib al- 198 Nabokov Vladimir 41 Negrini Valerio 191 Nenni Pietro 32 100 120 Neruda Pablo Neftalí Ricardo Reyes Basoalto 198 Neurath Otto 172 Niccolai Comunardo 125 Nietzsche Friedrich Wilhelm 21 24 35-36 95 190-191 Niffoi Salvatore 42 Nono Luigi 12 Nove Aldo 191 Occam Guglielmo di 19 190 Orestano Riccardo 67 Orlando Silvio 164 Orwell George Eric Blair 145 Pagnoncelli Nando 86 Palombelli Barbara 164 Panagulis Alexandros 196-196 Panebianco Angelo 122 148 193 Pannunzio Mario 103-104 Pansa Giampaolo 109 129 195 Papini Giovanni 172 Pardo Denise 164 Pareto Vilfredo 92 172 Pasolini Pier Paolo 51-52 60 66 90 196 Passera Corrado 155 160 Pavarotti Luciano 171 Peggio Eugenio 76 Pennac Daniel 7 Penzo Paola 80 Peppino Peppino De Filippo 176 Pera Marcello 124-125 Pertini Sandro 101 Pio da Pietrelcina santo 153 Piperno Alessandro 191 Pirelli famiglia 143 Pirsig Robert 42 Pivetti Irene 125 Platini Michel 143 Pollini Maurizio 180 Pollock Jackson 60 Ponchiroli Daniele 16 Pound Ezra 198 Pozzi Giovanni 73 Prezzolini Giuseppe 172 Prodi Romano 159 194 Proust Marcel 62 174 Pupo Enzo Ghinazzi 153 Raimondi Ezio 21 73 82 Reichlin Alberto 76 Repetti Paolo 17 Richler Mordecai 38-39 Ricossa Sergio 131 Ricucci Stefano 160 Rigoni Stern Mario 191 Risi Dino 66 Rizzoli famiglia 141 Rodotà Maria Laura 140 164-165 Rohmer Eric 166 Romano Andrea 17 Romano Sergio 53 110 145 148 157 195 Ronaldinho Ronaldo de Assis Moreira Moreira 51 63 99 Ronaldo Ronaldo Luís Nazário de Lima Lima 16 Ronchey Alberto 148 164 Rossanda Rossana 192 Rossi Guido 155 Rossi Paolo calciatore 18 Rossi Paolo filosofo 18 Rossi Valentino 18 Rossi Vasco 18 84-85 Roth Joseph 38 45 Roth Philip 176 Rubbia Carlo 65 Ruzante Angelo Beolco 12-13 Sagan Françoise Françoise Quoirez 175 Salvati Michele 65 195
Indice dei nomi 207 Salvatores Gabriele 3 Santagata Giulio 80 Santillana Giorgio de 41 Santoro Michele 153 Sartori Giovanni 116 118-122 123-127 129-131 133-135 137 148 164-165 195 Sartre Jean-Paul 112 Saussure Ferdinand de 190 Sbardella Vittorio 92 Scabia Giuliano 191 Scalfari Eugenio 47 69 103 142 145 151 156 164 Scarpelli Furio 13 Scelba Mario 123 Schlick Moritz 171 Schmitt Carl 95 172 Schnitzler Arthur 38 45 Schönberg Arnold 60 Sciascia Leonardo 41 52 66 91 Scopigno Manlio 125 Serra Michele 76 141 172 183-185 198 Serri Mirella 164 Sgalambro Manlio 25 Shakespeare William 198 Sivori Enrique Omar 143 Smith Adam 105 124 Soffici Ardengo 172 Soncini Guia 129 139-140 Sordi Alberto 18 164 Sottile Salvatore 159 Spadolini Giovanni 116 Spielberg Steven 166 Spinelli Altiero 142 Spinelli Barbara 197 Steinbeck John 176 Steiner Albe 60 Stella Gian Antonio 100 Sting Gordon Sumner 171 192 Stockhausen Karlheinz 85 Storace Francesco 94 121 Stravinskij Igor 42 60 Strehler Giorgio 11 87-89 128 Sturzo Luigi 119 Sun Tzu 135 Sutherland Donald 6 47 Tamaro Susanna 3 150 178-179 181 197 Tebaldi Renata 60 Thatcher Margaret Hilda 132 Thomas Dylan 198 Toccafondo Gianluigi 182 Tocqueville Charles-Alexis Clérel de 105 114 134 Todorov Tzvetan 73 Togliatti Palmiro 103 120 146 155 Tolkien John Ronald Reuel 174 196 Tommaso d Aquino 190 Tornatore Giuseppe 3 180 Torno Armando 50 Totò Antonio de Curtis 176 Totti Francesco 157 Totti Ilary nata Blasi 157 Tremonti Giulio 64 67 Troisi Massimo 167 Tronchetti Provera Marco 158-159 Tronti Mario 76 Tyler Liv 10 Updike John 174 176 Valiani Leo 142 Vanzina fratelli 152 Vattimo Gianni 99 Venier Mara 153 Ventura Simona 153 Veronesi Sandro 191 Veronesi Umberto 66 Vertone Saverio 127 Vespa Bruno 50 63 119 Veyne Paul 171 Visconti Luchino 73 Vissani Gianfranco 99 Vitali Alvaro 149 Voltaire François-Marie Arouet 105 Walser Robert 45 70 Weber Max 50 105 Wenders Wim 67 West Mae 52 Wittgenstein Ludwig 179 Zero Renato Renato Fiacchini 150 Zidane Zinedine 4-5 62 Zucchero Adelmo Fornaciari 171