“Era un eclettico, sapeva scrivere e parlare di tutto, spaziava in molti campi. Scriveva da Dio, aveva una capacità di scrittura mostruosa, mai banale. Era molto profetico, perché i suoi libri sono sempre attuali. Da aggiungere la dimensione umana. Era un finto burbero.” dice Andrea Scanzi, intervistato da Michele Fuoco.
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