Cronache di un paese provvisorio
L’Italia dei partiti e l’Italia della cultura, l’Italia del calcio e quella delle discoteche: tutte le Italie sommate insieme non danno ancora l’idea di che cosa sia effettivamente il nostro paese. Senza moralismi, questo libro ne offre una fotografia nitida che tiene conto delle grandi trasformazioni intervenute negli ultimi anni.
Edmondo Berselli POST-ITALIANI Cronache di un paese provvisorio So ttoCCccccccccccccccccccctitolo
Post-italiani a M
I Arcaici e postmoderni Per buttarsi alle spalle il peso delle loro ideologie certi italiani hanno dovuto compiere sforzi giganteschi altri ci sono riusciti con un mambo neppure troppo figurato portando portando in cantina intere biblioteche e spedendo nel retrobottega retrobottega culturale una serie impensabile di certezze Qualcuno Qualcuno ha sofferto grandi dolori spirituali qualcun altro ha accusato buffi disturbi psicosomatici molti hanno cambiato cambiato vita e mentalità e magari anche il look con il sollievo sollievo etico ed estetico che si avverte quando si realizza il coming out rivelando finalmente come si è sempre stati nel fondo dell anima Non eravamo mai stati comunisti Fascisti neanche a parlarne Democristiani com è noto in Italia non ne sono mai esistiti se non nel ceto politico fra ministri e assessori e nel giorno stregato delle elezioni oltretutto i democristiani democristiani non avevano un ideologia ma al massimo orientamenti ispirazioni criteri mediazioni clientele patronati e quindi quindi negare la democristianità è stato ancora meno impegnativo impegnativo Eppure l apparente facilità con cui buona parte della società italiana ha cancellato il proprio passato politico e all occorrenza il relativo vissuto con le care memorie annesse annesse è una delle più strepitose mutazioni vissute da una collettività moderna Solo a ripercorrerne sinteticamente i passaggi ci si rende conto di quanto fossero aspre le contraddizioni contraddizioni e profonde le fratture culturali in cui eravamo intrappolati ci si accorge dei possibili punti di svolta del-
4 Post-italiani le elusioni e delle occasioni mancate a cui corrispondevano corrispondevano puntualmente le più ardite fughe in avanti con qualche qualche deriva anche pazzesca nell irrealtà Occasioni a perdere Dunque avevamo appena passato il confine fra gli anni Cinquanta e Sessanta e quindi metabolizzato il Quarantotto Quarantotto con la liquidazione da un lato del pericolo comunista comunista e dall altro dell opportunità di una sinistra praticabile doppiato il Cinquantasei con le sofferenze per l Ungheria e le rivelazioni di Kruscev sopportato il lunghissimo dibattito dibattito sull apertura ai socialisti che doveva condurre al varo del centrosinistra A quel punto gente normale e con una ragionevole voglia di modernità e di benessere si sarebbe data robustamente da fare per schiodare il paese dall arretratezza arretratezza fare un po di soldi riformare la burocrazia costringere costringere la Dc a governare su base empirica spiegare ai comunisti che la tendenza virava in una direzione imprevista imprevista dai sacri testi e che dunque se volevano partecipare alla alla liturgia democratica e alla festa dello sviluppo economico economico avrebbero dovuto fare i conti con Bad Godesberg la cittadina gemella di Bonn dove nel 1959 i socialisti tedeschi si erano sbarazzati delle zavorre marxiste Macché fra la sapienza dottrinaria di Togliatti e la sintonia sintonia rabdomantica di Ingrao con le masse con le evoluzioni evoluzioni continue del partito sul filo dell ortodossia internazionalista internazionalista con il marxismo sentimentale di Nenni e poi con le riforme di struttura del socialista Lombardi che voleva prosciugare il capitalismo per farlo stecchire naturalmente naturalmente si è perso un sacco di tempo e si è dato fondo a una quantità impressionante di teoria Il risultato fu che nonostante il favoleggiato memoriale di Jalta con cui Togliatti Togliatti aveva spiegato che la Gran Madre sovietica non poteva poteva imporre ai partiti fratelli il suo modello di burocrazia totalitaria e che la specificità nazionale del Pci era una risorsa risorsa tutta da valorizzare l elettorato italiano restava pa-
Arcaici e postmoderni 5 ralizzato sui soliti numeri l alternanza era una chimera e l eternità democristiana risultava assicurata dal voto del popolo oltre che dalla benedizione del papa e dalla divisione divisione del mondo in blocchi antagonisti Solo senno di poi Eppure c era già stato il boom venti mesi di crescita furibonda mentre tutti ripetevano a occhi spalancati la parola miracolo Il Financial Times aveva aveva assegnato alla lira l Oscar delle monete sulla polvere delle strade cominciavano ad apparire i colori delle Cinquecento Cinquecento le periferie si erano riempite di casette tirate su nei weekend con i primi soldi dell industrializzazione pochi considerati precari e quindi devoluti a materiali poveri mattoni forati ringhiere di ferro facciate intonacate intonacate su architetture geometrili Con danni piuttosto onerosi onerosi e duraturi all estetica nonostante un immediato fiorire di urbanisti di piani regolatori di dottrine e teoremi le città e in particolare le cinture esterne cioè i quartieri popolari popolari in pratica un cesso Non sarebbe stato necessario uno sforzo terribile di immaginazione politica bastava guardarsi intorno per capire capire che il paese reale suppliva con pragmatismo e a tentoni tentoni alle impuntature marxiste e leniniste di quel brav uomo non proprio moderno e un po fissato ideologicamente di Nenni oppresso nella sua psicologia di socialista dalla superiore superiore e rigorosa organizzazione del Pci e che il dibattito interno alle Botteghe Oscure poteva essere tranquillamente tranquillamente ignorato nelle faccende pratiche La democrazia progressiva progressiva poteva attendere mentre il neocapitalismo era lì a portata di mano sarebbe stato utile comprendere che invece invece della vittoria di classe c era un orizzonte riformista di salari più elevati di coinvolgimento delle masse nei circuiti circuiti del consumo di benessere possibile e soprattutto diffuso diffuso Tanto valeva quindi buttare a mare il gravame del materialismo dialettico e gli ideologismi alla sovietica e cominciare a scuotere la sapiente indolenza democristiana il metodo che si sarebbe chiamato doroteo con i suoi rinvii e le sue viscosità facendo capire a Moro Fanfani e gli altri
6 Post-italiani guardate che se la modernizzazione non riuscite proprio a farla la facciamo noi Invece come ha spiegato con una specie di disperazione civile Michele Salvati le occasioni passano basta che scivolino scivolino via pochi anni e la scena cambia con dissolvenze imprevedibili imprevedibili Ci sono di mezzo naturalmente il Sessantotto l autunno caldo e tutta la deriva degli anni Settanta Con lo choc petrolifero del 1973 arriva la stagflazione cioè la febbre febbre inflazionistica in una congiuntura economica stagnante stagnante Grazie alle partecipazioni statali e in particolare all Iri e alla Gepi fa la sua comparsa l irizzazione delle imprese imprese fuori mercato si assiste alla gepizzazione sistematica delle aziende sfasciate intanto si ricorre alla cassa integrazione integrazione a dismisura anche per limitare un esplosività sociale ben esemplificata nel film di Elio Petri La classe operaia va in paradiso dove il personaggio principale è il Lulù interpretato interpretato da Gian Maria Volonté l operaio-massa la figura collettiva collettiva che gli ideologi del decennio da Toni Negri in giù considerano il portatore sradicato dell ultima potenzialità sovvertitrice Lo sfondo di quegli anni è dato da ciminiere che riversano riversano fumi velenosi su cieli illividiti da picchettaggi aggressivi aggressivi urla al megafono e sabotaggi di reparto e dall i- dea della rivoluzione imminente mescolata al timore di un colpo reazionario Le agitazioni cominciate nel Sessantotto Sessantotto si sarebbe lamentato il grand commis Guido Carli vennero fronteggiate con sciattezza da una classe politica che si rifiutava di essere adulta in modo analogo per Giuliano Amato i Settanta furono gli anni della maturità che non sapemmo avere ma è il caso anche di aggiungere aggiungere che alla farraginosità culturale della classe dirigente si sommarono gli urti spaventosi delle spallate terroristiche da Piazza Fontana in poi a testimoniare che dal canto loro loro i nemici dell eventuale modernizzazione politica non avevano troppe inibizioni
Il crollo del grande teorema Di fronte alla riottosità delle cose reali a conformarsi alle alle teorie ma soprattutto di fronte alle prime serie asperità del ciclo economico mondiale diventava molto conveniente conveniente la scappatoia nell immaginazione L iperspazio della mentalità politica prese la forma dell ideologizzazione ideologizzazione estrema Sono questioni vecchie che oggi appaiono di una tristezza addirittura dolorosa eppure non si capirebbe capirebbe granché del disincanto contemporaneo e allo stesso tempo della persistenza di certe superstizioni politiche se non ci fosse alle nostre spalle il formidabile processo di indottrinamento indottrinamento popolare e di massa come pure aristocratico aristocratico e snob ovvero narcisistico e autoreferenziale che portò intere generazioni a coltivare l idea che lo stato borghese si abbatte e non si cambia con una orgogliosa sicurezza nell infallibilità di un metodo di una prospettiva prospettiva o almeno di una chanson irriducibilmente di sinistra L aveva scritto con notevole chiarezza diagnostica Ernesto Ernesto Galli della Loggia in un breve saggio del 1980 intitolato La crisi del politico In Italia dunque la modernizzazione dei ceti medi che nella sostanza corrispondeva a un loro adeguamento ai modelli propri delle democrazie capitalistiche capitalistiche avanzate e della loro cultura si presentò invece con un marcatissimo connotato ideologico e politico che si voleva voleva e si diceva ” di sinistra “, cioè contrario proprio a quanto quanto stava dietro a quei modelli … di ogni aspetto arcaico ingiusto inefficiente o semplicemente sgradevole dei rapporti rapporti e dell organizzazione sociali la colpa sarà data regolarmente regolarmente al preteso fondamento ” capitalistico ” dei medesimi medesimi e in via vicaria alla parte politica governativa nonché al suo ” vecchio ” e confuso sfondo ideologico mentre di ogni speranza di mutamento anche delle più fantastiche e rocambolesche rocambolesche saranno investiti i partiti di sinistra Per giungere alla disillusione sarebbero occorsi decenni decenni La pervasiva Kultur italiana del periodo era costituita da idee liofilizzate marxismo elementare marcusianesi-
8 Post-italiani mo pop terzomondismo accalorato antiamericanismo anticapitalismo antioccidentalismo Frantz Fanon con i suoi dannati Malcolm X Angela Davis Che Guevara a seguire il rifiuto della democrazia formale con qualche venatura di romanticismo cattolico alla boliviana nel nome nome del prete guerrigliero Camilo Torres qualche sfumatura sfumatura postconciliare particolarmente radicale il catechismo olandese la teologia della liberazione insieme con le messe messe beat le messe yé-yé addirittura una messa cocktail molto mondana anche se teologicamente indecifrabile E poi gramscismi idee resistenziali nozioni fumose sulla violenza politica garantite comunque dall assoluta certezza della propria supremazia culturale a cominciare dal progresso come lotta e conquista per finire alle vaghe stelle dell Enciclopedia Einaudi il Sopra e il Sotto l Alto e il Basso il Cotto e il Crudo la fine del nozionismo il sapere sapere come reticolo e allusione Contrastare l offerta speciale di questo sincretismo politico con qualche ideuzza liberale liberale ma anche soltanto socialdemocratica equivaleva semplicemente semplicemente a esporsi ai buh dell irrisione con i ripetenti in prima fila a dare lezioni di materialismo dialettico Ragion per cui anche in chiave tattica era più elegante opporre agli ortodossi del Pci quelli che avevano letto i libri libri obbligatori perfino il Lenin dell empiriocriticismo e che alzavano il ditino spiegandoti le posizioni di Amendola Amendola e Ingrao non tanto considerazioni piuttosto ragionevoli tratte da Popper o Kelsen né sicuramente provocazioni di destra tipo Hayek e Mises sull impossibilità di un e- conomia socialista pianificata perché quelle al massimo se le concedeva negli editoriali la professionalità minuziosa di Alberto Ronchey -, quanto qualche linea ereticale che poteva provenire per esempio da Adorno e Horkheimer o da Laing Cooper Illich E sul piano pratico era più opportuno opportuno contestare i continui pasticci compromissori del Pci e della Sinistra indipendente affollata di cattolici del dissenso dissenso adottando la polemica fiammeggiante di Marco Pannella Pannella sul divorzio e sul relativo referendum
Arcaici e postmoderni 9 Non è affatto facile dire quando la fissità di questo pensiero pensiero unico totale e indiscutibile nonché pastoso e agglutinante agglutinante in cui ogni asserzione era la possibile subordinata di un teorema assoluto cominciò a subire le prime scalfitture Può darsi che dietro il messaggio eversivo dello slogan chi dorme due volte con la stessa donna fa parte del sistema sistema si nascondessero fin da allora virus edonistici insidiosi per la dura moralità rivoluzionaria Di certo un colpo lo assesta assesta di sbieco l area dell Autonomia i gruppetti che combattono combattono il padronato brandendo slogan come a salario di merda lavoro di merda e con queste trasgressioni anche lessicali cominciano a smontare la rigorosa idea gramsciana gramsciana della fabbrica come luogo della coscienza operaia e del controllo dei processi di produzione Ma poi sarà più in generale generale una traccia di disimpegno di distacco un certo nonsoché nonsoché rivolto al privato alla sfera individuale al proprio stato d animo alle relazioni personali a una donna per amico eccolo è il riflusso Comincia forse e in ogni caso si rivela al mondo quando Rocco e Antonia alias Marco Lombardo Radice e Lidia Ravera pubblicano Porci con le ali una specie di nuovo manifesto del sesso considerato non più una sfera rivoltosa bensì come osservò con una buona intuizione Francesco Alberoni un esercizio che illustra illustra il faticoso emergere delle fantasie erotiche dell amore amore del gioco dentro un mondo sociale totalmente dominato dominato dal politico È probabile comunque che una spiegazione in via approssimata approssimata indichi semplicemente una progressiva stanchezza stanchezza mentale e intellettuale Una certa noia insomma Prima si comincia a tornare al privato sostenendo che anche anche il personale è politico poi ci si accorge che inoltrandosi inoltrandosi negli anni Ottanta appaiono all orizzonte fenomeni incomprensibili incomprensibili come l economia supply side di Reagan e l ultracapitalismo liberista e popolare di Margaret Thatcher Thatcher La quale esponendo le imprese inglesi alla concorrenza concorrenza straniera le porta al fallimento e deindustrializza il Regno Unito mostrando che nel mondo contemporaneo
10 Post-italiani la fiducia nella classe operaia come portatrice del progresso progresso è decisamente fuori moda Anche perché nel frattempo è partito l enrichissezvous enrichissezvous dai grattacieli sbucano gli yuppie si profila il boom della Borsa ci si infila come talpe nel postindustriale postindustriale e nelle coscienze cominciano a farsi strada le parole pronunciate da Mickey Rourke in Nove settimane e mezzo che campeggeranno come un programma professionale del tempo nuovo I make money by money E vai il ritmo ritmo del decennio offre scansioni irresistibili You can leave leave your hat on ecco lo spogliarello di Kim Basinger sulle note rauche di Joe Cocker e poi la messa in scena metropolitana metropolitana di un eros da mangiare sugoso vorace eccessivo eccessivo cannibalico e per analogia di un capitalismo dello stesso tenore Finché viene giù il Muro nell euforia dell Ottantanove e vengono giù di schianto in tante bricioline anche le ideologie ideologie si dice proprio così ideologie al plurale Ma questa è un invenzione cautelativa un eufemismo non del tutto involontario involontario è l espediente per non dire apertamente che è caduta l ideologia al singolare cioè l alternativa di sistema al capitalismo Quali sarebbero nel caso le altre ideologie Il fascismo grazie al cielo ai resistenti agli Alleati e persino persino alla zona grigia degli attendisti è crollato vergognosamente vergognosamente nel 1945 permane in alcuni club di marginali gente come Gianfranco Fini e Pino Rauti che all epoca levavano ancora la destra nel saluto romano in occasione degli anniversari anniversari della marcia su Roma o nelle acclamazioni dei loro congressi segregati I loro militanti hanno partecipato attivamente a una specie specie di guerra civile nelle borgate e nelle università bastonando bastonando con notevole gusto ma le loro idee continuano a suscitare suscitare il dileggio generale o al massimo la curiosità che gli antropologi sono inclini a riservare ai fenomeni eccentrici e folk perché il fascismo è considerato una junk ideology del tutto impraticabile per gente appena alla moda Alla fine dunque per dirla chiara crolla l Ideologia
Arcaici e postmoderni 11 proprio quella lì E quindi c è un intera fascia sociale e generazionale generazionale venuta su faticosamente fra Gramsci e Guattari Guattari Berlinguer e Dario Fo Lenin Mao Tse-tung Ho Chi Minh e Mario Capanna che si ritrova orfana perlomeno dell eco universale del rimbombo remoto della radiazione radiazione fossile della rivoluzione Non che a sinistra fossero ancora rivoluzionari dopo l e- strema risorsa difensiva rappresentata da Jürgen Habermas Habermas avevano metabolizzato grazie a tipi articolati come Massimo Cacciari la dura lezione iperpolitica di Carl Schmitt Schmitt e anche l attacco reazionario alla tecnica di Heidegger Heidegger Avevano sentito parlare della società dei due terzi di Peter Glotz in cui il terzo escluso dal circuito economico non va nemmeno a votare escludendosi sempre più e lasciando lasciando mano libera ai liberisti e studiacchiato certe operette operette inassimilabili e molto tedesche di Claus Offe mentre qualcuno si era spinto perfino a mettere il naso tra i voluminosi voluminosi sistemi di Niklas Luhmann salvo accorgersi che era un interessante sociologo della complessità allora tanto tanto di moda ma anche un eccellente consigliere della Cdu di Helmut Kohl Così quando si ode lo schianto bisogna subito mettere mano alla costruzione di un pensiero sostitutivo impresa tutt altro che facile Achille Occhetto ci prova con fenomenali fenomenali astrazioni come il governo mondiale e la distillazione distillazione di sensibilità amazzoniche che sul momento sembrano sembrano ben pensate giudiziose e trendy Altri ci riprovano con la socialdemocrazia trascurando il ritardo di trent anni anni suonati rispetto a Bad Godesberg con ragionamenti che come direbbero gli addetti stampa di Tony Blair non appaiono più molto cool Gli avversari politici in quel momento lì pronunciano il loro sovrano chissenefrega Indifferenti al dramma o impelagati in storie tormentose di corruzione Insensibili soprattutto alla catastrofe di una cultura che aveva permeato permeato grandissima parte della società italiana case editrici editrici redazioni di giornali aule universitarie centri di ricer-
12 Post-italiani ca sindacati scuole associazioni di categoria ceti professionali professionali professori studenti famiglie gruppi dei pari Si sa che quando cade un paradigma ne occorre alla svelta un altro Soprattutto se il paradigma vecchio largamente largamente egemone assegna ai suoi seguaci la certezza indiscussa indiscussa di una superiorità culturale e politica per non dire etica Ma il paradigma nuovo non era a portata di mano di fronte allo sbigottimento collettivo allo smarrimento smarrimento individuale e alle trepidazioni personali si delineava delineava oltretutto l idea che non solo la politica bensì l intera intera arena sociale e culturale fosse in fase tellurica Ce n era qualche ragione effettivamente E si potevano anche captare sul sismografo alcuni segnali che il terremoto terremoto avrebbe avuto conseguenze imprevedibili Avanti o popolo di consumatori Non è detto che la contrapposizione fosse rigidamente fra modelli politici fra il vecchio che in perfetta mestizia affondava e il nuovo che d improvviso era già lì con le sue figurazioni così eccitanti Il fatto è che la mutazione politica era andata di pari passo con la trasformazione sociale sociale di più antropologica Vale a dire che la perdita dei codici culturali stabiliti per via ideologica si era verificata in coincidenza o in parallelo con un altra transizione silenziosa silenziosa ma altrettanto spettacolare A mano a mano infatti infatti che le tavole del decalogo politico mostravano crepe sempre più vistose anche le subculture di massa cominciavano cominciavano a sfaldarsi Detta alla grossa l Italia repubblicana era stata plasmata principalmente da due agenzie di socializzazione dal Pci e dalla cultura cattolica Per gli italiani di sinistra non era mai venuto meno il messaggio di fondo della moralità comunista comunista Da una parte l inquadramento nelle sezioni con il centralismo democratico che consentiva a tutti il diritto di parola e di dibattito ma riconduceva i pensieri marginali marginali o potenzialmente devianti entro la correttezza di linea
Arcaici e postmoderni 13 definita dalla dirigenza delle Botteghe Oscure dall altra la disciplina di classe che si poteva far risalire ai consigli di fabbrica gramsciani la tessera della Cgil e le manifestazioni manifestazioni sindacali insieme a tutta la ritualità civile del 25 aprile e a quella lavoratrice del 1 ° maggio nonché alla sagra laica delle feste dell Unità con il loro azzeccato dosaggio di intrattenimento popolare e di solennità politica quando responsabili provinciali e nazionali si ritrovavano sotto i teloni delle aree di discussione L intero stile di vita del militante militante del simpatizzante dell elettore comunista risentiva naturalmente del prevalere implicito di una visione collettiva collettiva che subordinava desideri speranze e bisogni al realizzarsi realizzarsi di una progettualità condivisa Sul versante cattolico la complessità era maggiore dal momento che sotto lo Scudo crociato si radunavano sensibilità sensibilità assai diverse Anzi proprio la tiepidezza italiana nella pratica religiosa e nella fede così come una maggiore maggiore concessione all interesse individuale consentiva un a- desione più volatile e leggera Dietro il conformismo cattolico cattolico o meglio dietro il cattolicesimo del cuore degli italiani generici si addensavano atteggiamenti e comportamenti comportamenti poco dogmatici in cui il disimpegno e il privato rappresentavano una cifra primaria Ciononostante la diffidenza per il mercato che ispirava larghi settori della Dc insieme con il disincentivo morale al perseguimento calvinista del profitto e la propensione a correggere l economia attraverso gli apparati pubblici fungevano da mastice a una concezione interclassista che si preoccupava di moderare le differenze sociali Non esisteva esisteva tanto un idea democristiana forte di società desiderabile desiderabile quanto piuttosto una pratica concreta del consenso consenso imperniata sulla creazione e il mantenimento di un amplissimo ceto medio Una vasta manomorta burocratica burocratica grandi strutture semiclientelari tutta l organizzazione del pubblico impiego dalla scuola alle poste costituivano le fondamenta dell imponente edificio democristiano Tratti riconoscibili di corporativismo insieme al collatera-
14 Post-italiani lismo di numerose associazioni di categoria contribuivano contribuivano a formare quella costellazione il paese reale vanamente vanamente deprecata dagli intelligenti e dagli elitari Solo che a differenza dei comunisti la Dc non reclamava reclamava fedeltà Si limitava a offrire sul mercato politico la stabilità stabilità Cambiavano i ministri non i governi diceva con un sorriso ironico Nino Andreatta E il rapporto degli elettori con il simbolo democristiano è stato un matrimonio lunghissimo lunghissimo punteggiato da innumerevoli occasioni di adulterio adulterio ma con una devozione di fondo per la sposa Un giornalista antipatizzante Alberto Cavallari riesumò per il potere democristiano l immagine del poder mineral di Carlo V un potere molle e roccioso insieme continuamente continuamente malleabile deformabile e capace subito dopo ogni urto e ogni apparente spappolamento di ritrovare la consistenza consistenza e la forma originarie Ma la Democrazia cristiana pur con la pervasività delle sue strutture con il controllo della Rai con il sostanziale allineamento critico degli editorialisti con il favore implicito implicito delle prime pagine non era un partito che praticava praticava una pedagogia sociale Al massimo i democristiani esercitavano una leggera e sempre più rassegnata resistenza resistenza alla secolarizzazione dei costumi Con il passare dei decenni al potere la morale cattolica e la dottrina della della Chiesa sono rimaste un eco lontana da rievocare tutt al più nelle liturgie solenni in sostanza se qualcuno oltretevere oltretevere pensava che la Dc potesse costituire un baluardo contro la laicizzazione si sbagliava La conservazione del consenso in politica non implicava affatto il mantenimento mantenimento degli standard morali del primo dopoguerra Allo stesso tempo nelle sue roccaforti e soprattutto nell nell Emilia dei comunisti pragmatici il Pci si approssimava a una trasformazione antropologica profonda A mano a mano mano che le promesse relative all utopia politica e al socialismo socialismo in terra venivano accantonate in via ufficiosa la vocazione vocazione materialista poteva esercitarsi più che altro sul piano della soddisfazione dei bisogni I successi del modello emi-
Arcaici e postmoderni 15 liano rendevano lampante che il socialismo se interpretato con un adeguata dose di duttilità mentale e di praticità sindacale sindacale poteva convivere con l accumulazione del capitale esattamente come sostenevano nei primi anni Sessanta i comunisti carpigiani di fronte a un Giorgio Bocca che contemplava contemplava allibito il gran numero di squillanti Ferrari davanti davanti ai garage e ai laboratori dove si realizzava il boom della maglieria Che cos è il socialismo Ma è il capitalismo capitalismo gestito da noi che domanda !. Anche perché la redistribuzione redistribuzione insieme con la massima occupazione la pace sociale la tolleranza garantita da un potere indiscusso e qualche caratteristica comportamentale non dissimile da quelle dei bianchi del Veneto e della Brianza aveva generato generato un benessere davvero straordinario diffuso in tutte le fasce sociali In questo modo prendeva l avvio un fenomeno imprevisto imprevisto cioè il mutamento genetico dei comunisti in consumatori consumatori Nelle terrificanti cattedrali del consumo egemonizzate dalla Lega delle cooperative nella fiesta consumista del sabato sabato pomeriggio tra le centinaia di auto nei parcheggi assolati assolati e le file alla cassa fra acquisti insensati e corteggiamenti spesso riusciti al primo sguardo da carrello a carrello avveniva avveniva la grande trasformazione dell identità comunista Cadevano Cadevano i muri ma cadevano anche i tabù e le strutture morali morali della sinistra di base classica Pian piano il movimento operaio e sindacale compreso tutto l elettorato comunista si mobilitava ormai quasi esclusivamente in funzione del compri tre e paghi due Sicché non c è da stupirsi se oggi sui banconi si vedono bocconcini di struzzo filetti di canguro vassoi di ostriche parate di branzini e orate come se nel fine settimana operaio operaio fosse previsto un pranzo di Babette il rito dello sciupio sciupio vistoso del consumo esclusivo in chiave di massa diventava diventava la variante vicaria della tensione utopica e la gastronomia era l hic et nunc sostitutivo del traguardo politico politico il compra e godi senza le attese frustranti della gratificazione gratificazione differita
16 Post-italiani Così è accaduto che la ventata modernizzante i cui primi primi refoli si erano avvertiti agli inizi degli anni Sessanta con il beat e i capelloni e con esordienti dérapage eroticosentimentali eroticosentimentali rispetto alla norma codificata ha investito con un fiato sempre più caldo e stordente i comportamenti comportamenti e i pensieri Difficile stabilire quale sia il momento in cui si verifica lo slittamento lo shifting hirschmaniano dagli obblighi collettivi alle libertà individuali dalla felicità pubblica alla ricerca della felicità privata dalla piazza al salotto e alla camera da letto Tuttavia c è un prima e c è un dopo Prima l unico pronome pronome personale autorizzato è il noi usare la prima persona persona singolare risulta all orecchio di tutti un deviazionismo deviazionismo esecrabile L orizzonte da frequentare è solo quello delle assemblee la piazza colorata dal rosso delle bandiere bandiere sventolanti il rullare delle mazze sui bidoni nelle manifestazioni manifestazioni della Cgil Dopo c è la carriera il successo personale personale il sogno della prestazione fulminea in Borsa altro che poesie E per uscire dall arena politica ed entrare nei comportamenti comportamenti personali prima c è un codice morale che può essere essere eluso dai più vispi e dalle più socievoli ma che incombe incombe pur sempre sulle psicologie individuali Tanto che occorrono strategie per ingannare in via subliminale i comandamenti comandamenti e i tabù mutuati dalla famiglia e dalle mamme mamme ci si deve innamorare con intensità struggente occhi negli occhi mani nelle mani febbrilmente fino a svenire dato che l innamoramento romantico è il grimaldello obbligatorio obbligatorio per far saltare le convenzioni che presidiano l illibatezza Per una scopatina ci vogliono atmosfere intrise intrise di sconvolgimenti e di brividi di corteggiamenti e prove prove di seduzione di lenti e guancia a guancia stringenti e anche di addii tormentati ma specialmente di baci infiniti infiniti forse mai più replicabili su qualche terrazza d hotel con il mare che fa da fondale e lassù in alto una luna indimenticabile indimenticabile L educazione erotico-sentimentale richiede un sentimento totale definitivo altrimenti l allenamento
Arcaici e postmoderni 17 all amore e al sesso è proibito e non lo si può neppure raccontare alle amiche Dopo è tutta un altra faccenda L unione finché morte non vi separi comincia a frammentarsi in una serie di storie storie Con la pubblicazione di Innamoramento e amore e con le sue teorie sul colpo di fulmine come movimento collettivo a due Francesco Alberoni è uno dei maggiori responsabili responsabili almeno in termini concettuali della disgregazione della coppia stabile già telefilm soap e serial dagli archeologici Dallas e Dynasty a Melrose Place fino a Sex and the City senza perdere di vista le avventure sentimentali e ambulatoriali di E R ., diffondono l idea che ogni vicenda a due si basa sull innamoramento cioè sull accensione simultanea simultanea di psiche e corpo su un firing nel cervelletto e uno scatenamento biochimico irrefrenabile se c è anche l avallo del grande intellettuale è fatta Solo che quando nel rapporto rapporto tra due sfigati qualunque la tensione si allenta e non si hanno le doti culturali di Francesco Alberoni e Rosa Giannetta Giannetta per costruire una casa dell eros e parlarne in tivù semplicemente si sbatte la porta e si va dall avvocato Per la verità i cattolici più convinti resistono con un pizzico pizzico di tenacia in più e per farsi sottoscrivere dagli assistenti assistenti spirituali magari tipini molto fini e svegli barbetta e basettine da calciatore occhiali da sole tipo rockstar e agenda agenda elettronica palmare la possibilità di avere rapporti prematrimoniali prematrimoniali devono sottrarli alla casualità degli incontri quindi contestualizzarli in una relazione matura e soprattutto soprattutto dichiarare l assenza completa dello sfruttamento edonistico edonistico dell altro Però alla fine da quelli tiepidi nella pratica pratica religiosa ai più infiammati nella fede anche i cattolici scopano eventualmente con la precauzione di non farselo piacere troppo e perfino i più convinti dei ciellini ammettono ammettono che nel privato ognuno si regola come gli pare e qualcuno qualcuno intervistato al Meeting di Rimini ammette con un mezzo mezzo sorriso che in discoteca ci si va per cuccare Bastano pochi anni per far crollare un muro di abitudini e regole stratificate Gli interessi e le passioni per dirla sem-
18 Post-italiani pre con il lessico di Albert Hirschman si riorientano in modo modo impressionante mentre gli interessi si allineano in base al politicamente deprecato io le passioni sono trascinate in un vertiginoso rondò erotizzante concertato dai settimanali settimanali e dai mensili dalla televisione e dalla pubblicità Il che implica per forza di cose uno storico mutare dei rapporti fra uomini e donne un modo diverso di guardarsi e di studiare le opportunità di seduzione Oppure più brutalmente brutalmente determina il trasformarsi delle categorie attraverso attraverso le quali si può guardare un oggetto erotico Il quotidiano quotidiano la Repubblica nel luglio 2002 dà la notizia che un elettricista milanese è stato condannato in Cambogia nella capitale Phnom Penh a dieci anni di carcere essendo risultato colpevole di depravazione e sfruttamento di ragazzi ragazzi troppo giovani per essere considerati consenzienti Secondo la cronaca Alto magro allampanato l uomo ha reagito con rabbia alla lettura della sentenza ” Sarà la legge ma non è giusto quei giovani erano ragazzi di strada strada dei prostituti erano consenzienti e per i soldi avrebbero avrebbero fatto qualsiasi cosa “. Lo sfondo di questa disastrosa avventura sessuale è apocalittico Il condannato infatti era stato arrestato nel giugno 2001 durante una retata a Tonle Sap Si era appartato appartato fra le lamiere di una bidonville in compagnia di quattro quattro ragazzini senzatetto che aveva pagato tre dollari ciascuno ciascuno per avere con loro rapporti sessuali La polizia lo aveva sorpreso in flagrante Qualche mese più tardi in una intervista al supplemento il Venerdì di Repubblica l uomo aveva confidato che con quei ragazzi aveva voluto ritrovare la sua giovinezza la qualità della pelle dei muscoli muscoli la mancanza di peli che fanno sporco e vecchio Ciò che colpisce è l argomentazione con cui si legittima implicitamente un comportamento deviante per rivendicarlo rivendicarlo in chiave estetica ludica pagana È stato come rinascere come giocare con un gioiello Sono storie di oggi quando lo sgretolamento dei tabù autorizza perfino una ribellione individualistica contro la
Arcaici e postmoderni 19 morale e la legge correnti Ma appena ieri nel suo libro più corale Rimini Pier Vittorio Tondelli descriveva una città ora accecata dal sole ora lividamente notturna una fabbrica libertina le cui cattedrali del piacere vero o presunto presunto che sia sono elettrificate dalla nevrosi artificiale delle luci stroboscopiche e dalla facilità attonita di un flirt brutale Lui è desolatamente ubriaco lei mastica distratta il suo chewing-gum La fichetta lo arrapava sempre più Era piccola tozza terribilmente sexy con un gran culo Dopo un veloce affare di sesso in macchina i due si separano separano per non vedersi più Siamo solo nel 1985 eppure la scena è drammaticamente contemporanea Una discoteca un whisky una corsa fuori un accoppiamento Fine Certe ragazzate A quegli individui che scopano in auto in una periferia azzerata afasici come in uno sketch metafisico di Samuel Beckett alla generazione di sconvolti alla Vasco Rossi alla generazione senza padri né maestri alla generazione generazione in ecstasy alla generazione senza tempo del quotidiano quotidiano alla generazione di sprecati parlano così i sociologi sociologi scafati come Loredana Sciolla Luca Ricolfi Franco Garelli e qualche osservatore curioso come Stefano Pistolini Pistolini non i padri gesuiti o i moralisti démodé insomma alla folla sempre più solitaria che passa autisticamente dal desiderio desiderio della rivoluzione alla pratica compulsiva del piacere piacere chi gliela poteva più raccontare la favola del riscatto sociale sociale collettivo La domanda è retorica Già a metà degli anni Novanta quando Gianni Boncompagni dirige i provini per una serie serie del programma Non è la Rai davanti al suo sguardo allenato si presentano quindicimila adolescenti Lui osserva osserva giudica e alla fine approva o esclude con un cenno del capo I suoi resoconti rivelano l atteggiamento con cui le ragazze guardano alla promessa della felicità televisiva Succede per esempio che il regista ne boccia una ma lei
20 Post-italiani capisce invece che l hanno promossa Ed è scoppiata in un pianto liberatorio così terribile con singhiozzi così esagerati esagerati così bestiali buttandosi addosso alla ragazza che l accompagnava che tutti gli occhi si sono appuntati su di me con un rimprovero preventivo Ho detto okay presa non parliamone più Consapevole del suo ruolo sociale l entomologo Boncompagni Boncompagni rivela a Stefania Rossini in un intervista comparsa comparsa sull Espresso del 22 luglio 1994 di conservare tutti i provini registrati perché sono sicuro che fra vent anni saranno un documento storico Il suo occhio fra il clinico e il cinico cataloga un campionario esistenziale inquietante inquietante perché le aspiranti sembrano tutte clonate fascia sociale medio-bassa tutte apparecchiatissime acconciate acconciate con pettinature inverosimili con quei tacconi orribili che vanno quest anno strozzate in vestiti minimi Più erano formose più si stringevano E ancora Tutte che dicevano dicevano ” borza “, ” danza ” con la zeta dolce … un po intimidite a spiegarsi con parole assolutamente identiche facevano tutte ancora la scuola dell obbligo e se erano state bocciate era sempre perché ” i professori ce l avevano ” con loro mentre il tempo libero lo passavano a fare ” gnente “. Nessuna Nessuna lettura nessun interesse preciso Se qualcuno nutrisse il sospetto di una realtà datata consideri consideri che oggi Antonio Ricci ha trasformato i provini in uno show autosufficiente Inoltre le tredici-quattordicenni le baby-Parietti di allora saranno diventate grandi qualcuna qualcuna farà già la madre le altre avranno visto realizzarsi o no i loro sogni Mi vorrei comprare la villa con la piscina come si vede in tivù o avranno dato un seguito professionale ai loro esordi dilettantistici Faccio animazione nelle discoteche discoteche dicevano allora Adesso in vista ormai dei trent anni trucco permanente sui bordi delle labbra e sulle sopracciglia sopracciglia seno probabilmente intensificato dalla chirurgia porgono porgono come autopresentazione la frase d obbligo Faccio immagine al Blue Star Ormai le aliene sono fra noi E quindi conviene riascol-
Arcaici e postmoderni 21 tare le diagnosi di Boncompagni La sua crudeltà fredda da collezionista non si limita infatti a esaminare il repertorio repertorio di furbizie espressive e di espedienti comunicativi né soltanto i casi sociologici al ribasso le esemplificazioni rionali eccessi ottusità e cecità di una provincia più che profonda diciamo pure abissale apparentemente immutabile immutabile ma in realtà sconvolta dal richiamo della televisione televisione No lui fissa con lo spillo istantanee di solitudine interni interni di case dell hinterland caseggiati di periferie dove dal punto di vista dei rapporti uomo-donna la nostra è la stessa civiltà contadina di duemila anni fa in cui il maschio maschio è terribile antico e ignorante e dove il più persuasivo persuasivo schema di giudizio trasmesso di padre in figlio è la ragazza che ci sta è una troia quella che non ci sta è una stronza Si può registrare come primo contrappunto che anni dopo dopo a modernizzazione imperante nell ottobre 2002 a Leno Leno cioè nella civile provincia bianca di Brescia il branco ammazza a coltellate una ragazzina forse con la guida spirituale spirituale del trentacinquenne di turno La povera bambina si chiama Desirée abbreviata in Desi è figlia di una coppia che aderisce ai Testimoni di Geova il branco si è intrattenuto intrattenuto a lungo in precedenza fantasticando sulla possibilità di farsela con il trentacinquenne svitato che a quanto pare racconta favole nere sulla possibilità che lei possa starci e sulle belle tette che ha Secondo Giuliano Ferrara la tesi più appropriata parole sue sul Foglio del 10 ottobre 2002 è semplice Questi ragazzi che ammazzano mamma e fratellino o mamma e babbo che si riuniscono al bar in un qualunque borgo civile civile italiano e decidono che una di loro gli piace e poi la portano portano nella cascina diroccata e la stuprano e se lei non ci sta la sgozzano questi cari nostri figli adolescenti non sono e non devono apparire a nessun costo ” eroi neri ” di una generazione generazione fantasie morbose da coltivare per capire socialmente socialmente per spiegare sociologicamente per intuire spiritualmente spiritualmente la chissà quale realtà che sta dietro le loro azioni
22 Post-italiani e la loro immagine il codice del branco e altre caricature etologiche Sono mascalzoni e vili punto e basta Inoltre affinché nulla resti impunito Bisogna che nelle scuole e nei baretti non si parli di loro come di una variante tragica della vita quotidiana una morbosità sociologica da coccolare coccolare e comprendere in ogni suo risvolto devono subire l interdetto della coscienza pubblica La ricetta di Ferrara calci in culo e umiliazioni pubbliche presuppone che abbiano abbiano torto marcio quei cretini adulti e sono legioni che pensano possibile una società aperta e libera senza una pedagogia pedagogia autorevole e forte una famiglia legittimata a sanzionare sanzionare la trasgressione diabolica l insulto all umanità Tuttavia se si pensa alla ripetitività delle storie di violenza violenza a come sono prevedibili le modalità e normali i contesti contesti diviene inevitabile pensare che nella crudezza delle espressioni di Boncompagni ci fosse un nocciolo scabroso di verità e cioè la percezione di una società italiana in minaccioso minaccioso bilico fra un sedimento arcaico e una secolarizzazione secolarizzazione catastrofica E nel mezzo sul crinale Può darsi che fra il passato remoto e il presente postmoderno non ci sia nulla o almeno nulla che possa tenere insieme ragionevolmente ragionevolmente le strutture mentali Restano come no le identità Ma come sanno i più scettici l identità viene inventata quando la comunità crolla Non si scherza con i santi Dunque risulta istintivo chiedersi quale rapporto possa esserci fra due Italie schizofrenicamente divise e paranoicamente paranoicamente avvinte fra l identità disintegrata dell Italia postcristiana postcristiana identificata secondo i sociologi cattolici dall idea di società adiaforica che riduce le scelte etiche a tecniche tecniche quindi portando all indifferenza l alternatività del bene bene e del male fra questa Italia filosofica debolista e immersa immersa nella turbinosa liquida quotidianità postindustriale e postfordista e invece l Italia devota che nel giugno del 2002 manda le sue masse perché non c è altra parola no-
Arcaici e postmoderni 23 nostante tutto in San Pietro sotto un sole feroce ad assistere assistere al rito arcaico o davvero medievale della santificazione santificazione di padre Pio il miracoloso frate delle stimmate Al punto che non mancano di esporsi nemmeno gli insospettabili insospettabili Come Paolo Isotta raffinato e coltissimo critico critico musicale del Corriere della Sera Materialista dichiara dichiara il 15 giugno 2002 sul quotidiano milanese io ho sempre nutrito per padre Pio una fortissima devozione Segue una descrizione mitografica del frate che veniva da un altra epoca indicibilmente arcaica rispetto all attuale attuale ” visione del mondo “. Il pezzo di bravura costellato da espressioni rivolte al sublime come un infinita compassione un infinita tenerezza tenerezza l anelito alla somma sofferenza si conclude con la descrizione potentissima di un vecchio documentario documentario di Giovanni Minoli sulla morte del frate Assistervi fu per me un esperienza sconvolgente Si raccoglievano testimonianze testimonianze dei confratelli sull ultima sua notte sul profumo profumo intensissimo emanante dalla salma le piaghe sulle mani e sui piedi che incominciarono dal mattino a chiudersi chiudersi e poi non lasciarono traccia posero fine al processo su di un cadavere E ancora Più di tutto turba uno spezzone girato da un cineamatore durante l ultima Messa celebrata dal Santo a circa venti ore dalla morte Ricoperto dai paramenti sull altare altare a muro e recitando in latino egli è sorretto sotto le ascelle ascelle da due confratelli non ha nemmeno le forze per tenersi all impiedi ma deve celebrare Hai l impressione grazie anche anche al ” sonoro ” della ripresa che un agonia fortissima già lo attragga per dargli finalmente pace e ch egli concentri minuto dopo minuto le residue forze per respingerla Lotta per rievocare dall oblio ogni parola liturgica e ciascuna lentissimamente scandisce Tra l una e l altra pause spaventosamente spaventosamente lunghe documento del desiderio di arrendersi arrendersi e dello sforzo della volontà Come negare che per lui la celebrazione della Messa fosse ogni volta la reale ripetizione ripetizione del Calvario ?.
24 Post-italiani Già come negarlo Anche se fin qui saremmo nel campo campo di un esercizio stilistico svolto con l eleganza atemporale atemporale e manieristica di un critico che funamboleggia nel suo stile maiuscolo fra i misteri dell attrazione devota e le certezze certezze della razionalità scientista Oppure potremmo trovarci trovarci dalle parti di un esibizione più o meno fatua di controtendenza controtendenza di un gioco reazionario di un narcisismo ineffabilmente provocatorio Ma allora che dire dell emozione manifestata da un capopartito capopartito di scuola ingraiana come il presidente della regione regione Campania l ex sindaco di Napoli Antonio Bassolino intervistato nella medesima pagina del Corriere della Sera Sera mentre è in procinto di recarsi anche lui in San Pietro in compagnia del sindaco di Pietrelcina Potrà sembrare un azzardo ma spesso nella mia mente associo la figura di padre Pio a quella di Giuseppe Di Vittorio il primo grande segretario della Cgil un altro simbolo del Mezzogiorno contadino e della sua ansia di riscatto Bassolino aveva già destato scalpore a suo tempo partecipando alla cerimonia cerimonia della liquefazione del sangue di san Gennaro un santo civico lo definisce lui mentre consegna a padre Pio l etichetta di santo sociale e offrendo il più napoletano e il meno socialista dei baci all ostensorio propostogli dalle mani paffute del cardinale Michele Giordano Come comincia la scristianizzazione Passata la festa e presumibilmente gabbato lo santo verrebbe da chiedersi se in effetti non ci sia qualche contaminazione contaminazione di troppo e se l immersione da parte di un laico laico ex marxista nella devozione popolare per un frate nel cui corpo convivevano schegge di Medioevo non costituisca costituisca una riedizione della religione come instrumentum regni regni o almeno come fattore extrapolitico di consenso e da che cosa dipenda un simile smottamento populista Oltretutto Oltretutto com è che le lacrime delle Madonne nella campagna elettorale del 1948 erano considerate episodi di bigotteria
Arcaici e postmoderni 25 a favore della Dc mentre ora il santo sociale si trasforma trasforma in un simulacro del Sud più caldo e profondo e della sua anima popolare e progressista Di sicuro diventerebbe tutto più facile se si riuscisse a distinguere distinguere con nettezza fede e politica Perché non è mica vero come ebbe a dire Irene Pivetti nel suo periodo vandeano vandeano molto prima della sua fase televisiva e fetish che la Dc ha dato un contributo risolutivo alla scristianizzazione del paese accettando la legge sull aborto tradendo così i principi a cui dichiarava di rifarsi Si tratta di un illusione cattolica minoritaria quanto autenticamente reazionaria secondo cui stringere in senso clericale il nodo delle leggi avrebbe consentito di sfuggire alla dinamica secolarizzatrice secolarizzatrice e alle slabbrature morali conseguenti È appunto un illusione In realtà nessuno né un santo né una martire avrebbe potuto bloccare per legge quel particolare clima favorito prima dalla ventata del Sessantotto Sessantotto poi intensificato a dismisura da televisione e media e che ha determinato un esasperazione della sessualità intesa intesa come diritto individuale al piacere con l esaltazione edonistica del corpo come standard culturale egemone a cui segue una celebrazione enfatica della ricchezza e di un benessere fortunoso in un clima di festa perenne di sagra irresponsabile Il fatto però è che nessuno può eliminare per decreto riviste come Men s Health e i talk show di cazzeggio semidivistico le tette pomeridiane le labbra siliconate siliconate precisa quanto aggressiva metonimia del blow job né tutta la colorata pappa quotidiana della televisione televisione deficiente All idea che fosse possibile bloccare da destra l evoluzione evoluzione culturale congelare l immaginario collettivo fermare fermare per sempre il lavorio della psiche italiana in un cattolicesimo cattolicesimo da presepio lo scrittore cattolico Vittorio Messori obiettò nell agosto del 1994 in un intervista alla Repubblica Repubblica alla conclusione del meeting di Rimini in cui la Pivetti aveva scatenato applausi per la sua sortita sui ciellini popolo popolo in esilio e sulla Dc responsabile della scristianizza-
26 Post-italiani zione in Italia Se c è stato un responsabile della scristianizzazione scristianizzazione in Italia questo è il Cavaliere Le sue reti sono il simbolo di un umanità per cui Dio non è neppure un ipotesi ipotesi In un racconto compreso in Cerimonie Michele Serra la mette più sul leggero prendendo le mosse dalle eresie popolari sull onomastica Il nome Manuel fa parte di un importante tendenza contemporanea quella dell apostasia apostasia indolore Il prototipo parecchi anni fa fu Christian anche senza la acca .) Si tratta di uscire dalla tradizione cristiana cristiana perché quel nome Erika con la k scelto da una famiglia di anche Christian come è evidente non è un nome da cristiano però nella maniera meno vistosa e traumatica possibile Ma nell intreccio fra la televisione scristianizzatrice di Messori e i battesimi apostati di Serra le conseguenze sono univoche Altrimenti non si spiegherebbe come mai nel Veneto Veneto bianco la frequenza alle funzioni religiose sia crollata crollata dal 75 al 15 per cento in trent anni Serpeggiante elusiva alla moda o semplicemente corriva la fuoriuscita dall orbita orbita del cristianesimo è un processo fisiologico inarrestabile malgrado lo stupore ricorrente che i mass media laici manifestano manifestano per certi eventi come l apparizione e l invasione dei papa-boys al Giubileo dei giovani Un sociologo torinese torinese Franco Garelli aveva parlato di religione dello scenario scenario nella quale l adesione rilassante al cattolicesimo è la premessa a un utilizzo fai-da-te dei criteri morali secondo cui ognuno sceglie quelli che fanno comodo al momento I bricoleur dell etica si trovano a perfetto agio nel maneggiare maneggiare selettivamente il decalogo mosaico ma in questo modo non solo scompare l impronta del magistero della Chiesa svanisce anche qualsiasi idea di un principio vincolante di una modalità stringente Si tiene botta per un po ‘, la barriera delle inibizioni resiste resiste ma alla fine si sbraca e chissenefrega Non c è bisogno di rievocare casi estremi alla Pietro Maso e neppure alla Erika & Omar Al massimo uno con la sensibilità tradizionalista tradizionalista di Michele Serra potrebbe concentrarsi incuriosito su
Arcaici e postmoderni 27 Novi Ligure rigorosamente credente e praticante se si eccettua eccettua una breve transito della povera mamma fra i Testimoni Testimoni di Geova quindi inconsapevole dell apostasia implicita implicita nella scelta del nome di battesimo E allora se deve andare vada per Deborah Samantha Hilary o Ilary L acca è quasi sempre disposta a caso in quei nomi Possibile che nessuno aggiungerebbe l ironia conservatrice di Enzo Biagi sia ancora cascato dopo Pamela Pamela e l irrimediabile Pamelah nella trappola linguistica del dolce caramellato molle nome di Elah Credere in tutto Sembra di essere in un mondo senza età dove gli opposti opposti convivono anche senza rifarsi al paradigma classico cioè il Medioevo e la televisione La richiesta del rispetto del corpo e di rimedi farmacologici dolci come l omeopatia omeopatia o i fiori di Bach o i prodotti ayurvedici coabita con tatuaggi tatuaggi ramificati e piercing presumibilmente dolorosi e scomodi ma la pallina sulla lingua spiega una ragazza migliora la fellatio L orrore per il fumo di tabacco di importazione americana si affianca alla richiesta di liberalizzazione liberalizzazione della marijuana e alla passione per la Formula uno tabagista La rivendicazione del diritto alla salute coabita coabita con la libera circolazione di ecstasy nelle toilette delle discoteche La fede nella scienza con la richiesta di sperimentazione sperimentazione per qualsiasi terapia sedicente alternativa nel nome della libertà di cura sostenuta a gran voce dalla destra destra nazionalpopolare La sensibilità ambientale con l ingorgo ingorgo di lamiera e la nube tossica di idrocarburi aromatici del grande esodo estivo Potremmo sbrigarcela con la citazione fondamentale di Karl Barth Se il cielo si vuota di Dio la terra si popola di idoli eventualmente correggendola nel senso che rimasti orfani di sogni significativi delle grandi narrazioni delle mitologie supreme si sente il bisogno di beni di conforto da ricercare soprattutto negli ipermercati del cazzeggio
28 Post-italiani Anche se poi qualche distinzione va fatta per esempio sulla base delle statistiche si scopre che i frequentatori della spiritualità new age e gli adepti delle religioni orientali orientali i collezionisti di incenso e gli idolatri di Mishima sono sono in realtà una pallidissima minoranza mai superiore al due e qualcosa per cento nelle rilevazioni statistiche Più che altro sembra essersi diffuso un lessico sincretistico che sostituisce i linguaggi correnti combinando detriti di culture culture à la carte se la carriera ristagna se i colleghi e le colleghe colleghe ottengono risultati immeritati non è colpa mia è una questione di karma poi mettiamoci lo yin e lo yang la spiritualità indù le vacanze nel Tibet un trekking nel Nepal ed ecco fatta la nuova sensibilità ma va bene anche anche un viaggio a Machu Picchu così come tutto ciò che è montagnoso incaico possibilmente andino macondero zingaro e indio fin dai tempi di Cent anni di solitudine e degli degli Inti Illimani quanto al pueblo è vero che non è andata benissimo ma ci si può sempre rifare con l interiorità i mantra o almeno con la respirazione per i materialisti Però queste sono vie di fuga prevedibilmente comode Più scomodo sarebbe andare a vedere cosa c è sotto questa superficie patinata da supplemento viaggi Dovrebbe indurre indurre qualche sospetto il fatto che in qualsiasi indagine demoscopica demoscopica del Censis o dello Iard e non importa che il campione sia di giovani o di adulti il valore principale sia indicato nella famiglia Ma come la famiglia Un paio di generazioni si sono accanite e hanno speso tesori di emotività emotività per attaccarla culturalmente e quindi disgregarla caoticamente caoticamente sul piano pratico per ritrovarsi lì con il nodo alla gola davanti al pranzo di Natale A cosa sono serviti tutti quegli Illich e Cooper e Laing ma anche Freud e Jung e Reich e le femministe i bisex i gay le lesbiche i trans A darsi da fare come matti per la foto di gruppo e del cenone con la fotocamera digitale a Capodanno Sulle scansie più alte sugli scaffali più irraggiungibili e quindi impolverati riposano in pace eversori come Foucault Foucault Lacan Deleuze Guattari Non è necessario neanche
Arcaici e postmoderni 29 un autodafé liberatorio Basta lasciarli dormire ed essersene essersene dimenticati Non ci si deve neppure soffermare a riflettere riflettere su che cosa spinge adolescenti e ventenni a dichiarare la propria fede indiscutibile nella famiglia A prima vista i quattordicenni attuali sembrerebbero esattamente comme il faut le ragazzine sono pronte per partecipare a un casting di Boncompagni o ancora meglio di Gabriele Muccino mentre i maschi raccolti in gruppuscoli all uscita dalla scuola o selezionati opportunamente per uno spot pubblicitario pubblicitario hanno facce iper-realistiche di futuri stupratori Ergo Ergo sono normali Superficiali antichi feroci sono maschi qualunque educati secondo sani e sperimentati moduli italiani italiani se spedendo un messaggino con allegata una foto porno dichiarano all intervistatore l adesione a una scala di valori appartenente al passato non dipenderà solo da una furbizia conformista o da una strategia mimetica Non sarà che nonostante tutto a dispetto di un mutamento stravolgente stravolgente l imprinting è quello di sempre La mafia di classe e i compagni che copiano Purtroppo ci vuole un flashback per risentire l eco dell dell intelligenza provocatoria di Beniamino Andreatta Occorre Occorre immaginarlo a una riunione del Mulino mentre ascolta con aria svagata i discorsi di qualche sociologo o politologo convenuto nel cenacolo bolognese Ammettiamo Ammettiamo che in quella occasione si parli della riforma della scuola Andreatta accende la pipa la spegne infila i fiammiferi fiammiferi nella tasca della giacca poi senza chiedere la parola parola il mento ficcato nel petto comincia una sua riflessione Giunto a metà fra gli sguardi perplessi degli astanti lascia lascia cadere Il fatto è che nessuno ha mai voluto aggredire aggredire la vera struttura corruttiva della società italiana la classe classe scolastica Questi ragazzini che vengono addestrati nei comportamenti quotidiani a sviluppare una mentalità mafiosa fatta di complicità contro le istituzioni … una solidarietà solidarietà omertosa in cui l obiettivo comune è dato dal-
30 Post-italiani l ingannare l uomo o la donna che è in cattedra … e dove gli individui anziché perseguire il loro scopo cioè primeggiare primeggiare per merito si coalizzano per lucrare il massimo risultato con il minimo sforzo … tradendo ogni principio etico individuale la trasparenza dei comportamenti la franchezza l onestà il libero confronto l assunzione di responsabilità …. Ora che la classe la quinta A o la terza B sia la matrice di un generale spirito anticivico poteva sostenerlo uno spirito come Andreatta abituato a concedere all agudeza tutto il possibile Come ogni spiegazione monocausale ha il fascino del paradosso Si potesse dimostrare che le mappe mappe mentali sulle quali si orientano gli italiani sono disegnate disegnate dalle abitudini apprese nel gruppo chiuso della classe si sarebbe già trovato l antidoto Basterebbe spalancare spalancare le porte delle aule far entrare l aria fresca della libertà libertà disgregare e riunire le mafie infantili e adolescenziali adolescenziali in funzione di corsi e lezioni spiegando che proprio così funziona la scuola anglosassone maestra di empirismo empirismo e di democrazia e il problema sarebbe risolto Basta con le furbizie tra complici il tirare a fregare collettivo le dissimulazioni di gruppo le coalizioni indecenti e i silenzi silenzi mutriosi contro l unica autorità presente Ma qualcosa ci dev essere di vero Qualche tempo fa nel 1991 Arturo Parisi che prima di praticare la politica era forse il migliore sociologo italiano migliore perché autenticamente tocquevilliano capace di elaborare interpretazioni interpretazioni sociali per tutto l arco della giornata su qualsiasi fenomeno o processo gli si presentasse davanti macro o micro scrisse per la rivista il Mulino un breve saggio intitolato Compagni che copiano Parisi prendeva le mosse dal racconto di un amico tornato in Italia dopo un lungo periodo di studio in una università californiana Osservando smarrito il nuovo clima che dominava le nostre nostre aule le stesse che erano state le sue fino a pochi anni prima confrontava l inattesa sensazione di spaesamento con quello provato nel primo confronto con la realtà ame-
Arcaici e postmoderni 31 ricana E lo faceva riandando all episodio che gli era sembrato sembrato più emblematico della diversità del ” nuovo mondo ” rispetto all Italia che si era lasciato alle spalle Durante uno dei primi esami uno studente si era alzato in piedi e aveva tranquillamente denunciato al professore che assisteva assisteva alla prova uno studente a lui vicino che copiava il compito di un altro Il tutto senza che fosse possibile registrare registrare tra gli altri studenti né sul momento né dopo alcuna alcuna sorpresa o segno di disapprovazione per l accaduto Un episodio ricordava appunto banale nel suo accadimento accadimento ma allo stesso tempo un esperienza definitiva per un italiano Uno choc culturale e un avvertimento circa la profonda diversità dei riferimenti etici e normativi del nuovo ambiente La diversità americana va posta in relazione con la norma norma etica dominante in Italia secondo cui è male copiare ma è peggio fare la spia Con una serie di deduzioni logiche logiche entusiasmanti nella loro concatenazione basate sull sull assioma aureo del farsi i fatti propri e attraverso alcuni alcuni passaggi decisivi come truffare lo Stato non è reato mentre di fronte a un compagno che copia viene premiato premiato l atteggiamento né con il professore né con il truffatore truffatore Parisi conclude che la nostra scuola dà un contributo contributo positivo aggiuntivo ai valori di cinismo politico e di slealtà istituzionale trasmessi dalla famiglia e dalla società nel suo complesso Altre storie di clan E fin qui verrebbe voglia di abbassare la guardia e riconoscere riconoscere che aveva ragione da vendere Edward Banfield l autore alla fine degli anni Cinquanta di una delle più famose famose e discusse ricerche sui comportamenti pubblici nel Mezzogiorno Le basi morali di una società arretrata in base alla quale aveva individuato la categoria del familismo amorale I comportamenti privati che si sovrappongono a quelli pubblici gli interessi di parte che prevalgono sul-
32 Post-italiani la collettività le relazioni di parentela che valgono infinitamente infinitamente più della mediazione anonima della legge e dello Stato Ma un interpretazione simile proietterebbe la personalità personalità sociale italiana in una zona sub specie aeternitatis sullo schermo di un antropologia immutabile e quindi falsificatoria falsificatoria come tutti gli stereotipi Si potrebbe aggiungere invece tanto per storicizzare che nel frattempo la scomparsa o il ridimensionamento dei partiti di massa insieme con l attenuazione dei codici comportamentali comportamentali suggeriti dalla moralità di stampo religioso e anche con il modificarsi in tempo reale delle deontologie classiche ha lasciato scoperto bene in vista il carattere degli degli italiani Naturalmente sappiamo bene che non esiste un profilo nazionale totalizzante che possa riassumere in una sintesi onnicomprensiva l identità psicosociale prevalente Il volto volto è una folla di volti Ma detto questo osservando il panorama panorama sociale un qualche tipo ideale viene fuori Altrimenti Altrimenti non si spiegherebbero i vizi più clamorosi e diffusi e perfino divertenti nel breve periodo finché non diventano stucchevoli come l irresistibile propensione alla dietrologia dietrologia all illustrazione puntigliosa di complotti e congiure all interpretazione della politica e dell economia come un valzer lentissimo durante il quale bande rivali si contendono contendono la pista da ballo senza vittorie definitive ma con appartenenze generalmente immutabili in cui l interesse degli uni sconfina facilmente nel rancore verso gli altri mentre le rivincite sfociano nelle vendette Appartenenze che si avvalgono di una memoria lunghissima lunghissima se è vero che i missini votano come presidente della Repubblica il democristiano Giovanni Gronchi il bolscevico bolscevico bianco perché ricordano che era stato sottosegretario sottosegretario all industria per il Partito popolare nel primo governo Mussolini e d altra parte non si è sempre raccontato che agli ultimi fedeli che gli chiedevano esitanti qualche lume poco prima della fine nel crepuscolo lugubre e disperato della Repubblica di Salò che fare dove andare con chi
Arcaici e postmoderni 33 mettersi il Duce abbia sospirato Andate con Nenni Come Come se sulle macerie della disfatta storica l unica strada da riprendere potesse essere quella dell antica solidarietà socialista socialista e romagnola per ritrovare il clima della Settimana rossa dopo la parentesi nera Tanto che passati pochi decenni sdoganati i fasci grazie al pragmatismo déraciné di Berlusconi a Bologna dopo l inaugurazione di un ipermercato nuova cattedrale della libertà portato Gianfranco Fini con i suoi camerati più o meno revisionati nella coalizione di centrodestra e osservato lo sbandamento dei craxiani rimasti senza padre padre e senza clan il dandy di destra Pietrangelo Buttafuoco poteva scrivere con un folgorante cortocircuito storicopolitico storicopolitico Benito Mussolini è l unico socialista che non possiamo riciclare in An Ma ancora più che le affiliazioni politiche sono emerse via via le appartenenze grezze stai con gli Agnelli e Torino o con i Romiti e Milano Con Cesarone o con il Kaiser Franz Tatò Con il Cavaliere o con De Benedetti Con Profumo Profumo o con Maranghi Con Antonio D Amato e le piccole imprese o con il capitalismo nobile per quanto sconfitto abbacchiato e irritato per le vittorie dei berluschini come come disse uno sconsolato Gianni Agnelli dopo la batosta confindustriale di Carlo Callieri Con la repubblica delle banane o con il notabile-tecnocrate Renato Ruggiero Con il cardinal Ruini o con la nostalgia del cardinal Martini L espressione più volte ripetuta da Berlusconi al momento momento di affondare una nomina non è uno dei nostri riecheggia solo in superficie l enfatico one of us che Margaret Thatcher riservava agli amici come anche il we band of brothers che Tony Blair e il suo entourage spin doctor compresi hanno mutuato da Shakespeare forse forse per conferire un po di nobiltà politica e spirituale all all occupazione del quartier generale Qui da noi si va più per le spicce La pattuglia di Berlusconi Berlusconi si era già vista nell estate 1995 in quelle masochistiche masochistiche immagini dalle Bermuda dove erano tutti in completo
34 Post-italiani da tennis Fedele Confalonieri Adriano Galliani Carlo Bernasconi Gianni Letta e Marcello Dell Utri con il leader leader supremo qualche metro avanti scattante e impaziente impaziente a scandire il passo Sette anni dopo nell agosto 2002 la vacanza-ritiro si ripete ripete in Sardegna nel parco della Certosa la villa che si affaccia affaccia sul mare di Punta Lada quaranta ettari di macchia mediterranea mediterranea curati personalmente da Berlusconi che sfoggia per l occasione un paio di professionali forbici da giardiniere giardiniere La tenuta è la stessa o quasi appena più informale si vede vede qualche calzoncino scuro qualche berrettuccio Oltre ai soliti Confalonieri Galliani e Dell Utri c è quel birichino di Emilio Fede che leva di testa a Confalonieri il cappellino con la visiera quindi scappa viene inseguito lo restituisce poi vicino al lago artificiale scivola e cade subito soccorso dal cuor d oro Fedele Risate commenta il Corriere della Sera La sera tra profumi di mirto si aggiunge Mariano Apicella Apicella l ex posteggiatore napoletano chitarrista e cantante miracolato dal Capo che in certe notti ha scritto con lui una dozzina di canzoni fra cui la preferita del leader A gelusia Negli accenti accorati di tali melodie avviene ancora ancora una volta l unione mistica di quei giovanotti attempati attempati affratellati dal sentimentalismo meneghino e partenopeo partenopeo e si realizza il sogno italiano di trasformare un rapporto fra soci in una Camelot virile Corporazioni al comando Tutto questo teatrino di villeggiatura goldoniana per dire dire che in realtà a parte le questioni di donne qui da noi l appartenenza appartenenza e dunque anche la politica non si distingue affatto affatto o si distingue ormai scarsamente da una complicità sugli interessi economici così la segmentazione della società società in chiave economico-professionale trova un immediata immediata corrispondenza nelle nuove catene di rappresentazione rappresentazione e comando attraverso schemi corporativi che in un
Arcaici e postmoderni 35 rintracciabile gioco di lobby vanno dalle categorie e dagli ordini professionali fino al ministro competente Nell Italia postmoderna che ha passato nel frullatore le proprie identità culturali scomparse le visioni progettuali progettuali gli individui si raggruppano per categorie E quindi non può stupire che un commercialista diventi la principale principale autorità economica del paese in assenza di finalità universalistiche cioè di progetti politico-economici pensati pensati per il lungo periodo era automatico che la direzione della politica economica finisse nelle mani di un asso della della fiscalità come Giulio Tremonti Sotto il vertice della sua scienza c è una piramide sociale costituita da ceti medi insofferenti del peso tributario lavoratori lavoratori autonomi artigiani professionisti il popolo della partite Iva i piccoli imprenditori su su fino alla grande impresa sempre più dematerializzata e finanziarizzata il nuovo corporativismo istituisce una rete di risarcimenti di incentivi di facilitazioni di elusioni che solidificano il consenso consenso in una struttura contrattuale di comportamenti pratici pratici informali Chiedete e vi sarà dato date e non vi sarà chiesto A ogni evasione provocata dallo Stato criminogeno criminogeno dal Dracula impersonato dal nemico mortale Vincenzo Vincenzo Visco corrisponderà un concordato e un condono l ego te absolvo fiscale più consono alla congiuntura Vale per il fiscalista Tremonti all Economia ciò che vale su scala più ridotta per un ingegnere alle Infrastrutture occorre occorre un problem solver in grado per qualsiasi problema complesso di proporre soluzioni semplici veloci che non ammettono repliche dal codice della strada ai grandi trafori trafori dai limiti di velocità e dagli anabbaglianti accesi anche di giorno alla costruzione del ponte sullo Stretto Soluzioni immediate comunque capaci di convogliare accorpare e stabilizzare nel medio periodo il consenso di settori specifici specifici della società Un altro ingegnere al ministero della Giustizia Giustizia con il suo lombardismo efficientista un medico alla Salute Salute con i tratti fisiognomici del bravo dottore d una volta l ex rappresentante dell ufficio legale della Avon al Welfa-
36 Post-italiani re Nonché una folla deprimente di avvocati in ogni istituzione istituzione rappresentativa Sembra di capire che le lealtà e le slealtà italiane siano esaltate dall opportunità di agire all all interno di specifici circuiti corporativi L amoralità del familismo familismo cioè il prevalere degli interessi privati sulla sfera pubblica si esprime in tutta la sua potenza se può manifestarsi manifestarsi come solidarietà professionale fra avvocati o complicità complicità tecnico-amministrativa fra idraulici e clienti nel nome dell evasione concordata dell Iva E la salus rei publicae di Machiavelli E l interesse generale generale dei pensatori liberali E il bene comune del magistero cattolico E il lato fair della convivenza fra le classi pensato pensato un po troppo ottimisticamente da Anthony Giddens per Tony Blair E la solidarietà socialista E tutto il resto Chissenefrega è la risposta che viene implicitamente dal profondo della società Nei fatti mica nelle parole ufficiali ufficiali in pubblico si ricorre eventualmente alle furbizie retoriche retoriche del compassionate conservatism che permette di contemperare contemperare le ragioni del business con le mozioni del cuore e qualche elemosina Solo che in questo modo le preesistenti caratteristiche tribali della comunità perdono i freni La faziosità intrinseca intrinseca come la ferocia o l indifferenza può esplicarsi senza censure Non è semplicemente l eterno ritorno della storia storia con i guelfi e i ghibellini variamente acconciati secondo secondo le esigenze del momento bensì uno spessore permanente permanente dell indole rafforzato dalle abitudini Così non stupisce affatto che nel vorticare del cambiamento alcuni comportamenti si staglino immutati e immutabili al massimo massimo può incuriosire che il governo modernista di Silvio Berlusconi abbia potuto annoverare un ministro come Claudio Scajola non perché su di lui facesse aggio la matrice matrice democristiana ma in quanto nei suoi comportamenti politici si è manifestato un calloso provincialismo Scajola in effetti non si limita a fare sfoggio di una vena da pistolero Al G8 ho dovuto dare l ordine di sparare se avessero sfondato la zona rossa o a lanciare l 11 settem-
Arcaici e postmoderni 37 bre boutade apocalittiche e velleitarie in televisione L attentato attentato ha causato ventimila morti ed è stato realizzato da cinquanta kamikaze a chi gli chiede come l avrebbe saputo saputo essendo l unico uomo politico al mondo a parlare in quei termini con quella straniante precisione allude a misteriose misteriose fonti dell amministrazione statunitense in una sapiente versione tecnocratica dell Americano a Roma Fa di più e di peggio Quando perde il controllo e scivola drammaticamente sulla questione della scorta a Marco Biagi la sua dichiarazione dichiarazione tragica sul rompicoglioni che voleva solo il rinnovo rinnovo del contratto rappresenta in modo fisiologico la mentalità mentalità dell ex sindaco di una città di provincia abituato ad affidare consulenze di infima entità e a trattare i collaboratori collaboratori con l insofferenza del politico intralciato dai postulanti Per chi governa lo squilibrio fra la modestia delle rappresentazioni rappresentazioni mentali e la complessità reale del paese rivela l inadeguatezza di stile e di azioni Che questa sfasatura sia percepita o no importa fino a un certo punto Ma una qualche qualche consapevolezza ci dev essere se la vicenda nazionale si addensa intorno ad aggregazioni di clan affiliazioni implicite implicite frequentazioni esclusive In un salotto romano può capitare capitare che il galateo mondano della marchesa Verusio o della della signora Angiolillo riesca ancora ad accostare esponenti politici dell una e dell altra parte Ma è solo un esercizio di bipartisanship a freddo in cui si esercita l arte del ricevere Il riflesso condizionato induce invece il simile a cercare il simile simile in modo da trovare nella lobby o comunque in una catena catena di reciproche lealtà un fattore di rassicurazione omeopatica omeopatica fra uguali Uguali e come loro stessi riconoscono con rilassato autocompiacimento anche parecchio stronzi Il potere del gossip Ci si ritrova infatti più o meno sempre gli stessi per l appunto deideologizzati demoralizzati scristianizzati al punto giusto sufficientemente cinici e quindi implaca-
38 Post-italiani bilmente moderni Il cicaleccio da tramezzino e prosecco ha sostituito tutte le altre ritualità In tempi più faticosi durante una cena di prestigio poteva scapparci una tremenda tremenda discussione sulla politica economica e su come rimediare rimediare ai conti pubblici e quindi stavi attento a non dire fesserie sulle percentuali e a non confondere deficit e debito debito adesso la fatuità nazionale preferisce circoscrivere il dibattito Meglio spettegolare Per la verità la regola di base direbbe che la propensione al gossip è democratica interclassista equamente distribuita distribuita nella società Una ricerca dei primi anni Novanta dimostrò dimostrò infatti che lo spazio dedicato al pettegolezzo da un gutter paper un giornale fogna come il Sun e da un quotidiano quotidiano di élite come il Times era identico Ma il discorso non è così semplice Si può giurare davvero sulla democraticità democraticità del chiacchiericcio In Italia il gossip sta diventando qualcosa di più che una concessione alla confidenza un veniale peccatuccio sociale un infrazione compiaciuta del galateo diventa uno stile di vita uno strumento di potere un canale d informazione una tecnica della vita pubblica Rumours e boatos vengono raccolti intensificati e diffusi da una megamacchina instancabile Per certi versi il potere e la politica del gossip hanno origini rapidamente decifrabili decifrabili Tramontata l epoca delle ideologie era fisiologico che l attenzione si rivolgesse ai singoli individui la personalizzazione personalizzazione della politica non agisce solo coagulando il carisma self-made di Silvio Berlusconi ma anche con l esposizione in pubblico degli amori di Pier Casini Ottenuta la certificazione certificazione che il re il moderno principe cioè il partito era nudo la politica doveva spogliarsi anch essa anziché le ritualità congressuali i giochi di alleanza i veti e gli scambi sono entrati in scena i comportamenti individuali vale a dire la materia prima delle dicerie delle voci del gossip Cadute le convenzioni precedenti ecco allora un nuovo paradigma sociale Se prima il codice collettivo privilegiava privilegiava la riservatezza adesso il segno di distinzione consiste nel padroneggiare le informazioni riservate Ma il codice
Arcaici e postmoderni 39 Cuccia fondato sul mutismo e il canone Andreotti basato basato su un archivio minaccioso quanto impenetrabile sono fuori corso Chi detiene le news più esclusive ha un solo modo per dimostrare il proprio potere rivelarle È per questo che i contenuti del pettegolezzo si logorano logorano a velocità supersonica Ciò che è nuovo ed eccitante oggi fra poco sarà risaputo La differenza di classe fra gli happy few e gli outsider fra Cesare Romiti e il semplice lettore lettore del Corriere della Sera è segnalata da un ritardo medio di quarantott ore nella conoscenza delle chiacchiere chiacchiere principali La gossip society ha i suoi cronisti e i suoi archivisti i suoi siti reali e virtuali Se guarda al passato ha i suoi testi privilegiati nei libri di Ettore Bernabei Paolo Cirino Pomicino Pomicino Francesco Cossiga Bruno Vespa mentre i più fissati possono approfondire in chiave pseudorivelatoria e comunque comunque opportunamente revisionista tutta la storia italiana italiana dal fascismo a Tangentopoli Se invece guarda al presente presente trova un repertorio inesauribile fra ciacola bassa e pettegolezzo strafico nel ritratto italiano dipinto da Gian Antonio Stella nelle folte pagine di Chic e di Tribù Ma ha anche anche un autentica istituzione mediatica che è Il foglio di Giuliano Ferrara Tutta la filosofia di questo quotidiano è infatti ispirata dall idea che scoop equivale a gossip Per esempio un aspra polemica sull azionismo torinese è divenuta divenuta il pretesto da un lato per un operazione politica intesa a sconsacrare l antifascismo in quanto ultima legittimazione legittimazione della sinistra e dall altro per rivelare il pettegolezzo definitivo definitivo sulla biografia di Norberto Bobbio e sulle sue compromissioni compromissioni epistolari con il Duce Si direbbe che della vena revisionista e della curiosità archivistica di Renzo De Felice Il foglio abbia raccolto soprattutto il gusto per i particolari sussurrati per i documenti documenti riservati oltre che quella divertita propensione alla maldicenza che il biografo di Mussolini ha trasmesso a diversi diversi suoi allievi non escluso un valente regista del gossip come Paolo Mieli Per questo se si dovesse identificare la
40 Post-italiani cifra distintiva del Foglio bisognerebbe segnalare la permeabilità dei ruoli fra chi scrive e chi legge tipico schema delle comunità pettegole dove tutti sparlano di tutti Ma si potrebbe anche dire che la peculiarità del quotidiano quotidiano di Giuliano Ferrara risiede esplicitamente nella rubrica Alta società attribuita al direttore di Panorama Panorama Carlo Rossella ma siglata solo con il simbolino di mazza e cilindro Tutta l autorevolezza gossipara del giornale giornale si concentra infatti su quelle fulminee righe che parlano parlano di contesse e marchese che ricevono di terrazze e salotti salotti esoterici di convegni della classe imprenditoriale di barche che si chiamano Ikarus o Itaska e appartengono a D Alema o a De Benedetti nonché di locali dove la nuova classe si ingaglioffisce Un ammicco Un piacere elusivo Un rinvio alla prossima puntata La diceria ricorda lo psicologo Sergio Benvenuto era la messaggera di Zeus essa stessa di origine divina Oggi la divinità sociale si gioca in un continuum fra il trash e l informazione riservatissima in un circuito che comprende comprende sia i divini mondani come Luca Cordero di Montezemolo Montezemolo e Diego Della Valle sia gli spigolatori di pettegolezzi come come Roberto D Agostino e Cesare Lanza Per i primi c è il sofisticato piacere di padroneggiare i si dice non appena prendono a circolare per gli altri il gusto di rivelarli pubblicamente pubblicamente con una soddisfazione delatoria tutta postideologica postideologica nel senso che prescinde da lealtà e solidarietà eticopolitiche eticopolitiche e riconosce al massimo vincoli di cordata Per questo il sito di Dagospia è diventato non solo l organo organo ufficiale del net-tegolezzo con D Agostino che fa da ideologo testimonial e scoopista ma un punto di riferimento riferimento per l informazione tout court Dagospia non ha il compito di verificare la fondatezza delle notizie ma di rendere pubblico il verosimile diventando il luogo di raccolta raccolta di tutte le spiate e le soffiate nazionali Con il probabile probabile risultato che insieme a dieci spettegolate di letto e di clan ci finisca anche l anticipazione di qualche retroscena economico un gioco dell Opa oppure un insiding poli-
Arcaici e postmoderni 41 tico spifferato da amici o nemici per una modesta vendetta vendetta per mettere un bastone fra le ruote o anche solo per il gusto di mettere il becco nel circuito dell informazione Spesso c è solo una differenza sottile fra l uso politico del pettegolezzo e il ricatto talmente sottile da risultare impalpabile impalpabile Andreotti cercò di tagliare la strada a Cossiga con il caso Gladio cioè con un gossip di marca democristiana Bettino Craxi giocò il suo poker contro Antonio Di Pietro ricorrendo a un dossier di pettegolezzi sul filo della perfidia perfidia I successi del pool di Mani pulite furono accompagnati dai gossip filtrati dagli ambienti giudiziari alla stampa Fatto Fatto sta che nella Repubblica delle spie chi è se non Dagospia a divulgare la notizia pregiata delle dimissioni di Ferruccio de Bortoli dalla direzione del Corriere e della designazione designazione di Stefano Folli Ma ancor più che l utilizzo combinatorio delle notizie e dei boatos in chiave di potere occorre considerare che se la diceria non convince né persuade infallibilmente seduce Così il gossip quando è condiviso scambiato alla pari goduto in gruppo plasma i circuiti comunicativi di una speciale società di corte non troppo diversa nei suoi riti quotidiani dalla Versailles descritta da Norbert Elias Se invece è lasciato cadere graziosamente dal sovrano stabilisce stabilisce subito una dipendenza gerarchica in quanto il possesso possesso e poi la concessione dell ultima diceria costituiscono l evidenza di uno status symbol È l ulteriore prova che oggi potere e conoscenza coincidono anche se forse nessuno nessuno aveva pensato che questa coincidenza avrebbe fatto del gossip la risorsa strategica dell Italia postpolitica Con qualche conseguenza però non proprio gradevole Spiattellata dalla vox populi la vita pubblica si mostra come uno show in cui tutto è ridotto al presente Quando c era un passato la personalità dei protagonisti era rappresentata da una stratificazione di decisioni di eventi gestiti di soluzioni praticate di errori successi conquiste avanzate ritirate temporeggiamenti Una volta morta la storia cioè disintegrate disintegrate le biografie nello spettacolo pubblico quotidiano i tic
42 Post-italiani del potere e delle sue corti appaiono nudi sulla scena Un immensa platea di voyeur volontari e involontari assiste assiste alle liturgie del lever di Tronchetti Provera e del coucher di Romiti Le Sonie le Afef le Santanché e le loro epigone occhieggiano occhieggiano assiduamente dai rotocalchi Nell orizzonte dominato dominato dal vociferio da schegge colorate di mondanità il gossip restituisce le persone nella loro fisicità immediata senza fermarsi davanti alla loro brutalità comportamentale Vengono messe in luce senza mediazioni le appartenenze ai diversi club e quindi i gesti resi obbligatori dalle differenti affiliazioni È la coazione dell appartenenza Si sa che la privatizzazione privatizzazione in economia è diventata un dogma e allora siccome la guerra economica è eccessivamente costosa e la gratificazione per l eventuale vittoria troppo differita la vendetta mediatica attua la privatizzazione della guerra politica politica ed economica con effetti più immediati e soddisfazioni soddisfazioni da esibire lì per lì con ghignetti e risatine complici Così si stupiscono in pochi quando Berlusconi rivela e smentisce in pubblico le storielle sull amicizia affettuosa fra Veronica Povera donna !) e Massimo Cacciari di cui tutta l Italia informata parlava da due anni senza crederci troppe guardie del corpo troppe difficoltà logistiche e ci si scandalizza relativamente poco che la rivelazione dell dell adulterio antipresidenziale e di sinistra lui margheritico e debolista lei steineriana e giunonica avvenga davanti al premier danese Rasmussen lodato da Berlusconi per la sua avvenenza il primo ministro più bello d Europa altro altro che quella scimmia di filosofo veneziano sapete cosa si dice in giro no A parte il povero Rasmussen che si fa paonazzo e Barbara Barbara Palombelli che invece elogia l autogossip in quanto quanto liquida tutti i si dice lo stupore in fin dei conti è modesto modesto perché nel clima del tempo si è già annullata la distanza fra le persone serie che fanno mestieri duri impegnativi impegnativi rilevanti nella sostanza economica e politica del paese e il Barnum scintillante che si agita tutt intorno nei luoghi dell intrattenimento mondano Logico che poi
Arcaici e postmoderni 43 lo spettatore generico e anche indifferente sia indotto a pensare che esista inevitabilmente una qualche connessione connessione perlomeno tendenziale fra piazzetta Cuccia e il Billionaire Billionaire di Briatore sempre di affari si tratta dell ex salotto buono e del locale dei nuovi happy few e il giro di squinziette squinziette ghiandolari e vippone scalandrate semmai testimonia testimonia che i soldi si identificano ormai automaticamente con qualche forma di potere e oddio di glamour La lieve ferocia dell esserci Glamour un tubo è ovvio Inutile illudersi sulla tenuta etica dei santuari dell economia e del giornalismo e del calcio e dei professionisti in genere Un gradino più in basso e l appuntamento sarà per una botta e via al Viva Lain di Torino il centro estetico frequentato dal mattino alla sera riassume La Stampa da medici manager avvocati pensionati bancari commercianti attori artisti idraulici giornalisti calciatori soprattutto calciatori di serie A che a Torino tutti conoscevano con protagonista la mesta Sophie giornalista mancata ma ottimamente introdotta nel giro degli atleti immortalata sulla copertina copertina di Panorama con un pallone sul luogo topico oppure oppure al ristorante Ai spaghettari di Roma quello dove alcuni alcuni calciatori sempre di serie A e giornalisti vari trovano il contatto con le puttane tariffe da 250 a 1000 euro Il riferimento riferimento più somigliante e realistico nel caso sarebbe un vecchio film dei Vanzina uno a caso mortacci compresi compresi Le fotografie delle cene delle feste delle serate d élite rimandano com è logico immagini di tavole piene di avanzi di piatti sporchi uno sbriciolamento postprandiale postprandiale del look Uno schifo normale come quello di tutte le tovaglie tovaglie giunte faticosamente al momento del limoncello su cui si stagliano facce e scollature sudaticce e se il karaoke karaoke non va più già serpeggia il timore che Mara Venier dia il segnale per far partire il trenino
44 Post-italiani Si vedono tavolate politicamente trasversali che ieri potevano comprendere il pragmatico ex comunista Bersani Bersani e oggi l immancabile postfascista La Russa ma che trasmettono un solo messaggio una sola domanda metafisica metafisica e questo sarebbe il paese moderno che parla di rivoluzioni rivoluzioni liberali di riforme di flessibilità di capitalismo up-to-date O non sarà invece il ritratto di una società castale castale chiusa in se stessa e nei suoi luoghi separati in cui i fatturati e i consigli d amministrazione come le relazioni industriali e le ristrutturazioni valgono esattamente come una festa tribale fra omologhi e gli affari non si distinguono distinguono dalle affaires e il livello più alto di coscienza sociale lo si raggiunge in una discussione sulla superiorità della Range Rover Con il sospetto aggiuntivo che il grado di rigore nella gestione gestione di questioni importantissime e magari spaventosamente spaventosamente rilevanti per la vita di migliaia di persone sia equiparabile equiparabile alla euforica superficialità espressa nelle baldorie estive in un flirt casuale o più realisticamente in una scopata scopata dopo il suddetto limoncello quando la tettona o la culona culona di corvée è scomparsa in cima alla scala con il ministro o con il manager E che alla fine le chiacchiere sulla moralità moralità ma anche sull efficienza del capitalismo siano soltanto soltanto la mascheratura ufficiale di metodi ampiamente irrazionali irrazionali se non esplicitamente irresponsabili O peggio ancora si può estendere lo schema e farsi venire venire il pensiero che oggi in Italia tutto il sistema di valutazione valutazione pubblica è una frode corporativa perché è fondato sull intreccio del clan più i media che fa diventare divertenti divertenti le incompetenze e premia a casaccio i protagonisti immaginari o gli ultimi affiliati Chi fa parte della tribù sembra in effetti divertirsi chissà perché Evidentemente assapora con una certa voluttà la schizofrenia nazionale quel retrogusto di arcaismo psicologico nel cocktail postmoderno postmoderno di cui è intriso il carattere italiano Con gli occhi socchiusi ascoltando il flusso mentale della propria lieve ferocia il belcanto melodrammatico della propria irrisoria
Arcaici e postmoderni 45 psicologia l unicità spettacolare della propria vanità personale personale i post-italiani di ogni clan festeggiano la loro irrevocabile irrevocabile provvisorietà Nella certezza che il mondo là fuori il celebre un tempo paese reale si sta adeguando eccome se si adegua Eccome
II Gli italiani di destra O bianco fiore simbol d amore tu sei la gloria della vittoria vittoria …: va da sé che ci voleva una risoluta convinzione per cantare a cuor leggero e senza arrossire le parole dell dell inno democristiano tra i delegati in piedi con i loro abiti grigi le camicie bianche dal colletto liso le cravatte con il nodo scapino un po di sbieco le guance ombrate per la rasatura fatta il giorno prima come usava allora Eppure nonostante l estetica e le tracce evidenti di italica povertà meglio democristiani che altro doveva essere il pensiero nelle sezioni scudocrociate nella provincia operosa e silenziosa silenziosa nella profondità comunitaria del cattolicesimo militante e dei suoi esercizi spirituali e politici Silenzio nascono i democristiani Il partito nacque nella clandestinità ha ricordato nel 2000 Marco Follini nel suo saggio La Dc tra parrocchie e conventi e tra le dimore appartate e discrete di un notabilato notabilato politico di ispirazione democratica e cristiana che nutriva nutriva una robusta avversione per il passato liberale un vero vero e proprio orrore per il presente fascista ormai sconfitto e condannato e una vaga ma crescente angoscia all idea di un futuro comunista Per la psicologia democristiana era meglio molto meglio cantare le liliali parole del Bianco fiore piuttosto che disperdersi nell anonimo mondo secolare secolare tra comunisti e socialisti radicali e azionisti saragattiani saragattiani e nenniani tutti mangiapreti Nenni poi Quel tipo
48 Post-italiani da Settimana rossa che secondo una delle tante leggende divenuto vicepresidente del Consiglio era andato in visita in Vaticano e inciampando nel lembo di una passerella sarebbe esploso in una bestemmia fumante ahi proprio davanti al papa al vicario di Cristo … Cristo ! E meno che mai confondersi con i lugubri orfani di Mussolini Figuriamoci il Duce l uomo dei Patti lateranensi lateranensi ma anche il persecutore dell Azione cattolica un romagnolo romagnolo pure lui bestemmiatore e anticlericale Durante il Ventennio fascista la futura classe dirigente nazionale e locale se n era stata zitta nelle biblioteche del Vaticano nelle canoniche nelle sacrestie nel fumo dei caffè adiacenti adiacenti alle canoniche Della loro lunga esistenza segreta conservavano una specie di profumo scrisse Pietro Citati sulla Repubblica descrivendo lo stupore per l apparizione apparizione di una razza politica sconosciuta quel profumo di tisane sonno sudore borotalco e marmellata di prugne che intride gli ambienti ecclesiastici Pennellate evocative evocative di stanze in cui i preti l avevano educata lentamente con pazienza e vista lunga costruendo piano piano un i- dentità e un modo di pensare seguendo la via aurea della moderazione loro avrebbero detto mitezza ma con la convinzione senza incertezze di essere dalla parte della ragione In quegli anni Cinquanta così grigi plumbei secondo la vulgata progressista durante il regime clericale come come lo chiamò Arturo Carlo Jemolo era tutt altro che agevole agevole dichiararsi di destra Anzi in pratica una bizzarria L impronta del partito nazionale così lo definì ripetutamente ripetutamente De Gasperi su vastissimi settori della società era stata sancita dal partito di centro che guarda a sinistra altra celebre espressione degasperiana sulla Dc Decenni dopo i politologi avrebbero accolto quel giudizio anche nelle categorie della scienza politica trattando a posteriori posteriori lo Scudo crociato alla stregua di un quasi normale partito partito europeo pro labour non diverso sul piano delle ispirazioni ispirazioni di fondo dalla Cdu tedesca e non troppo distante
Gli italiani di destra 49 nella pratica nemmeno da certe esperienze socialdemocratiche socialdemocratiche D altronde lo stesso Togliatti sapeva bene che la classe operaia non votava in blocco per la falce e martello e che l insediamento elettorale democristiano nelle fabbriche era ridotto rispetto alla media generale ma nient affatto inconsistente All occorrenza l anticomunismo democristiano democristiano poteva essere giocato da sinistra nella situazione politica contingente e come sapevano bene Fanfani e gli eredi di Dossetti spingersi fino a una concorrenza dichiarata dichiarata e spregiudicata verso i comunisti A destra c è un confine Tuttavia davvero rilevante nello statuto politico e per la carta d identità della Dc era il confine netto stabilito a destra È vero nel 1952 a Roma si era vista l infelice e abortita operazione Sturzo che alle elezioni comunali intendeva presentare in chiave pessimisticamente anticomunista anticomunista una lista composta dai partiti di governo e dalle destre e che fu insabbiata dalla strenua resistenza di De Gasperi affiancato dal giovane Giulio Andreotti alle volontà volontà vaticane Ma eccettuato il partito romano della Curia su su fino al timido e gentile papa Pacelli che a onta della timidezza e della cortesia si vendicò negando a De Gasperi l udienza privatissima per il trentesimo anniversario di matrimonio e la professione di fede di sua figlia suor Lucia in quei tempi a nessuno sarebbe venuto in mente di procedere all all integrazione dei neofascisti nel seno di una forza moderata moderata I progetti erano altri Amintore Fanfani ex docente di diritto corporativo all Università cattolica pensava alla Dc come a un blocco politico egemone in grado di contendere la rappresentanza operaia al Pci Numerosi dirigenti dello Scudo crociato a partire da Giovanni Gronchi il comunista comunista bianco esecrato dai conservatori come un confusionario confusionario insopportabile manifestavano un avversione istintiva
50 Post-italiani alla Nato e cercavano improbabili sponde nell Unione Sovietica Sovietica qualche volta sputtanandosi anche come dopo il velleitario incontro con Kruscev terminato in una lite da bar Quando invece un politico di seconda fila Fernando Tambroni accettò i voti missini a Genova nel 1960 successe successe il finimondo e a Roma vedi caso prese il largo l operazione operazione del centrosinistra Partito interclassista ispirato al popolarismo sturziano centrista moderato luogo della mediazione partito società società partito mamma e partito padre e paternalista partito vecchia zia secondo Umberto Eco partito maschio e partito partito di virtù femminili come la pazienza e la temperanza nonché partito sistema come ricorda Follini Jacques Nobecourt Nobecourt il famoso corrispondente di Le Monde a Roma avvertì i suoi lettori parigini che la Dc non si definisce si constata lo Scudo crociato poteva avere ampie posizioni e correnti più o meno marcatamente orientate a sinistra spesso piuttosto anticonformiste e creative nonché a giudizio giudizio di vari osservatori laici casiniste e inaffidabili in ogni caso era costitutivamente un partito antifascista È vero che ai comizi delle feste dell Unità il popolo comunista poteva divertirsi a urlare insulti alla puttana dei padroni tra un valzer e una mazurka ma era impensabile impensabile trattare i democristiani alla stregua di una destra imputabile di deficit democratico Destra in quei tempi era un termine che si sarebbe attagliato a uomini come Mario Scelba il leggendario e durissimo uomo della Celere Celere se non fosse che il suo anticomunismo d acciaio era pareggiato pareggiato solo dal suo antifascismo liberale cosicché anche nell ambito del law and order la palizzata eretta da De Gasperi Gasperi delimitava il campo senza equivoci Destra equivaleva equivaleva a fascismo E il fascismo era un esperienza che si era coperta di sangue di fratricidio di vergogna Gli esuli in patria i reduci di Salò i nostalgici si erano riuniti sulla zattera del Movimento sociale a loro si erano poi aggiunti i fautori più rancorosi della mano pesante Aristocrazia reazionaria contesse in lutto dame in nero ex
con l ideale europeo la Dc incorporava e sterilizzava le pulsioni anticomuniste più radicali l opzione per il mercato mercato voluta nel primo dopoguerra dal ministro del Tesoro di De Gasperi Luigi Einaudi aveva posto le basi per un rapporto rapporto duttile ma stabile con la Confindustria mentre l ispirazione ispirazione cattolica con il richiamo alla dottrina della Chiesa prospettava un segno riconoscibile di socialità di riflesso la gamma programmatica era abbastanza ampia per conferire conferire alla Dc l identità inequivocabile di catch-all-party Tanto che De Gasperi svanito nella capitale l incubo della vittoria dei comunisti e simmetricamente dei fantasmi monarchici e missini evocati dal partito romano in un colloquio con un messo del Vaticano ampliò la sua definizione in questo modo Il partito ha una linea di centrosinistra con apertura a destra Più prensile di così si muore Aprire a sinistra Sicché ancora adesso fuorché nei sondaggi e nelle elezioni elezioni italiani di destra non ne esistono fatti salvi alcuni club di eccentrici anarco-liberisti intellettuali o dandy Secondo Secondo la tradizione filosofico-politica più accreditata essere di destra significherebbe appartenere a un carattere universale universale in cui sono raccolte virtù pubbliche e private come la moderazione moderazione un sobrio spirito conservatore e quindi la diffidenza diffidenza per le innovazioni la fiducia nelle gerarchie sociali l ossequio alle istituzioni la preferenza per l ordine inclusa inclusa una certa cedevolezza per le maiuscole Come ha ricordato ricordato mille volte Indro Montanelli non ce n è uno di questi Gli italiani di destra 51 rastrellatori della Guardia nazionale repubblicana borgatari borgatari in canottiera marescialli e poliziotti sostenitori in privato privato e nell urna della linea dura del presidenzialismo della della pena di morte Ci vuole poco a capire che su quel confine tra la destra liberale e il neofascismo esisteva qualche opportunità opportunità di strumentalizzazione ma non c era la minima possibilità di osmosi Con la scelta atlantica e il richiamo ai valori occidentali e poi
52 Post-italiani tratti che possa essere riconosciuto alla coalizione di centrodestra centrodestra che nel 1994 ha assaggiato e nel 2001 ha conquistato conquistato il potere tranne forse l inclinazione alle maiuscole Nel 1948 i pochi rappresentanti di questa destra ideale e pratica i vecchi liberoscambisti gli uomini d affari gli imprenditori imprenditori e gli agenti di Borsa stabilirono che la questione principale consisteva nel fermare i progetti comunisti e decisero decisero scientemente di attestarsi dietro lo Scudo crociato Uhei si sentiva nel brusio delle piazze finanziarie di Milano Milano e negli intervalli dei consigli d amministrazione quando quando il discorso cadeva sul Pci e su Togliatti questi qui vogliono vogliono tornare a farci mangiare pan e scigulla altro che le sottili doppiezze della democrazia progressiva La grande ala democristiana era quindi il nascondiglio ideale per acquattarsi utilmente a fare affari poi nei momenti momenti più tranquilli o per lanciare segnali di malanimo a Fanfani e Moro si poteva dare il voto a Malagodi oppure a La Malfa battersi contro l apertura a Nenni e l odiata nazionalizzazione nazionalizzazione dell energia elettrica portare uno sfracello di soldi in Svizzera chiedere l intervento dello Stato di fronte a qualsiasi crisi industriale di media entità e in seguito seguito rifilargli catorci in serie Formidabili commis alla stregua di Guido Carli hanno potuto gestire l economia con Emilio Colombo negli anni Sessanta stare al vertice della Banca d Italia per quindici anni intrattenendo conversari mica tanto segreti con Eugenio Eugenio Scalfari ottenere la poltrona della Confindustria nella seconda metà dei Settanta insediarsi al ministero del Tesoro con Giulio Andreotti e il Caf e scommettere su Maastricht quando quasi nessuno aveva ancora capito di che si trattava e che cosa fossero quei dannati parametri ultima speranza di rimettere in sesto volente o nolente il paese legale e reale i conti sciagurati dello Stato Per il resto una delle forme più comuni di fare l opposizione opposizione critica alle pratiche della Dc consisteva nel defilarsi defilarsi sul lato laico dove si potevano trovare sia diplomatici diplomatici di cultura cosmopolita come Manlio Brosio e Pietro
Gli italiani di destra 53 Quaroni sia storici come Rosario Romeo e Renzo De Felice Felice oltre l infrangibile antifascista Leo Valiani oppure si potevano combattere lotte sotterranee con la finanza cattolica cattolica scegliere le postazioni di Cuccia contro gli andreottiani andreottiani deprecando gli avventurismi del salvatore della lira lira Michele Sindona e in ultimo prima del crollo flirtare con il decisionismo di Craxi senza farsi spaventare dallo sbrigativo affarismo dei suoi accoliti Non importa tanto riesaminare l infinita serie di ragioni che portarono all apertura a sinistra semmai vale la pena di ricordare che l iniziativa di Moro Fanfani e Nenni si collocava collocava nella storia politica italiana con un carattere quasi di necessità Nell Italia del miracolo occorreva una scrollata decisa in modo da allargare la base sociale della democrazia democrazia Il deus ex machina della Fiat Vittorio Valletta aveva dato il suo via libera La borghesia più moderna cominciava cominciava a pensare che per consolidare il boom era urgente uscire dal circuito dei bassi salari favorire l ingresso di fasce sociali sociali nuove in una sfera di consumi più evoluti Automobili autostrade frigoriferi lavatrici telefoni vacanze spettacoli spettacoli La suggestione del neocapitalismo all improvviso diveniva diveniva una prospettiva politica e sociale praticabile Inoltre c era la sensazione che si potesse aggredire la rappresentanza rappresentanza e quindi il primato del Pci nella base operaia Come ebbe a dire Sergio Romano che oggi pensa e scrive in uno schietto registro nazionalconservatore in un intervista a Piero Ottone del 1989 ricordando i tempi in cui era nel gabinetto gabinetto di Saragat Credevo al centrosinistra come fenomeno fenomeno importante che portava finalmente il popolo o almeno una sua parte nello Stato italiano E poi c era effervescenza effervescenza vitalità iniziativa Erano anni eccitanti Tutto si teneva dunque Ma l aspetto principale consisteva consisteva nel fatto che l unica innovazione politica possibile si trovava per l appunto a sinistra la conventio ad excludendum excludendum non era rivolta solo verso i comunisti bensì simmetricamente simmetricamente anche a destra Il bipartitismo imperfetto certificato da Giorgio Galli nel 1966 conteneva fra le sue
54 Post-italiani caratteristiche anche l invalicabilità democratica del confine confine verso l Msi I liberali di Giovanni Malagodi e le organizzazioni organizzazioni industriali potevano mostrare un insofferenza acuta per le velleità programmatorie dei socialisti ma l i- dea della grande destra proposta dal missino Arturo Michelini che sdoganasse anzitempo i missini era un mostriciattolo chimerico e per lo stesso Malagodi qualcosa qualcosa da respingere con indignazione L idea di una union sacrée sacrée della destra circolava piuttosto negli ambienti antisindacali antisindacali nelle periferie dell anticomunismo più occhiuto e sospettoso oltre che negli ambienti missini desiderosi di riscatto dal proprio isolamento senza però la minima chance pratica Occorreva invece mettere insieme quell ambiente politico-economico politico-economico che comprendeva l Eni di Enrico Mattei l Iri le partecipazioni statali l industrializzazione ruggente e talvolta predona il meridionalismo di Pasquale Saraceno la Vigevano scarpara e feroce raccontata da Lucio Mastronardi Mastronardi e ritratta da Giorgio Bocca per esempio in una celebre celebre e febbrile cronaca del gennaio 1962 Fare soldi per fare soldi per fare soldi se esistono altre prospettive chiedo scusa non le ho viste Era necessario conciliare l Autosole con la produzione e l acquisto della Seicento cioè favorire l ingresso della classe lavoratrice nei circuiti di consumo per sviluppare la mobilità per incrementare l industria delle vacanze per aprire l era degli elettrodomestici bianchi bianchi con la pubblicità di Carosello a fare da anima ludica al commercio e a uno stile di vita più ottimista Se è vero che Bismarck aveva cercato di trasformare le masse dei socialisti tedeschi in una platea di panciuti pensionati pensionati del Reich l obiettivo del centrosinistra doveva essere essere quello di includere la classe operaia in un ceto di consumatori consumatori Che ci fosse una sola strada percorribile a questo scopo cioè un accordo con i socialisti è dimostrato dalla vicenda dei trent anni successivi perché il centrosinistra pur esaurendo il suo impulso in un quinquennio e nonostante nonostante il rapporto continuamente conflittuale fra Dc e Psi
Gli italiani di destra 55 ha comunque plasmato la politica italiana per un periodo lunghissimo fino alla spaventevole deflagrazione di Tangentopoli Tangentopoli Berlusconi e il suo rap Non è il caso di sottilizzare la data simbolo della mutazione mutazione politica italiana quella che manda in cortocircuito una storia e la reinventa smantellando tutti i tabù è il 6 febbraio febbraio 1994 allorché Silvio Berlusconi dall altitudine sovrana sovrana delle antenne si butta in politica con uno spettacolare intervento alla Fiera di Roma per celebrare la sua scesa in campo come dice lui in quel suo lessico così peculiare Già fin dall esordio il linguaggio del Cavaliere meriterebbe meriterebbe qualche studio specifico È un italiano composito un pastiche pastiche di antico e ultramoderno di complesso e semplice di psicologia della vendita e di continua captatio benevolentiae L importante è che funzioni e che il suo pubblico lo trovi adeguato In platea quel giorno c è una folla di piccoli imprenditori imprenditori venditori di pubblicità professionisti di medio rango donne in carriera e a dieta e casalinghe con il cruccio del sovrappeso insomma l Italia di Forza Italia È un campione campione sociologico rappresentativo di un paese azzurro fin dentro il midollo osseo è la gente a cui si richiamerà di continuo il leader nei momenti più aspri individui che trovandosi insieme sentono rafforzarsi nell intimo il sentimento sentimento che hanno cominciato a provare non appena il partito partito del Biscione ha fatto le prime mosse coraggio non è detto detto che la via d uscita dalla Prima Repubblica e dai suoi debiti debba consistere soltanto di lacrime e sangue Verso la conclusione del suo discorso … Accidenti che discorso passeggia in piedi sul palcoscenico a suo agio con il microfono in mano come un crooner come Frank Sinatra come Dean Martin come l intrattenitore che era stato sulle navi da crociera insieme al vecchio coéquipier Fedele Confalonieri Confalonieri parla ricorrendo continuamente a un procedimento anaforico che conferisce densità ritmica alle frasi e utilizza
56 Post-italiani senza requie i due suadenti idola del buonsenso e della moderazione moderazione Alla fine quasi si commuove le parole gli sdrucciolano sdrucciolano in gola la voce si incrina Sente che il miracolo del carisma è avvenuto che il Palaeur è divenuto il crogiuolo del suo movimento politico È una fusione calda un abbraccio abbraccio incandescente fra gente che trova un capo e un capo che trova la sua gente Ed è per questo che Berlusconi può permettersi di chiudere dicendo E adesso possiamo cantare cantare il nostro inno Perfino Emilio Fede su Retequattro ha un istante di sbandamento le telecamere vengono improvvisamente improvvisamente distolte dal Palaeur eppure per qualche attimo si riesce a vedere Berlusconi che canta e soprattutto si intravede intravede di sbieco il maxischermo alla base del quale scorrono scorrono le parole proprio come nel karaoke … e Forza Italia per essere liberi …. Fa ridere Fa piangere Ma fa ridere e piangere solo coloro coloro che non hanno mai assistito ai processi di costruzione delle identità aziendali alla sferzata di entusiasmo che gli amministratori delegati infondono alla rete di vendita allo spettacolo dei capi area che comunicano all organizzazione commerciale che in quel tale prodotto noi ci crediamo Il fatto essenziale è che di Berlusconi sembrano avere bisogno non solo i berlusconiani innati ma anche tutti gli altri Ne ha bisogno la destra per poter coalizzare leghisti e postfascisti superando le reciproche idiosincrasie Ne ha bisogno la sinistra innamoratasi dell idea di poter lottare contro un avversario forse un nemico così bene sbozzato il Cavaliere nero il Muratorino il Ragazzo coccodè come titolò la Repubblica del reaganismo all italiana E ne ha bisogno la gente per quanto sommaria e retorica la canzone del laissez faire intonata da Forza Italia incrocia le aspettative di quella consistente parte di italiani che per troppo tempo ha subito con insofferenza crescente il primato primato della politica e il predominio dei partiti Oltretutto il Dottore promette sciroppi dolcificati elisir sopraffini facendo capire che il prezzo non sarà proprio salato Per questo non appena sono stati distribuiti i kit
Gli italiani di destra 57 per la fondazione dei club ed è partita la campagna di spot per lanciare Forza Italia e i bambini hanno imparato la canzoncina sociale e l hanno cantata ai genitori qualcosa qualcosa è scattato nella psicologia della borghesia italiana Un intuizione un guizzo uno sprazzo oplà Non si paga Il disvelamento è stupefacente come un apparizione di padre Pio Mancano solo i profumi di violetta e di rose Altro Altro che Ciampi e la concertazione altro che Amato e le tasse altro che una sequela ininterrotta di quaresime sotto l etichetta etichetta dell interesse nazionale e del bonum commune garantito garantito dall accigliata moderazione del sindacato Berlusconi scandisce come in un rap lento un nuovo / un grande / uno straordinario miracolo italiano e intere fasce sociali comprendono che l ora dei sacrifici può essere evitata Chi ripianerà i famigerati due milioni di miliardi del debito pubblico Ma è chiaro li pagherà o li compenserà il ciclo economico la nuova espansione la crescita miracolosa Keynes reinterpretato con la fantasia nazionale lo capisce anche un bambino L Italia di Forza Italia è pronta per il grande balzo Quando ci si può dire finalmente di destra Che Berlusconi vinca le elezioni contro la scalcagnata per quanto sedicente gioiosa macchina da guerra di Achille Occhetto è perciò pura necessità e nello stesso tempo puro accidente La sostanza vera è definita da due aspetti complementari da un lato infatti si assiste al sacrificio sacrificio luttuoso di sei milioni di voti centristi raccolti dal Patto per l Italia di Mario Segni e Mino Martinazzoli che sono in larga misura il residuo dell elettorato democristiano democristiano e che vengono bruciati sull altare del nascente bipolarismo bipolarismo con un addio crepuscolare all ombra domestica della Democrazia cristiana dall altro si procede allo sdoganamento sdoganamento come lo chiama con un termine fortunato Eugenio Scalfari dell elettorato missino
58 Post-italiani In questo modo cadono di schianto alcune convenzioni politiche considerate più o meno eterne fino a qualche mese prima La sorpresa è tale che i fascisti più duri i maimorti quelli che rifiutano ogni revisionismo non accettano accettano l annacquamento dell ispirazione fascista subito prospettata da Gianfranco Fini malgrado le sue tiritere sulla statura storica di Mussolini E pensare che lo stesso sdoganato Fini nel suo congresso d investitura del 1987 aveva celebrato l eredità ideologica del Ventennio prospettando prospettando come orizzonte del Movimento sociale un fascismo fascismo del 2000 indiscutibile in quanto i suoi valori sono sono eterni immodificabili e non storicizzabili Sarà per questo che a sentire parlare di metamorfosi missina quelli più identificati si incacchiano Le elezioni del 27 marzo [ 1994 ] diedero la maggioranza a tre forze politiche che non discendevano dal Cln avrebbero dichiarato dichiarato più tardi gli irriducibili compiacendosi per lo scardinamento dell impianto resistenziale e criticando di conseguenza ogni patteggiamento democraticista o liberaloide liberaloide della dirigenza di An In realtà oltre ai ragazzi della divisione San Marco della della Decima Mas e della Muti solo gli eredi e i mistici del fascismo fascismo ideologico gli evoliani antimoderni i cultori della Tradizione gli anticapitalisti tardoromantici della destra estrema potevano illudersi che fosse possibile mantenere la purezza del pensiero socialcorporativo e antiplutocratico antiplutocratico riflessa secondo alcuni di loro nei diciotto punti della Carta di Verona il documento con cui si fondava il fascismo fascismo socializzatore di Salò Ma al di là delle nostalgie nere è vero piuttosto che dopo dopo oltre mezzo secolo si sgretola il cosiddetto arco costituzionale costituzionale con la pregiudiziale antifascista che si esaurisce esaurisce sul terreno empirico per forza d inerzia senza neanche il bisogno di pronunciamenti cerimoniali e revisionismi revisionismi provocatori e per la prima volta con il voto e con espressioni pubbliche non immediatamente impugnabili impugnabili dall indignazione della sinistra benpensante ci si
Gli italiani di destra 59 può dire esplicitamente di destra gollisti per esempio rivendicando un principio di autorità che non si capisce da chi possa essere interpretato o neoconservatori come gli americani sotto Reagan nel nome di una libertà economica economica che non è ancora perfettamente liberaldemocratica bensì istintiva determinata combattiva ma anche postfascisti postfascisti del Duemila recuperando la vocazione nazionalpopulista nazionalpopulista oppure brandendo un idea di liberalismo con sfumature fondamentaliste o agitando idee anarco-conservatrici anarco-conservatrici Comunque ci si può dichiarare Per la verità perfino il giorno prima delle elezioni Berlusconi Berlusconi rifiuta l etichetta che gli si appiccica addosso e tutto infastidito sbatte sulla scrivania il fascio di giornali antipatizzanti antipatizzanti mugugnando al telefono con Gianni Letta Ma quale destra io sono di centro di centro L alleato Umberto Umberto Bossi forza le tinte alla sua maniera urlando con voce rauca Mai al governo con la porcilaia fascista Il numero due della Lega Roberto Maroni sostiene in televisione con una sbalorditiva faccia da giocatore di poker davanti a un allibito Vittorio Zucconi che l accordo con il Polo delle libertà libertà è stato realizzato in esplicita funzione antifascista quindi lasciando capire che l accordo di Forza Italia con l Msi-Alleanza nazionale il Polo del buongoverno è una faccenda meridionale una sottospecie svilita di cui la Lega si disinteressa per ovvia e superiore Zivilisation direbbe direbbe il patriarca filosofico dei padani Gianfranco Miglio e più qualificata modernità politica Socialisti senza tabù Queste però sono chiacchiere da politicanti E anche la presunta natura sociale dei postfascisti di Gianfranco Fini rispetto al neoliberismo che viene subito messo in conto a Forza Italia rappresenta un conflitto di natura solo esteriore esteriore La realtà è che il congegno politico costruito da Berlusconi Berlusconi è in puntuale sincronia con le mutazioni intervenute intervenute nella società italiana Che il suo governo se ne vada a
60 Post-italiani casa dopo sette mesi è un dato di cronaca ma se la messa in scena fa fiasco la prova generale è riuscita Che una possibile maggioranza degli italiani sia di destra è una rivelazione rivelazione stordente una specie di plateale confessione pubblica Con il sollievo inaspettato e anzi l euforia irrefrenabile irrefrenabile che può suscitare l annuncio del primo giorno di vacanza dopo cinquant anni di scuola Sarà pure che il meccanismo bipolare come spiegano le leggi di Duverger sul funzionamento del maggioritario possiede una sua forza automatica e questo a suo modo secolarizza cioè ridimensiona ideologicamente l espressione espressione del voto di destra Dal momento che si formano due blocchi due alleanze due poli due schieramenti sceglierne sceglierne uno costituisce l esercizio di un opzione non più lo scioglimento doloroso di un dilemma etico-politico Ed è chiaro allora che dentro lo schema dell alternanza una parte di elettorato diventa di destra o si ritrova a destra senza drammi e senza catastrofi culturali ma semplicemente semplicemente e deterministicamente perché non ha nessuna intenzione intenzione di votare a sinistra Ma al di là dei macchinismi elettorali appare molto più convincente e anche suggestiva l ipotesi che la dislocazione dislocazione a destra di una buona metà dei cittadini sia invece la sintesi di una serie di fenomeni socioculturali sorti molto molto tempo prima Per capirci qualcosa è opportuno tornare al momento in cui nel teatro pubblico degli anni Ottanta appare un animale politico nuovo l elettore socialista che aveva cominciato a votare per Bettino Craxi fra lo sbalordimento sbalordimento dei democristiani e dei comunisti Bisogna pensare pensare a un elettore d opinione molto disincantato insofferente insofferente delle tradizionali austerità democratiche amante del denaro e del potere infastidito dagli egualitarismi innamorato del piglio e della baldanza altrui in quanto virtù-poteri che amerebbe avere per sé e in parte imita plasmandosi sui modelli che i media offrono La descrizione descrizione così puntigliosa è di una comunista Mariella Gramaglia Gramaglia in un libro del 1987 La questione socialista in cui
Gli italiani di destra 61 numerosi autori da Vittorio Foa e Antonio Giolitti a Adriano Sofri e Giulio Bollati mettevano sotto esame il Psi craxiano per misurarne il tasso di recuperabilità e illustra illustra in modo sintetico ma chiaro sul piano sociologico quella mutazione genetica che Enrico Berlinguer censurò censurò amaramente e forse anacronisticamente sul piano delle ispirazioni politiche L elettore il simpatizzante o il militante socialista si sente sradicato dalle convenzioni della politica a causa delle terribili terribili delusioni dovute alla superiorità politica organizzativa organizzativa morale del Pci e in seguito alle frustrazioni subite durante durante la collaborazione governativa nel centrosinistra cioè in quello che se a ben vedere fu il governo più a sinistra del nostro paese Norberto Bobbio rappresentò senza dubbio dubbio anche una palestra di compromissioni e disincanti Per questo rampante elettore simpatizzante militante di un partito balcanizzato dalla Dc e finlandizzato dal Pci la rottura di una serie di tradizioni coatte di concetti di parole d ordine ritenute vincolanti nel galateo dei progressisti contribuisce a istituire un proprio statuto politico ancor prima prima e meglio che le novità liberal enunciate nei programmi il rifiuto polemico di ogni residuo marxista e la spettacolarità spettacolarità moderna delle idee nuove Fra i socialisti scrive Ernesto Galli della Loggia su Panorama Panorama del 7 giugno 1987 si sono andati sommando e ingorgando ingorgando molti pezzi d Italia staccatisi da quel Paese ancora ancora a suo modo compatto che era durato fino agli anni Settanta ovvero nati proprio allora perché resisi autonomi dalle tradizionali dipendenze ideologiche morali di costume costume Questi pezzi d Italia si sono innestati su un corpo politico politico ormai esangue che proprio in quel momento era ereditato ereditato da un giovane gruppo dirigente figlio della sconfitta al quale il passato non diceva e non poteva dare più nulla Ed ecco allora l inedita sostanza antropologica dei socialisti socialisti quel loro fare volutamente ribaldo e derisorio che pare talvolta dare sul picaresco e che del picaresco mima certa tolleranza e apertura culturali unite a inaspettati
62 Post-italiani scatti di una generosità sbracata ecco il loro gusto per tutto ciò che è mobile nuovo vivo e un po plebeo il loro gusto per la città e per la notte Figli delle tenebre metropolitane come dice Galli della Loggia gente nova come sostiene qualcun altro riferendosi riferendosi a certe rapide fortune personali e a certe carriere di partito Moderns secondo un articolo comparso sull sull Espresso nel giugno del 1988 che tuttavia incolla a quel titolo la perplessità di un punto interrogativo e parla di alto tasso di enigma a proposito della modernità di un partito che dialoga con Cielle ed è contro il nucleare che difende gli interessi di Silvio Berlusconi e lancia frecciate frecciate contro la legge sull aborto i neosocialisti rappresentano rappresentano una novità abnorme per tutti gli altri Un eccezione eccezione di natura comportamentale e culturale che viene percepita da larghi settori della politica e della cultura come come il principio di uno scardinamento delle regole palesi e sottaciute su cui si è sviluppato il sistema politico durante durante tutta l età repubblicana Ciò che probabilmente sfuggiva in giudizi simili era la capacità attrattiva di un ipotesi di sviluppo tesa a costituire costituire il benessere a distribuirlo selettivamente a corporarlo corporarlo su base consensuale Si trattava di qualcosa che neanche troppo oscuramente si poneva in sintonia con l umore collettivo degli italiani in quel momento dopo i lunghi anni passati a sfogare risentimento sociale e politico politico tutto congiurava a favore di una proposta politica che desse l impressione di assecondare di nuovo la crescita crescita L abbattimento dell inflazione il ritorno delle industrie al profitto la terza Italia dell imprenditoria diffusa l industria industria oltre la siepe la direttrice adriatica di Giorgio Fuà il sommerso l occupazione informale il design il made in Italy la Borsa alle stelle e il sogno ardente del capitalismo di massa trovavano un principio di sintesi politica nella leadership craxiana E non solo Si assiste commentò uno sbigottito Alberto Asor Rosa a fenomeni
Gli italiani di destra 63 stupefacenti il deciso superamento di ogni pretesa di rappresentare la classe operaia …; il desiderio d interpretare interpretare le esigenze di benessere e di affermazione dei ceti usciti dalla rivoluzione culturale informatica e dei servizi dei decenni precedenti una sostanziale adesione alle politiche politiche di espansione capitalistica appena temperata da un giustizialismo abbastanza approssimativo Secondo la logica corsara di un partito che nega la superiorità superiorità per diritto storico dei due grandi partiti di massa Dc e Pci lo stile di governo praticato da Craxi nel quadriennio quadriennio 1983-87 appare chiarissimo nelle situazioni eccezionali eccezionali come quando blocca gli americani a Sigonella con un grugno contro grugno al telefono con Ronald Reagan Reagan Craxi l amerikano commenta allora Adriano Sofri nella Questione socialista espugna in un sol colpo il territorio territorio su cui il Pci nato col peccato originale d essere un partito di Mosca aveva costruito la sua faticosa identità il risorgimentismo l indipendenza nazionale la denuncia della sudditanza agli Usa Craxi maneggia il caso Lauro e i suoi sviluppi come capo del governo e insieme leader dell dell opposizione Il leader socialista ignora le regole bloccate del bipartitismo imperfetto taglia in due gli schieramenti sconvolge l atlantismo tradizionale degli alleati laici scopre scopre le venature antiamericane che formicolano sotto la pelle della Dc brucia la terra sotto i piedi del Pci Sullo sfondo del gruppo dirigente socialista da cui si staglia staglia il gran capo carismatico il decisionista l uomo con il suo attivismo imprevedibile sempre temerario e inventivo inventivo molto spesso predatorio Enzo Bettiza c è anche tutta la fauna dell Hotel Raphael la hall di un albergo in cui ci si può imbattere in Gianni De Michelis e in Claudio Martelli ma anche in Maria Schneider e Walter Chiari in esponenti dell aristocrazia industriale del Nord come i Crespi i Pirelli Pirelli e i Falck in una Sandra Milo languida e dolente dopo i suoi amori fra le scrivanie socialiste Ci si poteva così fare un idea della vitalità estrema di un élite politica e di un leader che non disdegnava la bel-
64 Post-italiani lezza di Moana Pozzi la santa meretrice con tutti quei dirigenti politici accompagnati o seguiti dalla fila di nani e ballerine accademici intellettuali giornalisti architetti architetti sociologi assessori promoter pierre fotografi dj soubrette soubrette vallette Affollamento normale normale umanità normale mescolanza tribale normale proprio come la qualità stilistica espressa collettivamente dai simpatizzanti simpatizzanti di un partito arrembante in cui uno degli esponenti più in vista Rino Formica il commercialista di Bari secondo secondo Nino Andreatta aveva teorizzato che la politica era sangue e merda Nella descrizione manca solo la parola chiave che impera impera oggi il cinismo Forse i socialisti non sono ancora semplicemente e felicemente cinici la baldanza di Craxi va di pari passo con l amore per i cimeli garibaldini e per certi accenti di socialismo ottocentesco Tuttavia l ostilità anzi la ripugnanza autentica da parte di un dirigente austero austero come Berlinguer un comunista che una volta aveva accomunato l eroina della Resistenza Irma Bandiera e la martire della verginità Maria Goretti era del tutto comprensibile comprensibile Ma dietro alla corte dei miracoli socialista c era effettivamente una società originale Si dice che i voti talvolta talvolta si contano e in altri casi si pesano Craxi era convinto convinto scrisse su MicroMega un craxiano tra i più ispirati Gianni Baget Bozzo che i voti socialisti fossero qualitativamente qualitativamente più pesanti di quelli democristiani e comunisti perché infilavano nell urna le biografie e le professionalità dei nuovi ceti l Italia dei finanzieri e degli yuppie dell dell imprenditorialità creativa del rischio della spregiudicatezza spregiudicatezza Era l Italia disincantata che prendeva i soldi con facilità facilità perché si era abituata a non averne bisogno e che ormai ragionava in termini di look e di appeal oltre che di terziario avanzato e di postindustriale Un Italia che fra un abbronzatura e una barca un party e l inaugurazione di un teatro un congresso di partito partito e un incontro d affari aveva scoperto che i destini di classe potevano essere frantumati dalle abilità individua-
Gli italiani di destra 65 li E che in fondo ci si poteva ancora qualificare di sinistra sinistra praticando comportamenti o formulando progetti di destra Nudi spogliati una liberazione Anche alla fine della Prima Repubblica tuttavia il dichiararsi dichiararsi di destra era soprattutto un ammicco un colpetto colpetto di gomito fra intelligenti Implicava e segnalava l idea che su certi temi risultava intellettualmente più interessante interessante la provocazion picciola antiegualitaria antisindacale antisindacale anticomunista Con il retropensiero che si continuava continuava ad appartenere a quella parte lì quella giusta senza negarsi tuttavia un anticonformismo parziale uno scodinzolio scodinzolio gustosamente reazionario che mostrava il desiderio desiderio di stupire i più timorati fra gli astanti Per esempio esprimendo opinioni anticonformiste a proposito dell a- zione della Thatcher contro il sindacato e i minatori di Arthur Scargill o di volta in volta sulla necessità del presidenzialismo presidenzialismo e l urgenza dell alternativa purché a direzione direzione socialista sulla riforma della prima parte della Costituzione Costituzione e l utilità delle gabbie salariali Ma dopo s intende dopo le elezioni del 27 marzo 1994 si affloscia il tabù culturale complessivo Sotto molti aspetti come si è detto è una sorta di liberazione Ci si ritrova nudi nudi spogliati dei panni tradizionali All improvviso è come se il fardello del passato si rivelasse insopportabile le chiacchiere derivanti dal mito del proletariato le conquiste conquiste i diritti tutto ciò che è collettivo e più indietro l intero intero vaniloquio sulla rivoluzione e le riforme la caduta tendenziale del saggio di profitto Sraffa e la produzione di merci a mezzo di merci i recuperi gramsciani come fondamento fondamento della via nazionale al comunismo e poi le grandi masse comuniste e cattoliche gli Inti Illimani e Guantanamera Guantanamera i padroni e i licenziamenti Ivan Della Mea e Cara moglie metti a letto mio figlio il territorio e il sociale il pubblico impiego come soluzione individuale per non
66 Post-italiani sfruttare e non essere sfruttati e le compagne che qualche volta la davano e troppe volte no Giù tutto via All apice dello sviluppo strappato il potere potere ai capitalisti un duro periodo di dittatura politica degli degli operai su tutta la società questo no non si potrà saltare saltare È questo il massimo di futuro che riusciamo a vedere il massimo che vogliamo vedere aveva scritto con la sua prosa dura e tesa Mario Tronti in Operai e capitale quando correva eh sì correva in senso letterale l anno 1966 nel pieno della forsennata era dei Beatles Dittatura del proletariato proletariato massimo di futuro Beatles mentre le parole cadono cadono i linguaggi collassano e la maionese eh sì impazzisce La scoperta socialista del mercato Neanche trent anni dopo altro che futuro Benvenuti nel presente Desiderano un sandwich un frizzantino una spremuta di mandarino Molti si ritrovano con la testa testa svuotata e soprattutto con il culo sulla dura terra della società capitalistica avanzata e cominciano a capire dopo che se n è parlato tanto nelle pagine di Laboratorio politico politico e Stato e mercato che cos è sul serio il postindustriale postindustriale La fregatura è colossale Michele Salvati e gli altri intellettuali della sinistra l hanno analizzato questi qua della neodestra se ne sono impadroniti Il nuovo mood che ne è derivato lo descrive con precisione precisione Giuliano Ferrara distillando dalle sue incarnazioni precedenti precedenti di comunista di grido e poi di craxiano a oltranza il verbo nichilista dei nouveaux Ho appreso che l unica filosofia filosofia praticabile è quella che deriva dai milioni di scambi casuali nel proliferare anonimo del mercato capitalistico Ai tempi del craxismo rampante Giampaolo Pansa lo aveva soprannominato Cicciopotamo socialista islamico islamico aveva attraversato l era craxiana con l improntitudine improntitudine di chi vuole sguazzare nel trash controllandolo con la solidità di una cultura e di una forma mentale costruite all interno dell élite comunista
Gli italiani di destra 67 Durante lo spettacolare quadriennio craxiano degli anni anni Ottanta Ferrara aveva scritto nel 1986 su MicroMega MicroMega Quando sento parlare a proposito di Craxi di una logica di puro potere o di uno scontro di potere provo una noia e un fastidio che nulla vale a curare Mentre a suo giudizio l interesse era tutto da concentrare sugli effetti effetti di questo scontro di potere quelli sì che mi interessano interessano … L Italia non è più democristiana La leadership governativa del partito di maggioranza relativa è e resterà in discussione da dogma si è fatta problema politico Nell Nell industria di Stato nelle banche nel sistema dell informazione informazione nell economia privata è successo qualcosa Il riassetto dei poteri amministrati per decenni in regime di condominio laico-cattolico ma sempre con una dominante dominante democristiana da nient altro limitata che da un diritto di veto comunista è il tema vero che la presidenza socialista socialista ha squadernato davanti ai nostri occhi Per giungere da una posizione socialista e prima ancora dalla tostissima scuola amendoliana a una così convinta fede fede nel mercato era stata davvero necessaria una rivoluzione rivoluzione culturale letture eterodosse il fascino dell economia supply side l equazione per cui meno tasse portano più consumi consumi e investimenti e dunque crescita chissà forse anche il residuo marxista ovviamente reinterpretato secondo cui la base economica è determinante nella comprensione dei fenomeni sociali A ciò si accompagnava inoltre la percezione percezione che uno stile un look intellettuale una deliberata aggressività aggressività nella comunicazione non escluso un fondo nichilista nichilista possono tradursi in una visione spregiudicata e in iniziative efficaci sul piano della persuasione pubblica E che il mercato sia dunque Egoismi contro la politica Sarà stato anche il peso di alcuni decenni passati a inneggiare inneggiare a tutto ciò che era collettivo di massa e unitario unitario In ogni caso la scoperta del mercato ha assunto il sen-
68 Post-italiani so di una liberazione Psicologica e di Weltanschauung La visione del mondo si trasmutava come in una dissolvenza cinematografica Svaniva l universo fordista sindacale e chapliniano delle grandi fabbriche e degli operai in tuta Scompariva la rappresentazione mentale del lavoro inquadrato inquadrato nelle linee di montaggio e insieme all incubo alienante di Tempi moderni svaporava anche il pensiero che nel lavoro organizzato fosse incorporato un potenziale potenziale di riscatto il rinvio a un futuro socialista la promessa della redistribuzione di benessere e di potere Ecco invece come in un mondo nuovo autenticamente brave huxleyano al punto giusto in uno scenario deprivato dei grandi sauri il panorama di milioni di individui scatenati scatenati nell arena braudeliana dello scambio e resi crudeli dalla dalla più recente evoluzione capitalistica competizione feroce feroce concorrenza finalmente selvaggia la solitudine che si affolla davanti a un computer i trader che disputano la drammatica o euforica partita giornaliera con le quotazioni quotazioni uno spettacolo no Ciò che resta nelle coscienze è un sentimento semiclandestino semiclandestino di privazione dal momento che il tramonto delle favole belle insieme all abbandono dei più intimi pudori comunisti o socialisti o cattolici fa emergere lentamente l esigenza di credere in qualcosa Già ma in che cosa Che cosa può suscitare una fede di qualsiasi tipo anche solo surrogatoria negli open space del lavoro psicotico Nei nevrotici atelier del glamour nazionale Nelle creative creative aziende del made in Italy Be ‘, si può dichiarare di credere credere nella democrazia liberale innanzitutto a patto però che sia interpretata come uno sviluppo consequenziale della struggle for life cioè come una partita robustamente atletica fra uno schieramento e l altro sperando di riuscire riuscire a produrre politiche di annientamento così viene fuori a dovere la partigianeria e basta con le chiacchiere untuose untuose sulla democrazia come spirito di servizio quella era roba da parrocchie e da Azione cattolica Se dev essere competizione che sia la benvenuta Que-
Gli italiani di destra 69 sta sì che è una parola chiave adatta ai tempi Divertente per giunta Se non fosse che ci si rende conto abbastanza presto che la competizione dura poco giusto i mesi della campagna elettorale e poi subentra la fatica del governare governare Ci si appassiona per qualche tempo alla storiella della della maggioranza che governa e dell opposizione che controlla controlla e si prepara a governare e per un po si tira avanti Senonché ci si accorge piuttosto in fretta che quando le elezioni danno un risultato netto come nel 2001 con la vittoria vittoria di Berlusconi l opposizione parlamentare potrà anche anche avere una fantasia politica sfrenata ma i numeri sono numeri e cinque anni da minoranza restano una fregatura solenne Intanto ciò che dura sempre se vuole il cielo è ancora lui il mercato Ora è vero che i liberisti ortodossi e integrali integrali esistono soltanto nelle università dove possono ripetere ripetere fino alla nausea che nessun pasto è gratuito a cominciare cominciare dalla cucina privata del professor Milton Friedman per finire alla mensa della facoltà e invece chi opera davvero davvero sul mercato si chiami Agnelli o Romiti Colaninno o Tronchetti Provera se può cerca di limitare la concorrenza concorrenza di addomesticarla perché fa male Tuttavia l innamoramento innamoramento italiano per il mercato è una folata intellettuale travolgente l improvviso sciogliersi di un nodo dell anima anima un vento che si porta via tutto il passato Solo qualche anno fa all inizio degli anni Novanta fra Pantere e altri animali soprattutto nelle università del Mezzogiorno si poteva assistere ad assemblee dove fra molti applausi i leaderini indottrinati dalla Sinistra giovanile si scagliavano scagliavano contro il maledetto mercato contestando con aspre parole parole l idea che ci potesse essere un cambio di fase e che la società potesse uscire dai circuiti dell assistenza statale Il massimo di futuro auspicato era un impiego postlaurea nel settore pubblico tutt al più un lavoro socialmente utile cioè economicamente superfluo anche secondo la scuola liberista più moderata Sono bastati pochi anni per far volare via tutti questi
70 Post-italiani stracci Ma per sottrarsi alle abitudini pavloviane di una vita quotidiana plasmata dai comportamenti ministeriali o parastatali alla pausa caffè alla telefonata alla mamma al ritardo tollerato degli uffici all inefficienza scontrosa dell impiegato dello sportello pubblico che alle proteste risponde Non lo sa che siamo in Italia ?, occorreva qualcosa qualcosa in più che il mercato diventasse un fenomeno di tendenza tendenza una mitologia sociale una moda accettata e cavalcata cavalcata con entusiasmo che quindi lo stile di vita dominante nell immagine collettiva fosse basato sulle icone del lusso del consumo vistoso del successo esuberante Va da sé che l euforia da mercato comporta l identificazione identificazione con i leader Si comincia con il linguaggio che è una spia infallibile e si capisce che il clima è cambiato allorché anche gli assessori delle giunte di sinistra nelle città emiliane emiliane e toscane cominciano a dire senza rossori sistema paese paese fare sistema fare impresa a farsi vedere con Il Sole-24 Sole-24 Ore sotto braccio e poi a cercare di collocare in Borsa le municipalizzate con la consulenza delle facoltà di Economia Economia che solo un paio di decenni prima erano dominate dalla dalla microeconomia di sinistra a emettere i Boc cioè le obbligazioni obbligazioni comunali a filare a Roma ogni quindici giorni per discutere con il ministro o il sottosegretario sui flussi e i residui residui di spesa e verificare il tiraggio di tesoreria Si vedono assessori ormai politicamente fuori gioco che mettono su società entrano nel giro delle consulenze e cominciano a parlare come nel direttivo della Confindustria privatizzare privatizzare vendere ridimensionare il pubblico portare in Borsa tenere il budget fare business scegliere l advisor preparare preparare il road show per la municipalizzata curare l immagine del brand nascente implementare strategie di cost saving e soprattutto fate il piacere creare valore Poi il processo di identificazione dilaga e si intensifica con l abbigliamento gli accessori le acconciature i particolari particolari Anni prima il paese era egoista per modeste ragioni ragioni di sopravvivenza Accettava di scambiare diritti contro clientelismi di ammorbidire contratti vincolanti in cam-
Gli italiani di destra 71 bio di mance Lo Stato elemosiniere aveva buon gioco nel trattare i cittadini come sudditi con la benevolenza lassista lassista del sovrano che sostituiva rapporti adulti e rivendicazioni rivendicazioni civili da età matura con la degnazione noncurante di chi eroga favori I sudditi sopportavano i treni in ritardo le informazioni assenti le poste malfunzionanti gli ospedali ospedali disgustosi perché sapevano che la perdita di un diritto diritto era il pedaggio obbligato per non dover rispettare un dovere Nel baratto implicito lo Stato di merda quello che secondo i vecchi slogan andava abbattuto e non cambiato cambiato pagava stipendi inflazionati e concedeva in cambio evasione fiscale l idraulico e l elettricista in nero il balletto balletto complice e autolesionista di fattura sì fattura no Quando gira il vento l egoismo non è più il carattere di intere fasce sociali di aggregazioni e coalizioni di interessi interessi o l intonazione complessiva di estesi comportamenti pubblici diventa lo stigma ufficiale degli individui La prima rivoluzione ovviamente la fanno le élite Le quali si accorgono subito che non è più richiesto pagare pedaggi pedaggi alle virtù tradizionali Il silenzio l understatement la sottile ipocrisia appresa nei lunghi training padronali e dirigenziali i galatei minimalisti e minimizzatori possono andare fuori corso Fino a quel momento magico il narcisismo narcisismo era una categoria comportamentale che poteva concedersi concedersi solo il compianto Gianni Agnelli l orologio sul polsino la button down con il colletto slacciato gli scarponcini scarponcini semiaperti un avvisaglia di aristocratica trascuratezza trascuratezza nel nodo della cravatta Ma dopo aver visto il big bang finanziario i grandi sogni imprenditoriali i raid continentali con la spettacolarizzazione dell economia con Carlo De Benedetti che tenta esuberanti imprese europee europee Raul Gardini che esplica tutta la sua personalità eccessiva eccessiva fra barche case e feste anche l establishment più abituato alla sobrietà capisce che lo stile è cambiato Conta poco che a fine anni Ottanta il take over di De Benedetti Benedetti sulla Société générale de Belgique si sia infranto a pochi passi dal traguardo che quasi in sincrono la Pirelli
72 Post-italiani abbia fallito l assalto alla Continental perché il modello tedesco tedesco è protezionista e quindi impenetrabile e che Gardini Gardini qualche tempo dopo abbia posto termine tragicamente tragicamente alla sua catena di exploit Ciò che conta veramente è il diffondersi a cascata di un registro del tutto inedito che fa proseliti genera epigoni Il protagonista è diventato l individuo individuo opportunamente egoista concentrato sul proprio carisma convinto delle proprie doti spregiudicato nel mostrare il proprio talento brutale nel realizzare le proprie proprie intuizioni Un simile slittamento negli atteggiamenti si riflette e si diffonde in modo meccanico nei gradi immediatamente inferiori inferiori e poi giù giù senza interruzioni Beccato con le mani sulla mazzetta Mario Chiesa il mariuolo socialista da cui scaturisce tutta la faccenda di Tangentopoli si difende come gli detta la modernità del suo spirito Ho rubato ma ero un gran manager E pensare che i moralisti veteromilanesi veteromilanesi affezionati ai cliché della borghesia illuminata al rigorismo rigorismo di Guido Rossi alle coltissime omelie antiedonistiche del cardinal Martini ma anche alla tradizione storica della fraternità metropolitana alla sfilata dei Martinitt e delle Stelline avevano visto nelle tangenti per le forniture al Pio Albergo Trivulzio una lacerazione delle regole civili oltre che politiche ed economiche L ha robàa ai vecc ha rubato rubato ai vecchi Ma nell evo postmoderno si capisce che il confronto confronto fra l anonimato di una categoria sociale declassata i vecchi della Baggina e un politicante euforizzato dalla sua hybris manageriale finisce a favore degli ultimi dei miseri soltanto se c è di mezzo un ondata antipartitica inedita Perché sarà anche vero che il sistema politico-affaristico di Tangentopoli svela uno dei più clamorosi fallimenti del mercato nel senso che la collusione fra aziende e partiti ritaglia un oligopolio molto imperfetto che avvilisce la concorrenza distorce i prezzi erige sbarramenti all entrata entrata di nuovi competitori fa esplodere i costi e alla fine riesce riesce quasi nella titanica impresa di affondare il paese Ma forse l aspetto insondato di Tangentopoli investe qualcosa
corrotto e insostenibile che fosse il sistema di Tangentopoli Tangentopoli implicava quell antico principio che le vecchie salamandre salamandre non solo democristiane chiamavano primato della politica Quell autonomia dagli schemi economicisti economicisti che consentiva a Giulio Andreotti di definire Paolo Baffi Baffi un bancario e quindi di derubricare un esponente laico della finanza e un governatore di Bankitalia ostile al patteggiamento patteggiamento con lo Ior da civil servant a impiegato o sportellista sportellista e che nello stesso tempo permetteva al ceto partitico di considerare i vincoli economici come una malleabile subordinata subordinata della mediazione politica con memorabili scenette scenette di Carlo Donat Cattin che attaccava gli industriali se appena si permettevano Ecco evaporati i partiti storici e il loro primato è inevitabile inevitabile che l unica parola chiave accettabile divenga quella del mercato Ovviamente tutto sta a intendere che cosa significa significa mercato Per i neofiti che hanno gettato al macero la loro cultura il mercato è un arena che si rivela d improvviso improvviso entusiasmante dove si può investire senza riserve l intero intero capitale di competenza maturato nella faticosa gavetta precedente e naturalmente anche il giro di conoscenze che ci si è fatti en politique Forse non pochi confondono l economia con il potere e si convincono lì per lì che l autentica sfera del possibile non è più la politica ma l area degli affari Se l opportunità opportunità è favorevole per tutto quel ceto particolare il popolo di professionisti e venditori che avrebbe composto il pri- Gli italiani di destra 73 di più profondo che non il semplice smantellamento di un metodo affaristico il pool della procura di Milano con Antonio Di Pietro in testa liquida correnti e leadership capi e gregari e contribuisce per la sua parte allo sfaldamento sfaldamento del sistema politico conseguendo anche il risultato imprevisto di eliminare la politica in quanto agenzia di regolazione regolazione del business Come disse il braccio destro di Giulio Andreotti lo scafatissimo scafatissimo Franco Evangelisti Mo te spiego er becraun Er becraun è questo che noi qua avemo rubbato tutti Ma per
74 Post-italiani mo nucleo del personale politico di Forza Italia diventa addirittura entusiasmante per gli ex comunisti ridotti allo stato laicale dal crollo dei muri per il D Alema reduce dalla City dove ha stupito la business community dichiarando dichiarando che in Italia avrà luogo una rivoluzione liberale guidata da lui e per i suoi comprimari felicissimi di farsi guidare nelle praterie dei nuovi affari Dopo essere stati esclusi per più di mezzo secolo dai salotti buoni e dai circuiti circuiti che contano devono avere provato effettivamente un senso di onnipotenza nell avere fra le mani le leve del potere economico nel vedere dal vivo le grandi transazioni transazioni rese possibili dalla contendibilità delle imprese ex pubbliche nello stringere alleanze e nel formare cordate con capitani coraggiosi come Roberto Colaninno contro quelli dell uno e mezzo per cento vale a dire il vecchio capitalismo torinese esangue sfinito e però ancora convinto convinto di poter detenere posizioni privilegiate grazie all a- lone della propria immagine storica Così quando Guido Rossi con inimitabile disprezzo altomilanese altomilanese dice di Palazzo Chigi e cioè di D Alema e del suo staff i Velardi e i Minniti che è l unica merchant bank dove non si parla inglese sta affermando anche che al governo c è una band di apprendisti stregoni tutti infatuati infatuati dall ipotesi di giocare con la scalata della Telecom come se fosse una variante moderna della presa del Palazzo d Inverno e in definitiva lo strumento postleninista che avrebbe consentito di rimodellare il capitalismo italiano ed eccitati dalla prospettiva di costruire una nuova classe classe un establishment su cui organizzare il nuovo equilibrio equilibrio fra leadership politica e ambienti imprenditoriali Il nuovo comandamento accettare l ineguaglianza Si dà il caso storicamente interessante che la Dc il partito partito subliminale degli italiani si sia disintegrata proprio nel momento in cui cominciavano a farsi marcati sul corpo del paese i segni della grande trasformazione cosicché
Gli italiani di destra 75 non si è saputo come avrebbe gestito il tramonto dello Stato sociale clientelare l emersione del popolo delle partite partite Iva i cococo il Nordest ruggente la finanziarizzazione finanziarizzazione il gonfiamento e lo sgonfiamento della bolla speculativa speculativa in Borsa Un risultato storico fra i tanti altri i democristiani però l avevano ottenuto perlomeno nel senso che hanno messo dietro l angolo non solo la destra politica ma anche gli orientamenti più esplicitamente conservatori conservatori in economia o come si sarebbe detto in seguito liberisti Ciò vuol dire che salvo qualche eccentrico tipi come Sergio Ricossa o l americanizzante Antonio Martino Martino ai tempi democristiani non si trovava nessuno che dimostrasse dimostrasse propensioni culturali riconoscibilmente marcatamente marcatamente robustamente conservatrici Ma non di rado la realtà va più veloce delle culture Succede che negli uffici dietro le scrivanie e i computer nelle sale riunioni e nei briefing dirigenziali fra le lavagne lavagne luminose e la proiezione coatta delle slides si forma la platea dei nuovi soggetti sociali In apparenza nulla di clamoroso Per gli uomini una maggiore attenzione alle cravatte alla griffe delle camicie un infarinatura di attualità attualità modaiola che consente di distinguere Brooks Brothers da Ralph Lauren un accertabile predilezione per la lampada lampada e nel caso di calvizie rasatura del cranio alla Vialli alla Gabbana alla Minniti alla Velardi alla Ronaldo Per le donne va sempre l infallibile modello manageriale manageriale di Letizia Moratti con il tailleur o la longuette le tinte pastello e il tono paternalistico e però vèri inglisc ma qua e là fa capolino qualche stilema più osé dato che la young manager capisce che può consentirsi piccole ma visibili trasgressioni a suo tempo la minigonna nera della ragazza-Confindustria ragazza-Confindustria Emma Marcegaglia non è un omaggio in chiave vintage a Mary Quant bensì l indicazione che esibirsi esibirsi è lecito sono mondanamente possibili scorci inediti della scollatura e audaci tagli delle maniche che fanno vedere vedere il muscoletto scolpito o il profilo alto di un seno che svetta grazie alla tecnologia del push-up Con il tocco colo-
76 Post-italiani rato di abbronzature che anticipano sensibilmente la stagione stagione ma soprattutto con l ostentazione di un approccio aggressivo materiale sbrigativo che lascia captare anche ai distratti un abitudine decisionista C è un messaggio Ma certo che c è e per individuarlo è sufficiente decodificare i segnali emessi forti e deboli a partire dagli indizi più esteriori Il messaggio è che tra le feste feste della signora Marilù Faraone Mennella e lo studio delle mise di Afef Jnifen la nuova classe ha completato la sua educazione politico-economica e al termine di questo processo processo di apprendimento ha imparato a non vergognarsi del potere Perciò esibisce finalmente l inclinazione al comando comando che significa la padronanza del proprio ruolo sociale e implica la disponibilità psicologica a esercitarlo questo ruolo senza remore e senza temere le ricadute nel cheap Per la prima volta nella storia pubblica del paese i registri registri comportamentali suggeriscono che l ineguaglianza è stata accettata e assimilata Non sono più necessarie ipocrisie ipocrisie pubbliche che contraddicano le convinzioni private Fino all ultima stilla di energia intellettuale Norberto Bobbio ha continuato a ripetere che la sinistra si differenzia differenzia dalla destra precisamente per il principio e la ricerca dell eguaglianza intesa come obiettivo da perseguire e come criterio che caratterizza un profilo di società desiderabile desiderabile La sociologia più recente registra invece che lo sforzo più convinto è stato condotto proprio per appropriarsi appropriarsi dell ineguaglianza per valorizzarla come connotato connotato sociale specifico e per farne un tratto della propria identità di classe Non è affatto un caso che vinte le ultime elezioni gli ambienti del centrodestra abbiano annunciato subito un programma di iniziative contro la povertà cioè a favore dei sette milioni di poveri in Italia è tipico del pensiero neoconservatore preoccuparsi degli indigenti e trascurare il problema della disuguaglianza come continua a predicare predicare non troppo ascoltato il vecchio saggio democristiano Ermanno Gorrieri Senza aggiungere che proclamare di
Gli italiani di destra 77 voler aiutare i poveri è anche un atto d accusa all inconcludenza inconcludenza dei governi precedenti che non hanno fatto niente Poveri da nascondere Piano piano emerge allora una sfrontatezza inedita fondata su un realismo politico e sociale senza riserve Poiché si sono dissolte le fisime culturali che inducevano a dichiarare l ossequio all eguaglianza si accetta il mondo così com è allargando le braccia di fronte a eventuali squilibri e asimmetrie e ammettendo di non avere la bacchetta bacchetta magica La realtà è che il mondo così com è purtroppo purtroppo senza più l accorgimento di maquillage solidaristi solidaristi è una valle di lacrime in cui occorre fare il possibile per non precipitare nel pianto perpetuo Se a noi è capitata in sorte la possibilità di stare accoccolati accoccolati al sole sulla riva meno sfortunata non è più il caso di percuotersi il petto per le nostre massime colpe Conviene farsene una ragione e pensare che va bene così d accordo la nostra assomiglierà un po alle società d ordini dell Ancien Ancien régime con scarse possibilità di valicare i confini fra i ceti ma alla lunga facciamocene una ragione Tutti vogliono vogliono viaggiare in prima … tutti quanti con il drink in mano mano anche i poveri i deprivilegiati gli underdog la sottoclasse sottoclasse i Lumpen i pensionati gli operai i frequentatori di supermercati hard discount si sono rassegnati all idea che non ci sono grandi prospettive di cambiamento in meglio e quindi il 13 maggio 2001 molti di loro hanno depositato nelle urne il proprio voto per le roi Berlusconi evidentemente evidentemente nella speranza di poter approfittare di qualche briciola briciola che cade dalla tavola di corte Non l hanno dimostrato dimostrato i politologi più raffinati che oltre la metà della classe operaia ha votato per la Casa delle libertà Ma se la società conservatrice vota per un automatismo anticomunista e consegna il proprio mandato all innovatore innovatore Berlusconi e se le fasce economicamente marginali votano per il partito del ricco il risultato è impressionan-
78 Post-italiani te Una vecchia analisi marxista direbbe che si è chiuso il cerchio e la borghesia ha insediato nello Stato il suo consiglio consiglio d amministrazione questa volta con il consenso dei sottoborghesi rincretiniti dalla propaganda In termini meno démodé e più popolari se i poveri si affidano al carisma carisma del tycoon di riflesso la classe alta si abitua nuovamente nuovamente e con grande soddisfazione al pensiero che l ineguaglianza ineguaglianza sociale è irrimediabile e che tutti i tentativi politici di correggerla sono velleitari o destinati al fallimento fallimento Perché i poveri per forza che sono poveri mangiano mangiano cose da poveri si vestono da poveri abitano in case da poveri Sono incorreggibili Non serve a niente aiutarli bisogna nasconderli Quino l ironico autore di Mafalda Perciò con le diseguaglianze sociali e di reddito occorre convivere accettarle come qualcosa di naturale Le riforme riforme sociali sono ubbie degli idealisti Inoltre i poveri non hanno più nessuna voglia di ribellarsi e moderano la loro ansia esistenziale votando per i ricchi Ergo missione compiuta Gli individui delle classi inferiori inferiori hanno portato i loro due soldi in Borsa giusto in tempo tempo per farseli depredare hanno accettato la flessibilità del mercato del lavoro si sono lasciati subordinare alla curva della produttività hanno affidato le loro scarne biografie alle agenzie di lavoro interinale E alla fine si sono convinti che l unica forma di presenza sociale praticabile è la vecchia vecchia identificazione con l aggressore sarà un delirio psicoanalitico psicoanalitico una deformazione delle identità un disarmo delle speranze collettive Sì è tutto questo C è chi vince e c è chi perde sempre gli stessi se non interviene l irrazionalità irrazionalità discrezionale della politica a rimescolare ogni tanto le carte Quelli che hanno vinto lo si vede dalle facce dalle risate dalla rilassata sicurezza dei gesti adesso non lo nascondono nascondono più hanno in mano il mazzo e distribuiscono le carte come gli pare fra di loro senza nascondere il sentimento sentimento di profonda soddisfazione che li ha pervasi Addio vecchi tempi conformisti in cui era obbligatorio sostenere che il potere faceva schifo Finito il tempo degli
Gli italiani di destra 79 uomini contro degli intellettuali scomodi degli imprenditori imprenditori inquieti Adesso il potere si può mostrare senza infingimenti piace anche di riflesso ai vacanzieri un po sfigati che si precipitano al Billionaire e sul molo di Poltu Quatu a vedere le barche dei fortunati per contemplare contemplare abbronzature africane collane maschili da spiaggia denti di squalo e svettanti prodigi mammari Per ammirare ammirare se possibile una mano di Flavio Briatore sul culo di una stellina televisiva qualsiasi da quando Naomi Campbell Campbell gira al largo Se dovesse accadere se si ha la fortuna di intercettare un gesto padronale una trovatina di sesso spiccio un colpo di volgarità eccellente vorrà dire che si è avuta la chance di condividere un gesto simbolico della nuova Italia il paese che alla fine è riuscito a sostituire la lotta di classe con il feticismo dei guardoni Come programma una benevola negligenza Eppure nonostante tutto questo spettacolo di massa per riscontrare sul campo aspetti riconducibili a una visione di destra serve a poco addentrarsi in un ideologia proprio perché la copertura democristiana e laica aveva neutralizzato neutralizzato le propensioni culturali di marca conservatrice Anche Anche il fortissimo impulso deregolatore dell era Reagan era stato normalizzato negli scetticismi romani e nelle abitudini abitudini lasche delle partecipazioni statali oltre che in qualche convegno alla Luiss e nelle conversazioni dell establishment establishment Una volta collassata la Prima Repubblica l embrione bipolare aveva cominciato a crescere e si era delineato un primo abbozzo di schema contrapposto ma ancora adesso adesso il risultato più maturo è rappresentato tutt al più da una dislocazione topologica o topografica si è di destra perché non si è di sinistra L identificazione culturale è pur sempre un vezzo da piccoli club esclusivi e abbastanza marginali La filosofia berlusconiana ha avuto un peso significativo significativo nel tratteggiare le linee di schieramento e nell approfondirle approfondirle con alcune ovvietà culturali improbabili sotto
80 Post-italiani il profilo programmatico eppure elettoralmente utilissime utilissime A parte Roberto D Agostino che aveva pubblicato in tempi non sospetti il cult Si può vivere e bene senza i comunisti comunisti soltanto un uomo che aveva vissuto emotivamente il conflitto politico del 1948 quello scontro di civiltà esemplificato esemplificato dallo slogan Nel segreto della cabina elettorale Dio ti vede e Stalin no poteva ripescare armamentari antimarxisti antimarxisti che sembravano in disuso E solo un abile propagandista propagandista della libertà poteva inventarsi a partire dal 1994 una campagna ideologica permanente che sistemava sistemava dalla parte giusta De Gasperi Sturzo e perfino l austromarxista austromarxista Saragat insieme con Emilio Fede e sul versante sbagliato tutti gli adepti di un ideologia criminale con il comunismo raffigurato come ontologia del male Nemmeno il Craxi più energetico avrebbe potuto condurre condurre meglio questa battaglia dato che almeno in teoria l antistalinismo socialista era riconducibile a una dialettica dialettica per la leadership dell alternativa di sinistra Nel frattempo frattempo in attesa di declinare il mitterrandismo in veste italiana Craxi faceva il possibile per strappare quote di potere all alleato-rivale democristiano Ma guai a definire Bettino un destro Scommettitore freddo e fortunato nel referendum sulla scala mobile del 1985 nazionalista nel caso Achille Lauro decisore di ultima istanza negli anni di governo in cui la nave va capacissimo di lacerazioni politicamente sanguinose come quando stracciò a freddo il patto della staffetta con un De Mita sbalordito e incredulo incredulo Tutto vero Eppure Craxi era legato anche a un idea romantica del popolo e delle classi sociali e a quella così sentimentale della conquista del potere da sinistra magari magari con i ceti yuppie a fare da avanguardia alle vecchie fiumane fiumane di Pellizza da Volpedo Nella sua concezione invece Berlusconi puntava esplicitamente esplicitamente sull anticomunismo scommettendo che esistesse esistesse ancora un lascito quarantottesco qualcosa di simile a una frattura psichica se non visibilmente politica che serpeggiasse serpeggiasse un rancore un astio covato nelle famiglie una
Gli italiani di destra 81 diffidenza silenziosa ma perdurante Prospettava agli italiani italiani la minacciosità di un esercito avverso composto dalle toghe rosse dalle sinistre con quel che di numeroso e vagamente inquietante questo plurale si tira dietro e naturalmente naturalmente dai comunisti infine ai nostri giorni da una sinistra non ancora democratica In questo modo mandava mandava all aria facendoli volare come scampoli della storia quasi tutti i criteri di convivenza consociativa e no che erano stati progressivamente riconosciuti dalla prassi la costituzione materiale nel lessico di storici e giuristi durante durante alcuni decenni di vita repubblicana Che fosse una fotografia decisamente pubblicitaria era evidente da subito subito che risultasse efficace la dice piuttosto lunga sulle ecchimosi ecchimosi ideologiche ancora accertabili nel corpo sociale italiano Più ancora la visione di Berlusconi offriva un mastice potente non tanto alle idee quanto ai tipi sociologici più diffusi e ai comportamenti più radicati Che cosa avrebbe riunito di nuovo l Italia del pentapartito dopo la fine della grande mamma democristiana La risposta era semplice in primo luogo una benevola negligenza verso le più classiche classiche attitudini particolaristiche Un atteggiamento di governo governo in buona sostanza che guardasse con indulgenza sottaciuta all indole dei cittadini Alle loro diffidenze verso verso la dimensione pubblica agli egoismi di corporazione alle elusioni fiscali all irritazione provocata dai rigorismi e dagli eccessi normativi ai disturbi somatici generati dall dall intrusività dei legislatori all invidia per la capacità altrui di sottrarsi all imperio delle regole Epopee padane Ma chissà se tutto questo sarebbe stato sufficiente Secondo Secondo alcuni politologi occorreva che il centrodestra desse desse vita a un mito fondante in grado di costruire un appartenenza appartenenza e un identità offrendo a una società atomizzata dall esplosività anarchica del mercato un valore unitario
82 Post-italiani una radice simbolica un complesso di credenze sufficientemente sufficientemente caldo per determinare il prodigio di una fusione fusione integrale fra classe politica e popolo A dire il vero il primo a inventare una mitologia di destra destra non è Berlusconi È Umberto Bossi Il capo dei barbari barbari come li chiamò Giorgio Bocca non si è mai accontentato accontentato di raccogliere semplicemente la protesta del Nord industrioso e vessato dalle pratiche romane il disprezzo verso il Palazzo l opposizione istintiva contro Roma ladrona ladrona Altrimenti come ha riportato Antonio Carioti nel saggio Maledetti azionisti sarebbe stato vero il giudizio piuttosto ottimistico sui militanti leghisti espresso sempre sempre da Bocca nel 1993 allorché gli uomini della Lega conquistarono conquistarono il comune di Milano Sono professionisti manager manager piccoli e medi imprenditori che hanno una visione anglosassone della società Poca ideologia grande partecipazione partecipazione al mutamento Più spazio all individuo contro l invadenza dello Stato Una mentalità pragmatica laicoprotestante laicoprotestante quasi giansenista non molto distante da quella dei Norberto Bobbio e dei Vittorio Foa di cinquant cinquant anni fa E nemmeno il federalismo con l idea sottesa della spartizione spartizione dell Italia in tre spezzoni sviluppata da Gianfranco Miglio era sufficiente per mobilitare l animo nordista azzeccata azzeccata o sognatrice che fosse la sintesi sociologica di Bocca Bocca Il richiamo alla secessione era un leitmotiv certo più vigoroso vigoroso poiché chiamava a raccolta un effettiva densità di sentimenti antistatali e un fondo oscuro di risentimenti antimeridionali antimeridionali ma un animale politico come Bossi non poteva poteva accontentarsi di soluzioni negoziali cioè di artifici tecnico-istituzionali tecnico-istituzionali da codificare in articoli e commi di legge Ci voleva una carica istintuale un crogiuolo di ribellismi ribellismi esemplificato magari da quei matti e disperati i Serenissimi che nel maggio 1997 erano andati alla conquista conquista del campanile di San Marco con un furgone trasformato trasformato nella parodia di un tank Vale a dire che per una mobilitazione efficace la spinta secessionista doveva as-
Gli italiani di destra 83 sumere l aspetto di una separazione netta e possibilmente conflittuale in ogni caso chirurgica dallo Stato popolato e amministrato da los italianos Occorreva in sostanza la prospettiva di un Nord in canottiera che si staccava dalla penisola amputava la cancrena cancrena e spiccava il volo verso l Europa a raggiungere regioni regioni fortunate come il Tirolo e la Baviera e che nel contempo contempo marameo riempiva di contumelie gli italioti rimasti presumibilmente sbigottiti nel contemplare la spettacolare fuga della Padania dalla palude mediterranea mediterranea È per questo che Bossi dedica un attenzione acutissima alla creazione dell identità padana Nell invenzione celentanoide celentanoide di storie immaginarie leggende metropolitane rifritte rifritte e fattoidi geopolitici infantilmente epocali l Umberto Umberto è senza dubbio di una creatività sperticata sia quando si appropria dell eroe scozzese Braveheart e ne fa l emblema emblema dell orgoglio nordista sia allorché modella gli aspetti esteriori dell identità leghista dalle camicie verdi alla cerimonialità cerimonialità degli appuntamenti nella spianata di Pontida Le parole di Bossi seguono le coordinate di un mondo adolescenziale e salgariano alle quali riesce difficile applicare applicare le categorie degli adulti aveva commentato Andreatta Andreatta nel 1995 prendendo nota con incredulità delle fantasticherie del capo leghista C è chi è pronto a scommettere che dietro il cantante Donato Donato presentatosi senza fortuna nel 1961 al Festival delle voci nuove di Castrocaro si nascondesse proprio il futuro capo leghista A parte le splendide storielle sulle tre feste di laurea che organizzò senza mai essersi laureato e sul suo faticoso curriculum professionale negli archivi si trova anche anche traccia della sua lontana attività di poeta in un dialetto lumbard davvero profondo Duman vo cà e apena podi / vo in stabiliment a licenziarm / Vagan da via ul cü i padron padron / … Voeuri stà su in casina / mungh i vach / sternì la stala / che can la vegn la me troeva induèe / sun nasüü a marscì denda la palta
84 Post-italiani A sua volta Gianfranco Miglio ha confessato il suo legittimo legittimo sconcerto per la cultura del capo nel diario segreto segreto dei miei quattro anni sul Carroccio Io Bossi e la Lega Lega Io non sono mai riuscito a capire quali letture abbia fatto il segretario nella sua biografia sostiene di avere ” divorato divorato ” Pareto Weber Adorno Marcuse Cattaneo Gioberti Gioberti Hamilton eccetera Ma nelle moltissime conversazioni conversazioni che ho avuto con lui non ho mai trovato neanche le più modeste tracce di quei contatti intellettuali fatta eccezione eccezione forse per qualche mal digerito ricordo di Marcuse … Del resto il bisogno di rappresentare la realtà in modo fantastico emerge anche quando Bossi deve formulare una diagnosi politica infinite volte ascoltata con impazienza impazienza un analisi dei problemi concreti e delle prospettive che gli proponevo il segretario mi interrompeva con una frase abituale ” Ti sbagli il problema è un altro “, e cominciava cominciava subito a costruire un immagine complicata e cervellotica cervellotica della realtà politica in cui si intrecciavano complotti complotti macchinazioni perverse e immancabili gli interventi dei ” servizi segreti “. Questa fumigazione affabulatrice è in attività costante Senza che nessuno gli mandi i carabinieri Bossi fonda un parlamento padano a Mantova e un governo della Lega a Venezia chiama suo figlio Eridano riprendendo il nome mitologico del Po e soprattutto non manca mai di romanzare romanzare la storia con ricostruzioni da dietrologo da caffè Sono Sono generalmente fiction sensazionali in cui hanno larga parte complotti globali di logge massoniche regie occulte della grande finanza alleata con viscidi esponenti vaticani vaticani manovre ai danni del popolo condotte da imprendibili gnomi mondialisti e da mafie plutocratiche Se occorre si riappropria dell intima poesia del dialetto per infilzare i suoi avversari crocifigge il democristianissimo democristianissimo Pier Ferdinando Casini come carognitt de l uratori uratori in un assemblea a Curno eccita gli astanti con gesti evocativamente maschilisti cioè roteando l avambraccio all indirizzo di una socialista extralusso Margherita Boni-
Gli italiani di destra 85 ver Cara bonassa sta tranquilla non prendiamo le armi noi della Lega Siamo armati bene noi con questo manico qui neanche dieci anni dopo se la ritrova al fianco nel governo del Silvio In precedenza aveva minacciato con la più genuina souplesse di raddrizzare la schiena a un magistrato si era concesso argute divagazioni sul costo irrisorio irrisorio delle pallottole e non aveva mancato di alludere ripetutamente alla possibile discesa a valle del popolo della Bergamasca per sistemare una volta per tutte le cose senza tante fisime Il popolo naturalmente se ne frega dei vastissimi affreschi affreschi dipinti dal Senatur sghignazza degli insulti che ha riversato riversato nel tempo con equanimità sui comunisti e sulla porcilaia fascista sul Berluscaz e sui vescovoni e sarebbe sarebbe semmai più incline ad appoggiare le attività contro le africane praticate empiricamente dall inflessibile Borghezio Borghezio Tuttavia Bossi deve avere ben chiaro in mente che senza una fede anche la politica più estremista è un processo destinato destinato a isterilirsi Se ne accorge allorché dopo il ribaltone che detronizza un Berlusconi attonito groggy e inferocito come un pugile sorpreso da un diretto invisibile Forza Italia Italia sembra pronta a fagocitare le schiere parlamentari della Lega Resiste sull orlo del dramma si fa battezzare da D A- lema come una costola della sinistra e superata faticosamente faticosamente la crisi mentre ancora ha il respiro affannato del sopravvissuto sopravvissuto politico rilancia con un bluff sensazionale la cosiddetta marcia sul Po di metà settembre 1996 In quel momento Bossi ha una sola vera idea in testa una minaccia basata su un teorema indimostrabile e cioè la Lega Lega è in apparenza un movimento minoritario ma al momento momento buono in un referendum per esempio i numeri del consenso leghista potrebbero trasformarsi in un incontenibile incontenibile fiumana indipendentista Così il Bossi panteista apre il weekend più lungo della sua vita alle sorgenti del Po sul Monviso a Pian del Re annunciando un evento atomico atomico l indipendenza della Padania dall Italia Con un ampolla celebra qualche rito pagano celtico
86 Post-italiani tanto per irritare l intero episcopato italiano da Ruini a Martini e poi scende a valle aspettando i convenuti dal monte e dal piano Il bluff potrebbe riuscire se effettivamente effettivamente il padre Po venisse invaso da fiumane di popolo leghista leghista ma in genere la presenza è sparuta talora anche malinconica Per lunghi tratti sugli argini e nelle golene da Borgoforte a Ostiglia di secessionisti se ne vedono pochi pochi C è la Lega dei militanti con le bandiere i fazzoletti e le camicie verdi ma latitano le famiglie e i simpatizzanti Manca proprio il carattere di scampagnata di festa popolare popolare anche perché nulla è più triste e frustrante di una manifestazione di popolo con poco popolo Si capisce bene in quel momento che la secessione in quanto principio di azione politica immediata viene sostenuta sostenuta solo dagli ultrà mentre la zona grigia del nordismo nordismo è più incline semmai a praticare un attendismo opportunista opportunista Alla Lega in quella domenica di settembre mentre a Venezia Bossi fa cose tra il farsesco e il solenne come leggere la dichiarazione d indipendenza della Padania Padania comunicare la lista dei ministri del governo padano e ammainare il tricolore per sostituirlo con la bandiera della Padania bianca con il sole celtico verde sono mancate le città i moderati gli incazzati generici Quelli che avevano usato le invenzioni smisurate di Bossi dandogli corda e lasciandogli interpretare con il suo massimalismo estemporaneo estemporaneo il loro disagio reale e le loro insofferenze tutt altro altro che immotivate Idealmente e politicamente la Lega finisce qui il resto sono sono cascami di un avventura davvero adolescenziale che ha avuto l unico scopo di dimostrare come in un paese evoluto sia possibile proporre l avventurismo come risposta razionale razionale e praticabile ai problemi concreti del paese Che la Lega alle elezioni del 2001 non riesca nemmeno a superare la soglia di sbarramento del 4 per cento è nell ordine delle cose La capacità pratica e negoziale di Bossi il suo contratto contratto con Berlusconi le assicura parlamentari e ministri ma la vena mitopoietica di Bossi continua ad agire solo minac-
Gli italiani di destra 87 ciando sconquassi che non avvengono mai e accettando di fungere da appendice popolana del Cavaliere Per un padano contemporaneo risulta più utile seguire la scia di Forza Italia con il Cavaliere che si sbraccia scamiciato scamiciato e complice dalla trincea del lavoro e Giulio Tremonti Tremonti che dissemina opportunità di defiscalizzazione con il piglio piglio di un commercialista prestato al governo È una via più semplice e più riconoscibile senza quel corollario di leggende leggende e il peso di un folklore mitizzato Si devono far funzionare funzionare fabbriche laboratori artigiani garage incrementare incrementare produzioni in outsourcing esportazioni di ami da pesca o termosifoni o scarpe finto-griffate in Giappone bisogna stipulare stipulare contratti e visitare l amante ucraina volendo mica c è tempo e voglia di salire su un pullman e partecipare ai colossali récits di Pontida fra le bandiere sventolanti e l odore odore di salsicce bruciacchiate con il contorno di casalinghe che urlano a tutto spiano giurando sul genio se non sulla divinità del Bossi Parole parole parole di un ex fascista È vero che per un italiano schiettamente di destra ci sarebbe sarebbe a disposizione Alleanza nazionale se qualcuno sapesse sapesse qual è in effetti il suo statuto ideologico Ma dato che il partito di Gianfranco Fini è un entità in costante evoluzione evoluzione fluida a seconda delle opportunità individuate dal suo capo è difficile considerarla la casa possibile di un italiano italiano felicemente contemporaneo e sull onda Non sarà un caso se Fini è andato in giro per anni con un cappotto di montone davvero impresentabile e se dicono che possieda la bellezza di seicento cravatte tutte verosimilmente sbagliate sbagliate La sua mitologia come il suo stile è in perpetua metamorfosi metamorfosi Dal neofascismo al postgollismo e allo chiracchismo chiracchismo non ha conosciuto interruzioni Oggi applaude la vittoria elettorale di qualsiasi destra americana o europea cristiano-democratica conservatrice liberista protezionista protezionista purché implichi la sconfitta di una qualche sinistra
88 Post-italiani Difficile anche dire che cosa sia rimasto delle formule un po acrobatiche enunciate all assemblea fondativa di Fiuggi del gennaio 1995 in cui si prometteva un partito in grado di coniugare all italiana autorità e libertà ispirato a una cultura che raccoglie in modo eclettico i nomi più disparati disparati secondo il verdetto di Gian Enrico Rusconi i nomi nomi effettivamente disparati sono quelli di Schmitt Pareto Mosca Michels Sturzo Rensi Tilgher Gentile Spirito Prezzolini Papini Marinetti Soffici Evola d Annunzio e incidentalmente ci chiediamo che cosa ci sta a fare Gramsci Gramsci Dai lavacri di Fiuggi è emerso il corpo di un partito degli italiani cioè potenzialmente di tutti gli italiani tranne quelli che si rifiutano insofferente alle divisioni faziose organicista in cui l insieme è più importante delle parti e Menenio Agrippa ha sempre ragione In quel corpo è rimasta una certa dose di legge e ordine che piace a una fascia di società onestamente vecchio stampo intimorita intimorita dall immigrazione e dall insicurezza nelle città amplificata dall informazione Nei discorsi politici si avverte di continuo come sia malleabile malleabile il pensiero di Fini magistrale nell adattare le parole a realtà che culturalmente sfuggono ai suoi uomini Alleanza Alleanza nazionale è il partito di un giusto mezzo faticosamente faticosamente raggiunto restando all estrema destra della coalizione coalizione berlusconiana dato questo miracolo geometrico non può possedere idee che vadano al di là della conservazione di un impianto nazionalista non è mai sembrata in grado di proporre alcunché di rilevante in chiave riformatrice oscilla fra il liberismo e la protezione fra la destra sociale e cristiana testimoniata dalle facce popolari di Storace e Alemanno e l obbligo ufficiale dell adesione gregaria alle politiche e alle gelide retoriche di Tremonti È vero che nonostante le ripuliture grosso modo liberali nel corpo del partito permangono incrostazioni vistosamente vistosamente nostalgiche come lo sgangherato merchandising dei feticci fascisti registrato con effetti perfino comici al congresso congresso di Bologna del 2002 E che una delle più famose gag del
Gli italiani di destra 89 governatore del Lazio A Stora ‘, di qualcosa de destra !, e lui un po autoironico e un po partecipe fino alla commozione commozione A froci !) ha come risvolto le affermazioni di Fini contrarie alla possibilità che un gay dichiarato faccia il maestro maestro di scuola Questo significa che sotto la superficie cangiante cangiante rimane una natura irreprimibile nella sua sincerità È anche vero che il camaleontismo finiano non riesce a cancellare le esternazioni di dirigenti come Mirko Tremaglia Tremaglia il ministro fascista con il coeur in man che va in pellegrinaggio a el Alamein e rimpiange che l eroismo degli degli italiani non sia stato sufficiente a rovesciare le sorti della seconda guerra mondiale a suo avviso sarebbe stato meglio vincerla quella battaglia Se si passava a el Alamein Alamein … si poteva capovolgere la situazione con chissà quali vantaggi per la civiltà occidentale oppure che si ribella ribella il ministro per gli italiani nel mondo fino al mal di pancia quando Fini si fa intervistare dal quotidiano israeliano israeliano di sinistra Ha aretz e finalmente chiede scusa per le leggi antiebraiche del 1938 che ne sa il ragazzo di quella quella storia anzi dell autobiografia della nazione Le cerimonie nei sacrari della Rsi fra braccia tese e labari labari con le messe di suffragio affollate di reduci nostalgici e cappellani intestarditi nella vecchia fede sono segnali che indicano come l innegabile successo di immagine del leader leader di An e l ampia preferenza assegnatagli dalle coorti giovanili siano in misura determinante il prodotto di fattori fattori extrapolitici della sua apparente semplicità di giudizio giudizio di una presunta chiarezza delle espressioni che in realtà è un evasività fatta di un continuo equilibrismo sulle sulle parole Parole al quadrato parole al cubo una metafisica della loquacità con mediazioni retoriche continue unite a inflessioni inflessioni studiate della voce per trasmettere convinzione e sicurezza Per cui riesce difficile pensare che questo leader perpetuamente provvisorio che per sfiducia nel cambiamento cambiamento si è opposto a tutte le decisioni cruciali prese dall dall Italia moderna rifiutando l Europa di Maastricht e com-
90 Post-italiani battendo disperatamente quasi fosse una lotta per la sopravvivenza sopravvivenza il sistema maggioritario possa qualificarsi in seguito come il possibile portavoce di un paese che vive vive la propria modernizzazione con cadenze frenetiche La duttilità tattica consentirà a Fini di diventare un fondamentalista fondamentalista del maggioritario uninominale pura e a turno secco all inglese !) e poi di assumere la rappresentanza rappresentanza italiana nella Convenzione europea di passare dal dipietrismo assoluto e da un sostegno entusiastico ai magistrati magistrati Francesco Borrelli in testa a una posizione più sfumata e politicista secondo cui se Dio vuole la corruzione corruzione c era e aveva condannato a morte il sistema politico politico salvo che alla lunga il pool milanese colpì da un lato e chiuse gli occhi dall altro accanendosi su alcuni settori politici e risparmiandone altri Ma proprio per questi equilibrismi il suo ruolo politico potrà essere tutt al più quello di un rassicuratore di seconda seconda istanza un passo indietro rispetto alle avanguardie forziste forziste Se nel brulicare della società c è una turbolenza iperbolica iperbolica Fini e An vogliono rappresentare un elemento di saldezza un ubi consistam una tradizione il più possibile ferma Il vecchio-giovane fascista del 2000 il sodale di Le Pen nelle trattorie romane il celebrante entusiasta del settantesimo settantesimo anniversario della Marcia su Roma a Piazza Venezia Venezia nel 1992 l aedo del Mussolini massimo statista del secolo si è trasformato in un politico puro e disincarnato tutto teso a occupare spazi di potere che dalle postazioni conquistate emette una serie di segnali insieme moderati e ambigui Si impegna con professionalità ad attenuare sia le pulsioni pulsioni antistatuali degli alleati leghisti sia le eccentricità leguleie leguleie degli ex marxisti di Forza Italia e nel medesimo tempo compensa gli orientamenti schiettamente forcaioli della base sollecitando e intensificando le mobilitazioni conflittuali contro gli avversari politici e quando è il caso come nei giorni del G8 a Genova esprimendo la sua robusta robusta vena poliziesca Rende tutto l omaggio che può alla
Gli italiani di destra 91 dottrina sociale della Chiesa e al magistero di Wojtyla è fatto così culturalmente deve personalizzare sempre e quando dice Wojtyla intende il cattolicesimo così come quando dice D Alema intende i Democratici di sinistra e tuttavia non esita ad accarezzare nel verso del pelo l e- lettorato che mugugna e recrimina non proprio cristianamente cristianamente contro gli immigrati e il disordine che provocano scoprendo i canini verso l amnistia e l indulto nonostante gli auspici in proposito di Wojtyla Per qualcuno Fini è l uomo politico più moderno anzi più attuale in circolazione proprio perché è sradicato da qualsiasi convinzione che non provenga dal ripostiglio retorico del patriottismo da cui trae gli strepiti contro il cambio di nome di piazza della Vittoria a Bolzano per far vedere chi siamo ai tirolesi e l enfasi ormai un po manierata manierata sulla nazione e sull Italia che deve contare di più in Europa Ma può anche essere che il suo collocarsi ecletticamente oltre cioè lontano dal ribollire dei conflitti conflitti fuori dai dilemmi postfordisti sia l indizio di un mestiere mestiere troppo astratto e distaccato Francesco Cossiga ama citare spesso Max Weber sulla politica als Beruf come professione professione e vocazione La professionalità di Fini è chiara ma la vocazione è ancora incerta fra il populismo e un ruolo esplicitamente istituzionale Fra la stanza dei bottoni bottoni e l abulia di un leader che come si lamenta con la Repubblica Repubblica un colonnello campano di An dopo le elezioni elezioni amministrative del maggio 2003 se ne sta chiuso tutto il giorno a Palazzo Chigi dicendoci che non ha mai tempo poi lo trovi che sta lì in ufficio a guardarsi il football americano in tv Così l immagine di Alleanza nazionale si situa fra i gessati improbabili degli ex marginali assurti al ruolo di nuovi boss di provincia e l incisivo annerito da deputato questore eletto nel proporzionale Pietrangelo Pietrangelo Buttafuoco le borgate a suo tempo battute sistematicamente sistematicamente e fascisticamente da er Pecora le ascelle virilmente virilmente sudate classificate come stigma politico di autenticità da Marcello Veneziani l arte muta e cattiva
92 Post-italiani dello spoils system e il profilo distante e sfumato di una destra destra intonata a un sussiego europeo E quindi l identità oggettiva degli ex fascisti trascolora nell indistinto in una sospensione permanente fra una determinatissima vocazione alla politica e l imprendibilità imprendibilità del messaggio e dell eventuale programma Che qualcuno qualcuno possa scaldarsi per i successi di An è assai dubbio così come è dubbio che a parte Fini e i suoi qualcuno possa deprimersi per i fiaschi che puntualmente seguono le più accese aspettative di vittoria Leo Longanesi faceva dire a Mussolini che il fascismo è pragmatismo assoluto trapiantato in politica A dispetto delle revisioni ideologiche ideologiche il paradigma sembra applicabile anche al postfascismo postfascismo Ma il mito politico il grado d incandescenza della politica quello non si vede e si capisce che è già accasato da qualche altra parte Il Cavaliere versatile Neanche a ripeterlo la fusione simbolica è avvenuta a caldo con Forza Italia perché Berlusconi il mito riesce a produrlo lì per lì ed è più che un mito è il quadro vivente di un miracolo È la personalità stessa proteiforme del Cavaliere Cavaliere a illustrare ogni possibilità d identificazione in un tableau tableau che comprende quasi tutte le figure e le funzioni sociali sociali dell Italia coeva il milanese alla mano il self-made man l imprenditore di successo stratosferico il collega di partita Iva il presidente operaio il muratore anzi il magutt con la cazzuola e la bustina di carta da giornale in testa il cantante confidenziale il paroliere il barzellettiere da convention il venditore tutto sorrisi inesorabilmente persuasivi il buon padre di famiglia lo sposo esemplare il figlio sicuramente prediletto dalla cara mamma e poi l uomo che dà del tu ai Grandi eppure non disdegna di discutere di calcio con l autista autista lui il padrone del Milan il maestro di tattica l eversore eversore politico-calcistico del cretino Dino Zoff che non ha fatto fatto marcare Zidane il compratore di Nesta …
Gli italiani di destra 93 Solo una formidabile capacità camaleontica poteva realizzare realizzare l impresa di un uomo che si fa partito e poi riesce a trasformare questo partito in un amplissimo pezzo di società società raccogliendo voto d opinione e voto di massa voto d interesse e voto ideologico voto postmoderno e voto nostalgico Dentro il melting pot di Forza Italia ci sono tutte tutte le fasce socioeconomiche rappresentabili e poi i credenti credenti e gli agnostici i moderati e gli estremisti con un corredo di liberali per natura e di liberali acquisiti È questo questo l interclassismo in cui secondo Baget Bozzo si è reincarnato reincarnato lo spirito esalato dall ultima Dc Sarà ma con una specificazione ulteriore e terribilmente moderna Berlusconi Berlusconi non si è limitato a rastrellare il consenso della borghesia borghesia media e medio-alta ma ha operato lo sfondamento più impressionante sul fronte dei ceti non privilegiati Lo si era capito già nel 1994 quando i candidati della sinistra sinistra raccontavano sconsolati che visitando i supermercati supermercati per fare la campagna elettorale fra la gente si trovavano trovavano davanti frotte di operai in fila alla cassa i quali al vederli passare fischiettavano belli ironici l arietta dell inno inno di Forza Italia con effetti molto depressivi per gli uomini uomini della gioiosa macchina da guerra Oppure bastava controllare come avevano votato nel 2001 i pensionati iscritti alla Cgil per scoprire che anche lì le preferenze per Berlusconi erano alte troppo alte per non essere rivelatrici rivelatrici di un fenomeno imprevisto Uno studioso dell Istituto Cattaneo di Bologna Piergiorgio Piergiorgio Corbetta ha provato a spiegare l arcano sul Mulino maggio-giugno 2002 mettendo in chiaro il problema centrale centrale ad un anno e oltre dalle elezioni c è un interrogativo interrogativo grande come una casa sul quale gli analisti politici non hanno ancora saputo dare una risposta convincente come mai la parte politica che si è presentata agli elettori come l espressione della modernità del Paese dei ceti emergenti delle zone vitali della società e dell economia italiana l interprete interprete della voglia di cambiamento ha invece raccolto i propri consensi fra i ceti sociali più marginali e tradiziona-
94 Post-italiani listi nell Italia periferica che va dalla casalinga di Voghera al pensionato di Tricase ?. Osservando al microscopio i voti voti di Forza Italia Corbetta ha scoperto che in quell elettorato elettorato si registra una quota elevata significativamente più alta rispetto al centrosinistra di gente che vive fuori dalle grandi grandi città anziani casalinghe persone completamente disinteressate disinteressate alla politica non lettori il 36 per cento non legge mai un quotidiano il 78 per cento mai un libro mentre il numero di diplomati e laureati è di circa 20 punti percentuali percentuali più basso rispetto all Ulivo La prima conclusione di Corbetta è che l elettorato forzista forzista ha una connotazione forse inattesa ma precisa che è data dal segno della perifericità generazionale sociale geografica culturale politica Dopo di che tuttavia scatta un altra domanda perché queste categorie sociali hanno scelto Berlusconi La spiegazione si presenta difficile commenta Corbetta Indubbiamente Berlusconi ha rappresentato rappresentato per molti versi ” il nuovo ” della politica italiana italiana nella persona nello stile nella caratterizzazione leaderistica leaderistica nel modo di comunicare nei punti di riferimento culturali e sociali Non si può immaginare nulla di più lontano dallo stile sommesso dalla leadership policentrica policentrica dalle mille ambiguità e mediazioni dall interclassismo naturale della vecchia Dc Per cui appare difficile spiegare il fatto che proprio l elettorato più tradizionale e moderato moderato abbia operato una scelta per la novità A meno che non di cambiamento e di innovazione si tratti ma in ultima analisi di conservazione nel senso che ” il nuovo ” non sia in realtà un veramente nuovo ma sia ” un vecchio “. O comunque comunque che anche qualora rappresenti programmaticamente programmaticamente e culturalmente un ” nuovo “, non sia stato scelto per la novità che esso rappresenta ma per motivi diversi ed assai più tradizionali In sintesi che ” il nuovo sia stato scelto per motivi vecchi “. Quanto ai principali temi della proposta politica di centrodestra centrodestra cioè la riduzione delle tasse la privatizzazione della sanità la libertà delle imprese di assumere e licen-
Gli italiani di destra 95 ziare l esito dell indagine è nitido nella sua schizofrenia almeno la metà di chi ha votato centrodestra ha scelto questo schieramento senza condividere le posizioni politiche politiche e programmatiche dello schieramento votato senza condividere quindi quell ispirazione di fondo di carattere liberista che rappresenta l aspetto più nuovo della proposta proposta berlusconiana E la conclusione è piuttosto secca dal momento che c è una notevole quota di elettorato di centrodestra centrodestra probabilmente addirittura maggioritaria che ha votato per motivazioni preesistenti a Berlusconi stesso stesso e che nulla hanno a che fare col suo progetto di ” seconda seconda ricostruzione italiana “. E allora perché Perché dice Corbetta scrutando i suoi dati Berlusconi ha sbandierato il suo modello dell impresa impresa privata contrapponendolo alla burocrazia statale ha invitato D Alema ad ” andare a lavorare ” accusando nella nella sostanza tutti i politici di essere dei parassiti sociali presentandosi come il grande semplificatore che risolve le situazioni decidendo senza pastoie burocratiche il leader che parla al popolo senza mediazioni istituzionali e così facendo dà corpo e cuore voce e veste politica alla diffidenza diffidenza storica della cultura italiana nei confronti del sociale sociale organizzato della politica e dei politici Siamo sempre nei pressi dell Italia antichissima di Banfield e del familismo familismo amorale Infatti osserva ancora Corbetta Visto dall dall angolatura del familista amorale l elemento chiave del messaggio berlusconiano non è il liberalismo semmai utilizzato come immagine di facciata ma piuttosto l individualismo individualismo egoistico di chi vede solo il proprio particulare è diffidente verso le idee generali insofferente a regole che limitino la sua libertà contrario ad imposte che servano servano a finanziare realtà a lui estranee visceralmente avverso avverso ai sindacati i partiti la sinistra Evidentemente a Berlusconi è riuscita molto bene la mobilitazione mobilitazione in chiave di antipolitica e insieme di anticomunismo anticomunismo un anticomunismo diverso da quello quarantottesco quarantottesco ma profondo decifrabile come un etichetta di ostilità
96 Post-italiani che si stende su tutto ciò che può essere identificato con lo Stato ed il controllo pubblico Vince il Cavaliere non grazie grazie a un programma splendente di modernità e nemmeno per le clamorose issues sottoscritte durante la trasmissione di Bruno Vespa nel Contratto con gli italiani bensì perché cattura un voto che si appella ad una cultura antica ad una antropologia pre-politica un voto che nasce dalle pieghe pieghe del nostro particolarismo e dei nostri pregiudizi ideologici ideologici piuttosto che dalla ragione e dalla valutazione di programmi alternativi Un oscura fede nelle profezie Era comprensibile che il fastidio di Berlusconi per i comportamenti comportamenti istituzionali potesse essere simpatetico con i gusti di chi ha un concetto pessimista delle istituzioni L e- sempio migliore si verifica quando liscia il pelo ai brianzoli magari con una barzelletta rivelatrice Bussano alla porta Chi è I ladri Meno male credevo fosse la Finanza Oppure quando riceve a Palazzo Chigi il principe Al Waleed Waleed un mezzo socio in affari schierando addirittura i lancieri lancieri di Montebello E indimenticabile al congresso della Fao a Roma allorché si rivolge al presidente del Togo che sta spiegando la tragedia di milioni di morti per la fame in Africa Bisognerebbe accorciare un po gli interventi perché perché la nostra non sarà una tragedia per carità ma abbiamo fame anche noi Il pranzo è pronto …. Ma nella sostanza preso atto delle indagini e dei dati il fenomeno imprevisto era che il patron televisivo riuscisse ad attirare quote consistenti consistenti di elettorato tradizionalmente scettico e a persuaderle persuaderle che le sue sole doti imprenditoriali avrebbero potuto realizzare realizzare uno dei più strepitosi miracoli socioeconomici in un paese come l Italia sfibrato da decenni di lassismo e torchiato torchiato dalle dure necessità del risanamento maastrichtiano praticato dalla razionale disperazione e dall ottimismo della della volontà di Prodi e Ciampi Sotto questo profilo è del tutto inutile cercare di ac-
Gli italiani di destra 97 chiappare per la coda le contraddizioni di Berlusconi e la debolezza intrinseca nel suo progetto economico Lui è il leader politico politicissimo iperpolitico che pratica la sua fusion intellettuale rendendo compatibili gli opposti il rigore e lo sviluppo il consumo e i sacrifici Lo stesso avviene avviene in tutti gli altri campi per esempio in quelli della libertà libertà e della sicurezza avvolti da fiammate comunicative secondo cui certi magistrati sono una minaccia per l incolumità incolumità personale di ogni cittadino e invece poliziotti e carabinieri sono come in un qualsiasi Distretto di polizia i nostri ragazzi tuttavia la partita dell economia è il terreno terreno privilegiato di Berlusconi lo spazio sciamanico dove si evocano le forze misteriose della crescita e gli spiriti animali dell impresa e del mercato vengono chiamati a raccolta mentre il presidente confindustriale Antonio D Amato assiste gongolante allo spettacolo maggico dell economia che dovrebbe ripartire Adesso turbo !. Non dev essere un caso se l infinita loquacità dei ministri ministri e del personale politico di centrodestra si blocca per incanto di fronte ai temi economici Per qualche tempo Giulio Tremonti ha avuto quasi una pari dignità dato che impersonava lo stregone in grado di evocare con le sue misure fantasiose l immancabile boom Prezioso come un entità metafisica ecco il Prodigio la prova dell esistenza esistenza del miracolo economico cioè la Tremonti-bis L aspettavano aspettavano la desideravano la imploravano perché la legge sugli utili reinvestiti piacerà pure alle grandi imprese ma fa commuovere i piccoli spreme emozioni procura languori languori kierkegaardiani e antiviscali Con il pensiero segreto segreto che unisce nel tremore l avvocato e l idraulico Mi rifaccio rifaccio la macchina !. Ma non appena il ciclo internazionale ha deluso le aspettative mostrando che la professionalità tecnica del ministro non era sufficiente a governare l economia macro macro Tremonti è stato confinato al ruolo di tenutario della computisteria e delle cartolarizzazioni L unico autorizzato a parlare delle sorti dell economia
98 Post-italiani nazionale è Berlusconi solo lui può essere convincente nel prospettare i vantaggi della sua amministrazione Le pensioni minime finalmente aumentate verso la soglia della dignità le tasse tagliate ai poveri l occupazione in crescita la fiducia inattaccabile di chi si rivolge agli imprenditori imprenditori come uno di voi e ai lavoratori dipendenti invitandoli a non risparmiare a consumare a non scioperare scioperare a sostenere la crescita a dispetto dei catastrofisti dell dell opposizione Per mesi dopo il rimbombo globale della tragedia delle Torri gemelle e quindi in previsione di severe difficoltà per l economia mondiale il capo del governo ha cercato di sostenere la crescita con l ottimismo ha ribadito il tutto va bene e deprecato l odioso irritante sabotaggio psicologico psicologico delle sinistre Perché un uomo che crede con tutta l a- nima nella forza delle parole può davvero pensare che gli andamenti economici prescindano largamente dalla forza delle cose In quanto spontaneo cultore dell idea tipica degli degli anni Ottanta che la dinamica economica sia plasmata dalle aspettative nel creare le quali è evidentemente un mago si preoccupa visceralmente di quelle contrarie il disfattismo dell opposizione è una minaccia concreta perché perché può essere una self-fulfilling prophecy un annuncio che favorisce la propria realizzazione Dicendo che tutto va male le cose andranno male davvero questione di clima quindi contro lo spettro del sabotaggio occorre l esorcismo esorcismo opposto una profezia benefica una visione rassicurante rassicurante l invito a spendere a premere sull acceleratore dell dell economia affinché il motore non batta in testa Naturalmente il Cavaliere ha torto sul piano scientifico scientifico e pure su quello semplicemente logico e pratico dato che il ciclo mondiale non si inverte con gli auspici Ma ha del tutto ragione sul piano che gli preme di più quello politico politico il suo successo infatti è stato conseguito anche grazie grazie alla creazione di aspettative in ambiti sociali estranei ai mondi privilegiati dell imprenditoria e delle professioni Hanno votato per lui anche famiglie operaie con un reddi-
Gli italiani di destra 99 to complessivo inferiore ai 2000 euro al mese e con i figli che spendono una fortuna in uno zainetto e pretendono la scheda per il cellulare molti pensionati ansiosamente collocati collocati sulla soglia della povertà ampie fasce di lavoratori dipendenti con i salari schiacciati dalla concertazione Per capirci i poveri Anzi i nuovi poveri frustrati dalla contemplazione contemplazione della ricchezza È l universo sociale che ha sperato di poter partecipare al grande banchetto dei ricchi di riuscire a raccogliere qualche frammento luccicante del miracolo promesso a caratteri cubitali su tutti i manifesti Se la Dc era riuscita a mantenere il consenso per oltre mezzo secolo offrendo ai ceti deprivilegiati qualche succedaneo succedaneo al benessere fosse un eco di cattolicesimo sociale oppure un intreccio funzionale di pratiche clientelari nell nell Italia secolarizzata il modello berlusconiano offre la compartecipazione alla ricchezza una quota di minoranza minoranza ma sempre meglio che niente Per avvicinare questi settori di società all idea che il benessere benessere è un sogno realizzabile è stato essenziale l influsso della televisione Le reti Mediaset sono state uno strumento strumento efficacissimo nel proporre lo spettacolo quotidiano della felicità raggiungibile Il livello medio degli show e delle fiction si è abbassato al gusto più popolare a quel grado culturale basso e svogliato da seconda media ultimi banchi banchi spesso indicato dal patron come target televisivo e politico Nello stesso tempo il luccichio serale diventava un regno a portata di mano per le affollate platee chiamate più in là a manifestare il loro gradimento con il voto È su questo sfondo che è scattata l identificazione integrale integrale con il mito politico berlusconiano e con il leader grande grande catalizzatore del consenso unto del Signore sovrano effettivo e insieme simbolo del potere nonché barone di Münchhausen che si afferra per il codino e trasporta se stesso il cavallo e visto che c è l intero paese al di là della palude chissà nell Eldorado o nel Paese dei Balocchi
La folla di destra Ma proprio perché l ascesa di Berlusconi è stata costruita su colossali fondamenta mediatiche la sua posizione dovrebbe dovrebbe essere particolarmente sensibile ai mutamenti d u- more della società In una collettività che si sta abituando a reagire in tempo reale agli avvenimenti e che viene sollecitata sollecitata a esprimersi praticamente in diretta un sondaggio dopo l altro gli slittamenti delle preferenze possono essere rapidissimi e tutt altro che prevedibili Tanto per dire il fiorire fiorire di bandiere arcobaleno durante la guerra in Iraq è apparso apparso per qualche settimana come la prima vera perdita di sintonia con il cuore della società italiana Un sentimento collettivo che ha lasciato intendere quanto possa essere volatile volatile e fragile il legame del capo con il popolo È questa fragilità di fondo la ragione per cui vale la pena di scremare l universo sociale di Forza Italia per vedere se esiste uno zoccolo berlusconiano un entità e un identità forziste già consolidate e in grado di resistere all eventuale declino politico del leader In un commento del 9 ottobre 2002 l implacabile malleus maleficarum della Repubblica l inquisitore Franco Cordero sostiene che il berlusconismo berlusconismo straripa dalle vecchie mappe allignando dappertutto in varia misura operai artigiani commercianti piccoli padroni padroni Grub Street era la via londinese dei libellisti pensionati pensionati l universo degl impieghi partite Iva sommerso borghesia d affari industriali massaie microredditieri professionisti clientele orfane o vedove disoccupati Se il primo ordine di militanza vede una compagnia corsara come nelle Antille tre secoli fa verosimilmente i quadri contengono pochi hommes d esprit o sofisticati gentiluomini gentiluomini conta l efficienza ubbidiente il quadro si completa con la classe degli elettori Segnalerei pescando a caso ultras del moderatismo clerical-vandeani liberisti disattenti visto visto che contribuiscono al peggiore monopolio tecnocrati veri o convinti d esserlo troupes fobiche cultori delle cose facili e allegre qualche antifilosofo
Gli italiani di destra 101 Il popolato affresco del giurista inquisitore ha una sua infernale vivacità e potrebbe anche essere considerato realistico se non fosse che il realismo tende a sfumare impercettibilmente impercettibilmente nell iperrealtà e allora viene non il dubbio dubbio ma l inquietudine che la descrizione antropologica di Cordero alla fine sia quella tendenziale dell Italia contemporanea contemporanea e che i caratteri da lui individuati visi mimiche mimiche giaculatorie contumelie proclami referti chiose ricalchino ricalchino non tanto gli stereotipi Mediaset quanto le normali facce e il normale lessico del paese A patto di intendersi su che cos è la normalità Il paese normale auspicato da D Alema con fior di discorsi e libri libri sembra in realtà una vecchia memoria se non proprio una penisola nemmeno rintracciabile nelle mappe di una geografia immaginaria L Italia cosiddetta moderata sembra sembra piuttosto una media aritmetica fra estremismi inconsapevoli inconsapevoli assimilati tranquillamente come modelli di comportamento comportamento regolari Basta passare un ora in un ipermercato nelle periferie metropolitane invase dalle auto per capire che il paesaggio paesaggio umano è cambiato seguendo le ondate modaiole che tracimano dai convegni e dalle cene confindustriali travolgendo travolgendo la underclass dai ristoranti finto-su alle pizzerie per donne single gambe che si scoprono in ogni stagione reggiseni di nylon trasparente sulle scollature segretarie d azienda cosparse di oli essenziali sulla pelle perennemente perennemente abbronzata Anche d inverno ipersessualizzazione del look con il golfino che sale a mostrare l ombelico le braccia nude Ma c è freddo ! Obiezione arcaica e del tutto inessenziale Si avverte o no il vibrare corale di un antropologia antropologia naturaliter liberista libertaria libertina indifferente indifferente ai rigorismi e ai rabbuffi e ai moralismi Si avverte si avverte In genere si fa presto a censire l u- manità presente nelle occasioni che valgono nei meeting nelle convention superato lo sbarramento delle guardie del corpo tutti salutisti e muscolati bicipiti ben rilevati nel punto in cui la manica cortissima della t-shirt segna il
102 Post-italiani braccio e oltrepassati quelli della Digos gente vecchio stampo discretamente hard boiled barbe di due giorni e pacchetti ciancicati di Ms ecco le receptionist e le hostess con il sorriso depresso di chi ha ormai capito che il mondo dell élite non merita il prezzo dei piedi doloranti e della distrazione sgarbata della vipperia E siamo ai gruppetti dell establishment maschile in cui non sembra avere ancora ancora sfondato l imperativo del doppiopetto berlusconiano berlusconiano forse perché fa troppo promotore finanziario della Mediolanum ma ciò nonostante noiosi una popolazione omologata di blu e di grigi e di cravatte a pallini queste sì arcoriane Noiosi anche i completi delle donne in carriera carriera in attesa di esibire a cena il décolleté pugnace e il tacco manigoldo Unica eccezione davvero notevole oltre alla riapparizione questa volta in tailleur compostissimo di Emma Marcegaglia lo stile deliziosamente e maliziosamente maliziosamente cripto-ulivista della nuova leader dei giovani imprenditori imprenditori Anna Maria Artoni L eccesso di sicurezza Tutto perfetto tutto magnifico fintanto che non prende forma un sospetto Prima soave leggero quasi impercettibile impercettibile poi via via più corrugato pesante quasi dolente un peso sulla coscienza una sofferenza intima l accenno di uno strazio dell anima Forse il concretarsi di un pensiero indicibile che assume una consistenza inedita e lancinante lancinante qualcosa che assomiglia al disinganno e che procura all improvviso anche un pruritino ma questi non ci staranno staranno prendendo clamorosamente per il naso Questi sarebbero la nuova classe di privilegiati o meglio meglio di miracolati della vittoria elettorale e dello spoils system system conseguente che si trovano a rivestire un ruolo più grande di loro ma non rinunciano a parlare come quel consigliere comunale di Roma capogruppo di Forza Italia Italia mica un pirla qualsiasi che per approvare con il crisma crisma della sua autorevolezza la designazione papale di
Gli italiani di destra 103 Tommaso Moro filosofo e umanista a patrono di tutti i politici scolpisce sulla lapide della propria cultura la seguente seguente sentenza I miei amici del Partito popolare ricorderanno ricorderanno la figura di Tommaso Moro uno statista che ha governato con grande trasparenza e capacità sempre a favore favore dei più deboli e delle persone non arroganti dimostrando dimostrando grandi capacità manageriali E non si capisce se l errore più riprovevole consista nel confondere Tommaso con Aldo Moro oppure attribuire a quest ultimo suggestive suggestive quanto improbabili capacità manageriali che evidentemente evidentemente commenta Michele Serra per un berlusconiano berlusconiano sono una virtù umana a prescindere In fondo è gente che ha imparato troppo meccanicamente meccanicamente la lezione comunicativa del leader e quindi la ripete ripete a pappagallo senza capirne tutte le implicazioni Si sa infatti che il Cavaliere quando si presenta come il buon cattolico e il buon padre di famiglia viene interpretato dal pubblico più selettivo come un cacciatore di femmine uno di noi di cui paradossalmente ci si può fidare proprio proprio perché è inaffidabile perché è un italiano al cubo Ma i numeri due quelli appena meno dotati dovrebbero essere irreprensibili Altrimenti potrebbe formarsi nel pubblico pubblico l idea che l élite di Forza Italia sia una fascia di società borderline di cui non si conosce bene il grado di inibizione riguardo al denaro e all etica praticabile nel loisir Intervistato Intervistato dal Foglio 7 agosto 2001 Gianfranco Micciché nega nega recisamente di aver fatto venire il pusher Alessandro Martello al ministero dell Economia per consegnare 22 grammi di cocaina spiegando comicamente La mia segretaria segretaria può confermare che nella mia agenda non c era alcuna alcuna annotazione relativa a quell incontro Come se uno dicesse alla segretaria alle 20 arriva la neve Spende poi molte parole un po concitate e dietrologiche per spiegare che è uno che ha dato fastidio a molti a causa dei suoi successi successi politici il 61 a 0 in Sicilia alle elezioni del 13 maggio 2001 e soprattutto per recriminare contro la sciocchezza commessa nel suo sito Internet dove veniva spacciato per
104 Post-italiani docente universitario Ecco per questo sì che provo vergogna vergogna Quando l ho saputo e l ho saputo purtroppo dai giornali ho cominciato a gridare Tanta era la rabbia … Io odio i millantatori e se avessi voluto diventare un professore professore avrei fatto di tutto intanto per laurearmi E aggiunge Ma non mi interessava e oggi dico per fortuna Perché se le cose al mio dipartimento funzionano come Berlusconi e Tremonti mi riconoscono ampiamente si deve anche al fatto fatto che non sono un professore La singolare visione da parte di Micciché dei titoli accademici accademici e delle competenze universitarie vira poi insieme insieme con l immagine disperata dell uomo che grida quasi un clone siciliano del Mensch di Edvard Munch verso una conclusione questa sì senza appello né comica né psichedelica psichedelica ma fredda e oggettiva Comunque questa storia storia della finta docenza mi ha mortificato perché qualcuno del mio staff ha fatto un errore ben preciso Un errore ben preciso un ossimoro splendente intimamente forzista forzista ottimo e abbondante esempio luminoso di un lessico in cui i fatti devono essere stabilmente concreti e guai sennò Importa fino a un certo punto se il viceministro Micciché Micciché sia davvero come direbbe in modo sintetico Bossi un drugà o più burocraticamente un assuntore secondo secondo una definizione da questura oppure che il pusher Alessandro Martello abbia completamente scagionato il viceministro come dice il suo avvocato dopo un interrogatorio interrogatorio con l aria di essersi tolto un peso o che il tipetto candidato alla guida di un gruppo giovanile della destra sociale Nicola Caldarone segretario del ministro postfascista postfascista Gianni Alemanno domicilio legale presso la segreteria segreteria del ministero delle Politiche agricole e forestali via XX Settembre numero 20 palermitano d adozione commissario commissario di Azione Giovani debba dimettersi sempre per inezie di coca ma allora è un vizio e allora ditelo senza quegli eufemismi piagnoni tipo una stupidaggine il maledetto ricordo di una festa un imperdonabile erro-
Gli italiani di destra 105 re un incoscienza idiota bastava dire quante storie per 0,7 grammi Più interessante e non illegittima è la suspicione suspicione di una incongruenza se è vero che nello stesso ceto politico di governo stanno fianco a fianco i muccioliani muccioliani più convinti cioè gli sbandieratori di una severa visione visione sanpatrignanista e i liberalizzatori antirepressivi e modern modern come lo straripante viceministro dell Economia il suddetto Micciché Ho difeso e difenderò sempre il principio principio della legalizzazione Tuttavia non si allontana quella sensazione di prurito forse l esito di un allergia per le frasi fatte o il timore per conseguenze più fastidiose e profonde sensazione che deriva deriva dall intuizione che questa classe dirigente per quanto quanto ruggente sia intrinsecamente provvisoria prontissima a tutto pur di piacere alla populace pardon alla gente Sicché la truppa forzista è arrivata a sintonizzarsi con il clima dell epoca ma è già leggermente oltre il lecito troppo troppo compresa e soddisfatta del proprio successo e quindi convinta di poterlo replicare a piacimento sempre in base al principio indiscusso secondo cui gli italiani hanno un intelligenza e una cultura da seconda media e dunque dunque a naso occorrerà solo che replichi le trovate da quattro quattro soldi meno tasse via i comunisti per riprendere il discorso discorso e il potere a mani basse
III Quelli di sinistra invece Eppure è esistita un epoca in cui gli italiani sono stati di sinistra È un epoca lontana offuscata da un velo di malumore malumore forse è un isola che davvero non c è più ma in questo questo nostro presente con tutte le sue asprezze gli italiani di sinistra esistono ancora Sono disseminati qua e là avvertono avvertono strani malesseri non sanno bene che cosa pensare hanno perso la stella polare tuttavia esistono Sanno o vagamente intuiscono che oggi essere di sinistra costituisce costituisce agli occhi del mondo un peccato intellettuale qualcosa qualcosa di simile a un eresia o comunque a una differenza a un inciampo mentale e che quindi la loro identità è dettata soprattutto dal montaliano ciò che non siamo ciò che non vogliamo È un po poco ed è troppo crepuscolare per costruirci sopra dei programmi politici ma per il momento momento e in attesa di tempi migliori non è il caso di complicarsi complicarsi ulteriormente la vita Il tracollo del pensiero di sinistra è avvenuto in parte per autoconsunzione e in parte per una resa implicita all all attacco delle idee di destra La caduta del Muro di Berlino Berlino invece c entra fino a un certo punto Anzi il meraviglioso meraviglioso Ottantanove costituisce semmai una certificazione di fallimento stilata a posteriori lo sgretolarsi del modello mentale di sinistra era già in corso da un pezzo Forse si erano bruciate troppe energie politiche nel lungo Sessantotto Sessantotto l interminabile decennio che va dalla fine degli anni anni Sessanta alla fine dei Settanta passando per l autunno caldo del 1969 fino a giungere a quell autentica catastrofe
108 Post-italiani umana concreta e simbolica a un tempo che fu l assassinio assassinio di Aldo Moro nel 1978 Ed è probabile che l immaginario immaginario della sinistra si sia consumato per stanchezza in seguito seguito alle troppe celebrazioni della Liberazione ai troppi inchini formali alla Repubblica nata dalla Resistenza alle continue giaculatorie sulla sacralità democratica della Costituzione E naturalmente per la troppa adorazione verso gli scrittori latinoamericani le canzoni di Giovanna Marini le radici folk della musica popolare meridionale verso la tammurriata e il Cantacronache e i film macedoni da cineclub insomma verso il conformismo collettivo obbligato obbligato all impegno Allora non era ancora arrivato Paolo Villaggio a far volare gli stracci con l urlo liberatorio della boiata pazzesca che liquidava il genio Ejzen & tein la Corazzata Potëmkin l occhio della madre e buttava giù dalla scalinata di Odessa con la carrozzina un intero museo museo di simbologie proletarie Il supermercato del Pci Bisogna sottolineare intanto che per chi non era troppo eccentrico dire sinistra equivaleva a dire Partito comunista comunista Perché era nel Pci che si condensava tutto il clima psicologico psicologico nel quale militanti e simpatizzanti o semplici elettori trovavano il senso di un riconoscimento reciproco reciproco Occorre immaginare una macchina politica che riuniva riuniva la dirigenza cioè l élite del partito e agiva attraverso il corpo dei professionisti politici gli assessori e i consiglieri comunali i sindacalisti della Cgil i manager e la base delle delle cooperative rosse i volontari e i frequentatori delle feste feste dell Unità giù giù fino all elettorato genericamente progressista e infastidito dalla permanenza al potere della Dc quindi propenso a guardare con simpatia l alternativa alternativa di sinistra Senza trascurare il fiancheggiamento praticato da giornalisti direttori editoriali redattori insegnanti insegnanti operatori sociali che contribuivano a diffondere qualcosa che non era propriamente un ideologia ma piut-
Quelli di sinistra invece 109 tosto un modo specifico e particolare di guardare le cose un angolazione una prospettiva O comunque un eco Nella normale babele linguistica italiana il lessico del Pci aveva la persuasiva caratteristica di dare un nome alle cose ai processi collettivi ai fenomeni fenomeni sociali ai cambiamenti del costume Non si trattava solo solo di una serie di slogan All italiano uscito dai furori sessantotteschi sessantotteschi e temprato dai conflitti degli anni Settanta il Pci presentava un assortimento completo di categorie per tenere in pugno la realtà Erano categorie a loro modo rassicuranti rassicuranti Il paese era caotico dilaniato fra le urgenze della della modernizzazione economica e gli arcaismi dei comportamenti comportamenti sociali Il pensiero del Pci offriva tutta la gamma delle lotte da combattere in quel momento contro il potere potere mafioso contro l arroganza dei padroni contro le cautele della conservazione democristiana E sul versante internazionale sollecitava la simpatia accorata per i popoli popoli in lotta da Cuba alla Palestina passando per il Vietnam Vietnam .) Di fronte al riarticolarsi dei rapporti di produzione ecco l ipotesi del patto dei produttori cioè un blocco dei ceti coalizzabili contro le rendite e i parassitismi Nelle secche della democrazia paralizzata emergevano la nozione nozione berlingueriana del compromesso storico e più in generale le tematiche dei diritti il diritto al lavoro alla salute all istruzione al diritto di rivendicare diritti Nel quadro di un paese non ancora secolarizzato e in una democrazia democrazia formata da partiti non ancora sputtanati si stagliava stagliava il concetto delle grandi masse un immagine plastica plastica che raccoglieva le componenti operaie integrandole con i cattolici democratici Difendere la democrazia significava significava opporsi sia alle velleità autoritarie del Movimento sociale di Giorgio Almirante sia al terrorismo brigatista Le battaglie civili potevano investire i temi del divorzio e dell aborto così come gli assetti ambientali e le pianificazioni pianificazioni urbanistiche Alla fine il Pci aveva fornito un sistema di pensiero impeccabile impeccabile la cui infallibilità era certificata dal non essere
110 Post-italiani mai stato sottoposto alla prova del governo Perciò la superiorità superiorità morale del comunismo italiano era una qualità asserita dal partito e accettata sulla parola da tutti garantita garantita com era dalla sobrietà talora dal pauperismo dello stile di vita dei dirigenti comunisti e dall onestà personale personale degli amministratori locali ma non era mai stata comprovata comprovata dentro il circuito del potere non aveva mai subito la sfida dei grandi interessi e dei soldi in libera circolazione circolazione oltre che delle decisioni da prendere lì per lì Si trattava trattava di un pensiero contro che indicava sempre soluzioni altre ambiziose sovente complicatissime e con la notevole notevole prerogativa di non dover essere sperimentate e quindi valutate mai Dove invece erano al potere nelle regioni rosse i comunisti comunisti facevano ampio sfoggio di pragmatismo spesso alleandosi alleandosi con gli insopportabili cugini del Psi e contando molto sulla scarsa credibilità dell opposizione dei democristiani democristiani locali come e su quale base questi potevano infatti infatti criticare le modalità di governo e la qualità amministrativa amministrativa del Pci facendo gli schifiltosi in Emilia o in Toscana mentre a Roma la Dc esibiva la sua fiacca routine ministeriale ministeriale e correntizia i suoi patteggiamenti dorotei i suoi clientelismi le sue spartizioni A distanza di tempo l esperienza amministrativa del Pci si presenta più in chiaroscuro rispetto alla sua retorica pubblicitaria e anche ai peana della stampa liberal anglosassone anglosassone che amava molto quei comunisti pinker than red più rosa che rossi Ma in quegli anni la civile Bologna Bologna di Renato Zangheri rappresentava un altra faccia del partito e gli conferiva una dote aggiuntiva così sotto la falce e martello si poteva trovare un supermarket ideologico ideologico che consentiva di pensare in modo sistematico a tutte le contestazioni al governo della Dc e dei suoi alleati di padroneggiare ed eventualmente cavalcare tutte le lotte e le liberazioni possibili contro l apartheid in Sudafrica contro i militari in Grecia contro il golpe cileno di Pinochet Pinochet contro i generali argentini Galtieri e Videla e nello
Quelli di sinistra invece 111 stesso tempo di propagandare il partito come una scuola di dirigenza a controllo ferreo da cui potevano affiorare i sindaci emiliani uno così aristocratico l altro così accademico accademico quell altro ancora tanto manageriale che proponevano proponevano credibilmente il Pci come forza del buon governo Niente da dire il ricettario del Pci risultava perfetto e perfettamente adattabile alle situazioni e in questo senso l immagine berlingueriana del partito di lotta e di governo governo non era affatto un ossimoro enunciato in politichese Era la realtà di quella formazione politica e nello stesso tempo la sua autorappresentazione così come veniva declinata declinata dalla leadership e assimilata dalla base in un circuito circuito retorico che intensificava le convinzioni trasformandole in dati di fatto in verità inoppugnabili Era un macrosistema macrosistema politico e intellettuale capace di analizzare e spiegare tutto Una megamacchina che permetteva a chiunque di farsi un idea del cosmo della geopolitica delle multinazionali multinazionali della politica estera americana del cinema dell e- stetica delle strategie scacchistiche e forse anche di avanzare avanzare qualche congettura di sinistra sull esistenza di Dio Dal marxismo all oleografia Curiosamente il macrosistema non salta per aria si affloscia affloscia lentamente a mano a mano che l opinione pubblica si rende conto che non è più sufficiente elevare a mito i nobili poemi di Pablo Neruda e trasmettere political songs all indirizzo di Nelson Mandela Rimane lì per terra come come uno straccio bagnato Nel 1994 di fronte a un Silvio Berlusconi ancora dilettantesco ma già euforico elettrizzato elettrizzato all idea di mettere le mani su Palazzo Chigi Achille Occhetto deve provare a convincere gli elettori che la gioiosa macchina da guerra è capace di esprimere una proposta di governo e qui purtroppo casca l asino Per motivi iscritti nel proprio codice ideologico la sinistra sembra ancora convinta che una superiore consapevolezza consapevolezza politica una più elevata intuizione di ciò che è buono
112 Post-italiani per lo sviluppo sociale un istintiva adesione agli schemi della correttezza politica siano doti sufficienti per rastrellare rastrellare il voto maggioritario degli italiani Ma non è così naturalmente Il tentativo di traghettare un partito di massa su una sponda più lontana dove ci si muove per prove ed errori fallisce miseramente Oppure riesce se si può considerare un successo la trasformazione trasformazione del consenso organizzato della sinistra nell espressione di un voto d opinione Tutto ciò che è solido diventa aria aveva scritto Karl Marx nel Manifesto del 1848 descrivendo descrivendo come l azione della borghesia dissolvesse le strutture premoderne ereditate dal feudalesimo Fatte le debite proporzioni lo stesso fenomeno avviene per la cultura di sinistra sotto la pressione nichilista del nuovo che avanza avanza invocato nevroticamente dai militanti delle sezioni come un apparizione escatologica sfida infernale ed esorcismo esorcismo collettivo Gianni Baget Bozzo infilza i postcomunisti postcomunisti all etichetta di un partito radicale di massa e non è lontano dalla realtà Anziché tentare di imboccare la via battuta dalla tradizione socialdemocratica dal 1989 in poi Occhetto ha scelto le strade sterrate della sperimentazione intellettuale stemperando via via la cultura del Pci in un labirinto emozionale alternando discorsi sui diritti con riflessioni riflessioni sulla sostenibilità ambientale della crescita economica economica cercando di far passare una visione in cui accanto accanto alle consuete filastrocche socialiste sul lavoro solo superficialmente rivisitate e ammodernate si intravede il profilo dei siringheiros l ombra triste degli indios amazzonici amazzonici e si sente il cupo disperato lamento delle minoranze etniche di tutto il mondo Il Pds occhettiano infatti percepisce già qualcosa della globalizzazione e forse oscuramente nutre una spontanea spontanea sfiducia verso le pesantezze burocratiche delle socialdemocrazie socialdemocrazie europee oppure intuisce che i sistemi di welfare vengono aggrediti dalla concorrenza di sistemi produttivi svincolati dall onere della regolazione Tuttavia Tuttavia insieme a queste suggestioni confuse c è non proprio
Quelli di sinistra invece 113 invisibile la macchia di un peccato di presunzione e cioè l idea che sia sufficiente manifestare e dichiarare la coscienza coscienza infelice dei grandi processi in atto nel mondo per poterli gestire nella pratica Così durante i congressi che portano allo scioglimento del Pci e alla sua evoluzione nella Quercia Occhetto allude di continuo all amplissimo orizzonte di una politica planetaria prospettando scenari neokantiani di un futuro governo mondiale e soluzioni che nel loro piccolo dovranno dare un contributo alla salvezza dell Italia e del mondo ma quando deve tornare tornare in patria nel cortile domestico non riesce ad andare al di là di una stanca replica veterolaburista Data questa contraddizione alla sinistra del Pds si profila profila già l incubo del variété massimalista inscenato da Fausto Bertinotti che appropriandosi dei temi classici di ogni sinistra sinistra riformatrice risulta molto più convincente della Quercia Quercia nel proporre la sua vena di romanticismo antiliberista e nel proiettarlo emotivamente su un orizzonte globale Il segretario segretario di Rifondazione comunista comincia a imperversare imperversare nelle reti televisive dando vita a movimentatissimi siparietti sul keynesismo sul postfordismo sul capitalismo capitalismo evoluto sulle Borse sulla sanità americana sui dropout metropolitani sugli immigrati sulle diversità biologiche e comportamentali infila cifre a raffica sulla disoccupazione e sulla crescita del Pil contesta le politiche thatcheriane ventilate da Berlusconi non si esime da nessuna critica fondamentale fondamentale verso il modello blandamente neoconservatore neoconservatore con cui Forza Italia lancia il nuovo miracolo La disgrazia per la sinistra è che Bertinotti un modello ce l ha o dice di averlo e lo fa in modo accattivante disegnandolo disegnandolo in aria con le mani elegantemente protese I postcomunisti postcomunisti della Quercia no Non ce l hanno e non sanno dirlo Sono stati presi alla sprovvista dalle mutazioni sociali sociali intervenute nel paese non le hanno analizzate con il realismo necessario hanno perso di vista le asprezze attraverso attraverso le quali la società italiana si è trasformata e si sono sono illusi che bastasse lasciar trapelare una buona ispira-
114 Post-italiani zione un filantropismo di fondo una tonalità socialista leggermente commossa con un retrogusto dolceamaro di lacrime e condire il tutto con la retorica umanitaria e anticattivista anticattivista in cui eccelle Walter Veltroni per convincere gli italiani che il governo spettava per diritto ereditario implicito implicito ai successori riformati del berlinguerismo e del suo austero umanesimo Si direbbe che un errore culturale insospettabile abbia indotto quella sinistra ad abbandonare la durezza scientifica scientifica dell analisi marxista preferendole la volatilità della politica del cuore A rovesciare la combinazione di struttura struttura e sovrastruttura Gli eredi del Pci avrebbero dovuto pensare a come si scomponevano e si riconcentravano gli interessi e perciò a costruire programmi adeguati alla realtà di fatto cioè all imporsi delle nuove professioni alla alla tumultuosa diversificazione dei consumi alle abitudini inedite di una società completamente diversa rispetto agli stereotipi ricalcati sulla tradizionale immagine sociale prospettata da Togliatti ma anche da Amendola e da tutti i buoni comunisti che avevano immaginato il compromesso compromesso fra la classe operaia e la borghesia produttiva Invece Invece hanno continuato a immaginare che per mantenere e accrescere il consenso bastasse enunciare come programma programma massimo come ricetta sociopolitica generale un ideologismo ideologismo cioè un volatile sincretismo progressista restando restando indifferenti al fatto che questo ideologismo fosse ormai una variante depotenziata della precedente hard culture e quindi insufficiente a rappresentare le ambizioni e i desideri desideri che avevano cominciato a ribollire nel crogiuolo psicologico psicologico e materiale italiano e deficitario anche nel selezionare selezionare i bisogni di protezione Che fosse un appostamento difensivo è presto detto Ne risaltava la tonalità oleografica di una forza politica che mirava a comporre i conflitti sociali interpretando un sentimento sentimento benevolo gratificante sul piano identitario anche se largamente manchevole quanto a esattezza sociologica Per ovviare all imprecisione occorreva un mastice cultu-
Quelli di sinistra invece 115 rale in grado di comunicare all opinione pubblica che la sinistra aveva ancora qualcosa da dire che deteneva un messaggio universalistico un alfabeto condivisibile una gamma di finalità Questo messaggio prese forma con la riscoperta della solidarietà Rifugiati nella solidarietà Strana storia Perché non c è mai stata nella tradizione del socialismo marxista la minima concessione a una solidarietà solidarietà generale e indifferenziata Il principio di fondo che ha strutturato i partiti della sinistra ideologica era la lotta di classe non la comunità cattolica La solidarietà per i partiti comunisti era al massimo proletaria La stessa vicenda storica storica della solidarietà socialista italiana con le cooperative e il mutuo soccorso contiene in sé l indicazione di un ambito di cooperazione circoscritto di norma e di fatto Nondimeno al termine di una parabola durata tutto il Novecento una volta dileguate le certezze massimaliste anche i più riottosi epigoni del marxismo hanno scoperto come ultimo ancoraggio il welfare state cioè la costruzione più socialdemocratica e revisionista delle società occidentali occidentali Venuto meno il dogma vale a dire la sicurezza morale che nel mondo ulteriore del socialismo ai capitalisti sarebbero sarebbero stati strappati per socializzarli gli strumenti del loro privilegio la sinistra anche quella più incazzosa si è aggrappata alla più borghese delle invenzioni sociali a uno strumento concepito e realizzato proprio per sterilizzare sterilizzare ammorbidire limitare il conflitto di classe Per tradizione la solidarietà proletaria stratificata nelle organizzazioni di partito e di sindacato incorporava in se stessa il conflitto la propria opposizione a un potere e comunque comunque indicava con chiarezza verso chi fosse rivolto l atteggiamento solidale Invece nel periodo della lunga e dolorosa crisi politico-ideologica della sinistra la rivendicazione rivendicazione della solidarietà come principio politico-sociale si guardava bene dallo specificare i propri confini e i propri
116 Post-italiani interlocutori Chi doveva essere solidale con chi I grandi imprenditori i capitalisti i finanzieri verso tutti gli altri I ceti medi integrati nel benessere verso gli esclusi Gli occupati occupati verso i disoccupati Il Nord industriale e postindustriale postindustriale verso il Sud assistito L impiego pubblico protetto protetto verso l impiego privato esposto alla concorrenza I cittadini verso coloro che non hanno cittadinanza I commercianti commercianti in regola verso i venditori extracomunitari di chincaglieria in nero Nei suoi echi di slogan generalista la solidarietà riusciva riusciva lì per lì a nascondere il vizio di essere un appello convenzionale convenzionale e distratto una specie di tributo a basso costo versato il quale si dimostrava di essere dalla parte giusta Si pagava il ticket verbale della solidarietà e si otteneva la tessera del club Sfuggiva tuttavia che auspicare un alto livello livello di solidarietà non significa nulla è un altro ideologismo ideologismo un cascame illusorio se non si mette a bilancio che la solidarietà medesima ha un costo poiché è un bene scarso che prima di essere distribuito deve essere prodotto Non sembrava che a sinistra fossero molti quelli disposti a dichiarare dichiarare che chiunque parli con voce ispirata della solidarietà solidarietà magari alludendo a una società migliore e più giusta giusta avrebbe anche l obbligo morale di spiegare che ciò implica tasse più alte oppure stipendi pubblici più bassi meno insegnanti o ferrovieri occupati eccetera a piacere Solidali a Capalbio Una delle ultime elaborazioni coerenti e politicamente impegnative del principio di solidarietà fu argomentata in Italia dall entourage rodaniano di Enrico Berlinguer Nell Nell Italia degli anni Settanta mentre serpeggiava l idea pessimista pessimista che la società industriale fosse giunta al suo termine termine e la linea di sviluppo capitalistico si fosse spezzata la visione di una società austera preoccupata di distribuire distribuire equamente la povertà presente e futura poteva ancora avere un suo fascino intellettuale Ma era un fascino insi-
Quelli di sinistra invece 117 dioso e aristocratico alimentato da una profonda sfiducia nelle capacità collettive e individuali di ritrovare una strada strada che riportasse tutti verso lo sviluppo Presupponeva una società immobile e propensa ad accettare la propria immobilità indotta alla rinuncia ben più che alla promozione promozione di se stessa Va da sé che questa concezione di sapore millenaristico che esasperava l eguaglianza fino a darle un senso implicito implicito di possibile coazione collettiva era il frutto tardivo di una concezione progettuale pianificatoria della realtà sociale Ma perlomeno additava un obiettivo sociale che metteva nel conto un sacrificio da parte di alcuni a vantaggio vantaggio di altri Si svolgeva insomma ancora nell ambito di un calcolo economico per quanto applicato a una realtà considerata stazionaria formulando le condizioni di una redistribuzione tendenzialmente egualitaria delle risorse disponibili Tramutatasi invece in una parola passe-partout nell e- co facile di una religione sclerotizzata la solidarietà è divenuta divenuta pura e volatile essenza patrimonio di tutti ricchezza ricchezza sociale mai verificata sul registro contabile delle compatibilità Poiché la destra o meglio le destre come dice Bertinotti alludendo a un mostro politico tentacolare sono aggressive anche sul piano ideologico e poiché Berlusconi Berlusconi e i suoi filosofi la mettono giù durissima con la libertà libertà i suoi oppositori si aggrappano come naufraghi all all albero maestro della solidarietà Forse si accorgono oltretutto del brusio vagamente cattolico comunitario quasi ecclesiale che si leva dalla parola solidarietà al punto che suona impercettibilmente ironico averne fatto l ultima bandiera della sinistra Ma se è lecito opporre retorica retorica a retorica questa solidarietà secolarizzata cristallizzata cristallizzata nelle pieghe indurite dello Stato sociale non sarà poi la parodia di una solidarietà autentica L atteggiamento atteggiamento solidale presupporrebbe una vicinanza concreta fra le persone un faccia a faccia fra chi dà e chi riceve fosse fosse anche il polacco lavavetri all incrocio Folle di profes-
118 Post-italiani sionisti giornalisti dirigenti Rai animatori della Roma mondana cinematografari che in prestigiose località di villeggiatura ingorgano di fuoristrada le vie d accesso a preziose spiagge possono dirsi in coscienza fautori della solidarietà perché pagano le tasse se eventualmente le pagano e magari votano a sinistra Si può parlare di solidarietà solidarietà sdraiati sulla barca a Capalbio Sì se ne può parlare dal momento che se ne parla e anzi anzi richiamarsi a essa diventa un criterio di affinità politica di reciproco riconoscimento e di rassicurazione sugli scopi scopi ultimi dei propri programmi Ciononostante non si può fare a meno di notare che è una solidarietà orizzontale priva di qualsiasi impegno vincolante Si versa il dovuto allo Stato e quello provveda a mantenere i disgraziati che non hanno di che vivere Loro i disgraziati altrimenti definiti definiti i più deboli facciano però il piacere di non disturbare disturbare Il massimo di solidarietà espressa solo a parole consiste alla lunga in una meccanizzazione redistributiva macchinosa e impegnativa nelle procedure ma assolutamente assolutamente disimpegnata sotto il profilo del coinvolgimento dei singoli Non si vede con chiarezza in che cosa consista il valore umano o spirituale dell accettare un prelievo fiscale fiscale da destinare alla redistribuzione Lo si potrebbe accettare accettare anche per motivi assai poco sentimentali e alquanto alquanto egoisti per esempio per uno striminzito calcolo di convenienza è interesse di molti infatti che il disagio e l infelicità di alcuni non turbino l agiatezza soddisfatta di tutti gli altri Allorché sfumano i riferimenti riemergono gli echi di parole e sentimenti difficili da descrivere e altrettanto difficili difficili da declinare I valori gli ideali Resta da capire quale contenuto di moralità posseggano i valori e gli ideali se non sono inclusi in un contesto di compatibilità Promettere Promettere una società più giusta non costa nulla tanto più che il mio avversario politico potrà infallibilmente prometterne un altra ancora più giusta innescando una rincorsa virtualmente virtualmente senza fine Alla fine di questa spirale velleitaria
che viene fatto passare Si afferma e si stabilisce un oggettiva opposizione fra i sostenitori della solidarietà e tutti gli altri E a questo punto dovremmo essere essere da capo perché in un momento successivo allorché la misura della solidarietà dovrà trovare una propria articolazione articolazione politica le sue gradazioni risulteranno necessariamente necessariamente infinite Se siamo tutti solidali le differenze tra noi saranno scandite esclusivamente dal livello di intenzioni intenzioni solidaristiche che siamo propensi a proclamare io sono solidale con i disoccupati io invece sono solidale an- Quelli di sinistra invece 119 non rimangono valori non c è una gerarchia o un equilibrio equilibrio di diritti e doveri c è soltanto il vuoto delle parole a cui è stato sottratto il loro referente concreto un grande sogno spogliato dei suoi caratteri di realtà a cui chiunque può opporre un sogno ancora più grande Troppo facile Anche perché così dicendo e promettendo promettendo si accredita surrettiziamente l esistenza di due realtà separate separate un noi solidale e preoccupato degli altri e un loro loro costituito da individui sadicamente uniti nella mistica del profitto del mercato della produttività e in nome di tutto ciò disposti a ogni accanimento anche il più irragionevole irragionevole contro l uomo Sembra di risentire il sound dell era beat quando i microfoni e le chitarre di complessi come i Nomadi e i Rokes avevano diffuso uno schema davvero perentorio perentorio e infallibile quello della divisione del mondo e della società in due non i conservatori e i rivoluzionari non i moderati e i massimalisti bensì noi e voi Noi sia ben chiaro eravamo gente passionale e autentica sincera capace capace di illudersi sul futuro Voi lasciamo perdere e se noi non siamo come voi una ragione forse c è Chi sbaracca lo Stato sociale Ma grazie al cielo il mondo non si divide nel regno delle delle fate e nel covo del male Noi solidali e voi egoisti Non ci sono nemici invisibili burattinai che per sadismo tirano i fili di un maleficio contro gli infelici Eppure è proprio questo il canone
120 Post-italiani che con gli immigrati io di più sono solidale con i reclusi gli ammalati i tossici i segregati in una iperbole solidaristica solidaristica il cui destino in fondo è di gonfiarsi in una grandissima grandissima bolla di parole superflue Che importa avremo altri devianti marginali dropout a cui ammannire il miracolo a buon mercato delle bolle di sapone altri solerti cultori dell ideale capaci di dipingere come realtà di un domani migliore la lievissima superficie in cui si riflette a colori brillanti un mondo più giusto e il cui contenuto purtroppo purtroppo è aria Sarebbe stato il caso di raccontare anche qualcos altro il nucleo di reale drammaticità intrinseco alla vita sociale incluso naturalmente l aspetto economico Drammaticità che va rispettata compresa assunta come problema dell dell agire politico Raccontare liberisticamente a un operaio cinquantenne travolto dalla ristrutturazione aziendale e sulla via della disoccupazione che non è la sua posizione individuale che conta bensì il vertiginoso attuarsi degli scambi nell economia di mercato aggiunge al danno materiale materiale la beffa intellettuale Ma illustrargli che la sua perdita perdita del posto di lavoro dipende da maligne intenzioni e oscure manovre di chi pensa solo al profitto o dalla struttura struttura perfida dell economia concorrenziale e poi andare sulle piazze per lanciare vibranti appelli alla solidarietà non è una falsificazione minore A destra i philosophes liberisti intellettualmente più spregiudicati spregiudicati come Sergio Ricossa avevano buon gioco nel rispondere rispondere alle litanie sulla solidarietà citando sarcasticamente sarcasticamente l emendamento proposto dell economista Milton Friedman alla Costituzione americana Ciascuno è libero di fare del bene ma a sue spese A sinistra ci si accontenta per il momento di aver ritrovato un clima un minimo comune comune denominatore Verrà poi Massimo D Alema il vecchio vecchio bolscevico per autodefinizione a promettere e a tentare tentare riforme radicali lui non è mai stato socialdemocratico in vita sua non ha ubbie solidaristiche da neocattolico è un leader ateo e cattivista e quindi chi se non lui può met-
Quelli di sinistra invece 121 tere mano senza malinconie allo smantellamento pardon alla ristrutturazione selettiva ma profonda sbrigativa modernizzante modernizzante non proprio compassionevole del welfare state Solo che D Alema come dice in una sintesi inesorabile inesorabile Paolo Mieli nel suo libro La goccia cinese sarà perseguitato perseguitato a vita … per le scarpe il risotto il labrador e la Bicamerale Bicamerale E perciò la sinistra è destinata a restare immersa nei propri dilemmi più angosciosi E allora proviamo la rivoluzione nel capitalismo Anzi la sinistra rimane incastrata nel dilemma Il dilemma dilemma che incombe sull italiano medio di sinistra è che in passato ha creduto in tutto e questo tutto sulla scia del Sessantotto consisteva nella possibilità concreta di rovesciare rovesciare la società come un guanto di prendere il potere e di esercitarlo in chiave di alternativa ovviamente anche generazionale generazionale dato che e se noi non siamo come voi una ragione forse c è mentre con il passare del tempo la fede fede si è illanguidita gli obiettivi non sono più così chiari anzi il dubbio è che quel medesimo italiano non creda più a niente Ha avvertito con ripetuti brividi la ventata sconvolgente della cultura di destra e a parte la faccenda più o meno cattolica della solidarietà non è riuscito a opporvi opporvi praticamente nulla Continua dunque a far funzionare funzionare i soliti automatismi a esibire le parole fondamentali ma non sa articolarle in frasi che risultino appena convincenti convincenti per gli altri È passato molto tempo da quando il giovane della sinistra sinistra ufficiale il figiciotto rappresentava un modello sociale sociale imitabile perfino nel look in modo istintivo senza né sforzo né ricercatezza Era come se lo spirito del tempo si imprimesse sui tratti del viso e sull abbigliamento i baffi perfidoni residuo di barbe dell età dell impegno le camicie camicie a quadri i jeans le Ms nel taschino … Riconoscibilissimo Riconoscibilissimo iconograficamente esatto fino allo stereotipo il comunista comunista sputato O almeno la raffigurazione della classe
122 Post-italiani operaia metropolitana stilizzata secondo una tendenza inconfondibile inconfondibile e standard Quanto alle donne era ottima la rappresentazione pre-etnica post-stregonesca comunque con vesti lunghe da tammurriata e una cenciosità portata con appena un accenno di intenzione forse per dissipare i dubbi anche i propri sull estetica complessiva perché non sembrasse dovuta al caso e alla trasandatezza Mentre adesso che confusione che disordine che cacciariano cacciariano Chaos Non si sa bene a che cosa sia servito quel lento passato in cui si è prodotto l ultimo grande impegno collettivo ma anche spontaneo per salvaguardare una cultura politicamente orientata Cioè quel periodo d oro in cui si è miscelato l approccio dannatamente à la page dell Enciclopedia Einaudi con le ultime polverose annate di Rinascita Allora le nostre professoresse si sono convinte convinte che era molto assennato leggere Duby e Le Goff e persuadere le colleghe che Le Roy Ladurie era un classico una lezione di metodo come Braudel come Bloch e che insomma tutta la storia sociale la storia delle mentalità la microstoria erano implicitamente progressiste perché costituivano costituivano una storiografia dal basso che descriveva contadini paesi mestieri la civiltà materiale le condizioni condizioni di vita di chi nel passato non aveva mai avuto accesso ai libri né tantomeno alle note a piè di pagina Eventualmente come paradosso catastrofico si può considerare il fatto che mentre le più pregiate case editrici proponevano con notevole successo i capolavori della scuola delle Annales cioè quella storia anonima senza eroi che non fossero le classi sociali le corporazioni gli artigiani e la longue durée come metodo prescrittivo la realtà effettuale si preoccupava invece di lanciare ceti e protagonisti molto ben individuabili e di farli emergere vistosamente dal magma sociale con il risultato che mentre mentre l intellighenzia di base della sinistra si occupava affettuosamente affettuosamente di Piero Camporesi e del Paese della fame o di Carlo Ginzburg e del mugnaio Menocchio nel Formaggio e i vermi gli altri cioè gli yuppie o semplicemente i più
Quelli di sinistra invece 123 spregiudicati i meno colti i più disponibili alle brevi gioie della quotidianità perseguivano la ricchezza cioè facevano i soldi nell immediato altro che lunga durata Hic et nunc piuttosto Un panino una Coca e via altro che fame formaggio e vermi Dopo di che lo si può capire lui e le sue pene l italiano contemporaneo di sinistra è uno che si porta sulle spalle e sulla coscienza una quantità smisurata di colpe politiche espiate soltanto con le buone intenzioni Nonostante le quali ogni imbecille di destra può mettere alla gogna gli ex comunisti rimproverandogli di tutto dalla Rivoluzione francese alla Rivoluzione d ottobre i cento milioni di morti provocati dal comunismo il Gulag lo stalinismo il culto della personalità il Muro di Berlino la Cambogia di Pol Pot l economia di comando il Gosplan i dati grottescamente falsificati sulla crescita del Pil nell Unione Sovietica brezneviana brezneviana i rasoi elettrici di Stato che pesavano un chilo Si può resistere di fronte a un forcing intellettuale di questo tipo No che non ci si riesce Già si è diffusa con grande successo successo l idea controfattuale che in Italia i comunisti hanno governato mezzo secolo insieme con i democristiani grazie grazie al vituperato consociativismo Se passa ed è passata questa maliziosa barzelletta storica che cosa si può opporre opporre a chi brandisce l accusa che il comunismo sia stato il peggiore crimine contro l umanità sventolandola anche quando si sta parlando della Asl o di inezie amministrative amministrative di quartiere Che cosa si può opporre a chi invoca addirittura addirittura Furet e la fine di ogni illusione specialmente quella rivoluzionaria per esorcizzare il noioso programma programma comunista di Vincenzo Visco sulle tasse Pochissimo Pochissimo quasi solo la vecchia storia del Pci attore principale della Resistenza coautore della Carta costituzionale portatore portatore di una via nazionale alla trasformazione socialista socialista che mai e poi mai si sarebbe macchiata di peccati contro contro le libertà democratiche formali Ma su questo punto la destra muove e in poche mosse vince con il revisionismo revisionismo sulla Resistenza equiparata rapidamente a una guer-
124 Post-italiani ra di classe con l annuncio sadico che occorrerà cambiare anche la prima parte della Costituzione e disponendo sulla scacchiera quella piccola pedina che dà scacco matto dimostrando l appartenenza del Pci al pianeta sovietico compresi i finanziamenti clandestini l oro di Mosca e incluso incluso dunque il tradimento dell alleanza occidentale in cui il paese era collocato .) E allora se la Liberazione l hanno fatta gli Alleati se la Costituzione è un reperto impolverato della complicità consociativa e se lo sviluppo del paese sarebbe venuto meglio meglio senza la minaccia di una forza antisistema come il Pci e senza la rottura di palle del sindacato al quaranta-cinquantenne quaranta-cinquantenne di sinistra non resta che raccogliere in silenzio i cocci della sua ideologia pubblica e precipitare mugugnando nel privato I più svegli gente come il piacentino Pier Luigi Bersani interpretano la parola privato in senso ampio e si reinventano un ruolo manageriale ministeriale governativo governativo all insegna di un pragmatismo che non è mica nato ieri un ruolo completamente avulso da schemi e schermi ideologici nel tentativo di istituire alleanze con gli establishment establishment nascenti con le leadership che stanno emergendo emergendo dai processi di privatizzazione sviluppando il pensiero che la sinistra non solo deve costruire un nuovo rapporto con il capitalismo avanzato con i signori della telefonia con i protagonisti della tecnologia ma deve valorizzarlo al massimo per ridisegnare da cima a fondo il proprio collocamento collocamento politico-elettorale Poi le maestranze come si dice seguiranno Il progetto di Bersani e di D Alema di rivoluzionare il capitalismo italiano per rendere possibile l insediamento di potere e consolidabile il successo elettorale della sinistra è nello stesso tempo geniale e velleitario È geniale perché dimostra l esistenza di una visione di lungo periodo con la percezione della necessità di colmare un abisso storico-sociale storico-sociale dato che l Italia aveva conosciuto un cinquantennio di egemonia moderata In ogni caso risulta affascinante l idea di fare la rivoluzione nel capitalismo anziché con-
Quelli di sinistra invece 125 tro Ed è invece terribilmente velleitario in quanto pensa di muovere i pezzi sulla scacchiera italiana con la stessa facilità facilità con cui si possono condurre operazioni di ingegneria finanziaria o di riconversione industriale Balle ci si può alleare con i nuovi tycoon come Roberto Colaninno ed Emilio Gnutti si possono spingere al margine i vecchi padroni padroni che credevano di poter controllare tutto in quanto noblesse oblige ma questo non significa necessariamente la costruzione di un coerente blocco sociopolitico di sinistra Tanto più che la vittoria elettorale del 1996 per risicata che fosse era stata ottenuta con ben altri programmi Il messaggio che Romano Prodi e il suo staff avevano lanciato lanciato e che la società italiana aveva mostrato di gradire era diverso e abbastanza semplice Certo l Italia deve essere rinnovata modernizzata privatizzata liberalizzata europeizzata europeizzata ma noi noi sapremo farlo in modo più sapiente sapiente del centrodestra saremo rispettosi delle compatibilità sociali eviteremo di attuare riforme dirigistiche a colpi di iniziative del governo ci confronteremo con tutti Parrocchie gruppi di base articolazioni dell Azione cattolica cattolica boy scout associazioni di volontariato comunità di lettura biblica nuclei di preghiera si erano ritrovati d accordo accordo sul messaggio quasi sentendosi rianimati Mentre la gerarchia dal cardinale Ruini in giù era rimasta diffidente interpretando Prodi come un prestanome dei postcomunisti postcomunisti i parroci avevano fatto catechismo elettorale dal basso mobilitando molti settori del mondo cattolico a favore dell dell Ulivo e delle guance rassicuranti del suo leader La caduta di Prodi nell ottobre 1998 è grave per diverse diverse ragioni ma risulta disastrosa per una in particolare perché fa saltare quel complesso di motivazioni che consentiva consentiva alla sinistra di restare insieme di tenere unite ispirazioni ispirazioni ormai differenziate e irriducibili a pensieri unitari Dietro l immagine di Romano era possibile nascondere tutte le velleità non più proponibili dalla sinistra accontentarsi accontentarsi del male minore un centrista a capo della coalizione coalizione giudicare con sufficienza la moderazione del go-
126 Post-italiani verno di centrosinistra considerandola il pedaggio da versare al mantenimento del consenso e soprattutto del potere Soltanto l asprezza ingiuriosa di D Alema poteva curvare questa opinione di fondo in un anatema sferzante verso Prodi e Veltroni la coppia di flaccidi imbroglioni di Palazzo Chigi Ma per tutti gli altri il governo Prodi era la foglia di fico ministeriale e ragionevolista che permetteva di nascondere nascondere le magagne culturali e l intero contrabbando sentimentale sentimentale amorevolmente coccolato negli anni si trattasse del canoro sentimento d amore per Cuba e dell ammirazione antiamericana per Fidel Castro o della mozione degli affetti affetti verso qualsiasi insurrezione e rivolta locale Un contrabbando contrabbando che comprendeva le molotov vere o favoleggiate favoleggiate del líder máximo i ricordi sessantotteschi di tanti dirigenti e militanti i terzomondismi più favolosi gli slogan slogan più irrazionali le fissazioni culturali più ovvie eventualmente eventualmente con il correttivo della passione concessa per Bruce Springsteen in quanto working class hero e comunque comunque narratore cazzutissimo delle strade d America altro che quelle celebri flaccidità centriste che si aggiravano aggiravano nei corridoi di governo Il governo di Romano era l equivalente del Nobel per la letteratura a Dario Fo se gli sbiaditi giurati svedesi avevano avevano riconosciuto il valore letterario dei grammelot di Fo quelle sue storie altomedievali a base di preti ingordi angeloni angeloni dispettosi contadini affamati e di un universo materiale materiale costellato di pursèll e cosparso di smerdàsso finivano finivano in secondo piano adeguatamente lontane le altre teatrate di sinistrismo militante da anni Settanta compreso compreso l antifanfanismo corrivo ma anche le collette di Franca Rame per il Soccorso rosso che adesso apparivano cheap dal punto di vista mondano o stupidamente collusive con l ala dura Allo stesso modo i grammelot riformisti ed europei europei di Romano magari resi sublimi o addirittura subliminali subliminali da Corrado Guzzanti servivano da schermo per i vecchi sentimenti La maschera bolognese garantiva
Quelli di sinistra invece 127 a prima vista il buonsenso del governo e copriva le insensatezze insensatezze della memoria e delle emozioni cioè i peccati originali originali della sinistra Il figlio perduto in una stanza Si capisce qualcosa in più della tempesta di danni provocata provocata dalla caduta di Prodi se si considera la dispersione di risorse intellettuali e professionali avvenuta alla fine del suo governo ma si comprende ancora meglio se si guarda alla psicologia del personale politico di sinistra e al cerchio più ampio dell opinione pubblica simpatizzante simpatizzante tutti travolti dagli avvenimenti dell ottobre nero del 98 Infatti non si poteva essere molto orgogliosi del governo governo D Alema nato con l appoggio del joker Francesco Cossiga e da una manipolatoria operazione di trasformismo trasformismo parlamentare La politica era tornata a essere una faccenda faccenda da professionisti in grado di architettare manovre ma incapace di suscitare passioni e forse nemmeno di coagulare interessi autentici Cosicché avviene la diaspora In silenzio Se un pezzo della sinistra aveva consumato lo scisma anni prima con Rifondazione comunista adesso un altro segmento si allontana allontana in modo più taciturno e questa volta secede senza proclami dalla politica e addirittura dal voto disperdendosi disperdendosi in un nebuloso nulla perché la politica è autoreferenziale autoreferenziale perché il riformismo di sinistra non è distinguibile dal riformismo di destra perché i Democratici di sinistra non sono capaci di evocare sogni perché le utopie sono finite finite perché niente sembra avere più senso perché non ci sono più le mezze stagioni D altronde se Veltroni si ritira dalla competizione nazionale per fare il sindaco di Roma perché mai un militante dovrebbe aver voglia di uscire di casa per candidarsi nel consiglio di circoscrizione Così per tutti gli altri per quelli che non si chiamano Folena Folena né Mussi né Angius né Violante né Salvi per quelli che non accedono alle posizioni di vertice il ritorno al pri-
128 Post-italiani vato è una scelta crepuscolare autenticamente personale e intima in attesa di non si sa che cosa Sarà proprio un caso che La stanza del figlio il film esistenziale della principale coscienza della sinistra cioè Nanni Moretti si incentri sulla sulla catastrofe famigliare provocata da una morte incongrua vale a dire su qualcosa di irrimediabile e forse nemmeno elaborabile sul piano simbolico La morte è un evento di una brutalità così ingente e di una disperazione così immanente immanente da risultare una cosa completamente impolitica impolitica e da essere affidata soltanto alla capacità di resistenza psicologica degli individui Senza transfert politici senza riscatti collettivi senza catarsi pubbliche Un dolore sordo un sospiro muto un pianto accecato Come se ne esce A dirla così sembra l allegoria della morte della sinistra si esce sconvolti dalla camera ardente ardente alla fine si prendono le distanze dal lutto ma ci vuole poco a capire che non si è più come prima Tutti i ricordi tutte le esperienze perdono il loro alone ciò che ieri era famigliare si rivela psichicamente straniante unheimlich e soprattutto ogni aspetto dell esistenza singola o collettiva comincia ad apparire discutibile opinabile giudicabile in vario modo senza più le calde certezze di una volta Non ci fossero Berlusconi e il suo parterre i suoi avvocati avvocati i Previti i Taormina i Pecorella i Vaccarella e i Ghedini Ghedini la sua band che mescola a piacere duri professionisti e teneri allocchi quella sinistra lì non avrebbe la minima chance di rientrare nell arena pubblica Figurarsi Nanni Moretti sarebbe rimasto il regista che era ed è l autore di alcuni film buoni e di altri così così sicuramente non un maestro non un Fellini un Visconti o un Antonioni tanto che il solo pensiero di una scuola cinematografica morettiana morettiana con epigoni e seguaci mette una certa inquietudine Ci mancherebbe pure la Sacher-Tendenz Lui politicamente boh Un antologia di battute dei suoi film fa affiorare più che altro una vena moralista esplicitamente rivolta contro l Italia di Alberto Sordi e poi contro i vizi del linguaggio alla moda il trend eccetera e
Quelli di sinistra invece 129 più in generale contro i conformismi vigenti i luoghi comuni comuni dilaganti la marea montante insomma l immancabile immancabile merda che avanza ma sotto il profilo scatologico cioè del mare di cacca si direbbe più efficace Altan meno didascalico didascalico più pessimista e carogna E poi Palombella rossa e Aprile un sentore di militanza di engagement di delusione delusione progressiva fino al D Alema di qualcosa di sinistra scolpito nella mentalità collettiva e destinato a diventare un tormentone per intere coorti politiche oltre che a inchiodare inchiodare il baffutissimo Massimo al ruolo insostenibile di riformatore senza popolo Per capire adeguatamente la cultura politica di Moretti era sufficiente osservare gli scaffali della libreria alle sue spalle occupati da intere collane bianche di Einaudi se ne sarebbe dedotta la collocazione precisa nel solco esatto della sinistra intelligente quella sinistra che nelle sue opere opere filmiche appariva muta o afasica quanto a pensiero politico politico di certo resa tale per non ideologizzare l estetica con un sovrappiù di contenuti ma che poi diventava via via più delusa più incazzata infine colma di una collera trattenuta trattenuta di uno sdegno talmente rancoroso che aveva bisogno bisogno solo di un occasione per esplodere Così quando Nanni Moretti improvvisa il suo show in piazza Navona contro i diriggenti dell Ulivo le reazioni del pubblico sono in genere esultanti come se si fosse lacerata lacerata la pellicola di un film sbagliato e ne potesse cominciare subito un altro mentre la critica in genere solleva le sopracciglia sopracciglia e lascia filtrare una interpretazione diversa e marcatamente marcatamente antipatizzante l intervento di quel tipo con la barba barba la camicia a scacchi e la voce rauca che cos è se non un barrito antipolitico E quel piglio demagogico potrà essere inteso con un po di buona volontà come il solito grido d allarme a cui dovrebbe seguire il risveglio partecipe della società civile Ma si tratta anche di uno psicodramma molto molto italiano troppo italiano I manzoniani potranno citare il giovane-vecchio malvissuto anche se non c è traccia di canizie canizie vituperosa o no Vale a dire che a un occhio smagato
130 Post-italiani la morettata si rivela come il consueto maledettismo provinciale provinciale il classico adesso m avete rotto il condominiale non se ne può più e infine esaurite le estreme risorse dialettiche dialettiche lo strapaesano affanculo Oppure come l ennesima dichiarazione di superiorità morale rispetto alla destra e di riflesso la certificazione dell dell assoluta incompetenza e incapacità della sinistra ma come come nemmeno con una destra di totali cialtroni questi riescono riescono a praticare un opposizione appena decente Questi i miserabili gli incapaci sarebbero povere anime come Francesco Francesco Rutelli e Piero Fassino che dal canto loro non costituiscono costituiscono neanche un problema ma hanno l unico vero torto di essere l esito di un problema ben più grande Moretti dunque dunque si profila come il certificatore catastale di una frustrazione frustrazione la propria e quella dei leader del centrosinistra Piuttosto ci fosse a sinistra qualche scettico qualche animo attento al superfluo e anche memore della manzoniana manzoniana canizie vituperosa si potrebbe chiedere con aria artatamente artatamente fatua e l occhio liquido ma Nanni Moretti si tingerà mica i capelli È una provocazione stupidina e però che divertimento sarebbe un indizio di alta sofisticheria sofisticheria politico-culturale se il principale moralista del progressismo progressismo politico italiano contemporaneo si rivelasse simile nelle loffiaggini al partito dei tinti e dei finti tragicamente tragicamente trasversale per look e antropologia colorazioni e riporti in tutta la Casa delle libertà L ultima fede un idolo chiamato Roberto Invece se si componesse il repertorio delle preferenze dell italiano di sinistra si vedrebbe che con ogni probabilità probabilità la spregiudicatezza non è la dote più alta in classifica Anzi su certi argomenti si può parlare di conformismo schietto di inerzia ideologica Lasciamo pure perdere le grandi questioni tipo lo sviluppo sostenibile o il principio di precauzione che sono l ultima spiaggia rispetto ai processi processi della globalizzazione e in realtà rappresentano un
Quelli di sinistra invece 131 criterio di assennata conservazione rispetto al nichilismo trasformatore della tecnologia e dell industria Un protezionismo protezionismo necessario dopo che il liberismo ha prodotto qualche figuraccia tragica come l Enron e Worldcom o Tyco oppure in precedenza la catastrofe di Bhopal e più tardi l elezione dell inquinatore Bush alla Casa Bianca e il crollo del Nasdaq con le relative ruberie con destrezza ai danni del parco buoi globale e internettiano Ma se uno pensa ai girotondi innescati dal morettismo e alle manifestazioni spontanee contro le leggi approvate dalla maggioranza di centrodestra si accorge presto che tutta l attenzione del popolo della sinistra è concentrata su valori come la legalità la difesa della magistratura la tutela della Rai in quanto servizio pubblico E che l indignazione indignazione è gestita intellettualmente da accademici invecchiati invecchiati nelle università come Francesco Pancho Pardi o l oriundo laborista Paul Ginsborg Ovvero che l ammirazione ammirazione di chi in passato aveva sostenuto l eversione o almeno almeno l insurrezione e come minimo la trasgressione si rivolge a un borghesissimo esponente della magistratura come l ex procuratore Francesco Saverio Borrelli Resistere Fa davvero un po specie che una generazione di incendiari sia finita nei ranghi dei pompieri e tutta l enfasi enfasi giovanilista sulla trasgressività sia svaporata e sia stata sostituita dal principio legalitario e dal rispetto superstizioso superstizioso delle istituzioni sempre citate con il cappello in mano inoltre tanto per rimanere in area semi-istituzionale mai che uno della sinistra ufficiale si accorga che il cosiddetto servizio pubblico della Rai fa da schermo all occupazione di potere e che quindi una proposta politica generosamente e fantasiosamente progressista dovrebbe puntare sulla privatizzazione privatizzazione radicale della radiotelevisione pubblica contestualmente contestualmente allo smantellamento sul mercato dell altro pezzo del duopolio cioè Mediaset in modo da creare per l appunto un mercato e un pluralismo finalmente Qui di solito per la verità casca anche l altarino della destra che spende fior di intelligenze ultraliberiste per diagnosticare
132 Post-italiani che occorre privatizzare la Rai ma si guarda bene dal dire alcunché alcunché sul sistema Mediaset .) Così tanto per dire la finiremmo con le lamentele sul ministro delle Comunicazioni Maurizio Gasparri e l allegra allegra combriccola di incompetenti nel consiglio d amministrazione amministrazione della Rai il giallo strategico e correntizio delle nomine alla direzione dei telegiornali la lottizzazione e i conflitti di spartizione uffa Al che nasce inevitabile la domanda domanda e il servizio pubblico a cui tiene tanto il presidente Ciampi Risposta di una sinistra appena appena meno fessacchiotta fessacchiotta al diavolo Servizio pubblico è un espressione espressione che risale alla notte dei tempi e del consociativismo quando la Rai era la camera di compensazione fra i partiti mentre adesso vige lo spoils system alla grande e le reti televisive televisive sono un concentrato di culi e tette competono sul mercato della volgarità nazionalpopolare e oltretutto lucrano lucrano anche il canone esibendo alle platee di pensionati gli stessi freaks mostrati da Maurizio Costanzo e Maria De Filippi Filippi nei loro campionari dell orrore domestico e provinciale provinciale Il servizio pubblico sarà mica per caso un programma programma di presunto cabaret in cui Massimo Boldi spiega com è la pizza gay Quella piena di buchi …) Oppure sì Quindi in nome del servizio pubblico la sinistra dovrebbe dovrebbe combattere una battaglia già perduta sul piano della qualità anzi della decenza e di un pubblico qualificato qualificato e per quale motivo Per trattenere nel circo di Raiuno Raiuno le lacrime distillate di Raffaella Carrà Per dare spazio al gossip dialettale di Cristiano Malgioglio Oppure più politicamente per ripristinare e difendere il feudo ideologicamente ideologicamente antagonista di Michele Santoro che di fronte all aggressione della destra e del cda occupato dai barbari di Antonio Baldassarre ha minacciato addirittura di portare portare in piazza i suoi telespettatori i suoi orfani il popolo popolo di Sciuscià Viene anche il sospetto che a sinistra non siano convinti fino in fondo delle loro opinioni culturali e che siano alla costante ricerca di qualche succedaneo possibilmente alla
Quelli di sinistra invece 133 moda delle vecchie idee Un surrogato un pensiero vicario vicario Una volta potrà essere la suggestione di Amartya Sen consigliato da economisti di lusso un altra quella di Zygmunt Zygmunt Bauman suggerito da sociologi di classe e per i più colti potrebbe andare bene perfino Ulrich Beck quello della società del rischio anche se è tedesco e lo conoscono bene solo i più sofistici Tutti eccellenti intellettuali in ogni caso critici chi più chi meno delle visioni deterministiche deterministiche della globalizzazione ma alla fine niente più che una trovata per reagire alla tendenza dominante e scovare qualche eccezione al Washington consensus alle teorie della Banca mondiale e alle pratiche del paranoico Fondo monetario oltre che ai noiosi epigoni italiani di Milton Friedman e del liberismo salvifico da Antonio Martino ad Antonio Marzano Ma risulta chiaro da subito che con Sen o Bauman e le sensibilità culturali finemente evocate da intellettuali come come Michele Salvati Alessandro Cavalli e Arnaldo Bagnasco Bagnasco non si mobilitano le masse né le psicologie collettive Per produrre il coinvolgimento ci vuole qualcosa o qualcuno qualcuno che susciti dal niente un energia psichica che possa far ridere o commuovere provocare un emozione un desiderio desiderio uno stringimento di culo un orgasmino politico Un protagonista della politica ma è difficile trovarlo oppure una personalità al di fuori della politica un alieno alieno sgangherato un ufo totale Finora l unica risorsa rintracciata rintracciata a questo scopo dalla sinistra è stata Roberto Benigni Benigni Spiegare perché il Robberto ! che Sophia Loren acclamò acclamò vincitore dell Oscar sia riuscito a ottenere un consenso consenso totalitario come attore e come politico è piuttosto difficile e quindi merita una divagazione È complicato capire il successo a sinistra di Benigni se non si ha nella memoria Berlinguer ti voglio bene un film di Giuseppe Bertolucci Bertolucci programmatico fin dal titolo ma soprattutto quell quell exploit tutto fisico in cui Benigni prese in braccio il mucchietto mucchietto d ossa del Berlinguer suddetto stracciando il
134 Post-italiani rigore del protocollo comunista e suscitando perciò un moto di commossa gratitudine nella base Per l immediatezza immediatezza per la spontaneità per l istinto non trattenuto Dopo Dopo di che si consideri pure che Robberto ha ripetuto questo numero o numeri del genere in tutte le occasioni possibili baciando sulla bocca Olimpia Carlisi al festival di Sanremo chiamando Wojtylaccio il papa mettendo le mani addosso a una Carrà squittente o a un Pippo Baudo Baudo recalcitrante saltando sui desk del Tg1 strizzando le palle al povero disgraziato di turno sempre con lo stesso istinto e la stessa regolare spontaneità Benigni aveva poi inanellato una serie piuttosto nutrita di film orrendi come Johnny Stecchino o Il piccolo diavolo talmente desolanti da mettere in crisi ogni volta i critici meglio meglio disposti e più di sinistra che dovevano affidarsi alle tiritere tiritere sull inesauribile eccetera fisicità eccetera di tanto in tanto però aveva rallegrato i fan con piccoli colpacci populisti populisti come l irresistibile canzone che fa Quando sento Berlusconi mi si sgonfiano i coglioni rima ovvia ma risultato risultato fiammeggiante e consolatorio almeno per il filosofo Gianni Vattimo che nel 1994 all epoca del primo sfessatissimo sfessatissimo governo del Cavaliere partecipò a una manifestazione manifestazione strillando magnificamente la rima in oni Quando esce con molti clamori La vita è bella Benigni è ancora un grandissimo attore un grandissimo comico un intellettuale che si diverte a improvvisare in ottava rima o a recitare Dante a mente insomma un interprete verosimilmente verosimilmente formidabile che solo per sfortuna non ha ancora combinato niente di memorabile Al massimo comparsate strepitanti interventi urlati mani ficcate nelle parti basse poesiacce a bischero sciolto col peperone la zucchina e pure pure lo sventrapapere le solite cose Eppure per i consueti misteriosissimi misteriosissimi motivi i critici continuano a parlare dell immancabile immancabile eccetera materialità eccetera esplosiva eccetera E naturalmente dimenticano quasi tutti che prima di Robberto Robberto e di Vincenzo Cerami qualcun altro si era occupato dei campi di concentramento e della Shoah dal durissimo
Quelli di sinistra invece 135 Billy Wilder di Stalag 17 al capolavoro popolare di Steven Spielberg Schindler s List Ora non è il caso di spendere molte parole su La vita è bella bella Si tratta di un film in cui un attore inespresso autore e protagonista di film mediocri capace fra l altro di ridurre Walter Matthau allo standard di un trascurabile guitto si misura con la maggiore tragedia storica e metafisica del Novecento Giuliano Ferrara e Il foglio se la prendono e cominciano una campagna basata sul teorema di Giorgio Manganelli rispetto a certi romanzi Non lo leggo perché è brutto Nel frattempo l accanita Maria Giovanna Maglie spulcia la stampa americana trovando decine e decine di giudizi in controtendenza fra cui un formidabile e caustico caustico one-man-shoah riferito all acqua cheta Robberto Il piacere che prova la destra a scorticare Benigni a grattugiarlo grattugiarlo giorno per giorno è ovviamente delizioso come sarà delizioso per Giuliano Ferrara minacciare di prenderlo prenderlo a pomodorate e uova al festival di Sanremo nell anno di gloria 2002 mentre non è proprio comprensibile fino in fondo che la sinistra lo adori Anzi di fronte a un filmetto sostanzialmente esecrabile come La vita è bella ci sarebbe da parte di Ferrara e dei suoi perfino un eccesso di zelo antibenignista antibenignista se nello stesso tempo non si levasse dalla parte parte opposta un coro di entusiasmi in falsetto Poiché nel frattempo frattempo tutti si devono essere dimenticati dell anatema di Adorno secondo il quale dopo Auschwitz non era più possibile possibile scrivere poesie si accetta in modo scioccamente corrivo corrivo che sull Olocausto si possa allestire un filmuccio consolatorio consolatorio d altronde a suo tempo altro che una poesia Francesco Guccini ci fece addirittura una canzonetta e nientemeno che per l Equipe 84 ach so !, passato per un camino camino ed ora sono nel vento Poche le voci a sinistra che si levino a dire ma signori questo film è una stronzata Se siamo ridotti a dover sostenere sostenere per ragioni d opportunità e di schieramento una boiatina simile il nostro futuro è segnato E se addirittura per motivi indicibili per vizio conformista per incalli-
136 Post-italiani mento del giudizio ci piace e arriviamo a pensare che sia un capolavoro una lezione di poesia e di umanità è inutile inutile che ce lo nascondiamo Robberto ha vinto ma siamo spacciati noi Non usiamo troppi se siamo spacciati sul serio Si era appena smorzata l eco di quella rottura di scatole che è il Pinocchio ed ecco che il super-Benigni bravo buono cattolico cattolico e bello è stato santificato con collocazione immediata nel settimo cielo è bastata una sua lettura di Dante in tv per suscitare un coro di ammirazione ipocrita che bravura bravura che sapienza ah ne avessimo di insegnanti così un entusiasmo che ha riunito destra e sinistra gli atei gli agnostici monsignor Ersilio Tonini Antonio Socci tutti Naturalmente lo sbalordimento d amore per Robberto è giustificato dall aver insegnato che anche la Divina commedia commedia può fare spettacolo che l alta cultura può essere distribuita distribuita al popolo e per avere riportato la tv a una dimensione dimensione protettiva e nostalgica diverte istruendo tipica di quando i vicepresidi sapevano le tre cantiche a memoria ed erano così rispettati in quei licei degli anni Cinquanta in quei tempi rassicuranti insomma in cui i papi erano bianchi e i Togliatti erano doppi .) Malinconie di sinistra La sociologia di quegli italiani che credevano di essere la maggioranza morale e si sono ritrovati a essere la minoranza minoranza effettuale è naturalmente troppo variegata per poter poter essere riassunta in modo esauriente Si può cercare però di identificare una tonalità collettiva che sarebbe quella a cui danno luogo tutte le voci della sinistra dai liberal liberal alla Salvati e dai centristi dalemiani fino ai contestatori contestatori che cercano ogni mattina sulle pagine dell Unità la polemica antiberlusconiana di Furio Colombo oppure le stravaganti apocalissi di Antonio Tabucchi per non dire gli indignati in servizio permanente effettivo e quelli che hanno atteso con emozione l arrivo del messia Sergio
Quelli di sinistra invece 137 Cofferati e i suoi miracoli prima di provare a sbarcarlo a Bologna Ma anche gli incazzosi che alla fine votano e voteranno voteranno per Rifondazione comunista o che si ritirano nell nell astensione tipo le romane del manifesto che nella disperata disperata campagna elettorale del 2001 hanno detto e fatto sapere che no nun se pò votà ppé Rutelli si sono trovati trovati in sintonia con tutti quelli del tanto peggio tanto meglio meglio che governi questa destra impresentabile piuttosto piuttosto che si perpetui l equivoco di quel centrosinistra grigiastro grigiastro fondamentalmente succubo delle teorie liberiste Almeno secondo ciò che sostengono i teorici delle due destre come Marco Revelli per il quale la differenza fra il centrodestra e l Ulivo è solo una questione di sfumature da una parte c è una destra populista e plebiscitaria fascistoide fascistoide mentre dall altra una destra tecnocratica ed elitaria elitaria E tanti altri ancora che non lo confessano in pubblico pubblico eppure fra sé e sé pensano davvero che la competizione al centro l avvicinarsi fisiologico degli schieramenti nel sistema bipolare l impronta liberale condivisa tutto questo questo se non è un autoritarismo morbido è comunque un o- mologazione minimalista un indistinto di vacche grigie niente di più e niente di meno di un mondo di merda Posizioni di questo genere fanno sorridere gli intellettuali intellettuali riformisti e quelli che hanno capito subito che piega stava prendendo il famoso trend Ma per gli altri c è da capirli il cambio d abito mentale non era mica stato facile Negli ultimi quarant anni avevano lottato insieme si erano sposati fra loro avevano fatto evolvere la loro cultura cultura adeguandosi pragmaticamente ai tempi poi si erano stufati di sé e della propria vita le coppie erano scoppiate scoppiate i matrimoni erano falliti le unioni si erano disintegrate in seguito spentosi l odio interi universi di rancore erano erano stati ricomposti da un senso di civiltà recuperato con ammirevole dedizione da strati mentali emotivamente inquinati Erano nate nuove coppie con amori e sentimenti sentimenti più maturi screziati di ironia o perfino di una certa blanda rassegnazione in quell atmosfera psicologica che
138 Post-italiani segue alle passioni incandescenti e alle fatiche disumane che esse implicano La maturità esistenziale delle persone di sinistra coincide coincide insomma con il tempo della sconfitta politica oppure oppure con opache vittorie gestite da altri il che praticamente è lo stesso È una fase crepuscolare in cui i sentimenti politici politici sbiadiscono esattamente come i sentimenti extrapolitici extrapolitici e che invita a comportamenti adulti tolleranti privi di asprezze Difatti l ex sessantottino o l ex contestatrice sembrano ormai modelli di esclusivo buonsenso dato che il disincanto è andato di pari passo con l età L esplosività comportamentale può essere lasciata alla destra rifatta ai tacchi a stiletto della Santanché allo strapaese della Mussolini Mussolini a quella gente come Ignazio La Russa che ha riconquistato riconquistato la scena della mondanità e perciò non sa resistere all invito a eccedere a trasformare una nottata in discoteca discoteca in una commediaccia slapstick a uso dei paparazzi e delle rubriche di gossip felicissime di pubblicare per la centesima volta una foto ghignante del volto diabolico del postfascismo La sinistra no Quello della sinistra è uno stile permeato permeato da un amarezza leggera dalla presa di coscienza dell dell assenza di significato da amnesie del senso da uno smarrimento morale politico culturale così intenso che provoca un ripiegamento nell intimità nei mormorii nel sussurro Poco sesso al massimo il dovere tecnico nei casi canonici possibilmente niente passioni perché abbiamo già dato poche concessioni all irrazionalità amorosa e agli scarti sentimentali dato che costa fatica fisica e impegno impegno intellettuale sproporzionato a differenza di quanto raccontano Men s Health o Cosmopolitan E poi il punto G non è né rivoluzionario né riformista né eversivo eversivo né conservatore è un miraggio biologico Quanto al resto resto il look la fitness la wellness i massaggi le creme la cyclette il body building sono tentazioni che insorgono di tanto in tanto rapidamente represse per ovvia e ormai connaturata inerzia Piuttosto qualche seduta di yoga
Quelli di sinistra invece 139 certe innocue infatuazioni per la medicina ayurvedica per la terapia dei colori per l erboristeria e l omeopatia ma così senza impegno Il controllo del coinvolgimento perché gli sforzi psichici non siano eccessivi investe anche la dedizione professionale professionale Può darsi invece che in certi momenti ci sia un infatuazione infatuazione per lo slow food perché il recupero delle tradizioni tradizioni nonché delle stagioni e del territorio è percepito come un progetto di sinistra rispettoso com è di ogni possibile vincolo culturale e antropologico e per l accuratezza umanistica umanistica delle preparazioni Chissà se Edoardo Raspelli o Carlo Petrini sono progressisti ma l ancienne cuisine rinnovata rinnovata misticamente dalla cultura si propone di sicuro come paradigma culinario vigorosamente opposto al McWorld Ci si può comprare un edizione Einaudi dell Artusi tenerlo tenerlo sul comodino e leggere per sfizio qualche ricetta di tanto in tanto per sentirsi così meravigliosamente alternativi all all efficientismo alimentare della destra e alla brutalità friggitoria friggitoria targata McDonald s ma anche ai brunch dell élite professionale milanese ai sushi bar al tempura e alle altre giapponeserie a tutto E infine in una svogliata domenica elettorale al tramonto accorgersi senza troppo stupore che non si è andati al seggio Compagni d odio Mentre scende il crepuscolo i comportamenti del popolo di sinistra sono prevedibili come le sue ispirazioni i suoi disincanti e i suoi non dissimulati stupori Che cosa sia lo stupore di sinistra è presto enunciato si spalanca la bocca di fronte allo spettacolo così inedito offerto dalla destra senza senza tabù ma la si richiude subito stringendo le labbra Una onesta malinconia civile non proprio una tristezza tende a considerare le vicende del paese con uno scetticismo visibilmente visibilmente disarmato Come sarà possibile che un popolo anarchico anarchico in modo generico ma storicamente anarchico si sia lasciato imbrogliare da quella destra pac-
140 Post-italiani chiana dagli ex fascisti come Maurizio Gasparri ministro della Repubblica che telefona in diretta a Quelli che il calcio calcio per lagnarsi con Simona Ventura di certi scherzucci da dozzina di Gene Gnocchi o dall euforia da merchandising del buon Padre di famiglia l Operaio supremo Silvio Berlusconi Berlusconi impegnatissimo nel suo mondo azzurro a ripetere che tutto va per il meglio anche quando tutto va allegramente allegramente per il peggio e dall intera congregazione di avvocati avvocati legulei azzeccagarbugli professionisti del nulla tecnici del recupero crediti oltre a tutta la febbrile varietà umana forse troppo umana che si affolla come in un party fra le quattro mura della Casa delle libertà È logico che chi aveva coltivato la scienza il senso e la prassi di una moralità politica superiore si ritrovi sbalordito sbalordito di fronte a questo sciame politico così stilisticamente nuovo Nelle serate invernali in compagnia ma anche nei corridoi fuori da qualche riunione di giunta o più tardi a una tavolata della festa locale dell Unità e pure in qualche qualche consiglio d amministrazione o meeting aziendale democratico democratico e progressista d altronde si sa che gli imprenditori imprenditori non votano per l Ulivo ma i manager sì salta sempre fuori qualcuno che dice Ma allora era meglio la Dc vuoi mettere Eh sì talvolta la malinconia si tinge di nostalgia solo che in questo modo il rimpianto trascolora in una specie specie di inerzia verso il presente Che fare ?, si sarebbe detto in altri tempi Non ci si può fare nulla questo è il punto E questo è più o meno il messaggio che serpeggia fra il popolo Non ci si può fare niente perché gli italiani sono irriconoscenti irresponsabili irresponsabili e soprattutto perché sono evidentemente fessi e difatti hanno creduto a tutte le favole compresa quella del meno tasse per tutti e agli exploit mediatici di Berlusconi Berlusconi pubblicati sui cartelloni fondo cielo formato sei per tre Di fronte allo spettacolo di una società che ha adottato il Padrone e ne ammira la ricchezza prima ancora che la spregiudicatezza politica i più arrabbiati recuperano gli esorcismi storico-culturali che Bertinotti agita da Vespa o
sinistra meglio disposto sente che a sinistra la classe dirigente si odia Quando le religioni muoiono per un po le chiese restano aperte così per abitudine o per la celebrazione di qualche rito minore e consuetudinario poi i vescovi cominciano a litigare fra loro le risse si susseguono susseguono e alla fine anche i fedeli disertano le funzioni e anzi se si accorgono che sulla facciata c è una broken window window non esitano a raccogliere una pietra a lanciarla e a produrre un danno ancora maggiore Sicché l odio un odio purissimo un distillato quintessenziale quintessenziale circola con fluidità estrema si trasmette in cerchi concentrici non lascia esente quasi nessuno Ma sì resta l ammirazione per i vecchi come Vittorio Foa che non ne avrà imbroccata una nella carriera politica ma sono dieci anni che si dimostra mentalmente il più fresco di tutta la sinistra sinistra possiede perfino la malizia senile di rivolgersi per lettera a Miriam Mafai nel libretto einaudiano Il silenzio dei comunisti porle sessantacinque domande non una di meno meno e chiederle con una ingenuità che se non fosse finta sarebbe provocatoria oppure psicotica ma perché voi comunisti comunisti non ci avete impedito di fare lo scisma del Psiup Ripenso oggi con rammarico che voi allora non avete impedito impedito la nostra scissione Ma almeno il vecchio Foa con i suoi occhiali spessi e le sue smorfie caprine l antifascismo Quelli di sinistra invece 141 da Costanzo C è in Italia quella che Gramsci chiamava plebe borghese …) e stigmatizzano il fondo asociale e antistituzionale di larga parte della collettività con la sua opacità comportamentale e la sua tentazione continua frutto di un attitudine ben strutturata non a trasgredire semmai a evadere Ma non c è niente da fare anche perché con questi diriggenti diriggenti non si va da nessuna parte e si è diffusa la convinzione convinzione inscalfibile date le quotidiane conferme nel teatro teatro romano così come in periferia che il comportamento dominante dentro la sinistra non emerge dal confronto o dal conflitto politico interno al partito bensì scaturisce da un sentimento primario e inconfessabile l odio Anche l elettore di
142 Post-italiani l ha fatto sul serio nelle galere di Mussolini e non al caffè e adesso può permettersi di guardare con sufficienza ironica la destra di Berlusconi Fini e Bossi considerandola una slabbratura stilistica o un accozzaglia politica ma non esattamente un pericolo per la democrazia Invece lo avvertono tutti anche se il tempo attenua i sentimenti che D Alema prova un odio sordo per Cofferati Cofferati più di quanto ne provasse per il flaccido Veltroni e che ora quell odio ha contagiato Salvi e Mussi Violante Folena Morando mentre Fassino cede alla disperazione e sbotta dicendo che del cofferatismo ne ha le tasche piene piene espressione che per un torinese dev essere l acme dell insofferenza pronunciabile il debolista filosoficamente filosoficamente fichissimo Gianni Vattimo si permette un odio con sfumature heideggeriane verso l altro torinese Franco Debenedetti senatore diessino borghesemente sciccoso e ultraliberal trattandolo come se fosse un traditore della classe operaia italiana e del movimento progressista mondiale mondiale Intanto la maggioranza centrista del partito il mainstream mainstream dalemiano odia Furio Colombo e a differenza dei lettori che amano incazzarsi ogni mattina aprendo il giornale giornale disprezza l orientamento radical-choc che l ex uomo Fiat insieme a un ex moderato come Antonio Padellaro ha impresso all Unità cosicché il quotidiano di Colombo Colombo e Padellaro si prende le sue micidiali vendette sputtanando sputtanando con allegria l economista di D Alema il professor Nicola Rossi di cui stronca addirittura in prima pagina l ultimo libro pubblicato con il Mulino Riformisti per forza Ecco lui pensava di aver compiuto un notevolissimo sforzo sforzo teorico e programmatico per ricostruire un esperienza e modellare una cultura di governo invece l Unità lo accusa di voler attuare riforme liberali lasciandosi il popolo popolo alle spalle il verdetto di condanna è piuttosto vecchio vecchio stile ma è presentato in modo da far capire che all o- dio non c è rimedio e che l hobbesiano bellum omnium contra omnes è il massimo di futuro che si possa intravedere intravedere sotto questi chiari di luna e fra questi lupi mannari
A sinistra solo per affetto L homo melancholicus avrebbe anche un altra strada più appartata come soluzione fra il politico e l esistenziale potrebbe infatti scegliere lo schema proposto implicitamente implicitamente da uno degli ultimi giovani guru progressisti Michele Michele Serra Schema che si può descrivere all incirca così oggi rimaniamo a sinistra solo per affetto Il che significa che non ci sono tante altre ragioni oltre a quelle sentimentali sentimentali per continuare a restare lì da quella parte lo si fa per consuetudine per indole per una sorta di decoroso attaccamento attaccamento a valori ricevuti in passato Dato questo imprinting e dopo aver ricordato le passioni passioni rivoluzionarie trasformatesi lentamente in impazienze impazienze riformatrici nella situazione presente si accetta solo solo una mansuetudine privata e pubblica una mitezza senza troppo coinvolgimento emotivo per evitare delusioni delusioni una fedeltà famigliare che faccia da contenitore si chiacchiera con i bambini tenendo lunghi seminari di studio studio su Ronaldo e Rivaldo si organizza qualche viaggio all all estero neanche tanto parsimonioso se appena il conto corrente lo permette Chi se la sente coltiva approfondimenti politici ed economici economici facendosi rifilare dai commessi delle librerie Feltrinelli Feltrinelli i puntuali Amartya Sen e Ulrich Beck in modo da sprofondare in riflessioni molto complesse per introdurre alcuni elementi critici in più nel suo contrappunto sentimentale sentimentale il commento di Michele Serra è sconsolato Mai che qualche cazzo di intellettuale proprio perché lo è sappia alleggerire il prossimo fornendogli qualche elemento elemento critico in meno Se la riflessività non funziona se occorrono emozioni più intense spazio a Bruce Springsteen Springsteen e labbro e naso arricciati criticamente verso le Anastacia Anastacia o le Kylie Minogue Britney Spears e tutte le altre squinzie del vamos a bailar come le nostrane e ormai adulte Paola e Chiara continuamente fraintese poverine loro così eclettiche
144 Post-italiani A ogni modo ciò che conta è l atteggiamento di fondo in sostanza lo stile è consigliabile evitare qualsiasi coinvolgimento coinvolgimento mantenere un tono distaccato quindi prendere prendere le distanze esaminare ogni cosa da diversi punti di vista infine non emettere giudizi se richiesti emetterli blandi e solo dopo una lunga riflessione Eventualmente se proprio scappa si può anche sostenere qualcosa che non è affatto di sinistra che esprime un sapore di conservazione conservazione purché contenga un briciolo di buon senso e di intelligenza È un atteggiamento che viene da lontano fin da quando si era fatta strada confessa sempre Serra negli negli operai e nei militanti che ho conosciuto in quegli anni il disinganno Mai il cinismo quello è roba di noi intellettuali intellettuali .) Si ripiegava in massa lungo strade più prossime più plausibili più alla portata di vite già affaticate La democrazia democrazia la Costituzione questa o quella lotta sociale Buone stelle domestiche importanti e perfino luminose Ma più niente oramai che richiedesse Filosofia bastava Politica anzi bastava Amministrazione L importante è accontentarsi Bobbio e l autodafé Ma sì che affiora il sospetto una vita di questo tipo non è forse un buen retiro intellettuale che autorizza il cuore a spegnere i patimenti ma alla lunga anche un travestimento travestimento moderato un baffo posticcio una maschera rispetto alle passioni che non è più decente mostrare in pubblico I reprobi reprobi di Rifondazione comunista intanto possono permettersi permettersi di contestare le due destre la globalizzazione la strategia americana le multinazionali predone Osama e la Fallaci le bombe in Afghanistan tutto Già Rifondazione il partito di Bertinotti proprio il leader che secondo Nanni Moretti intervistato al festival di Cannes ha provocato la sconfitta elettorale del 2001 per la verità gli analisti elettorali elettorali negano questa interpretazione a loro avviso Moretti recita una storiella popolare molto in voga a sinistra ma ir-
Quelli di sinistra invece 145 rilevante secondo i dati nei collegi in base ai quali Berlusconi Berlusconi avrebbe vinto comunque e l accordo con Rifondazione Rifondazione per il Senato al massimo avrebbe ridotto il danno Va da sé quindi che adottare lo stile politico di Serra ma per diversi aspetti anche di Staino e lasciare la propria animosità politica soltanto alla mediazione delle tavole di Altan o alle vignette di Ellekappa è un metodo surrogatorio surrogatorio Tanto più che la destra non scherza contro i comunisti gli statalisti i dirigisti e basta leggere qualche volta quotidiani quotidiani come il Giornale o Libero per sentirsele suonare suonare dalla fantomatica operazione Bingo di D Alema in cui si sarebbe visto un dirigente politico di primissimo piano e di sinistra mettersi le spalle al sicuro tirando su una catena catena di sale da gioco per marginali sociali cioè per l elettorato elettorato di destra fino al dossier Mitrokhin al caso Telekom Serbia … E neanche Il foglio scherza con quella tecnica infallibile di pretendere comportamenti istituzionali anzi istituzionalissimi dagli altri compresa la corte di Palazzo Chigi criticando a narice alzata le sgangheratezze degli avversari e talvolta le mignottate degli amici sempre però riservandosi di condurre la polemica secondo il proprio stile che può comprendere à la carte se sembra il caso se ci va anche l assenza di stile e lo sgarro al galateo Mentre noi pensa l epigono di Serra dobbiamo fare i sussiegosi proprio quando i Micciché e le Santanché furoreggiano furoreggiano come furoreggiano i La Russa e le Anna La Rosa Rosa e i salotti di destra si popolano di continue new entry e le spiagge più fanaticamente alla moda si reincarnano a destra … È una fatica compagni E noi che cosa opponiamo opponiamo L ultimo bastone fra le ruote dal punto di vista culturale gliel abbiamo messo dieci anni fa quando l editore editore impegnato Carmine Donzelli ex einaudiano soprannominato soprannominato a Torino Ecché ci vuole è riuscito a convincere convincere Bobbio che con Berlusconi e Fini il fascismo era alle porte e quindi il Vecchio ha partorito velocemente un libretto libretto in cui spiegava che la sinistra nonostante tutto è ancora ancora meglio della destra e non per motivi metafisici ov-
146 Post-italiani vero ontologici o trascendentali a priori ma perché il suo criterio cardine è la tensione concreta verso l uguaglianza Gli altri gli antibobbiani di destra hanno cercato prima di confutarlo il maestro azionista sollevando qualche polverone ideologico e poi di inguaiarlo riuscendo benissimo benissimo nell impresa grazie a una catastrofica intervista concessa concessa da Bobbio al Foglio nella fattispecie al dannunzian-futurista dannunzian-futurista Pietrangelo Buttafuoco in cui il filosofo torinese che già i suoi peccatucci li aveva commessi scrivendo scrivendo a ventisei anni lettere di scuse a Mussolini rivelava al provocatorino siciliano le minuzie scandalose del suo passato di goliardo fascista Era il novembre del 1999 e la scena del misfatto era la quieta penombra della sua casa torinese torinese A quel tempo confessava Bobbio a Buttafuoco scrissi con altri amici un libretto di una rivista di varietà S intitolava Gonne e colonne La musica era di mio cugino Norberto Caviglia Un gioco frivolo tratto dal romanzetto di un autore francese leggero una specie di Pitigrilli d Oltralpe Oltralpe Si figuri conquistammo con Gonne e colonne il primo primo premio di un concorso alla cui presidenza c era Blanc l autore di Giovinezza Le confessioni di Bobbio al giornale di Giuliano Ferrara si rivelavano un inaspettato autodafé esistenziale Ero immerso nella doppiezza perché era comodo fare così Fare Fare il fascista tra i fascisti e l antifascista con gli antifascisti E di seguito senza più inibizioni Il fascismo l abbiamo rimosso perché ce ne ver-go-gna-va-mo davanti a chi faceva otto anni di prigione metti uno come Vittorio Foa tanto per dire Come al solito di fronte alle rivelazioni rivelazioni più distruttive c erano quelli che plaudivano all atto di onestà passando sopra a decenni di silenzi sul proprio vissuto e di sussiego antifascista in pubblico e quelli invece invece che sogghignavano al pensiero che il padre della patria patria il teorico del nessun nemico a sinistra finalmente ammetteva le sue compromissioni stendendo così una mano di grigio e un colore di compromesso su coerenze e inflessibilità azioniste
Quelli di sinistra invece 147 L anno dopo lo storico di sinistra Angelo d Orsi allievo di Bobbio probabilmente deluso dal maestro concludeva in modo crudele il suo saggio La cultura a Torino tra le due guerre dopo centinaia di pagine di meticolosa ricerca storiografica storiografica sulla capitale dell antifascismo Nondimeno il ventennio fascista appare altresì età in cui lo ” scrittore ” l uomo di cultura per dirlo in altro modo credette di poter rinunciare tranquillamente alla propria ” dignità “, non solo contribuendo per tal via al consolidamento del regime mussoliniano ma anche gettando le basi per una collocazione collocazione servile verso i poteri economici e mediatici quando non verso i poteri politici del proprio ruolo abdicando così così all elemento essenziale che identifica l intellettuale ossia la capacità critica e il dovere di testimoniarla La parabola dei vivi e dei morti Ma pur senza sovrastimare le confessioni di conformismo conformismo e di vergogna nonché quest ultimo travolgente j accuse accuse di d Orsi c è voluto poco per accorgersi che la filosofia filosofia di Bobbio da sola non bastava più a dare un identità politica alla sinistra Soprattutto quando alle elezioni del 2001 lo spirito del Polo e l anima della Lega mediate da Giulio Tremonti hanno fatto il pieno di eletti conquistando conquistando una maggioranza inattaccabile A quel punto c erano diverse strade possibili per reagire al trauma ma prima di imboccarne qualcuna la sinistra doveva fare i conti con la sua profonda amarezza Le sconfitte fanno sempre male ma il pensiero di avere davanti almeno cinque anni di governo della destra senza nessuna chance di condizionare condizionare la maggioranza dati i rapporti parlamentari così sbilanciati costituiva una prospettiva psicologicamente faticosa In condizioni del genere una strategia riflessiva prevede prevede che si metabolizzi la sconfitta nel vecchio Pci si conducevano conducevano analisi accuratissime che prendevano in considerazione considerazione la situazione sociale e il comportamento politico
148 Post-italiani del partito l azione sindacale e la dinamica del padronato padronato l amministrazione delle regioni rosse e il collegamento con i movimenti l unico aspetto che non veniva valutato apertamente era la questione che la gente oltre una certa soglia non votava il Pci perché non ne voleva sapere in cuor suo dei comunisti Invece dopo quel fatale 13 maggio 2001 sulla sinistra è precipitato il buio come in un eclisse senza fine o in un paesaggio lividamente post come la Los Angeles meticcia meticcia e bagnata di Blade Runner La batosta elettorale aveva lasciato l edificio del centrosinistra molto malconcio Nessuno Nessuno riusciva a trovare il modo per cominciare pianino pianino pianino i lavori di restauro e troppe broken window erano rimaste rimaste lì in bella vista ad attirare le sassate del primo che ne avesse avuto voglia Nel frattempo c era stata la tragedia umana e civile del G8 a Genova con l emersione dei no global e la perdita di connessione dei Ds con il mondo della sinistra alternativa dai disobbedienti di Luca Casarini e Vittorio Agnoletto alla rete Lilliput e alla Caritas fino al pullulare inafferrabile delle associazioni pacifiste cristiane Ma soprattutto l errore più insidioso riguardava un atteggiamento atteggiamento di fondo e cioè il tentativo di dare una risposta risposta allo spoils system del centrodestra attraverso la richiesta di spartizione Nessuno sembrava capire che di fronte all all occupazione del potere favorita dalle durezze del maggioritario maggioritario la mossa strategica non consisteva per esempio esempio nell ottenere due figure in quota centrosinistra come Carmine Ecché ci vuole Donzelli e il rutelliano Luigi Zanda Zanda nel consiglio d amministrazione della Rai così come più tardi sarebbe stato ingenuo accettare lo schema del presidente presidente di garanzia che prima fa balenare la figura di Paolo Mieli e poi si incarna in Lucia Annunziata L incertezza principale consisteva nella scelta praticata a casaccio fra una strenua opposizione e il gioco di sponda con gli interlocutori interlocutori apparentemente più disponibili dentro la Casa delle libertà fra un duro e coerente marcamento del centrodestra e viceversa un lieve e malcerto minuetto compromissorio
Quelli di sinistra invece 149 Questa incapacità di scegliere era e rischia di essere ancora la premessa di una paralisi intellettuale e politica Nel vedere le mura diroccate del centrosinistra e le numerose numerose finestre rotte sulla facciata c era solo da aspettarsi che qualcuno un passante un incazzato un italiano di sinistra sinistra qualsiasi salisse sul palco raccogliesse un mattone si sputasse nelle mani e lo tirasse contro la finestra spaccando spaccando l ultimo vetro ancora intatto e oltre al vetro anche la faccia di tutti i diriggenti là dietro Attoniti questi ultimi mentre quell altro il lanciatore del mattone si stropiccia le mani per la soddisfazione Rutelli Rutelli Fassino eccetera occhi sbarrati nessuna capacità di riprendere la piazza il film beckettiano di un afonia di un incomunicabilità Dopo di che si lanciano sulle piazze i girotondini a chiedere giustizia civile ed equità televisiva Tutti aspettano Sergio Cofferati con l idea che il leader della della Cgil riuscirà a fare il miracolo di mettere insieme la gauche gauche plurielle di rendere compatibili i Ds con i no global a stringere un accordo con Bertinotti e poi a sfidare vittoriosamente vittoriosamente il Cavaliere Mascarato e a lasciare il suo segno con la spada sul portone della Casa delle libertà … Poiché le favole non finiscono mai pochi si accorgono che già i primi sondaggi mostrano che Zorro Cofferati non fa il miracolo di allargare il bacino elettorale dell Ulivo Ulivo e anzi minaccia di fargli perdere qualche voto L italiano italiano di sinistra si compiace intimamente delle grandi manifestazioni manifestazioni romane dello sciopero generale dei magnifici colpi di piazza nelle radiose giornate fiorentine C erano anche molti moderati ! C erano anche quelli della Margherita Margherita !. Di fronte all entusiasmo è superfluo o addirittura sadico ricordare il vecchio scongiuro di Pietro Nenni Piazze piene urne vuote E anche una magnifica storiella storiella raccontata da Adriano Sofri Tanti anni fa questi cede cede il posto in autobus a una vecchia signora E quella Grazie grazie ha visto come sono anziana Lui la consola consola dicendole che oggi l anzianità è un concetto relativo e che la vita media si è allungata Insomma si vive più a
150 Post-italiani lungo e non si può mai dire La signora però non si fa intimidire intimidire dalle generalizzazioni Ma ne muoiono sa Li vedo io Sapesse quanti ne muoiono …. Ecco in una democrazia avanzata con 49 milioni di aventi diritto al voto la presenza di cento o duecentomila moderati o centristi alle vaste manifestazioni antiberlusconiane antiberlusconiane o di qualche decina di brave persone non proprio di sinistra ma adeguatamente indignate a un girotondo equivale alla quota di morti visti finire al camposanto dalla vecchia signora rispetto all allungarsi anonimo indifferenziato indifferenziato inconoscibile dell aspettativa di vita Nel gennaio del 2003 al Palazzo dello Sport di Firenze Nanni Moretti incorona Sergio Cofferati leader di tutte le sinistre e di tutti i centrosinistra spiegando che la legittimazione politica politica della guida dell ex capo della Cgil è data dai diecimila che si sono trovati lì per acclamarlo dal loro calore dal loro esserci La verità è che Moretti ha evocato e resuscitato la passione passione per l impegno diretto per l espressività per la voglia voglia di lottare di una minoranza È una minoranza che può fare chiasso ma il chiasso non basta Il problema semmai è convincere la società italiana che la cura Berlusconi Berlusconi sarà catastrofica e che la sinistra ha le risorse per rianimare il paziente dopo che sarà andato in coma Il sempre più stregonesco Franco Cordero su la Repubblica Repubblica del 6 agosto 2002 illustra il suo oroscopo terrificante sul berlusconismo e l Italia L Unico ha bisogno d un finto finto interlocutore siamo nell Ue e non essendo più tempo da sgherri armati tribunali speciali confino lager plebisciti plebisciti gli serve un opposizione cerimoniosa se l era scelta quasi comandasse anche nelle case altrui Eccome il regime regime è vulnerabile a esempio il trionfo elettorale siciliano implica contropartite gl interessati mandano avvertimenti avvertimenti Che il malaffare parapolitico non sia mai finito lo dicono dicono gli appalti Inail piccolo avant-goût rispetto alla fame degli adepti aspettano la sagra delle opere pubbliche quel ponte tra Scilla e Cariddi Intuibile l effetto sull eco-
Quelli di sinistra invece 151 nomia come nel 92 e lì svanisce l era berlusconiana I numeri dissolvono l illusione televisiva lo credevano taumaturgo taumaturgo scoprono d essersi affidati a un imbonitoredespota imbonitoredespota solo i più attenti avevano colto delle smorfie sotto sotto la maschera ridente da bagalun d l luster i piazzisti da lucido da scarpe incantatori nelle fiere Lui esce mostruosamente mostruosamente ricco Più o meno grassi i suoi fino all ultimo ultimo stalliere A noi restano gli occhi con cui piangere sull I- talia imbarbarita gaglioffa in bolletta decerebrata Per evitare questa ipotesi nostradamica che è comunque una profezia di lungo periodo gli italiani di sinistra dovrebbero dovrebbero mettersi presto al lavoro Anzi avrebbero dovuto essere già in piena attività Per adesso invece sembrano ancora nella fase di quelli che assistono allo spettacolo senza senza nemmeno aver pagato il biglietto Sono gratuiti i pochi applausi di maniera come il coro dei fischi arrabbiati E mentre si fischia anche quelli che fischiano forse hanno il sospetto mai rivelato mai confessato che la sinistra non abbia perso solo le elezioni ma abbia smarrito anche il trend il mood lo spirito del tempo la Weltanschauung e che nell incertezza fra il rincorrere le cose perdute e l aspettare che ritornino non sia in grado di far altro che organizzare un altro girotondo pur sapendo che a girare in cerchio si rischiano rischiano i soliti circoli viziosi e la famosa sindrome mai curata curata fino in fondo del gatto che si morde la coda
IV La cultura degli italiani Almeno fino a qualche tempo fa c erano i loschi Vanzina che mettevano in scena le loro caciare e la loro sociologia grezza fin che si vuole ma praticata sul campo adesso nemmeno loro che forse hanno perso la vena più schietta si sono dati al cinema serio e pare non abbiano lasciato eredi eredi classificabili Fatto sta che non si può vedere pellicola di autore italiano senza restare ogni volta sbalorditi per la povertà povertà scheletrica della trama come se il regista avesse cominciato cominciato a girare senza sapere letteralmente dove andare a parare Ragion per cui il filmetto di solito non racconta altro altro che un viaggio un mese una stagione le feste in famiglia famiglia il Natale la Pasqua il Ferragosto insomma una tranche tranche de vie che dovrebbe risultare chissà perché esemplare e invece lo è soltanto per la povertà immaginativa degli autori autori e per l irrilevanza della loro sopravvalutata Existenz Cascano le braccia ogni volta al primo fotogramma ancora ancora una volta l incipit di una vacanza di un viaggio di un ritorno Una maledizione Oltretutto si avverte il pericolo immanente e imminente che la storia di vita sia deliberatamente deliberatamente autobiografica così veniamo informati anche della vita presumibilmente banale di Soldini o di Virzì o di Muccino Muccino e di quasi tutti gli altri di cui non vorremmo sapere niente per pura ecologia della mente Quella della tranche de vie è una condanna maligna inflitta inflitta agli spettatori nella convinzione che un insulsa stagione stagione militante o un irritante vicenda di compagnoni fintamente fintamente allegri e se è il caso puntualmente sballati e
154 Post-italiani fumati possa essere per motivi insondabili emblematica emblematica emblematica di che poi Forse dell insignificanza generale generale e storica idiografica e nomotetica individuale e collettiva di quelle vite inopportunamente selezionate ed emblematizzate Quindi avanti con le storie generazionali generazionali con gli amori che tristemente o livorosamente sbiadiscono sbiadiscono con le coppie che amaramente si sfilacciano con gli ultimi desolati baci i rimorsi molto femminili di lei la stronzaggine maschilista di lui il viaggio a Venezia e il risarcimento risarcimento di una vita offerto se va bene dal birignao da cameriere mitteleuropeo di Bruno Ganz Ridateci una commedia Dopo di che salvo eccezioni al cinema a vedere questa roba non ci va nessuno perché si sa la richiesta di 7-8 euro risulta improponibile rispetto all offerta oggettiva del prodotto prodotto E se qualcuno inaspettatamente ci va si strilla subito alla strepitosa rinascita del cinema italiano e si chiedono pareri in proposito ai grandi vecchi che di solito essendo gelosi e carogne negano la resurrezione oppure la decantano decantano con retorica bolsa e nazionalista proprio per non risultare risultare credibili Tanto più che non si andavano a vedere nemmeno i Vanzina dato che li si aspettava tranquillamente in tv anche anche se poi ci si compiaceva fino alla commozione per l e- sattezza chirurgica e così evocativa del timing delle canzoni canzoni utilizzate nei vari Sapore di mare e superato talvolta il fastidio per il cast e per Jerry Calà che interpreta meccanicamente meccanicamente un personaggio chiamato Jerry Calà e per il disperante disperante ricorso al vaffanculo a fine sequenza si intuiva intuiva allora e si capisce molto bene adesso che in quei film sostanzialmente scombinati e spesso inutilmente volgari veniva prevista con precisione terroristica la fauna umana e la temperie culturale di Forza Italia sia nella sua componente componente romana e romanesca estremizzata dal Christian De Sica più parodico e guitto sia nel côté più originalmen-
La cultura degli italiani 155 te lombardo con le sue fabbrichètte le segretarie sadiche gli impiegati vittime dell allegra tracotanza padronale l acme si raggiungeva con l esaltante macchietta dello Zampètti l imprenditore tutto materialismo brianzolo con una passione continuamente dichiarata per la gnocca afflitto certe volte da dilemmi esistenziali e identitari irrisolvibili irrisolvibili al punto da chiedere alla moglie Virna Lisi che ricordando con languore il romanticismo dei vecchi tempi e la luna di miele si aspetta ingenuamente qualche affettuosità affettuosità coniugale Ma che cosa dici noi eravamo alfisti o lancisti ?) Emergeva inoltre come elemento sociale unificante unificante un palese tratto di sbrigatività nordica postdemocristiana postdemocristiana e postsindacale nelle relazioni industriali e un carattere esibitivo da cui non possono prescindere barchètta barchètta e villona con la piscina sine qua non Tutto ciò per dire che questa troupe di cinematografari nazionali sembra essa stessa piuttosto emblematica perlomeno perlomeno nel senso che possiede le caratteristiche peculiari per incarnare con precisione fatalmente epocale quell essenziale essenziale atteggiamento italiano che consiste nel preferire istintivamente istintivamente l astrazione ai fatti la teoria al case study e quindi quindi la narrazione generica alla story nonché un qualsiasi tratto temporale o un qualsiasi tragitto geografico inteso a priori come significativo e rilevante esemplare e sintomatico sintomatico a una trama a un tessuto di dialoghi a una sorpresa narrativa studiata con efficacia e senso dello spettacolo Se invece e purtroppo ciò che conta sono le intenzioni un progetto estetico una volontà polemica o sociale al diavolo la storia qualsiasi vicenda può rivestire significati significati di rilevanza esorbitante Dentro ogni opaca vita di coppia coppia può celarsi un aut aut esistenziale e da ogni scarto dalla monogamia cioè da ogni scopatina estemporanea può trasparire un dramma dell identità sociale o politica O sessuale intellettuale professionale filosofica generazionale generazionale psichica Ma se il testo è ogni volta ineluttabilmente un pretesto pretesto e non si può leggere né il film né il libro né il saggio
156 Post-italiani né l articolo per quello che è perché è sintomatico o più maliziosamente indiziario come una ricostruzione storica storica o provocazione storiografica di Carlo Ginzburg o esemplare e sorvegliato come un contributo di Norberto Bobbio o scomodo come un articolo di Asor Rosa la fatica fatica diventa troppa Al punto che possono sopravvenire tentazioni inedite per esempio decidere di abbrutirsi come si fa con le patatine patatine fritte e la Coca-Cola durante le partite della nazionale e rivisitare e / o rivalutare già che ci siamo un film di consumo consumo come Il ciclone di Leonardo Pieraccioni semplicemente assurdo nelle trovate irrealistico nella vicenda raccontata con una Toscana campagnola da sketch di Tognazzi e Vianello Vianello e che pur essendo un fritto misto alla fine si lascia ancora ancora guardare Oppure rimettere nel videoregistratore la cassetta usuratissima usuratissima di Notting Hill perché fra Julia Roberts e Hugh Grant una battuta salta sempre fuori e anche per una canzone canzone come How can you mend a broken heart musica dei Bee Gees e interpretazione nera romantica fino allo spasimo spasimo di Al Green Oppure risalire fino a Pretty Woman e a True Lies o a Quattro matrimoni e un funerale ricorrere a Sliding Doors o perfino al Diario di Bridget Jones o per disperazione disperazione a un altra commedia qualsiasi antica o recente recente purché abbia i dialoghi come si deve un intreccio gradevole gradevole o almeno qualche battuta da citare il giorno dopo Oppure oppure Oppure in certe serate particolarmente depresse può anche anche venire voglia di metterla sul tragico Non un tragico qualunque ma un tragico paradigmatico E di pensare quindi che il vizio del cinema italiano contemporaneo assomigli assomigli nel suo insieme anche al peccato originale e mortale della cultura italiana contemporanea Che sicuramente viene viene da lontano e andrà molto lontano ma nel frattempo si trova nella solita fase di transizione Il che vuole dire una volta sputacchiata alle spalle la cultura precedente perché ci si era accorti da un pezzo che oddio !, non funzia ma
La cultura degli italiani 157 per pigrizia o per abitudine e ignavia non se ne erano tratte tutte le conseguenze si procede su base empirica cioè rigorosamente rigorosamente a tentoni pur conservando nell indole tutti i vecchi difetti come se fossero ancora qualità E rivendicandoli i difetti di tanto in tanto ricorrendo al falsetto con effetti comici o grotteschi che farebbero l invidia invidia di numerosi registi cinematografici nostrani ma che sul piano della decenza pubblica risultano solo sconvenienti altro che trasgressivi o innovativi o almeno controcorrente Affari di karma Allora dicebamus Lo choc dell Ottantanove non ha sorpreso sorpreso affatto i più svegli e tempisti i duttili gli estemporanei estemporanei quelli che detenevano la facoltà sopraffina di fiutare lo spirito del tempo e di atteggiarsi e acquartierarsi di conseguenza conseguenza come per innata capacità medianica e logistica Fenomenali Fenomenali interpreti della lotta di classe in quanto principio discriminante nell economia nella storia nella filosofia nel diritto e in qualsiasi altra disciplina umanistica si sono trasformati con una prestazione alla Fregoli in esegeti e banditori della cultura liberale Straordinari esempi di reincarnazione hanno reso evidente evidente il ciclo prodigioso del passaggio da sinistra a destra illustrato dalle parole del saggio La violenza del sistema è una specie come un altra di violenza La borghesia … deve mantenere lo sfruttamento dell uomo sull uomo l arretratezza del materiale umano da utilizzare nella produzione produzione la sperequazione sociale e patrimoniale la mercificazione mercificazione dei sentimenti e rapporti personali e la manipolazione manipolazione della cultura Come hanno sottolineato con puntigliosa affettuosità L Espresso e l Unità l autore di questa prosa non è né un filosofo marxista né un compagno compagno che sbaglia Si tratta del professor Gaetano Pecorella Pecorella che oggi è uno degli avvocati di punta del cavalier Berlusconi Berlusconi nonché parlamentare di prima fila di Forza Italia Una trentina d anni fa criticava sulle riviste di sinistra il
158 Post-italiani ruolo reazionario del giurista che rifiutava la violenza di piazza ma ammetteva il bieco reazionario la violenza esercitata dallo Stato nelle sue forme coercitive e per questo accettava senza fiatare un sistema normativo tendenzialmente tendenzialmente fascista Varrebbe per il Pecorella attuale e per i molti pellegrini dell ideale come lui l apoftegma immortale di Raymond Aron enunciato all epoca di un revirement abbastanza vertiginoso vertiginoso di Jean-Paul Sartre e della gauche intellettuale parigina parigina divenuti improvvisamente così antisovietici da attirarsi attirarsi il borbottio del grande maestro liberale Tutto accade come se essi trovassero un merito straordinario a distaccarsi distaccarsi dal loro delirio precedente senza però domandarsi perché perché abbiano delirato e se non abbiano cominciato a delirare delirare nuovamente Appunto Ma in una visione più tollerante pacificata mondana e ovviamente liberale la metamorfosi politicointellettuale politicointellettuale dell avvocato Pecorella dall ultrasinistra all all ultraliberalismo va considerata un episodio fortuito del suo karma uno scarto inessenziale nel ciclo delle reincarnazioni reincarnazioni Che egli si reincarni essendo ancora in vita non è che un dettaglio Basta infatti un mantra azzeccato per ripristinare ripristinare l armonia dell universo e la perfetta sintonia con il trend spirituale e politico prevalente Dall Ottantanove erano rimasti invece traumatizzati gli ingenui quelli che avevano acceso il conto con Einaudi per l Enciclopedia e le grandi opere e si erano affaticati sulle complesse prose dei Quaderni piacentini convinti com erano che la cultura si sarebbe rivelata nel lungo periodo periodo uno strumento di riscatto della classe operaia Ma nel lungo periodo si sa come va a finire è passato tanto tempo che adesso li si può perdonare Purtroppo erano anche quelli che avevano cominciato a stroncare la pazienza pazienza altrui in quegli anni là con la contestazione e Herbert Herbert Marcuse e il concetto passe-partout della desublimazione desublimazione repressiva tu credi povero illuso di essere ribelle e rivoltoso perché metti sul giradischi Satisfaction
La cultura degli italiani 159 dei Rolling Stones mentre in realtà il sistema capitalistico e le multinazionali ti stanno assoggettando nel momento in cui ti concedono una falsa trasgressione Erano più o meno gli stessi che si erano scaldati all idea della lotta dura e bellissima che avrebbe condotto la rivoluzione rivoluzione dall utopia alla realtà effettuale Nel frattempo cioè nella fase di passaggio utopico bisognava sopportare pazientemente per la loro stringente dogmatica gli approfondimenti approfondimenti terzomondisti tratti da I dannati della terra di Fanon senza mai dimenticare La guerra di guerriglia e altri altri scritti politici e militari del Che Guevara oltre naturalmente naturalmente al temibile classico dei classici L uomo a una dimensione dimensione cioè il Marcuse più pessimista che guardando l America con i grattacieli e le macchine sullo sfondo della della vertiginosa velocità del capitalismo fordista non trovava trovava di meglio che leggere e mettere in nota libri desolati che giustificassero sul piano dialettico la sua naturale e aristocratica pulsione antimoderna la resistenza del sangue sangue blu hegeliano e freudiano agli schemi organizzativi della prepotente industria meccanica americana Oppure i maoisti che non leggevano libri perché li ritenevano ritenevano uno strumento potenziale di corruzione borghese eppure immaginavano il maoismo come la premessa di una società liberata anarchica senza Stato E poi tutti i duri duri e puri che sarebbero confluiti nel movimento studentesco studentesco che amavano moltissimo indire scioperi formare comitati comitati unitari di base fare sit-in occupare licei dormire nel sacco a pelo sfidare la polizia con slogan brutalissimi spaventare spaventare gli insegnanti dicendo cose orribili in modo da provocare il loro rigurgito d ordine sconfortato rassegnato rassegnato di conseguenza autoritario insomma fascista Mentre Mentre le ragazze le vivaci coetanee sembravano più disinteressate disinteressate e occupate in faccende assai più pragmatiche a parte qualche pasionaria destinata a finire sulle barricate sui giornali o alla ricerca e alla teorizzazione del punto G Il complicatissimo Eros e civiltà lo si poteva trovare tutt al più fra le cose di certe trentacinquenni nubili che ricoprivano
160 Post-italiani ruoli dirigenti nell Azione cattolica e tentavano una loro personale sintesi fra Marcuse e l enciclica Populorum progressio progressio un sincretismo pieno di patimenti che si sforzava di far convivere don Milani e papa Montini Le caratterizzava una speciale indole sofferente una bruttezza irrimediabile portata se non con eleganza almeno con serena consapevolezza consapevolezza a cui si aggiungeva una propensione in genere altrettanto altrettanto dolente all amore per il prossimo A parte la piccola élite di Lotta continua e qualche leader leader di Potere operaio che sono finiti nei giornali nelle case case editrici in qualche altro centro decisionale e qualcuno anche in politica perché è sempre meglio che lavorare gli altri nel frattempo si erano sistemati nella scuola a insegnare insegnare o in ogni caso nel settore pubblico perché allora vigeva il criterio che lavorare nel comparto statale alle Poste all Inps o in un ufficio dell anagrafe allontanava l idea capitalistica dello sfruttamento diretto o indiretto attivo o passivo e l annacquava in una serie infinita di mediazioni burocratiche e di opacità strutturali senza controlli così da dissolvere la catena di comando in un rapporto tanto impreciso da risultare non vincolante L illusione scolastica Per tutti costoro l avvento del liberalismo è equivalso a una catastrofe incresciosa a cui non erano preparati Specialmente Specialmente quelli che avevano ottenuto un impiego nella scuola pubblica inventandosi una vocazione e ritrovandovi ritrovandovi una finalità sociale Molti di loro si erano forse illusi di poter sostituire la rivoluzione con la sperimentazione perché per un paio di decenni tutto ciò che era sperimentale sperimentale diventava implicitamente buono progressista laicodemocratico-antifascista laicodemocratico-antifascista Ci avevano creduto certo in buona fede come avevano creduto nell aggiornamento extrema ratio dell impegno Nei casi professionalmente più romantici e psicologicamente inquietanti l aggiornamento aggiornamento era infatti diventato una mistica non solo un meccani-
La cultura degli italiani 161 co totalizzatore di punteggi ai fini dei concorsi Fin dagli inizi i reduci della rivoluzione si erano fatti l idea che le strutture in cui lavoravano non erano articolazioni funzionali funzionali bensì comunità organiche in cui poteva svilupparsi svilupparsi un progetto radicale A scuola si erano lasciati convincere convincere con facilità che il bambino citato sempre al singolare per segnalarne una dimensione mitologica come se fosse il puer aeternus di James Hillman doveva essere sottratto all autoritarismo intrinseco all insegnamento in modo da liberarne la natura roussoiana di eccellente selvaggio Brave maestrine maltrattatissime dallo Stato patrigno avevano accettato con tanta buona volontà il comandamento comandamento antipassatista che per imparare a leggere e scrivere i ragazzini dovessero partire dal grafo sgorbiare i quaderni quaderni senza preoccupazioni né estetiche né semantiche finché per un miracolo dell antipedagogia lo sgorbio non si sarebbe evoluto in una firma in uno stampatello in un corsivo decifrabile insomma nel controllo calligrafico maturo maturo per quanto tardivo della scrittura Altre storie e altri tempi quando le mamme insegnavano ai bambini a compitare compitare a bi ci in modo rigorosamente conservatore ma funzionale sicché questi andavano spesso a scuola che già sapevano leggere e scrivere con le vecchie maestre che gongolavano di soddisfazione per le doti dei pupi Adesso grazie al grafo e allo sgorbio ci si mette un anno se il dio dei grafi collabora e i figli dell età techno espertissimi espertissimi di giochi molto complicati alla playstation continuano continuano a leggere con il dito sulla pagina fino alle medie sillabando in modo inarticolato ai limiti della disabilità E via di questo seguito a pioggia a cascata Quella affettazione affettazione modernizzante mutuata dalle operine culturalmente culturalmente così eccitanti e letterariamente tanto gustose di Carlo Ginzburg e Piero Camporesi che aveva consentito di trasformare ogni storia in una microstoria ogni successione successione di avvenimenti in un proliferare anonimo dopo aver sistemato opportunamente nella biblioteca di casa Bloch Febvre Braudel Duby Le Goff Le Roy Ladurie
162 Post-italiani aveva trasformato la concezione di ogni storia in una storia storia sociale e si era impressa nei libri di testo canonici costringendo le maestre e le professoresse a insegnare notizie notizie generiche sulla vita quotidiana a Pompei prima dell dell eruzione o nella Roma tardoimperiale Sicché i ragazzini sono venuti su senza sapere niente dei sette re di Roma né degli Orazi e dei Curiazi né della madre dei Gracchi né di Odoacre re degli Eruli per non dire di Romolo Augustolo Augustolo ultimo imperatore senza fortuna La vecchissima polemica sessantottesca contro il nozionismo nozionismo aveva dispiegato tutto il suo potenziale con lentezza lentezza ma in modo implacabile come un onda d urto che allargava allargava i propri cerchi con effetti crescenti nel tempo e sulle psicologie Insegnanti democratici si erano affiancati a genitori democratici in una collegialità fissata da appositi appositi organi Volevate l interdisciplinarità Eccola bella calda calda Nei licei si era imposto come testo base Il materiale e l immaginario di Remo Ceserani e Lidia De Federicis una bibbia transgenerazionale un opera sofisticata il vero e unico manuale totale interdisciplinare in cui trasparivano strumentazioni come la semiologia e lo strutturalismo La contestualizzazione veniva realizzata dal testo dal docente docente dalle capacità percettive e categoriali dell alunno accidenti accidenti si insegnava un metodo non una serie di curiosità slegate o eterogenee Basta con lo strano ma vero con gli episodi celebri con le date le paci le guerricciole le successioni il cuius regio eius religio la Prammatica sanzione i matrimoni morganatici morganatici il Dio me l ha data l Obbedisco Il materiale è la storia storia nel suo fluire la successione delle civiltà la struttura concreta il tempo lungo dei cambiamenti lo spessore bradisismico bradisismico dei cicli economici mentre l immaginario è il riflesso di tutto ciò nelle opere intellettuali nella scrittura nell arte nella prosa scientifica nei capolavori ma anche nei testi anonimi nelle testimonianze dei marginali nelle lettere commerciali nei documenti professionali Come nelle migliori pedagogie anche in questo caso si
secolo che si è stabilmente affermata nel maggico Terzo Millennio Va da sé che il La cultura degli italiani 163 commetteva un peccato di ottimismo nel senso che si pensava e si continua a pensare che la popolazione scolastica scolastica sia la migliore possibile quindi da sollecitare con riflessioni riflessioni e metodi meglio ancora con metodologie con approcci che richiedono una dedizione completa un martirio quotidiano Sotto sotto serpeggiava l idea della scuola come di una comunità di lavoro un laboratorio sociopolitico sociopolitico un atelier spirituale in cui si sarebbe realizzata la fusione degli animi cioè il miracolo immateriale del modellarsi di una coscienza condivisa Per la verità sarebbe bastato guardare le facce degli studenti adolescenti o postadolescenti osservando quelle fisionomie medioborghesi o tardoproletarie l abbigliamento abbigliamento le acconciature tendenziose e i tatuaggi gli smalti neri o viola sulle unghie per temperare questo ottimismo sarebbe bastato qualche approfondimento sulle loro abitudini abitudini per capire in quale direzione si evolvessero i loro interessi Secondo i pessimisti verso una propensione generalmente generalmente irresponsabile al consumo al materialismo spicciolo all intrattenimento svaccato verso una spiccata brutalità nei rapporti fra i sessi l assenza di galateo come stile collettivo E allora perché si nutrivano tante illusioni illusioni così generose ma anche così irrealistiche Per quale ragione ragione nonostante l invecchiare grigio dei prof la loro perdita di status come raccontavano le indagini dello Iard corredata dal disincanto professionale dallo stipendio stipendio effettivamente di merda dalla conseguente femminilizzazione femminilizzazione del corpo docente e via andare Inermi di fronte all attacco liberale Se si fosse messa a fuoco la realtà effettuale e addirittura addirittura fisiognomica della scuola e non il wishful thinking sarebbe sarebbe stato più facile capire che cosa significò a partire dagli anni Novanta l avvento del liberalismo nella variante variante italiana del tornante del
164 Post-italiani liberalismo di questa ondata non è un pensiero coerente o sistematico Non è nemmeno un pensiero È più che altro un atteggiamento Anzi è l atteggiamento Quel fattore imprecisato che conferisce e garantisce uno stile Quella sovrana disposizione mentale che consente di fare a pezzi tutta ma proprio tutta l antropologia precedente e con diverse risatine di compatimento Già se i valori e i criteri erano interamente collocati nella sfera pubblica nel collettivo collettivo nella eh già solidarietà nel sociale e dunque anche anche nel territorio nel quartiere in ciò che è collegiale nel confronto nel dialogo la variante tarda del liberalismo è l esatto opposto È la sua negazione immediata l antitesi qui e ora In genere i nuovi liberali non hanno fedi da propagare né principi da sancire tuttavia possiedono un antipensiero una specie di canone antidogmatico un grimaldello che permette di esercitare lo scetticismo su ogni aspetto del vivere vivere pubblico Hanno imparato molto velocemente due o tre cosine la prima delle quali è che l utopia il tic di Platone Platone progenitore dei totalitarismi secondo il filosofo Marcello Marcello Pera conduce di filato alla dittatura loro i superliberali superliberali l applicano con una spettacolare generalizzazione non dico a qualsiasi forma progettuale ma a qualsiasi disegno o abbozzo anche lontanamente sospettabile di intenzionalità strategica o di finalismo Questa visione del mondo e della cultura è di fatto inarrestabile inarrestabile perché rifiuta qualsiasi presupposto contesta o- gni postulato considerandolo un prodotto inquinato politicamente politicamente Perciò si sente autorizzata a trasformare in dubbio ogni certezza nutrita dai cittadini più conformisti lambiti ma non convertiti dall ondata Cioè quelli che non hanno capito subito allo scoccare dell ora che i cardini del pensiero progressista sono antiquariato e che basta il più semplice dei bignamini liberali per riportare ogni discorso idea nozione concetto alla sua ossatura reale rivelandone gli orpelli ideologici e le sfumature manipolatorie manipolatorie
La cultura degli italiani 165 Come tutti i pensieri totali anche il nuovo liberalismo di massa è un ideologismo Tuttavia a forza di ripetere i suoi schemi ha riscosso successi via via più significativi Ha convinto buona parte degli italiani che la proprietà non è più un furto che i magistrati sono mossi da interessi interessi di carriera o mediatici che la sinistra rovescia sempre la frittata che il privato è meglio anche quando è peggio che i capisaldi interpretativi della storia d Italia nel Novecento Novecento sono superfetazioni politicizzanti che in economia non esistono regole ma solo strumenti Di fronte a questa filosofia supersemplificatoria quindi irresistibile nell Italia del pragmatismo ritrovato il mondo mondo di ieri quello degli insegnanti democratici e delle famiglie famiglie di sinistra dei genitori progressisti e degli organi collegiali è apparso immediatamente come il pianeta dell dell inutile complicazione fondata sulla farraginosità sindacalizzata sindacalizzata e costruita su velleità programmatorie e manie regolatrici Di fronte a quel mondo era sufficiente citare Max Weber e il castello incantato crollava al rallentatore come nella sequenza finale di Zabriskie Point Pink Floyd inclusi Non si può immaginare quale sia stato il prezzo psicologico psicologico pagato da quei nuclei di società italiana che avevano compiuto uno sforzo immane per rifarsi una cultura dopo il marxismo Di fronte ai primi sintomi conclamati per la cultura alta il compito o l escamotage era stato piuttosto semplice Di fronte al progressivo sfacelo dell universo comunista ha scritto sulla Stampa Ernesto Galli della Loggia a proposito della politica editoriale di Giulio Einaudi Einaudi la prima soluzione già durante gli anni Sessanta era emersa in modo quasi automatico evitare accuratamente di spingere l indagine e la critica alle origini della Cosa bensì teorizzarne la ” degenerazione ” e predicarne un uscita uscita ” da sinistra ” abbracciando tutte le ” eresie “, gli scavalcamenti scavalcamenti le fantasie e i terzomondismi che servono per l appunto a mantenere in vita fino al limite del possibile il mito del ritorno alla purezza del marxismo rivoluziona-
166 Post-italiani rio Ma che succede invece agli intellettuali-massa ai laureati ai fuoricorso agli insegnanti agli assessori alla cultura che si erano sorbiti di tutto perfino le nove ore del Novecento di Bernardo Bertolucci e l epica socialista ai tempi del compromesso storico e che ora si trovavano di fronte inopinatamente il pensiero incontestabile della nuova nuova epoca Loro che avevano fatto una fatica indicibile per uscire dalla gabbia delle vecchie categorie ideologiche e per invaghirsi invaghirsi come in un flirt tutto filosofico del progetto totalitario di Ruggiero Romano dopo aver visto crescere l Enciclopedia Enciclopedia Einaudi dal 1977 in avanti un opera non da consultare ma da leggere !, che allora prefigurava un relazione affettuosissima affettuosissima intima e perdurante con la più avanzata cultura progressista mondiale E che avevano sempre loro sostituito sostituito il canone politico-ideologico del marxismo dapprima con sperimentazioni intellettuali sul filo dell eresia con autori oggi largamente dimenticati ma allora struggenti e importantissimi importantissimi e in seguito erano sprofondati in ogni vicenda intellettuale intellettuale che apparisse di tendenza che fosse provocatoria o anticipatrice che individuasse il filo rosso o il lato ultravioletto ultravioletto la semiologia di Umberto Eco e di Roland Barthes le invenzioni di Baudrillard l antropologia misterica di Girard Girard il postmoderno debole di Gianni Vattimo e di Pier Aldo Rovatti i tentativi di lettura critica o criptica di Massimo Massimo Cacciari e la Krisis le teorie dello scambio politico nelle nelle disquisizioni di Gian Enrico Rusconi il recupero di Alvaro Alvaro Vitali tanto per relax e poi come niente la teologia politica di Carl Schmitt e Hans Jonas per identificare il principio di responsabilità quello che dovrebbe preservare il mondo per le nuove generazioni infine addirittura Oltre la destra e la sinistra di Anthony Giddens con il miraggio della Terza via quale ultimo rifugio dei socialisti in fase di pentimento su quasi tutto altrimenti non restava che buttarsi di sotto e addio
Desiderano signori un catalogo del sublime Vero è che i lettori più volonterosi gli innamorati della cultura e dei libri e dicendo libri si intende la grafica il colore colore delle copertine le dimensioni delle gabbie nella pagina il Bodoni la qualità sopraffina della carta si erano consolati con un imprendibile nonsoché filosofico un idea altissima quanto costitutivamente equivoca l editoria oltre di Roberto Roberto Calasso Nel momento in cui erano scomparse le certezze certezze e i paradigmi nel noioso post della rivoluzione non avvenuta potevano venire buoni i dubbi gnostici i dilemmi esotici ed esoterici le ambiguità spirituali mai risolte volutamente volutamente indecidibili di Adelphi Si fa presto a stabilire che si trattava solo di un risarcimento risarcimento estetico allo smarrimento culturale Dopo di che però le domande vengono giù a pioggia a cominciare da quella più goffa eppure più irritante ma dopotutto il sublime sublime è una cifra di destra o di sinistra Nel 2002 quarantennale quarantennale di Adelphi mentre la casa editrice guidata da Roberto Roberto Calasso segnalava la ricorrenza con Adelphiana primo numero di una pubblicazione permanente fatta di inattualità reale e immaginario la formula è di Cesare Garboli il quesito sembrava formulato apposta per ridurre ridurre l identità di un intera esperienza culturale filosofica letteraria letteraria scientifica alla grossolanità di uno schema condizionato condizionato dalle miserie della cronaca come a voler trasporre la profondità dello spirito nel chiacchiericcio del politichese politichese O peggio ancora equivaleva a chiedersi in che posizione si colloca sull asse progresso / conservazione tutta una letteratura e una visione del mondo che ambisce a essere eterna o almeno atemporale Una volta Calasso dichiarò che l Einaudi aveva fallito il suo compito perché si era lasciata lasciata tentare dalla pedagogia politica pretendendo di proporsi proporsi come coscienza nazionale Mentre un editrice plasmata plasmata dall opus di Nietzsche curato dalla passione filologica e dal puntiglio ecdotico di Giorgio Colli e Mazzino Montina-
168 Post-italiani ri può contemplare la realtà soltanto attraverso la mediazione mediazione dell assoluto della vertigine dello stupore della contemplazione contemplazione della smisurata prepotenza del testo Così ecco una sequenza di antropologie estreme e di eresie radicali Eppure dal 1948 al 1957 il fondatore di Adelphi Luciano Foà era stato iscritto alquanto classicamente classicamente per l epoca al Pci non perché fossi marxista ma perché come molti allora vagheggiavo una società rinnovata rinnovata e si era trovato accanto l attivista Giangiacomo Feltrinelli Feltrinelli Frequentava l ambiente di Giulio Einaudi Bobbio Bobbio Ponchiroli Boringhieri Lucentini Calvino Pavese oltre alla frangia degli olivettiani di Comunità Piuttosto Piuttosto la prospettiva inattuale proveniva dall ispiratore eccentrico e semisegreto della casa editrice il triestino Bobi Bobi Bazlen con le sue inclinazioni verso letterature umanesimi umanesimi e antiumanesimi di confine e di crinale e di soglia e di faglia e di limite Tuttavia se si prende il catalogo Adelphi nel suo insieme insieme un libro fatto di libri è difficile sfuggire alla sensazione sensazione che Calasso e la sua compagine abbiano modellato se non la coscienza senz altro il gusto degli italiani desiderosi desiderosi di cultura dettando tendenze ed evocando suggestioni suggestioni dalla Mitteleuropa fanée di Arthur Schnitzler e Joseph Joseph Roth ai romanzi contemporanei di Milan Kundera e Mordecai Richler sempre in un clima di allusione intellettuale intellettuale tanto sagace e scaltra che spetta implicitamente al lettore accettare il dogma o il sofisma culturale suggerito per non passare nella zona grigia degli esclusi non ha nessun peso essendo puro epifenomeno mediatico che due dei massimi successi letterari di Adelphi per l appunto appunto l insostenibile Kundera e la Versione di Barney di Richler siano stati lanciati e sostenuti da due viziosi cultori cultori del trash come Roberto D Agostino a Quelli della notte e a distanza di anni Giuliano Ferrara sul Foglio Foglio E subito dopo non si sfugge neppure all idea che il gusto gusto supremo di Calasso si sia espresso non soltanto nella
La cultura degli italiani 169 selezione della narrativa ma in modo perfino più insidioso insidioso ed eccentrico nell individuazione di modalità sociologiche sociologiche altre Per esempio con il tentativo fallito solo per l impermeabilità del mercato di designare l Homo hierarchicus hierarchicus dell antropologo Louis Dumont come un opera-paradigma opera-paradigma un modello in grado di interpretare tanto la struttura di potere dell India castale quanto l organizzazione organizzazione simbolica e funzionale delle società postindustriali con il sottinteso forse non proprio democratico e certamente certamente non ugualitario di una possibile immutabilità delle delle strutture sociali Oppure con l opera di Douglas R Hofstadter Hofstadter Gödel Escher Bach un Eterna Ghirlanda Brillante presentata in modo da illustrare l intelligenza artificiale come un divertissement intellettuale alla stregua di una variazione anamorfica della scienza E ancora proponendo proponendo Il grande massacro dei gatti l opera di Robert Darnton su quel Settecento che precede la Rivoluzione francese come una lettura di gusto una storia fatta di stories lasciando volutamente sullo sfondo e al puntiglio critico-accademico critico-accademico degli studiosi la questione problematica di un metodo che intreccia la ricostruzione delle mentalità con l antropologia antropologia sul campo e l ermeneutica sociale concreta di Clifford Geertz L accademia seguirà È in queste sfasature intenzionali che si manifesta lo smisurato talento adelphiano per la contaminazione nella capacità di accostare al determinismo determinismo etologico di Konrad Lorenz gli slittamenti new age del Tao della fisica di Fritjof Capra al liberalismo storicistico di Benedetto Croce la mitografia di Giorgio de Santillana o le configurazioni psichiche di James Hillman Punteggiando il tutto con una quantità micidiale di libri cult dall efferato Siddharta di Hermann Hesse agli aforismi di Karl Kraus da Cioran a Colette da De Quincey fino all ultimo dei grandi reazionari affiorati da una biografia misteriosa il colombiano colombiano Nicolás Gómez Dávila l autore di In margine a un testo testo implicito che piace molto a destra perché la sua albagia ispano-americana è una delizia apocalittica che rivaleggia
170 Post-italiani con Karl Kraus con Cioran con i più pessimisti fra gli esteti esteti e gli avversari della civiltà di massa Insomma viene da chiedersi se insieme alle profondità insondate di Massimo Cacciari e alle vertiginose superficialità superficialità di Alberto Arbasino e fissando per sempre in un canone canone letterario adelphiano Nabokov e Sciascia Bernhard e Márai e mettendo sullo stesso piano cineserie leggerissime leggerissime e impenetrabili pesantezze indoeuropee non passi un idea di totale transfert all impolitico come unica chance intellettuale per i contemporanei in un mondo che ormai affastella solamente detriti logici E che la sola scintilla del sovrumano si possa rintracciare per via gnostica nelle gemme nelle schegge nei cristalli che traspaiono così vividamente dai testi stando ai risvolti di copertina modellati dal vigore metaforico di Calasso Dopo di che si tratterebbe di capire se questo processo di estetizzazione non abbia condizionato i buoni e volonterosi lettori inducendoli inducendoli a pensare che le modalità contemporanee dell agire agire politico vadano messe in catalogo unicamente sotto la sigla delle apocalissi filosofiche e letterarie Se fosse così verrebbe naturale sospettare che le generazioni generazioni cresciute con il Robert Pirsig dello Zen e l arte della manutenzione della motocicletta come alternativa al manuale manuale di filosofia se la siano voluta di finire con l idolatria filistea filistea per Bruce Chatwin e le vacanze esotiche alle Seychelles Seychelles o di qua e di là Patagonia compresa Succede talvolta di infatuarsi della grande cultura per le ragioni sbagliate scambiandola per bellettristica E succedeva a molti di fraintendere che la cultura anche quella di uno straordinario straordinario editore come Adelphi fosse naturaliter di sinistra mentre loro Calasso e gli altri pensavano semplicemente che fosse sopra o aldilà o in un altrove inesprimibile Aiuto siamo liberali anche noi Mentre a Bologna anni prima … Sarà stata mettiamo la metà dei Settanta al primo piano di un palazzo in via
La cultura degli italiani 171 Santo Stefano a due passi dalle Torri fra le colonne della sala riunioni del Mulino e dopo qualche discussione un po casinista Michele Salvati e Romano Prodi convenivano convenivano spontaneamente su un criterio teorico-pratico di base piuttosto che occuparsi dell ultima impalpabile variazione variazione della teoria sraffiana del valore e della produzione di sofismi a mezzo di sofismi valeva la pena di mettere sotto osservazione l economia italiana nel suo aspetto fenomenologico fenomenologico Ed ecco allora voluminose ricerche sull industria industria delle calzature sulla produzione di piastrelle nel distretto ceramico di Sassuolo sull industrializzazione diffusa nelle Marche in sostanza su un Italia osservata da vicino e non fantasticata o immaginaria sulle tre Italie con cui Arnaldo Bagnasco aveva parecchio complicato i discorsi sul dualismo fra Nord e Sud introducendo il profilo profilo di quella terza Italia dislocata lungo la direttrice adriatica che terminava in Puglia riguardo alla quale la squadra anconitana di Giorgio Fuà avrebbe condotto indagini indagini rivelatrici e lasciando capire che il rutilante Nordest Nordest poi scrutato in profondità dall occhio politologico di Ilvo Diamanti ha una storia non solo un passato prossimo prossimo clericale e un presente industriale tumultuoso Questo per dire che in Italia in tempi non sospetti e in ambienti non corrivi c era qualcuno che una cultura pragmatica la praticava on the field senza schifiltosità intellettuali intellettuali magari andando a vedere le fabbriche vere al di là dei cancelli perfino dentro i reparti al che Enrico Cuccia Cuccia sovrano della finanza laica dall alto del suo scranno sospirava Ma no non va bene caro Prodi perché poi ci si affeziona Con il problema più generale che quella cultura empirica piaceva molto a una parte delle élite ma sembrava piacere assai poco al grande pubblico evidentemente evidentemente perché non era entusiasmante non mobilitava emozioni non profetizzava catastrofi e non prometteva soluzioni portentose A distanza di tanto tempo scappa un pochino da ridere a sentire i nuovi liberali superconvinti che illustrano i vizi
172 Post-italiani cattocomunisti di certi ambienti già anche il comunista Salvati e il cattolico Prodi possono finire nella lista di proscrizione proscrizione come antiliberali e il loro approccio fenomenologico fenomenologico basato sui dati hard dell economia nazionale può essere tranquillamente dimenticato come se si trattasse trattasse di una subordinata irrilevante ma allora viene da obiettare da che parte sta l ideologia ?) Al punto che sarebbe sarebbe divertente evocare una vecchia riunione dei senatori senatori del Mulino da Nicola Matteucci a Nino Andreatta da Federico Mancini a Fabio Luca Cavazza e immaginare il loro divertimento loro filoamericani loro tutti orientati alle pratiche della sociologia e alla scienza politica alle scienze nuove anglosassoni loro tocquevilliani loro empirici empirici che avevano portato qui nella terra del crocianesimo crocianesimo Parsons e Merton ma anche Landgrebe e Carnap nonché Mosse e Fussell al pensiero che un giorno qualcuno qualcuno avrebbe filosoficamente messo la freccia e li avrebbe superati in liberalismo con l improvvisata sfacciataggine dei parvenu che ti sfarano in corsia di sorpasso mentre ti si attaccano al paraurti con il muso del gippone Belli i dibattiti molto accesi con Matteucci che continuava continuava a rimproverare sadicamente Giovanni Evangelisti il deus ex machina della casa editrice e di tutta la costellazione costellazione del Mulino perché non abbiamo pubblicato Rawls … e neanche Nozick !. Rawls in effetti lo aveva riscoperto Salvatore Salvatore Veca per la Feltrinelli facendolo pubblicare all avvio degli anni Ottanta dopo una decina d anni di sonno mentre mentre Anarchia Stato utopia l aveva tradotto Le Monnier cioè un editore certamente non da dibattito giornalistico-popolare giornalistico-popolare ed era diventato presto proverbiale grazie alla formula dello Stato minimo un espressione che nell età reaganiana reaganiana appariva seducente Altri tempi quando uno studioso liberale come Matteucci Matteucci poteva rimpiangere nello stesso tempo la mancata pubblicazione di un socialista come Rawls e di un virtuale virtuale neoconservatore come Nozick Ma ci sarà una ragione ragione se oggi i principali commentatori del più diffuso e pre-
La cultura degli italiani 173 stigioso quotidiano nazionale Ernesto Galli della Loggia e Angelo Panebianco per non parlare del maestro di tutti cioè Giovanni Sartori sono collocati o collocabili nel circolo circolo dell editrice bolognese o sono a essa in qualche misura misura riferibili È l indizio che da qualche parte in Italia esistono esistono luoghi in cui si avrebbe il diritto di commentare con un alzata di spalle la nuova dogmatica del liberalismo alla alla Pera nel senso di Marcello e dei fondamentalisti di Popper Eh sì Popper l epistemologo più citato dell ultimo decennio decennio Adottato da Giancarlo Bosetti il direttore della rivista rivista Reset per fare circolare aria liberale dentro la sinistra sinistra a costo di accettare anche le sue riflessioni anziane e reazionarie sulla televisione cattiva maestra Brandito dai suoi seguaci italiani che ne hanno fatto un totem indiscutibile indiscutibile riproposto con una regolarità che alla fine attingeva attingeva l abitudine e sfiorava il fastidio Ma in che cosa consisteva l irresistibilità di Karl Popper nel frammentario mondo culturale postmarxista Probabilmente Probabilmente l aspetto più attraente del pensiero del filosofo austriaco è stato la sua traducibilità divulgativa Le congetture congetture le confutazioni la falsicabilità Letto Popper si poteva pensare di custodire nel ripostiglio una cassetta degli attrezzi attrezzi per aprire il meccanismo del mondo moderno Il metodo metodo popperiano si era rivelato poi straordinariamente efficace efficace e anche felicemente anticonformista quando era venuto il momento di discutere le teorie o meglio i costrutti costrutti utopico-mitologici con i quali il pensiero della sinistra sinistra folk aveva edificato in Italia durante gli anni Settanta un teatro del mondo pretendendo di sostituirne le quinte e i fondali al mondo effettivo Le parole di Popper per chi vi si era imbattuto erano state un balsamo deliziosamente minimalista a fronte dei minacciosi massimalismi in circolazione allora La società aperta era una boccata d aria rispetto ai plumbei progetti progetti di collettività pianificate I suoi conflitti deboli ma incessanti incessanti connaturati alla vita collettiva confluivano in un
174 Post-italiani metodo di descrizione che appariva infinitamente più ricco moderno addirittura spumeggiante rispetto agli schemi interpretativi fondati sui principi del materialismo dialettico e della lotta di classe La definizione della democrazia democrazia come semplice antidoto alla dittatura era perfino perfino eccitante se paragonata alla retorica con cui questa parola parola veniva agitata e stravolta La società aperta implicava domande non su chi il popolo i filosofi deve comandare comandare ma su come si possa strutturare un sistema di controlli istituzionali per impedire che chi governa faccia troppi danni Così c è un prima e un dopo anche per Popper Prima e si intende prima dell Ottantanove lo si considerava a eccezione di alcune cerchie illuminate un filosofo fastidiosamente fastidiosamente fuori moda un mitteleuropeo conservatore un intellettuale arido e vecchio stampo un liberale Dopo Dopo cioè dopo la caduta del Muro è diventato una specie di guru popolare Alla ricerca di creatori di paradigmi gli orfani del pensiero ideologicamente forte hanno creduto di trovare nel vecchio oppositore del neopositivismo viennese viennese e dell Institut für Sozialforschung di Francoforte il nuovo Grande Solutore il possibile timoniere che guida la zattera tra i marosi del naufragio postmoderno Solo che Popper per l appunto fornisce un metodo o un antimetodo Che risulta efficace per congetturare smentire falsificare mettere alla prova e sconfiggere un numero sterminato di ismi Ma come succede talvolta ai filosofi grazie al cielo non dice poi molto sul che fare Va bene per un bagno di liberalismo non per mettere a punto un programma politico Più che altro è utile per criticare criticare i programmi politici altrui Ma non appena i popperiani popperiani conquistano il potere o per meglio dire si trovano dalla parte giusta quella che vince e si insedia nelle posizioni posizioni di governo la tentazione di insegnare agli altri il liberalismo liberalismo a bastonate intellettuali diventa molto forte Uno dei principali vessilliferi del liberalismo a tinte decise decise è il presidente del Senato Marcello Pera un filosofo della
La cultura degli italiani 175 scienza che dopo essere stato eletto alla seconda carica dello dello Stato concluse il suo discorso d insediamento con l imprevedibile imprevedibile esclamazione Viva la libertà come se si fosse trovato davanti a un tribunale del popolo in Cambogia Un altro esempio vibrante di questa ideologia anch essa assoluta assoluta e assolutizzante Pera l ha offerto nell agosto 2002 al Meeting di Comunione e liberazione a Rimini Il presidente del Senato comincia con la Repubblica di Platone e parla dell dell idea platonica di disegnare una costituzione etica ed estetica della società in termini divini In realtà dice si tratta di un opera generosa quanto si vuole dalle conseguenze conseguenze diaboliche E qui dopo aver accennato all assurdità assurdità totalitaria dell idea che la società si possa plasmare come una statua al tornio o una figura su una tela a partire da un disegno un modello giunge alla sua conclusione Per la verità non è una conclusione insensata anche Arthur Koestler in Buio a mezzogiorno fa condannare a Rubasciov Rubasciov il progetto sovietico della società rivoluzionaria con un argomento di questo genere Abbiamo voluto fare della storia un esperimento di fisica e ne è seguito il Gulag Gulag ma il superliberale Pera va fino in fondo Da idee come queste scaturisce e di fatto è scaturito di tutto e di peggio È scaturito il collettivismo il comunismo il totalitarismo il costruttivismo il giacobinismo lo stalinismo il fascismo Sono scaturite la polizia segreta la censura i campi i gulag le deportazioni le scomuniche le purghe le pulizie etniche etniche la shoah Non manca niente a quanto pare Ora che il pensiero utopico contenga i germi del totalitarismo totalitarismo è una di quelle idee abbastanza brillanti né vere né false che vanno misurate con il metro della storia e verificate su qualche scala empirica e che di solito consentono consentono all autore di praticare autorevoli ed eleganti per quanto prevedibili esorcismi contro il male ontologico Tuttavia instaurare un rapporto millenario di causa ed effetto effetto fra Platone e Stalin anche se in via figurata è una forzatura retorica resa possibile soltanto dalla fiducia di Pera nella propria concezione liberale È un hegelismo in-
176 Post-italiani volontario Oppure una trovata monocausale cioè una specie di barzelletta filosofica da raccontare ai fedeli Come Come il Woody Allen più visionario Ogni volta che ascolto Wagner mi viene voglia di invadere la Polonia Ma questa fede nel proprio criterio ermeneutico nel principio nel metodo e nell antimetodo non sarà un ulteriore ulteriore forma di superstizione razionalista Di determinismo determinismo storico-culturale Un altra illusione di possedere la verità o l antiverità Un sintomo di leggera ma non del tutto innocua chiusura intellettuale Di una ripetitività di un pavlovismo che quasi sempre richiamano l uffa pietà abbiamo capito Come disse paternamente scocciato scocciato il timido e gentile papa Pacelli all ambasciatrice americana Claire Booth Luce da poco convertita che gli decantava le virtù del cattolicesimo Signora sono cattolico cattolico anch io Già siamo liberali anche noi non c è bisogno bisogno di ripetizioni Altrimenti ci appelliamo al principio di Aron sul delirio di prima e il delirio di adesso Tanto più che bisognerebbe intendersi il dogma attuale è che non esistono dogmi che gli orientamenti derivano dal conflitto delle idee che non ci sono punti di vista precostituiti precostituiti che la verità è una sfaccettatura interpretativa E allora anche il dogma liberale potrebbe essere come afferma afferma senza inibizioni Karol Wojtyla rumorosa propaganda propaganda La diffidenza verso gli arricciamenti di naso del pensiero incontestabile ha una lunga storia per esempio a destra ma molto spesso anche a sinistra avevano sempre sempre fatto il possibile per riportare sulla terra i maestri del Partito d azione segnalandone le aristocratiche astrazioni e l inadeguatezza politica rispetto alle pieghe complicate della società italiana Troppo alteri sobri austeri e fatalmente fatalmente spocchiosi e sprezzanti gli azionisti ritirati nelle loro torri eburnee da cui si sporgevano per emettere sentenze sentenze definitive in costante peccato solitario di superbia verso ciò che è popolare o compromissorio verso l Italia alle vongole incapaci di capire perché il paese non seguisse seguisse le indicazioni provenienti dal loro magistero
Liberali che non hanno saputo dirsi cristiani Adesso invece bisognerebbe accettare il verdetto ultimativo ultimativo dei liberali di carriera Ma neanche per sogno Una cultura dovrebbe servire prima di tutto a spiegare la realtà per costruirla c è tempo Dentro l ambiente del Mulino Ernesto Galli della Loggia e Gian Enrico Rusconi ognuno seguendo proprie traiettorie di analisi hanno avuto una parte di nitido rilievo nel cercare di discernere il senso profondo della storia italiana a partire dal momento drammatico drammatico e caotico in cui crollò il fascismo Entrambi hanno indagato riflettendo soprattutto sui momenti di catastrofe storica la morte della patria avvenuta l 8 settembre a suo tempo cupa invenzione allegorica e lessicale di Salvatore Salvatore Satta in De profundis e di crisi civile la Resistenza contro contro nazisti e fascisti con l intenzione di rintracciarvi le premesse premesse degli sviluppi della vicenda repubblicana I saggi da loro scritti nella prima metà degli anni Novanta costituiscono costituiscono probabilmente gli esempi più rilevanti di scongelamento scongelamento della storia e della cultura nazionale con ripercussioni politiche e culturali che con ogni probabilità non sono state ancora valutate sino in fondo Galli della Loggia ha cercato di spiegare i motivi per cui il liberalismo nel nostro paese non è diventato un idea politica politica di massa in sostanza perché non c è stata un identificazione identificazione liberale collettiva che lo rendesse un abito mentale mentale condiviso Il liberalismo ha realizzato lo Stato sulla scia di una non riconosciuta guerra civile con la Chiesa e lo ha permeato della sua cultura ma la sua debolezza politica gli ha impedito di costruire la nazione così prima ha lasciato aperto un pertugio al fascismo attraverso il quale ha fatto sciaguratamente irruzione la dittatura dopo dopo la guerra invece è stato pesantemente condizionato dal partito cattolico la Dc e osteggiato dal gramsciancomunismo gramsciancomunismo del Pci senza giungere a una fusione efficace efficace tra libertà comportamentali ed etica pubblica Perché da noi il liberalismo e la sua cultura non sono mai giunti a
178 Post-italiani comprendere che il loro progetto di un ethos pubblico doveva doveva necessariamente coinvolgere in maniera propria e attiva la coscienza religiosa delle masse popolari cattoliche cattoliche e che fare ciò era possibile solo se essi si fossero rifiutati rifiutati preliminarmente di identificarsi in un opzione ideologica ideologica di rigida antitrascendenza E in secondo luogo perché il partito politico dei cattolici a causa dello sfondo storico sul quale la sua esperienza si collocava e per i limiti limiti intrinseci della sua natura e della sua dottrina non è riuscito salva l eccezione pur importantissima di don Sturzo a impostare e a vivere il proprio rapporto all all insegna o della pura e semplice appropriazione ovvero di un invincibile sentimento di subalternità-estraneità Allo Allo sforzo di egemonia senza le masse tipico dei liberali i cattolici sono stati capaci di opporre le masse senza alcuno alcuno sforzo di egemonia Era il 1993 quando l articolo che argomentava queste tesi fu pubblicato sulle pagine del Mulino La Prima Repubblica Repubblica stava cercando di uscire dal collasso di Tangentopoli Tangentopoli e dalla crisi fatale dei partiti storici e Galli della Loggia era convinto che dalle riflessioni esposte nel suo saggio dalla contrapposizione storica e dall ostilità genetica genetica fra lo Stato liberale e la Chiesa cattolica si dovesse trarre una conclusione obbligata Oggi questa conclusione conclusione sembra contenere un aspetto non tanto profetico quanto ostinatamente consapevole della posta politica in gioco in Italia un momento fondamentale vuoi di una qualsiasi rianimazione ed estensione della cultura politica liberale vuoi della costruzione di un ethos pubblico diffuso diffuso non può che passare attraverso l incontro tra quella cultura e la morale cattolica propria della fede religiosa più seguita del paese e comunque i principi cristiani nel cui retaggio si riconosce la gran parte dei cittadini italiani Anche per ricostruire il senso della nazione della sua unità storico-politica la via non può che essere questa … Solo dall incontro tra la morale cristiano-cattolica dei cittadini cittadini fra questa struttura decisiva della loro eticità indi-
La cultura degli italiani 179 viduale ” privata “, e i valori politico-statuali pubblici della democrazia liberale l Italia può sperare di iniziare una pagina nuova della sua storia L ottimismo di Galli della Loggia sulla persistenza dei valori cristiani nella società italiana era probabilmente il frutto naturale di una distorsione visiva generazionale e tuttavia la sua lettura intercettava con chiarezza l idea che lo sviluppo politico dell Italia contemporanea dovesse basarsi basarsi su un aggregazione o un integrazione inedita in modo da conciliare il senso comune cattolico ossia l adesione adesione tradizionale e di massa ai principi e ai simboli cristiani cristiani con le linee di un progetto politico che li facesse propri Lo aveva intuito Romano Prodi a favore del quale nel 1996 i parroci fecero una sorta di catechismo elettorale proprio perché l ex allievo dell Università cattolica prometteva prometteva di contaminare il liberalismo economico con la socialità socialità cristiana erano stati i suoi amici bolognesi gli economisti economisti come Stefano Zamagni che avevano convinto il papa nelle ultime encicliche in particolare nella Centesimus Centesimus annus a riconoscere l arena del mercato come una comunità civica e il profitto come un indicatore di efficienza efficienza non più come un prodotto del Maligno di suo Prodi Prodi ci aveva poi messo un buonsenso cattolico di marca emiliana emiliana e un ossequio alla dottrina sociale che sembrava conciliare gli animal spirits con la protezione dei più deboli Era il postkeynesismo in parrocchia una garanzia contro le tarde fissazioni socialiste di D Alema e dei suoi compagni e uno sbarramento nei confronti delle simmetriche fissazioni fissazioni laiciste di qualche accademico ultraliberista del Polo Eppure per la più classica delle ironie della politica sarebbe sarebbe stato Silvio Berlusconi grazie anche alle mediazioni di Paolo Del Debbio e con il supporto delle teorie di Baget Bozzo a realizzare la fusion più azzeccata non perché l i- conografia del Berlusconi padre di famiglia bravo marito marito e buon cattolico sia minimamente credibile ma in quanto l inventore di Forza Italia è riuscito ad assemblare
180 Post-italiani un cartello politico che riflette con naturalezza l indole italiana secondo lo stereotipo nazionale con i suoi peccati originali le sue colpe sempre veniali e comunque dissimulate dissimulate da veli di ipocrisia i suoi ravvedimenti più o meno meno operosi le sue contrizioni cerimoniali i suoi condoni liturgici le sue indulgenze rituali e ottimamente sottoposte sottoposte al merchandising contemporaneo Se questo è cattolicesimo Berlusconi è il papa all insaputa insaputa dell altro che se ne sta in Vaticano Però che genialità sfacciata sfacciata mettere insieme l ossequio formale al catechismo elementare elementare con l offerta di massa di culi tette e calcio Grande Fratello real-tv e dibattiti sulle scopate nella casa-reclusorio di Cinecittà costituisce una sintesi questa sì storicamente risolutiva è sufficiente sostituire la parola ethos di Galli della Loggia con ethnos l etica pubblica con i costumi prevalenti e il gioco è fatto Si ottiene la sovrapposizione perfetta fra la politica e il privato con l eccezione trasformata trasformata in norma il risultato sarà un Italia al quadrato in cui l élite élite intensifica a dismisura la vocazione condominiale della società e gratifica in modo speculare se stessa in quanto si percepisce come l espressione genuina del popolo o della gente senza il fastidio di modelli alti o aristocratici e comunque comunque senza la preoccupazione di migliorare le attitudini congenite né le proprie né le altrui Se dalla zona grigia esce il paese democristiano A sua volta Rusconi ha studiato la Resistenza il mito a un tempo più consolidato e più logoro della cultura di sinistra sinistra cercando di fondere l insieme di segnali percepiti nelle lunghe e problematiche conversazioni con Renzo De Felice con capi partigiani come il cattolico modenese Ermanno Gorrieri ma anche con protagonisti anomali della lotta di liberazione come l ultraliberale Edgardo Sogno la primula primula azzurra della Resistenza anticomunista Si è concentrato su un interpretazione non didascalicamente ortodossa ovvero ovvero sull idea che mentre le bande partigiane si scontrava-
La cultura degli italiani 181 no con i tedeschi e con le compagini repubblichine un ruolo ruolo decisivo lo avesse avuto la cosiddetta zona grigia coloro coloro che Giovanni Gentile maledisse come i prudenti che per istrazio oggi si chiamano attendisti cioè la popolazione popolazione non direttamente impegnata nella guerra civile estranea estranea psicologicamente al conflitto ideologico tra comunisti e fascisti che era stata diffidente verso il regime mussoliniano mussoliniano così come ora riluttava istintivamente a trasformare la Resistenza in una guerra di classe che in sostanza fosse stata stata questa società senza qualità a rendere meno traumatico traumatico il passaggio d epoca attutendo sul territorio lo scontro politico e garantendo nelle pratiche quotidiane e nelle routine routine famigliari una continuità perlomeno della società dato che quella dello Stato era stata infranta e la patria era più o meno morta con l 8 settembre e l ambiguo epitaffio la guerra continua stilato da Badoglio Ci si poteva plausibilmente chiedere perché un intellettuale intellettuale versatile come Rusconi passato nella sua carriera da Adorno e dalla teoria critica della società alle teorie dello scambio dall analisi della deflagrazione della Grande guerra guerra in chiave di teoria dei giochi ai temi della laicità e della religione religione civile e poi a Clausewitz e al pensiero prussiano -, perché mai dunque questo postcattolico ascrivibile alla sinistra sinistra problematica e problematizzante si fosse dedicato allo studio di un fenomeno storico che di solito veniva lasciato lasciato con una certa sufficienza agli studiosi di estrazione cattolica Una risposta ufficiale non c è tuttavia forse si può arrischiare arrischiare un ipotesi Occorreva spiegare come mai dopo l epopea resistenziale dopo gli onori ai combattenti del Cln e le medaglie d oro ai martiri dopo l esaltazione del ruolo del Pci nella Liberazione nazionale e soprattutto dopo dopo la nascita della Repubblica e la grande identificazione comunista nella Resistenza ci si fosse trovati di fronte piuttosto sbalorditi all Italia democristiana con il suo odore di sacrestia Forse l unica spiegazione si può rintracciare proprio in-
182 Post-italiani dagando le strutture comportamentali di quelle fasce sociali sociali che avevano subito il peso della guerra e dell occupazione occupazione resistendo a modo loro in un accezione prepolitica della resistenza cioè opponendo la normalità della vita comune comune all eccezionalità dolorosa del confronto militare e della guerra civile Come opera revisionista era molto più radicale delle filastrocche secondo cui è vero che i fascisti facevano schifo ma ci sono state anche le foibe come dicono dicono con una certa prevedibilità Gasparri e Storace e che i comunisti comunisti hanno monopolizzato la Resistenza strumentalizzandola strumentalizzandola con il corollario che la categoria dell antifascismo non è sinonimo di democraticità perché i comunisti erano antifascisti ma seguaci di Stalin oltre che verosimilmente di Platone e che costituendo la Repubblica di Salò l ha affermato affermato lo stesso De Felice nella sua biografia di Mussolini il Duce ha protetto l Italia dalla vendetta tedesca così come a Vichy il venerando Pétain aveva fatto da scudo alla Francia Francia mentre de Gaulle si preparava ad agitare la spada con ben altra energia e ben diverso senso della storia Insomma non è richiesta troppa fantasia per subodorare subodorare che la zona grigia a-fascista individuabile nel periodo periodo 1943-45 poteva preludere alla nascita e alla formazione dell elettorato democristiano nel dopoguerra Era quella fascia sociale abituata a diffidare silenziosamente dello Stato che non si era immedesimata del tutto nei trionfi mussoliniani a metà degli anni Trenta a dispetto dei grandi grandi exploit di piazza e delle adunate a piazza Venezia e che ora pensava di trovare nella Democrazia cristiana non solo il baluardo la diga il bastione anticomunista ma soprattutto soprattutto la coperta tiepida adattabile alle pieghe della collettività in grado quindi di occultare e temperare le sfasature economiche gli squilibri territoriali la varietà dei caratteri e delle culture la riluttanza verso un coinvolgimento coinvolgimento politico senza riserve Le conseguenze di questa revisione o di questo embrione embrione revisionistico ancora in gran parte da sviluppare erano implicite e potenzialmente fortissime anche se non
La cultura degli italiani 183 necessariamente di destra Non solo perché relativizzavano relativizzavano la Resistenza in quanto fase di lotta armata di guerra di popolo e di conseguenza anche mitologia e romanzo del comunismo nazionale ma soprattutto perché attraverso attraverso analisi di questo tipo potevano scaturire quasi in modo automatico per via deduttiva valutazioni molto controcorrente dell intera storia repubblicana successiva alla Liberazione Controcorrente in verità fino alla provocazione se ci fosse stato ancora qualcuno che si sentisse provocato In primo luogo infatti si delineava un giudizio questo sì molto revisionista sulla Dc e quindi un verdetto simmetricamente simmetricamente realistico sulle varie esperienze liberali che avevano punteggiato la storia italiana e subito dopo naturalmente naturalmente un ridimensionamento della presenza e del ruolo del Partito comunista Se nell intero dopoguerra lo scheletro e la corporatura dell Italia si erano formati sul codice genetico della Dc se le parrocchie e l Azione cattolica fungevano da bacino di reclutamento mentre il collateralismo delle organizzazioni organizzazioni economiche e sociali d area cattolica come la Coldiretti assicurava il flusso di consenso dell Italia periferica con le categorie professionali che trattavano e transavano le leggi con i ministri democristiani e con i gruppi del potere politico politico locale che facevano riferimento alle correnti e ai relativi relativi leader o boss nazionali se insomma cinquant anni della della nostra storia materiale e civica erano stati plasmati dalla fitta presenza democristiana nella vita civile un po tutta la retorica sul peso e la funzione comunista avrebbe cominciato cominciato ad affievolirsi D accordo c erano state le bandiere rosse le sezioni in tutte le periferie i sindacati e la federazione giovanile Noi donne e Rinascita la distribuzione domenicale dell Unità gli sdegni democratici la cultura il bon ton gli intellettuali Visconti Pasolini Moravia Volponi l editore editore Einaudi e come sigla popolare Sergio Endrigo che al festival di Sanremo prendeva i voti plebiscitari della giu-
184 Post-italiani ria di Paese Sera perché simpatizzante e impegnato nello stesso tempo si era osservato un lentissimo quanto fluviale processo di integrazione democratica e di rinuncia rinuncia alle premesse antisistema e alle velleità di fare come in Russia e una ferma pedagogia istituzionale che era stata il fondamento teorico della concezione togliattiana della democrazia progressiva ma che poi era tornata utilissima utilissima nella pratica in special modo quando si era trattato di opporsi all attacco terroristico negli anni Settanta Dai ragionamenti sulla zona grigia emergeva però un Italia molto più in sintonia con il pensiero diffuso cioè con le ispirazioni e le preferenze suggerite dalla sensibilità sensibilità comune anche se dal canto suo mentre Galli della Loggia e Rusconi scrivevano il Pci aveva già attraversato buona parte della sua crisi politica ed elettorale Nel 2001 il gruppo di ricerca Itanes analizzando sulla rivista il Mulino le ragioni del successo del centrodestra alle ultime ultime elezioni politiche descriveva i suoi elettori come quell Italia silenziosa appartata apolitica che nei decenni decenni scorsi costituiva uno degli ingredienti della forza elettorale elettorale dei grandi partiti di massa e soprattutto della Dc Oggi quest elettorato designato spesso come ” palude ” o ” ventre molle “, riemerge con il suo peso decisivo così come come in passato è accaduto tutte le volte che si aprivano le urne e svanivano le attese della sinistra pervicacemente incapace di apprezzarne il ruolo e le dimensioni e di capirne capirne le preferenze e le aspettative A voler trarre tutte le conseguenze sorge il dubbio che il Pci sia stato una parentesi o un mondo parallelo dentro la società italiana E che una volta caduto e trasformatosi quel mondo o comunque richiusasi la parentesi l intera cultura nazionale poteva essere definita senza più prudenze prudenze o infingimenti con tutto l insieme centrifugato di lacerti di antropologia cattolica diffidenze antiliberali conformismo utilitaristico e al margine estremo di spinte protestatarie o oltranziste come un prodotto causale della crisi e della secolarizzazione democristiana
La cultura degli italiani 185 Oh che sollievo Effettivamente l Italia era fuoriuscita dai confini della Repubblica dei partiti secondo una formula felice dello storico cattolico Pietro Scoppola all all avvio degli anni Novanta ma lo sbocco della infinita transizione l approdo finale e per molti versi rassicurante rassicurante della Repubblica uscita da Tangentopoli e dal collasso dei partiti storici non era la società aperta auspicata dagli Antiseri e dai distillatori di Popper bensì una pappa postdemocristiana postdemocristiana con tratti liberaloidi o perlomeno liberali in termini scolastici ma senza una visione del mondo e del paese autenticamente consapevolmente liberale Come Come ha detto Giuliano Amato la destra oggi al potere ha istinti di mercato comportamenti di mercato ma non una cultura di mercato Lo schemino vale anche per il liberalismo non sarà elegante elegante pretendere di decifrare la cultura del paese e il tasso di coscienza liberale attraverso l analisi nominativa della compagine ministeriale e il profilo politico-intellettuale dei responsabili dei dicasteri E tuttavia ci sarà o no una seppur vaga corrispondenza fra la cultura dei ministri e quella degli degli elettori che hanno assegnato la maggioranza alla Casa delle libertà E allora un po per celia e un po per non morire morire bisognerebbe capire se e in che modo certe inclinazioni e certe preferenze sparse sono compatibili con altre il sampatrignanismo sampatrignanismo proibizionista sotteso al registro manageriale manageriale di Letizia Moratti con il liberismo friedmaniano di Antonio Antonio Martino la professionalità furbacchiotta di Roberto Maroni il bluesman dei Distretto 51 miracolato dal Senatur Senatur con il fiscalismo creativo di Giulio Tremonti l ombra di settarismo cattolico di stampo ciellino che ispira un filosofo incline agli scherzi da prete come Rocco Buttiglione con l a- narchismo da Bar Sport e le affabulazioni storico-dietrologiche storico-dietrologiche di Umberto Bossi l uomo che liquidò il suo mentore filosofico e geopolitico con la stratosferica boutade popolana popolana Miglio è una scoreggia nello spazio oppure l allure istituzionale lievemente posticcia di Gianfranco Fini con la sapienza cattolica e dorotea di Pier Ferdinando Casini suc-
facile Che la Casa delle libertà sia un collage cubista una mostra situazionista situazionista permanente non è un segreto Ipotesi forse troppo eroiche sull identità italiana Gian Enrico Rusconi vive a Torino dove coabita con gli allievi e i seguaci di Bobbio grazie a complicate diplomazie universitarie e ad alchimie saggistiche che gli hanno permesso permesso di evitare guerre senza ritorno Forse la sua irrequietezza irrequietezza intellettuale gli ha impedito di trarre tutte le conseguenze conseguenze dalle sue ricostruzioni e di concentrarsi in via definitiva sui nodi che soffocano la storia politica italiana D altronde la capitale subalpina è una città difficile abbiamo abbiamo già messo agli atti che per aver pubblicato un libro sulla cultura torinese fra le due guerre in cui metteva in rilievo l esistenza di una cultura sotto il fascismo e i compromessi di qualche protagonista che poi s impancò a maestro e giudice giudice di democrazia Angelo d Orsi è stato per qualche tempo tempo ostracizzato con le tecniche quotidiane caratteristiche del settarismo universitario il saluto negato le conversazioni conversazioni interrotte al sopraggiungere del reprobo gli sguardi accademicamente in tralice perché il bobbismo variante dell ortodossia di sinistra sublimata fino alla metafisica non accetta sgarbi neanche storiografici A sua volta Galli della Loggia ha proseguito il proprio tragitto personale e intellettuale con una coerenza di fondo traendo alcune conseguenze che l hanno portato a respingere respingere con chiarezza la sua vecchia collocazione a sinistra senza tuttavia accettare un altrettanto esplicita dislocazione dislocazione politica o partitica nella destra arcoriana spesso presa a ceffoni in modo da segnalare la propria irriducibilità al vangelo apocrifo berlusconita Se nei momenti di maggiore creatività culturale la vena fiammeggiante di Galli della Loggia sfiorava il parossismo polemico con il passare del tempo gli impegni accademici 186 Post-italiani chiata per anni dall impervio capezzolo forlaniano Ma non vale la pena di proseguire il gioco è troppo
La cultura degli italiani 187 la corsa sacrificale al rettorato dell Università di Perugia e più in generale per la sua vicenda umana il suo atteggiamento atteggiamento ha assunto tonalità più miti fino a prendere una sfumatura sfumatura crepuscolare Il rapporto con l ambiente cattolico forse animato da nostalgie esistenziali e dal sussurro inquieto inquieto di echi famigliari è divenuto una consuetudine e ha determinato attenzioni reciproche e un confronto costante In fondo il suo è il caso del grande individualista che per tutta la vita ha sognato di essere un organizzatore culturale di vivere e agire dentro una struttura di comandare intellettualmente intellettualmente una macchina produttiva e per questo la sua opera principale non consiste tanto in un libro i libri di Galli della Loggia sono sporadici talvolta minacciati a lungo lungo preparati e non scritti come un ombroso e mai completato completato saggio su Piero Gobetti quanto piuttosto in un prodotto prodotto editoriale la collana del Mulino L identità italiana ovvero una serie aperta di titoli selezionati e progettati apposta apposta per definire attraverso ognuno di essi qualcosa di imprendibile imprendibile l identità Ogni libro è un frammento del piano complessivo la fabbrica di Mirafiori la Democrazia cristiana cristiana Giuseppe Verdi Giordano Bruno le maschere nazionali nazionali Loreto i braccianti Carosello Cavour Coppi e Bartali la pasta e la pizza lo Statuto albertino l Altare della Patria il Piave il Duce il liceo classico l Autostrada del Sole fino alle alle delizie di Capri nell interpretazione e nell intrattenimento intrattenimento di Antonella Boralevi Perché come Galli della Loggia ha scritto nel saggio che ha inaugurato la serie intitolato per l appunto L identità italiana italiana avere un identità nazionale degna di questo nome dovrebbe dunque significare prima di tutto rifare nostro il nostro passato da quello più antico a quello più recente conciliandoci con esso ed accettando di riconoscersi in esso senza più la preoccupazione di scartare ciò che ci appare buono da ciò che ci appare meno buono Tutto vero tutto giusto se non fosse che in questo progetto si avverte un sentore nostalgico come se fosse possibile attraverso un numero virtualmente infinito di indizi ricostruire per si-
188 Post-italiani neddoche un ritratto e attraverso le innumerevoli parti ricomporre ricomporre il tutto Ma sì la ricerca dell identità è la rivincita a posteriori contro l internazionalismo dei comunisti e l u- niversalismo socialisteggiante con la conseguente valorizzazione valorizzazione delle peculiarità autoctone Non sarà però una faccenda tardiva Non si sentirà malgrado tutte le assicurazioni assicurazioni liberali possibili un odorino di organicismo come se l identità italiana si fosse dispersa sul suolo e ora toccasse toccasse a noi recuperanti andare in cerca dei suoi disiecta membra Vecchi materialoni scaltriti come l industriale vanziniano vanziniano Zampètti si chiederebbero quand è che si sente poi questo cacchio di identità quando la banda dei carabinieri carabinieri attacca l Inno di Mameli davanti a Carlo Azeglio Ciampi Ciampi Quando i calciatori azzurri e il loro allenatore riescono finalmente a mostrare il labiale di siam pronti alla morte morte in uno stadio straniero E non conviene piuttosto considerare considerare questa enciclopedia italica come una serie di voci e di lemmi in cui l alto e il basso il popolare e l elitario il nobile e l ignobile il laico e il cristiano il democratico e l autoritario il sobrio e il canoro insomma tutte le dimensioni dimensioni si intrecciano fenomenologicamente senza gerarchie di valore stabilite in via preventiva Allora sì che ci si divertirebbe divertirebbe un po di più perché non si tratterebbe di ricostruire ricostruire il monumento l Identità ma semplicemente di giocare con le tessere del puzzle senza la preoccupazione di completarlo e prendendola con una certa filosofia se il disegno generale non viene fuori e se alla fin dei conti l I- talia rimane forse una sinopia forse solo un ipotesi Effetti bariccati Comunque sia lo spiazzamento di prospettiva praticato praticato da Galli della Loggia e Rusconi ha un merito e piuttosto piuttosto consistente sposta l attenzione dal gradimento di élite al consenso di massa Lo fa in chiave politica e sociale com è ovvio ma cerca di spiegare all intellighenzia che ci sono processi che non appartengono soltanto alle avan-
La cultura degli italiani 189 guardie Anzi nelle masse parola orribile ma praticamente praticamente inevitabile nei lessici della civiltà contemporanea ci si inciampa sempre ancora adesso se uno vuole districare districare dall area grigia della storia le ragioni del primato democristiano democristiano o in seguito del successo altrimenti inspiegabile inspiegabile di Forza Italia deve fare i conti in primo luogo con i numeri Altrimenti si ricade negli errori dell azionismo dei partiti senza popolo delle idee talmente nobili da risultare risultare indigeribili per l ethos medio di tradizioni e scelte politiche appese al firmamento delle astrazioni per cui alla alla fine le sconfitte elettorali devono essere ricondotte all e- secrazione saragattiana del destino cinico e baro Più o meno allo stesso modo il discorso vale anche per la cultura diffusa Quella tradizione fra l aristocratico e il notabilare o semplicemente lo spocchioso che comporta il disprezzo verso tutto ciò che è popolare in Italia si è sempre nutrita di un fraintendimento grossolano vale a dire dell incapacità di giudicare il delinearsi degli stili e di converso la formazione dei gusti secondo canoni di valutazione valutazione appropriati Il che significa che va benissimo stroncare Alessandro Baricco e Susanna Tamaro e stupirsi nel contempo che l affabulatore new age Paulo Coelho venga considerato uno scrittore o addirittura un grande scrittore ma bisogna stare attenti a non farlo per le ragioni ragioni sbagliate Soprattutto Baricco andrebbe smontato con scrupolo esaminando con attenzione i suoi meccanismi per poter individuare esattamente il trucco Altrimenti si cade nella sua trappoletta quella cioè di farsi giudicare uno scrittore alto per il quale anche un verdetto critico negativo è un implicito riconoscimento di status Invece il problema di Baricco ridotto ai minimi termini è che lui l autore di Castelli di rabbia si rivolge a un pubblico popolare a lettori medio-bassi offrendo una tonalità esteticamente esteticamente sublime o presunta tale in pratica adelphiana in modo da solleticare il loro complesso d inferiorità intellettuale intellettuale Il suo ultimo romanzo Senza sangue è per molti aspetti aspetti stupendamente esemplare C è un incipit senza tempo ac-
190 Post-italiani certato e senza luogo riconoscibile che deve esprimere d emblée l assoluta forza metafisica o post-storica del racconto racconto Nella campagna la vecchia fattoria di Mato Rujo dimorava dimorava cieca scolpita in nero contro la luce della sera L unica macchia nel profilo svuotato della pianura Ci sarà un motivo se questa frase è stata utilizzata dall e- ditore Rizzoli come strillo pubblicitario del libro e il motivo motivo è che in essa nel suo stile senza scampo è incluso tutto il romanzo È l assaggio di un menù striminzito eppure contemplato sub specie aeternitatis in cui la parola si incide sul bianco del cartoncino prezioso e muto e resta lì a indicare indicare che oltre il testo si stende il silenzio l immortalità o la morte oppure l Altrove e in ogni caso a segnare il confine precario ma probabilmente irrevocabile dell indicibile E … ho detto tutto confermerebbe Peppino De Filippo Stesso procedimento per cui il ristoratore parvenu scrive le orecchiette orecchiette con le cime di rapa o i fusilli con pomodoro fresco e basilico con quella canaglia di articolo determinativo che isola l elencazione dei piatti dal confuso fluire delle proposte gastronomiche possibili e li conferma come scelte definitive stabilite da un entità aliena superiore e indiscutibile indiscutibile un Artusi un Bocuse un Vissani un Adrià Al che un critico attirato insidiosamente verso il tranello si inferocirebbe e andrebbe a caccia delle pugnettine stilistiche stilistiche di cui è disseminato il romanzo dei maiuscoletti che gridano dei corsivi che sottolineano dei puntini di sospensione sospensione che sospendono dei da capo malandrini che alludono di tutti gli altri effetti bariccati e ci cascherebbe dentro come una povera vittima per concludere con il sopracciglio sopracciglio alzato che trattasi di letteratura di serie B Mentre Mentre non è affatto letteratura ma un prodotto un oggetto di fiction e di serie A per giunta che non appena stampato balza in vetta alle classifiche Perché ci sono masse di adoratori adoratori e soprattutto di adoratrici prontissime a confondere il midcult con il sublime che quindi leggono feticisticamente feticisticamente la produzione siglata Adelphi come se fosse griffata Baricco Baricco e viceversa che al Festival Letteratura di Mantova
La cultura degli italiani 191 approcciano chiunque abbia al collo un passi chiedendogli chiedendogli scusi lei è un Autore ?, e che perciò sono disposti gli idolatri a giurare che quello di Baricco è un capolavoro Lui la carogna gli fa le mossettine sornione così che persino persino i recensori sono costretti a prenderlo sul serio e a parlare della struttura intimamente musicale del libro dei due movimenti in successione di cui è composto il racconto della sonorità e della ritmicità rock che agitano le pagine Della Tamaro invece si può anche tacere dopo aver registrato registrato in diverse pagine di Va dove ti porta il cuore frasi al di sotto della sufficienza come il cane abbaiava come un pazzo come un pazzo il cane e ho detto tutto .) Fraintendere il popolo Quindi l eventuale incazzatura verso Baricco dovrebbe essere motivata dal fatto che lui non è per niente popolare ma piuttosto specula sulle insufficienze culturali di un gusto gusto medio-basso spacciando per merce sofisticata della para-letteratura para-letteratura Popolare Baricco vogliamo scherzare Populista Populista semmai Paraculo nel caso Uno che ha la tenuta morale che gli permette di chiudere il primo capitolo di Oceano mare scrivendo Non c è nulla che possa nel buio diventare vero Qualcuno capisce perché scolpisce vero in corsivo A quale lettore o lettrice vorrà strizzare l occhio con quella sottolineatura Vorrà dire che il vero è più vero del vero Vorrà segnalare che quel vero è falso Oppure Baricco Baricco mignottescamente sa sa che per qualcuno particolarmente particolarmente estatico che legge il suo romanzo con le narici che fremono pregustando il godimento riga per riga dell altissimo altissimo stile quel corsivo è un indizio di artisticità non tanto da leggere quanto da contemplare Un segno del tutto in una sola parola Non è che abbiamo molti contravveleni qui in Italia verso uno stile così contro quel kitsch infiocchettato in pacchetti regalo contro quel cheap realizzato in forma tendente tendente all eccelso e all inesplicabile contro il trash masca-
192 Post-italiani rato contro il falsettone in t-shirt Qualche antidoto qualche qualche anticorpo Se si cerca una farmacologia si vede che i medicamenti sono praticamente tutti fuori dal ricettario in vigore Per intenderci Luigi Meneghello è uno straniero straniero in patria con quel suo lavoro ossessivo di scavo nelle parole di scrittura in levare Ormai l impresa di far conoscere conoscere più diffusamente almeno Libera nos a Malo è in sostanza sostanza perduta rimane un capolavoro delicious per i vecchi vecchi happy few che a causa della frustrazione accumulata nei decenni non sono più neanche così happy visto che sono sono costretti a sorbirsi il successo irrefrenabile del dialetto furbo di Andrea Camilleri Umberto Eco aveva fornito vivaci anticorpi sia in sede universitaria sia a livello popolare grazie al metodo di passare al mixer la semiologia con la goliardia e di disincarnare disincarnare il testo mostrando la nudità del congegno ma adesso viene spacciato per un idéologue della sinistra e quindi anche successi iperpopolari come Il nome della rosa vengono osservati sotto un altra luce e lui sembra immusonirsi immusonirsi come se non lo confortasse più nemmeno il calcolo calcolo delle royalty Resta certamente Alberto Arbasino che a ogni libro o rap civile a ogni recensione o letterina ai giornali genera genera una certa irritazione ma come a più di settant anni e quindi prossimo all ingresso nella categoria dei venerati maestri si sente ancora costretto a inscenare i suoi balletti linguistici un mambo italiano con le paillette e le stelline in quel varietà che dovrebbe dimostrare che l illuminismo lombardo e il romanticismo europeo possono essere contaminati contaminati dallo scetticismo romano e il cazzeggio assurgere ex post al magistero stilistico Insomma il futuro venerato maestro si sbatte come se fosse un esordiente o poco più ed è questo che lì per lì fa un po rabbia Ma passato il superficiale superficiale fastidio per un fuoriclasse che continua a fare il giocoliere affiora lo stupore e subito dopo l ammirazione per l eleganza reazionaria il common sense esorcistico verso le tendenze più nuove il conservatorismo dissimulato nel-
La cultura degli italiani 193 l ironia la collera passata nel filtro del cinismo il malumore malumore trasformato in meticoloso codice di giudizio Talché si comincia a leggere Paesaggi italiani con zombi e superate le prime pagine si comincia ad apprezzarne invidiosamente lo stile e l irritante microchirurgia del pensiero Ma anche Arbasino ahinoi fa parte della cultura alta alta Mentre il dilemma dell Italia contemporanea consisterebbe consisterebbe nel trovare un canone efficacemente e dignitosamente dignitosamente popolare che sia il frutto di una buona mediazione fra cultura e mercato cioè fra uno stile e i grandi numeri Invece proprio perché la categoria del popolare è stata consegnata con ineffabili sprezzature cioè narici inarcate e pollice verso al livello più basso alle concessioni volgari volgari fra ciò che è elitario e ciò che è di massa permane quella quella cesura ormai storicamente accertata che induce l intellighenzia intellighenzia a ignorare il popolo e il popolo a grattarsi nei suoi divertimenti grossolani e a urlare euforicamente vaff … con i dialoghi dei Vanzina Con risultati anche inattesi e di cui c è da rammaricarsi rammaricarsi perché l ignoranza effettiva da parte delle élite colte dei gusti del grande pubblico e dei fenomeni culturali di massa è il pendant della noncuranza o superiorità convenzionale convenzionale con cui vengono poi giudicati libri film programmi programmi televisivi serial soap canzoni e infine protagonisti protagonisti della cultura diffusa Perché la non conoscenza delle produzioni culturali orientate al mercato o l autentica disinformazione disinformazione su questi prodotti e generi porta poi tutti i colti e gli incolti a non individuare le differenze qualitative qualitative e ad assimilare come insindacabile il gusto generico insomma il conformismo più prevedibile Eppure si sarà ben vista la fine che hanno fatto quegli esponenti del pensiero egemonico e dell estetica condivisa condivisa riconosciuti in vita come maestri e celebrati come futuri futuri classici immortali nei necrologi e nei discorsi funebri appena tumulati sono stati dimenticati con sollievo non dichiarato ma percepibile il modo più comodo di riconoscere riconoscere l errore di valutazione commesso in nome del
194 Post-italiani conformismo o della corrività di clan così da non doversi pentire delle adesioni del passato e ciononostante buttarsi i Moravia alle spalle E allora rispettate rigorosamente tutte le proporzioni potrebbe valere la pena di ripercorrere ripercorrere il catalogo del comune senso estetico attuale per vedere se c è qualche possibilità che le sedimentazioni del gusto diffuso resistano al tempo e alla sfrontatezza che verrà quando non ci saranno più vincoli di banda e ossequi di corporazione a dettare i tabù Il paradigma di Domenica In Vero è che la cultura alta continua a seguire i suoi sentieri sentieri volutamente imperscrutabili e magari dentro le università università si coltivano specialismi furibondi di sottilissima rarefazione che verranno poi riscoperti al compimento dell ottantesimo anno o alla morte degli autori come prove di una cultura irriducibile ai circuiti del successo mediatico mediatico visto che la militanza non usa più e non assicura il proscenio proscenio Per cui in alcuni laboratori accademici si sa benissimo benissimo che come è successo in passato accanto a Roberto Longhi e Gianfranco Contini e dopo a Giovanni Pozzi si tengono seminari ed esercitazioni da cui stanno emergendo emergendo dei capigenerazione cioè dei futuri maestri sconosciuti al palcoscenico generalista i cui nomi non dicono e non diranno diranno niente al grande pubblico ma che nel frattempo si apprestano a ripercorrere le orme di Ezio Raimondi o Luigi Heilmann Tipetti come Claudio Giunta capace a neanche trent anni di suggerire qualche saporita insurrezione nello studio della letteratura italiana del Duecento senza rinunciare rinunciare nel frattempo a un concerto di Vasco Rossi e Gilberto Sacerdoti che propone un interpretazione di Shakespeare da lasciare storditi per come mescola consapevolmente fantasmi e brume inglesi alla cultura italiana del Rinascimento Rinascimento Oppure ricercatori capziosi come Francesco Ceccarelli Ceccarelli in grado di scoprire una città fantasma nel delta del Po grazie a piccoli indizi nei testi ariosteschi minori
La cultura degli italiani 195 Ma più che altro a forza di manuali anglosassoni ottimamente ottimamente compilati in molte aule pare circoli un aria piuttosto moderna specialmente in discipline come l economia economia in cui il chiacchiericcio parafilosofico è ormai merce merce fuori corso e gli studenti di macroeconomia devono sorbirsi un manuale come il Blanchard ancora più impegnativo impegnativo dell ormai classico Dornbusch-Fischer Ragion per cui ci si aspetterebbe che dalle aule universitarie venissero venissero fuori schiere di laureati pragmatici indifferenti alle alle mitologie e alle favolette pop competenti a sufficienza per essere scafati il giusto anche se poi questi risultano una minoranza assai ridotta probabilmente perché i libri di testo e le lezioni accademiche continuano a essere considerati considerati dalla maggioranza come un ostacolo di cui sbarazzarsi sbarazzarsi al più presto e da dimenticare subito dopo aver sostenuto esami e tesi di laurea In sostanza non c è da stupirsi troppo se fuori dai circoli più ristretti continua il dominio assoluto della vulgata del giudizio medio e attestato come se il gusto si plasmasse per inerzia sui moduli più ovvi Talora con quella inevitabile inevitabile combinazione di estetica e politica che induce persone insospettabili a considerare Bernardo Bertolucci un grande regista malgrado Novecento e nonostante Io ballo da sola che era un pastrocchio anglo-toscano cucinato da una Susan Susan Minot al suo peggio da mettersi a piangere o a ridere come succedeva nelle sale con vigorosi applausi e plateali ironici ringraziamenti al cielo quando il protagonista finalmente finalmente riusciva a scopare la ragazza non se ne poteva più dell attesa Oppure a nutrire un idolatria filosofica fuori luogo per Roberto Benigni e a vidimarne la political correctness adducendo nel contempo l appartenenza di sinistra sinistra e il riconoscimento dell establishment cinematografico cinematografico americano Eh no contradictio in adiecto Se vi piace Benigni Benigni perché è di sinistra risparmiateci la giustificazione della notte degli Oscar e beccatevi Pinocchio Tanto più che oggi la velocità di trasmissione delle conoscenze conoscenze è altissima non si fa in tempo ad accennare al
196 Post-italiani possibile scontro delle civiltà che qualsiasi caporedattore ha già chiesto di intervistare Samuel Huntington ma se si decide che Huntington è logoro troppo visto ecco Benjamin Benjamin Barber subito famoso per Jihad vs McWorld il mondo dello spirito stravolto fondamentalisticamente contro la colonizzazione e l omologazione della multinazionale degli degli hamburger E quindi non ci vuole molto in un ambiente ambiente culturale che appare assolutamente permeabile e mimetico mimetico a mandare a mente un paio di concetti attribuibili a Amartya Sen a Zygmunt Bauman a Ulrich Beck per trovare il modo di rendere più complesso ogni discorso sulla globalizzazione Ieri si portava moltissimo Hannah Arendt con i suoi mondi vitali e le sue agorà per la simpatia simpatia dimostrata verso la revolution nei campus americani ai tempi di Lyndon Johnson e del primo Bob Dylan e ancora ancora prima Carl Schmitt ma in questo caso si era ai tempi del sovrano che decide sullo stato d eccezione qui in provincia provincia ritagliato sulle fattezze craxiane .) Per questo nell Italia in cui gli operatori culturali di qualsiasi genere ripetono autisticamente nelle riunioni come dire senza accorgersi che è il segnale di un insicurezza insicurezza intellettuale preoccupante un incaglio della punteggiatura punteggiatura e del ritmo del discorso un ispessimento del linguaggio linguaggio e della mente e usano il francesismo piuttosto che per dire semplicemente oppure e concludono ogni elenco con l espressione d obbligo e quant altro gli stessi stessi irrigidimenti vengono registrati anche nel gusto collettivo collettivo Come se l unico modello riconosciuto e praticabile fosse uno schema forse definibile come paradigma di ” Domenica In “, dove l audience si compatta su pochi nomi nomi sicuri indiscussi e indiscutibili che possono essere sia il duo composto nell immaginario da Mina e Celentano sia la sequela obbligata dei monumenti televisivi la santamadonna santamadonna delle lacrime Raffaella Carrà il ras dei festival Pippo Pippo Baudo il gran cerimoniere Bruno Vespa il borbottante Maurizio Costanzo e quando è il caso e la Storia lo reclama reclama un frugoletto colorato come Fabrizio Del Noce inter-
La cultura degli italiani 197 visterà qualcuno lasciando cadere il nome di Renzo De Felice così per far vedere che si conosce il problema del consenso nell era fascista o qualcun altro farà il nome di Oriana Fallaci premurandosi di segnalarne l insindacabile grandezza di scrittrice anche se il velenoso Enzo Golino nel 1990 all uscita di Insciallah commentò Grand Guignol … Kitsch cruento … Quel che non funziona nel romanzo è la costruzione narrativa Allora ci si inchina con gratitudine davanti a un critico televisivo come Aldo Grasso che non ha esitazioni a spingersi spingersi nei terreni infidi della cultura iperpopolare e a giudicarla giudicarla in quanto tale aderendo alle sue specificità ai suoi profili peculiari e quindi rende flessibile il giudizio lo modula a seconda dei casi si tratti di una puntata speciale di Porta a porta o del serial E R Medici in prima linea linea Mentre davanti a molti altri critici e no che non giudicano tanto la prestazione quanto l alone mitico la presenza sul calendario e nell oleografia viene voglia di passare agli insulti perché si sa che la ricaduta dell ovvio è l ovvio cosicché Gino Paoli è un poeta Francesco De Gregori è un poeta e Mogol è un grande poeta buono anche anche per una rubrichina quotidiana sul Riformista come risposta implicita al Pasquale Panella del Foglio La costruzione di un repertorio cult Sicché si capisce anche osservando solo di sfuggita le classifiche dei libri più venduti la marea dilagante che di tanto in tanto innalza un autore ai vertici del mercato portando tre o quattro suoi volumi ai primi posti con un infatuazione di massa una passione serializzata una telenovela d amor letterario che nulla perdona e si concentra concentra ora sulla Tamaro ora su Camilleri ora su De Carlo ora su Baricco e infine sull ancora inspiegato caso del bestseller Io uccido di Giorgio Faletti lanciato da Sette il supplemento del Corriere della Sera con questo strillo in copertina Forse non ci crederete ma oggi quest uomo
198 Post-italiani è il più grande scrittore italiano Mentre non si ha notizia notizia per dire di qualche voce professionalmente critica sul successo di Luciana Littizzetto la fantasista autrice di Sola come un gambo di sedano vendite alluvionali L obiezione secondo cui in questo caso si tratterebbe di intrattenimento intrattenimento è fondata solo se si nega che Camilleri Tamaro De Carlo Carlo Baricco e Faletti facciano qualcosa di diverso dall intrattenimento intrattenimento e di superiore a esso cosa che sarebbe difficile da sostenere e soprattutto da provare così come sarebbe problematico argomentare che l entertainment di quelli è alto mentre l entertainment di questa è basso Ammettiamo che dal punto di vista altimetrico le cose stiano così eppure quanto a bassezze il campionato è aperto Sicché fra bassezze che se la tirano e bassezze che non se la tirano l unica chance vera è rinunciare al sussiego e prendere finalmente sul serio la produzione di massa e nel frattempo guardare anche alla cultura specialistica con gli occhi aperti Magari spulciando qua e là si scoprirebbe che al di là di De Felice c è qualche storico fra i nouveaux che varrebbe la pena di leggere per non rifriggere il rifritto Per esempio uno studioso neanche quarantenne come Sergio Sergio Luzzatto che ha pubblicato un libro Il corpo del duce sulla vita postmortale di Mussolini raccontando le fenomenali fenomenali traversie del cadavere del dittatore con una verve da autore vispo e perfido Padroneggia con sicura sfrontatezza sfrontatezza l infame le malizie che indirizza contro i primi revisionisti revisionisti del fascismo e con la spregiudicatezza di chi ha sottomano i testi non le leggende idolatriche di seconda mano e non ha nessun conformismo mediatico e consortile da servire dato che non esita a infliggere crudeltà blasfeme al santo nome di Montanelli maltrattandolo senza alcun riguardo riguardo per il monumento che era diventato Eccolo servito Far discendere la marcia su Roma dalla vittoria dei bolscevichi bolscevichi a Pietrogrado ridurre la crisi del fascismo al formato della congiura di palazzo svilire la Resistenza al rango di stratagemma dei fascisti voltagabbana riconoscere sul corpo corpo del Mussolini di Salò le stimmate del martire smasche-
La cultura degli italiani 199 rare il carattere mistificatorio dell unità ciellenista quello coniugato da Montanelli era il paradigma del revisionismo presente e futuro E poco dopo sempre più accanito Trasparente Trasparente il significato dell operazione ideologica di Malaparte Malaparte quasi un rilancio dell offensiva portata nel Buonuomo Mussolini da quel suo ” allievo ” meno colto meno brillante ma altrettanto influente che era Indro Montanelli Ovvero visto che la fenomenologia di Mike Bongiorno è già stata scritta il recupero di Totò già realizzato grazie anche a studiosi finissimi come Roberto Escobar e la riscoperta riscoperta di Franchi e Ingrassia continuamente annunciata seppure mai avvenuta non per questo l analisi dei fenomeni fenomeni popolari può dirsi conclusa Varrebbe la pena di individuare individuare qualche capolavoro sconosciuto un cammeo di furia comica l esplosione del genio che si esplica in una parodia televisiva o in uno sketch pubblico Se un Giulio Einaudi riusciva con cattiveria irripetibile a movimentare un convegno letterario alla sala dello Stabat Mater dell Archiginnasio Archiginnasio di Bologna rivolgendosi dalla cattedra ad Alberto Alberto Asor Rosa e chiamandolo con malevola naturalezza e distrazione assolutamente finta Asor Rosè con l ovvio effetto di scatenare l ilarità del pubblico se un Galli della Loggia ancora nella condizione insurrezionale prendeva la parola durante un convegno sul nuovo che stava avanzando avanzando e sull immancabile Seconda Repubblica lacerando il velo velo del galateo più o meno con la seguente affermazione spiegatemi voi che razza di rivoluzione o transizione sarebbe sarebbe questa se in prima fila vedo il tale e il talaltro commis con Manzella e Maccanico che si agitavano sulle sedie se simili episodi costituiscono nel loro piccolo altrettanti disvelamenti disvelamenti rispetto alla sacralità della convenzione allora varrebbe la pena che qualcuno si esercitasse proprio sugli eventi che a loro modo e nelle forme loro proprie praticano praticano uno strappo culturale e si dimostrano geniali proprio per la capacità di cogliere l ovvio Ognuno si può divertire a formulare un catalogo degli eventi che sono i capisaldi di una cultura popolare mettia-
200 Post-italiani moci la lettera di Totò e Peppino alla malafemmina il gajardo Gassman dei Soliti ignoti della Grande guerra quando dice Faccia de merda all ufficiale austriaco che sta per farlo fucilare e naturalmente del Sorpasso Metti metti Modugno Pare na cosa da niente ma quest uomo in frac me fa impazzire C è tutta la solitudine l incomunicabilità incomunicabilità poi quell altra cosa che va de moda oggi … l alienazione alienazione Quindi Mina e le strampalerie di Tintarella di luna l Arbasino di Fratelli d Italia la Storia critica del calcio italiano di Gianni Brera Lucio Battisti che con una chitarra da due soldi canta a Studio uno Eppur mi son scordato di te battendo battendo il piede a tempo la plaquette di Carlo M Cipolla The Basic Laws of Human Stupidity editori The Mad Millers il primo feuilleton di Umberto Eco cioè Il nome della rosa Gigi Proietti che fa il cantante da night a mezzanotte sigaretta sigaretta e bavero rialzato intonando Nun me rompe er ca sulle note di Ne me quitte pas il Bar Sport di Stefano Benni con la decana delle paste la perenne e immangiabile immangiabile Luisona Quelli della notte di Arbore Vasco Rossi e il Roxy Bar il vecchio Cilindro che diventa il compagno Montanelli Prodi che sillaba competition is competition competition Berlusconi che va all Onu e pronuncia il suo discorso in inglese senza sapere l inglese dopo una notte di studio matto e disperatissimo Eccetera se si è assimilato il metodo E tanto per esemplificarlo esemplificarlo meglio il metodo ecco a titolo di conclusione una delle più straordinarie prestazioni comiche mai viste in Italia all Ottavo nano gennaio 2001 Corrado Guzzanti Guzzanti appare al centro della scena truccato da Antonello Venditti capelli color melanzana occhiali pianoforte d un crepuscolare colore pastello I tasti ritmicamente martellati rievocano le atmosfere tipiche del cantautore romano un frullato farsesco di Roma capoccia e Campo de fiori mentre Guzzanti comincia a ragliare la sua parodia terroristica na-na-na-na-naaa intitolata necessariamente necessariamente come un supplemento dell elenco telefonico Tuttoroma Tuttoroma
Vieni con me amore sul grande raccordo anulare che circonda la capitale e nelle soste faremo l amore e se nasce na bambina poi la chiameremo RRROMA ! La cultura degli italiani 201 Dopo di che ci mette tutte le uscite del raccordo a Laurentina Laurentina Casalpalocco l imperdibile Cassia bisse con i loro paesaggi semilunari il distributore che te frega e resto resto dove faccio er pieno de benzina pe ffa un metro su la Tibburtina sempre con il ritornello intimista e accorato accorato che ripete e se nasce na bambina poi la chiameremo Rrroma per concludere con una ghignata spaventosa gli occhi spalancati a palla e er fratello lo chiamamo … pausa per provocare l attesa nel pubblico dello studio … CUPPOLOOONEEE !. Boato e poi ovazione In questo modo Guzzanti fa a pezzi una carriera dedicata dedicata alla retorica de Roma proietta in questa demenza o ossessività topografica la santità der Cuppolone e la maestà maestà der Colosseo e trasforma sadicamente in un fenomeno fenomeno di autismo l autore dell inno romanista Grazie Roma Il suo Venditti iper-realista viene dislocato con un tranello sul confine tra il folklorico il populista e la demagogia ed è accanitamente più vero del vero in quella performance popolare e colta in un imitazione che si rivela nella struttura struttura intima anche un saggio critico un exploit istintivo così come un analisi raffinata insomma una gran figata potrebbe dire qualcuno al Dams citando Baudrillard Lyotard o più semplicemente l ideologa della sinistra guzzantiana Serena Dandini Già una gran figata ripeterebbe sommessamente qualcun qualcun altro fra quei pochi che hanno ancora voglia di giocare con i fenomeni e i processi popolari di smontarli per vedere che cosa dicono e di continuare a divertirsi pensando con un po di nostalgia alle masse alla loro strana estetica e alle incomprensioni di chi dovrebbe per statuto critico e per rispetto rispetto almeno morale se non altro provare a capirle
V Opinioni opinionisti Secondo una favola che si tramandava nelle redazioni giornalistiche i lettori si dividono in due partiti quelli che leggono la cronaca e quelli che leggono i commenti Fosse così semplice saremmo ancora all eterna divisione fra platonici e aristotelici e alla distinzione così poco italiana italiana tra i fatti e le opinioni E potremmo giocherellare ancora ancora con la regola prima di ogni articolo di fondo attribuita attribuita a Missiroli per essere buono un editoriale deve contenere una sola idea e per essere ancora migliore nessuna nessuna idea Storie passate Come se non avessimo già visto le formidabili operazioni di manipolazione giornalistica e di trattamento politico delle notizie fin dai tempi del Giorno voluto da Enrico Mattei e poi di Piero Ottone nella cabina di regia del Corriere della Sera nonché di Eugenio Scalfari in quella della Repubblica Ma dal punto di vista professionale la storia dell opinionismo opinionismo giornalistico italiano è stata fino a poco tempo fa ancora ancora tranquilla anche se screziata di novità potenziali Negli ultimi anni sono nati nuovi giornali gli stili sono cambiati le innovazioni sono all ordine del giorno Tuttavia Tuttavia per registrare uno di quegli scossoni che segnano uno scarto irrevocabile rispetto alle regole consolidate occorre arrivare all 11 novembre 2001 a due mesi precisi dall attacco attacco distruttivo dei kamikaze di Osama bin Laden alle Torri gemelle e al Pentagono È il giorno supermondano della manifestazione a sostegno dell America lanciata da Giuliano Giuliano Ferrara sulle pagine del Foglio L iniziativa si era
204 Post-italiani annunciata quasi come una boutade contro gli esponenti del solito antiamericanismo sinistro o elusivo e comunque contro i sottilizzatori e i teorici del distinguo poi si era imposta imposta come un appuntamento di culto addirittura parareligioso parareligioso grazie al passaparola frenetico degli autoconvocati autoconvocati per divenire alla fine almeno nelle aspettative se non nelle dichiarazioni dei promotori un raduno in cui si sarebbe sarebbe raccolta a piazza del Popolo la borghesia berlusconiana berlusconiana finalmente orgogliosa di sé la nuova classe del centrodestra guidata dagli intelligenti della nuova fase Parliamo tanto dell Elefante Per tentare un impresa politica del genere ci voleva una personalità sicuramente d eccezione un capobanda naturale naturale com è il direttore del Foglio Nominare questo quotidiano quotidiano segnala implicitamente la maggiore novità del giornalismo italiano degli ultimi anni riassunta nel peso specifico acquisito da quelle quattro pagine giornaliere che ormai costituiscono la croce e insieme la delizia velenosa velenosa di tutto il mondo politico di destra e di sinistra e la principale fonte di idee polemiche civetterie e surrogati ideologici per l intero settore dell informazione italiana È noto che si tratta di poche migliaia di copie ogni giorno ma tutte strategiche come dicono gli esperti nel senso che finiscono sulle scrivanie giuste influenzando e condizionando condizionando in profondità i pensieri e le parole anche di coloro coloro che dovrebbero fare lo sforzo di pensare in proprio Il foglio è la massima realizzazione intellettuale e professionale professionale e di certo la più coerente e rivelatrice di Giuliano Giuliano Ferrara un uomo dall intelligenza eclettica sempre pronto a cercarsi avventure Figlio di una delle migliori famiglie famiglie dell aristocrazia comunista romana preda di un a- dolescenza panica nella sfera erotica giovanetto corpulento corpulento e scalmanato all epoca degli scontri con la polizia a Valle Giulia spedito da Giancarlo Pajetta a Torino è stato il capo dell organizzazione politica del Pci alla Fiat Mirafiori
Opinioni opinionisti 205 e ha detenuto incarichi di rilievo negli anni dell aggressione aggressione terroristica e della sfortunata stagione di Enrico Berlinguer Berlinguer ai cancelli della fabbrica torinese dissolta dalla marcia dei quarantamila di Arisio Discepolo di Amendola Amendola cioè di un uomo che mescolava strumentalmente la più cocciuta ortodossia ideologica con il più spregiudicato realismo realismo pragmatico della destra comunista a trent anni è scappato dal Pci e dal capoluogo piemontese con le sue quattro carabattole trovandosi costretto a fare il traduttore traduttore a 25.000 lire a cartella per sbarcare il lunario in coppia con un altro fuoriuscito di quegli anni il polemista torinese Saverio Saverio Vertone Quindi si è lasciato affascinare da Bettino Craxi dalla scomposta vitalità socialista e soprattutto dalla dalla possibilità di praticare la polemica e la politica ormai svincolate dalle austerità e dai rigori del centralismo democratico democratico come arte celibe dell informazione e del potere e di conseguenza come continua conflittualità creatrice Le incarnazioni di Giuliano Ferrara sono dunque innumerevoli innumerevoli viene chiamato a fare il commentatore televisivo televisivo dal socialista Antonio Ghirelli per proporre pensieri pensieri anticomunisti intervallati da pause fra il craxiano e il celentanesco scrive per il Corriere della Sera e sotto pseudonimo collabora anche a Reporter il quotidiano parasocialista che raccoglieva con il patrocinio finanziario di Claudio Martelli talenti venuti da Lotta continua come Enrico Deaglio e Adriano Sofri Quindi eccolo innalzato al rango di vedette televisiva ultimo combattente della trincea trincea dei partiti contro Mani pulite colosso che si staglia sulle macerie di Tangentopoli nel 1994 diventa ministro per i Rapporti con il Parlamento nel primo sconclusionato governo Berlusconi nonché consigliere del capo il che comporta un impegno politico così estenuante e distruttivo distruttivo da costargli un arresto cardiaco poi assume la direzione direzione di Panorama periodo coronato da una serie di scoop esplosivi come quello sulle malefatte dei militari italiani in Somalia stupri con i proiettili alla marmellata e torture elettriche ed è l antagonista di Antonio Di Pietro nella
206 Post-italiani battaglia elettorale del Mugello da cui esce battutissimo seppure pieno di verve inventiva e di canaglierie dialettiche dialettiche pimpanti E infine inventa e fonda Il foglio con i soldi di Veronica Lario il sostegno di qualche amico e una quota di finanziamento pubblico dato che il giornale si autodefinisce Organo della convenzione per la giustizia giustizia una struttura parlamentare trasversale creata da Marcello Pera e da Marco Boato e sopravvissuta al trasferimento trasferimento del filosofo lucchese alla presidenza del Senato Ma se si prescinde dalle caratterizzazioni professionali Ferrara sembra soprattutto l espressione addirittura fisica fisica di una inventiva costante che si esplicherebbe presumibilmente presumibilmente in qualsiasi sfera dell attività umana organizzata organizzata e in politica di una capacità largamente inedita per la scena nazionale di rovesciare sadicamente le frittate altrui altrui nel caso del centrosinistra nonché in ogni occasione occasione che lo meriti di cantilenare con accenni di ironia le lodi di Berlusconi o viceversa di criticarlo censurandone con un sogghigno le inadeguatezze istituzionali e di etichetta per far capire che al Cortigiano non la si fa Il paradigma fondamentale del Foglio è quello del giornale club forse più ancora che del giornale partito Per autodefinizione e per reciproco riconoscimento interno interno si tratta infatti di un clan di frondisti i foglianti che raccoglie professionalità giornalistiche fra le più varie e ispirazioni politico-culturali fra le più distanti Dannunziani Dannunziani cultori della tradizione contro il moderno e il postmoderno postmoderno fascisti comunisti evoliani radicali in quantità iperliberali quanto basta americanisti filoislamici postbuddisti postbuddisti ex borderline della lotta armata altri estremisti di differenziata appartenenza qualche ultrà neocristiano in genere figure e personalità convinte che la dimensione sovrana della democrazia liberale consista essenzialmente nella facoltà di innescare la polemica ben più che nel presidio presidio vigile delle regole Tutto questo serraglio non avrebbe la minima possibilità possibilità di coesistere e di agire in forma di giornale se non ci
Opinioni opinionisti 207 fosse a fare da catalizzatore la personalità dell autonominatosi autonominatosi Elefantino Una maschera che ha attraversato i dogmatismi e le eresie della seconda metà del Novecento forse senza mai crederci ma con la sicura convinzione di interpretarli ogni volta al meglio Se non fosse che la mentalità mentalità politica di Ferrara è quanto di più distante vi sia dall dall azionismo o dal sussiego liberale e radicale degli anni Cinquanta verrebbe la tentazione di sostenere che la sua creatura Il foglio è simile come nessun altra a quel falansterio falansterio di cultura laica che fu Il Mondo di Pannunzio Va bene che a differenza di Scalfari l Elefantino non scriverebbe scriverebbe mai La sera andavamo in via Veneto perché i suoi ritrovi sono altri come la tavola serale di Lino Jannuzzi da Fortunato al Pantheon con vasche di mozzarelle di bufala bufala e carciofi alla romana E che uno degli idola che più gli piace smontare dal piedistallo è l aristocraticheria azionista azionista e il disprezzo di questa per l Italia schizzata dal sugo delle vongole Se nel suo celebre libro di memorie laiche il fondatore della Repubblica scrisse che in quel magico club della Roma acculturata e civile eravamo tutti longilinei longilinei e legatissimi all obbligo del calzino lungo Ferrara antitesi completa del longilineo nei suoi sforzi di remare comunque controcorrente e di sguazzare felice nell immondizia immondizia ha tentato perfino un elogio disperato del calzino calzino corto non solo ha promosso addirittura un attacco suicida contro i disperati della pochette infischiandosene infischiandosene con allegria postproletaria che potessero essere identificati identificati con i detentori accertati del gusto e dell eleganza per esempio con i divini mondani Montezemolo e Della Valle così affezionati loro al fazzoletto nel taschino Il carattere di giornale club è assicurato soprattutto dal connettivo del Foglio Politicista negli editoriali sempre incline a lanciare avvertimenti agli avversari e consigli agli amici Ferrara ha costellato le pagine di microappuntamenti microappuntamenti quotidiani rubriche minime e poi di shorts tormentini tormentini giornalieri che fanno da contrappunto a un gossip gossip continuamente evocato e minuziosamente sorvegliato
208 Post-italiani e che attraggono il clan con la forza irresistibile dell ammiccamento ammiccamento ripetuto Il coro del giornale o il suo chiacchiericcio chiacchiericcio di fondo è intonato sulle inezie globali e dandy del direttore di Panorama Carlo Rossella sulle trovate sicule e mussoliniane di Pietrangelo Buttafuoco sul piccolo piccolo diario inutile di Pierluigi Diaco sulla tv registrata con assidua sventatezza da Guia Soncini sulle recensioni gastronomiche e sulla prosa espressionista di Camillo Langone tutti imperdibili perché in ogni riga in ogni battuta potrebbe condensarsi l embrione di una polemica futura di un dibattito a venire Con una miscela di goliardia goliardia e realismo politico di cinismo domestico e amplissime aperture internazionali talvolta sembra di assistere a un ibrido fra il Renzo Arbore cazzeggiatore e il vecchio rigore scolastico delle Frattocchie con sprazzi esibiti di Foreign Affairs Un altra riconoscibile cifra del quotidiano consiste e ci mancherebbe nell esplicita valorizzazione del trash mediante mediante il ricorso a registri linguistici romaneschi o genericamente genericamente dialettali parlati sarcastici ricchi di voluto malgarbo alla lunga con probabili effetti nichilisti di diseducazione diseducazione o di noia o perlomeno di assuefazione a questa forma di giornalismo cabaret ma nel frattempo con un coefficiente di divertimento condiviso e di complicità diffuse diffuse per il disincanto sparso a piene mani la faziosità esibita esibita e negata e le strumentalizzazioni volentieri non dissimulate dissimulate Grazie a questa chiave stilistica Il foglio è riuscito a circondarsi dell aura del partito degli intelligenti intelligenti suscitando ovunque ammirazione e invidia in parte per il talento del suo regista e in parte per aver vinto collettivamente collettivamente la scommessa di puntare sul complesso di inferiorità di chi contempla un po ansioso dal di fuori Insomma lentamente ma non troppo Giuliano Ferrara è diventato un capo partito e anzi qualcosa di più la sua incidenza politica è superiore a quella del segretario di qualche partitino residuo e nella formazione delle opinioni opinioni il peso culturale del suo giornale è certamente più
Opinioni opinionisti 209 avvertibile di quello di macchine editoriali di dimensioni assai maggiori Ferrara può permettersi di anticipare l avvento avvento al governo di D Alema prevedendone le mosse con l istinto di chi ha succhiato il latte della politica dalla stessa stessa mammella oppure variando il genere prescelto di lanciare lanciare con risultati commerciali e di costume abbastanza imprevedibili uno scrittore non proprio stranoto in Italia come Mordecai Richler presentandolo come il campione della scorrettezza politica di organizzare dibattiti sul tema tema storico-letterario vale la pena di morire per Cesare Previti o ancora di allestire trame maligne ai danni di intoccabili intoccabili come Enzo Biagi il re della serie B l uomo che incontrò o citò per l ennesima volta Eleanor Roosevelt Roosevelt e di Giorgio Bocca l indignato speciale riportandone riportandone ripetutamente e con gran gusto velenoso la prosa antisemita giovanile e anche di tirare in continuazione per la manica Eugenio Scalfari sfottendolo per le sue manie manie filosofiche e letterarie i dialoghi con Io le rughe sulla fronte richiamandolo con petulanza a riconoscere la propria faziosità mondana e a declinare senza veli di ipocrisia il proprio presente e passato di distorsioni fortemente fortemente volute in quanto croupier della politica di cinismi e giochi d azzardo giornalistici e di potere praticati con una nonchalance da frequentatore professionale di tavoli di roulette insomma con una freddezza esibita e un rigore rigore apparente pari solo all intenzione manipolatoria Ma dove Ferrara diveggia al suo zenit è nella continua orchestrazione dell accompagnamento di Silvio Berlusconi Berlusconi ora sostenuto in quanto outsider originale tutto spontaneità spontaneità umana e politica purissima ora criticato o beffeggiato per la stessa ragione e per l ossequio noioso dei famigli Va da sé che quando qualcuno della servitù forzista lancia futili minacce verso programmi d opposizione come Blob non costa nulla incaricare l allegro sicario del giornale il dadaista Pietrangelo Buttafuoco di aprire il fuoco facendo esplodere i mortaretti a grappoli Non rompa il cazzo Cavaliere Cavaliere Non ce la venga a raccontare … Perché ci deve cava-
210 Post-italiani liereggiare chi glielo fa fare Forse per tenere in piedi la baracca baracca di quei mentecatti che le stanno addosso ?, e che sarebbero sarebbero tutti quelli che gli riempiono la scrivania con gli appuntini appuntini tipo ” Il Tg1 di Mimun ha fatto trenta secondi in meno “; ” Mentana non ha richiamato ” … ” Bruno Vespa non mi risponde al telefono ” … ” Perché Mara Venier non fa ballare ballare la Teresa ?”. Conclusione per ribadire la tesi Cavaliere Cavaliere dunque non rompa il cazzo Ciò che conta è lo stile Infatti il Cavaliere in persona viene sbertucciato dallo stesso Ferrara per la gag in versione versione Monty Python dei lancieri di Montebello schierati per accogliere Al Waleed il principe saudita socio e sodale sodale però infine l Elefantino lo celebra in quanto icona pop come un soggetto serigrafato da Andy Warhol per l ossessione odontoiatrica che gli fece apprezzare di primo primo acchito la perfezione orale di Melba Ruffo Che cosa le ha detto Berlusconi Ha molto lodato i miei denti per la cura maniacale dell abbigliamento e dell immagine esteriore dei capelli del cerone eppure chiamata a un forum forum del Foglio proprio sul tema dell iconologia berlusconiana berlusconiana Maria Laura Rodotà sostiene con competenza tecnica e salda sfrontatezza femminile che il premier sbaglia sbaglia il fondotinta dato che a una certa età per resistere occorre occorre schiarire schiarire schiarire Chi non conoscesse l entità individuale di Berlusconi e la sua effettiva esistenza attraverso la lettura regolare del Foglio e l ascolto dei pronunciamenti registrati in video da Arcore si convincerebbe rapidamente che all impalpabile impalpabile maniera calviniana dentro l armatura del doppiopetto doppiopetto di Caraceni il Cavaliere non esiste se non in quanto creatura ariostesca delirante e ispiratissima del suo scrittore scrittore e ideologo Giuliano Ferrara Lo storico e la pitonessa Qualche anno fa offrendo il suo contributo al volume Fare gli italiani scuola e cultura nell Italia contemporanea cu-
Opinioni opinionisti 211 rato nel 1993 per il Mulino da Simonetta Soldani e Gabriele Turi lo storico Mario Isnenghi approfittò dell occasione per un tentativo saggistico originale provando a mettere a fuoco la forma giornalistica denominata editoriale Al termine della sua analisi Isnenghi giunse alla conclusione che due erano le figure di osservatori che indicavano con più evidenza le nuove tendenze dell opinionismo sui quotidiani quotidiani italiani La prima era la figlia di un grande spirito europeista il mitologico Altiero Spinelli profetico e socratico socratico perfino nel volto adornato in vecchiaia da una lunga barba Barbara uno scricciolo inviato della Stampa Stampa a Parigi per guardare l Europa volando alto La seconda seconda Ernesto Galli della Loggia docente di storia a Perugia Perugia e oggi una delle firme più accreditate del Corriere della Sera A quei tempi subito prima che in politica scoccasse l era Berlusconi Giuliano Ferrara dava il meglio di sé nella tv della Fininvest ora emergendo da un bidone della spazzatura spazzatura fra lische di pesce e immondizie varie l occhio bistrato bistrato l aspetto simile a un gattaccio ladro e viveur colto in flagrante ora cantando con buona intonazione l aria di Leporello Leporello del Don Giovanni mozartiano Voglio fare il gentiluomo gentiluomo e non voglio più servir …. Come a dire che rimasto orfano di partiti e poteri il consigliere del Principe si emancipava emancipava e pretendeva il ruolo di protagonista Il senso profondo di questa modalità spettacolare tutta giostrata sul trash era un libertinismo senza freni accompagnato dall i- dea che un intelligenza superiore e una personalità straripante straripante insieme alla connivenza dell accolita di protagonisti e comparse ospitati nei suoi talk show avrebbe riscattato le cadute di gusto e le esibizioni più bizzarre trattandole semplicemente semplicemente come un gioco come una sceneggiata fra noi È il procedimento antiaccademico e non conformista di chi sa che noi siamo in grado di tenere sotto controllo i nostri vizietti e quindi in ogni evenienza ci è consentito eccedere trasgredire sbandare se ci va Sotto questa luce la normalità normalità è il concatenarsi delle eccezioni
212 Post-italiani Invece anche sotto un profilo ragionevolmente più accademico accademico la scelta isnenghiana di Galli della Loggia e della Spinelli appariva motivata da discrete ragioni e in ogni caso era tutt altro che arbitraria perché individuava con chiarezza un filo conduttore nell attività pubblicistica dei due intellettuali Pur nella differenza delle specializzazioni specializzazioni professionali entrambi mostravano infatti un aspetto aspetto caratteristico cioè il tentativo deliberato e costante di collocare temi di attualità politica e culturale su uno sfondo sfondo dilatato non legato immediatamente alla dimensione événementielle della politica Ciò vale per il registro più propriamente storico-politico nel caso di Galli della Loggia con la sua propensione a individuare costanti e ritmicità del comportamento degli italiani e in particolare la longue durée delle loro tensioni ideologiche la sedimentazione delle loro opinioni in fedi o superstizioni nonché i loro riflessi tanto sui meccanismi politici classici quanto sul costume e gli atteggiamenti collettivi collettivi Riguardo a Barbara Spinelli le sue riflessioni si concentrano concentrano preferibilmente sullo spazio europeo ossia su un luogo culturale che è un campo di contrasti perenni un arena segnata dall incrociarsi di traiettorie letterarie filosofiche filosofiche sociologiche antropologiche il cui fondale geopolitico geopolitico è indicibilmente stressato dalla sua stessa storia È vero che talora l inviata della Stampa lascia trascolorare trascolorare il suo pensiero in qualcosa di simile all esecrazione o alla profezia non si spiegherebbe altrimenti che in passato i più maliziosi fra i colleghi torinesi avessero definito la sua prosa come l Apocalisse nella trousse probabilmente invidiandone invidiandone gli spazi immensi conquistati la domenica sulle sulle pagine del giornale torinese nonché l atteggiamento antigiornalistico di spudorata e libera inattualità e forse pure l adorazione di Gianni Agnelli per il suo stile medianico medianico Nei corridoi di via Marenco ci si imbatteva sempre in qualcuno disposto a imitare l Inimitabile a mimarne il respiro respiro profondo che fiuta lo Zeitgeist lo sguardo socchiuso che percepisce orizzonti ineffabili il tendersi del volto nel-
Opinioni opinionisti 213 la contemplazione degli abissi Piccolezze di redazione d altronde queste storiche e cordiali invidie si sono immediatamente immediatamente zittite all uscita di La rabbia e l orgoglio in quanto quanto il pamphlet di Oriana Fallaci questo sì smisurato e catastrofista catastrofista ha ricondotto la Spinelli al rango di moderata esponente della razionalità intellettuale e giornalistica dell dell Occidente dopo di che per trovare una qualche critica puntuale al Fallaci-pensiero non c è stato altro verso se non andare a leggersi sulla Stampa il commento in proposito della Spinelli equilibrato ma definitivo in modo da spegnere spegnere e dimenticare almeno per un giorno le fiamme di Oriana Chi non è con noi è contro di noi A distanza di un decennio dalle osservazioni di Isnenghi Isnenghi si può forse riconoscere che l aspetto di novità rappresentato rappresentato da questi due esempi di scrittura pubblica e anche di militanza civile se si può chiamarla così è passato passato in secondo piano rispetto ad altre forme di interventismo interventismo pubblico Se il saggismo da quotidiano di Galli della Loggia e della Spinelli sembrava aver sostituito nella percezione percezione dei lettori le formule più consumate del commento commento politico proponendo un profilo di argomentazione più consapevole sul piano culturale e dotato di un maggiore glamour intellettuale oggi si direbbe invece che l editorialismo editorialismo militante abbia ripreso forza Anzi il dubbio è che si stia delineando una forma di attivismo giornalistico tendente a trasformare i fornitori di opinione in protagonisti protagonisti diretti della vicenda politica Il sospetto è suffragato solo in parte dalle prove Molto dipende per la verità dal fatto che il consolidarsi del sistema sistema politico bipolare ha conferito meccanicamente maggiore maggiore nettezza alle posizioni espresse nei commenti Durante la fase agonica della Prima Repubblica risultava piuttosto facile all opinionista medio individuare una batteria standardizzata standardizzata di temi politici su cui si potevano emettere giu-
214 Post-italiani dizi senza per questo schierarsi cioè evitando di assumere una linea attribuibile a un punto di vista di destra o di sinistra Il consenso prima sulla denuncia del degrado affaristico affaristico del pantano burocratico dell impasse consociativa consociativa e poi sull urgenza di riforme profonde a partire naturalmente naturalmente da quella elettorale era tale che al commentatore non veniva richiesta una dichiarazione di principio sulla sua preferenza politica Con una visione un po manichea si immaginava che alla degenerazione della vita pubblica si sarebbe posto rimedio ricorrendo alle virtù del maggioritario maggioritario un sistema invocato come il più rigoroso possibile in pratica una ghigliottina bipartitica e che il delinearsi di due schieramenti politicamente alternativi avrebbe fatto respirare aria nuova a un sistema asfittico e ammorbato dal nemico di tutti la partitocrazia Non di rado l effetto era grottesco perché sembrava di assistere a una sceneggiata popolare con i buoni da una parte e il Cattivo la classe politica dall altra Gli anatemi erano prevedibili come gli esorcismi Ma a partire dal 1994 con l inequivoca entrata in campo di Silvio Berlusconi le cose cambiano in modo radicale salta un equilibrio anche mentale il bon ton maggioritarista va a farsi benedire insomma insomma non ci sono più travestimenti L imperativo di situarsi situarsi di qua o di là diviene uno dei dogmi ineludibili Sotto il cielo nuovissimo e le nuove costellazioni la figura dell editorialista freddo abituato a una critica intenzionalmente intenzionalmente bipartisan come si sarebbe detto più tardi e volta volta ad analizzare o a deprecare i vizi di fondo del sistema politico cominciava a scolorire L epoca che s inaugurava era segnata per esempio dal fatto che un importante giornalista giornalista e singolare performer quale Giuliano Ferrara diventava diventava ministro nel governo di centrodestra oppure su un versante più folklorico dal fatto che Emilio Fede si stagliava stagliava come il campione dei berlusconisti trasformando un telegiornale in uno show di schieramento L ingresso in politica di Romano Prodi e in seguito il suo successo elettorale nel 1996 hanno rafforzato ulterior-
Opinioni opinionisti 215 mente questo schema Non è un caso che proprio in quel periodo uno dei maggiori editorialisti prima della Stampa Stampa e poi del Corriere della Sera cioè Sergio Romano venisse indicato dai boatos come un possibile se non probabile probabile ministro degli Esteri nel caso di vittoria del Polo delle libertà e che intense correnti di antipatia provenienti provenienti dal centrosinistra investissero figure come quella di Angelo Angelo Panebianco considerato nel passaparola ulivista un fiancheggiatore del berlusconismo sotto la maschera del fustigatore della politica consociativa Che dicerie e giudizi del genere fossero fondati o infondati infondati è meno significativo rispetto al peso che comunque si attribuiva in tal modo alle dinamiche e alle logiche di schieramento schieramento Il maggioritario si trasformava in uno schema riassumibile nell espressione chi non è con noi è contro di noi A Sergio Romano diplomatico liberale con venature nazionaliste e a Panebianco radicale con sfumature neoconservatrici neoconservatrici l etichetta di destra veniva applicata in base al meccanismo per cui non essendo di sinistra o mostrando mostrando talvolta tratti antipatizzanti verso il centrosinistra essi dovevano per necessità causale possedere una patente di destra Secondo modalità leggermente diverse ma ugualmente ugualmente considerevoli e a loro modo spettacolari qualcosa di analogo era successo al decano degli editorialisti italiani Indro Montanelli La differenza principale nel caso è che mentre commentatori alla Panebianco o alla Romano non hanno mai rivelato esplicitamente la loro preferenza per una parte politica Montanelli aveva manifestato fin dal 1994 la sua totale idiosincrasia per il Berlusconi catapultatosi catapultatosi in politica e per quel genere di destra che andava raccogliendosi raccogliendosi sotto la sua egida mediatica Inoltre Panebianco Panebianco e Romano influenzano senza dubbio l opinione pubblica d élite ma non in modo consistente l elettorato mentre Montanelli godeva di un indubbio seguito popolare popolare Nella campagna elettorale del 13 maggio 2001 alcuni sondaggi tentarono perfino di misurare il consenso del
216 Post-italiani vecchio giornalista che aveva dichiarato e scritto di votare votare per il male minore ossia l Ulivo Pare che il suo influsso influsso sull elettorato complessivo equivalesse a circa duecentomila duecentomila lettori-elettori Pochi in assoluto ma abbastanza per parlare di un virtuale partito di Montanelli anche se è chiaro che Montanelli si sarebbe stracciato le vesti e il dolcevita beige all idea o alla proposta di guidare qualsiasi qualsiasi partito L ultimo tabù di Scalfari Riguardo alla storia generale del prodotto giornalistico denominato editoriale e dei suoi confezionatori quotidiani quotidiani bisogna dire che essa sarebbe stata meno eccitante se a un certo punto non fosse entrato in scena Eugenio Scalfari È lui infatti il fondatore della Repubblica che per primo si inventa un ruolo politico esercitandolo in una posizione in apparenza defilata fuori dal circuito istituzionale istituzionale Naturalmente è il successo del suo giornale come come strumento di indirizzo dell opinione pubblica a rendergli rendergli possibile l esercizio di una specie di magistero politico ma è anche il gusto di Scalfari il suo desiderio di intervenire sulla politica e sugli uomini che ne fanno parte parte a dar luogo a una lunga vicenda di protagonismo e di condizionamento Nel suo momento più fortunato Scalfari Scalfari non sempre analizza e non solo commenta auspica ammonisce depreca ma depurato dalle retoriche di cui è uno stratega consumato il suo discorso più semplicemente semplicemente detta ai lettori l agenda della politica e orienta il giudizio giudizio sugli uomini politici in relazione al fatto che quell a- genda venga rispettata o no Inoltre Scalfari sceglie con estrema accuratezza amici e avversari Accostandosi a Ugo La Malfa si qualifica come il possibile garante dello scongelamento del Pci berlingueriano berlingueriano identifica il nemico l ostilità assoluta l Alien in Bettino Bettino Craxi con un calcolo anche commerciale di notevole successo dato che l odio antisocialista è una delle caratte-
Opinioni opinionisti 217 ristiche psicologiche prevalenti nel popolo di sinistra fra quelli che credono davvero che il Psi abbia avuto una mutazione genetica velenosa e potenzialmente avvelenatrice avvelenatrice di tutto il sistema politico e sociale italiano infine nella nella fase crepuscolare degli anni Ottanta individua il possibile possibile modernizzatore in Ciriaco De Mita proprio colui che invece era stato qualificato dalla rarefatta ferocia di Gianni Agnelli come un intellettuale della Magna Grecia Ciò che è mancato a Scalfari è quel tanto di improntitudine improntitudine in più quel senso di onnipotenza quell assenza di inibizioni che avrebbero potuto condurlo direttamente nel territorio della politica abbandonato a suo tempo dopo un passaggio nella pattuglia parlamentare del Partito socialista socialista pre-craxiano Evidentemente fino a qualche anno fa erano ancora in vigore convenzioni inviolabili tabù che non potevano essere infranti anzi non ci si pensava nemmeno nemmeno a infrangerli tanto che Scalfari resta a lungo un nocchiero della pubblica opinione ma si guarda bene dallo scendere in pista in prima persona il suo partito rimane trasversale e virtuale diffuso qua e là nel Parlamento evocabile evocabile nelle segrete stanze dell economia legatissimo alle opinioni espresse ogni giorno sulle colonne e nei titoli della Repubblica ma sostanzialmente acefalo in quanto il burattinaio burattinaio non ha voglia di comparire nel teatrino e di provare provare a sostituirsi ai pupi Intanto grazie anche al suo giornalismo il ruolo dell e- ditorialista era cambiato Si erano create le condizioni perché perché una volta aperta la strada al confronto bipolare le ragioni ragioni dell analisi venissero rapidamente sopraffatte dalle leggi dell engagement Lo stesso successore di Scalfari Ezio Mauro ha cercato fin dal primo momento di interpretare interpretare il suo ruolo non in termini manageriali o viceversa viceversa in chiave giornalistica e di fredda obiettività del commento commento ma schierando i suoi uomini secondo un disegno di stampo politico-militare il comandante in capo i generali generali gli ufficiali le truppe scelte eccetera e assumendosi due compiti di prospettiva Per via mediata attraverso i
218 Post-italiani suoi commentatori a cominciare da Curzio Maltese ha tenuto alto il fuoco contro il centrodestra per via diretta con le sue non frequentissime ma robuste discese in campo campo ha dettato una linea politica che si proponeva come il modulo essenziale per tutto il centrosinistra Il direttore della Repubblica per esempio ha avuto un ruolo assai significativo durante uno dei più dibattuti tornanti dell Italia maggioritaria Nel momento in cui il governo Prodi cade quel giorno sventurato del voto di fiducia fiducia finito 313 a 312 e subito dopo con l insediamento di Massimo D Alema a Palazzo Chigi si assiste all avverarsi della predizione di Giuliano Ferrara Mauro commenta l accaduto schierandosi con la razionalità del reale con la necessità storica ossia il D Alema-Cossiga impartendo all operazione la benedizione della sinistra e convogliando convogliando in quella direzione il consenso a denti stretti del popolo popolo progressista Con questa scelta emette anche un verdetto che sancisce l impraticabilità di un disegno di partito democratico all americana contribuendo a una serie serie di conseguenze a catena sintetizzabili soltanto nella più severa formulazione della legge di Murphy se qualcosa qualcosa può andare storto andrà storto La coscienza di Ezio Ha scritto in proposito Alberto Ferrigolo sulla rivista Problemi dell informazione del marzo 2002 accennando accennando alle furibonde riunioni che coinvolsero in quei giorni il vertice del quotidiano In un giornale come ” Repubblica Repubblica ” … quando cadde il governo Prodi e si palesò all orizzonte orizzonte la prospettiva di un governo D Alema si aprì un grande scontro più o meno quello che si è aperto nella sinistra sinistra e anche una accesa discussione una burrascosa dialettica interna … E proprio nel più grande giornale dell area del centrosinistra la diatriba tra i fautori del cosiddetto cosiddetto ” trapasso ” da una formula all altra da Prodi a D Alema senza soluzione di continuità Ezio Mauro e
Opinioni opinionisti 219 sostenitori della necessità di ritornare subito alle urne e votare Giovanni Valentini allora vicedirettore e anche Gad Lerner fu lacerante … A dispetto del comune sentire del cosiddetto ” popolo di sinistra ” o ulivista passò invece la linea di sostenere la ” soluzione D Alema “. Questo significa che in un momento cruciale dell evoluzione evoluzione democratica del nostro paese tra sottili schermaglie politologiche e scontri incandescenti nello staff e fra i desk Ezio Mauro non si è limitato a descrivere l avvitamento e la caduta del centrosinistra o a deprecarne gli esiti si è assunto assunto anche il ruolo di teorizzatore della nuova fase Per concedere una lettera di credito politico a Massimo D Alema Alema al capo della Sinistra scritta con la maiuscola per meglio meglio distinguerla dal Centro il direttore della Repubblica Repubblica ha dovuto concederla di riflesso anche a Francesco Cossiga il quale a sua volta pensava di poter realizzare in quel modo la terza fase di Aldo Moro troppa scienza si direbbe e troppo contraddittoria per un operazione di trasformismo trasformismo parlamentare Questa vocazione politica si rivela in numerose altre occasioni occasioni È un riflesso automatico la spia di un intenzionalità intenzionalità marcata In occasione del Natale 2002 Mauro manda per lettera gli auguri a tutti i giornalisti del quotidiano di piazza Indipendenza giornale di cui ricorda il forte carattere carattere riassumendone in una specie di manifesto politico-intellettuale politico-intellettuale le caratteristiche principali e gli obiettivi non solo editoriali Il solito Foglio ne spiffera il contenuto contenuto Si può fare dell ottima informazione testimoniando testimoniando nello stesso tempo ciò in cui crediamo come cittadini e come gruppo collettivo di lavoro con una storia alle spalle spalle Soprattutto quando ciò in cui crediamo non è piccolo cabotaggio fazioso ristretta visione di parte ma qualcosa di diverso e di più ambizioso una diversa idea dell Italia rispetto a quella dominante e non importa se oggi questa idea è minoranza Questa identità culturale così nitida ci profila talvolta secondo alcuni come la vera forza di opposizione nel no-
220 Post-italiani stro paese assegnando alla Repubblica una speciale funzione di rappresentanza che ci viene attribuita da chi ogni giorno ci sceglie in edicola in un rapporto di fiducia e di appartenenza Insomma il quotidiano diretto da lui il successore di Scalfari è qualcosa di più di un giornale giornale in cui si lavora con una passione speciale con la dedizione dedizione di chi sa di esercitare un mestiere civile con la consapevolezza che per farlo al meglio serve un fortissimo fortissimo senso di appartenenza la coscienza di essere ” Repubblica Repubblica “. Il testo di Mauro è più che sintomatico di una interpretazione interpretazione della professione di giornalista in cui prima degli strumenti di marketing e delle attività di sviluppo editoriale editoriale vengono messi in luce gli aspetti di identificazione ideale e di gruppo Ciò significa che dovrebbe esistere una sorta di spirito repubblicano o repubblichista cioè letteralmente letteralmente la coscienza di essere ” Repubblica “, capace di sopravvivere sia ai cinismi del mestiere sia al naturale logoramento logoramento ideologico ed emotivo provocato dalla vita di redazione dalle riunioni dalle corrispondenze dai servizi servizi dall impaginazione e dalla titolazione insomma da tutto ciò che in qualsiasi aggregazione professionale e consorzio lavorativo alla lunga depotenzia i sentimenti identitari degli esordi e spegne o appiattisce i furori nella routine giornaliera Tuttavia nonostante questa passione calda trasmessa alla redazione e intensificata giorno per giorno con una propensione al lavoro in condizioni di continua emergenza emergenza con le pagine e le tematiche inventate alle nove di sera quando il cuore dei capiredattori va in fibrillazione per ogni cambiamento di rotta anche il capo indiscusso della Repubblica è rimasto al di qua della mezzeria restando restando in definitiva assai più giornalista seppure alla sua maniera che politico I suoi collaboratori più impegnati in senso antiberlusconiano come occasionalmente Giorgio Bocca e con regolarità Curzio Maltese si dedicano soprattutto soprattutto alla denuncia rappresentano un contributo all into-
Opinioni opinionisti 221 nazione del giornale più che un apporto di informazione Il tempo e gli automatismi della macchina bipolare giocano giocano a suo vantaggio se è vero che la rigidità dello schema schema maggioritario alla lunga ha riportato su posizioni più aspre contro Berlusconi anche una personalità intellettualmente intellettualmente e politicamente duttile come Mario Pirani per indole poco propenso alle campagne ideologiche alle contrapposizioni frontali e soprattutto agli esercizi a cavallo cavallo del giustizialismo Sotto questa luce Mauro ha agito da giornalista di più da autentico professional dell informazione quando ha preso preso la delicata decisione di inserire fra i collaboratori una figura tutta nuova e programmaticamente di grande peso Non ha cercato un altro duro marcatore antiberlusconiano come Curzio Maltese né un commentatore classico della politica Dopo un lungo corteggiamento Mauro ha scelto Ilvo Diamanti che era l opinionista domenicale del Sole 24 ore ascoltatissimo in Confindustria ma soprattutto il politologo che meglio degli altri aveva seguito la vicenda politica della Lega e sicuramente uno dei più puntuali analisti del cambiamento politico e sociale degli ultimi dieci-quindici anni Per comprendere la decisione del direttore direttore della Repubblica occorre considerare che Diamanti Diamanti non è un commentatore qualsiasi da impiegare sull ultima notizia di giornata e neppure un pensatore umorale di quelli abituati a seguire gli impeti del proprio carattere La sua caratteristica principale consiste nell essere essere rimasto legato alla ricerca empirica da cui trae concetti concetti indicazioni orientamenti prospettive Nel deserto interpretativo che i quotidiani sentono incombere incombere la figura di Diamanti e le sue Mappe domenicali domenicali rappresentano la connessione tra l ufficio centrale della Repubblica e la realtà effettuale di un Italia che continua vorticosamente a cambiare soprattutto nella percezione dei giornalisti eternamente timorosi di essere scavalcati dalle tendenze in atto anche se i sondaggi politici politici disegnano un paese immobile Le sue formule più for-
222 Post-italiani tunate come il consenso senza fiducia di cui continua a godere malgrado tutto il governo Berlusconi rappresentano rappresentano uno degli sforzi cognitivi più brillanti per spiegare l inspiegabile e cioè le radici e la persistenza berlusconiana berlusconiana in una collettività nazionale educata per decenni dal pensiero di sinistra o comunque diseducata dallo scetticismo scetticismo verso chicchessia e in particolare verso i salvatori della patria e i factotum miracolosi L altra formula possibile e utile in termini di mercato per un giornale di opposizione come la Repubblica è quella praticata attraverso le furibonde e coltissime tirate di Franco Cordero ma alla lunga si è visto che l ex eretico cacciato dall Università Cattolica ha il pregio e il difetto di scrivere sempre lo stesso meraviglioso articolo solo cambiando cambiando le parole tecniche le glosse giuridiche e i riferimenti riferimenti storiografici l aspetto formale è stupefacente ma l abilità abilità stregonesca dello scrittore e la competenza pignola del giurista non si sottraggono al sospetto dell esercizio di stile stile alla denuncia fine a se stessa Diamanti invece offre allo allo staff del giornale la sensazione squisita di riportare echi di realtà tracce di senso frammenti di vita concreta Il suo rapporto con la direzione è strettissimo spiega sempre su Problemi dell informazione un free-lance informato come come Alberto Ferrigolo Discute scambia opinioni preannuncia preannuncia concorda verifica con l evolversi dell attualità fino all ultimo quanto scrive Di sicuro Diamanti fa sentire al giornale il profumo dell Italia sociologica e introduce nel discorso politico qualche elemento aggiuntivo di interesse che la corporazione politologica non riesce più ad apportare apportare da quando è caduta la Bicamerale vale a dire da quando la prospettiva delle riforme istituzionali si è illanguidita e l opinione pubblica ha fatto capire di non poterne più né dei discorsi sulle riforme né di riflesso dei politologi Con questo sembrava in sostanza che non esistessero verificabili possibilità di impegno degli operatori giornalistici giornalistici fuori dalle redazioni e meno che mai di trasferire programmaticamente una competenza specialistica nel-
Opinioni opinionisti 223 l arena pubblica come esplicita azione politica in tal senso senso tanto Cordero quanto Diamanti facce opposte della stessa medaglia costituiscono l attestazione di questa impossibilità impossibilità l impossibilità di farsi suggeritori e imprenditori imprenditori politici e della conseguente necessità di ricercare competenze e approcci culturali da portare dentro il circuito circuito giornalistico Da un lato dunque il rapido dislocarsi dei commentatori commentatori sull asse destra / sinistra produceva come esito una maggiore maggiore automaticità e quindi prevedibilità delle posizioni Dall altro sul fronte del maggiore quotidiano nazionale si era esaurita la vicenda della direzione giornalistica più innovativa innovativa quanto a interventismo nella scena politica cioè quella di Paolo Mieli il direttore che aveva svolto una continua continua azione di sollecitazione se non di autentica provocazione provocazione nei confronti del mondo politico al fine di condizionarne condizionarne l agenda e di egemonizzarne sul piano giornalistico gli avvenimenti principali Si era sviluppata la figura del direttore tribuno come il populista Vittorio Feltri ma ciò che nel panorama italiano mancava ancora alla fine dei conti era il direttore commentatore opinionista totus politicus politicus in grado di intervenire nell arena politica non solo per condizionarla ma per plasmarla fino a farsi agitatore di uomini e di ceti oltre che di bandiere e di idee Il metodo Mieli Per ciò che riguarda il Corriere della Sera le cose stanno ancor più sul tradizionale Giudicare se oggi prima prima e dopo la conclusione della lunga direzione di Ferruccio Ferruccio de Bortoli il quotidiano di via Solferino sia di destra o di sinistra dà l impressione di un gioco spensieratamente fuori moda così nostalgicamente ingenuo da risultare insignificante insignificante Le simpatie a priori di chi osserva e legge lo insegna l ermeneutica modificano il contenuto e la diversa diversa angolazione del punto di vista rende prismatica anche una sfera Figurarsi il Corriere
224 Post-italiani Perfino la dietrologia sull azionariato serve a poco così come con ogni probabilità sono inutili gli allarmi ricorrenti ricorrenti per l arrivo di imprenditori considerati vicini a Berlusconi Berlusconi quali Ligresti magari approfittando silenziosamente silenziosamente della crisi della Fiat Già con gli anni a sinistra ci si era abituati alla tutela nobiliare degli Agnelli per ragioni storiche storiche di appartenenza al blocco industriale dove esisteva esisteva una simbiosi fra impresa sindacato lavoratori e il Pci era capace di provocare e all occorrenza di sedare il conflitto conflitto Anche perché si sa che in linea di tendenza in seguito agli studi dell Avvocato sotto la guida e i lumi dell antifascista Franco Antonicelli e poi per simpatia intellettuale intellettuale e contiguità fisica alla tradizione azionista la granducale Torino automobilistica ha sempre inclinato a favore del centrosinistra spiegando questo atteggiamento incongruo per il padronato e per il leader-imprenditore con la considerazione cinica che solo da quella parte potevano potevano venire risanamenti severi e ristrutturazioni approfondite approfondite senza il rumore delle proteste in piazza certo i torinesi non si nascondevano scetticismi o irritazioni ma non riuscivano nemmeno a trovare ragioni consistenti per operare un tardivo bandwaggoning pro-berlusconiano Non va dimenticato in questo senso il tentativo del 1994 allorché Casa Agnelli provò a cooptare nell establishment il Cavaliere con l invito a cena e l esame generale di buone maniere tentativo fallito perché in quel momento il leader di Forza Italia si sentiva ancora il capo vitale di un movimento movimento populista un self-made man diffidente verso la grande finanza e le sue conventicole tutto proteso a cercare una saldatura con le partite Iva del suo elettorato ancora in formazione Quello dell Avvocato fu un calcolo preveggente preveggente ma anche un grave scorno per l élite tradizionale affezionata affezionata alle proprie cerimonie così ristrette Alla fine della cena cena era tutto uno scuotere di teste e un brusio di mah che equivalevano a una bocciatura collettiva Sette anni più tardi Agnelli avrebbe concesso a Berlusconi Berlusconi un via libera inatteso soprattutto dall ingenuità del-
Opinioni opinionisti 225 la sinistra dopo che una bibbia del liberismo mondiale l Economist era uscito con una copertina micidiale dedicata dedicata a Berlusconi unfit di governare l Italia L Avvocato Avvocato aveva dichiarato il proprio rammarico nel vedere l Italia Italia trattata come una repubblica delle banane Ma non appena Berlusconi si fu liberato con le cattive di Renato Ruggiero ministro degli Esteri e tutor internazionale del governo di centrodestra lo stesso Agnelli si era detto più o meno disgustato da un Italia incapace di andare più in là o di venire più su dei fichi d India e questa volta si erano arrabbiati i siciliani però il messaggio era arrivato chiarissimo anche a Roma ma evidentemente il potere rafforza l autoconsapevolezza e il quartier generale di Berlusconi aveva fatto finta di niente A sua volta l eventuale e opposta simpatia della Milano Milano romitiana per Berlusconi sconta un conflitto inevitabile fra personalità Va bene che Cesare Romiti manifesta una storica e allegra incompatibilità altrettanto allegramente ricambiata per molta gente del centrosinistra a cominciare cominciare da Romano Prodi ma difficilmente l ex presidente della Fiat potrebbe accettare di farsi grande elettore di qualcuno che si è già eletto da sé Al massimo fra molte prudenti diplomazie si sarebbe potuta intrecciare una manovra di reciproche strumentalizzazioni favorite empiricamente empiricamente dall ostilità di Romiti per il prodismo e dalla necessità del Cavaliere di guadagnare quelle entrature nei circoli delle partecipazioni d impresa e dell informazione che gli sono state precluse a lungo per ragioni di stile personale personale o di biografia politico-imprenditoriale Riesce difficile difficile varcare la soglia del tempio se si ostenta la presunzione presunzione di chi non ha avuto bisogno di nessuno e così implicitamente lascia trasparire un giudizio sprezzante per tutti gli altri del gotha che l azienda l hanno ereditata per linea dinastica dimenticando con nonchalance la propria propria qualità di imprenditore contiguo alla politica e nella fattispecie a Bettino Craxi non proprio uno qualunque Ma è un gioco datato la congettura sull anima del
226 Post-italiani Corriere anche perché il successo del giornale non dipende dipende o non dipende più dal fatto di essere un giornale partito L antica immagine di organo pubblico della borghesia borghesia italiana sconta ormai il difetto di una sfasatura sociologica sociologica dal momento che nessuno neanche Giuseppe De Rita sa più che cosa sia la borghesia nella stratificazione stratificazione sociale contemporanea Fin tanto che Paolo Mieli aveva aveva diretto il quotidiano si potevano individuare alcune linee linee di marketing politico-culturale individuabili non tanto nelle concessioni alle spigolature di gossip quanto piuttosto in un sofisticato pedinamento del pensiero in controtendenza una miscela che comprendeva la puntigliosa puntigliosa mappatura dei conflitti e degli stigmi ideologici del dopoguerra commisurata volta per volta su echi pettegoli pettegoli o scandalistici provenienti dal Ventennio sulle biografie degli italiani che avevano compiuto il lungo viaggio nel fascismo sul paradigma defeliciano del consenso sulle serpeggianti contraddizioni della sinistra su un attenzione attenzione al cambiamento politico della destra postfascista interpretato interpretato anche come un esercizio di entomologia insomma come funzione di una curiosità positivista per i peccati antichi e le redenzioni recenti e corrive della politica Sotto questa luce il mielismo sarebbe stato solo una verniciatura Un invenzione giornalistica che Filippo Ceccarelli Ceccarelli ha riassunto e codificato sulla Stampa in questo modo Inconfondibile miscela di spirito alto e materia bassa attenzione a tutto quanto è televisivamente popolare popolare e popolarmente televisivo suggestioni perlopiù antiretoriche antiretoriche non di rado articolate attraverso disseminazioni di dubbi su mitologie consolidate apparente leggerezza allegra e spavalda disponibilità al gossip vulgo ” pettegolezzo pettegolezzo “) quindi al divertente all eclettico al frammentario frammentario visione conflittuale della realtà con conseguente sottolineatura di ” casi “, ” polemiche “, ” duelli ” e quando possibile spargimento di polpettine di zizzania destinate soprattutto a uomini politici e intellettuali che si prendono prendono troppo sul serio culto del dettaglio ancora talvolta ti-
Opinioni opinionisti 227 rato fino all estremo limite e cioè ben oltre la vicenda in cui esso dettaglio s inscriverebbe tutto questo era semplicemente semplicemente la forma esteriore di un discorso serissimo e di un lavoro in profondità nella formazione delle opinioni Tanto che non appena qualcuno cita il termine incriminato incriminato il suo creatore ormai reagisce con fastidio come in una lunga intervista concessa nel marzo 2001 a Problemi dell dell informazione Ora basta però col mielismo È un termine termine che è stato usato per mettere alla berlina il mio stile esagerandone i tratti a partire dalla sdolcinatura del cognome cognome che porto Sul piano della cronaca giorno per giorno il mielismo o quel che è il metodo Mieli come lo chiama lui si traduceva traduceva in un giornale sfaccettato difficilmente riconducibile a uno schieramento Piuttosto l aspra concorrenza con la Repubblica induceva Mieli a seguire con pignoleria le mosse dei protagonisti politici ministri sottosegretari leader di partito e comunque degli attori principali dello show politico quindi a interpellarli sollecitandone il ruolo ruolo e la vanità in modo da far emergere differenze e divaricazioni divaricazioni linee di scontro potenziale tensioni sottotraccia Si trattava di una specie inedita di giornalismo capace di scremare l attualità nel tentativo di generare le notizie ancor prima di registrarle Era anche comprensibile che questo esercizio simultaneo di lettura e di virtuale distorsione distorsione politica finisse con il mostrare qualche traccia di accanimento accanimento non esclusivamente terapeutico sul corpo del centrosinistra dal momento che l Ulivo come soggetto politico caratterizzato da un evidente instabilità si prestava prestava meravigliosamente a essere analizzato scomposto sezionato sezionato e di nuovo esposto al pubblico dopo l esame autoptico autoptico di Mieli Ambasciatori e politologi in via Solferino Tuttavia questa interpretazione del sistema politico per linee interne non qualificava preventivamente il Corriere
228 Post-italiani come un quotidiano di opposizione al governo dell Ulivo Fatta la somma algebrica delle preferenze degli editorialisti editorialisti ne sarebbe risultato un sovrappiù di antipatia per il centrosinistra centrosinistra se non proprio una simpatia per il Polo Ma realizzata realizzata la stessa operazione aritmetica con i cronisti politici e il desk il risultato probabilmente sarebbe stato inverso La preoccupazione degli esponenti di centrosinistra per la tonalità politica del giornale e in particolare l insofferenza dei prodiani nasceva soprattutto dalla capacità mielista di segmentare i temi isolando e rilevando contraddizioni facendo facendo affiorare visioni conflittuali e con ciò stesso contestando contestando la visione rasserenante di un Ulivo unito nella propria propria vocazione ed esperienza fattuale di governo Tanto è vero che per tutto il primo anno e mezzo di governo governo dopo la vittoria elettorale del 2001 anche Berlusconi si lamenta dell atteggiamento di via Solferino e secondo la vox populi le prova tutte per infilarci il cuculo Ligresti Ma per la verità non si può dire che con la direzione di Ferruccio Ferruccio de Bortoli il Corriere abbia cambiato linea politica Piuttosto ha mutato stile perlomeno nel senso che il nuovo nuovo direttore ha sottolineato nelle pagine del giornale alcuni alcuni aspetti di servizio spingendosi fin quasi al pedagogismo pedagogismo Gli opinionisti politici del quotidiano sono rimasti gli stessi da Sergio Romano ad Angelo Panebianco da Ernesto Ernesto Galli della Loggia alle incursioni in prima pagina di Piero Ostellino o alle note non solo di costume di Giuliano Zincone Di sicuro obietterebbe ironicamente un ulivista qualsiasi qualsiasi si tratta di analisti e osservatori poco sospettabili di atteggiamenti antiberlusconiani Ma dicendo così saremmo saremmo all ovvietà Si dovrebbe aggiungere per riequilibrare un sistema di pesi e contrappesi la costante anche se rada presenza di Giovanni Sartori a lungo concentratissimo sul monstrum berlusconiano del conflitto d interessi e critico critico fino al sarcasmo delle invenzioni istituzionali del centrodestra centrodestra tuttavia conviene eludere la trappola della ricerca ricerca di affiliazioni politiche
Opinioni opinionisti 229 Per un lungo tratto infatti anche i commentatori del Corriere si sono potuti mimetizzare dietro il paravento delle riforme elettorali considerate una terapia obbligata della paralisi di sistema Ancor prima che l analisi delle esperienze politiche e di governo veniva il giudizio politologico politologico sulle proposte e le ipotesi relative ai modelli elettorali elettorali Subito dopo alla questione della formula elettorale si è unita quella del ridisegno istituzionale Ma alla fine com è logico è tornata in campo la politica Cinque anni di governo per quanto accidentato di centrosinistra e in modo modo speculare cinque anni di opposizione del centrodestra una nuova campagna elettorale tirata e dura e il varo del secondo governo Berlusconi hanno contribuito a sedimentare sedimentare gli atteggiamenti le preferenze le inclinazioni Chi oggi legge il Corriere attraverso i suoi editorialisti non fatica in genere a ricondurre le loro posizioni a un punto punto di vista specifico L ampia cultura internazionale e storiografica storiografica di Sergio Romano per esempio non fa velo al fatto che l ambasciatore tiene una rubrica istituzionalizzata istituzionalizzata su Panorama settimanale berlusconiano Un puro dato dato estrinseco Innegabile ma a questo dato oggettivo si può aggiungere che il realismo politico di Romano lo ha reso reso fin dagli inizi dell avventura berlusconiana uno dei punti di riferimento intellettuale del Polo Già nel 1994 gli ambienti liberali del centrodestra lo consideravano in sintonia sintonia con le loro posizioni come confidava per esempio Giuliano Urbani a parte il conflitto d interessi Certe insofferenze stilistiche dell ex ambasciatore come quando accenna alla sfilata del Gay Pride di Roma durante durante il Giubileo definendola un esibizione di dervisci urlanti connotano uno spirito marcatamente conservatore conservatore Ma in modo più sostanziale qualcuno potrebbe ravvisare nella scrittura di Romano una pretesa di oggettività oggettività analitica di neutralità positivista parascientifica di ascendenza quasi ottocentesca proposte come attestazioni attestazioni autoevidenti frutto di una visione distaccata ma che in realtà si qualificano invece in modo implicito come criti-
230 Post-italiani che ricorrenti alle posizioni rappresentate nel centrosinistra centrosinistra Naturalmente l oggettività non è né di destra né di sinistra sinistra e sulle sfumature psicologiche sottese all esercizio della scrittura è vano soffermarsi La stessa storia personale personale di Sergio Romano dalle simpatie di giovane diplomatico diplomatico per il centrosinistra storico inteso come motore della modernizzazione possibile fino al realismo conservatore conservatore degli ultimi anni potrebbe essere interpretata come come l evolversi senza discontinuità di uno stesso immutato immutato atteggiamento interpretativo non importa di che colore sia il gatto non importa chi fa la modernizzazione l importante importante è farla e acchiappare i topi secondo il monito pragmatico di Deng Xiao Ping Sotto questo profilo i rari ma non irrilevanti riconoscimenti riconoscimenti all azione europea del governo Prodi derivavano anch essi da tale atteggiamento di fondo L ex ambasciatore ambasciatore quando discute non parla in nome di una parte politica politica bensì di una classe dirigente vera o ideale le cui competenze competenze tecniche sono rimaste frustrate durante gli anni della Prima Repubblica e che oggi finalmente trova ascoltatori ascoltatori e possibili sponde politiche vista la penuria di specialisti specialisti accreditabili Di conseguenza sarà naturalmente più arduo attribuire a Sergio Romano etichette progressiste almeno laddove il progressismo è associato a posizioni di sinistra Tratti evidenti di laicità non negoziabile suggeriti da un chiaro agnosticismo in campo religioso così come sentimenti di ascendenza illuminista a cui s intrecciano posizioni di rivendicazione rivendicazione nazionale fanno di lui non tanto un semplice semplice commentatore quanto il portavoce semiufficiale di alcune alcune élite italiane indifferenti se non ostili alle fumisterie solidariste di stampo ulivista Fra il Prodi inteso o frainteso frainteso come capofila dei dossettiani e il Realpolitiker Massimo Massimo D Alema postcomunista senza illusioni le simpatie vanno dove le porta il cervello la razionalità la freddezza del ragionamento e in fondo la possibilità di un punto
Opinioni opinionisti 231 d incontro fra il mondo politico e la struttura tecnocratica e dirigenziale che regge il paese l establishment se ci fosse davvero un establishment Quanto a Berlusconi per l ex ambasciatore la prova dev essere durissima sul piano intellettuale in certi momenti momenti di fronte al tasso di caoticità presente nell esercizio del governo che cosa deve prevalere una scelta di campo ideologica Un verdetto razionale e quindi duramente oggettivo oggettivo Oppure la sintesi suprema del realismo cinico secondo secondo cui il Cavaliere è il peggiore dei mali possibili all all infuori ovviamente del centrosinistra Si potrebbe chiederlo ad Angelo Panebianco se non fosse che il politologo bolognese dopo aver esordito sul Corriere alla fine degli anni Ottanta tenendo il campo con ampie polemiche contro i detriti ideologici della sinistra sinistra ha specializzato via via i suoi interventi concentrandosi concentrandosi in particolare sui temi della scuola dell università della ricerca e sugli intrecci sindacal-corporativi nella pubblica amministrazione oltre che sul suo argomento preferito quello della giustizia Nel solco di un antica militanza militanza radicale aveva combattuto infatti una lunga battaglia battaglia in senso garantista anche quando essa appariva del tutto impopolare Esaurito questo filone o per meglio dire adottato in modo sistematico dalla congrega di Giuliano Ferrara e del Foglio cioè da gente molto più disinibita e meno accademica accademica nei metodi Panebianco si è qualificato sempre più espressamente come il censore dell inefficienza burocratica burocratica e corporativa degli apparati pubblici Qualche saltuario ritorno di fiamma su argomenti sollevati dal dibattito politico politico contingente come la devolution o il presidenzialismo presidenzialismo e sul tema perpetuo delle guerre ideologiche a sinistra sinistra fra massimalisti e riformisti sembra confermare più che altro la distanza incolmabile da un epoca quel periodo periodo fatato in cui si discuteva soltanto di formule istituzionali istituzionali del sistema di voto in Australia del presidenzialismo austriaco del remoto modello finlandese durante il qua-
232 Post-italiani le i politologi erano considerati le stelle intellettuali fredde fredde e ineccepibili della scienza nuova Che un atteggiamento assiduamente concentrato sulle disfunzioni corporative della scuola o dell università potesse potesse essere gradito alla sinistra è impensabile Ma risulta sgradevole e sgradito anche a destra non appena il piglio scientifico di Panebianco comincia a enumerare i deficit liberali della Casa delle libertà e certe persistenze corporative corporative di Alleanza nazionale nonché certe collusioni del centrodestra con i corpi professionali e i loro organi di rappresentanza In sostanza seppure in modo molto diverso diverso fra loro sia Romano sia Panebianco appaiono come osservatori che si occupano di un blocco politico e sociale in formazione che ancora non ha individuato una direzione direzione definita e di cui non si vede ancora all opera un élite élite adeguata Per ora in ogni caso la critica riesce meglio della proposta e probabilmente i processi di aggiustamento aggiustamento nella Casa delle libertà non saranno così veloci da battere le diffidenze e gli arricciamenti di naso dell ambasciatore ambasciatore e del professore Dunque neanche sotto questo profilo gli umori del centrodestra verso il Corriere sembrano sembrano destinati a un rapido e sensibile miglioramento Le stagioni di uno storico Forse non resta allora che rivolgersi a Ernesto Galli della della Loggia Il quale però almeno sulle prime sembrerebbe l osservatore intellettualmente più distante dalle applicazioni applicazioni e dalle implicazioni immediate della politique politicienne politicienne Anzi sul piano giornalistico grazie anche al lungo sodalizio con Paolo Mieli che si è manifestato pubblicamente pubblicamente con l esperienza del mensile Pagina proseguendo proseguendo poi alla Stampa e al Corriere Galli della Loggia è riuscito a imporre all attenzione del pubblico un tipo di riflessione e di intervento peculiari rispetto alla quasi totalità totalità degli altri commentatori nazionali La sua analisi della storia d Italia e del sistema politico
Opinioni opinionisti 233 del nostro paese dura da quasi trent anni Era cominciata con un osservazione di larga sintesi sull evoluzione della società italiana dal primo dopoguerra agli anni Settanta era proseguita nei primi anni Ottanta con l espressione di un distacco sempre più accentuato dai canoni e dai metodi metodi della Prima Repubblica quindi con un sovrappiù di insofferenza insofferenza che lo aveva portato a farsi interprete di clamorosi clamorosi coming out astensionisti nel 1983 Indro Montanelli aveva pubblicato sul Giornale uno suo sfogo pubblico sconsolato e vibrante intitolato Il signor Schedabianca con cui si autodenunciava come uomo in fuga dal rito inutile delle elezioni politiche e dai ritagli di potere determinati dal sistema proporzionale Dopo il Caro direttore rivolto rivolto a Montanelli Galli della Loggia apriva il suo piccolo manifesto politico senza altri convenevoli dunque una parte piccola minoritaria quanto si vuole ma forse non insignificante insignificante di persone che fino a ieri si sarebbero definite tranquillamente di sinistra o comunque tutt altro che ostili alla sinistra sta prendendo seriamente in considerazione considerazione l ipotesi di votare il 26 giugno scheda bianca E dopo aver specificato che questo aveva già provocato un fuoco di sbarramento proveniente dai partiti anche non di sinistra l autore così proseguiva stupisce che nessuno si sia preoccupato di capire il grande valore di sintomo che una scheda bianca come questa possiede che nessuno si sia fermato a valutarne i non effimeri significati significati Quali fossero questi significati vale la pena riportarlo qui di seguito Il primo significato è che il craxismo cioè la gestione da parte del gruppo dirigente craxiano del nuovo corso socialista agli occhi di una certa categoria di persone ha finito per spazzare via definitivamente la credibilità della sinistra in Italia Il craxismo ha rappresentato per il Psi ciò che a suo tempo il compromesso storico è stato per il Pci una micidiale cartina al tornasole Come il compromesso storico è valso a spogliare il partito comunista dei suoi attributi attributi carismatici e a metterne in luce tutte le insufficien-
234 Post-italiani ze strategiche i bubboni culturali le ambiguità pratiche così il craxismo ha mostrato fino in fondo l incertezza etico-politica etico-politica la cruda ambizione di potere che regnano anche anche a sinistra e che le pur sacrosante revisioni ideologiche non bastano a compensare Nella visione del mondo del popolo di sinistra due dimensioni sono state sempre essenziali essenziali il Progetto e il Candore Il compromesso storico e Craxi hanno fatto piazza pulita dell uno e dell altro … È sbagliato dire che un certo numero di persone di sinistra sinistra non vota più a sinistra La verità è che dopo la solidarietà solidarietà nazionale e dopo il craxismo strategicamente ed eticamente e starei per dire proprio concettualmente la sinistra in Italia non esiste più è finita I terribili anni Settanta Settanta l hanno dissolta come neve al sole Galli della Loggia si soffermava poi sulle degenerazioni degenerazioni della politica italiana sull effetto perverso di fenomeni fenomeni come la partitocrazia la lottizzazione dello Stato l esautoramento del Parlamento l impotenza dell esecutivo esecutivo l inefficienza e la fragilità morale della classe dirigente dirigente segnalando l estremo criterio della fede antica I naufraghi naufraghi di sinistra non amano votare turandosi il naso non amano in generale turarsi il naso altrimenti sarebbero rimasti rimasti a sinistra e oggi voterebbero per essa Qualche differenza differenza tra destra e sinistra come si vede forse c è ancora Se prescindiamo dalla parola sinistra in queste poche poche righe c è il nucleo intellettuale di un programma critico critico perseguito nel tempo con indubbia coerenza Poco dopo dopo infatti Galli della Loggia si unì ad alcune personalità nel movimentino antipartitocratico guidato dal giurista Massimo Severo Giannini che ottenne un risultato elettorale elettorale irrisorio Partecipò alla fondazione di Liberal il mensile di Ferdinando Adornato che aspirava a favorire l incontro di laici e cattolici uno dei suoi argomenti preferiti preferiti e cruciali Per tutti gli anni Novanta ha teorizzato l incompiutezza incompiutezza e descritto le irrazionalità della vicenda politica politica italiana attribuendole alle censure sul fascismo e sull antifascismo con il recupero della lezione defeliciana
Opinioni opinionisti 235 anche se a suo tempo davanti al monumento documentario documentario della biografia di Mussolini era sbottato dicendo non si può fare storia con i telegrammi ai codici linguistici linguistici e agli automatismi psichici della sinistra con i suoi riflessi riflessi condizionati alla mancata assimilazione del liberalismo liberalismo in seguito alla separatezza civile fra laici e cattolici al silenzio se non all omertà sulla morte della patria oscurata oscurata dalla retorica della Resistenza infine all incapacità di elaborare collettivamente il tema dell identità nazionale Nelle ultime riflessioni lo storico romano ha completato la sua palinodia confessando di non sentirsi più un uomo di sinistra Una confessione forse superflua per chi ha seguito seguito la traccia del suo pensiero dagli anni Ottanta in poi Ma anche una dichiarazione drammatica pur considerando considerando la continuità implicita di un itinerario che attraverso la scelta del Pci come extrema ratio nel 1976 lo ha portato dagli oltranzismi giovanili e dalle ironie contro il mercato verso una lunga fase di disimpegno dalla sinistra suggellata suggellata dalla pace accademica e storiografica con De Felice dalla scelta intellettuale in favore di una concezione tutta proceduralista della democrazia in antitesi agli indizi di sostanzialismo imputabili a Bobbio e infine da un riaccostamento riaccostamento alla sensibilità religiosa che ne ha fatto uno degli intellettuali più stimati dalla Cei e più ricercati e forse amati dagli ambienti cattolici Tuttavia poiché in genere non affronta argomenti specifici specifici relativi all attualità politica immediata ma si preoccupa preoccupa di identificare derive e dinamiche di lungo periodo cercandone sì la traccia nella cronaca e nel dibattito ma collocandole sempre nel solco di un evoluzione o per meglio dire di un mancato sviluppo Galli della Loggia è forse il più autentico ideologo del Corriere attuale Nel senso che disegna il quadro concettuale dell incompiutezza incompiutezza e dell irresolutezza del processo politico-culturale del paese Ne fa fede per esempio una discussione senza schermi con il Quirinale a proposito della morte della patria In
236 Post-italiani una delle sue consuete esternazioni di stampo patriottico e nazionale Carlo Azeglio Ciampi aveva negato l idea stessa che in un momento storico di particolare e drammatico drammatico sbandamento come l 8 settembre 1943 l Italia potesse potesse essere morta Chiaramente l autore di un libro che a quel concetto funerario aveva dedicato il titolo di un proprio proprio libro non poteva fingere di non aver sentito niente È stata una polemica a bassa intensità di toni ma che ha fatto fatto emergere anche simbolicamente il ruolo critico di Galli della Loggia nella formazione della coscienza nazionale Non sembra che nell intera vicenda repubblicana esistano esistano altri casi di un intellettuale che si misura pubblicamente pubblicamente e dialetticamente con il presidente della Repubblica in merito a un paradigma interpretativo della nostra storia Se attraverso le argomentazioni di Galli della Loggia il maggiore quotidiano italiano viene a confrontarsi con la più alta autorità istituzionale su una questione politicoculturale politicoculturale questo è il segnale poco equivocabile di due aspetti speculari da un lato il suo editorialista è oggi il portatore di una linea di pensiero che tende ad approfondire approfondire le principali fratture della vicenda nazionale interpretandole interpretandole come condizione essenziale per riconsiderare la situazione politica italiana ovvero il nostro presente dall altro il realismo modernista di Sergio Romano così come l applicazione della dottrina politologica ai casi italiani italiani le anatomie in corpore vili di Panebianco sono tasselli tasselli di una visione di fondo che è all incirca la medesima Essa affida comunque al Corriere il ruolo di analista e diffusore di un idea che considera l Italia un problema irrisolto irrisolto politicamente incerto sotto il profilo del suo statuto statuto economico e inevitabilmente schizofrenico quanto all all identità socioculturale Lo stile del Corriere Se si volesse descrivere in modo più compiuto l identità politico-culturale del Corriere bisognerebbe anche met-
Opinioni opinionisti 237 tere a fuoco quale significato avesse l uscita il 29 settembre settembre 2001 delle quattro famose pagine di Oriana Fallaci intitolate intitolate La rabbia e l orgoglio In teoria e per tradizione non è nello stile borghese del quotidiano la pubblicazione di un invettiva di quel genere con quello stile violento il fiorentino fossile di chi è abituato a dire io vo io fo bischeri bischeri contaminato con moduli americani da hard boiled Motivi di marketing evidentemente visto che la Fallaci per ragioni ancora indecifrabili si vende Però se si ha del Corriere una percezione rassicurante di fornitore di opinioni di ultima istanza e quindi di equilibrismi più che di equilibri di compensazioni di concessioni e anche di elusioni il giudizio irto del politologo Sartori sul conflitto conflitto d interessi pareggiato da un paio di colonne di Piero Ostellino sulla libertà d impresa -, il minimo che si può dire è che la Fallaci non appartiene al genere letterario e politico della rassicurazione Vero è che ne è venuta fuori una trovata giornalistica fragorosa tanto che Ezio Mauro ha sentito l obbligo di schierare su la Repubblica in un ruolo contrapposto Umberto Eco Le guerre sante passione e ragione Ma come si sa Eco non vive recluso a New York non querela i suoi critici come ha fatto la Fallaci perfino con Il foglio cioè con gente che la pensa più o meno come lei anche se ha uno stile più disincantato non minaccia di prendere a ginocchiate ginocchiate fra le gambe né questo né quello distingue fra gli islamici fondamentalisti e i musulmani moderati è affezionato affezionato a un concetto analitico di razionalità non sostiene sostiene che il fumo delle sigarette gli fa bene e gli pulisce i polmoni polmoni e inoltre è anche un uomo ricco d ironia quindi il confronto non poteva che essere impari Dopo di che per misurare la diffidenza del quotidiano moderato di de Bortoli verso gli ultimatum morali della Fallaci bisogna ricorrere alle sfumature alle finezze redazionali redazionali dell impaginazione e osservare il progressivo scivolare scivolare nelle pagine interne dei suoi interventi successivi mentre la valorizzazione della massima scrittrice italiana
238 Post-italiani vivente unica e irripetibile viene lasciata all immaginazione immaginazione creativa di Carlo Rossella e Lucia Annunziata su Panorama Tutto questo non vuol dire che il quotidiano di via Solferino Solferino debba ridursi a una cifra anodina Il suo stile più classico classico è quello rappresentato dal commentatore politico Paolo Franchi un uomo proveniente dal Pci e divenuto uno dei più convinti esponenti del pensiero riformista e moderato critico verso il centrosinistra forse ancor più di quanto non lo sia verso la Casa delle libertà Ma è proprio questo registro registro morbido che allinea un commento vecchio stile di Alberto Alberto Ronchey e un articolo distruttivo di Gian Antonio Stella su qualche follia burocratica di un Italia profonda e immutabile a consentire le uscite più dirompenti gli attacchi attacchi più rari e incisivi Alla fine dell ottobre 2002 basta un corsivo non firmato di trentun righe in prima pagina intitolato intitolato semplicemente Tremonti per sistemare con grazia feroce feroce il superministro e la sua legge finanziaria La fiducia si recupera anche risparmiando sulle promesse che non si possono mantenere e sulle stime troppo generose come quelle sulle entrate della legge di bilancio E pure se è consentito consentito con un briciolo ma solo un briciolo per carità di arroganza intellettuale in meno Il corsivo si conclude con un secco Buon lavoro professor Tremonti che dà al pezzo pezzo il tono di un obituary di un giornale inglese In modo analogo poche settimane dopo quando si profila la concreta concreta possibilità che Berlusconi approfitti all ultimo momento della crisi della Fiat per mettere le manine sul Corriere attraverso Mediobanca de Bortoli ha buon gioco nel segnalare segnalare in chiusura di editoriale alla borghesia milanese e italiana che se l opportunismo pratico del Cavaliere avrà successo sarà a rischio la libertà d informazione in Italia Senza strilli ma con effetti clamorosi così come lascia tutti stecchiti l editoriale del febbraio 2003 in cui de Bortoli si schiera contro la guerra di Bush in Iraq .)
Controversie mieliste Quindi per individuare la tonalità più marcata del Corriere Corriere è il caso di risalire ancora una volta all influenza di Paolo Mieli Non tanto per quello che ha scritto su Problemi Problemi dell informazione del marzo 2002 Mario Isnenghi con una malizia da polemista belligerante più che da storico neutrale Sguardo meno lucido di Romano e penna meno penetrante di Galli Paolo Mieli è però più potente occupa spazi di opinione più vasti sovradetermina in modo talvolta talvolta imbarazzante come ex direttore più di un giornale insegna insegna a pensare e a vivere anche da cattedre televisive e meno ancora degli altri riconosce limiti alle sue possibilità di dettare dettare leggi alla storia Li potremmo vedere come una sorta di opinionista collettivo cui vanno aggiunti confratelli e valletti valletti che ormai largamente ispira anche la prima oltre che la terza pagina del ” Corriere “. Isnenghi cova e sparge il sospetto che il trio composto da Mieli Galli della Loggia e Romano rappresenti un gruppo di ambiziosi intellettuali intenzionati a porsi come come il cervello politico di un progetto di potere Troppa grazia o troppa malizia La verità è che Mieli dopo un non breve periodo di apprendistato è riuscito a ridare peso peso alla rubrica delle lettere del Corriere con una sua tecnica di dissertazione filosofica una specie di disputatio medievale in cui gli argomenti e i loro contrari vengono allineati a beneficio del lettore Che si faccia lui un idea Contrariamente alle vecchie accuse scalfariane di cerchiobottismo cerchiobottismo l ex direttore ribadisce spesso la propria posizione posizione a favore del centrosinistra ma non rinuncia a metterne metterne in rilievo scivolate e contraddizioni Si era espresso con nettezza anche da direttore del Corriere nel febbraio febbraio 1996 E visto che abbiamo pronunciato la parola chiarezza val la pena di dire subito il più chiaro possibile appunto quel che pensiamo noi noi non ci auguriamo la vittoria del Polo se come sembra questo sarà guidato da Silvio Berlusconi e questi si candiderà a tornare a Palazzo
240 Post-italiani Chigi … Inutile far giri di parole come questo giornale non si è stancato di ripetere dall inizio del 1994 Berlusconi Berlusconi non può fare il presidente del Consiglio Ci si può chiedere semmai come abbia fatto il centrosinistra a giocarsi giocarsi un asset politico consistente come il Corriere e il suo direttore Il quale anche adesso censura il conflitto d interessi non esita a denunciare alcune sgangheratezze berlusconiane e segnala la farragine delle misure governative governative pur non rinunciando a mettere in luce i cedimenti nella coerenza del centrosinistra Si tratta di un procedimento procedimento causidico con una vasta gamma di incidenti probatori probatori realizzati giorno per giorno sulla base di citazioni dichiarazioni discorsi alle stupidaggini della destra Mieli Mieli affianca le demenze della sinistra segue il filo di certi suoi pensieri secondo cui per trovare qualche moderato moderato nell Ulivo occorre cercare nella riserva indiana dei riformisti e dei liberal diessini perché la Margherita è un covo di massimalisti è convinto che l Ulivo non ha speranze speranze se non accettando la propria divisione fra centro e sinistra così per chiarezza Tutto molto realistico e pratico Grazie a questa combinazione combinazione di fattori e ad altre simili il Corriere risulta egemone nella cultura giornalistica italiana Perché dà voce voce e autorevolezza a quelle posizioni che si situano fra il distacco dalla politica e l astensione dalla scelta di uno degli degli schieramenti in campo e nel caso inevitabile di un coinvolgimento preferisce continuare a segnalare i disagi e i malesseri Molto moderno come ruolo molto eclettico e attuale poiché consegna al pubblico il criterio che la partecipazione politica militante è qualcosa da lasciare agli strati più emotivi della società se non alle vittime di un illusione perdurante Ma soprattutto dal momento che la trasformazione socialdemocratica o semplicemente democratica nel senso americano della sinistra continua a essere un problema una questione aperta e l incarnazione incarnazione liberale della destra altrettanto il Corriere risulta sociologicamente perfetto in un Italia dove la sociologia
Opinioni opinionisti 241 sembra avere forse definitivamente sostituito la politica e i suoi pensieri novecenteschi figli di un altra era forti o deboli che fossero E caduto de Bortoli culturalmente perfetto appare il suo successore Stefano Folli anche lui defeliciano quindi prevedibilmente legato alla linea di Mieli e Galli della Loggia e dunque all idea di descrivere e analizzare la lenta evoluzione di un Italia incerta fra disincanto disincanto e ideologismi Il clan degli screanzati Ciò che manca al Corriere grande giornale di massa che ha scelto il distacco di una posizione tacitamente elitaria elitaria è invece il codice genetico e stilistico del Foglio C è sempre un momento in cui un uomo tocca il suo limite in quel momento si capisce se il suo destino è di superarlo trovando un limite ulteriore oppure se ha prodotto lo sforzo massimo e non riuscirà ad andare oltre Probabilmente Probabilmente l editorialista-capo-di-partito Giuliano Ferrara estrema personalizzazione forma e malattia adulta dell o- pinionismo ha toccato questo limite proprio con il colpo di piazza del Popolo del novembre 2001 Come si è accennato fino a quel momento Il foglio poteva vantare una sequenza impressionante di battaglie disperate ma culturalmente meritorie come la guerra contro contro il Benigni di La vita è bella e di successi e scoop intellettuali intellettuali clamorosi Fra quelli più appariscenti il già citato lancio scoppiettante del libro di Mordecai Richler La versione versione di Barney presentato come un distruttivo antidoto al politically correct un capolavoro letterario indubitabile una serie esplosiva di aneddoti e storie anticonformiste un repertorio di bevute e sigari in seguito il quotidiano costellerà le sue pagine con richiami citazioni iniziatiche allusioni al grande dichiarazioni d amour fou per l inimitabile inimitabile esaltazioni critiche del grandissimo straordinario inimitabile e irripetibile scrittore e genio canadese Oppure la durissima polemica avviata sulla scia del
242 Post-italiani saggio di Angelo d Orsi La cultura a Torino tra le due guerre pescato come un jolly storiografico e trasformato in una specie di resa dei conti con le ipocrisie e i silenzi le compromissioni compromissioni e gli eventuali tracolli morali dell azionismo torinese e dei suoi leader intellettuali a partire da Bobbio naturalmente E sullo stesso versante revisionista lo spazio dedicato al libro di memorie La fine di una stagione di Roberto Vivarelli in cui questo storico di sinistra autore autore di volumi lenti e ponderosi sulla fine dell età giolittiana e le origini del fascismo rivela la vicenda del proprio arruolamento arruolamento a quattordici anni nelle file della Repubblica di Salò e ribadisce che la conoscenza successiva della storia storia lo ha convinto che la scelta fascista praticata nel nome dell onor di patria era certamente sbagliata ma che senza il senno di poi quella scelta lui la rifarebbe E comunque meglio coloro che si sono impegnati rischiando la pelle da una parte o dall altra nelle brigate nere o nelle bande partigiane piuttosto che l attendismo della zona grigia e poi magari votare democristiano tutta la vita anche se noi sappiamo che Gian Enrico Rusconi aveva complicato tutto tutto scrivendo che la soglia tra attendismo e resistenza passiva è spesso molto sottile e che applicare parametri esistenziali e personali al giudizio storico non è un metodo metodo particolarmente efficace Tutto questo non avrebbe potuto essere realizzato se con il tempo Il foglio non fosse diventato un circuito stregato fra la lobby e il club una rete di amicizie e di relazioni relazioni intellettuali o di clan Non c è soltanto Ferrara che amministra i suoi vezzeggiativi da Gaddino Lerner a Carlino Rossella E non è solo questione di collusività esistenziale fra vecchi nemici dei formalismi della democrazia democrazia borghese divenuti ultrà liberali Basta leggere la posta posta quotidiana dei lettori per accorgersi del ripetersi delle stesse firme in calce alle lettere della solidarietà complice che i lettori manifestano verso il giornale e il suo direttore dell ammirazione adolescenziale per una pagina di prosa di Camillo Langone o per il taccuino privato e pubblico
Opinioni opinionisti 243 professionale e amoroso sociale e dietetico di Guia Soncini Soncini questa rivela che il quasi-ex-fidanzato le manda messaggini messaggini in cui la smamma chiamandola culona mentre un lettore scrive di averla intravista in tv altro che femmina femmina chiapputa quella era una sventola Si direbbe che il quotidiano è così intelligente ma così intelligente che può permettersi addirittura la stucchevolezza di lettori idolatri idolatri fino alla perdita della misura La trasversalità del Foglio è tale che i suoi lettori iperliberali iperliberali non rimangono troppo turbati se Pietrangelo Buttafuoco Buttafuoco apre una serie di articoli intitolata Obiezioni alla democrazia democrazia e ci infila dentro un soffietto empatico al neopagano e runico Franco Freda Il clan si autoriconosce e si autolegittima autolegittima proprio in quanto sa stabilire anche la portata delle proprie trasgressioni La tecnica del Foglio è infallibile perché quando vuole Ferrara si permette strampalerie autentiche autentiche per legittimare gli sbreghi all etichetta realizzati periodicamente dal suo patron e censurati con asprezza dagli dagli oppositori mentre in altre occasioni si appella alla più austera sobrietà istituzionale quando è lui a individuare un deficit di caratura governativa nel Principale dando poi al momento buono dello screanzato al criticonzolo di turno turno che magari non ha altra colpa se non quella di sbagliare l ingresso la battuta il clima o il climax In realtà screanzato è Il foglio deliberatamente furiosamente furiosamente voluttuosamente screanzato e i membri del club godono nell assaporare almeno il sentore di questa maleducazione maleducazione creativa che si propone come scelta stilistica definitiva definitiva come sberleffo e dileggio esteticamente probante Qualcosa di futurista di dadaista di vitalistico talora di così schiettamente dialettale nella maniera e strapaesano nella forma che ci si chiede che cosa c entri certa gente trucidona trucidona con le pattuglie foglianti E se l intellettualità sia una scusante o un aggravante Sicché Isnenghi sempre su Problemi dell informazione affonda il coltello Poi ci sono gli opinionisti di più forte personalità e gli opinionisti ” foglia di fico “. Non è detto che queste due modalità siano
244 Post-italiani agli estremi e non sovrapponibili Sta parlando di qualcuno qualcuno l insigne storico della Grande guerra E come no Probabile Probabile che un Adriano Sofri sia convinto di appartenere alla alla prima specie cioè di essere connotante e non connotato quando scrive sul ” Foglio “; mentre è lampante per molti che lo leggono che la sua presenza lo rende volere o no testimonial testimonial ed ostaggio di Ferrara e del discorso di Berlusconi Berlusconi sulla o contro gli apparati di giustizia Sfiorare Adriano Sofri non importa se connotato o connotante connotante implica il rischio di attirarsi repliche puntigliose o brucianti o tutt e due Eppure quando Berlusconi scrive scrive a Giuliano Ferrara chiedendo o proponendo la concessione concessione della grazia proprio a Sofri oppure quando dopo la condanna milanese di Previti reinterpreta gli ultimi dieci anni di storia italiana secondo uno schema politico-intellettuale politico-intellettuale nonché lessicale prettamente elefantiaco proponendosi proponendosi come figura ponte tra l Italia dell alternanza realizzata e la Prima Repubblica sgarrettata da Mani pulite pulite e scatenando un autentico varietà polemico tutti guardano guardano attoniti a come sono stati platealmente mischiati i ruoli e i registri fra il consigliere e il principe fra il re e il giullare fra il capocomico e il ventriloquo in un trionfo di dissimulazioni e cinismi reciproci dove non si sa chi manipola manipola chi ci troviamo di fronte a un caso magnifico di felicità felicità né pubblica né privata ma totalmente postmoderna In attesa di un uomo televisivo Invece l Usa-day l iniziativa svoltasi a piazza del Popolo Popolo a Roma è risultata un successo a metà Un successo intero intero se si pensa che per l opinione pubblica a costruirla è stata l audacia o l infinita spregiudicatezza del gruppo della lobby capeggiata per l appunto dall Elefantino Con il desiderio e l obiettivo ampiamente raggiunto e senza neanche strafare di mettere in difficoltà la sinistra di dividerla dividerla ulteriormente di mostrarne le incertezze manifeste manifeste e i dubbi sottaciuti Un successo strepitoso e beffardo
Opinioni opinionisti 245 se si pensa che l ideologo della manifestazione più filoamericana filoamericana mai tenutasi in Italia era un vecchio socialista fan del Craxi nazionalista e antiamericano di Sigonella e prima cresciuto alla scuola del Pci allevato come si deve nel rito moscovita Vedere un ex comunista riuscire nella circonvenzione di tanti bravi borghesi e di signore in pelliccia pelliccia agitando la bandiera e la passione per gli Stati Uniti è stato senza dubbio uno spettacolo vicino al capolavoro E un capolavoro definitivo se si pensa a ciò che Ferrara ha rivelato sul Foglio nella sua stenografica autobiografia 13 e 14 maggio 2003 definita la storia personale di un hijo de puta Per un anno circa tra la fine del 1985 e la fine del 1986 tra i tanti lavoretti fatti da F c è anche quello di informatore prezzolato della Cia … Qualcuno aveva corrotto F e F si lasciò corrompere senza troppi problemi problemi Il nichilismo estetizzante di Ferrara lo porta a dire che perdere l innocenza era meraviglioso e che il passaggio passaggio di mano della busta giallina con i dollari aveva qualcosa di erotico alludeva alla colpa come nell adulterio adulterio perfetto Ha tutta l aria di una beffa personale e ideologica ideologica doppia o tripla un gioco di specchi inventato da un epigono italiano di Le Carré in ogni caso un plot ironico ironico magnificamente riuscito Ciò che non è riuscito semmai è stato l aspetto qualitativo qualitativo della manifestazione Così modesta nel format così televisivamente cheap nello stile di un tipico evento siglato siglato Mediaset come se fosse un tax-day milanese presentato presentato da Ettore Andenna con gli imbonitori che cercano di convincere l audience della straordinaria intensità di quanto avviene in scena malgrado lo spettacolo sia tutto sommato disarmante più che mai quando arriva Andrea Bocelli a cantare ieratico l Ave Maria Antipatizzante come al solito pochi giorni dopo Eugenio Eugenio Scalfari su L Espresso censisce con puntiglio i presenti presenti Tra i più notati e nominati c erano Ernesto Galli della Loggia Lino Jannuzzi Franco Debenedetti Jas Gawronski Alain Elkann Lucia Annunziata Giampiero Mughini Car-
246 Post-italiani lo Rossella Renzo Foa Letizia Paolozzi Paolo Guzzanti Andrea Marcenaro Michele Anselmi Paolo Liguori Pialuisa Pialuisa Bianco e qualche altro ineffabile quell e qualche altro L elenco buttato giù alla rinfusa è perfetto per indicare indicare mielisticamente una inconfondibile miscela di spirito alto e materia bassa cioè un gruppo che comprende individui individui qualificati e mezze calzette transfughi della sinistra e collabò della destra e più in generale alcune figurine che guadagnano rango pubblico per il fatto di essere accomunate accomunate a un clan di intelligenti piuttosto che per conclamate virtù proprie Così Giuliano Ferrara prima editorialista politico e poi politico editorialista e nel contempo consigliere del Capo presidente del club guida della lobby nonché leader del clan ha toccato presumibilmente l apice della sua traiettoria traiettoria in un cielo a stelle e strisce La premonizione di Scalfari sul destino doppio di Giuliano l Apostata e dei giornalisti giornalisti del Foglio sembra arrischiata La loro ambizione è di costituire il cervello pensante di Berlusconi essere il suo consiglio di gabinetto la sua ” lobby culturale “, insomma i cavalieri della sua tavola rotonda ma solo per il momento momento nel lungo periodo il loro progetto faustiano è distruggere distruggere la sinistra per quel tanto che ne resta per poi inventare inventare una nuova opposizione della quale sarebbero essi stessi gli ispiratori Questo disegno sembra ormai troppo sofisticato rispetto rispetto alle callosità della politica bipolare è più verosimile che la generazione raccolta intorno al Foglio stia stringendo stringendo un patto informale di solidarietà che in futuro consentirà consentirà ai suoi membri di mettere le mani sul sistema dell dell informazione La rigidità del congegno politico è stata capitalizzata da Furio Colombo e Antonio Padellaro due figure considerate dal generone giornalistico tutt altro che cuori di leone che hanno trasformato l Unità in un organo organo di battaglia politica talvolta talmente eccitato da risultare risultare sgradito perfino alla maggioranza dei Ds E da conferire addirittura un connotato di sobria ragionevolez-
Opinioni opinionisti 247 za alla polemica sfrenata di Claudio Rinaldi e Giampaolo Pansa contro i patteggiamenti di D Alema con Berlusconi durante la Bicamerale esemplificati sull Espresso nella figura ibrida di Dalemoni allora aspramente contestata dai governativi di centrosinistra come una prova di puro pregiudizio politico Ma a destra la stessa rigidità provoca danni per esempio esempio sta immobilizzando in un ingessatura di prevedibilità anche la schietta genuina volgarità di Vittorio Feltri e ha trasformato il Giornale diretto da Maurizio Belpietro in un bollettino infiacchito È più probabile perciò che Giuliano Giuliano Ferrara e i suoi amici debbano accontentarsi di fare da bacino di carenaggio alla cultura della destra visto che né i destri autoctoni come Paolo Del Debbio né i destri destri acquisiti come Ferdinando Adornato sembrano in grado di sostenere il profilo culturale di Forza Italia Né la destra più tosta sembra essere rivitalizzata da Marcello Veneziani presenzialista per assenza di altri o dalla punta punta di lancia neocristiana Antonio Socci Tuttavia non è detto che da quel fatidico Usa-day in avanti Ferrara abbia imboccato la parabola in discesa Diciamo Diciamo piuttosto che ha prodotto la prestazione massima aprendo nello stesso tempo una strada che potrebbero percorrere percorrere altri In una società plasmata dalla comunicazione televisiva Il foglio è un giornale troppo elitario troppo irriducibilmente snobistico per poter diventare l organo ufficiale di un partito vero Toccherà a qualcun altro seguire seguire e reinventare la strada tracciata dall Elefantino Con i grandi numeri con i grandi mezzi con un grande giornale Purché faccia tesoro della lezione di Ferrara e del suo quotidiano quotidiano e capisca che il segreto non è nell appartenenza ma nella fronda non nella noiosa disciplina di schieramento ma possibilmente nella fantasia del terzaforzismo nella capacità di inventare o almeno sollecitare rimescolamenti immaginosi della politica e delle culture D altra parte se il grande comunicatore è diventato capo capo del governo il sentiero che conduce dall informazione
248 Post-italiani alla politica è sempre pervio È vero che l invenzione politica politica di Berlusconi in quanto performance stellare e quindi ragionevolmente irripetibile dovrebbe scoraggiare i possibili possibili epigoni Ma non è detto nell Italia in formato talk show con il successo televisivo e librario comunque perdurante perdurante di Bruno Vespa tra veline e letterine e calciatori sullo sfondo sonoro e colorato dei programmi domenicali di indottrinamento popolare a cui si aggiunge qualche minaccia populista o folk di Michele Santoro di portare nelle piazze il pubblico di Sciuscià l opportunità politica politica per un giornale e un giornalista potrebbe ancora esserci esserci Non è detto che sia necessario un caudillo dell informazione informazione Magari basta un giornalista qualsiasi Magari un uomo televisivo qualunque
VI L Italia della televisione Nel lento pomeriggio di una domenica qualsiasi il regista del programma per famiglie messo su da Maurizio Costanzo Costanzo e dalla sua tribù sa che deve fare il possibile per destare dal torpore una platea gravata dalle gioie alimentari alimentari del pranzo festivo Che cosa c è di meglio del gluteo di una ballerina Tonico il gluteo Volonterosa la ballerina ballerina Così la telecamera ricama sull orlo dello slippino sotto sotto lo svolazzo complice di un abituccio leggerissimo accompagnando accompagnando con movenze adeguate il profilo di un muscoletto che sobbalza eroticamente a tempo di samba o di quel che viene Samba bossa nova lambada macarena va bene tutto I più informati gli stregoni televisivi come Enrico Ghezzi Ghezzi e Marco Giusti diranno che è una sineddoche feticista ovvero la parte per il tutto una messa a fuoco canaglia i più realisti vi vedranno invece una provocazione deliberata deliberata a base di sesso guardone effettuata con l idea di fermare fermare almeno per qualche istante per la risolutiva unità temporale rilevabile dall Auditel la ginnastica da telecomando telecomando del telespettatore medio e normalmente annoiato mentre l inquadratura sulla faccia attonita di un signore brizzolato in platea stabilisce un identificazione complice con i capifamiglia intorpiditi Hanno ragione i realisti Anzi la televisione è il dominio dominio del realismo Lo slip della ballerina qualsiasi così come come la scollatura personalizzata di una Mara Venier in primo primo piano rappresentano il trait-d union forse grossolano
250 Post-italiani ma infallibile tra l offerta e la domanda televisiva È il mercato bellezze Guai a fidarsi delle indagini demoscopiche demoscopiche e degli accertamenti di marketing secondo cui il pubblico vorrebbe solo approfondimento inchieste divulgazione divulgazione scientifica e inoltre serietà degli approcci niente faziosità nei dibattiti equilibrio nelle opinioni politiche politiche e generale atteggiamento bipartisan Tutto ciò va bene nel migliore dei mondi possibili In questa valle di lacrime invece al momento debito occorre saturare lo schermo di piccoli choc continui di qualsiasi natura di qualunque genere sennò gli adoratori infingardi dell approfondimento approfondimento quelli che fanno fallire le rilevazioni con le loro correttissime bugie si fiondano sulle tette della Venier Venier o di chi per lei Non si spiegherebbe altrimenti per quale motivo la televisione televisione è inflazionata di freaks che interpretano se stessi in una permanente rappresentazione iperrealista Se c è infatti infatti una forma neotelevisiva che abbatte il diaframma tra la finzione e la realtà questa è il talk show con i suoi derivati derivati e affini All interno di questa cornice retorica la legge ferrea dello spettacolo prevale nettamente sulla logica delle parole e sul loro significato eventuale E lo spettacolo spettacolo non prevede limiti di genere ognuno dei protagonisti rappresenta un carattere indefinito una virtualità che si plasma in modo estemporaneo a seconda dell andamento del programma In un Porta a porta su Osama bin Laden Laden Bruno Vespa potrà invitare un esperto di geopolitica come Edward Luttwak per farlo dialogare mettiamo con Alba Parietti e Clarissa Burt si esibirà magari in un discorso confusionario suffragato dall orgoglio della bandiera bandiera americana cinta ai fianchi o trascinando in studio un burka per simboleggiare l odiosa schiavitù delle donne donne afghane mentre l accigliata severa Anselma Dell Olio emetterà alcuni anatemi a stelle e strisce contro i distinguo distinguo degli italiani sempre i soliti verso la guerra giusta D altronde a discolpa delle divette pop di un Anna Falchi e un Alessia Merz infilate nei programmi di infor-
L Italia della televisione 251 mazione non si ha notizia di nessun uomo politico che prima di accettare l invito abbia posto la condizione ultimativa ultimativa Sì ma niente cretine in studio E se è vero che nella campagna elettorale del 2001 è stata la massaia popolana popolana ex Aquila di Ligonchio Iva Zanicchi a proporre una delle più sbrigative e convincenti tirate televisive pro- Berlusconi Adesso votiamolo poi se non è capace lo manderemo via con un calcio nel sedere non va dimenticato dimenticato che di lì a poco è arrivata la risposta progressista di Sabrina Ferilli evidentemente per dare un tocco mammario mammario al romanticismo di sinistra quasi ottimo il clima nostalgico nostalgico con una puntina o una puntona di tette il ricordo del babbo comunista e la memoria sentimentale di un come come eravamo de noantri Se tutto diventa chiacchiera Non cambia proprio niente se si modifica la scena e se i protagonisti sono Platinette e Franco Califano che discutono discutono di come ci si innamora ci si tradisce e ci si lascia o Aldo Busi e il mago Otelma che si accapigliano sul preternaturale preternaturale e il paranormale oppure Vittorio Sgarbi che auspice Chiambretti inscena una rissa verbale con Busi urlando Capra capra sei una capra o ancora Paolo Crepet che per analizzare le vicende criminali più atroci si appella alle profondità insondabili della struttura psichica provocando provocando l insurrezione di Giuliano Ferrara che lo tratta come un mentecatto con il vizio di addebitare alla società la responsabilità responsabilità delle famiglie e degli individui anche quando i casi casi più cruenti e crudeli lasciano la suddetta società allibita Non cambia assolutamente nulla nemmeno se è il mugugnante mugugnante Costanzo a stanare gli ospiti con la domanda fondamentale su come e dove hanno scopato la prima volta e se adesso gli piace ancora e se lo farebbero in ascensore o nel garage Tutti dicono eccome Mai qualcuno qualcuno che risponda no guardi io non scopo più troppo impegnativo impegnativo mentre in altra sede l Elefantino Ferrara snob
252 Post-italiani fra l insigne e il rassegnato dichiara Ma no ormai lo fanno solo i portoricani riecheggiando una storica risposta risposta di Gianni Agnelli Si innamorano solo le cameriere oppure che replichi con freddezza britannica sono alla lettera cazzi miei Se ci vai ti adegui Alessandra Mussolini farà le solite tirate alla napulitana nel nome e per conto della dignità femminile forse nel ricordo delle italiche massaie rurali roteando gli occhi e accavallando il quadricipite femorale da ex starlette ma anche da vera donna napoletana formosa formosa e animosa tiè guagliò E Barbara Palombelli infliggerà il colpo di grazia alla famiglia Rutelli sfoggiando una tenuta tenuta da cubista tanto per rimarcare quanto conti l apparenza apparenza senza tuttavia rinunciare a dimostrare competenza politica sulle riforme e una sapienza sociologica sulle tendenze tendenze sulle famiglie sull ultimo film di Gabriele Muccino Muccino o su qualsiasi probblema alla moda Sicché sembrerà paradossale ma la massima istituzione dell immagine la tv è dominata dalle parole e tutto tende tende per inerzia a diventare automaticamente un talk show Anzi per la verità il termine più adeguato sarebbe infotainment infotainment un ibrido di informazione e intrattenimento dove l obiettivo più importante è condurre in porto il programma programma possibilmente con morti e feriti per esempio con Katia Belillo e la Mussolini che fanno popolanamente a cazzotti con suoni sopra il rigo di quelli della Casa delle libertà contro quelli dell Ulivo e viceversa e se siamo fortunati fortunati con qualche annuncio a sorpresa tipo Giuliano Amato che si ritira da vero padre nobile lasciando che Rutelli Rutelli venga incoronato leader della coalizione destinata alla alla sconfitta Anche i campioni superpopolari della televisione di denuncia denuncia non si sottraggono al loro destino che è di diventare una sovrarappresentazione ma sì una caricatura di se stessi Non sfugge a questa sorte praticamente nessuno e difatti anche il leader nazionalpopulista della tv di Stato Michele Santoro è diventato un Santoro doppio triplo o
L Italia della televisione 253 quintuplo la superfetazione egotistica di un capopopolo televisivo un Santoro al cubo anzi alla potenza ennesima ennesima Sicché l anti-Santoro reperito dalla tv del centrodestra il neocattolico Antonio Socci si è dovuto creare lì per lì un immagine estrema antipatizzante per far capire che l intellighenzia ciellina si identifica con la barbetta e il dolcevita dolcevita sotto la giacca ergo con un che di febbrile se non di nevrotico con una voce stridula con le ossessioni visionarie visionarie di Medjugorje e l idea di una fede faziosa che prima di porgere l altra guancia reagisce con durezza settaria È vero per bucare lo schermo occorre un processo costruttivo costruttivo di sottolineature e accentuazioni di mosse e tic che creino il personaggio che lo esasperino in modo da renderlo immediatamente riconoscibile In questa commedia commedia dell arte Vespa non esisterebbe come figura pubblica pubblica dominante senza il capo leggermente reclinato e il braccio teso che blocca un intervento troppo lungo simile a un direttore d orchestra che sta per riprendere con un gesto rapinoso gli strumentisti e dettare imperiosamente la chiusa né Enzo Biagi senza la sua fissità cattedratica segnale dell imperturbabilità professionale di chi ne ha viste troppe per lasciarsi impressionare dagli ultimi arrivati arrivati né Costanzo senza i suoi mugolii romaneschi e i giochi giochi delle dita con i baffi e la linguetta passata e ripassata sulle labbra insieme alla complicità di maniera con l ospite ospite politico di turno che sia D Alema o Berlusconi cambia poco anzi cambia solo la composizione del pubblico e la compattezza della claque Discorsi da spogliare Nel talk show che dilata i suoi spazi e invade tutto ciò che non è fiction è relativamente semplice identificare i tipi tipi socioculturali dominanti Nella realtà televisiva dice Aldo Grasso nella Storia della televisione italiana chi parla veramente è il pubblico l immagine fittizia dell uomo medio dell opinione comune del ” buon senso ” che
254 Post-italiani esprime attraverso il conduttore i propri valori i propri pregiudizi Questo perché l anchorman neotelevisivo mira ad avvicinarsi al suo pubblico a mediare la familiarizzazione familiarizzazione tra emittente e audience a incarnare la ” voce della gente “, il ” senso comune “, a essere ” uno di noi “. Ma esiste anche un particolare tipo di ospite che intercetta con esattezza le aspettative del conduttore e quella che si suppone essere la corrente d opinione maggioritaria nel pubblico L eroe più adeguato da serata televisiva è l autore autore di un collage di senso comune che strappa l applauso della platea accarezzandone insieme la vena conformista e gli istinti radicaloidi Come l islamica laicizzata sul cliché di Afef Jnifen che nella silhouette da top model suggerisce il pensiero della facile conciliabilità senza mediazioni fra Maometto e la modernità fra la shari a e la mondanità e con le parole deplora deplora il fondamentalismo degli sfigati e delle masse escluse escluse così come le pretese di superiorità della visione occidentale occidentale rimbeccando con vivacità Baget Bozzo che la stramena farfugliando sulla umma il Corano la precettistica precettistica della jihad la mancata distinzione della sfera politica dalla sfera religiosa il date a Cesare eccetera Quindi applausi calorosi per la moderazione e il glamour glamour di Afef anche se poco dopo sarà la volta di qualche sventata che si dichiarerà strenua ammiratrice di Oriana Fallaci grande giornalista eccezionale narratrice ma guardi che la Fallaci è una durissima aspra implacabile nemica dell integralismo musulmano e di una religione che da quattordici secoli produce solo religione Ma sì ma no ma io mi riferivo alla Lettera a un bambino mai nato l unico libro suo che ho letto bellissimo emozionante Ah ecco allora sì anch io anche noi uh grande scrittrice scrittrice Oppure della deficiente suprema l accattona di gettoni gettoni di presenza che si professa grandissima fan del pontefice pontefice un uomo terribilmente carismatico salvo poi dichiararsi com è ovvio in disaccordo parziale Sono completamente d accordo con il mister a metà giusto il
L Italia della televisione 255 Totò Schillaci immortalato dalla Gialappa s guarda caso proprio sul magistero papale più pratico eh sì un sospiro sospiro a cominciare dai dubbi sulla morale sessuale della Chiesa che non sembra proprio in sintonia con il nostro tempo so cambiate tante cose il nuovo è avanzato ciascuno ciascuno è il giudice delle cose sue chiaramente no Di fronte ai dilemmi incomponibili se è il caso c è sempre sempre il cantautore alla Antonello Venditti o qualche altra coscienza critica dell intrattenimento che appena si profila profila un problema rivendica con forza la sua appartenenza alla sinistra anche se ormai la sinistra eh la sinistra quantum quantum mutata ab illo dall epoca delle lotte e dell impegno a tempo pieno Una fabbrica occupata sulle nuvole … cantava allora il giovane Venditti adesso ma quali fabbriche fabbriche che stai a dì Nun ce sta più la classe operaia è cambiata cambiata e la sinistra se deve rifondà Consenso della platea di destra che ama intrattenersi sulle fosche tragedie della sinistra e della platea di sinistra che di solito gode masochisticamente masochisticamente a qualsiasi dimostrazione che la sinistra non è più quella di una volta Avanti poi con l intellettuale di destra che si lancia in discorsi terzomondisti filosoficamente radicali e complottistici complottistici sostenendo che la povertà e l arretratezza del Sud del mondo sono il frutto avvelenato di una rapina colossale colossale operata da noi del Nord e dalle nostre gang politicoeconomiche politicoeconomiche ovazione guevarista del teatro Parioli Le contraddizioni sono sempre in seno al popolo E venga avanti anche il politicante di destra sperabilmente un ex picchiatore fascista che si lamenta perché ce sta n emarginazzione emarginazzione de la cultura alternativa alla sinistra e nun se dà spazzio agli intellettuali non allineati Alla richiesta di citare un esempio una figura un nome un emarginato risponde Mogol Acqua fresca acqua azzurra acqua chiara applausi anche anche al grande poeta popolare Giulio Rapetti che ha dato all indimenticabile Lucio Battisti le parole della colonna sonora della nostra vita E via a seguire con gli psicologi
256 Post-italiani che indagano le profondità sanguinose del male i preti di strada che strappano a forza le prostitute dal marciapiede i preti redentori antidroga le cultrici di medicina olistica le dietologhe e le massaggiatrici shiatsu gli specializzati nel settore infallibile delle sindromi depressive gli esperti di anoressia e bulimia con un pensiero a Lady Diana un applauso L operazione ancora non del tutto realizzata consisterebbe nel combinare effettivamente il talk con lo show aggiungendo alla chiacchiera le spezie del sesso È vero che nei principali programmi di infotainment le ospiti sui trespoli e nelle poltrone inscenano spesso esibizioni esibizioni di scapigliatura abbastanza selvaggia e di abbigliamento abbigliamento vicino al soft-core ma nessuno ha avuto ancora il coraggio di fare scattare la contaminazione suprema interrompendo interrompendo il dibattito con l irruzione del balletto discinto discinto Eppure spogliare il discorso politico e d attualità mettendolo effettivamente a nudo potrebbe essere un i- dea definitiva Voilà la demolizione dell ultimo tabù dopo dopo il rovescio tagliato di Giuliano Amato con Adriano Panatta Panatta di fronte a un Bruno Vespa visibilmente scettico sull impugnatura e il tocco del dottor Sottile ecco lo sfondamento sfondamento totale dei generi il collasso dei confini le abitudini abitudini che crollano le spalline che cadono Basterebbe un passettino ancora un niente solo un piccolo sforzo culturale culturale in più La coscienza politica di Jessica Rabbit A questo proposito si può andare a ritroso e citare come ha fatto Galli della Loggia nel saggio L identità italiana un Pasolini dell annata 1963 intervistato da Alberto Arbasino Arbasino Sai cosa mi sembra l Italia Un tugurio i cui proprietari proprietari sono riusciti a comprarsi la televisione Troppo rétro Eccessivamente démodé Allora si prenda la tesi polemica codificata in pieno 2002 mica nel Medioevo da Giorgio Bocca sull Espresso secondo cui i lustrini della tv e lo
L Italia della televisione 257 sciocchezzaio alle soglie del porno sono il frutto di una strategia pubblica consapevole e voluta Nelle democrazie democrazie autoritarie la parola le immagini sono tanto più libere quanto più politicamente innocue e il libertinaggio che deborda deborda che occupa la televisione è ormai un instrumentum regni la regola giornalistica della notizia separata dalle opinioni è un ridicolo vezzo del tempo che fu oggi regna sovrano il gossip il pettegolezzo allusivo e pruriginoso Ora che la televisione berlusconiana abbia preparato dài e dài il terreno culturale per il successo dell avventura avventura politica successiva del suo leader dovrebbe essere fuori dubbio ma ciò che Bocca non dice o forse non vede è che il contenuto e la qualità della programmazione televisiva non sono imposti da una cupola che detta le forme della comunicazione spettacolare intendendole consapevolmente consapevolmente come uno strumento al servizio del potere O meglio il risultato complessivo è senza dubbio l elusività elusività morale un certo ottundimento sensoriale se si è pessimisti addirittura l anestesia etica insomma tutto ciò che consente alla politica di plasmare il consenso È tutto verosimile ma occorre un aggiunta Dietro l idea della televisione televisione come oppio dei popoli c è in primo luogo un organismo organismo che si autoalimenta La televisione vive di televisione televisione fagocita se stessa e si riproduce in modo incessante Poiché nessuno esiste per il pubblico se non è apparso sul piccolo schermo ogni trasmissione non fiction vive di altri altri pezzi di tv di personaggi provenienti da altri programmi programmi di ombre che si replicano Sulla soglia degli anni Trenta Trenta nella Ribellione delle masse Ortega y Gasset parlava di una possibile iperdemocrazia come destino intrinseco ai sistemi politico-sociali europei in cui la civiltà di massa sarebbe divenuta una nebulosa eccitata da infinite spinte populiste anomiche barbare con il nuovo secolo la profezia di quel vecchio maestro liberale è stata adempiuta adempiuta proprio dalla televisione Negli studi sui set negli archivi nelle redazioni si compone un universo che intensifica intensifica a dismisura il mondo televisivo facendone prolife-
258 Post-italiani rare senza limite le schegge in un riverbero continuo di specchi elettronici Quindi non conviene fare tanto gli schizzinosi e istituire istituire gerarchie sulla qualità degli invitati e delle ospiti Alba Parietti non è più intelligente più acculturata o più progressista progressista di mettiamo Valeria Marini L Alba interpreta il ruolo della Parietti una donna un tempo selvaggia e oggi iperbolica così esagerata che può consentirsi punte molto aspre di femminismo radicaleggiante nonché cupi assoli emotivi nel ricordare certe storie d amore che evidentemente evidentemente le hanno strinato la pelle e ferito il cuore comunque comunque esibendo come scudo un proprio sé mediatico che rivendica rivendica con durezza scelte di vita vincolanti e linearità etico-politica stringente in apparenza frutto di una consapevolezza consapevolezza filosofica insolita per una soubrette Il senso implicito di quei frammenti di discorso autobiografico autobiografico è che da quelle parti dalle parti della Parietti si amoreggia molto e anche atleticamente ma con un intenzione intenzione culturale e un indirizzo quasi universitari diciamo sul filo dei cultural studies scopate con il corredo dei saperi di genere la riappropriazione e il controllo del corpo le vecchie microstorie sulle streghe qualche concessione concessione in souplesse alla psicologia gay e ai relativi diritti diritti e come tesi di laurea un intervista a Barbara Palombelli sull universo femminile e i suoi nuovi o vecchi valori Tutto questo come statuto culturale del piano rialzato Al pianoterra il pubblico vede solo la monumentalità di una quarantenne sulla cui taglia si possono misurare gli effetti effetti della chirurgia estetica resta ipnotizzato dalle sue labbra labbra trasformate in due tubolari al silicone dal dottor Mabuse Mabuse di turno e rimane persuaso che quella è l incarnazione italiana di Jessica Rabbit cioè un cartoon che sta massimizzando massimizzando il crepuscolo della soubrette trasformandolo nello zenith di una stella che riflette e distribuisce opinioni sessuate sessuate come dicono le femministe Sotto questa luce televisiva televisiva il pariettismo è un invenzione d alta scuola perché unisce nella stessa persona vale a dire nella stessa masche-
L Italia della televisione 259 ra il delirio desiderante di una sessualità artificiale e insieme insieme la donna intelligente coscia e coscienza che pensa con la sua testa e non cede di un unghia sulle proprie convinzioni convinzioni né con Vespa né con Baudo né giammai con qualcuno qualcuno che valga quanto a audience un unghia meno di quei due Baudo e Vespa appunto Essendo geniale immagine telemitologica monstrum da conversazione televisiva la Parietti può contare sulla sorpresa sorpresa di farsi ascoltare mentre giudica il ruolo politico di Cofferati perché non c è niente di più stimolante dell abbinamento abbinamento di una mise ferocemente sexy e drammaticamente drammaticamente feticizzata con la news analysis lì per lì sui no global il sindacato la flessibilizzazione liberista del mercato del lavoro lavoro e la candidatura del Cinese a Bologna La contaminazione contaminazione è infallibile perché la fantasia del pubblico può miscelare miscelare in un unica appercezione gli amori stralunati della protagonista nel corso degli anni dalla volubile creatività filosofica di Stefano Bonaga alle fughe d amor parossistico insieme a Christopher Lambert con l assertività da donna veramente maschia fino alla scaltrezza eccellente di unire la moderazione di cervello con l estremismo istintivo da zoccola E tanto per sbalordire e confondere la platea si può anche citare Nietzsche con finta sbadataggine chiedendo chiedendo scusa poi per lo sfoggio involontario di erudizione scappato così non ricercato pardon Valeria l antigiustizialista Sia come sia la Parietti e la Marini riflettono due emblemi emblemi caratterizzati da una doppiezza intrinseca sul piano dell informazione e dei suoi contenuti figurano come esimie esimie dilettanti e si presentano come tali esenti da qualsiasi qualsiasi parvenza di competenza particolare e specifica mentre su quello della presenza scenica della padronanza del ruolo della sfrontatezza che occorre per proporsi come soggetti dialettici rispetto a interlocutori culturalmente inavvicinabili un Amato un D Alema sono invece pro-
260 Post-italiani fessioniste fatte e finite Conoscono ormai così bene i meccanismi meccanismi della comunicazione che per esempio la Marini non ha nessuna esitazione a buttarla in politica quando il suo compagno Cecchi Gori viene confinato agli arresti domiciliari domiciliari per la catastrofe finanziaria della Fiorentina si trasforma in una pasionaria che si scaglia contro il complotto complotto allude indignata al caso Tortora le prova tutte per portare la vicenda in una dimensione prettamente emotiva emotiva oltre che dietrologica Se il contenuto tecnico delle sue argomentazioni è modesto modesto modesta non è la tonalità prescelta la strategia è efficace efficace perché è in grado di alterare profondamente le modalità modalità di ricezione del pubblico L avvocato Taormina non è l unico ad avere capito le implicazioni mediatiche del processo accusatorio con le connesse opportunità di trasformare trasformare la procedura penale in uno spettacolo noir e la ridente località di Cogne in un sequel di Twin Peaks Valeria ha capito che se il livello mediatico dello scontro aumenta un arresto non è più un semplice atto giudiziario giudiziario bensì un attacco a un protagonista della show society la macchina della giustizia è anonima nemmeno la Parietti direbbe più kafkiana mentre i suoi bersagli sono simboli simboli immediatamente riconoscibili siamo noi !, una coppia pregiata televisiva e cinematografica circondata da invidie invidie e malevolenze ma anche dal prevedibile immancabile immancabile indimostrabile amore del pubblico Il film è plausibile anche se la trama è scontata La sceneggiatura sceneggiatura prevede che la battagliera Marini non sia più semplicemente la pupa del capo si è innalzata a donna che difende con ostinazione il suo uomo È un Evita che dà fondo al suo repertorio populista non rifugge dalle recriminazioni recriminazioni demagogiche mentre si spende con la generosità generosità burrosa che ha catturato l immaginario nazionale e interpreta insomma molto bene la parte della bellona affranta affranta dal dolore per la cattiveria dei cattivoni Guarda caso questa volta non si assiste al fescennino giornalistico che aveva accompagnato il precedente inci-
L Italia della televisione 261 dente giudiziario di Cecchi Gori con l irruzione mattutina della polizia nella maison misterica della coppia innamorata innamorata e la penetrazione nell alcova segreta Per la cronaca Sembrano specchi e sono invece porte girevoli Premi un pulsante e trovi un set da Hollywood bulli e pupe lui in pigiama pigiama di seta e cresta cotonata tra Elvis Presley Tony Dallara Dallara e John Gotti lei in baby doll rubino un letto di verdiane battaglie zafferano bianco e falli di lattice Decisamente troppo per dei ragazzi in divisa convinti di dover consegnare consegnare un avviso di garanzia per concorso in riciclaggio così Giancarlo Dotto sull Espresso del 19 luglio 2001 Poco più di un anno dopo trapela invece quasi un ammirazione ammirazione per l animosità della vedette che si reinventa eroina della giustizia giusta contro l Innocente messo in mezzo dalla Spectre e come in una sceneggiatura di cinema civile o in un crossover fra telefilm la complice Parietti interviene per augurarsi che questa volta non vengano fuori storie di zafferano bianco di festini erotici e di faccende comunque comunque attinenti alla privacy più intima Può darsi che nelle studiate preoccupazioni pariettiane ci sia anche un inquietudine inquietudine professionale corporativa nel senso che se la vita privata delle minuscole star del teleschermo si caratterizza troppo in chiave trasgressiva se cioè nelle cronache giudiziarie giudiziarie e gossipare una come Paola Barale viene associata troppo pericolosamente a stili di vita sociologicamente borderline borderline i sospetti o le dicerie di coca e crack così come gli eventuali falli di lattice rischiano di privare la soubrette di quell alone di casalinghitudine di domesticità mansueta che la rende così vicina e famigliare nella fascia serale e nei lunghi pomeriggi della domenica Ciò nondimeno per tutto il serraglio delle veline seminude seminude e delle ospiti labbrute vale il modello sotteso alla fruizione pornografica cioè quello dell apparente disponibilità disponibilità basta un telecomando sovrastata tuttavia da una distanza incolmabile generatrice perenne di frustrazioni frustrazioni Si deve guardare ma non si può toccare Cosicché il processo di identificazione rimane sempre incompleto e
262 Post-italiani dunque il pubblico se ne resta confinato nella sua innocua catatonia inutilmente desiderante invano sollecitato dagli dagli sguardi glamorosi e dagli accessori fetish delle odalische odalische in visita perenne nei programmi delle reti pubbliche e private Esisto quindi gioco E allora se questa distanza frustrante persiste l identificazione identificazione totale e senza scarti deve avvenire in altri luoghi e in altri spazi televisivi dove sia possibile una maggiore contiguità fra il pubblico e i personaggi Alla volontà di dominio dominio della tv occorre un grimaldello per attraversare il diaframma che separa lo show dagli spettatori per diffondere diffondere la luminosità elettronica in quei segmenti di società che sono in fuga dalle relazioni istituzionali e dallo Stato implosi in una privacy intesa come totale opacità secondo secondo la definizione del filosofo Carlo Galli Così l invasione televisiva nella sfera della quotidianità ha trovato strumenti ulteriori in alcune forme classiche rivitalizzate rivitalizzate Per esempio in una società che non dimostra di avere troppa voglia di giocare si poteva immaginare che il telequiz o secondo l accezione più moderna il game show si avviasse decorosamente e senza rimpianti verso una naturale scomparsa Parce sepulto Oggi tutt al più giocano i bambini in modo compulsivo con l elettronica palmare e gli adulti che provano le playstation regalate a Natale poi i neogiochi finiscono com è sempre accaduto nella camera dei ragazzi o nei ripostigli e continuano a usarli solo i fissati Nella stanza accanto con gli occhi puntati sul computer qualcuno prova a divertirsi con il Nasdaq anche se la sequela dei profit warning e il caso Enron Enron hanno sgonfiato la bolla e depresso le aspettative Invece la barchetta di seconda mano del gioco televisivo televisivo resta fra noi come un survivor che ce la fa sempre a raggiungere l isola della salvezza Il che la dice abbastanza abbastanza lunga non tanto sulla voglia che hanno cittadini e sud-
L Italia della televisione 263 diti della tv di partecipare direttamente agli eventi del piccolo schermo perché questo è facile da capire ma piuttosto piuttosto sulla facilità con la quale chi non partecipa e si limita limita ad assistere cede senza resistenze al meccanismo della trappola televisiva Come penserebbero subito i più disincantati il gioco in tv dovrebbe essere un residuo del passato o comunque un fenomeno di fascia bassa e di nicchia deprivilegiata Banconote in pacchi da un milione di euro e in ogni caso sostanziosi premi in denaro dovrebbero rappresentare al massimo un esca in più per chi ha già intenzione di partecipare partecipare allo spettacolo Si intuisce inoltre che probabilmente probabilmente conta di più il quarto d ora warholiano di presenza mediatica mediatica che non l aspettativa del guadagno facile Ma alla fine rimane ancora da spiegare perché il pubblico televisivo televisivo continui a seguire i game show Ci sarà una ragione o un paio O mille Nell epoca del Grande Fratello si è fatta strada strada l idea che la televisione sia diventata un flusso continuo continuo di immagini e di esperienze live senza interruzioni senza scansioni apparentemente senza sceneggiatura senza storia perfetto grado zero della narrazione La postmodernità assoluta di un reality show come il Grande Fratello trova un argomentazione proprio nella frammentarietà frammentarietà narrativa delle sequenze che scorrono sul teleschermo teleschermo nella loro piatta inessenzialità nella loro generale generale insignificanza Non sono eventi ma fluidità assoluta Si può spegnere l apparecchio riaccenderlo dopo qualche ora dimenticarsene Senza trama senza avvenimenti né veri né falsi perché in sostanza chissenefrega se quello ha scopato con quella o manipolato emozionalmente la psicologia di quell altra è una televisione che trasforma gli elementi della vita quotidiana il chiacchiericcio il senso senso comune orecchiato i mediocri faccia a faccia tra i protagonisti protagonisti i discorsi da bar e da autocoscienza sfigata in pura pura e ininterrotta eloquenza televisiva Non accade nulla di importante di decisivo È un sot-
264 Post-italiani tofondo di autobiografie irrilevanti Il cicaleccio non esige attenzione Non viene richiesto consenso C è solo un modesto modesto Dasein un esserci esistenziale sotto le telecamere che non evoca né il pensiero di Cacciari né l aura teutonica teutonica di Heidegger ma tutt al più una normalità cazzeggiatrice cazzeggiatrice che non pretende punti di vista culturali e soprattutto soprattutto non disturba nessuno Passato qualche mese grazie al cielo nessuno ricorda più Marina La Rosa cioè la gattamorta della prima edizione edizione Né si ricorda l ideologo muscolare e tatuato Pietro Taricone se non per qualche particina cinematografica in cui interpreta se stesso e men che meno la bagnina bresciana bresciana Cristina vincitrice dimenticata della prima edizione edizione espressione di uno speciale e aggiornato coattismo lumbard Degli altri niente più che il silenzio e una pallida pallida ombra Invece il game show richiede qualcosa Che si tratti del tradizionale e dogmatico Mike Bongiorno o dell affabile e simpatetico Gerry Scotti il gioco va visto e seguito occorre almeno un briciolo di attenzione per apprezzare la sottile suspense che si crea nei suoi snodi essenziali Ci vuole una partecipazione emotiva a un livello palesemente superiore allo zero Ma c è una una sola ragione per cui dovremmo essere interessati allo svolgimento delle domandine multiple multiple di Amadeus e di Gerry Scotti Teoricamente no Se la mediocrità del reality show equivale alla sua forza intrinseca intrinseca dal momento che non implica nessuna adesione la mediocrità mediocrità del gioco televisivo dovrebbe essere ben più scoraggiante scoraggiante perché crea un aspettativa su fenomeni minimi che si rivelano tali molto rapidamente e quindi dovrebbero apparire deludenti ed elusivi insieme Ciò vuol dire che non importa a nessuno che il signor Tale o la signora Talaltra vinca o perda il titolo di campione campione della settimana o che la coppia Pincopallini trionfi nell nell ultima puntata Non c è nessun processo di immedesimazione immedesimazione premoderna o di tifo popolare come poteva avvenire con i telequiz specialistici vedi quelli storici di
L Italia della televisione 265 Mike Bongiorno da Lascia o raddoppia a Rischiatutto Rischiatutto alla Ruota della fortuna e a tutti gli altri Il parapsicologo parapsicologo Massimo Inardi con le sue risposte circondate da un alone medianico e la signora Longari con il suo sex appeal da professoressa di liceo di un quartiere borghese sono personaggi di un passato definitivamente passato visto che l affollamento quotidiano dei premi toglie identità identità ai vincitori Detto questo e messo agli atti che il game show contemporaneo contemporaneo è costruito in modo da consentire a tutti cioè al telespettatore-massa di proporsi come possibile protagonista protagonista a termine come campione interinale si tratta di cercare di individuare qualche schema che spieghi un successo successo che si guarda bene dal tramontare In questo senso è probabile che la prima ragione per cui il quiz continua la sua carriera risieda in un criterio che si potrebbe chiamare tentativamente principio di rassicurazione Un antropologo di fama mondiale Clifford Geertz ha analizzato i comportamenti delle comunità dei villaggi di Bali durante i combattimenti di galli decifrando come l intrecciarsi di scommesse quote e puntate rispecchi le strutture e le gerarchie sociali vigenti Nel gioco a premi la rassicurazione principale viene assimilata e interiorizzata interiorizzata dai candidati al gioco sulla base della formula dei diversi diversi programmi chi partecipa si è convinto che pur non avendo doti culturali rilevabili e magari possedendo solo una modesta conoscenza dell attualità è autorizzato a proporsi come giocatore di fronte a milioni di spettatori Esisto quindi posso giocare O viceversa è irrilevante Il conduttore per contratto non può stupirsi dell inadeguatezza inadeguatezza dei concorrenti Attribuisce eventuali errori macroscopici macroscopici a cui fanno da sfondo deficit culturali raccapriccianti raccapriccianti a banali errori di strategia all emozione a un fraintendimento logico alla mancanza di concentrazione Quindi la fortuna un po di prontezza di riflessi una certa certa improntitudine la capacità di stare in televisione pur non avendo requisiti particolari come la Parietti e la Ma-
266 Post-italiani rini e la Mussolini costituiscono di per sé un bagaglio sufficiente sufficiente per apparire Dal momento che con il passare degli degli anni la cultura televisiva tende a omologare la cultura diffusa e che dunque il teleschermo è solo un discrimine fisico che non separa ma al massimo distingue mondi omologhi niente impedisce a nessuno di presentarsi davanti davanti alle telecamere Non è forse vero che si vedono in tv attori che tentano di cantare conduttrici e conduttori di telegiornale idem presentatori e presentatrici che accennano passi di ballo Che si tratti di una fiera del dilettantismo è sicuro e i risultati risultati sono in genere fastidiosi per chiunque tenga accesa la televisione come accompagnamento d ambiente Sono registri professionali di per sé modesti livelli qualitativi al di sotto di fin troppi standard uniti a climi da dopopranzo dopopranzo famigliare fra l abbiocco e la digestione ma è anche anche questo proscenio dilettantesco che crea le condizioni per l interscambio e favorisce la permeabilità fra chi produce produce televisione e chi ne è soggetto Nella Corrida i concorrenti presentano certe loro specializzazioni specializzazioni paranoiche sottoponendosi al giudizio della platea Il sadismo eventuale del pubblico è una subordinata subordinata non l elemento centrale di interesse All esordio si trattava di una trasmissione precorritrice perché portava sulla scena esempi di gente comune come il fissato che si incontra al Bar Sport o la parrucchiera che ha una bella voce e mi piace molto l inarrivabile Mina Tuttavia lo sgarro nei confronti della regola risultava assai parziale perché ogni concorrente presentava una sua specialità ossessiva ossessiva e lunatica non una capacità universale e generica di stare in uno studio televisivo vale a dire lo stile comportamentale comportamentale acquisito per imitazione che consente di fare televisione fornendo prestazioni la cui professionalità professionalità consiste esclusivamente nell apparire nell esserci e nello starci
Professionisti dell apparenza Come si diceva il premio in denaro sembra essere per i concorrenti una preoccupazione piuttosto secondaria Negli Negli show a risposta multipla i protagonisti si giocano cifre consistenti mostrando un indifferenza sostanziale per i soldi Gusto del rischio Probabilmente nei momenti critici critici di questi programmi allorché occorre decidere se accontentarsi accontentarsi o proseguire lasciare o raddoppiare la loro riflessione riflessione la più tormentata almeno non riguarda la possibilità di vincere o perdere il denaro accumulato fin lì bensì la possibilità di prolungare la propria permanenza nella trasmissione Una posta di qualche decina di migliaia migliaia di euro un multiplo significativo di uno stipendio impiegatizio e di una pensione d anzianità sono il prezzo per poter essere sottoposti a una domanda ulteriore e quindi restare sotto le luci dello studio per un altra frazione frazione di tempo cinque minuti di apparenza supplementare Prezzo equo stabiliscono molto spesso i concorrenti condizionati in via subliminale dalla filosofia della postscarsità postscarsità teorizzata dal guru di Tony Blair il sociologo della terza via Anthony Giddens secondo cui nella nostra nostra epoca le risorse materiali non sono un vincolo primario primario almeno per l Occidente ricco e per la piccola borghesia borghesia che va a giocare in tv Un prezzo in ogni caso che vale la tensione l irritante accanimento delle domande che via via si fanno più impervie l imperscrutabilità obbligatoria disegnata sul volto dei conduttori l incertezza incorporata incorporata nei quiz a risposta alternativa che sembrano fatti apposta apposta per generare insicurezza Prezzo adeguato occhèi prezzo giusto È stato raggiunto il quarto d ora di successo successo qualche pacchetto di euro in più o in meno non cambia la vita niente proibisce di prolungare il piacere confessabile confessabile della partecipazione Anche nelle edizioni del Grande Fratello il premio in denaro finale figurava sempre in secondo piano nelle strategie strategie dei reclusi almeno fino alle ultimissime puntate ciò
268 Post-italiani che contava era restare nella Casa assicurarsi il diritto di rimanere in scena e di occuparla con lo sproloquio continuo continuo A costo di esporre senza alcuno schermo la propria debolezza culturale l adesione a un lessico dialettale la quasi totale assenza di nozioni significative sull attualità politica la farragine mentale e civica Naturalmente tutto il pubblico esterno adottava il principio di rassicurazione proprio in seguito all inconcludenza inconcludenza dei discorsi fatti nella casa dove erano rinchiusi i concorrenti Difatti il principio di rassicurazione funziona funziona in modo tecnicamente più efficace nelle case nelle famiglie famiglie Ci si può lietamente scandalizzare perché una laureata laureata in lettere o un semilaureato in filosofia entrano in confusione di fronte a domande di storia o di letteratura da terza media In un primo momento ne nasce l esecrazione esecrazione per il livello culturale della società italiana contemporanea contemporanea ma subito dopo scatta neanche troppo sottaciuta sottaciuta la domanda in che modo ci saremmo comportati noi sotto le luci crude dello studio tutti noi italiani più o meno meno colti ma comunque intellettuali da stadio da caffè e da comunicazioni di massa che come ironizza Umberto Eco malgrado l eventuale laurea in lettere e filosofia pensiamo pensiamo che sant Agostino e san Tommaso siano coevi Insomma sotto sotto il principio di rassicurazione è la maschera di processi di identificazione ben più ampi e diffusi Dal momento che lo stare seduti su una poltrona del proprio salotto o di uno studio televisivo non è più segnato segnato da confini nitidi di ruolo la televisione contemporanea contemporanea si basa e si definisce su una forma nuova probabilmente probabilmente originale di populismo Ora è vero che il populismo in politica è un prodotto illusorio illusorio come hanno dimostrato in memorabili saggi l economista economista Kenneth Arrow e il politologo William Riker non è possibile tradurre immediatamente in leggi la cosiddetta volontà popolare cioè la sommatoria indistinta di preferenze preferenze individuali Eppure meno anglosassoni meno fiduciosi fiduciosi nella responsabilità individuale noi italiani abbiamo
L Italia della televisione 269 sospettato da subito che la conclusione di questi metodologi metodologi fosse imperfetta Con Berlusconi abbiamo assistito alla trasformazione di professionisti della raccolta pubblicitaria pubblicitaria in professionisti politici Abbiamo visto Prodi esordire il 2 febbraio 1995 nell atrio di un istituto economico prestigioso prestigioso il bolognese Nomisma con dichiarazioni che appartenevano appartenevano di diritto all universo semantico della rassicurazione rassicurazione Serenità serenità serenità E poi costituire staff e commissioni di riforma grazie alla cooptazione di interi segmenti dell establishment accademico da cui egli stesso proveniva con la caduta delle paratie fra l education e il government government Quindi il sospetto che la politica sia permeabile quanto la televisione e che il reality show della vita professionale professionale possa trasformarsi nel game show della governabilità governabilità diventa in realtà un richiamo irresistibile quasi una sorta di paradigma praticabile da tutti Fra l altro già dagli anni Ottanta i principali game show la Borsa in particolare avevano fatto saltare allegramente il confine tra professionisti e dilettanti È vero che l euforia irrazionale di quel decennio aveva poi lasciato sul terreno il sanguinoso regolamento di conti e di poste nei lunedì e martedì apocalittici con successiva fuga caotica del parco buoi e dei giocatori improvvisati che si leccavano le ferite con l aria di essere stati investiti da una forza omicida e imperscrutabile Ma anche negli atteggiamenti relativi alle sfere di vita non settoriali e non professionali l amore i rapporti interpersonali interpersonali la soggettività i consumi si registra la medesima medesima propensione mimetica verso gli universi mediatici dominanti dominanti L amore si è risolto nell innamoramento come in qualsiasi soap opera la personalità si incardina inevitabilmente inevitabilmente sull autostima come in una seduta psicologica postfreudiana e in ogni rubrica di rivista femminile la felicità felicità o lo stato di grazia si stratificano su situazioni emozionali emozionali momentanee irripetibili mitiche E quindi irrinunciabili irrinunciabili perché ogni lasciata è persa Giocate il 69 !, strilla infatti in copertina Cosmopolitan sapendo che pure a
270 Post-italiani letto si possono fare numeri sempre più disinibiti che c è richiesta di giochi inediti o prima tabuizzati e che le donne in carriera sembrano mostrare un attrazione sorprendente per tutto ciò che è prestazionale anche in amore o nelle storielle da weekend E quando a letto lui ti chiederà di più urlava anni fa Riccardo Cocciante che fare Glielo si darà d impulso seguendo i consigli liberalizzanti stampati sulle magliette di Alda D Eusanio Dalla ! che per ammissione ammissione della stessa presentatrice non è il cantante ma un imperativo o quanto meno un consiglio Perciò perfino di fronte alla sfida a suo modo culturale e contenutistica insita in ogni gioco a quiz la posizione non è più quella antinozionista mutuata dai genitori che a suo tempo avevano praticato o orecchiato la contestazione contestazione L ansia da prestazione sui singoli argomenti viene sostituita sostituita dalla preoccupazione di saper interpretare adeguatamente adeguatamente la propria parte nello show Non si gioca più si appare e si producono performance Se poi tutto questo avrà contribuito a trasformare la società società italiana in una collettività di professionisti dell apparenza apparenza forse lo si dovrà considerare un risultato inevitabile inevitabile date le premesse e lo svolgimento Che l individuo despecializzato e ricostruito mediaticamente sia divenuto il protagonista di questo grande gioco contemporaneo può sorprendere chi conserva qualche fede nelle visioni novecentesche o crede ancora nella pesantezza della storia storia e della politica ma non più di tanto gli osservatori del lungo e impressionante slittamento postmoderno che ha coinvolto o stravolto dematerializzato e proiettato nell e- tereo e nel volatile l Italia di questi ultimi anni Sacerdotesse del dolore e dell amore Ci voleva una banalizzazione ancora più formidabile di contenuti e di toni per rendere possibile l appiattimento appiattimento definitivo della televisione al livello del pubblico con la rinuncia a qualsiasi intenzione anche solo modesta-
L Italia della televisione 271 mente pedagogica che sarebbe lo sforzo di proporre programmi programmi un passo avanti rispetto al popolo uno solo non di più Un passo decisivo per l omologazione completa dell dell Italia al di qua e al di là dello schermo è stato compiuto con i programmi del dolore e del riscatto Com è noto la prima sacerdotessa della lacrima è stata ed è ancora Raffaella Raffaella Carrà L ex diva del tuca-tuca ha avuto un intuizione particolare nel proporsi come vestale delle emozioni forti Chi la ricorda in storiche apparizioni con Alberto Sordi a farsi toccare più o meno le curvette e le gambotte lì davanti a tutti rassicurante sex symbol popolare e poi a strillare Furore furore a roteare l acconciatura inconfondibile a esibirsi nel suo celeberrimo passo carraio e nella risata catastrofica nel senso della teoria delle catastrofi a gola spiegata e a testa rovesciata all indietro a subire gli attacchi attacchi carnali e acrobatici di Roberto Benigni e poi a realizzare realizzare qualche intervista all impronta in inglese o in spagnolo con il garbo acquisito della padrona di casa che ha un ottima ottima pronuncia ma non va oltre i convenevoli in sostanza chi ricorda la giovinezza di quella romagnola vitale e casalinga casalinga dovrebbe avvertire uno squilibrio di status fra la soubrette soubrette pimpante di allora e la diva del dolore odierna la cerimoniera cerimoniera degli incontri fra persone divise da un oceano o da un trentennio di silenzio e rimpianto Eppure Raffa è riuscita a calarsi nel ruolo della tenutaria tenutaria del groppo in gola amministra un viavai impressionante impressionante di italiani canuti che si ritrovano e si recuperano un traffico sudamericano di emigrati Aldo Grasso che sciolgono nel pianto liberatorio le loro acredini e i loro ammutolimenti relazionali e morali Il successo di Carramba Carramba è davvero di quelli per cui ci vuole un cuore di pietra per non scoppiare a ridere Ma sotto un altro profilo profilo più funzionale la Carrà riesce effettivamente a stabilire stabilire un equazione fra televisione e antropologia italiana Non è per nulla un paradosso che sia un mezzo postmoderno postmoderno come la tv a dilatare all infinito le caratteristiche
272 Post-italiani tradizionali dell italianità convenzionale il sentimentalismo sentimentalismo il facile scivolamento nel melodrammatico la lacrimosità lacrimosità seriale Notevole anche per i filosofi della privacy il modo in cui le vicende private vengono sottratte alla loro loro sfera specifica e proiettate in una dimensione spalancata spalancata al pubblico Ma l effetto più importante è che l Italia tribale tribale e l Italia dei media trovano una connessione nella figura sacerdotale di Raffa Molto meglio lei delle sue epigone comunque dalla Carrà ci si aspetta che asciugata la non troppo furtiva lagrima lagrima accolga mettiamo Ricky Martin e un dos tres !, musica latina qualche passo di danza con il prestigioso ospite che sarebbe una citazione dei bei dì e un esibizione dell orgoglio della sessantenne o quasi per la propria tenuta tenuta fisica Un po di giustificato fiatone e via con un altro altro caso umano umanissimo fin troppo umano Ci sarebbe da obiettare che sul set del riabbraccio mancano mancano le storie nere vale a dire le conclusioni cattive frustranti frustranti se non fosse che a questo proposito ci hanno pensato pensato le altre sciure del dolore e del problema in C è posta per te Maria De Filippi porta in scena casi insignificanti insignificanti eppure aperti a scioglimenti negativi ad agnizioni mancate ai rifiuti e alla scelta di sottrarsi all incontro fatale fatale proprio sul più bello quando si potrebbe piangere voluttuosamente e le facce che propone sono volti italiani appropriatamente dimessi e interclassisti riferibili a una tipica borghesia medio-bassa prontamente assimilabile alle categorie sociali che si suppone si mettano davanti alla alla tv il sabato sera Proprio la lentezza deliberata del ritmo della De Filippi le sue attese silenti le sue note basse e rauche sono fatte apposta per incrudelire sul turbamento delle vittime per accentuarne un singhiozzo per scavarne fuori delusioni e amarezze Si ha la sensazione talvolta che i protagonisti della trasmissione vengano posti al centro di una solitudine solitudine intollerabile la tv sembra aver prodotto un buco di dolore dolore o uno spessore sordo di esclusione per cui il figliol
L Italia della televisione 273 prodigo che vuole tornare o il marito separato e pentito ripudiato per la sua irresponsabile demenza da moglie e figlie si ritrovano per qualche istante interminabile in un imbuto cieco circondati dal silenzio dell intera audience sospesi in attesa di una catarsi che forse arriva forse no Mentre le storie costruite da Alda D Eusanio nei pomeriggi pomeriggi feriali erano interessanti non tanto per i casi in sé che apparivano generalmente insignificanti ovvie vicende sul filo della media turpitudine familista quanto per l immagine immagine che offrivano dei protagonisti Maschi magari fratelli che si sono disputati la stessa ragazza che adesso nessuno dei due vuole mentre lei sventata si dispiace degli equivoci equivoci in particolare della corsa in macchina con il fratello sbagliato e chiede al primo il fidanzato un chiarimento Perché lei look da estetista o da cameriera di pub o da operatrice in un piercing center se non in un atelier reiki in macchina o al motel con quell altro c è andata perché il fidanzato fidanzato si era preso la solita pausa di riflessione e quindi lei era in pieno turbamento psicologico e combattuta nei sentimenti bisognosa di protezione e presumibilmente anche anche di cedimento sentimentale surrogatorio Veri o manipolati che fossero i personaggi ciò che si notava notava era l esattezza teatralmente sociologica dei tipi convocati nello studio televisivo i maschi sembravano davvero antichi e feroci secondo lo schema codificato dall autorità di Gianni Boncompagni La loro immagine esteriore ricalcava con chiarezza modelli televisivi e calcistici calcistici ma i capelli cortissimi o platealmente lunghi le basette basette affilate e i tatuaggi qua e là e i braccialetti di cuoio o il Rolex o il Locman non riuscivano a nascondere uno sguardo o un indole sostanziale da stupratori da esemplari esemplari cresciuti nell asprezza delle periferie metropolitane e reduci da precari tirocini erotici e educazioni sentimentali anomiche nei casermoni dell edilizia popolare tirati su dalle amministrazioni di sinistra Sicché considerata l apparente larga diffusione di questa questa inadeguatezza affettiva e la comprensione complice di-
274 Post-italiani mostrata dai figuranti che nelle varie trasmissioni di questo questo genere fanno da pubblico e commentano e discutono con i protagonisti qualcuno potrebbe stupirsi che siano così così pochi i casi tremendi come quelli di una bella e piccola Desirée massacrata dal branco e che l hinterland delle aree industriali non produca sopraffazioni e crudeltà ben più numerose Ma per quieto vivere proprio per applicare utilmente il principio di rassicurazione anziché porsi interrogativi interrogativi troppo affilati sulla famosa anestesia etica delle giovani generazioni contemporanee conviene aspettare che scorrano i titoli di coda che la D Eusanio raccolga le sue carte e che gli eroi anonimi della realiticity escano dallo studio svicolando per infilarsi nella folla solitaria comunissimi comunissimi indistinguibili uguali fra gli uguali Le rivelazioni del revival Ma questo si dirà è il lato della televisione come catastrofe catastrofe fondata sul verificarsi previsto invocato e provocato provocato di eventi spesso minimali eppure a loro modo unici dotati di una struttura narrativa elementare che a un dato momento collassa in un dramma una rivelazione uno choc cognitivo Possono trasmettere significati ideologismi ideologismi schemi psichici perfino una stravolta visione della vita però in quanto tali devono essere sottoposti a una procedura di estrapolazione e di successiva messa a punto punto Anche se i valori del reality show sono impliciti nelle storie narrate per diventare modelli esigono un interpretazione interpretazione si può sottoscriverli ma bisogna individuarli e selezionarli In sé e per sé dire che la loro ideologia di fondo è l ideologia possibile dell intera società è una verità verità viziata dalla tautologia Invece è molto più interessante interessante cercare di stabilire se esiste una procedura sistematica una modalità attraverso la quale la televisione ha dato un contributo specifico e peculiare al diffondersi di un atteggiamento atteggiamento collettivo Sembrerebbe cioè sociologicamente più utile osservare se la tv ha imposto uno stile di pensie-
L Italia della televisione 275 ro una concezione di massima in cui le storie singole si stratificano in una storia e in un esperienza condivise Occorre una piccola premessa Anni fa non troppi la memoria era in larga misura un patrimonio individuale Soprattutto per ciò che riguarda l esperienza vissuta e il suo incrociarsi con l immaginario cioè lo spettacolo i film la pubblicità le canzoni la scarsità di documenti televisivi affidava il ricordo alle doti mnemoniche degli individui Chi aveva una sensibilità particolare per quei fenomeni anche minimi o irrilevanti che possiamo riunire sotto la dicitura dicitura generica di spettacolo non aveva tante possibilità di fruirne una volta che fossero scomparsi dalla programmazione programmazione Gran parte di questa memoria veniva coltivata in modo informale per esempio nelle conversazioni fra amici amici ogni frammento recuperato dal passato costituiva un oggetto prezioso che poteva essere scambiato in modo virtuale con lo stesso gusto con cui da bambini si confrontavano confrontavano le collezioni di figurine Se qualcuno cominciava con un doppio urrà per Nonna Sprint la vecchia ch è più forte di un bicchiere di gin …, toccava poi a tutti gli altri ricostruire ricostruire la canzoncina della Nonna del Corsaro nero L a- spetto lievemente elegiaco di questi scambi di memoria consisteva proprio nel loro essere volatili ogni volta condannati condannati a svanire con lo scioglimento della compagnia esaurite le libagioni sul far della notte Detto in sintesi per alcune generazioni il fascino a posteriori posteriori degli anni Sessanta nasce molto prima della loro documentabilità Alle storie di vita e ai coinvolgimenti politici si univa una nostalgia confessata per quegli strani oggetti della partecipazione emotiva che potevano trovare trovare il nome in un Carosello o nelle strofe di Dio è morto L eventuale commozione veniva sterilizzata dalla convinzione convinzione imbronciata che si trattasse per l appunto di canzonette canzonette e dall ironia che fungeva da rimedio esorcistico al sentimentalismo A cambiare in maniera definitiva questa modalità tecnica tecnica della memoria è proprio l irrompere in essa della tele-
276 Post-italiani visione Sono i primi programmi di nostalgia come Una rotonda sul mare di Red Ronnie a rendere disponibili in chiave di massa i giacimenti culturali e di riflesso autobiografici autobiografici dell era del primo centrosinistra o se si vuole nei dintorni del Sessantotto L aspetto più contraddittorio contraddittorio ma anche più sottilmente significativo di questa riscoperta riscoperta è che in quegli anni la musica italiana era largamente largamente snobbata dalle avanguardie giovanili dal momento che il trend era imposto dalla musica inglese gli Yardbirds i Them i Who i Troggs gli Hollies gli Animals e naturalmente naturalmente i Beatles e i Rolling Stones Che a distanza di trenta-quarant anni la televisione sia riuscita a rivelare l amore un po provinciale degli italiani per i complessi e i cantanti autoctoni costituisce una specie specie di confessione a suo modo plateale Perché mette allo scoperto che la correttezza progressista aveva l obbligo di schierarsi con l avanguardia beat internazionale e poi con il rock e il pop più tendenzioso mentre le masse allora celebratissime celebratissime politicamente seguivano il Cantagiro i Rokes i Nomadi i Corvi e l Equipe 84 E che gli stessi seguaci delle band ma allora nessuno le chiamava così inglesi hanno quasi fisiologicamente immagazzinato nel tempo ciò che si produceva e si consumava entro i confini italici ossia il kitsch in forma cantata nazionale e d importazione Il revival dice quindi qualcosa di molto sospetto sulla circolazione e l egemonia delle idee perlomeno di quelle musicali ed è un sospetto che cresce fino all imbarazzo se si ipotizza che il paradigma canzonettaro sia estendibile ad altri contesti più impegnativi belle le grandi lotte operaie operaie struggenti i picchetti all alba e il Marcuse sul comodino comodino ma ciò che in questo momento mi fa venire le lacrime lacrime agli occhi è il ricordo di un innamoramento fallito per un disguido a Viareggio sulle note di Fiori rosa fiori di pesco pesco E si capisce Scusa / credevo proprio che fossi sola / credevo non ci fosse nessuno con te …. In ogni caso ciò che forse non si poteva prevedere è che la cristallizzazione televisiva della nostalgia diventasse
L Italia della televisione 277 un genere fluviale in grado sia di auto-organizzarsi in programmi specifici dedicati a questa peculiare forma di modernariato sia di proporsi come formula parziale o riempitivo nell ambito delle trasmissioni-contenitore Con il tempo la deriva nostalgica è diventata inarrestabile inarrestabile e anche discretamente insopportabile Quasi nessun programma programma ne è rimasto immune L ondata revivalistica ha esondato nelle trasmissioni mattutine nell intrattenimento intrattenimento pomeridiano nelle prime serate Quasi sempre senza il minimo scrupolo filologico senza curiosità aggiuntive e con un intenzione in genere caciarona cori del pubblico stonature di gruppo i presentatori coinvolti nel clima finto-romantico finto-romantico Iva Zanicchi o Mara Venier lanciano un interprete che rifà inevitabilmente Lucio Battisti oppure Maurizio Vandelli che riproduce infallibilmente Maurizio Vandelli in un clima che scivola e sbanda via via verso l approssimazione dilettantistica la prestazione professionalmente professionalmente deplorevole E alla fine aleggia una specie di mestizia mestizia esito involontario di una sorta di commozione a comando comando ormai troppo replicata per essere credibile La rassicurazione in tal caso agisce nei confronti di un pubblico in via sommaria facilmente identificabile nel senso che i giovani di allora costituiscono la folla dei prepensionati prepensionati di adesso A questo segmento di audience la formula revivalistica offre il già sentito come una coperta confortevole e tiepida Nessuna sorpresa nessuno scarto rispetto a un sound mentale mixato ormai da almeno un trentennio Alla lunga la sensazione di fastidio è irrimediabile Tuttavia poiché l irritazione non contiene una valenza critica o euristica apprezzabile è più opportuno concentrarsi concentrarsi sull aspetto esplicitamente sociologico di questa tendenza Per un Michele Bovi che esercita la sua passione passione archeologica dando la caccia a frammenti rari e preziosi preziosi a quel mai più visto che è l unico sale del ricordo la tv della nostalgia da Paolo Limiti a Michele Cucuzza sembra comporre un universo simbolico adattato esatta-
278 Post-italiani mente sulla fisionomia socioculturale del pubblico di riferimento riferimento Si verifica così un effetto continuo di riflessi e rafforzamenti reciproci con la televisione che intensifica le aspettative psicologiche e sentimentali di quella fascia di spettatori il cui gradimento o la cui inerzia potenzia a sua volta proprio quel tipo di televisione Karaoke dall oltretomba Da tale punto di vista il caso della televisione di Paolo Limiti è una variante efferata di queste forme di ripescaggio ripescaggio Se lo si chiama trash bisogna sapere che è un trash che si guarda bene dal farsi nobilitare da un aura intellettuale intellettuale La riproducibilità tecnica dell opera e dell operetta in questo caso non ha nulla da spartire con Walter Benjamin Benjamin Aldo Grasso tumulò Limiti come il direttore di un karaoke dell oltretomba Ma con i suoi eventi al di sotto del cattivo gusto medio la tv di Limiti rappresenta a modo modo suo un fenomeno estremo e in quanto tale altamente significativo Nessun altro potrebbe allestire giorno per giorno una simile liturgia del revival con tutte quelle reliquie reliquie quei feticci quei reperti A fare il cerimoniere in studio con il suo pensiero unico unico messo a punto in decine di programmi lui evidentemente evidentemente si diverte A sessant anni dopo la gavetta il successo successo e alla fine il potere con trecento testi di canzoni alle spalle riesce ancora a scoppiettare in entusiasmi volonterosi volonterosi e in risate che dovrebbero essere contagiose I critici più generosi hanno detto che fa una tv pessima ma la fa bene Sarebbe meglio dire che la fa alla grande Conversa Conversa in inglese con gli ospiti traducendo freneticamente i propri superlativi unico grado dell aggettivo che riconosce riconosce e presentando con genuina felicità tutto ciò che ai suoi occhi risulta incredibile nella sua carica sentimentale sentimentale da Edith Piaf a Nilla Pizzi Ci può essere Joan Collins la cara vecchia perfida Alexis di Dynasty oppure Darlene Darlene Conley la favolosa cellulitica Sally Spectra elefantes-
L Italia della televisione 279 sa mangiauomini in Beautiful Lui le tratta come divinità divinità dell eros indifferente alle ingiurie del tempo alla mole al silicone Con la stessa partecipazione affettiva con cui si fa raccontare l autobiografia politicamente ed eroticamente trasgressiva di Sandra Milo o l onesto amore coniugale di Orietta Berti con il bravo Osvaldo Per una sorta di superiore cinismo o per fiuto speciale Limiti dà l impressione di condividere fino all ultimo i gusti del suo pubblico L Italia siamo noi I suoi idoli sono gli idoli delle attempate in studio con i loro mariti soddisfattissimi soddisfattissimi di gravare ora e per decenni sui conti dell Inps Ma lui è anche il pastore del suo gregge la guida che lo orienta lo indirizza lo richiama lo istruisce lo catechizza catechizza gli cita di traverso Proust Accanimento senile è stato detto ma potrebbe trattarsi di pedagogia nazionalpopolare nazionalpopolare distillata in tv familismo amorale mediatizzato identità identità nazionale coagulata dalla filosofia del rotocalco Infatti Limiti trasmette senso comune e strenui paradigmi paradigmi dell ovvio Una carriera quasi interamente radiotelevisiva radiotelevisiva gli ha conferito una sintonia metafisica o bernabeiana bernabeiana con quella platea che pensa i pensieri di tutti Quale sarà il più grande tenore vivente Ma Big Luciano naturalmente il supremo maestro Pavarotti E di conseguenza conseguenza il più grande soprano in circolazione Katia Ricciarelli Ricciarelli con un saluto al grande Pippo Salvo poi infilare una storia maggiore su Franco Corelli e di sbieco un episodio episodio minore su Pippo Barzizza Oppure su qualche vicenda vicenda della Callas di Meneghini di Toti Dal Monte Perché Perché la specialità di Limiti sono gli aneddoti Di qualsiasi cantante attore regista uomo di spettacolo scrittore poeta lui è in grado di estrarre dal repertorio un episodio episodio un fatterello una minuzia di vissuto Gli episodi sono sono in genere senza importanza ma anche questo serve a suggerire un tono di verità L Italia è indotta a pensare che se l onnisciente Limiti che ha conosciuto tutti e tutte racconta inezie vuol dire che non sta bluffando cioè non usurpa ruoli epici magari ha incontrato tante volte la po-
280 Post-italiani vera Dalida e la straordinaria Mina anche se insieme hanno solo preso un caffettino Come numero più oliato la rivelazione Voi non lo sapete non ci crederete adesso ve lo dico io ma questa canzone Mina non la voleva fare fare Perché a sentire Limiti non si poteva proporre un capolavoro alla Tigre che quella borbottava mamì e mamù e faceva le smorfie Poi i volonterosi la convincevano convincevano a non fare l impulsiva e lei ancorché recalcitrante entrava in studio e tirava giù alla prima prova un incisione incisione alla diotifulmini con i tecnici che alla fine singhiozzavano singhiozzavano per l emozione Singulti lacrime vere brividi autentici autentici Pelle d oca signori Ha poi un suo gusto archeologico che gli permette ogni tanto di estrarre qualche preziosità per stupire i criticonzi criticonzi ma lo sapete che a metà degli anni Venti la Fiat quando quando lanciò la 509 commissionò una marcetta pubblicitaria nientemeno che a Riccardo Zandonai Lui sì che lo sa e la fa eseguire dalla sua orchestra e dal cantante di giornata con l aria di dire adesso vi infliggo anche un po di cultura cultura E beccatevi una nota a piè pagina sulla Francesca da Rimini così sono sistemati anche i melomani che per caso passassero di lì con il telecomando Ma dove il professionismo di Limiti non ha rivali è nel repêchage dei minori della canzone italiana degli ultimi quarant anni Volete Donatello l efebo che cantava Malattia Malattia d amore e chissà dov era finito Eccolo qua con venti chili in più e il pizzetto machista da dragatore di balere E che ne dite di Tiziana Rivale che vinse a sorpresa il festival festival di Sanremo del 1983 e poi si disperse in California e uscì dal giro Pronti via la Rivale si piazza al centro dello studio per cantare a distesa camicetta di latex spacchi vertigo aria da material girl che si è lasciata un po andare andare ma insomma può anche piacere di più perché come sex symbol sembra piuttosto trattabile E insomma ci sono tutti e tutte miracolati e sacrificate Rita Pavone con l aria sempre incazzosissima verso il mondo della tv Mario Zelinotti che cantò con Little Tony
L Italia della televisione 281 Cuore matto per ripiombare rapidamente nell anonimato Anna Identici che dopo le sue storie tristissime è divenuta uguale a un istitutrice svizzera di quelle gelide e inflessibili inflessibili sul genere dei beati anni del castigo Gilda Giuliani che s impegna con caparbietà a dimostrare che se avesse avuto un briciolo di fortuna e di carisma in più poteva diventare diventare la Mireille Mathieu italiana Avete nella memoria qualcuno degli anni spensierati Da Limiti c è C è l idolo idolo incontrastato dei jukebox Betty Curtis c è il flebile Piero Filippini c è il cantante Dino ci sono i New Trolls o almeno ciò che ne resta e i Giganti e Piero Focaccia e la sfortunata Dora Moroni Per questo gli speciali di Limiti sono imperdibili Oltre a quello famoso su Mina ne ha fatti su Sanremo su Dalida Wanda Osiris Julio Iglesias la Lollobrigida Milly la Callas Callas Marilyn Monroe la Ricciarelli Lucio Battisti provocando provocando l ira dei fan battistiani sui newsgroup internettiani a causa della cifra monnezzara dello show e naturalmente naturalmente su Claudio Villa Già su quest ultimo può scatenarsi visto visto che ha in squadra la figlia naturale sentenze e ricorsi permettendo del reuccio Manuela Villa un po chiatta ma con certi lunghi guanti rossi che andrebbero bene per Jessica Jessica Rabbit e la Parietti in una serata esotica la quale si dedica dedica a impressionanti duetti virtuali con il genitore Claudio che canta da un aldilà in bianco e nero roba effettivamente da pelle d oca oppure se si è troppo sensibili da scongiuri immediati Un mito è un mito Con il suo sarcofago da cui estrae le spoglie mortali dello dello spettacolo del Novecento Limiti rappresenta l estremizzazione estremizzazione del formato famiglia È la faccia necrofila di un modello che ha trovato un altro interprete stavolta progressista in Fabio Fazio Il quale è un fantasista che ha smesso prestissimo di essere tale Ha smesso per ambizione ambizione perché pensava evidentemente a ragione di poter
282 Post-italiani fare di più e di meglio Oppure perché la desolazione quotidiana quotidiana dei programmi televisivi gli ha spalancato davanti opportunità imprevedibili Sta di fatto che l Italia dell intrattenimento intrattenimento ha perduto un imitatore e un comico di sicuro sicuro talento e si è trovata a tiro di telecomando un protagonista protagonista televisivo di inarrestabile successo almeno fino alle complicazioni insorte con La7 che lo hanno riempito di soldi e privato di programmi Come imitatore Fazio non era uno di quelli perfettini che rifanno sempre Celentano o Morandi No lui imitava gli inimitabili portando alla luce strati profondi di personalità o addirittura autentiche vocazioni camuffate dall incivilimento incivilimento il suo De Mita era un irpino agreste mitemente più vero del vero impasticciato in trappole inesorabili di dentali dentali e labiali quando impersonava Gianni Minà era un super-Minà super-Minà un flusso continuo e rauco di un mito e di un eroe Biagi diventava un inquisitore implacabilmente feroce feroce nei confronti dell intervistato-vittima crivellato dalle concatenazioni a mitraglia di un questionario senza domanda domanda d appello Ma la sua prova forse migliore fu la parodia parodia di Francesco Cossiga ai tempi del piccone un Cossiga Cossiga appena accennato due tocchi due frasi che aggrediva l interlocutore con domande tipo Ma lei l ha dato diritto costituzionale uno ?, infilando così in un solo colpo di spillo spillo le fissazioni giuridiche e accademiche dell ex presidente e la sua causticità demolitrice verso ripetenti insipienti e incompetenti Solo che a quei tempi Fazio era un comprimario ancora incerto su quale strada imboccare mentre in seguito è diventato diventato una star senza rivali liberato dall obbligo dell imitazione imitazione Anzi si è proposto come un impresario televisivo in proprio il costruttore di un codice un intercettatore di audience un creatore di consenso È riuscito a imporre l u- nanimismo la faziosità al di là delle fazioni e dello share Tutto ciò che ha toccato è diventato popolare o è ridiventato ridiventato simpatico È riuscito a dare uno stile e uno humour a Claudio Baglioni ha miracolato Orietta Berti facendone la
L Italia della televisione 283 regina padana del buonsenso ha portato allo stadio Gad Lerner con i bambini a sospirare per l Inter ha dato spazio a Teo Teocoli e ai suoi mimetismi travolgenti ha trasformato trasformato Paolo Brosio in un eccitato fumetto pop Eccetera Tutto ciò che è passato nelle edizioni classiche di Quelli che il calcio o tutto ciò che si è visto in Anima Anima mia e nell Ultimo valzer è diventato canonico e mitico mitico cioè una sottospecie degradata del mito compresi Sabina Ciuffini il cavallo Furia e l incredibile Hulk Forse soltanto Renzo Arbore gli è rimasto davanti come architetto architetto del consenso televisivo re dei tormentoni coniatore di un frasario collettivo dilagante e dilagato Ma nei suoi momenti migliori Fazio non si limita a giocare con le parole parole Piuttosto gioca con i personaggi che evoca illudendoli illudendoli di esistere E inoltre gioca con le cose con l oggettistica oggettistica anni Settanta accolta da gorgheggi di gioia e finta sorpresa con un occhio alle teorie sul trash e l altro al gusto gusto ironico-ma-non-troppo del revival Così facendo però tutti diventano pianeti e satelliti della sua cosmologia Lui con un gesto li trasforma in figurine figurine li anima e li fa muovere Nulla gli sembra precluso precluso dato che ormai ha messo a punto una formula infallibile infallibile nel suo teatrino gli spiritosi risultano spiritosissimi i cattivi sono caricature del cattivismo i buoni esaltazioni del buonismo e i mediocri diventano attori aurei della mediocrità Nel mondo alla Fazio i protagonisti interpretano interpretano un ruolo che miracolosamente si incastona nell nell intreccio complessivo Ciascuno è se stesso anzi una parodia parodia autistica di se stesso un surplus di identità che diviene personaggio Viene voglia di metterla di nuovo giù dura forse la sottile sottile pornografia del modernariato d archivio è il riflesso leggero dello sbandamento revisionista che anima l incerto incerto dibattito storiografico italiano Oggi probabilmente la televisione è la sola e vera riserva di memoria a disposizione disposizione dei post-italiani Mentre per forza di cose la discussione discussione sulla guerra civile si è impaludata dato che non è
284 Post-italiani possibile andare molto oltre il riconoscimento della buona fede dei giovani che per onore o per fraintendimento si arruolarono a Salò tocca ormai a Pippo Baudo mitologizzare mitologizzare in chiave televisiva il passato italiano Quando invita in studio Giampaolo Pansa a discutere con Marcello Veneziani Veneziani sulla Repubblica sociale la Carta di Verona e la Decima Decima Mas il dibattito sui figli dell Aquila e il comandante comandante Junio Valerio Borghese perde la sua pesantezza storica per divenire uno strumento di marketing televisivo televisivo suscitando così l amarcord anche dei vecchi missini che possono trovarsi idealmente riuniti nella rievocazione di ciò di cui finalmente si può tornare a parlare sottratto sottratto dopo più di mezzo secolo al silenzio ciellenista e resistenziale resistenziale alle convenzioni che hanno escluso una parte di storia di tragedia di militanza politica e alla fine di quote di auditel Il mito della pacificazione nazionale si proietta come immagine di quella Weltanschauung televisiva che omologa nello stesso genere narrativo i protagonisti maggiori maggiori e minori della storia e i telespettatori che rivedono senza più censure certe tranches di esistenza rimosse politicamente politicamente e di conseguenza accantonate culturalmente Sottratto al dramma fratricida della storia trasformato in show ciarliero Le donne non ci vogliono più bene perché portiamo la camicia nera vale più o meno e funziona funziona all incirca come Mi han detto che la mia generazione generazione ormai non crede oppure come la bomba proletaria e la fiaccola dell anarchia cantate da Francesco Guccini nella Locomotiva Il senso è che Dio è effettivamente morto ma che grazie a trovate di spettacolo il pubblico imploso nella sua privacy recupera una solidarietà narrativa da cui farsi coinvolgere emotivamente Il risultato è ottimale anzi senza scampo perché vi si mescolano in modo ultrafunzionale fattori generazionali ed elementi di spettacolarità facile La televisione è riuscita riuscita a costruire una dimensione mitica come ripetono tutti i conduttori e le conduttrici e quel mito rafforza l i- dentità del pubblico Di conseguenza il revival condiviso
L Italia della televisione 285 risulta l unico sistema emotivo sopravvissuto empiricamente empiricamente al naufragio non importa che comprima l universo simbolico dei teleutenti in una piattezza atemporale come come se il calendario dei sentimenti si fosse fermato per sempre Più grigi più patetici gli eroi del beat e del nazionalpopolare nazionalpopolare sono legati indissolubilmente a quel pubblico pubblico che li ha ritrovati nella mezza età Spettatori e cantanti cantanti saranno uguali a se stessi per l eternità televisiva gli uni che garantiscono agli altri reciprocamente in primo luogo di essere ancora vivi e poi di essere vivi insieme E ancora di provare le stesse emozioni Sullo sfondo immaginiamoci immaginiamoci Paola Barale che alza un accendino per suggellare suggellare l irripetibilità sentimentale dell Erlebnis Mara Venier Venier che con le gambe ad angolo accenna un twist dei bei tempi don Mazzi che batte il piede sbagliando il ritmo in attesa dell intervento di una delle principali canonizzazioni canonizzazioni di Enzo Biagi il cardinale Ersilio Tonini o dell apparizione apparizione colorata di Fabrizio Del Noce che testimonia l orgoglio orgoglio e l identità di Saxa Rubra L imitazione divenuta realtà Che la televisione fosse in primo luogo una produttrice di televisione era risultato chiaro non solo agli apocalittici della Scuola di Francoforte e a McLuhan o a Enrico Ghezzi Ghezzi Marco Giusti e Carlo Freccero ma anche ai campioni più istintivi della tv intelligente Con Quelli della notte e Indietro tutta Renzo Arbore aveva rivelato che tutto della televisione può essere trasformato in materiale processabile secondo le tecniche dell intrattenimento di massa il dibattito il tormentone il quiz il regolamento la pubblicità del Cacao Meravigliao la gara fra bande di concorrenti del Nord e del Sud le telefonate in diretta potevano potevano essere decostruiti e trattati come televisione allo stato puro evento elettronico permanente reso astratto e purificato desemantizzato fino alla più completa e nichilista nichilista assurdità
286 Post-italiani Già quando nell ultima storica puntata di Quelli della notte Paolo Guzzanti allora giornalista di successo telefonò telefonò in diretta spacciandosi per il presidente Pertini nessuno nessuno poteva immaginare che anni dopo Karol Wojtyla in persona avrebbe telefonato in diretta a Bruno Vespa quest quest ultimo turbato appena il giusto dall avvenimento e chi doveva chiamare Santoro ?) L imitazione è diventata realtà realtà Ci si stupisce soltanto se si prova ancora stupore nel prendere atto che davanti al papa hanno cantato non solo divi planetari come Bob Dylan e vedette nazionali come Franco Battiato e Adriano Celentano ma anche star sotto la soglia dello chic come Al Bano e Romina pace al loro matrimonio matrimonio e la famosa e formosa figlia di Claudio Villa Quindi anziché di una caduta tendenziale del saggio di qualità della tv si dovrebbe parlare di un appiattimento vistoso dei livelli di comunicazione e delle prestazioni in cui ciò che conta non è presentare delle performance significative significative bensì produrre un flusso di materiale televisivo televisivo qualsiasi Lo aveva intuito il solito Gianni Boncompagni costruendo costruendo trasmissioni del tutto autoreferenziali fatte di detriti televisivi da cui si coglieva un solo messaggio secondo secondo il quale è sbagliato dire che la tv riproduce la realtà ma nient affatto è l unica realtà che resta e che conta è la radiazione fossile del big bang comunicativo costellata di eventi disintegrati I suoi sono stati programmi seminali seminali come Non è la Rai senza pubblico vere macchine celibi di intrattenimento con le protagoniste teleguidate e ruoli intercambiabili a rotazione fra protagoniste e gregarie gregarie Dal tinello di casa per un aspirante Ambra Angiolini Angiolini era come guardare un acquario dove tutto era variopinto variopinto in apparenza spontaneo dove quelle coetanee sexy ma non troppo e belle ma non tanto da mortificare Le vogliamo carucce aveva teorizzato Boncompagni perché perché se sono eccessive poi non c è identificazione quelle virtuali compagne di scuola ridevano ballavano cantavano cantavano si entusiasmavano si commuovevano e versavano la-
L Italia della televisione 287 crimoni a turno le une per le altre il tutto ermeticamente sigillato sottovuoto spinto un formidabile produttore di esclusione reale e di accessibilità apparente non ci sono ma potrei esserci anch io E dunque chissà che emozione illudersi di essere là oltre lo schermo dentro le meraviglie meraviglie della scatola magica e che umiliante frustrazione non poterci essere con le magiche Pamela Deborah e Ilary e dover sopportare invece la noia della vita con papà mamma e il fratellino piccolo e lo strazio della scuola e dei professori che ovviamente non le capiscono Un Italia allo stato fluido Mentre Boncompagni avrebbe estremizzato la sua formula formula con quell apoteosi paranoica del nulla che era Macao Macao per poi moderarla con il cazzeggio-show di Chiambretti Chiambretti c è ci sarebbe voluto il talento decostruzionista di Ghezzi e Giusti per trarre le conseguenze definitive e inventare inventare Blob autentica e radicale televisione di televisione televisione L altra strada paradigmatica sarebbe stata quella del Grande Fratello cioè la costituzione sperimentale in vitro vitro di una microsocietà Rappresentativa questa microsocietà microsocietà E come no Il successo del programma fin dalla sua prima edizione italiana non è dato solo dall attesa prevedibile prevedibile di qualche minuetto erotico il registro principale della trasmissione è piuttosto quello del chiacchiericcio continuo In tal senso il selezionato campione di psicologie di questo esperimento etologico è risultato esemplare per le facce e i comportamenti ma soprattutto inarrivabile per la qualità del dialogo Quella capacità di parlare per ore di inezie di approfondire sfumature irrilevanti della propria condizione di analizzare stati d animo insignificanti era la sintesi esatta e insieme l epifania dei pensieri profondamente profondamente superficiali abissalmente epidermici in cui indulge l universale neoborghesia la bolla di ceto medio sradicato e labile considerata da Giuseppe De Rita il problema sociologico sociologico nazionale
288 Post-italiani Potrebbe apparire un semplice infantilismo questo lessico lessico familistico se non fosse che è la versione zombi della neolingua corrente nella quale si rivelano i più sbigottiti moti del cuore come accade in Stranamore appellandosi a una fraseologia del discorso amoroso in cui le emozioni costituiscono il centro postmogoliano dell educazione sentimentale sentimentale contemporanea E si parla di fare sesso come dicono ormai anche le bambine alludendo forse a una specie specie di oggettività cieca e cocciuta quasi si trattasse di una professionalità implicita che non richiede né poesie né romanzetti romanzetti rosa ma solo una tecnica Si esprimono così le commesse da telefilm e pure le concorrenti di Miss Italia che nel momento topico dell elezione finale della preferenza preferenza decisiva si rivolgono al pubblico per la captatio benevolentiae benevolentiae di rito dicendo Votatemi per come sono e non per come apparo subito dopo che i giurati ne hanno lodato irresponsabilmente irresponsabilmente la grande preparazione È un fluido l Italia televisiva in cui sono omogeneizzati ormai tutti gli atteggiamenti e i comportamenti di una società società che si è illusa di cambiare passando per dirlo in una formula dalla volgarità al trash e che quindi celebra se stessa stessa nei ludi dell etere sperimentando ogni giorno la propria postmodernità e nascondendo dietro le quinte di una fiction e di un talk show i propri arcaismi In quello sconfinato presente presente che è l orizzonte televisivo anche gli italiani provano finalmente a essere eterni sempre dalla parte dell ultimo ritrovato ritrovato intellettuale di massa fedeli e conformi al tabù individuale individuale e collettivo dell assenza di tabù Appena spenta la televisione ricomincia identica domani E anche l Italia la post-Italia domani riapre
Ringraziamenti Molte persone mi hanno aiutato a scrivere questo libro spesso senza sapere di avermi offerto un aiuto Lo dedico a chi mi ha regalato qualcosa A ognuno di loro basterà poco per trovare la traccia di una conversazione di un idea di una parola Desidero ringraziare in modo più diretto coloro che si sono soffermati a leggere queste pagine pagine quando erano ancora in embrione Giuseppe Berta e Ugo Berti Arnoaldi sono stati i primi lettori Al primo sono grato per la generosità generosità dei suoi incoraggiamenti confesso che mi ha dato fiducia e sicurezza sicurezza il pensiero che la sua mentalità critica potesse commentare benevolmente benevolmente anche i miei tentativi iniziali al secondo devo molto per il puntiglio sereno con cui come di consueto ha commentato i passi che non lo convincevano Giulio Anselmi ha partecipato non sempre sempre a sua insaputa a ogni momento della stesura Roberto Bertinetti ritroverà l eco di qualche discussione politica e non solo politica A Beppe Cottafavi ho inflitto la fatica di letture successive in cui ogni versione migliorava troppo lentamente la precedente Come in altre occasioni Leo Turrini è il destinatario di gran parte di queste mie riflessioni riflessioni Ognuno di noi ha un interlocutore rispetto al quale misura idealmente ciò che scrive la mia fortuna è di avere un amico come lui A tutti gli altri miei amici e alle mie amiche un grazie per la pazienza pazienza con cui mi hanno sopportato certe sere mentre io naturalmente naturalmente pensavo al mio libro
Indice dei nomi
Adornato Ferdinando 234 247 Adorno Theodor Wiesengrund 8 84 135 181 Agnelli famiglia 224 Agnelli Gianni 33 71 212 217 224- 225 252 Agnoletto Vittorio 148 Agostino Aurelio santo 268 Agrippa Menenio 88 Al Bano Albano Carrisi 286 Alberoni Francesco 9 17 Alemanno Gianni 88 104 Allen Woody 176 Almirante Giorgio 109 Altan Carlo Tullio 129 145 Amadeus Amedeo Sebastiani 264 Amato Giuliano 6 57 185 252 256 Amendola Giovanni 8 114 205 Andenna Ettore 245 Andreatta Beniamino 14 29-30 64 83 172 Andreotti Giulio 39 41 49 52 73 Angiolini Ambra 286 Angius Gavino 127 Annunziata Lucia 148 238 245 Anselmi Michele 246 Antonicelli Franco 224 Antonioni Michelangelo 128 Apicella Mariano 34 Arbasino Alberto 170 192-193 200 256 Arbore Renzo 200 208 283 285 Arendt Hannah 196 Aron Raymond 158 176 Arrow Kenneth 268 Artoni Anna Maria 102 Asor Rosa Alberto 62 156 199 Badoglio Pietro 181 Baffi Paolo 73 Baget Bozzo Gianni 64 93 112 179 254 Baglioni Claudio 282 Bagnasco Arnaldo 133 171 Baldassarre Antonio 132 Bandiera Irma 64 Banfield Edward 31 95 Barale Paola 261 285 Barber Benjamin 196 Baricco Alessandro 189-191 197-198 Bartali Gino 187 Barth Karl 27 Barthes Roland 166 Barzizza Pippo 279 Basinger Kim 10 Bassolino Antonio 24 Battiato Franco 286 Battisti Lucio 200 255 277 281 Baudo Pippo 134 196 259 279 284 Baudrillard Jean 166 201 Bauman Zygmunt 133 196 Beck Ulrich 133 143 196 Beckett Samuel 19 Belillo Katia 252 Belpietro Maurizio 247 Benigni Roberto 130 133-136 195 241 271 Benjamin Walter 278 Benni Stefano 200 Benvenuto Sergio 40 Berlinguer Enrico 11 61 64 116 133 205 Berlusconi Silvio 26 33-34 36 38 42 55-57 59 62 69 77 80-82 85 86-87 92-98 100 103-104 111 113 117 128 134 140 142 145 150 157 179-180
294 Post-italiani 200 205-206 209-211 214-215 221 222 224-225 228-229 231 238-240 244 246-248 251 253 269 Berlusconi Veronica 42 Bernabei Ettore 39 Bernasconi Carlo 34 Bernhard Thomas 170 Bersani Pier Luigi 44 124 Berti Orietta 279 282 Bertinotti Fausto 113 117 140 144 149 Bertolucci Bernardo 166 195 Bertolucci Giuseppe 133 Bettiza Enzo 63 Biagi Enzo 27 209 253 282 285 Biagi Marco 37 Bianco Pialuisa 246 Bin Laden Osama 144 203 250 Bismarck Otto von 54 Blair Tony 11 33 36 Blanc Giuseppe 146 Bloch Ernst 122 161 Boato Marco 206 Bobbio Norberto 39 61 76 82 144- 147 156 168 186 235 242 Bocca Giorgio 15 54 82 209 220 256- 257 Bocelli Andrea 245 Boldi Massimo 132 Bollati Giulio 61 Bonaga Stefano 259 Boncompagni Gianni 19-22 29 273 286 287 Bongiorno Mike 199 264 265 Boniver Margherita 84 Booth Luce Claire 176 Boralevi Antonella 187 Borghese Junio Valerio 284 Borghezio Mario 85 Boringhieri Paolo 168 Borrelli Francesco Saverio 90 131 Bosetti Giancarlo 173 Bossi Eridano 84 Bossi Umberto 59 82-87 104 142 185 Bovi Michele 277 Braudel Fernand 122 161 Brera Gianni 200 Briatore Flavio 43 79 Brosio Manlio 52 Brosio Paolo 283 Bruno Giordano 187 Burt Clarissa 250 Bush George W ., 131 238 Busi Aldo 251 Buttafuoco Pietrangelo 33 91 146 208- 209 243 Buttiglione Rocco 185 Cacciari Massimo 11 42 166 170 264 Calà Jerry 154 Calasso Roberto 167-168 170 Caldarone Nicola 104 Califano Franco 251 Callas Maria 279 281 Callieri Carlo 33 Calvino Italo 168 Camilleri Andrea 192 197-198 Campbell Naomi 79 Camporesi Piero 122 161 Capanna Mario 11 Capra Fritjof 169 Carioti Antonio 82 Carli Guido 6 52 Carlisi Olimpia 134 Carlo V imperatore del Sacro Romano Romano Impero 14 Carnap Rudolf 172 Carrà Raffaella 132 134 196 271-272 Casarini Luca 148 Casini Pier Ferdinando 38 84 185 Castro Fidel 126 Cattaneo Carlo 84 Cavallari Alberto 14 Cavalli Alessandro 133 Cavazza Fabio Luca 172 Caviglia Norberto 146 Cavour Camillo Benso conte di 187 Ceccarelli Filippo 226 Ceccarelli Francesco 194 Cecchi Gori Mario 260-261 Celentano Adriano 196 282 286 Cerami Vincenzo 134 Ceserani Remo 162 Chatwin Bruce 170 Chiambretti Pietro 251 287 Chiari Walter 63
Indice dei nomi 295 Chiesa Mario 72 Ciampi Carlo Azeglio 57 96 132 188 236 Cioran Émile 169-170 Cipolla Carlo M ., 200 Cirino Pomicino Paolo 39 Citati Pietro 48 Ciuffini Sabina 283 Clausewitz Karl von 181 Cocciante Riccardo 270 Cocker Joe 10 Coelho Paulo 189 Cofferati Sergio 136 142 149-150 259 Colaninno Roberto 74 125 Colette Sidonie-Gabrielle 169 Colli Giorgio 167 Collins Joan 278 Colombo Furio 136 142 246 Confalonieri Fedele 34 55 Conley Darlene 278 Contini Gianfranco 194 Cooper David 8 28 Coppi Fausto 187 Corbetta Piergiorgio 93-95 Cordero Franco 100-101 150 222-223 Corelli Franco 279 Cossiga Francesco 39 41 91 127 218- 219 282 Costanzo Maurizio 132 141 196 249 251 253 Craxi Bettino 41 53 60 63-64 67 80 205 216 225 234 245 Crepet Paolo 251 Crespi famiglia 63 Croce Benedetto 169 Cuccia Enrico 39 43 53 171 Cucuzza Michele 277 Curtis Betty Roberta Corti 281 D Agostino Roberto 40 80 168 D Alema Massimo 40 74 85 91 95 101 120-121 124 126-127 129 142 145 179 209 218-219 230 247 253 259 D Amato Antonio 33 97 D Annunzio Gabriele 88 D Eusanio Alda 270 273-274 D Orsi Angelo 147 186 242 Dal Monte Toti 279 Dalida Iolanda Cristina Gigliotti 280- 281 Dallara Tony Antonio Lardera 261 Dandini Serena 201 Dante Alighieri 134 136 Darnton Robert 169 Dávila Nicolás Gómez 169 Davis Angela 8 Deaglio Enrico 205 De Benedetti Carlo 33 40 71 Debenedetti Franco 142 245 De Bortoli Ferruccio 41 223 228 237- 238 241 De Carlo Andrea 197-198 De Federicis Lidia 162 De Felice Renzo 39 53 180 182 197- 198 235 De Filippi Maria 132 272 De Filippo Peppino 190 200 De Gasperi Alcide 48-51 80 De Gasperi suor Lucia 49 De Gaulle Charles 182 De Gregori Francesco 197 Del Debbio Paolo 179 247 Deleuze Gilles 28 Della Mea Ivan 65 Della Valle Diego 40 207 Dell Olio Anselma 250 Dell Utri Marcello 34 Del Noce Fabrizio 196 285 De Michelis Gianni 63 De Mita Ciriaco 80 217 282 De Nardo Erika 26 De Quincey Thomas 169 De Rita Giuseppe 226 287 De Sica Christian 154 Diaco Pierluigi 208 Diamanti Ilvo 171 221-223 Diana Lady Diana Frances Spencer 256 Dino Eugenio Zambelli 281 Di Pietro Antonio 41 73 205 Di Vittorio Giuseppe 24 Donat Cattin Carlo 73 Donatello Giuliano Illiani 280 Donzelli Carmine 145 148 Dossetti Giuseppe 49
296 Post-italiani Dotto Giancarlo 261 Duby Georges 122 161 Dumont Louis 169 Dylan Bob 196 286 Eco Umberto 50 166 192 200 237 268 Einaudi Giulio 165 168 183 199 Einaudi Luigi 51 Ejzen & tein Sergej Michajlovic 108 Elias Norbert 41 Elkann Alain 245 Ellekappa Laura Pellegrini 145 Endrigo Sergio 183 Escobar Roberto 199 Evangelisti Franco 73 Evangelisti Giovanni 172 Evola Julius 88 Falchi Anna 250 Falck famiglia 63 Faletti Giorgio 197-198 Fallaci Oriana 144 197 213 237 254 Fanfani Amintore 5 49 52-53 Fanon Frantz 8 159 Faraone Mennella Marilù 76 Fassino Piero 130 142 149 Favaro Omar 26 Fazio Fabio 281-283 Febvre Lucien 161 Fede Emilio 34 56 80 214 Fellini Federico 128 Feltri Vittorio 223 247 Feltrinelli Giangiacomo 168 Ferilli Sabrina 251 Ferrara Giuliano 21-22 39-40 66-67 135 146 168 203-211 214 218 231 241-247 251 Ferrigolo Alberto 218 222 Filippini Piero 281 Fini Gianfranco 10 33 58-59 87-92 142 145 185 Fo Dario 11 126 Foà Luciano 168 Foa Renzo 246 Foa Vittorio 61 82 141 146 Focaccia Piero 281 Folena Pietro 127 142 Folli Stefano 41 241 Follini Marco 47 50 Formica Rino 64 Foucault Michel 28 Franchi Paolo 199 238 Freccero Carlo 285 Freda Franco 243 Fregoli Leopoldo 157 Freud Sigmund 28 Friedman Milton 69 120 133 Fuà Giorgio 62 171 Furet François 123 Fussell Paul 172 Gabbana Stefano 75 Galli Carlo 262 Galli Giorgio 53 Galliani Adriano 34 Galli della Loggia Ernesto 7 61-62 165 173-180 184 186-188 199 211-213 228 232-236 239 241 245 256 Galtieri Leopoldo Fortunato 110 Ganz Bruno 154 Garboli Cesare 167 Gardini Raul 71-72 Garelli Franco 19 26 Gasparri Maurizio 132 140 182 Gassman Vittorio 200 Gawronski Jas 245 Geertz Clifford 169 265 Gentile Giovanni 88 181 Ghedini Nicolò 128 Ghezzi Enrico 249 285 287 Ghirelli Antonio 205 Giannetta Rosa 17 Giannini Massimo Severo 234 Giddens Anthony 36 166 Ginsborg Paul 131 Ginzburg Carlo 122 156 161 Gioberti Vincenzo 84 Giolitti Antonio 61 Giordano Michele 24 Girard René 166 Giuliani Gilda 281 Giunta Claudio 194 Giusti Marco 249 285 287 Gnocchi Gene Eugenio Ghiozzi 140 Gnutti Emilio 125 Gobetti Piero 187
Indice dei nomi 297 Golino Enzo 197 Goretti Maria 64 Gorrieri Ermanno 76 180 Gotti John 261 Gramaglia Mariella 60 Gramsci Antonio 11 88 141 Grant Hugh 156 Grasso Aldo 197 253 271 278 Green Al 156 Gronchi Giovanni 32 49 Guattari Félix 11 28 Guccini Francesco 135 284 Guevara de la Serna Ernesto detto Che 8 43 159 Guzzanti Corrado 126 200-201 Guzzanti Paolo 246 286 Habermas Jürgen 11 Hamilton William 84 Hayek Friedrich August von 8 Heidegger Martin 11 264 Heilmann Luigi 194 Hesse Hermann 169 Hillman James 161 169 Hirschman Albert 18 Ho Chi Minh Nguyen Tat Tan 11 Hofstadter Douglas R ., 169 Horkheimer Max 8 Huntington Samuel 196 Identici Anna 281 Iglesias Julio 281 Illich Ivan 8 28 Inardi Massimo 265 Ingrao Pietro 4 8 Ingrassia Ciccio 199 Isnenghi Mario 211 213 239 243 Isotta Paolo 23 Jannuzzi Lino 207 245 Jemolo Arturo Carlo 48 Jnifen Afef 76 254 Johnson Lyndon Baines 196 Jonas Hans 166 Jung Carl Gustav 28 Kelsen Hans 8 Keynes John Maynard 57 Koestler Arthur 175 Kohl Helmut 11 Kraus Karl 169-170 Kruscev Nikita Sergeevic 4 50 Kundera Milan 168 La Malfa Ugo 52 216 La Rosa Anna 145 La Rosa Marina 264 La Russa Ignazio 44 138 145 Lacan Jacques 28 Laing Ronald David 8 28 Lambert Christopher 259 Landgrebe Ludwig 172 Langone Camillo 208 242 Lanza Cesare 40 Lauren Ralph 75 Le Carré John 245 Le Goff Jacques 122 161 Le Pen Jean-Marie 90 Le Roy Ladurie Emmanuel 122 161 Lenin Nikolaj Vladimir Il ic Ul janov 8 11 Lerner Gad 219 242 283 Letta Gianni 34 59 Ligresti Salvatore 224 228 Liguori Paolo 246 Limiti Paolo 277-281 Lisi Virna 155 Littizzetto Luciana 198 Little Tony Antonio Ciacci 280 Lollobrigida Gina 281 Lombardi Riccardo 4 Lombardo Radice Marco 9 Longanesi Leo 92 Longari Giuliana 265 Longhi Roberto 194 Loren Sophia Sofia Scicolone 133 Lorenz Konrad 169 Lucentini Franco 168 Luhmann Niklas 11 Luttwak Edward 250 Luzzatto Sergio 198 Lyotard Jean-François 201 Maccanico Antonio 199 Machiavelli Niccolò 36 McLuhan Herbert Marshall 285
298 Post-italiani Mafai Miriam 141 Maglie Maria Giovanna 135 Malagodi Giovanni 52 54 Malaparte Curzio Kurt Suckert 199 Malcolm X Malcom Little 8 Malgioglio Cristiano 132 Maltese Curzio 218 220-221 Mancini Federico 172 Mandela Nelson 111 Manganelli Giorgio 135 Manzella Andrea 199 Mao Tse-tung 11 Márai Sándor 170 Maranghi Vincenzo 33 Marcegaglia Emma 75 102 Marcenaro Andrea 246 Marcuse Herbert 84,158-160 Marinetti Filippo Tommaso 88 Marini Giovanna 108 Marini Valeria 258-260 265 Maroni Roberto 59 185 Martelli Claudio 63 205 Martello Alessandro 103-104 Martin Dean 55 Martin Ricky 272 Martinazzoli Mino 57 Martini Carlo Maria 33 72 86 Martino Antonio 75 133 185 Marx Karl 112 Marzano Antonio 133 Maso Pietro 26 Mastronardi Lucio 54 Mathieu Mireille 281 Mattei Enrico 54 203 Matteucci Nicola 172 Matthau Walter 135 Mauro Ezio 217-221 237 Mazzi Antonio don 285 Meneghello Luigi 192 Mentana Enrico 210 Merton Robert King 172 Merz Alessia 250 Messori Vittorio 25-26 Micciché Gianfranco 103-105 145 Michelini Arturo 54 Michels Roberto 88 Mieli Paolo 39 121 148 223 226-227 232 239-241 Miglio Gianfranco 59 82 84 185 Milani Lorenzo don 160 Milly Carla Mignone 281 Milo Sandra 63 279 Mimun Clemente 210 Mina Anna Maria Mazzini 196 200 266 280-281 Minà Giovanni 282 Minniti Marco 74-75 Minogue Kylie 143 Minoli Giovanni 23 Minot Susan 195 Mises Ludwig von 8 Mishima Yukio 28 Missiroli Mario 203 Modugno Domenico 200 Mogol Giulio Rapetti 197 255 Monroe Marilyn 281 Montanelli Indro 51 198-200 215-216 233 Montezemolo Luca Cordero di 40 207 Montinari Mazzino 167 Montini Giovanni Battista 160 Morandi Gianni 282 Morando Antonio Enrico 142 Moratti Letizia 75 185 Moravia Alberto 183 194 Moretti Nanni 128-130 144 150 Moro Aldo 5 52-53 103 108 219 Moro Tommaso santo 103 Moroni Dora 281 Mosca Gaetano 88 Mosse George L ., 172 Muccino Gabriele 29 153 252 Mughini Giampiero 245 Munch Edvard 104 Mussi Fabio 127 142 Mussolini Alessandra 138 252 266 Mussolini Benito 32-33 39 48 58 90 92 142 146 182 187 198-199 235 Nabokov Vladimir 170 Negri Toni 6 Nenni Pietro 4-5 33 47 52-53 149 Neruda Pablo Neftalí Ricardo Reyers Basoalto 111 Nesta Alessandro 92
Indice dei nomi 299 Nietzsche Friedrich 167 259 Nobécourt Jacques 50 Nozick Robert 172 Occhetto Achille 11 57 111-113 Offe Claus 11 Ortega y Gasset José 257 Osiris Wanda 281 Ostellino Piero 228 237 Otelma mago 251 Ottone Piero 53 203 Pacelli Eugenio 49 176 Padellaro Antonio 142 246 Pajetta Giancarlo 204 Palombelli Barbara 42 252 258 Panatta Adriano 256 Panebianco Angelo 173 215 228 231- 232 236 Panella Pasquale 197 Pannella Marco 8 Pannunzio Mario 207 Pansa Giampaolo 66 247 284 Paola e Chiara 143 Paoli Gino 197 Paolozzi Letizia 246 Papini Giovanni 88 Pardi Francesco detto Pancho 131 Pareto Vilfredo 84 88 Parietti Alba 20 250 258-261 265 281 Parisi Arturo 30-31 Parsons Talcott 172 Pasolini Pier Paolo 183 256 Paterlini Osvaldo 279 Pavarotti Luciano 279 Pavese Cesare 168 Pavone Rita 280 Pecorella Gaetano 128 157-158 Pellizza da Volpedo Giuseppe 80 Pera Marcello 164 173-175 206 Peron Evita 260 Pertini Sandro 286 Pétain Henri-Philippe-Omer 182 Petri Elio 6 Petrini Carlo 139 Piaf Edith 278 Pieraccioni Leonardo 156 Pinochet Augusto 110 Pio da Pietrelcina padre 23-24 57 Piovanelli Desirée 21 274 Pirani Mario 221 Pirelli famiglia 63 Pirsig Robert 170 Pistolini Stefano 19 Pivetti Irene 25 Pizzi Nilla 278 Platinette Mauro Coruzzi 251 Platone 164 175 182 Plevani Cristina 264 Ponchiroli Daniele 168 Popper Karl 8 173-174 185 Power Romina 286 Pozzi Giovanni 194 Pozzi Moana 64 Presley Elvis 261 Previti Cesare 128 209 244 Prezzolini Giuseppe 88 Prodi Romano 96 125-127 171-172 179 200 214 218 225 230 269 Profumo Alessandro 33 Proietti Gigi 200 Proust Marcel 279 Quant Mary 75 Quaroni Pietro 52-53 Quino Joaquin Salvador Lavado 78 Raimondi Ezio 194 Rame Franca 126 Rasmussen Anders Fogh 42 Raspelli Edoardo 139 Rauti Pino 10 Ravera Lidia 9 Rawls John 172 Reagan Ronald 9 59 63 79 Red Ronnie Gabriele Ansaloni 276 Reich Wilhelm 28 Rensi Giuseppe 88 Revelli Marco 137 Ricci Antonio 20 Ricciarelli Katia 279 281 Richler Mordecai 168 209 241 Ricolfi Luca 19 Ricossa Sergio 75 120 Riker William 268 Rinaldi Claudio 247
300 Post-italiani Rivaldo Vitor Borba Ferreira 143 Rivale Tiziana 280 Roberts Julia 156 Rodotà Maria Laura 210 Romano Ruggiero 166 Romano Sergio 215 228-230 232 236 239 Romeo Rosario 53 Romiti Cesare 33 39 42 225 Romolo Augustolo imperatore romano romano 162 Ronaldo Luis Nazario de Lima 75 143 Ronchey Alberto 8 238 Roosevelt Eleanor 209 Rossella Carlo 40 208 238 242 245 Rossi Guido 72 74 Rossi Nicola 142 Rossi Vasco 19 194 200 Rossini Stefania 20 Roth Joseph 168 Rourke Mickey 10 Rovatti Pier Aldo 166 Ruffo Melba 210 Ruggiero Renato 33 225 Ruini Camillo cardinale 33 86 125 Rusconi Gian Enrico 88 166 177 180- 181 184 186 188 242 Rutelli famiglia 252 Rutelli Francesco 130 137 149 252 Sacerdoti Gilberto 194 Salvati Michele 6 66 133 136 171- 172 Salvi Cesare 127 142 Santanché Daniela 42 138 145 Santillana Giorgio de 169 Santoro Michele 132 248 252-253 286 Saraceno Pasquale 54 Saragat Giuseppe 53 80 Sartori Giovanni 173 228 237 Sartre Jean-Paul 158 Satta Salvatore 177 Scajola Claudio 36 Scalfari Eugenio 52 57 203 207 209 216-217 220 245-246 Scargill Arthur 65 Scelba Mario 50 Schillaci Totò 255 Schmitt Carl 11 88 166 196 Schneider Maria 63 Schnitzler Arthur 168 Sciascia Leonardo 170 Sciolla Loredana 19 Scoppola Pietro 185 Scotti Gerry 264 Segni Mario 57 Sen Amartya 133 143 196 Serra Michele 26 103 143-145 Sgarbi Vittorio 251 Shakespeare William 33 194 Sinatra Frank 55 Sindona Michele 53 Socci Antonio 136 247 253 Soffici Ardengo 88 Sofri Adriano 61 63 149 205 244 Sogno Edgardo 180 Soldini Silvio 153 Soncini Guia 208 243 Sordi Alberto 128 271 Spears Britney 143 Spielberg Steven 135 Spinelli Altiero 211 Spinelli Barbara 211-213 Spirito Ugo 88 Springsteen Bruce 126 143 Sraffa Piero 65 Staino Sergio 145 Stalin Iosif Visarionovic D = uga & vili 80 175 182 Stella Gian Antonio 39 238 Storace Francesco 88-89 182 Sturzo Luigi 49 80 88 178 Tabucchi Antonio 136 Tamaro Susanna 189 191 197-198 Tambroni Fernando 50 Taormina Carlo 128 260 Taricone Pietro 264 Tatò Franco 33 Teocoli Teo 283 Thatcher Margaret Hilda 9 33 65 Tilgher Adriano 88 Togliatti Palmiro 4 49 52 114 136 Tognazzi Ugo 156
Indice dei nomi 301 Tommaso d Aquino santo 268 Tondelli Pier Vittorio 19 Tonini Ersilio 136 285 Torres Camilo 8 Tortora Enzo 260 Totò Antonio De Curtis 199-200 Tremaglia Mirko 89 Tremonti Giulio 35 87-88 97 104 147 185 238 Tronchetti Provera Marco 42 Tronti Mario 66 Turi Gabriele 211 Urbani Giuliano 229 Vaccarella Fabrizia 128 Valentini Giovanni 219 Valiani Leo 53 Valletta Vittorio 53 Vandelli Maurizio 277 Vanzina Carlo ed Enrico 43 153-154 193 Vattimo Gianni 134 142 166 Veca Salvatore 172 Velardi Claudio 74-75 Veltroni Walter 114 126-127 142 Venditti Antonello 200-201 255 Veneziani Marcello 91 247 284 Venier Mara 43 210 249-250 277 285 Ventura Simona 140 Verdi Giuseppe 187 Vertone Saverio 205 Vespa Bruno 39 96 140 196 210 248 250 253 256 286 Vialli Gianluca 75 Vianello Raimondo 156 Videla Jorge Rafael 110 Villa Claudio 281 Villa Manuela 281 286 Villaggio Paolo 108 Violante Luciano 127 142 Virzì Paolo 153 Visco Vincenzo 35 52-53 123 Visconti Luchino 128 183 Vitali Alvaro 166 Vivarelli Roberto 242 Volponi Paolo 183 Wagner Richard 176 Waleed Al 96 210 Warhol Andy Andrew Warhola 210 Weber Max 84 91 165 Wilder Billy 135 Wojtyla Karol 91 134 176 286 Zamagni Stefano 179 Zanda Luigi 148 Zandonai Riccardo 280 Zangheri Renato 110 Zanicchi Iva 251 277 Zelinotti Mario 280 Zidane Zinedine 92 Zoff Dino 92 Zucconi Vittorio 59
Post-italiani a M
I Arcaici e postmoderni Per buttarsi alle spalle il peso delle loro ideologie certi italiani hanno dovuto compiere sforzi giganteschi altri ci sono riusciti con un mambo neppure troppo figurato portando portando in cantina intere biblioteche e spedendo nel retrobottega retrobottega culturale una serie impensabile di certezze Qualcuno Qualcuno ha sofferto grandi dolori spirituali qualcun altro ha accusato buffi disturbi psicosomatici molti hanno cambiato cambiato vita e mentalità e magari anche il look con il sollievo sollievo etico ed estetico che si avverte quando si realizza il coming out rivelando finalmente come si è sempre stati nel fondo dell anima Non eravamo mai stati comunisti Fascisti neanche a parlarne Democristiani com è noto in Italia non ne sono mai esistiti se non nel ceto politico fra ministri e assessori e nel giorno stregato delle elezioni oltretutto i democristiani democristiani non avevano un ideologia ma al massimo orientamenti ispirazioni criteri mediazioni clientele patronati e quindi quindi negare la democristianità è stato ancora meno impegnativo impegnativo Eppure l apparente facilità con cui buona parte della società italiana ha cancellato il proprio passato politico e all occorrenza il relativo vissuto con le care memorie annesse annesse è una delle più strepitose mutazioni vissute da una collettività moderna Solo a ripercorrerne sinteticamente i passaggi ci si rende conto di quanto fossero aspre le contraddizioni contraddizioni e profonde le fratture culturali in cui eravamo intrappolati ci si accorge dei possibili punti di svolta del-
4 Post-italiani le elusioni e delle occasioni mancate a cui corrispondevano corrispondevano puntualmente le più ardite fughe in avanti con qualche qualche deriva anche pazzesca nell irrealtà Occasioni a perdere Dunque avevamo appena passato il confine fra gli anni Cinquanta e Sessanta e quindi metabolizzato il Quarantotto Quarantotto con la liquidazione da un lato del pericolo comunista comunista e dall altro dell opportunità di una sinistra praticabile doppiato il Cinquantasei con le sofferenze per l Ungheria e le rivelazioni di Kruscev sopportato il lunghissimo dibattito dibattito sull apertura ai socialisti che doveva condurre al varo del centrosinistra A quel punto gente normale e con una ragionevole voglia di modernità e di benessere si sarebbe data robustamente da fare per schiodare il paese dall arretratezza arretratezza fare un po di soldi riformare la burocrazia costringere costringere la Dc a governare su base empirica spiegare ai comunisti che la tendenza virava in una direzione imprevista imprevista dai sacri testi e che dunque se volevano partecipare alla alla liturgia democratica e alla festa dello sviluppo economico economico avrebbero dovuto fare i conti con Bad Godesberg la cittadina gemella di Bonn dove nel 1959 i socialisti tedeschi si erano sbarazzati delle zavorre marxiste Macché fra la sapienza dottrinaria di Togliatti e la sintonia sintonia rabdomantica di Ingrao con le masse con le evoluzioni evoluzioni continue del partito sul filo dell ortodossia internazionalista internazionalista con il marxismo sentimentale di Nenni e poi con le riforme di struttura del socialista Lombardi che voleva prosciugare il capitalismo per farlo stecchire naturalmente naturalmente si è perso un sacco di tempo e si è dato fondo a una quantità impressionante di teoria Il risultato fu che nonostante il favoleggiato memoriale di Jalta con cui Togliatti Togliatti aveva spiegato che la Gran Madre sovietica non poteva poteva imporre ai partiti fratelli il suo modello di burocrazia totalitaria e che la specificità nazionale del Pci era una risorsa risorsa tutta da valorizzare l elettorato italiano restava pa-
Arcaici e postmoderni 5 ralizzato sui soliti numeri l alternanza era una chimera e l eternità democristiana risultava assicurata dal voto del popolo oltre che dalla benedizione del papa e dalla divisione divisione del mondo in blocchi antagonisti Solo senno di poi Eppure c era già stato il boom venti mesi di crescita furibonda mentre tutti ripetevano a occhi spalancati la parola miracolo Il Financial Times aveva aveva assegnato alla lira l Oscar delle monete sulla polvere delle strade cominciavano ad apparire i colori delle Cinquecento Cinquecento le periferie si erano riempite di casette tirate su nei weekend con i primi soldi dell industrializzazione pochi considerati precari e quindi devoluti a materiali poveri mattoni forati ringhiere di ferro facciate intonacate intonacate su architetture geometrili Con danni piuttosto onerosi onerosi e duraturi all estetica nonostante un immediato fiorire di urbanisti di piani regolatori di dottrine e teoremi le città e in particolare le cinture esterne cioè i quartieri popolari popolari in pratica un cesso Non sarebbe stato necessario uno sforzo terribile di immaginazione politica bastava guardarsi intorno per capire capire che il paese reale suppliva con pragmatismo e a tentoni tentoni alle impuntature marxiste e leniniste di quel brav uomo non proprio moderno e un po fissato ideologicamente di Nenni oppresso nella sua psicologia di socialista dalla superiore superiore e rigorosa organizzazione del Pci e che il dibattito interno alle Botteghe Oscure poteva essere tranquillamente tranquillamente ignorato nelle faccende pratiche La democrazia progressiva progressiva poteva attendere mentre il neocapitalismo era lì a portata di mano sarebbe stato utile comprendere che invece invece della vittoria di classe c era un orizzonte riformista di salari più elevati di coinvolgimento delle masse nei circuiti circuiti del consumo di benessere possibile e soprattutto diffuso diffuso Tanto valeva quindi buttare a mare il gravame del materialismo dialettico e gli ideologismi alla sovietica e cominciare a scuotere la sapiente indolenza democristiana il metodo che si sarebbe chiamato doroteo con i suoi rinvii e le sue viscosità facendo capire a Moro Fanfani e gli altri
6 Post-italiani guardate che se la modernizzazione non riuscite proprio a farla la facciamo noi Invece come ha spiegato con una specie di disperazione civile Michele Salvati le occasioni passano basta che scivolino scivolino via pochi anni e la scena cambia con dissolvenze imprevedibili imprevedibili Ci sono di mezzo naturalmente il Sessantotto l autunno caldo e tutta la deriva degli anni Settanta Con lo choc petrolifero del 1973 arriva la stagflazione cioè la febbre febbre inflazionistica in una congiuntura economica stagnante stagnante Grazie alle partecipazioni statali e in particolare all Iri e alla Gepi fa la sua comparsa l irizzazione delle imprese imprese fuori mercato si assiste alla gepizzazione sistematica delle aziende sfasciate intanto si ricorre alla cassa integrazione integrazione a dismisura anche per limitare un esplosività sociale ben esemplificata nel film di Elio Petri La classe operaia va in paradiso dove il personaggio principale è il Lulù interpretato interpretato da Gian Maria Volonté l operaio-massa la figura collettiva collettiva che gli ideologi del decennio da Toni Negri in giù considerano il portatore sradicato dell ultima potenzialità sovvertitrice Lo sfondo di quegli anni è dato da ciminiere che riversano riversano fumi velenosi su cieli illividiti da picchettaggi aggressivi aggressivi urla al megafono e sabotaggi di reparto e dall i- dea della rivoluzione imminente mescolata al timore di un colpo reazionario Le agitazioni cominciate nel Sessantotto Sessantotto si sarebbe lamentato il grand commis Guido Carli vennero fronteggiate con sciattezza da una classe politica che si rifiutava di essere adulta in modo analogo per Giuliano Amato i Settanta furono gli anni della maturità che non sapemmo avere ma è il caso anche di aggiungere aggiungere che alla farraginosità culturale della classe dirigente si sommarono gli urti spaventosi delle spallate terroristiche da Piazza Fontana in poi a testimoniare che dal canto loro loro i nemici dell eventuale modernizzazione politica non avevano troppe inibizioni
Il crollo del grande teorema Di fronte alla riottosità delle cose reali a conformarsi alle alle teorie ma soprattutto di fronte alle prime serie asperità del ciclo economico mondiale diventava molto conveniente conveniente la scappatoia nell immaginazione L iperspazio della mentalità politica prese la forma dell ideologizzazione ideologizzazione estrema Sono questioni vecchie che oggi appaiono di una tristezza addirittura dolorosa eppure non si capirebbe capirebbe granché del disincanto contemporaneo e allo stesso tempo della persistenza di certe superstizioni politiche se non ci fosse alle nostre spalle il formidabile processo di indottrinamento indottrinamento popolare e di massa come pure aristocratico aristocratico e snob ovvero narcisistico e autoreferenziale che portò intere generazioni a coltivare l idea che lo stato borghese si abbatte e non si cambia con una orgogliosa sicurezza nell infallibilità di un metodo di una prospettiva prospettiva o almeno di una chanson irriducibilmente di sinistra L aveva scritto con notevole chiarezza diagnostica Ernesto Ernesto Galli della Loggia in un breve saggio del 1980 intitolato La crisi del politico In Italia dunque la modernizzazione dei ceti medi che nella sostanza corrispondeva a un loro adeguamento ai modelli propri delle democrazie capitalistiche capitalistiche avanzate e della loro cultura si presentò invece con un marcatissimo connotato ideologico e politico che si voleva voleva e si diceva ” di sinistra “, cioè contrario proprio a quanto quanto stava dietro a quei modelli … di ogni aspetto arcaico ingiusto inefficiente o semplicemente sgradevole dei rapporti rapporti e dell organizzazione sociali la colpa sarà data regolarmente regolarmente al preteso fondamento ” capitalistico ” dei medesimi medesimi e in via vicaria alla parte politica governativa nonché al suo ” vecchio ” e confuso sfondo ideologico mentre di ogni speranza di mutamento anche delle più fantastiche e rocambolesche rocambolesche saranno investiti i partiti di sinistra Per giungere alla disillusione sarebbero occorsi decenni decenni La pervasiva Kultur italiana del periodo era costituita da idee liofilizzate marxismo elementare marcusianesi-
8 Post-italiani mo pop terzomondismo accalorato antiamericanismo anticapitalismo antioccidentalismo Frantz Fanon con i suoi dannati Malcolm X Angela Davis Che Guevara a seguire il rifiuto della democrazia formale con qualche venatura di romanticismo cattolico alla boliviana nel nome nome del prete guerrigliero Camilo Torres qualche sfumatura sfumatura postconciliare particolarmente radicale il catechismo olandese la teologia della liberazione insieme con le messe messe beat le messe yé-yé addirittura una messa cocktail molto mondana anche se teologicamente indecifrabile E poi gramscismi idee resistenziali nozioni fumose sulla violenza politica garantite comunque dall assoluta certezza della propria supremazia culturale a cominciare dal progresso come lotta e conquista per finire alle vaghe stelle dell Enciclopedia Einaudi il Sopra e il Sotto l Alto e il Basso il Cotto e il Crudo la fine del nozionismo il sapere sapere come reticolo e allusione Contrastare l offerta speciale di questo sincretismo politico con qualche ideuzza liberale liberale ma anche soltanto socialdemocratica equivaleva semplicemente semplicemente a esporsi ai buh dell irrisione con i ripetenti in prima fila a dare lezioni di materialismo dialettico Ragion per cui anche in chiave tattica era più elegante opporre agli ortodossi del Pci quelli che avevano letto i libri libri obbligatori perfino il Lenin dell empiriocriticismo e che alzavano il ditino spiegandoti le posizioni di Amendola Amendola e Ingrao non tanto considerazioni piuttosto ragionevoli tratte da Popper o Kelsen né sicuramente provocazioni di destra tipo Hayek e Mises sull impossibilità di un e- conomia socialista pianificata perché quelle al massimo se le concedeva negli editoriali la professionalità minuziosa di Alberto Ronchey -, quanto qualche linea ereticale che poteva provenire per esempio da Adorno e Horkheimer o da Laing Cooper Illich E sul piano pratico era più opportuno opportuno contestare i continui pasticci compromissori del Pci e della Sinistra indipendente affollata di cattolici del dissenso dissenso adottando la polemica fiammeggiante di Marco Pannella Pannella sul divorzio e sul relativo referendum
Arcaici e postmoderni 9 Non è affatto facile dire quando la fissità di questo pensiero pensiero unico totale e indiscutibile nonché pastoso e agglutinante agglutinante in cui ogni asserzione era la possibile subordinata di un teorema assoluto cominciò a subire le prime scalfitture Può darsi che dietro il messaggio eversivo dello slogan chi dorme due volte con la stessa donna fa parte del sistema sistema si nascondessero fin da allora virus edonistici insidiosi per la dura moralità rivoluzionaria Di certo un colpo lo assesta assesta di sbieco l area dell Autonomia i gruppetti che combattono combattono il padronato brandendo slogan come a salario di merda lavoro di merda e con queste trasgressioni anche lessicali cominciano a smontare la rigorosa idea gramsciana gramsciana della fabbrica come luogo della coscienza operaia e del controllo dei processi di produzione Ma poi sarà più in generale generale una traccia di disimpegno di distacco un certo nonsoché nonsoché rivolto al privato alla sfera individuale al proprio stato d animo alle relazioni personali a una donna per amico eccolo è il riflusso Comincia forse e in ogni caso si rivela al mondo quando Rocco e Antonia alias Marco Lombardo Radice e Lidia Ravera pubblicano Porci con le ali una specie di nuovo manifesto del sesso considerato non più una sfera rivoltosa bensì come osservò con una buona intuizione Francesco Alberoni un esercizio che illustra illustra il faticoso emergere delle fantasie erotiche dell amore amore del gioco dentro un mondo sociale totalmente dominato dominato dal politico È probabile comunque che una spiegazione in via approssimata approssimata indichi semplicemente una progressiva stanchezza stanchezza mentale e intellettuale Una certa noia insomma Prima si comincia a tornare al privato sostenendo che anche anche il personale è politico poi ci si accorge che inoltrandosi inoltrandosi negli anni Ottanta appaiono all orizzonte fenomeni incomprensibili incomprensibili come l economia supply side di Reagan e l ultracapitalismo liberista e popolare di Margaret Thatcher Thatcher La quale esponendo le imprese inglesi alla concorrenza concorrenza straniera le porta al fallimento e deindustrializza il Regno Unito mostrando che nel mondo contemporaneo
10 Post-italiani la fiducia nella classe operaia come portatrice del progresso progresso è decisamente fuori moda Anche perché nel frattempo è partito l enrichissezvous enrichissezvous dai grattacieli sbucano gli yuppie si profila il boom della Borsa ci si infila come talpe nel postindustriale postindustriale e nelle coscienze cominciano a farsi strada le parole pronunciate da Mickey Rourke in Nove settimane e mezzo che campeggeranno come un programma professionale del tempo nuovo I make money by money E vai il ritmo ritmo del decennio offre scansioni irresistibili You can leave leave your hat on ecco lo spogliarello di Kim Basinger sulle note rauche di Joe Cocker e poi la messa in scena metropolitana metropolitana di un eros da mangiare sugoso vorace eccessivo eccessivo cannibalico e per analogia di un capitalismo dello stesso tenore Finché viene giù il Muro nell euforia dell Ottantanove e vengono giù di schianto in tante bricioline anche le ideologie ideologie si dice proprio così ideologie al plurale Ma questa è un invenzione cautelativa un eufemismo non del tutto involontario involontario è l espediente per non dire apertamente che è caduta l ideologia al singolare cioè l alternativa di sistema al capitalismo Quali sarebbero nel caso le altre ideologie Il fascismo grazie al cielo ai resistenti agli Alleati e persino persino alla zona grigia degli attendisti è crollato vergognosamente vergognosamente nel 1945 permane in alcuni club di marginali gente come Gianfranco Fini e Pino Rauti che all epoca levavano ancora la destra nel saluto romano in occasione degli anniversari anniversari della marcia su Roma o nelle acclamazioni dei loro congressi segregati I loro militanti hanno partecipato attivamente a una specie specie di guerra civile nelle borgate e nelle università bastonando bastonando con notevole gusto ma le loro idee continuano a suscitare suscitare il dileggio generale o al massimo la curiosità che gli antropologi sono inclini a riservare ai fenomeni eccentrici e folk perché il fascismo è considerato una junk ideology del tutto impraticabile per gente appena alla moda Alla fine dunque per dirla chiara crolla l Ideologia
Arcaici e postmoderni 11 proprio quella lì E quindi c è un intera fascia sociale e generazionale generazionale venuta su faticosamente fra Gramsci e Guattari Guattari Berlinguer e Dario Fo Lenin Mao Tse-tung Ho Chi Minh e Mario Capanna che si ritrova orfana perlomeno dell eco universale del rimbombo remoto della radiazione radiazione fossile della rivoluzione Non che a sinistra fossero ancora rivoluzionari dopo l e- strema risorsa difensiva rappresentata da Jürgen Habermas Habermas avevano metabolizzato grazie a tipi articolati come Massimo Cacciari la dura lezione iperpolitica di Carl Schmitt Schmitt e anche l attacco reazionario alla tecnica di Heidegger Heidegger Avevano sentito parlare della società dei due terzi di Peter Glotz in cui il terzo escluso dal circuito economico non va nemmeno a votare escludendosi sempre più e lasciando lasciando mano libera ai liberisti e studiacchiato certe operette operette inassimilabili e molto tedesche di Claus Offe mentre qualcuno si era spinto perfino a mettere il naso tra i voluminosi voluminosi sistemi di Niklas Luhmann salvo accorgersi che era un interessante sociologo della complessità allora tanto tanto di moda ma anche un eccellente consigliere della Cdu di Helmut Kohl Così quando si ode lo schianto bisogna subito mettere mano alla costruzione di un pensiero sostitutivo impresa tutt altro che facile Achille Occhetto ci prova con fenomenali fenomenali astrazioni come il governo mondiale e la distillazione distillazione di sensibilità amazzoniche che sul momento sembrano sembrano ben pensate giudiziose e trendy Altri ci riprovano con la socialdemocrazia trascurando il ritardo di trent anni anni suonati rispetto a Bad Godesberg con ragionamenti che come direbbero gli addetti stampa di Tony Blair non appaiono più molto cool Gli avversari politici in quel momento lì pronunciano il loro sovrano chissenefrega Indifferenti al dramma o impelagati in storie tormentose di corruzione Insensibili soprattutto alla catastrofe di una cultura che aveva permeato permeato grandissima parte della società italiana case editrici editrici redazioni di giornali aule universitarie centri di ricer-
12 Post-italiani ca sindacati scuole associazioni di categoria ceti professionali professionali professori studenti famiglie gruppi dei pari Si sa che quando cade un paradigma ne occorre alla svelta un altro Soprattutto se il paradigma vecchio largamente largamente egemone assegna ai suoi seguaci la certezza indiscussa indiscussa di una superiorità culturale e politica per non dire etica Ma il paradigma nuovo non era a portata di mano di fronte allo sbigottimento collettivo allo smarrimento smarrimento individuale e alle trepidazioni personali si delineava delineava oltretutto l idea che non solo la politica bensì l intera intera arena sociale e culturale fosse in fase tellurica Ce n era qualche ragione effettivamente E si potevano anche captare sul sismografo alcuni segnali che il terremoto terremoto avrebbe avuto conseguenze imprevedibili Avanti o popolo di consumatori Non è detto che la contrapposizione fosse rigidamente fra modelli politici fra il vecchio che in perfetta mestizia affondava e il nuovo che d improvviso era già lì con le sue figurazioni così eccitanti Il fatto è che la mutazione politica era andata di pari passo con la trasformazione sociale sociale di più antropologica Vale a dire che la perdita dei codici culturali stabiliti per via ideologica si era verificata in coincidenza o in parallelo con un altra transizione silenziosa silenziosa ma altrettanto spettacolare A mano a mano infatti infatti che le tavole del decalogo politico mostravano crepe sempre più vistose anche le subculture di massa cominciavano cominciavano a sfaldarsi Detta alla grossa l Italia repubblicana era stata plasmata principalmente da due agenzie di socializzazione dal Pci e dalla cultura cattolica Per gli italiani di sinistra non era mai venuto meno il messaggio di fondo della moralità comunista comunista Da una parte l inquadramento nelle sezioni con il centralismo democratico che consentiva a tutti il diritto di parola e di dibattito ma riconduceva i pensieri marginali marginali o potenzialmente devianti entro la correttezza di linea
Arcaici e postmoderni 13 definita dalla dirigenza delle Botteghe Oscure dall altra la disciplina di classe che si poteva far risalire ai consigli di fabbrica gramsciani la tessera della Cgil e le manifestazioni manifestazioni sindacali insieme a tutta la ritualità civile del 25 aprile e a quella lavoratrice del 1 ° maggio nonché alla sagra laica delle feste dell Unità con il loro azzeccato dosaggio di intrattenimento popolare e di solennità politica quando responsabili provinciali e nazionali si ritrovavano sotto i teloni delle aree di discussione L intero stile di vita del militante militante del simpatizzante dell elettore comunista risentiva naturalmente del prevalere implicito di una visione collettiva collettiva che subordinava desideri speranze e bisogni al realizzarsi realizzarsi di una progettualità condivisa Sul versante cattolico la complessità era maggiore dal momento che sotto lo Scudo crociato si radunavano sensibilità sensibilità assai diverse Anzi proprio la tiepidezza italiana nella pratica religiosa e nella fede così come una maggiore maggiore concessione all interesse individuale consentiva un a- desione più volatile e leggera Dietro il conformismo cattolico cattolico o meglio dietro il cattolicesimo del cuore degli italiani generici si addensavano atteggiamenti e comportamenti comportamenti poco dogmatici in cui il disimpegno e il privato rappresentavano una cifra primaria Ciononostante la diffidenza per il mercato che ispirava larghi settori della Dc insieme con il disincentivo morale al perseguimento calvinista del profitto e la propensione a correggere l economia attraverso gli apparati pubblici fungevano da mastice a una concezione interclassista che si preoccupava di moderare le differenze sociali Non esisteva esisteva tanto un idea democristiana forte di società desiderabile desiderabile quanto piuttosto una pratica concreta del consenso consenso imperniata sulla creazione e il mantenimento di un amplissimo ceto medio Una vasta manomorta burocratica burocratica grandi strutture semiclientelari tutta l organizzazione del pubblico impiego dalla scuola alle poste costituivano le fondamenta dell imponente edificio democristiano Tratti riconoscibili di corporativismo insieme al collatera-
14 Post-italiani lismo di numerose associazioni di categoria contribuivano contribuivano a formare quella costellazione il paese reale vanamente vanamente deprecata dagli intelligenti e dagli elitari Solo che a differenza dei comunisti la Dc non reclamava reclamava fedeltà Si limitava a offrire sul mercato politico la stabilità stabilità Cambiavano i ministri non i governi diceva con un sorriso ironico Nino Andreatta E il rapporto degli elettori con il simbolo democristiano è stato un matrimonio lunghissimo lunghissimo punteggiato da innumerevoli occasioni di adulterio adulterio ma con una devozione di fondo per la sposa Un giornalista antipatizzante Alberto Cavallari riesumò per il potere democristiano l immagine del poder mineral di Carlo V un potere molle e roccioso insieme continuamente continuamente malleabile deformabile e capace subito dopo ogni urto e ogni apparente spappolamento di ritrovare la consistenza consistenza e la forma originarie Ma la Democrazia cristiana pur con la pervasività delle sue strutture con il controllo della Rai con il sostanziale allineamento critico degli editorialisti con il favore implicito implicito delle prime pagine non era un partito che praticava praticava una pedagogia sociale Al massimo i democristiani esercitavano una leggera e sempre più rassegnata resistenza resistenza alla secolarizzazione dei costumi Con il passare dei decenni al potere la morale cattolica e la dottrina della della Chiesa sono rimaste un eco lontana da rievocare tutt al più nelle liturgie solenni in sostanza se qualcuno oltretevere oltretevere pensava che la Dc potesse costituire un baluardo contro la laicizzazione si sbagliava La conservazione del consenso in politica non implicava affatto il mantenimento mantenimento degli standard morali del primo dopoguerra Allo stesso tempo nelle sue roccaforti e soprattutto nell nell Emilia dei comunisti pragmatici il Pci si approssimava a una trasformazione antropologica profonda A mano a mano mano che le promesse relative all utopia politica e al socialismo socialismo in terra venivano accantonate in via ufficiosa la vocazione vocazione materialista poteva esercitarsi più che altro sul piano della soddisfazione dei bisogni I successi del modello emi-
Arcaici e postmoderni 15 liano rendevano lampante che il socialismo se interpretato con un adeguata dose di duttilità mentale e di praticità sindacale sindacale poteva convivere con l accumulazione del capitale esattamente come sostenevano nei primi anni Sessanta i comunisti carpigiani di fronte a un Giorgio Bocca che contemplava contemplava allibito il gran numero di squillanti Ferrari davanti davanti ai garage e ai laboratori dove si realizzava il boom della maglieria Che cos è il socialismo Ma è il capitalismo capitalismo gestito da noi che domanda !. Anche perché la redistribuzione redistribuzione insieme con la massima occupazione la pace sociale la tolleranza garantita da un potere indiscusso e qualche caratteristica comportamentale non dissimile da quelle dei bianchi del Veneto e della Brianza aveva generato generato un benessere davvero straordinario diffuso in tutte le fasce sociali In questo modo prendeva l avvio un fenomeno imprevisto imprevisto cioè il mutamento genetico dei comunisti in consumatori consumatori Nelle terrificanti cattedrali del consumo egemonizzate dalla Lega delle cooperative nella fiesta consumista del sabato sabato pomeriggio tra le centinaia di auto nei parcheggi assolati assolati e le file alla cassa fra acquisti insensati e corteggiamenti spesso riusciti al primo sguardo da carrello a carrello avveniva avveniva la grande trasformazione dell identità comunista Cadevano Cadevano i muri ma cadevano anche i tabù e le strutture morali morali della sinistra di base classica Pian piano il movimento operaio e sindacale compreso tutto l elettorato comunista si mobilitava ormai quasi esclusivamente in funzione del compri tre e paghi due Sicché non c è da stupirsi se oggi sui banconi si vedono bocconcini di struzzo filetti di canguro vassoi di ostriche parate di branzini e orate come se nel fine settimana operaio operaio fosse previsto un pranzo di Babette il rito dello sciupio sciupio vistoso del consumo esclusivo in chiave di massa diventava diventava la variante vicaria della tensione utopica e la gastronomia era l hic et nunc sostitutivo del traguardo politico politico il compra e godi senza le attese frustranti della gratificazione gratificazione differita
16 Post-italiani Così è accaduto che la ventata modernizzante i cui primi primi refoli si erano avvertiti agli inizi degli anni Sessanta con il beat e i capelloni e con esordienti dérapage eroticosentimentali eroticosentimentali rispetto alla norma codificata ha investito con un fiato sempre più caldo e stordente i comportamenti comportamenti e i pensieri Difficile stabilire quale sia il momento in cui si verifica lo slittamento lo shifting hirschmaniano dagli obblighi collettivi alle libertà individuali dalla felicità pubblica alla ricerca della felicità privata dalla piazza al salotto e alla camera da letto Tuttavia c è un prima e c è un dopo Prima l unico pronome pronome personale autorizzato è il noi usare la prima persona persona singolare risulta all orecchio di tutti un deviazionismo deviazionismo esecrabile L orizzonte da frequentare è solo quello delle assemblee la piazza colorata dal rosso delle bandiere bandiere sventolanti il rullare delle mazze sui bidoni nelle manifestazioni manifestazioni della Cgil Dopo c è la carriera il successo personale personale il sogno della prestazione fulminea in Borsa altro che poesie E per uscire dall arena politica ed entrare nei comportamenti comportamenti personali prima c è un codice morale che può essere essere eluso dai più vispi e dalle più socievoli ma che incombe incombe pur sempre sulle psicologie individuali Tanto che occorrono strategie per ingannare in via subliminale i comandamenti comandamenti e i tabù mutuati dalla famiglia e dalle mamme mamme ci si deve innamorare con intensità struggente occhi negli occhi mani nelle mani febbrilmente fino a svenire dato che l innamoramento romantico è il grimaldello obbligatorio obbligatorio per far saltare le convenzioni che presidiano l illibatezza Per una scopatina ci vogliono atmosfere intrise intrise di sconvolgimenti e di brividi di corteggiamenti e prove prove di seduzione di lenti e guancia a guancia stringenti e anche di addii tormentati ma specialmente di baci infiniti infiniti forse mai più replicabili su qualche terrazza d hotel con il mare che fa da fondale e lassù in alto una luna indimenticabile indimenticabile L educazione erotico-sentimentale richiede un sentimento totale definitivo altrimenti l allenamento
Arcaici e postmoderni 17 all amore e al sesso è proibito e non lo si può neppure raccontare alle amiche Dopo è tutta un altra faccenda L unione finché morte non vi separi comincia a frammentarsi in una serie di storie storie Con la pubblicazione di Innamoramento e amore e con le sue teorie sul colpo di fulmine come movimento collettivo a due Francesco Alberoni è uno dei maggiori responsabili responsabili almeno in termini concettuali della disgregazione della coppia stabile già telefilm soap e serial dagli archeologici Dallas e Dynasty a Melrose Place fino a Sex and the City senza perdere di vista le avventure sentimentali e ambulatoriali di E R ., diffondono l idea che ogni vicenda a due si basa sull innamoramento cioè sull accensione simultanea simultanea di psiche e corpo su un firing nel cervelletto e uno scatenamento biochimico irrefrenabile se c è anche l avallo del grande intellettuale è fatta Solo che quando nel rapporto rapporto tra due sfigati qualunque la tensione si allenta e non si hanno le doti culturali di Francesco Alberoni e Rosa Giannetta Giannetta per costruire una casa dell eros e parlarne in tivù semplicemente si sbatte la porta e si va dall avvocato Per la verità i cattolici più convinti resistono con un pizzico pizzico di tenacia in più e per farsi sottoscrivere dagli assistenti assistenti spirituali magari tipini molto fini e svegli barbetta e basettine da calciatore occhiali da sole tipo rockstar e agenda agenda elettronica palmare la possibilità di avere rapporti prematrimoniali prematrimoniali devono sottrarli alla casualità degli incontri quindi contestualizzarli in una relazione matura e soprattutto soprattutto dichiarare l assenza completa dello sfruttamento edonistico edonistico dell altro Però alla fine da quelli tiepidi nella pratica pratica religiosa ai più infiammati nella fede anche i cattolici scopano eventualmente con la precauzione di non farselo piacere troppo e perfino i più convinti dei ciellini ammettono ammettono che nel privato ognuno si regola come gli pare e qualcuno qualcuno intervistato al Meeting di Rimini ammette con un mezzo mezzo sorriso che in discoteca ci si va per cuccare Bastano pochi anni per far crollare un muro di abitudini e regole stratificate Gli interessi e le passioni per dirla sem-
18 Post-italiani pre con il lessico di Albert Hirschman si riorientano in modo modo impressionante mentre gli interessi si allineano in base al politicamente deprecato io le passioni sono trascinate in un vertiginoso rondò erotizzante concertato dai settimanali settimanali e dai mensili dalla televisione e dalla pubblicità Il che implica per forza di cose uno storico mutare dei rapporti fra uomini e donne un modo diverso di guardarsi e di studiare le opportunità di seduzione Oppure più brutalmente brutalmente determina il trasformarsi delle categorie attraverso attraverso le quali si può guardare un oggetto erotico Il quotidiano quotidiano la Repubblica nel luglio 2002 dà la notizia che un elettricista milanese è stato condannato in Cambogia nella capitale Phnom Penh a dieci anni di carcere essendo risultato colpevole di depravazione e sfruttamento di ragazzi ragazzi troppo giovani per essere considerati consenzienti Secondo la cronaca Alto magro allampanato l uomo ha reagito con rabbia alla lettura della sentenza ” Sarà la legge ma non è giusto quei giovani erano ragazzi di strada strada dei prostituti erano consenzienti e per i soldi avrebbero avrebbero fatto qualsiasi cosa “. Lo sfondo di questa disastrosa avventura sessuale è apocalittico Il condannato infatti era stato arrestato nel giugno 2001 durante una retata a Tonle Sap Si era appartato appartato fra le lamiere di una bidonville in compagnia di quattro quattro ragazzini senzatetto che aveva pagato tre dollari ciascuno ciascuno per avere con loro rapporti sessuali La polizia lo aveva sorpreso in flagrante Qualche mese più tardi in una intervista al supplemento il Venerdì di Repubblica l uomo aveva confidato che con quei ragazzi aveva voluto ritrovare la sua giovinezza la qualità della pelle dei muscoli muscoli la mancanza di peli che fanno sporco e vecchio Ciò che colpisce è l argomentazione con cui si legittima implicitamente un comportamento deviante per rivendicarlo rivendicarlo in chiave estetica ludica pagana È stato come rinascere come giocare con un gioiello Sono storie di oggi quando lo sgretolamento dei tabù autorizza perfino una ribellione individualistica contro la
Arcaici e postmoderni 19 morale e la legge correnti Ma appena ieri nel suo libro più corale Rimini Pier Vittorio Tondelli descriveva una città ora accecata dal sole ora lividamente notturna una fabbrica libertina le cui cattedrali del piacere vero o presunto presunto che sia sono elettrificate dalla nevrosi artificiale delle luci stroboscopiche e dalla facilità attonita di un flirt brutale Lui è desolatamente ubriaco lei mastica distratta il suo chewing-gum La fichetta lo arrapava sempre più Era piccola tozza terribilmente sexy con un gran culo Dopo un veloce affare di sesso in macchina i due si separano separano per non vedersi più Siamo solo nel 1985 eppure la scena è drammaticamente contemporanea Una discoteca un whisky una corsa fuori un accoppiamento Fine Certe ragazzate A quegli individui che scopano in auto in una periferia azzerata afasici come in uno sketch metafisico di Samuel Beckett alla generazione di sconvolti alla Vasco Rossi alla generazione senza padri né maestri alla generazione generazione in ecstasy alla generazione senza tempo del quotidiano quotidiano alla generazione di sprecati parlano così i sociologi sociologi scafati come Loredana Sciolla Luca Ricolfi Franco Garelli e qualche osservatore curioso come Stefano Pistolini Pistolini non i padri gesuiti o i moralisti démodé insomma alla folla sempre più solitaria che passa autisticamente dal desiderio desiderio della rivoluzione alla pratica compulsiva del piacere piacere chi gliela poteva più raccontare la favola del riscatto sociale sociale collettivo La domanda è retorica Già a metà degli anni Novanta quando Gianni Boncompagni dirige i provini per una serie serie del programma Non è la Rai davanti al suo sguardo allenato si presentano quindicimila adolescenti Lui osserva osserva giudica e alla fine approva o esclude con un cenno del capo I suoi resoconti rivelano l atteggiamento con cui le ragazze guardano alla promessa della felicità televisiva Succede per esempio che il regista ne boccia una ma lei
20 Post-italiani capisce invece che l hanno promossa Ed è scoppiata in un pianto liberatorio così terribile con singhiozzi così esagerati esagerati così bestiali buttandosi addosso alla ragazza che l accompagnava che tutti gli occhi si sono appuntati su di me con un rimprovero preventivo Ho detto okay presa non parliamone più Consapevole del suo ruolo sociale l entomologo Boncompagni Boncompagni rivela a Stefania Rossini in un intervista comparsa comparsa sull Espresso del 22 luglio 1994 di conservare tutti i provini registrati perché sono sicuro che fra vent anni saranno un documento storico Il suo occhio fra il clinico e il cinico cataloga un campionario esistenziale inquietante inquietante perché le aspiranti sembrano tutte clonate fascia sociale medio-bassa tutte apparecchiatissime acconciate acconciate con pettinature inverosimili con quei tacconi orribili che vanno quest anno strozzate in vestiti minimi Più erano formose più si stringevano E ancora Tutte che dicevano dicevano ” borza “, ” danza ” con la zeta dolce … un po intimidite a spiegarsi con parole assolutamente identiche facevano tutte ancora la scuola dell obbligo e se erano state bocciate era sempre perché ” i professori ce l avevano ” con loro mentre il tempo libero lo passavano a fare ” gnente “. Nessuna Nessuna lettura nessun interesse preciso Se qualcuno nutrisse il sospetto di una realtà datata consideri consideri che oggi Antonio Ricci ha trasformato i provini in uno show autosufficiente Inoltre le tredici-quattordicenni le baby-Parietti di allora saranno diventate grandi qualcuna qualcuna farà già la madre le altre avranno visto realizzarsi o no i loro sogni Mi vorrei comprare la villa con la piscina come si vede in tivù o avranno dato un seguito professionale ai loro esordi dilettantistici Faccio animazione nelle discoteche discoteche dicevano allora Adesso in vista ormai dei trent anni trucco permanente sui bordi delle labbra e sulle sopracciglia sopracciglia seno probabilmente intensificato dalla chirurgia porgono porgono come autopresentazione la frase d obbligo Faccio immagine al Blue Star Ormai le aliene sono fra noi E quindi conviene riascol-
Arcaici e postmoderni 21 tare le diagnosi di Boncompagni La sua crudeltà fredda da collezionista non si limita infatti a esaminare il repertorio repertorio di furbizie espressive e di espedienti comunicativi né soltanto i casi sociologici al ribasso le esemplificazioni rionali eccessi ottusità e cecità di una provincia più che profonda diciamo pure abissale apparentemente immutabile immutabile ma in realtà sconvolta dal richiamo della televisione televisione No lui fissa con lo spillo istantanee di solitudine interni interni di case dell hinterland caseggiati di periferie dove dal punto di vista dei rapporti uomo-donna la nostra è la stessa civiltà contadina di duemila anni fa in cui il maschio maschio è terribile antico e ignorante e dove il più persuasivo persuasivo schema di giudizio trasmesso di padre in figlio è la ragazza che ci sta è una troia quella che non ci sta è una stronza Si può registrare come primo contrappunto che anni dopo dopo a modernizzazione imperante nell ottobre 2002 a Leno Leno cioè nella civile provincia bianca di Brescia il branco ammazza a coltellate una ragazzina forse con la guida spirituale spirituale del trentacinquenne di turno La povera bambina si chiama Desirée abbreviata in Desi è figlia di una coppia che aderisce ai Testimoni di Geova il branco si è intrattenuto intrattenuto a lungo in precedenza fantasticando sulla possibilità di farsela con il trentacinquenne svitato che a quanto pare racconta favole nere sulla possibilità che lei possa starci e sulle belle tette che ha Secondo Giuliano Ferrara la tesi più appropriata parole sue sul Foglio del 10 ottobre 2002 è semplice Questi ragazzi che ammazzano mamma e fratellino o mamma e babbo che si riuniscono al bar in un qualunque borgo civile civile italiano e decidono che una di loro gli piace e poi la portano portano nella cascina diroccata e la stuprano e se lei non ci sta la sgozzano questi cari nostri figli adolescenti non sono e non devono apparire a nessun costo ” eroi neri ” di una generazione generazione fantasie morbose da coltivare per capire socialmente socialmente per spiegare sociologicamente per intuire spiritualmente spiritualmente la chissà quale realtà che sta dietro le loro azioni
22 Post-italiani e la loro immagine il codice del branco e altre caricature etologiche Sono mascalzoni e vili punto e basta Inoltre affinché nulla resti impunito Bisogna che nelle scuole e nei baretti non si parli di loro come di una variante tragica della vita quotidiana una morbosità sociologica da coccolare coccolare e comprendere in ogni suo risvolto devono subire l interdetto della coscienza pubblica La ricetta di Ferrara calci in culo e umiliazioni pubbliche presuppone che abbiano abbiano torto marcio quei cretini adulti e sono legioni che pensano possibile una società aperta e libera senza una pedagogia pedagogia autorevole e forte una famiglia legittimata a sanzionare sanzionare la trasgressione diabolica l insulto all umanità Tuttavia se si pensa alla ripetitività delle storie di violenza violenza a come sono prevedibili le modalità e normali i contesti contesti diviene inevitabile pensare che nella crudezza delle espressioni di Boncompagni ci fosse un nocciolo scabroso di verità e cioè la percezione di una società italiana in minaccioso minaccioso bilico fra un sedimento arcaico e una secolarizzazione secolarizzazione catastrofica E nel mezzo sul crinale Può darsi che fra il passato remoto e il presente postmoderno non ci sia nulla o almeno nulla che possa tenere insieme ragionevolmente ragionevolmente le strutture mentali Restano come no le identità Ma come sanno i più scettici l identità viene inventata quando la comunità crolla Non si scherza con i santi Dunque risulta istintivo chiedersi quale rapporto possa esserci fra due Italie schizofrenicamente divise e paranoicamente paranoicamente avvinte fra l identità disintegrata dell Italia postcristiana postcristiana identificata secondo i sociologi cattolici dall idea di società adiaforica che riduce le scelte etiche a tecniche tecniche quindi portando all indifferenza l alternatività del bene bene e del male fra questa Italia filosofica debolista e immersa immersa nella turbinosa liquida quotidianità postindustriale e postfordista e invece l Italia devota che nel giugno del 2002 manda le sue masse perché non c è altra parola no-
Arcaici e postmoderni 23 nostante tutto in San Pietro sotto un sole feroce ad assistere assistere al rito arcaico o davvero medievale della santificazione santificazione di padre Pio il miracoloso frate delle stimmate Al punto che non mancano di esporsi nemmeno gli insospettabili insospettabili Come Paolo Isotta raffinato e coltissimo critico critico musicale del Corriere della Sera Materialista dichiara dichiara il 15 giugno 2002 sul quotidiano milanese io ho sempre nutrito per padre Pio una fortissima devozione Segue una descrizione mitografica del frate che veniva da un altra epoca indicibilmente arcaica rispetto all attuale attuale ” visione del mondo “. Il pezzo di bravura costellato da espressioni rivolte al sublime come un infinita compassione un infinita tenerezza tenerezza l anelito alla somma sofferenza si conclude con la descrizione potentissima di un vecchio documentario documentario di Giovanni Minoli sulla morte del frate Assistervi fu per me un esperienza sconvolgente Si raccoglievano testimonianze testimonianze dei confratelli sull ultima sua notte sul profumo profumo intensissimo emanante dalla salma le piaghe sulle mani e sui piedi che incominciarono dal mattino a chiudersi chiudersi e poi non lasciarono traccia posero fine al processo su di un cadavere E ancora Più di tutto turba uno spezzone girato da un cineamatore durante l ultima Messa celebrata dal Santo a circa venti ore dalla morte Ricoperto dai paramenti sull altare altare a muro e recitando in latino egli è sorretto sotto le ascelle ascelle da due confratelli non ha nemmeno le forze per tenersi all impiedi ma deve celebrare Hai l impressione grazie anche anche al ” sonoro ” della ripresa che un agonia fortissima già lo attragga per dargli finalmente pace e ch egli concentri minuto dopo minuto le residue forze per respingerla Lotta per rievocare dall oblio ogni parola liturgica e ciascuna lentissimamente scandisce Tra l una e l altra pause spaventosamente spaventosamente lunghe documento del desiderio di arrendersi arrendersi e dello sforzo della volontà Come negare che per lui la celebrazione della Messa fosse ogni volta la reale ripetizione ripetizione del Calvario ?.
24 Post-italiani Già come negarlo Anche se fin qui saremmo nel campo campo di un esercizio stilistico svolto con l eleganza atemporale atemporale e manieristica di un critico che funamboleggia nel suo stile maiuscolo fra i misteri dell attrazione devota e le certezze certezze della razionalità scientista Oppure potremmo trovarci trovarci dalle parti di un esibizione più o meno fatua di controtendenza controtendenza di un gioco reazionario di un narcisismo ineffabilmente provocatorio Ma allora che dire dell emozione manifestata da un capopartito capopartito di scuola ingraiana come il presidente della regione regione Campania l ex sindaco di Napoli Antonio Bassolino intervistato nella medesima pagina del Corriere della Sera Sera mentre è in procinto di recarsi anche lui in San Pietro in compagnia del sindaco di Pietrelcina Potrà sembrare un azzardo ma spesso nella mia mente associo la figura di padre Pio a quella di Giuseppe Di Vittorio il primo grande segretario della Cgil un altro simbolo del Mezzogiorno contadino e della sua ansia di riscatto Bassolino aveva già destato scalpore a suo tempo partecipando alla cerimonia cerimonia della liquefazione del sangue di san Gennaro un santo civico lo definisce lui mentre consegna a padre Pio l etichetta di santo sociale e offrendo il più napoletano e il meno socialista dei baci all ostensorio propostogli dalle mani paffute del cardinale Michele Giordano Come comincia la scristianizzazione Passata la festa e presumibilmente gabbato lo santo verrebbe da chiedersi se in effetti non ci sia qualche contaminazione contaminazione di troppo e se l immersione da parte di un laico laico ex marxista nella devozione popolare per un frate nel cui corpo convivevano schegge di Medioevo non costituisca costituisca una riedizione della religione come instrumentum regni regni o almeno come fattore extrapolitico di consenso e da che cosa dipenda un simile smottamento populista Oltretutto Oltretutto com è che le lacrime delle Madonne nella campagna elettorale del 1948 erano considerate episodi di bigotteria
Arcaici e postmoderni 25 a favore della Dc mentre ora il santo sociale si trasforma trasforma in un simulacro del Sud più caldo e profondo e della sua anima popolare e progressista Di sicuro diventerebbe tutto più facile se si riuscisse a distinguere distinguere con nettezza fede e politica Perché non è mica vero come ebbe a dire Irene Pivetti nel suo periodo vandeano vandeano molto prima della sua fase televisiva e fetish che la Dc ha dato un contributo risolutivo alla scristianizzazione del paese accettando la legge sull aborto tradendo così i principi a cui dichiarava di rifarsi Si tratta di un illusione cattolica minoritaria quanto autenticamente reazionaria secondo cui stringere in senso clericale il nodo delle leggi avrebbe consentito di sfuggire alla dinamica secolarizzatrice secolarizzatrice e alle slabbrature morali conseguenti È appunto un illusione In realtà nessuno né un santo né una martire avrebbe potuto bloccare per legge quel particolare clima favorito prima dalla ventata del Sessantotto Sessantotto poi intensificato a dismisura da televisione e media e che ha determinato un esasperazione della sessualità intesa intesa come diritto individuale al piacere con l esaltazione edonistica del corpo come standard culturale egemone a cui segue una celebrazione enfatica della ricchezza e di un benessere fortunoso in un clima di festa perenne di sagra irresponsabile Il fatto però è che nessuno può eliminare per decreto riviste come Men s Health e i talk show di cazzeggio semidivistico le tette pomeridiane le labbra siliconate siliconate precisa quanto aggressiva metonimia del blow job né tutta la colorata pappa quotidiana della televisione televisione deficiente All idea che fosse possibile bloccare da destra l evoluzione evoluzione culturale congelare l immaginario collettivo fermare fermare per sempre il lavorio della psiche italiana in un cattolicesimo cattolicesimo da presepio lo scrittore cattolico Vittorio Messori obiettò nell agosto del 1994 in un intervista alla Repubblica Repubblica alla conclusione del meeting di Rimini in cui la Pivetti aveva scatenato applausi per la sua sortita sui ciellini popolo popolo in esilio e sulla Dc responsabile della scristianizza-
26 Post-italiani zione in Italia Se c è stato un responsabile della scristianizzazione scristianizzazione in Italia questo è il Cavaliere Le sue reti sono il simbolo di un umanità per cui Dio non è neppure un ipotesi ipotesi In un racconto compreso in Cerimonie Michele Serra la mette più sul leggero prendendo le mosse dalle eresie popolari sull onomastica Il nome Manuel fa parte di un importante tendenza contemporanea quella dell apostasia apostasia indolore Il prototipo parecchi anni fa fu Christian anche senza la acca .) Si tratta di uscire dalla tradizione cristiana cristiana perché quel nome Erika con la k scelto da una famiglia di anche Christian come è evidente non è un nome da cristiano però nella maniera meno vistosa e traumatica possibile Ma nell intreccio fra la televisione scristianizzatrice di Messori e i battesimi apostati di Serra le conseguenze sono univoche Altrimenti non si spiegherebbe come mai nel Veneto Veneto bianco la frequenza alle funzioni religiose sia crollata crollata dal 75 al 15 per cento in trent anni Serpeggiante elusiva alla moda o semplicemente corriva la fuoriuscita dall orbita orbita del cristianesimo è un processo fisiologico inarrestabile malgrado lo stupore ricorrente che i mass media laici manifestano manifestano per certi eventi come l apparizione e l invasione dei papa-boys al Giubileo dei giovani Un sociologo torinese torinese Franco Garelli aveva parlato di religione dello scenario scenario nella quale l adesione rilassante al cattolicesimo è la premessa a un utilizzo fai-da-te dei criteri morali secondo cui ognuno sceglie quelli che fanno comodo al momento I bricoleur dell etica si trovano a perfetto agio nel maneggiare maneggiare selettivamente il decalogo mosaico ma in questo modo non solo scompare l impronta del magistero della Chiesa svanisce anche qualsiasi idea di un principio vincolante di una modalità stringente Si tiene botta per un po ‘, la barriera delle inibizioni resiste resiste ma alla fine si sbraca e chissenefrega Non c è bisogno di rievocare casi estremi alla Pietro Maso e neppure alla Erika & Omar Al massimo uno con la sensibilità tradizionalista tradizionalista di Michele Serra potrebbe concentrarsi incuriosito su
Arcaici e postmoderni 27 Novi Ligure rigorosamente credente e praticante se si eccettua eccettua una breve transito della povera mamma fra i Testimoni Testimoni di Geova quindi inconsapevole dell apostasia implicita implicita nella scelta del nome di battesimo E allora se deve andare vada per Deborah Samantha Hilary o Ilary L acca è quasi sempre disposta a caso in quei nomi Possibile che nessuno aggiungerebbe l ironia conservatrice di Enzo Biagi sia ancora cascato dopo Pamela Pamela e l irrimediabile Pamelah nella trappola linguistica del dolce caramellato molle nome di Elah Credere in tutto Sembra di essere in un mondo senza età dove gli opposti opposti convivono anche senza rifarsi al paradigma classico cioè il Medioevo e la televisione La richiesta del rispetto del corpo e di rimedi farmacologici dolci come l omeopatia omeopatia o i fiori di Bach o i prodotti ayurvedici coabita con tatuaggi tatuaggi ramificati e piercing presumibilmente dolorosi e scomodi ma la pallina sulla lingua spiega una ragazza migliora la fellatio L orrore per il fumo di tabacco di importazione americana si affianca alla richiesta di liberalizzazione liberalizzazione della marijuana e alla passione per la Formula uno tabagista La rivendicazione del diritto alla salute coabita coabita con la libera circolazione di ecstasy nelle toilette delle discoteche La fede nella scienza con la richiesta di sperimentazione sperimentazione per qualsiasi terapia sedicente alternativa nel nome della libertà di cura sostenuta a gran voce dalla destra destra nazionalpopolare La sensibilità ambientale con l ingorgo ingorgo di lamiera e la nube tossica di idrocarburi aromatici del grande esodo estivo Potremmo sbrigarcela con la citazione fondamentale di Karl Barth Se il cielo si vuota di Dio la terra si popola di idoli eventualmente correggendola nel senso che rimasti orfani di sogni significativi delle grandi narrazioni delle mitologie supreme si sente il bisogno di beni di conforto da ricercare soprattutto negli ipermercati del cazzeggio
28 Post-italiani Anche se poi qualche distinzione va fatta per esempio sulla base delle statistiche si scopre che i frequentatori della spiritualità new age e gli adepti delle religioni orientali orientali i collezionisti di incenso e gli idolatri di Mishima sono sono in realtà una pallidissima minoranza mai superiore al due e qualcosa per cento nelle rilevazioni statistiche Più che altro sembra essersi diffuso un lessico sincretistico che sostituisce i linguaggi correnti combinando detriti di culture culture à la carte se la carriera ristagna se i colleghi e le colleghe colleghe ottengono risultati immeritati non è colpa mia è una questione di karma poi mettiamoci lo yin e lo yang la spiritualità indù le vacanze nel Tibet un trekking nel Nepal ed ecco fatta la nuova sensibilità ma va bene anche anche un viaggio a Machu Picchu così come tutto ciò che è montagnoso incaico possibilmente andino macondero zingaro e indio fin dai tempi di Cent anni di solitudine e degli degli Inti Illimani quanto al pueblo è vero che non è andata benissimo ma ci si può sempre rifare con l interiorità i mantra o almeno con la respirazione per i materialisti Però queste sono vie di fuga prevedibilmente comode Più scomodo sarebbe andare a vedere cosa c è sotto questa superficie patinata da supplemento viaggi Dovrebbe indurre indurre qualche sospetto il fatto che in qualsiasi indagine demoscopica demoscopica del Censis o dello Iard e non importa che il campione sia di giovani o di adulti il valore principale sia indicato nella famiglia Ma come la famiglia Un paio di generazioni si sono accanite e hanno speso tesori di emotività emotività per attaccarla culturalmente e quindi disgregarla caoticamente caoticamente sul piano pratico per ritrovarsi lì con il nodo alla gola davanti al pranzo di Natale A cosa sono serviti tutti quegli Illich e Cooper e Laing ma anche Freud e Jung e Reich e le femministe i bisex i gay le lesbiche i trans A darsi da fare come matti per la foto di gruppo e del cenone con la fotocamera digitale a Capodanno Sulle scansie più alte sugli scaffali più irraggiungibili e quindi impolverati riposano in pace eversori come Foucault Foucault Lacan Deleuze Guattari Non è necessario neanche
Arcaici e postmoderni 29 un autodafé liberatorio Basta lasciarli dormire ed essersene essersene dimenticati Non ci si deve neppure soffermare a riflettere riflettere su che cosa spinge adolescenti e ventenni a dichiarare la propria fede indiscutibile nella famiglia A prima vista i quattordicenni attuali sembrerebbero esattamente comme il faut le ragazzine sono pronte per partecipare a un casting di Boncompagni o ancora meglio di Gabriele Muccino mentre i maschi raccolti in gruppuscoli all uscita dalla scuola o selezionati opportunamente per uno spot pubblicitario pubblicitario hanno facce iper-realistiche di futuri stupratori Ergo Ergo sono normali Superficiali antichi feroci sono maschi qualunque educati secondo sani e sperimentati moduli italiani italiani se spedendo un messaggino con allegata una foto porno dichiarano all intervistatore l adesione a una scala di valori appartenente al passato non dipenderà solo da una furbizia conformista o da una strategia mimetica Non sarà che nonostante tutto a dispetto di un mutamento stravolgente stravolgente l imprinting è quello di sempre La mafia di classe e i compagni che copiano Purtroppo ci vuole un flashback per risentire l eco dell dell intelligenza provocatoria di Beniamino Andreatta Occorre Occorre immaginarlo a una riunione del Mulino mentre ascolta con aria svagata i discorsi di qualche sociologo o politologo convenuto nel cenacolo bolognese Ammettiamo Ammettiamo che in quella occasione si parli della riforma della scuola Andreatta accende la pipa la spegne infila i fiammiferi fiammiferi nella tasca della giacca poi senza chiedere la parola parola il mento ficcato nel petto comincia una sua riflessione Giunto a metà fra gli sguardi perplessi degli astanti lascia lascia cadere Il fatto è che nessuno ha mai voluto aggredire aggredire la vera struttura corruttiva della società italiana la classe classe scolastica Questi ragazzini che vengono addestrati nei comportamenti quotidiani a sviluppare una mentalità mafiosa fatta di complicità contro le istituzioni … una solidarietà solidarietà omertosa in cui l obiettivo comune è dato dal-
30 Post-italiani l ingannare l uomo o la donna che è in cattedra … e dove gli individui anziché perseguire il loro scopo cioè primeggiare primeggiare per merito si coalizzano per lucrare il massimo risultato con il minimo sforzo … tradendo ogni principio etico individuale la trasparenza dei comportamenti la franchezza l onestà il libero confronto l assunzione di responsabilità …. Ora che la classe la quinta A o la terza B sia la matrice di un generale spirito anticivico poteva sostenerlo uno spirito come Andreatta abituato a concedere all agudeza tutto il possibile Come ogni spiegazione monocausale ha il fascino del paradosso Si potesse dimostrare che le mappe mappe mentali sulle quali si orientano gli italiani sono disegnate disegnate dalle abitudini apprese nel gruppo chiuso della classe si sarebbe già trovato l antidoto Basterebbe spalancare spalancare le porte delle aule far entrare l aria fresca della libertà libertà disgregare e riunire le mafie infantili e adolescenziali adolescenziali in funzione di corsi e lezioni spiegando che proprio così funziona la scuola anglosassone maestra di empirismo empirismo e di democrazia e il problema sarebbe risolto Basta con le furbizie tra complici il tirare a fregare collettivo le dissimulazioni di gruppo le coalizioni indecenti e i silenzi silenzi mutriosi contro l unica autorità presente Ma qualcosa ci dev essere di vero Qualche tempo fa nel 1991 Arturo Parisi che prima di praticare la politica era forse il migliore sociologo italiano migliore perché autenticamente tocquevilliano capace di elaborare interpretazioni interpretazioni sociali per tutto l arco della giornata su qualsiasi fenomeno o processo gli si presentasse davanti macro o micro scrisse per la rivista il Mulino un breve saggio intitolato Compagni che copiano Parisi prendeva le mosse dal racconto di un amico tornato in Italia dopo un lungo periodo di studio in una università californiana Osservando smarrito il nuovo clima che dominava le nostre nostre aule le stesse che erano state le sue fino a pochi anni prima confrontava l inattesa sensazione di spaesamento con quello provato nel primo confronto con la realtà ame-
Arcaici e postmoderni 31 ricana E lo faceva riandando all episodio che gli era sembrato sembrato più emblematico della diversità del ” nuovo mondo ” rispetto all Italia che si era lasciato alle spalle Durante uno dei primi esami uno studente si era alzato in piedi e aveva tranquillamente denunciato al professore che assisteva assisteva alla prova uno studente a lui vicino che copiava il compito di un altro Il tutto senza che fosse possibile registrare registrare tra gli altri studenti né sul momento né dopo alcuna alcuna sorpresa o segno di disapprovazione per l accaduto Un episodio ricordava appunto banale nel suo accadimento accadimento ma allo stesso tempo un esperienza definitiva per un italiano Uno choc culturale e un avvertimento circa la profonda diversità dei riferimenti etici e normativi del nuovo ambiente La diversità americana va posta in relazione con la norma norma etica dominante in Italia secondo cui è male copiare ma è peggio fare la spia Con una serie di deduzioni logiche logiche entusiasmanti nella loro concatenazione basate sull sull assioma aureo del farsi i fatti propri e attraverso alcuni alcuni passaggi decisivi come truffare lo Stato non è reato mentre di fronte a un compagno che copia viene premiato premiato l atteggiamento né con il professore né con il truffatore truffatore Parisi conclude che la nostra scuola dà un contributo contributo positivo aggiuntivo ai valori di cinismo politico e di slealtà istituzionale trasmessi dalla famiglia e dalla società nel suo complesso Altre storie di clan E fin qui verrebbe voglia di abbassare la guardia e riconoscere riconoscere che aveva ragione da vendere Edward Banfield l autore alla fine degli anni Cinquanta di una delle più famose famose e discusse ricerche sui comportamenti pubblici nel Mezzogiorno Le basi morali di una società arretrata in base alla quale aveva individuato la categoria del familismo amorale I comportamenti privati che si sovrappongono a quelli pubblici gli interessi di parte che prevalgono sul-
32 Post-italiani la collettività le relazioni di parentela che valgono infinitamente infinitamente più della mediazione anonima della legge e dello Stato Ma un interpretazione simile proietterebbe la personalità personalità sociale italiana in una zona sub specie aeternitatis sullo schermo di un antropologia immutabile e quindi falsificatoria falsificatoria come tutti gli stereotipi Si potrebbe aggiungere invece tanto per storicizzare che nel frattempo la scomparsa o il ridimensionamento dei partiti di massa insieme con l attenuazione dei codici comportamentali comportamentali suggeriti dalla moralità di stampo religioso e anche con il modificarsi in tempo reale delle deontologie classiche ha lasciato scoperto bene in vista il carattere degli degli italiani Naturalmente sappiamo bene che non esiste un profilo nazionale totalizzante che possa riassumere in una sintesi onnicomprensiva l identità psicosociale prevalente Il volto volto è una folla di volti Ma detto questo osservando il panorama panorama sociale un qualche tipo ideale viene fuori Altrimenti Altrimenti non si spiegherebbero i vizi più clamorosi e diffusi e perfino divertenti nel breve periodo finché non diventano stucchevoli come l irresistibile propensione alla dietrologia dietrologia all illustrazione puntigliosa di complotti e congiure all interpretazione della politica e dell economia come un valzer lentissimo durante il quale bande rivali si contendono contendono la pista da ballo senza vittorie definitive ma con appartenenze generalmente immutabili in cui l interesse degli uni sconfina facilmente nel rancore verso gli altri mentre le rivincite sfociano nelle vendette Appartenenze che si avvalgono di una memoria lunghissima lunghissima se è vero che i missini votano come presidente della Repubblica il democristiano Giovanni Gronchi il bolscevico bolscevico bianco perché ricordano che era stato sottosegretario sottosegretario all industria per il Partito popolare nel primo governo Mussolini e d altra parte non si è sempre raccontato che agli ultimi fedeli che gli chiedevano esitanti qualche lume poco prima della fine nel crepuscolo lugubre e disperato della Repubblica di Salò che fare dove andare con chi
Arcaici e postmoderni 33 mettersi il Duce abbia sospirato Andate con Nenni Come Come se sulle macerie della disfatta storica l unica strada da riprendere potesse essere quella dell antica solidarietà socialista socialista e romagnola per ritrovare il clima della Settimana rossa dopo la parentesi nera Tanto che passati pochi decenni sdoganati i fasci grazie al pragmatismo déraciné di Berlusconi a Bologna dopo l inaugurazione di un ipermercato nuova cattedrale della libertà portato Gianfranco Fini con i suoi camerati più o meno revisionati nella coalizione di centrodestra e osservato lo sbandamento dei craxiani rimasti senza padre padre e senza clan il dandy di destra Pietrangelo Buttafuoco poteva scrivere con un folgorante cortocircuito storicopolitico storicopolitico Benito Mussolini è l unico socialista che non possiamo riciclare in An Ma ancora più che le affiliazioni politiche sono emerse via via le appartenenze grezze stai con gli Agnelli e Torino o con i Romiti e Milano Con Cesarone o con il Kaiser Franz Tatò Con il Cavaliere o con De Benedetti Con Profumo Profumo o con Maranghi Con Antonio D Amato e le piccole imprese o con il capitalismo nobile per quanto sconfitto abbacchiato e irritato per le vittorie dei berluschini come come disse uno sconsolato Gianni Agnelli dopo la batosta confindustriale di Carlo Callieri Con la repubblica delle banane o con il notabile-tecnocrate Renato Ruggiero Con il cardinal Ruini o con la nostalgia del cardinal Martini L espressione più volte ripetuta da Berlusconi al momento momento di affondare una nomina non è uno dei nostri riecheggia solo in superficie l enfatico one of us che Margaret Thatcher riservava agli amici come anche il we band of brothers che Tony Blair e il suo entourage spin doctor compresi hanno mutuato da Shakespeare forse forse per conferire un po di nobiltà politica e spirituale all all occupazione del quartier generale Qui da noi si va più per le spicce La pattuglia di Berlusconi Berlusconi si era già vista nell estate 1995 in quelle masochistiche masochistiche immagini dalle Bermuda dove erano tutti in completo
34 Post-italiani da tennis Fedele Confalonieri Adriano Galliani Carlo Bernasconi Gianni Letta e Marcello Dell Utri con il leader leader supremo qualche metro avanti scattante e impaziente impaziente a scandire il passo Sette anni dopo nell agosto 2002 la vacanza-ritiro si ripete ripete in Sardegna nel parco della Certosa la villa che si affaccia affaccia sul mare di Punta Lada quaranta ettari di macchia mediterranea mediterranea curati personalmente da Berlusconi che sfoggia per l occasione un paio di professionali forbici da giardiniere giardiniere La tenuta è la stessa o quasi appena più informale si vede vede qualche calzoncino scuro qualche berrettuccio Oltre ai soliti Confalonieri Galliani e Dell Utri c è quel birichino di Emilio Fede che leva di testa a Confalonieri il cappellino con la visiera quindi scappa viene inseguito lo restituisce poi vicino al lago artificiale scivola e cade subito soccorso dal cuor d oro Fedele Risate commenta il Corriere della Sera La sera tra profumi di mirto si aggiunge Mariano Apicella Apicella l ex posteggiatore napoletano chitarrista e cantante miracolato dal Capo che in certe notti ha scritto con lui una dozzina di canzoni fra cui la preferita del leader A gelusia Negli accenti accorati di tali melodie avviene ancora ancora una volta l unione mistica di quei giovanotti attempati attempati affratellati dal sentimentalismo meneghino e partenopeo partenopeo e si realizza il sogno italiano di trasformare un rapporto fra soci in una Camelot virile Corporazioni al comando Tutto questo teatrino di villeggiatura goldoniana per dire dire che in realtà a parte le questioni di donne qui da noi l appartenenza appartenenza e dunque anche la politica non si distingue affatto affatto o si distingue ormai scarsamente da una complicità sugli interessi economici così la segmentazione della società società in chiave economico-professionale trova un immediata immediata corrispondenza nelle nuove catene di rappresentazione rappresentazione e comando attraverso schemi corporativi che in un
Arcaici e postmoderni 35 rintracciabile gioco di lobby vanno dalle categorie e dagli ordini professionali fino al ministro competente Nell Italia postmoderna che ha passato nel frullatore le proprie identità culturali scomparse le visioni progettuali progettuali gli individui si raggruppano per categorie E quindi non può stupire che un commercialista diventi la principale principale autorità economica del paese in assenza di finalità universalistiche cioè di progetti politico-economici pensati pensati per il lungo periodo era automatico che la direzione della politica economica finisse nelle mani di un asso della della fiscalità come Giulio Tremonti Sotto il vertice della sua scienza c è una piramide sociale costituita da ceti medi insofferenti del peso tributario lavoratori lavoratori autonomi artigiani professionisti il popolo della partite Iva i piccoli imprenditori su su fino alla grande impresa sempre più dematerializzata e finanziarizzata il nuovo corporativismo istituisce una rete di risarcimenti di incentivi di facilitazioni di elusioni che solidificano il consenso consenso in una struttura contrattuale di comportamenti pratici pratici informali Chiedete e vi sarà dato date e non vi sarà chiesto A ogni evasione provocata dallo Stato criminogeno criminogeno dal Dracula impersonato dal nemico mortale Vincenzo Vincenzo Visco corrisponderà un concordato e un condono l ego te absolvo fiscale più consono alla congiuntura Vale per il fiscalista Tremonti all Economia ciò che vale su scala più ridotta per un ingegnere alle Infrastrutture occorre occorre un problem solver in grado per qualsiasi problema complesso di proporre soluzioni semplici veloci che non ammettono repliche dal codice della strada ai grandi trafori trafori dai limiti di velocità e dagli anabbaglianti accesi anche di giorno alla costruzione del ponte sullo Stretto Soluzioni immediate comunque capaci di convogliare accorpare e stabilizzare nel medio periodo il consenso di settori specifici specifici della società Un altro ingegnere al ministero della Giustizia Giustizia con il suo lombardismo efficientista un medico alla Salute Salute con i tratti fisiognomici del bravo dottore d una volta l ex rappresentante dell ufficio legale della Avon al Welfa-
36 Post-italiani re Nonché una folla deprimente di avvocati in ogni istituzione istituzione rappresentativa Sembra di capire che le lealtà e le slealtà italiane siano esaltate dall opportunità di agire all all interno di specifici circuiti corporativi L amoralità del familismo familismo cioè il prevalere degli interessi privati sulla sfera pubblica si esprime in tutta la sua potenza se può manifestarsi manifestarsi come solidarietà professionale fra avvocati o complicità complicità tecnico-amministrativa fra idraulici e clienti nel nome dell evasione concordata dell Iva E la salus rei publicae di Machiavelli E l interesse generale generale dei pensatori liberali E il bene comune del magistero cattolico E il lato fair della convivenza fra le classi pensato pensato un po troppo ottimisticamente da Anthony Giddens per Tony Blair E la solidarietà socialista E tutto il resto Chissenefrega è la risposta che viene implicitamente dal profondo della società Nei fatti mica nelle parole ufficiali ufficiali in pubblico si ricorre eventualmente alle furbizie retoriche retoriche del compassionate conservatism che permette di contemperare contemperare le ragioni del business con le mozioni del cuore e qualche elemosina Solo che in questo modo le preesistenti caratteristiche tribali della comunità perdono i freni La faziosità intrinseca intrinseca come la ferocia o l indifferenza può esplicarsi senza censure Non è semplicemente l eterno ritorno della storia storia con i guelfi e i ghibellini variamente acconciati secondo secondo le esigenze del momento bensì uno spessore permanente permanente dell indole rafforzato dalle abitudini Così non stupisce affatto che nel vorticare del cambiamento alcuni comportamenti si staglino immutati e immutabili al massimo massimo può incuriosire che il governo modernista di Silvio Berlusconi abbia potuto annoverare un ministro come Claudio Scajola non perché su di lui facesse aggio la matrice matrice democristiana ma in quanto nei suoi comportamenti politici si è manifestato un calloso provincialismo Scajola in effetti non si limita a fare sfoggio di una vena da pistolero Al G8 ho dovuto dare l ordine di sparare se avessero sfondato la zona rossa o a lanciare l 11 settem-
Arcaici e postmoderni 37 bre boutade apocalittiche e velleitarie in televisione L attentato attentato ha causato ventimila morti ed è stato realizzato da cinquanta kamikaze a chi gli chiede come l avrebbe saputo saputo essendo l unico uomo politico al mondo a parlare in quei termini con quella straniante precisione allude a misteriose misteriose fonti dell amministrazione statunitense in una sapiente versione tecnocratica dell Americano a Roma Fa di più e di peggio Quando perde il controllo e scivola drammaticamente sulla questione della scorta a Marco Biagi la sua dichiarazione dichiarazione tragica sul rompicoglioni che voleva solo il rinnovo rinnovo del contratto rappresenta in modo fisiologico la mentalità mentalità dell ex sindaco di una città di provincia abituato ad affidare consulenze di infima entità e a trattare i collaboratori collaboratori con l insofferenza del politico intralciato dai postulanti Per chi governa lo squilibrio fra la modestia delle rappresentazioni rappresentazioni mentali e la complessità reale del paese rivela l inadeguatezza di stile e di azioni Che questa sfasatura sia percepita o no importa fino a un certo punto Ma una qualche qualche consapevolezza ci dev essere se la vicenda nazionale si addensa intorno ad aggregazioni di clan affiliazioni implicite implicite frequentazioni esclusive In un salotto romano può capitare capitare che il galateo mondano della marchesa Verusio o della della signora Angiolillo riesca ancora ad accostare esponenti politici dell una e dell altra parte Ma è solo un esercizio di bipartisanship a freddo in cui si esercita l arte del ricevere Il riflesso condizionato induce invece il simile a cercare il simile simile in modo da trovare nella lobby o comunque in una catena catena di reciproche lealtà un fattore di rassicurazione omeopatica omeopatica fra uguali Uguali e come loro stessi riconoscono con rilassato autocompiacimento anche parecchio stronzi Il potere del gossip Ci si ritrova infatti più o meno sempre gli stessi per l appunto deideologizzati demoralizzati scristianizzati al punto giusto sufficientemente cinici e quindi implaca-
38 Post-italiani bilmente moderni Il cicaleccio da tramezzino e prosecco ha sostituito tutte le altre ritualità In tempi più faticosi durante una cena di prestigio poteva scapparci una tremenda tremenda discussione sulla politica economica e su come rimediare rimediare ai conti pubblici e quindi stavi attento a non dire fesserie sulle percentuali e a non confondere deficit e debito debito adesso la fatuità nazionale preferisce circoscrivere il dibattito Meglio spettegolare Per la verità la regola di base direbbe che la propensione al gossip è democratica interclassista equamente distribuita distribuita nella società Una ricerca dei primi anni Novanta dimostrò dimostrò infatti che lo spazio dedicato al pettegolezzo da un gutter paper un giornale fogna come il Sun e da un quotidiano quotidiano di élite come il Times era identico Ma il discorso non è così semplice Si può giurare davvero sulla democraticità democraticità del chiacchiericcio In Italia il gossip sta diventando qualcosa di più che una concessione alla confidenza un veniale peccatuccio sociale un infrazione compiaciuta del galateo diventa uno stile di vita uno strumento di potere un canale d informazione una tecnica della vita pubblica Rumours e boatos vengono raccolti intensificati e diffusi da una megamacchina instancabile Per certi versi il potere e la politica del gossip hanno origini rapidamente decifrabili decifrabili Tramontata l epoca delle ideologie era fisiologico che l attenzione si rivolgesse ai singoli individui la personalizzazione personalizzazione della politica non agisce solo coagulando il carisma self-made di Silvio Berlusconi ma anche con l esposizione in pubblico degli amori di Pier Casini Ottenuta la certificazione certificazione che il re il moderno principe cioè il partito era nudo la politica doveva spogliarsi anch essa anziché le ritualità congressuali i giochi di alleanza i veti e gli scambi sono entrati in scena i comportamenti individuali vale a dire la materia prima delle dicerie delle voci del gossip Cadute le convenzioni precedenti ecco allora un nuovo paradigma sociale Se prima il codice collettivo privilegiava privilegiava la riservatezza adesso il segno di distinzione consiste nel padroneggiare le informazioni riservate Ma il codice
Arcaici e postmoderni 39 Cuccia fondato sul mutismo e il canone Andreotti basato basato su un archivio minaccioso quanto impenetrabile sono fuori corso Chi detiene le news più esclusive ha un solo modo per dimostrare il proprio potere rivelarle È per questo che i contenuti del pettegolezzo si logorano logorano a velocità supersonica Ciò che è nuovo ed eccitante oggi fra poco sarà risaputo La differenza di classe fra gli happy few e gli outsider fra Cesare Romiti e il semplice lettore lettore del Corriere della Sera è segnalata da un ritardo medio di quarantott ore nella conoscenza delle chiacchiere chiacchiere principali La gossip society ha i suoi cronisti e i suoi archivisti i suoi siti reali e virtuali Se guarda al passato ha i suoi testi privilegiati nei libri di Ettore Bernabei Paolo Cirino Pomicino Pomicino Francesco Cossiga Bruno Vespa mentre i più fissati possono approfondire in chiave pseudorivelatoria e comunque comunque opportunamente revisionista tutta la storia italiana italiana dal fascismo a Tangentopoli Se invece guarda al presente presente trova un repertorio inesauribile fra ciacola bassa e pettegolezzo strafico nel ritratto italiano dipinto da Gian Antonio Stella nelle folte pagine di Chic e di Tribù Ma ha anche anche un autentica istituzione mediatica che è Il foglio di Giuliano Ferrara Tutta la filosofia di questo quotidiano è infatti ispirata dall idea che scoop equivale a gossip Per esempio un aspra polemica sull azionismo torinese è divenuta divenuta il pretesto da un lato per un operazione politica intesa a sconsacrare l antifascismo in quanto ultima legittimazione legittimazione della sinistra e dall altro per rivelare il pettegolezzo definitivo definitivo sulla biografia di Norberto Bobbio e sulle sue compromissioni compromissioni epistolari con il Duce Si direbbe che della vena revisionista e della curiosità archivistica di Renzo De Felice Il foglio abbia raccolto soprattutto il gusto per i particolari sussurrati per i documenti documenti riservati oltre che quella divertita propensione alla maldicenza che il biografo di Mussolini ha trasmesso a diversi diversi suoi allievi non escluso un valente regista del gossip come Paolo Mieli Per questo se si dovesse identificare la
40 Post-italiani cifra distintiva del Foglio bisognerebbe segnalare la permeabilità dei ruoli fra chi scrive e chi legge tipico schema delle comunità pettegole dove tutti sparlano di tutti Ma si potrebbe anche dire che la peculiarità del quotidiano quotidiano di Giuliano Ferrara risiede esplicitamente nella rubrica Alta società attribuita al direttore di Panorama Panorama Carlo Rossella ma siglata solo con il simbolino di mazza e cilindro Tutta l autorevolezza gossipara del giornale giornale si concentra infatti su quelle fulminee righe che parlano parlano di contesse e marchese che ricevono di terrazze e salotti salotti esoterici di convegni della classe imprenditoriale di barche che si chiamano Ikarus o Itaska e appartengono a D Alema o a De Benedetti nonché di locali dove la nuova classe si ingaglioffisce Un ammicco Un piacere elusivo Un rinvio alla prossima puntata La diceria ricorda lo psicologo Sergio Benvenuto era la messaggera di Zeus essa stessa di origine divina Oggi la divinità sociale si gioca in un continuum fra il trash e l informazione riservatissima in un circuito che comprende comprende sia i divini mondani come Luca Cordero di Montezemolo Montezemolo e Diego Della Valle sia gli spigolatori di pettegolezzi come come Roberto D Agostino e Cesare Lanza Per i primi c è il sofisticato piacere di padroneggiare i si dice non appena prendono a circolare per gli altri il gusto di rivelarli pubblicamente pubblicamente con una soddisfazione delatoria tutta postideologica postideologica nel senso che prescinde da lealtà e solidarietà eticopolitiche eticopolitiche e riconosce al massimo vincoli di cordata Per questo il sito di Dagospia è diventato non solo l organo organo ufficiale del net-tegolezzo con D Agostino che fa da ideologo testimonial e scoopista ma un punto di riferimento riferimento per l informazione tout court Dagospia non ha il compito di verificare la fondatezza delle notizie ma di rendere pubblico il verosimile diventando il luogo di raccolta raccolta di tutte le spiate e le soffiate nazionali Con il probabile probabile risultato che insieme a dieci spettegolate di letto e di clan ci finisca anche l anticipazione di qualche retroscena economico un gioco dell Opa oppure un insiding poli-
Arcaici e postmoderni 41 tico spifferato da amici o nemici per una modesta vendetta vendetta per mettere un bastone fra le ruote o anche solo per il gusto di mettere il becco nel circuito dell informazione Spesso c è solo una differenza sottile fra l uso politico del pettegolezzo e il ricatto talmente sottile da risultare impalpabile impalpabile Andreotti cercò di tagliare la strada a Cossiga con il caso Gladio cioè con un gossip di marca democristiana Bettino Craxi giocò il suo poker contro Antonio Di Pietro ricorrendo a un dossier di pettegolezzi sul filo della perfidia perfidia I successi del pool di Mani pulite furono accompagnati dai gossip filtrati dagli ambienti giudiziari alla stampa Fatto Fatto sta che nella Repubblica delle spie chi è se non Dagospia a divulgare la notizia pregiata delle dimissioni di Ferruccio de Bortoli dalla direzione del Corriere e della designazione designazione di Stefano Folli Ma ancor più che l utilizzo combinatorio delle notizie e dei boatos in chiave di potere occorre considerare che se la diceria non convince né persuade infallibilmente seduce Così il gossip quando è condiviso scambiato alla pari goduto in gruppo plasma i circuiti comunicativi di una speciale società di corte non troppo diversa nei suoi riti quotidiani dalla Versailles descritta da Norbert Elias Se invece è lasciato cadere graziosamente dal sovrano stabilisce stabilisce subito una dipendenza gerarchica in quanto il possesso possesso e poi la concessione dell ultima diceria costituiscono l evidenza di uno status symbol È l ulteriore prova che oggi potere e conoscenza coincidono anche se forse nessuno nessuno aveva pensato che questa coincidenza avrebbe fatto del gossip la risorsa strategica dell Italia postpolitica Con qualche conseguenza però non proprio gradevole Spiattellata dalla vox populi la vita pubblica si mostra come uno show in cui tutto è ridotto al presente Quando c era un passato la personalità dei protagonisti era rappresentata da una stratificazione di decisioni di eventi gestiti di soluzioni praticate di errori successi conquiste avanzate ritirate temporeggiamenti Una volta morta la storia cioè disintegrate disintegrate le biografie nello spettacolo pubblico quotidiano i tic
42 Post-italiani del potere e delle sue corti appaiono nudi sulla scena Un immensa platea di voyeur volontari e involontari assiste assiste alle liturgie del lever di Tronchetti Provera e del coucher di Romiti Le Sonie le Afef le Santanché e le loro epigone occhieggiano occhieggiano assiduamente dai rotocalchi Nell orizzonte dominato dominato dal vociferio da schegge colorate di mondanità il gossip restituisce le persone nella loro fisicità immediata senza fermarsi davanti alla loro brutalità comportamentale Vengono messe in luce senza mediazioni le appartenenze ai diversi club e quindi i gesti resi obbligatori dalle differenti affiliazioni È la coazione dell appartenenza Si sa che la privatizzazione privatizzazione in economia è diventata un dogma e allora siccome la guerra economica è eccessivamente costosa e la gratificazione per l eventuale vittoria troppo differita la vendetta mediatica attua la privatizzazione della guerra politica politica ed economica con effetti più immediati e soddisfazioni soddisfazioni da esibire lì per lì con ghignetti e risatine complici Così si stupiscono in pochi quando Berlusconi rivela e smentisce in pubblico le storielle sull amicizia affettuosa fra Veronica Povera donna !) e Massimo Cacciari di cui tutta l Italia informata parlava da due anni senza crederci troppe guardie del corpo troppe difficoltà logistiche e ci si scandalizza relativamente poco che la rivelazione dell dell adulterio antipresidenziale e di sinistra lui margheritico e debolista lei steineriana e giunonica avvenga davanti al premier danese Rasmussen lodato da Berlusconi per la sua avvenenza il primo ministro più bello d Europa altro altro che quella scimmia di filosofo veneziano sapete cosa si dice in giro no A parte il povero Rasmussen che si fa paonazzo e Barbara Barbara Palombelli che invece elogia l autogossip in quanto quanto liquida tutti i si dice lo stupore in fin dei conti è modesto modesto perché nel clima del tempo si è già annullata la distanza fra le persone serie che fanno mestieri duri impegnativi impegnativi rilevanti nella sostanza economica e politica del paese e il Barnum scintillante che si agita tutt intorno nei luoghi dell intrattenimento mondano Logico che poi
Arcaici e postmoderni 43 lo spettatore generico e anche indifferente sia indotto a pensare che esista inevitabilmente una qualche connessione connessione perlomeno tendenziale fra piazzetta Cuccia e il Billionaire Billionaire di Briatore sempre di affari si tratta dell ex salotto buono e del locale dei nuovi happy few e il giro di squinziette squinziette ghiandolari e vippone scalandrate semmai testimonia testimonia che i soldi si identificano ormai automaticamente con qualche forma di potere e oddio di glamour La lieve ferocia dell esserci Glamour un tubo è ovvio Inutile illudersi sulla tenuta etica dei santuari dell economia e del giornalismo e del calcio e dei professionisti in genere Un gradino più in basso e l appuntamento sarà per una botta e via al Viva Lain di Torino il centro estetico frequentato dal mattino alla sera riassume La Stampa da medici manager avvocati pensionati bancari commercianti attori artisti idraulici giornalisti calciatori soprattutto calciatori di serie A che a Torino tutti conoscevano con protagonista la mesta Sophie giornalista mancata ma ottimamente introdotta nel giro degli atleti immortalata sulla copertina copertina di Panorama con un pallone sul luogo topico oppure oppure al ristorante Ai spaghettari di Roma quello dove alcuni alcuni calciatori sempre di serie A e giornalisti vari trovano il contatto con le puttane tariffe da 250 a 1000 euro Il riferimento riferimento più somigliante e realistico nel caso sarebbe un vecchio film dei Vanzina uno a caso mortacci compresi compresi Le fotografie delle cene delle feste delle serate d élite rimandano com è logico immagini di tavole piene di avanzi di piatti sporchi uno sbriciolamento postprandiale postprandiale del look Uno schifo normale come quello di tutte le tovaglie tovaglie giunte faticosamente al momento del limoncello su cui si stagliano facce e scollature sudaticce e se il karaoke karaoke non va più già serpeggia il timore che Mara Venier dia il segnale per far partire il trenino
44 Post-italiani Si vedono tavolate politicamente trasversali che ieri potevano comprendere il pragmatico ex comunista Bersani Bersani e oggi l immancabile postfascista La Russa ma che trasmettono un solo messaggio una sola domanda metafisica metafisica e questo sarebbe il paese moderno che parla di rivoluzioni rivoluzioni liberali di riforme di flessibilità di capitalismo up-to-date O non sarà invece il ritratto di una società castale castale chiusa in se stessa e nei suoi luoghi separati in cui i fatturati e i consigli d amministrazione come le relazioni industriali e le ristrutturazioni valgono esattamente come una festa tribale fra omologhi e gli affari non si distinguono distinguono dalle affaires e il livello più alto di coscienza sociale lo si raggiunge in una discussione sulla superiorità della Range Rover Con il sospetto aggiuntivo che il grado di rigore nella gestione gestione di questioni importantissime e magari spaventosamente spaventosamente rilevanti per la vita di migliaia di persone sia equiparabile equiparabile alla euforica superficialità espressa nelle baldorie estive in un flirt casuale o più realisticamente in una scopata scopata dopo il suddetto limoncello quando la tettona o la culona culona di corvée è scomparsa in cima alla scala con il ministro o con il manager E che alla fine le chiacchiere sulla moralità moralità ma anche sull efficienza del capitalismo siano soltanto soltanto la mascheratura ufficiale di metodi ampiamente irrazionali irrazionali se non esplicitamente irresponsabili O peggio ancora si può estendere lo schema e farsi venire venire il pensiero che oggi in Italia tutto il sistema di valutazione valutazione pubblica è una frode corporativa perché è fondato sull intreccio del clan più i media che fa diventare divertenti divertenti le incompetenze e premia a casaccio i protagonisti immaginari o gli ultimi affiliati Chi fa parte della tribù sembra in effetti divertirsi chissà perché Evidentemente assapora con una certa voluttà la schizofrenia nazionale quel retrogusto di arcaismo psicologico nel cocktail postmoderno postmoderno di cui è intriso il carattere italiano Con gli occhi socchiusi ascoltando il flusso mentale della propria lieve ferocia il belcanto melodrammatico della propria irrisoria
Arcaici e postmoderni 45 psicologia l unicità spettacolare della propria vanità personale personale i post-italiani di ogni clan festeggiano la loro irrevocabile irrevocabile provvisorietà Nella certezza che il mondo là fuori il celebre un tempo paese reale si sta adeguando eccome se si adegua Eccome
II Gli italiani di destra O bianco fiore simbol d amore tu sei la gloria della vittoria vittoria …: va da sé che ci voleva una risoluta convinzione per cantare a cuor leggero e senza arrossire le parole dell dell inno democristiano tra i delegati in piedi con i loro abiti grigi le camicie bianche dal colletto liso le cravatte con il nodo scapino un po di sbieco le guance ombrate per la rasatura fatta il giorno prima come usava allora Eppure nonostante l estetica e le tracce evidenti di italica povertà meglio democristiani che altro doveva essere il pensiero nelle sezioni scudocrociate nella provincia operosa e silenziosa silenziosa nella profondità comunitaria del cattolicesimo militante e dei suoi esercizi spirituali e politici Silenzio nascono i democristiani Il partito nacque nella clandestinità ha ricordato nel 2000 Marco Follini nel suo saggio La Dc tra parrocchie e conventi e tra le dimore appartate e discrete di un notabilato notabilato politico di ispirazione democratica e cristiana che nutriva nutriva una robusta avversione per il passato liberale un vero vero e proprio orrore per il presente fascista ormai sconfitto e condannato e una vaga ma crescente angoscia all idea di un futuro comunista Per la psicologia democristiana era meglio molto meglio cantare le liliali parole del Bianco fiore piuttosto che disperdersi nell anonimo mondo secolare secolare tra comunisti e socialisti radicali e azionisti saragattiani saragattiani e nenniani tutti mangiapreti Nenni poi Quel tipo
48 Post-italiani da Settimana rossa che secondo una delle tante leggende divenuto vicepresidente del Consiglio era andato in visita in Vaticano e inciampando nel lembo di una passerella sarebbe esploso in una bestemmia fumante ahi proprio davanti al papa al vicario di Cristo … Cristo ! E meno che mai confondersi con i lugubri orfani di Mussolini Figuriamoci il Duce l uomo dei Patti lateranensi lateranensi ma anche il persecutore dell Azione cattolica un romagnolo romagnolo pure lui bestemmiatore e anticlericale Durante il Ventennio fascista la futura classe dirigente nazionale e locale se n era stata zitta nelle biblioteche del Vaticano nelle canoniche nelle sacrestie nel fumo dei caffè adiacenti adiacenti alle canoniche Della loro lunga esistenza segreta conservavano una specie di profumo scrisse Pietro Citati sulla Repubblica descrivendo lo stupore per l apparizione apparizione di una razza politica sconosciuta quel profumo di tisane sonno sudore borotalco e marmellata di prugne che intride gli ambienti ecclesiastici Pennellate evocative evocative di stanze in cui i preti l avevano educata lentamente con pazienza e vista lunga costruendo piano piano un i- dentità e un modo di pensare seguendo la via aurea della moderazione loro avrebbero detto mitezza ma con la convinzione senza incertezze di essere dalla parte della ragione In quegli anni Cinquanta così grigi plumbei secondo la vulgata progressista durante il regime clericale come come lo chiamò Arturo Carlo Jemolo era tutt altro che agevole agevole dichiararsi di destra Anzi in pratica una bizzarria L impronta del partito nazionale così lo definì ripetutamente ripetutamente De Gasperi su vastissimi settori della società era stata sancita dal partito di centro che guarda a sinistra altra celebre espressione degasperiana sulla Dc Decenni dopo i politologi avrebbero accolto quel giudizio anche nelle categorie della scienza politica trattando a posteriori posteriori lo Scudo crociato alla stregua di un quasi normale partito partito europeo pro labour non diverso sul piano delle ispirazioni ispirazioni di fondo dalla Cdu tedesca e non troppo distante
Gli italiani di destra 49 nella pratica nemmeno da certe esperienze socialdemocratiche socialdemocratiche D altronde lo stesso Togliatti sapeva bene che la classe operaia non votava in blocco per la falce e martello e che l insediamento elettorale democristiano nelle fabbriche era ridotto rispetto alla media generale ma nient affatto inconsistente All occorrenza l anticomunismo democristiano democristiano poteva essere giocato da sinistra nella situazione politica contingente e come sapevano bene Fanfani e gli eredi di Dossetti spingersi fino a una concorrenza dichiarata dichiarata e spregiudicata verso i comunisti A destra c è un confine Tuttavia davvero rilevante nello statuto politico e per la carta d identità della Dc era il confine netto stabilito a destra È vero nel 1952 a Roma si era vista l infelice e abortita operazione Sturzo che alle elezioni comunali intendeva presentare in chiave pessimisticamente anticomunista anticomunista una lista composta dai partiti di governo e dalle destre e che fu insabbiata dalla strenua resistenza di De Gasperi affiancato dal giovane Giulio Andreotti alle volontà volontà vaticane Ma eccettuato il partito romano della Curia su su fino al timido e gentile papa Pacelli che a onta della timidezza e della cortesia si vendicò negando a De Gasperi l udienza privatissima per il trentesimo anniversario di matrimonio e la professione di fede di sua figlia suor Lucia in quei tempi a nessuno sarebbe venuto in mente di procedere all all integrazione dei neofascisti nel seno di una forza moderata moderata I progetti erano altri Amintore Fanfani ex docente di diritto corporativo all Università cattolica pensava alla Dc come a un blocco politico egemone in grado di contendere la rappresentanza operaia al Pci Numerosi dirigenti dello Scudo crociato a partire da Giovanni Gronchi il comunista comunista bianco esecrato dai conservatori come un confusionario confusionario insopportabile manifestavano un avversione istintiva
50 Post-italiani alla Nato e cercavano improbabili sponde nell Unione Sovietica Sovietica qualche volta sputtanandosi anche come dopo il velleitario incontro con Kruscev terminato in una lite da bar Quando invece un politico di seconda fila Fernando Tambroni accettò i voti missini a Genova nel 1960 successe successe il finimondo e a Roma vedi caso prese il largo l operazione operazione del centrosinistra Partito interclassista ispirato al popolarismo sturziano centrista moderato luogo della mediazione partito società società partito mamma e partito padre e paternalista partito vecchia zia secondo Umberto Eco partito maschio e partito partito di virtù femminili come la pazienza e la temperanza nonché partito sistema come ricorda Follini Jacques Nobecourt Nobecourt il famoso corrispondente di Le Monde a Roma avvertì i suoi lettori parigini che la Dc non si definisce si constata lo Scudo crociato poteva avere ampie posizioni e correnti più o meno marcatamente orientate a sinistra spesso piuttosto anticonformiste e creative nonché a giudizio giudizio di vari osservatori laici casiniste e inaffidabili in ogni caso era costitutivamente un partito antifascista È vero che ai comizi delle feste dell Unità il popolo comunista poteva divertirsi a urlare insulti alla puttana dei padroni tra un valzer e una mazurka ma era impensabile impensabile trattare i democristiani alla stregua di una destra imputabile di deficit democratico Destra in quei tempi era un termine che si sarebbe attagliato a uomini come Mario Scelba il leggendario e durissimo uomo della Celere Celere se non fosse che il suo anticomunismo d acciaio era pareggiato pareggiato solo dal suo antifascismo liberale cosicché anche nell ambito del law and order la palizzata eretta da De Gasperi Gasperi delimitava il campo senza equivoci Destra equivaleva equivaleva a fascismo E il fascismo era un esperienza che si era coperta di sangue di fratricidio di vergogna Gli esuli in patria i reduci di Salò i nostalgici si erano riuniti sulla zattera del Movimento sociale a loro si erano poi aggiunti i fautori più rancorosi della mano pesante Aristocrazia reazionaria contesse in lutto dame in nero ex
con l ideale europeo la Dc incorporava e sterilizzava le pulsioni anticomuniste più radicali l opzione per il mercato mercato voluta nel primo dopoguerra dal ministro del Tesoro di De Gasperi Luigi Einaudi aveva posto le basi per un rapporto rapporto duttile ma stabile con la Confindustria mentre l ispirazione ispirazione cattolica con il richiamo alla dottrina della Chiesa prospettava un segno riconoscibile di socialità di riflesso la gamma programmatica era abbastanza ampia per conferire conferire alla Dc l identità inequivocabile di catch-all-party Tanto che De Gasperi svanito nella capitale l incubo della vittoria dei comunisti e simmetricamente dei fantasmi monarchici e missini evocati dal partito romano in un colloquio con un messo del Vaticano ampliò la sua definizione in questo modo Il partito ha una linea di centrosinistra con apertura a destra Più prensile di così si muore Aprire a sinistra Sicché ancora adesso fuorché nei sondaggi e nelle elezioni elezioni italiani di destra non ne esistono fatti salvi alcuni club di eccentrici anarco-liberisti intellettuali o dandy Secondo Secondo la tradizione filosofico-politica più accreditata essere di destra significherebbe appartenere a un carattere universale universale in cui sono raccolte virtù pubbliche e private come la moderazione moderazione un sobrio spirito conservatore e quindi la diffidenza diffidenza per le innovazioni la fiducia nelle gerarchie sociali l ossequio alle istituzioni la preferenza per l ordine inclusa inclusa una certa cedevolezza per le maiuscole Come ha ricordato ricordato mille volte Indro Montanelli non ce n è uno di questi Gli italiani di destra 51 rastrellatori della Guardia nazionale repubblicana borgatari borgatari in canottiera marescialli e poliziotti sostenitori in privato privato e nell urna della linea dura del presidenzialismo della della pena di morte Ci vuole poco a capire che su quel confine tra la destra liberale e il neofascismo esisteva qualche opportunità opportunità di strumentalizzazione ma non c era la minima possibilità di osmosi Con la scelta atlantica e il richiamo ai valori occidentali e poi
52 Post-italiani tratti che possa essere riconosciuto alla coalizione di centrodestra centrodestra che nel 1994 ha assaggiato e nel 2001 ha conquistato conquistato il potere tranne forse l inclinazione alle maiuscole Nel 1948 i pochi rappresentanti di questa destra ideale e pratica i vecchi liberoscambisti gli uomini d affari gli imprenditori imprenditori e gli agenti di Borsa stabilirono che la questione principale consisteva nel fermare i progetti comunisti e decisero decisero scientemente di attestarsi dietro lo Scudo crociato Uhei si sentiva nel brusio delle piazze finanziarie di Milano Milano e negli intervalli dei consigli d amministrazione quando quando il discorso cadeva sul Pci e su Togliatti questi qui vogliono vogliono tornare a farci mangiare pan e scigulla altro che le sottili doppiezze della democrazia progressiva La grande ala democristiana era quindi il nascondiglio ideale per acquattarsi utilmente a fare affari poi nei momenti momenti più tranquilli o per lanciare segnali di malanimo a Fanfani e Moro si poteva dare il voto a Malagodi oppure a La Malfa battersi contro l apertura a Nenni e l odiata nazionalizzazione nazionalizzazione dell energia elettrica portare uno sfracello di soldi in Svizzera chiedere l intervento dello Stato di fronte a qualsiasi crisi industriale di media entità e in seguito seguito rifilargli catorci in serie Formidabili commis alla stregua di Guido Carli hanno potuto gestire l economia con Emilio Colombo negli anni Sessanta stare al vertice della Banca d Italia per quindici anni intrattenendo conversari mica tanto segreti con Eugenio Eugenio Scalfari ottenere la poltrona della Confindustria nella seconda metà dei Settanta insediarsi al ministero del Tesoro con Giulio Andreotti e il Caf e scommettere su Maastricht quando quasi nessuno aveva ancora capito di che si trattava e che cosa fossero quei dannati parametri ultima speranza di rimettere in sesto volente o nolente il paese legale e reale i conti sciagurati dello Stato Per il resto una delle forme più comuni di fare l opposizione opposizione critica alle pratiche della Dc consisteva nel defilarsi defilarsi sul lato laico dove si potevano trovare sia diplomatici diplomatici di cultura cosmopolita come Manlio Brosio e Pietro
Gli italiani di destra 53 Quaroni sia storici come Rosario Romeo e Renzo De Felice Felice oltre l infrangibile antifascista Leo Valiani oppure si potevano combattere lotte sotterranee con la finanza cattolica cattolica scegliere le postazioni di Cuccia contro gli andreottiani andreottiani deprecando gli avventurismi del salvatore della lira lira Michele Sindona e in ultimo prima del crollo flirtare con il decisionismo di Craxi senza farsi spaventare dallo sbrigativo affarismo dei suoi accoliti Non importa tanto riesaminare l infinita serie di ragioni che portarono all apertura a sinistra semmai vale la pena di ricordare che l iniziativa di Moro Fanfani e Nenni si collocava collocava nella storia politica italiana con un carattere quasi di necessità Nell Italia del miracolo occorreva una scrollata decisa in modo da allargare la base sociale della democrazia democrazia Il deus ex machina della Fiat Vittorio Valletta aveva dato il suo via libera La borghesia più moderna cominciava cominciava a pensare che per consolidare il boom era urgente uscire dal circuito dei bassi salari favorire l ingresso di fasce sociali sociali nuove in una sfera di consumi più evoluti Automobili autostrade frigoriferi lavatrici telefoni vacanze spettacoli spettacoli La suggestione del neocapitalismo all improvviso diveniva diveniva una prospettiva politica e sociale praticabile Inoltre c era la sensazione che si potesse aggredire la rappresentanza rappresentanza e quindi il primato del Pci nella base operaia Come ebbe a dire Sergio Romano che oggi pensa e scrive in uno schietto registro nazionalconservatore in un intervista a Piero Ottone del 1989 ricordando i tempi in cui era nel gabinetto gabinetto di Saragat Credevo al centrosinistra come fenomeno fenomeno importante che portava finalmente il popolo o almeno una sua parte nello Stato italiano E poi c era effervescenza effervescenza vitalità iniziativa Erano anni eccitanti Tutto si teneva dunque Ma l aspetto principale consisteva consisteva nel fatto che l unica innovazione politica possibile si trovava per l appunto a sinistra la conventio ad excludendum excludendum non era rivolta solo verso i comunisti bensì simmetricamente simmetricamente anche a destra Il bipartitismo imperfetto certificato da Giorgio Galli nel 1966 conteneva fra le sue
54 Post-italiani caratteristiche anche l invalicabilità democratica del confine confine verso l Msi I liberali di Giovanni Malagodi e le organizzazioni organizzazioni industriali potevano mostrare un insofferenza acuta per le velleità programmatorie dei socialisti ma l i- dea della grande destra proposta dal missino Arturo Michelini che sdoganasse anzitempo i missini era un mostriciattolo chimerico e per lo stesso Malagodi qualcosa qualcosa da respingere con indignazione L idea di una union sacrée sacrée della destra circolava piuttosto negli ambienti antisindacali antisindacali nelle periferie dell anticomunismo più occhiuto e sospettoso oltre che negli ambienti missini desiderosi di riscatto dal proprio isolamento senza però la minima chance pratica Occorreva invece mettere insieme quell ambiente politico-economico politico-economico che comprendeva l Eni di Enrico Mattei l Iri le partecipazioni statali l industrializzazione ruggente e talvolta predona il meridionalismo di Pasquale Saraceno la Vigevano scarpara e feroce raccontata da Lucio Mastronardi Mastronardi e ritratta da Giorgio Bocca per esempio in una celebre celebre e febbrile cronaca del gennaio 1962 Fare soldi per fare soldi per fare soldi se esistono altre prospettive chiedo scusa non le ho viste Era necessario conciliare l Autosole con la produzione e l acquisto della Seicento cioè favorire l ingresso della classe lavoratrice nei circuiti di consumo per sviluppare la mobilità per incrementare l industria delle vacanze per aprire l era degli elettrodomestici bianchi bianchi con la pubblicità di Carosello a fare da anima ludica al commercio e a uno stile di vita più ottimista Se è vero che Bismarck aveva cercato di trasformare le masse dei socialisti tedeschi in una platea di panciuti pensionati pensionati del Reich l obiettivo del centrosinistra doveva essere essere quello di includere la classe operaia in un ceto di consumatori consumatori Che ci fosse una sola strada percorribile a questo scopo cioè un accordo con i socialisti è dimostrato dalla vicenda dei trent anni successivi perché il centrosinistra pur esaurendo il suo impulso in un quinquennio e nonostante nonostante il rapporto continuamente conflittuale fra Dc e Psi
Gli italiani di destra 55 ha comunque plasmato la politica italiana per un periodo lunghissimo fino alla spaventevole deflagrazione di Tangentopoli Tangentopoli Berlusconi e il suo rap Non è il caso di sottilizzare la data simbolo della mutazione mutazione politica italiana quella che manda in cortocircuito una storia e la reinventa smantellando tutti i tabù è il 6 febbraio febbraio 1994 allorché Silvio Berlusconi dall altitudine sovrana sovrana delle antenne si butta in politica con uno spettacolare intervento alla Fiera di Roma per celebrare la sua scesa in campo come dice lui in quel suo lessico così peculiare Già fin dall esordio il linguaggio del Cavaliere meriterebbe meriterebbe qualche studio specifico È un italiano composito un pastiche pastiche di antico e ultramoderno di complesso e semplice di psicologia della vendita e di continua captatio benevolentiae L importante è che funzioni e che il suo pubblico lo trovi adeguato In platea quel giorno c è una folla di piccoli imprenditori imprenditori venditori di pubblicità professionisti di medio rango donne in carriera e a dieta e casalinghe con il cruccio del sovrappeso insomma l Italia di Forza Italia È un campione campione sociologico rappresentativo di un paese azzurro fin dentro il midollo osseo è la gente a cui si richiamerà di continuo il leader nei momenti più aspri individui che trovandosi insieme sentono rafforzarsi nell intimo il sentimento sentimento che hanno cominciato a provare non appena il partito partito del Biscione ha fatto le prime mosse coraggio non è detto detto che la via d uscita dalla Prima Repubblica e dai suoi debiti debba consistere soltanto di lacrime e sangue Verso la conclusione del suo discorso … Accidenti che discorso passeggia in piedi sul palcoscenico a suo agio con il microfono in mano come un crooner come Frank Sinatra come Dean Martin come l intrattenitore che era stato sulle navi da crociera insieme al vecchio coéquipier Fedele Confalonieri Confalonieri parla ricorrendo continuamente a un procedimento anaforico che conferisce densità ritmica alle frasi e utilizza
56 Post-italiani senza requie i due suadenti idola del buonsenso e della moderazione moderazione Alla fine quasi si commuove le parole gli sdrucciolano sdrucciolano in gola la voce si incrina Sente che il miracolo del carisma è avvenuto che il Palaeur è divenuto il crogiuolo del suo movimento politico È una fusione calda un abbraccio abbraccio incandescente fra gente che trova un capo e un capo che trova la sua gente Ed è per questo che Berlusconi può permettersi di chiudere dicendo E adesso possiamo cantare cantare il nostro inno Perfino Emilio Fede su Retequattro ha un istante di sbandamento le telecamere vengono improvvisamente improvvisamente distolte dal Palaeur eppure per qualche attimo si riesce a vedere Berlusconi che canta e soprattutto si intravede intravede di sbieco il maxischermo alla base del quale scorrono scorrono le parole proprio come nel karaoke … e Forza Italia per essere liberi …. Fa ridere Fa piangere Ma fa ridere e piangere solo coloro coloro che non hanno mai assistito ai processi di costruzione delle identità aziendali alla sferzata di entusiasmo che gli amministratori delegati infondono alla rete di vendita allo spettacolo dei capi area che comunicano all organizzazione commerciale che in quel tale prodotto noi ci crediamo Il fatto essenziale è che di Berlusconi sembrano avere bisogno non solo i berlusconiani innati ma anche tutti gli altri Ne ha bisogno la destra per poter coalizzare leghisti e postfascisti superando le reciproche idiosincrasie Ne ha bisogno la sinistra innamoratasi dell idea di poter lottare contro un avversario forse un nemico così bene sbozzato il Cavaliere nero il Muratorino il Ragazzo coccodè come titolò la Repubblica del reaganismo all italiana E ne ha bisogno la gente per quanto sommaria e retorica la canzone del laissez faire intonata da Forza Italia incrocia le aspettative di quella consistente parte di italiani che per troppo tempo ha subito con insofferenza crescente il primato primato della politica e il predominio dei partiti Oltretutto il Dottore promette sciroppi dolcificati elisir sopraffini facendo capire che il prezzo non sarà proprio salato Per questo non appena sono stati distribuiti i kit
Gli italiani di destra 57 per la fondazione dei club ed è partita la campagna di spot per lanciare Forza Italia e i bambini hanno imparato la canzoncina sociale e l hanno cantata ai genitori qualcosa qualcosa è scattato nella psicologia della borghesia italiana Un intuizione un guizzo uno sprazzo oplà Non si paga Il disvelamento è stupefacente come un apparizione di padre Pio Mancano solo i profumi di violetta e di rose Altro Altro che Ciampi e la concertazione altro che Amato e le tasse altro che una sequela ininterrotta di quaresime sotto l etichetta etichetta dell interesse nazionale e del bonum commune garantito garantito dall accigliata moderazione del sindacato Berlusconi scandisce come in un rap lento un nuovo / un grande / uno straordinario miracolo italiano e intere fasce sociali comprendono che l ora dei sacrifici può essere evitata Chi ripianerà i famigerati due milioni di miliardi del debito pubblico Ma è chiaro li pagherà o li compenserà il ciclo economico la nuova espansione la crescita miracolosa Keynes reinterpretato con la fantasia nazionale lo capisce anche un bambino L Italia di Forza Italia è pronta per il grande balzo Quando ci si può dire finalmente di destra Che Berlusconi vinca le elezioni contro la scalcagnata per quanto sedicente gioiosa macchina da guerra di Achille Occhetto è perciò pura necessità e nello stesso tempo puro accidente La sostanza vera è definita da due aspetti complementari da un lato infatti si assiste al sacrificio sacrificio luttuoso di sei milioni di voti centristi raccolti dal Patto per l Italia di Mario Segni e Mino Martinazzoli che sono in larga misura il residuo dell elettorato democristiano democristiano e che vengono bruciati sull altare del nascente bipolarismo bipolarismo con un addio crepuscolare all ombra domestica della Democrazia cristiana dall altro si procede allo sdoganamento sdoganamento come lo chiama con un termine fortunato Eugenio Scalfari dell elettorato missino
58 Post-italiani In questo modo cadono di schianto alcune convenzioni politiche considerate più o meno eterne fino a qualche mese prima La sorpresa è tale che i fascisti più duri i maimorti quelli che rifiutano ogni revisionismo non accettano accettano l annacquamento dell ispirazione fascista subito prospettata da Gianfranco Fini malgrado le sue tiritere sulla statura storica di Mussolini E pensare che lo stesso sdoganato Fini nel suo congresso d investitura del 1987 aveva celebrato l eredità ideologica del Ventennio prospettando prospettando come orizzonte del Movimento sociale un fascismo fascismo del 2000 indiscutibile in quanto i suoi valori sono sono eterni immodificabili e non storicizzabili Sarà per questo che a sentire parlare di metamorfosi missina quelli più identificati si incacchiano Le elezioni del 27 marzo [ 1994 ] diedero la maggioranza a tre forze politiche che non discendevano dal Cln avrebbero dichiarato dichiarato più tardi gli irriducibili compiacendosi per lo scardinamento dell impianto resistenziale e criticando di conseguenza ogni patteggiamento democraticista o liberaloide liberaloide della dirigenza di An In realtà oltre ai ragazzi della divisione San Marco della della Decima Mas e della Muti solo gli eredi e i mistici del fascismo fascismo ideologico gli evoliani antimoderni i cultori della Tradizione gli anticapitalisti tardoromantici della destra estrema potevano illudersi che fosse possibile mantenere la purezza del pensiero socialcorporativo e antiplutocratico antiplutocratico riflessa secondo alcuni di loro nei diciotto punti della Carta di Verona il documento con cui si fondava il fascismo fascismo socializzatore di Salò Ma al di là delle nostalgie nere è vero piuttosto che dopo dopo oltre mezzo secolo si sgretola il cosiddetto arco costituzionale costituzionale con la pregiudiziale antifascista che si esaurisce esaurisce sul terreno empirico per forza d inerzia senza neanche il bisogno di pronunciamenti cerimoniali e revisionismi revisionismi provocatori e per la prima volta con il voto e con espressioni pubbliche non immediatamente impugnabili impugnabili dall indignazione della sinistra benpensante ci si
Gli italiani di destra 59 può dire esplicitamente di destra gollisti per esempio rivendicando un principio di autorità che non si capisce da chi possa essere interpretato o neoconservatori come gli americani sotto Reagan nel nome di una libertà economica economica che non è ancora perfettamente liberaldemocratica bensì istintiva determinata combattiva ma anche postfascisti postfascisti del Duemila recuperando la vocazione nazionalpopulista nazionalpopulista oppure brandendo un idea di liberalismo con sfumature fondamentaliste o agitando idee anarco-conservatrici anarco-conservatrici Comunque ci si può dichiarare Per la verità perfino il giorno prima delle elezioni Berlusconi Berlusconi rifiuta l etichetta che gli si appiccica addosso e tutto infastidito sbatte sulla scrivania il fascio di giornali antipatizzanti antipatizzanti mugugnando al telefono con Gianni Letta Ma quale destra io sono di centro di centro L alleato Umberto Umberto Bossi forza le tinte alla sua maniera urlando con voce rauca Mai al governo con la porcilaia fascista Il numero due della Lega Roberto Maroni sostiene in televisione con una sbalorditiva faccia da giocatore di poker davanti a un allibito Vittorio Zucconi che l accordo con il Polo delle libertà libertà è stato realizzato in esplicita funzione antifascista quindi lasciando capire che l accordo di Forza Italia con l Msi-Alleanza nazionale il Polo del buongoverno è una faccenda meridionale una sottospecie svilita di cui la Lega si disinteressa per ovvia e superiore Zivilisation direbbe direbbe il patriarca filosofico dei padani Gianfranco Miglio e più qualificata modernità politica Socialisti senza tabù Queste però sono chiacchiere da politicanti E anche la presunta natura sociale dei postfascisti di Gianfranco Fini rispetto al neoliberismo che viene subito messo in conto a Forza Italia rappresenta un conflitto di natura solo esteriore esteriore La realtà è che il congegno politico costruito da Berlusconi Berlusconi è in puntuale sincronia con le mutazioni intervenute intervenute nella società italiana Che il suo governo se ne vada a
60 Post-italiani casa dopo sette mesi è un dato di cronaca ma se la messa in scena fa fiasco la prova generale è riuscita Che una possibile maggioranza degli italiani sia di destra è una rivelazione rivelazione stordente una specie di plateale confessione pubblica Con il sollievo inaspettato e anzi l euforia irrefrenabile irrefrenabile che può suscitare l annuncio del primo giorno di vacanza dopo cinquant anni di scuola Sarà pure che il meccanismo bipolare come spiegano le leggi di Duverger sul funzionamento del maggioritario possiede una sua forza automatica e questo a suo modo secolarizza cioè ridimensiona ideologicamente l espressione espressione del voto di destra Dal momento che si formano due blocchi due alleanze due poli due schieramenti sceglierne sceglierne uno costituisce l esercizio di un opzione non più lo scioglimento doloroso di un dilemma etico-politico Ed è chiaro allora che dentro lo schema dell alternanza una parte di elettorato diventa di destra o si ritrova a destra senza drammi e senza catastrofi culturali ma semplicemente semplicemente e deterministicamente perché non ha nessuna intenzione intenzione di votare a sinistra Ma al di là dei macchinismi elettorali appare molto più convincente e anche suggestiva l ipotesi che la dislocazione dislocazione a destra di una buona metà dei cittadini sia invece la sintesi di una serie di fenomeni socioculturali sorti molto molto tempo prima Per capirci qualcosa è opportuno tornare al momento in cui nel teatro pubblico degli anni Ottanta appare un animale politico nuovo l elettore socialista che aveva cominciato a votare per Bettino Craxi fra lo sbalordimento sbalordimento dei democristiani e dei comunisti Bisogna pensare pensare a un elettore d opinione molto disincantato insofferente insofferente delle tradizionali austerità democratiche amante del denaro e del potere infastidito dagli egualitarismi innamorato del piglio e della baldanza altrui in quanto virtù-poteri che amerebbe avere per sé e in parte imita plasmandosi sui modelli che i media offrono La descrizione descrizione così puntigliosa è di una comunista Mariella Gramaglia Gramaglia in un libro del 1987 La questione socialista in cui
Gli italiani di destra 61 numerosi autori da Vittorio Foa e Antonio Giolitti a Adriano Sofri e Giulio Bollati mettevano sotto esame il Psi craxiano per misurarne il tasso di recuperabilità e illustra illustra in modo sintetico ma chiaro sul piano sociologico quella mutazione genetica che Enrico Berlinguer censurò censurò amaramente e forse anacronisticamente sul piano delle ispirazioni politiche L elettore il simpatizzante o il militante socialista si sente sradicato dalle convenzioni della politica a causa delle terribili terribili delusioni dovute alla superiorità politica organizzativa organizzativa morale del Pci e in seguito alle frustrazioni subite durante durante la collaborazione governativa nel centrosinistra cioè in quello che se a ben vedere fu il governo più a sinistra del nostro paese Norberto Bobbio rappresentò senza dubbio dubbio anche una palestra di compromissioni e disincanti Per questo rampante elettore simpatizzante militante di un partito balcanizzato dalla Dc e finlandizzato dal Pci la rottura di una serie di tradizioni coatte di concetti di parole d ordine ritenute vincolanti nel galateo dei progressisti contribuisce a istituire un proprio statuto politico ancor prima prima e meglio che le novità liberal enunciate nei programmi il rifiuto polemico di ogni residuo marxista e la spettacolarità spettacolarità moderna delle idee nuove Fra i socialisti scrive Ernesto Galli della Loggia su Panorama Panorama del 7 giugno 1987 si sono andati sommando e ingorgando ingorgando molti pezzi d Italia staccatisi da quel Paese ancora ancora a suo modo compatto che era durato fino agli anni Settanta ovvero nati proprio allora perché resisi autonomi dalle tradizionali dipendenze ideologiche morali di costume costume Questi pezzi d Italia si sono innestati su un corpo politico politico ormai esangue che proprio in quel momento era ereditato ereditato da un giovane gruppo dirigente figlio della sconfitta al quale il passato non diceva e non poteva dare più nulla Ed ecco allora l inedita sostanza antropologica dei socialisti socialisti quel loro fare volutamente ribaldo e derisorio che pare talvolta dare sul picaresco e che del picaresco mima certa tolleranza e apertura culturali unite a inaspettati
62 Post-italiani scatti di una generosità sbracata ecco il loro gusto per tutto ciò che è mobile nuovo vivo e un po plebeo il loro gusto per la città e per la notte Figli delle tenebre metropolitane come dice Galli della Loggia gente nova come sostiene qualcun altro riferendosi riferendosi a certe rapide fortune personali e a certe carriere di partito Moderns secondo un articolo comparso sull sull Espresso nel giugno del 1988 che tuttavia incolla a quel titolo la perplessità di un punto interrogativo e parla di alto tasso di enigma a proposito della modernità di un partito che dialoga con Cielle ed è contro il nucleare che difende gli interessi di Silvio Berlusconi e lancia frecciate frecciate contro la legge sull aborto i neosocialisti rappresentano rappresentano una novità abnorme per tutti gli altri Un eccezione eccezione di natura comportamentale e culturale che viene percepita da larghi settori della politica e della cultura come come il principio di uno scardinamento delle regole palesi e sottaciute su cui si è sviluppato il sistema politico durante durante tutta l età repubblicana Ciò che probabilmente sfuggiva in giudizi simili era la capacità attrattiva di un ipotesi di sviluppo tesa a costituire costituire il benessere a distribuirlo selettivamente a corporarlo corporarlo su base consensuale Si trattava di qualcosa che neanche troppo oscuramente si poneva in sintonia con l umore collettivo degli italiani in quel momento dopo i lunghi anni passati a sfogare risentimento sociale e politico politico tutto congiurava a favore di una proposta politica che desse l impressione di assecondare di nuovo la crescita crescita L abbattimento dell inflazione il ritorno delle industrie al profitto la terza Italia dell imprenditoria diffusa l industria industria oltre la siepe la direttrice adriatica di Giorgio Fuà il sommerso l occupazione informale il design il made in Italy la Borsa alle stelle e il sogno ardente del capitalismo di massa trovavano un principio di sintesi politica nella leadership craxiana E non solo Si assiste commentò uno sbigottito Alberto Asor Rosa a fenomeni
Gli italiani di destra 63 stupefacenti il deciso superamento di ogni pretesa di rappresentare la classe operaia …; il desiderio d interpretare interpretare le esigenze di benessere e di affermazione dei ceti usciti dalla rivoluzione culturale informatica e dei servizi dei decenni precedenti una sostanziale adesione alle politiche politiche di espansione capitalistica appena temperata da un giustizialismo abbastanza approssimativo Secondo la logica corsara di un partito che nega la superiorità superiorità per diritto storico dei due grandi partiti di massa Dc e Pci lo stile di governo praticato da Craxi nel quadriennio quadriennio 1983-87 appare chiarissimo nelle situazioni eccezionali eccezionali come quando blocca gli americani a Sigonella con un grugno contro grugno al telefono con Ronald Reagan Reagan Craxi l amerikano commenta allora Adriano Sofri nella Questione socialista espugna in un sol colpo il territorio territorio su cui il Pci nato col peccato originale d essere un partito di Mosca aveva costruito la sua faticosa identità il risorgimentismo l indipendenza nazionale la denuncia della sudditanza agli Usa Craxi maneggia il caso Lauro e i suoi sviluppi come capo del governo e insieme leader dell dell opposizione Il leader socialista ignora le regole bloccate del bipartitismo imperfetto taglia in due gli schieramenti sconvolge l atlantismo tradizionale degli alleati laici scopre scopre le venature antiamericane che formicolano sotto la pelle della Dc brucia la terra sotto i piedi del Pci Sullo sfondo del gruppo dirigente socialista da cui si staglia staglia il gran capo carismatico il decisionista l uomo con il suo attivismo imprevedibile sempre temerario e inventivo inventivo molto spesso predatorio Enzo Bettiza c è anche tutta la fauna dell Hotel Raphael la hall di un albergo in cui ci si può imbattere in Gianni De Michelis e in Claudio Martelli ma anche in Maria Schneider e Walter Chiari in esponenti dell aristocrazia industriale del Nord come i Crespi i Pirelli Pirelli e i Falck in una Sandra Milo languida e dolente dopo i suoi amori fra le scrivanie socialiste Ci si poteva così fare un idea della vitalità estrema di un élite politica e di un leader che non disdegnava la bel-
64 Post-italiani lezza di Moana Pozzi la santa meretrice con tutti quei dirigenti politici accompagnati o seguiti dalla fila di nani e ballerine accademici intellettuali giornalisti architetti architetti sociologi assessori promoter pierre fotografi dj soubrette soubrette vallette Affollamento normale normale umanità normale mescolanza tribale normale proprio come la qualità stilistica espressa collettivamente dai simpatizzanti simpatizzanti di un partito arrembante in cui uno degli esponenti più in vista Rino Formica il commercialista di Bari secondo secondo Nino Andreatta aveva teorizzato che la politica era sangue e merda Nella descrizione manca solo la parola chiave che impera impera oggi il cinismo Forse i socialisti non sono ancora semplicemente e felicemente cinici la baldanza di Craxi va di pari passo con l amore per i cimeli garibaldini e per certi accenti di socialismo ottocentesco Tuttavia l ostilità anzi la ripugnanza autentica da parte di un dirigente austero austero come Berlinguer un comunista che una volta aveva accomunato l eroina della Resistenza Irma Bandiera e la martire della verginità Maria Goretti era del tutto comprensibile comprensibile Ma dietro alla corte dei miracoli socialista c era effettivamente una società originale Si dice che i voti talvolta talvolta si contano e in altri casi si pesano Craxi era convinto convinto scrisse su MicroMega un craxiano tra i più ispirati Gianni Baget Bozzo che i voti socialisti fossero qualitativamente qualitativamente più pesanti di quelli democristiani e comunisti perché infilavano nell urna le biografie e le professionalità dei nuovi ceti l Italia dei finanzieri e degli yuppie dell dell imprenditorialità creativa del rischio della spregiudicatezza spregiudicatezza Era l Italia disincantata che prendeva i soldi con facilità facilità perché si era abituata a non averne bisogno e che ormai ragionava in termini di look e di appeal oltre che di terziario avanzato e di postindustriale Un Italia che fra un abbronzatura e una barca un party e l inaugurazione di un teatro un congresso di partito partito e un incontro d affari aveva scoperto che i destini di classe potevano essere frantumati dalle abilità individua-
Gli italiani di destra 65 li E che in fondo ci si poteva ancora qualificare di sinistra sinistra praticando comportamenti o formulando progetti di destra Nudi spogliati una liberazione Anche alla fine della Prima Repubblica tuttavia il dichiararsi dichiararsi di destra era soprattutto un ammicco un colpetto colpetto di gomito fra intelligenti Implicava e segnalava l idea che su certi temi risultava intellettualmente più interessante interessante la provocazion picciola antiegualitaria antisindacale antisindacale anticomunista Con il retropensiero che si continuava continuava ad appartenere a quella parte lì quella giusta senza negarsi tuttavia un anticonformismo parziale uno scodinzolio scodinzolio gustosamente reazionario che mostrava il desiderio desiderio di stupire i più timorati fra gli astanti Per esempio esprimendo opinioni anticonformiste a proposito dell a- zione della Thatcher contro il sindacato e i minatori di Arthur Scargill o di volta in volta sulla necessità del presidenzialismo presidenzialismo e l urgenza dell alternativa purché a direzione direzione socialista sulla riforma della prima parte della Costituzione Costituzione e l utilità delle gabbie salariali Ma dopo s intende dopo le elezioni del 27 marzo 1994 si affloscia il tabù culturale complessivo Sotto molti aspetti come si è detto è una sorta di liberazione Ci si ritrova nudi nudi spogliati dei panni tradizionali All improvviso è come se il fardello del passato si rivelasse insopportabile le chiacchiere derivanti dal mito del proletariato le conquiste conquiste i diritti tutto ciò che è collettivo e più indietro l intero intero vaniloquio sulla rivoluzione e le riforme la caduta tendenziale del saggio di profitto Sraffa e la produzione di merci a mezzo di merci i recuperi gramsciani come fondamento fondamento della via nazionale al comunismo e poi le grandi masse comuniste e cattoliche gli Inti Illimani e Guantanamera Guantanamera i padroni e i licenziamenti Ivan Della Mea e Cara moglie metti a letto mio figlio il territorio e il sociale il pubblico impiego come soluzione individuale per non
66 Post-italiani sfruttare e non essere sfruttati e le compagne che qualche volta la davano e troppe volte no Giù tutto via All apice dello sviluppo strappato il potere potere ai capitalisti un duro periodo di dittatura politica degli degli operai su tutta la società questo no non si potrà saltare saltare È questo il massimo di futuro che riusciamo a vedere il massimo che vogliamo vedere aveva scritto con la sua prosa dura e tesa Mario Tronti in Operai e capitale quando correva eh sì correva in senso letterale l anno 1966 nel pieno della forsennata era dei Beatles Dittatura del proletariato proletariato massimo di futuro Beatles mentre le parole cadono cadono i linguaggi collassano e la maionese eh sì impazzisce La scoperta socialista del mercato Neanche trent anni dopo altro che futuro Benvenuti nel presente Desiderano un sandwich un frizzantino una spremuta di mandarino Molti si ritrovano con la testa testa svuotata e soprattutto con il culo sulla dura terra della società capitalistica avanzata e cominciano a capire dopo che se n è parlato tanto nelle pagine di Laboratorio politico politico e Stato e mercato che cos è sul serio il postindustriale postindustriale La fregatura è colossale Michele Salvati e gli altri intellettuali della sinistra l hanno analizzato questi qua della neodestra se ne sono impadroniti Il nuovo mood che ne è derivato lo descrive con precisione precisione Giuliano Ferrara distillando dalle sue incarnazioni precedenti precedenti di comunista di grido e poi di craxiano a oltranza il verbo nichilista dei nouveaux Ho appreso che l unica filosofia filosofia praticabile è quella che deriva dai milioni di scambi casuali nel proliferare anonimo del mercato capitalistico Ai tempi del craxismo rampante Giampaolo Pansa lo aveva soprannominato Cicciopotamo socialista islamico islamico aveva attraversato l era craxiana con l improntitudine improntitudine di chi vuole sguazzare nel trash controllandolo con la solidità di una cultura e di una forma mentale costruite all interno dell élite comunista
Gli italiani di destra 67 Durante lo spettacolare quadriennio craxiano degli anni anni Ottanta Ferrara aveva scritto nel 1986 su MicroMega MicroMega Quando sento parlare a proposito di Craxi di una logica di puro potere o di uno scontro di potere provo una noia e un fastidio che nulla vale a curare Mentre a suo giudizio l interesse era tutto da concentrare sugli effetti effetti di questo scontro di potere quelli sì che mi interessano interessano … L Italia non è più democristiana La leadership governativa del partito di maggioranza relativa è e resterà in discussione da dogma si è fatta problema politico Nell Nell industria di Stato nelle banche nel sistema dell informazione informazione nell economia privata è successo qualcosa Il riassetto dei poteri amministrati per decenni in regime di condominio laico-cattolico ma sempre con una dominante dominante democristiana da nient altro limitata che da un diritto di veto comunista è il tema vero che la presidenza socialista socialista ha squadernato davanti ai nostri occhi Per giungere da una posizione socialista e prima ancora dalla tostissima scuola amendoliana a una così convinta fede fede nel mercato era stata davvero necessaria una rivoluzione rivoluzione culturale letture eterodosse il fascino dell economia supply side l equazione per cui meno tasse portano più consumi consumi e investimenti e dunque crescita chissà forse anche il residuo marxista ovviamente reinterpretato secondo cui la base economica è determinante nella comprensione dei fenomeni sociali A ciò si accompagnava inoltre la percezione percezione che uno stile un look intellettuale una deliberata aggressività aggressività nella comunicazione non escluso un fondo nichilista nichilista possono tradursi in una visione spregiudicata e in iniziative efficaci sul piano della persuasione pubblica E che il mercato sia dunque Egoismi contro la politica Sarà stato anche il peso di alcuni decenni passati a inneggiare inneggiare a tutto ciò che era collettivo di massa e unitario unitario In ogni caso la scoperta del mercato ha assunto il sen-
68 Post-italiani so di una liberazione Psicologica e di Weltanschauung La visione del mondo si trasmutava come in una dissolvenza cinematografica Svaniva l universo fordista sindacale e chapliniano delle grandi fabbriche e degli operai in tuta Scompariva la rappresentazione mentale del lavoro inquadrato inquadrato nelle linee di montaggio e insieme all incubo alienante di Tempi moderni svaporava anche il pensiero che nel lavoro organizzato fosse incorporato un potenziale potenziale di riscatto il rinvio a un futuro socialista la promessa della redistribuzione di benessere e di potere Ecco invece come in un mondo nuovo autenticamente brave huxleyano al punto giusto in uno scenario deprivato dei grandi sauri il panorama di milioni di individui scatenati scatenati nell arena braudeliana dello scambio e resi crudeli dalla dalla più recente evoluzione capitalistica competizione feroce feroce concorrenza finalmente selvaggia la solitudine che si affolla davanti a un computer i trader che disputano la drammatica o euforica partita giornaliera con le quotazioni quotazioni uno spettacolo no Ciò che resta nelle coscienze è un sentimento semiclandestino semiclandestino di privazione dal momento che il tramonto delle favole belle insieme all abbandono dei più intimi pudori comunisti o socialisti o cattolici fa emergere lentamente l esigenza di credere in qualcosa Già ma in che cosa Che cosa può suscitare una fede di qualsiasi tipo anche solo surrogatoria negli open space del lavoro psicotico Nei nevrotici atelier del glamour nazionale Nelle creative creative aziende del made in Italy Be ‘, si può dichiarare di credere credere nella democrazia liberale innanzitutto a patto però che sia interpretata come uno sviluppo consequenziale della struggle for life cioè come una partita robustamente atletica fra uno schieramento e l altro sperando di riuscire riuscire a produrre politiche di annientamento così viene fuori a dovere la partigianeria e basta con le chiacchiere untuose untuose sulla democrazia come spirito di servizio quella era roba da parrocchie e da Azione cattolica Se dev essere competizione che sia la benvenuta Que-
Gli italiani di destra 69 sta sì che è una parola chiave adatta ai tempi Divertente per giunta Se non fosse che ci si rende conto abbastanza presto che la competizione dura poco giusto i mesi della campagna elettorale e poi subentra la fatica del governare governare Ci si appassiona per qualche tempo alla storiella della della maggioranza che governa e dell opposizione che controlla controlla e si prepara a governare e per un po si tira avanti Senonché ci si accorge piuttosto in fretta che quando le elezioni danno un risultato netto come nel 2001 con la vittoria vittoria di Berlusconi l opposizione parlamentare potrà anche anche avere una fantasia politica sfrenata ma i numeri sono numeri e cinque anni da minoranza restano una fregatura solenne Intanto ciò che dura sempre se vuole il cielo è ancora lui il mercato Ora è vero che i liberisti ortodossi e integrali integrali esistono soltanto nelle università dove possono ripetere ripetere fino alla nausea che nessun pasto è gratuito a cominciare cominciare dalla cucina privata del professor Milton Friedman per finire alla mensa della facoltà e invece chi opera davvero davvero sul mercato si chiami Agnelli o Romiti Colaninno o Tronchetti Provera se può cerca di limitare la concorrenza concorrenza di addomesticarla perché fa male Tuttavia l innamoramento innamoramento italiano per il mercato è una folata intellettuale travolgente l improvviso sciogliersi di un nodo dell anima anima un vento che si porta via tutto il passato Solo qualche anno fa all inizio degli anni Novanta fra Pantere e altri animali soprattutto nelle università del Mezzogiorno si poteva assistere ad assemblee dove fra molti applausi i leaderini indottrinati dalla Sinistra giovanile si scagliavano scagliavano contro il maledetto mercato contestando con aspre parole parole l idea che ci potesse essere un cambio di fase e che la società potesse uscire dai circuiti dell assistenza statale Il massimo di futuro auspicato era un impiego postlaurea nel settore pubblico tutt al più un lavoro socialmente utile cioè economicamente superfluo anche secondo la scuola liberista più moderata Sono bastati pochi anni per far volare via tutti questi
70 Post-italiani stracci Ma per sottrarsi alle abitudini pavloviane di una vita quotidiana plasmata dai comportamenti ministeriali o parastatali alla pausa caffè alla telefonata alla mamma al ritardo tollerato degli uffici all inefficienza scontrosa dell impiegato dello sportello pubblico che alle proteste risponde Non lo sa che siamo in Italia ?, occorreva qualcosa qualcosa in più che il mercato diventasse un fenomeno di tendenza tendenza una mitologia sociale una moda accettata e cavalcata cavalcata con entusiasmo che quindi lo stile di vita dominante nell immagine collettiva fosse basato sulle icone del lusso del consumo vistoso del successo esuberante Va da sé che l euforia da mercato comporta l identificazione identificazione con i leader Si comincia con il linguaggio che è una spia infallibile e si capisce che il clima è cambiato allorché anche gli assessori delle giunte di sinistra nelle città emiliane emiliane e toscane cominciano a dire senza rossori sistema paese paese fare sistema fare impresa a farsi vedere con Il Sole-24 Sole-24 Ore sotto braccio e poi a cercare di collocare in Borsa le municipalizzate con la consulenza delle facoltà di Economia Economia che solo un paio di decenni prima erano dominate dalla dalla microeconomia di sinistra a emettere i Boc cioè le obbligazioni obbligazioni comunali a filare a Roma ogni quindici giorni per discutere con il ministro o il sottosegretario sui flussi e i residui residui di spesa e verificare il tiraggio di tesoreria Si vedono assessori ormai politicamente fuori gioco che mettono su società entrano nel giro delle consulenze e cominciano a parlare come nel direttivo della Confindustria privatizzare privatizzare vendere ridimensionare il pubblico portare in Borsa tenere il budget fare business scegliere l advisor preparare preparare il road show per la municipalizzata curare l immagine del brand nascente implementare strategie di cost saving e soprattutto fate il piacere creare valore Poi il processo di identificazione dilaga e si intensifica con l abbigliamento gli accessori le acconciature i particolari particolari Anni prima il paese era egoista per modeste ragioni ragioni di sopravvivenza Accettava di scambiare diritti contro clientelismi di ammorbidire contratti vincolanti in cam-
Gli italiani di destra 71 bio di mance Lo Stato elemosiniere aveva buon gioco nel trattare i cittadini come sudditi con la benevolenza lassista lassista del sovrano che sostituiva rapporti adulti e rivendicazioni rivendicazioni civili da età matura con la degnazione noncurante di chi eroga favori I sudditi sopportavano i treni in ritardo le informazioni assenti le poste malfunzionanti gli ospedali ospedali disgustosi perché sapevano che la perdita di un diritto diritto era il pedaggio obbligato per non dover rispettare un dovere Nel baratto implicito lo Stato di merda quello che secondo i vecchi slogan andava abbattuto e non cambiato cambiato pagava stipendi inflazionati e concedeva in cambio evasione fiscale l idraulico e l elettricista in nero il balletto balletto complice e autolesionista di fattura sì fattura no Quando gira il vento l egoismo non è più il carattere di intere fasce sociali di aggregazioni e coalizioni di interessi interessi o l intonazione complessiva di estesi comportamenti pubblici diventa lo stigma ufficiale degli individui La prima rivoluzione ovviamente la fanno le élite Le quali si accorgono subito che non è più richiesto pagare pedaggi pedaggi alle virtù tradizionali Il silenzio l understatement la sottile ipocrisia appresa nei lunghi training padronali e dirigenziali i galatei minimalisti e minimizzatori possono andare fuori corso Fino a quel momento magico il narcisismo narcisismo era una categoria comportamentale che poteva concedersi concedersi solo il compianto Gianni Agnelli l orologio sul polsino la button down con il colletto slacciato gli scarponcini scarponcini semiaperti un avvisaglia di aristocratica trascuratezza trascuratezza nel nodo della cravatta Ma dopo aver visto il big bang finanziario i grandi sogni imprenditoriali i raid continentali con la spettacolarizzazione dell economia con Carlo De Benedetti che tenta esuberanti imprese europee europee Raul Gardini che esplica tutta la sua personalità eccessiva eccessiva fra barche case e feste anche l establishment più abituato alla sobrietà capisce che lo stile è cambiato Conta poco che a fine anni Ottanta il take over di De Benedetti Benedetti sulla Société générale de Belgique si sia infranto a pochi passi dal traguardo che quasi in sincrono la Pirelli
72 Post-italiani abbia fallito l assalto alla Continental perché il modello tedesco tedesco è protezionista e quindi impenetrabile e che Gardini Gardini qualche tempo dopo abbia posto termine tragicamente tragicamente alla sua catena di exploit Ciò che conta veramente è il diffondersi a cascata di un registro del tutto inedito che fa proseliti genera epigoni Il protagonista è diventato l individuo individuo opportunamente egoista concentrato sul proprio carisma convinto delle proprie doti spregiudicato nel mostrare il proprio talento brutale nel realizzare le proprie proprie intuizioni Un simile slittamento negli atteggiamenti si riflette e si diffonde in modo meccanico nei gradi immediatamente inferiori inferiori e poi giù giù senza interruzioni Beccato con le mani sulla mazzetta Mario Chiesa il mariuolo socialista da cui scaturisce tutta la faccenda di Tangentopoli si difende come gli detta la modernità del suo spirito Ho rubato ma ero un gran manager E pensare che i moralisti veteromilanesi veteromilanesi affezionati ai cliché della borghesia illuminata al rigorismo rigorismo di Guido Rossi alle coltissime omelie antiedonistiche del cardinal Martini ma anche alla tradizione storica della fraternità metropolitana alla sfilata dei Martinitt e delle Stelline avevano visto nelle tangenti per le forniture al Pio Albergo Trivulzio una lacerazione delle regole civili oltre che politiche ed economiche L ha robàa ai vecc ha rubato rubato ai vecchi Ma nell evo postmoderno si capisce che il confronto confronto fra l anonimato di una categoria sociale declassata i vecchi della Baggina e un politicante euforizzato dalla sua hybris manageriale finisce a favore degli ultimi dei miseri soltanto se c è di mezzo un ondata antipartitica inedita Perché sarà anche vero che il sistema politico-affaristico di Tangentopoli svela uno dei più clamorosi fallimenti del mercato nel senso che la collusione fra aziende e partiti ritaglia un oligopolio molto imperfetto che avvilisce la concorrenza distorce i prezzi erige sbarramenti all entrata entrata di nuovi competitori fa esplodere i costi e alla fine riesce riesce quasi nella titanica impresa di affondare il paese Ma forse l aspetto insondato di Tangentopoli investe qualcosa
corrotto e insostenibile che fosse il sistema di Tangentopoli Tangentopoli implicava quell antico principio che le vecchie salamandre salamandre non solo democristiane chiamavano primato della politica Quell autonomia dagli schemi economicisti economicisti che consentiva a Giulio Andreotti di definire Paolo Baffi Baffi un bancario e quindi di derubricare un esponente laico della finanza e un governatore di Bankitalia ostile al patteggiamento patteggiamento con lo Ior da civil servant a impiegato o sportellista sportellista e che nello stesso tempo permetteva al ceto partitico di considerare i vincoli economici come una malleabile subordinata subordinata della mediazione politica con memorabili scenette scenette di Carlo Donat Cattin che attaccava gli industriali se appena si permettevano Ecco evaporati i partiti storici e il loro primato è inevitabile inevitabile che l unica parola chiave accettabile divenga quella del mercato Ovviamente tutto sta a intendere che cosa significa significa mercato Per i neofiti che hanno gettato al macero la loro cultura il mercato è un arena che si rivela d improvviso improvviso entusiasmante dove si può investire senza riserve l intero intero capitale di competenza maturato nella faticosa gavetta precedente e naturalmente anche il giro di conoscenze che ci si è fatti en politique Forse non pochi confondono l economia con il potere e si convincono lì per lì che l autentica sfera del possibile non è più la politica ma l area degli affari Se l opportunità opportunità è favorevole per tutto quel ceto particolare il popolo di professionisti e venditori che avrebbe composto il pri- Gli italiani di destra 73 di più profondo che non il semplice smantellamento di un metodo affaristico il pool della procura di Milano con Antonio Di Pietro in testa liquida correnti e leadership capi e gregari e contribuisce per la sua parte allo sfaldamento sfaldamento del sistema politico conseguendo anche il risultato imprevisto di eliminare la politica in quanto agenzia di regolazione regolazione del business Come disse il braccio destro di Giulio Andreotti lo scafatissimo scafatissimo Franco Evangelisti Mo te spiego er becraun Er becraun è questo che noi qua avemo rubbato tutti Ma per
74 Post-italiani mo nucleo del personale politico di Forza Italia diventa addirittura entusiasmante per gli ex comunisti ridotti allo stato laicale dal crollo dei muri per il D Alema reduce dalla City dove ha stupito la business community dichiarando dichiarando che in Italia avrà luogo una rivoluzione liberale guidata da lui e per i suoi comprimari felicissimi di farsi guidare nelle praterie dei nuovi affari Dopo essere stati esclusi per più di mezzo secolo dai salotti buoni e dai circuiti circuiti che contano devono avere provato effettivamente un senso di onnipotenza nell avere fra le mani le leve del potere economico nel vedere dal vivo le grandi transazioni transazioni rese possibili dalla contendibilità delle imprese ex pubbliche nello stringere alleanze e nel formare cordate con capitani coraggiosi come Roberto Colaninno contro quelli dell uno e mezzo per cento vale a dire il vecchio capitalismo torinese esangue sfinito e però ancora convinto convinto di poter detenere posizioni privilegiate grazie all a- lone della propria immagine storica Così quando Guido Rossi con inimitabile disprezzo altomilanese altomilanese dice di Palazzo Chigi e cioè di D Alema e del suo staff i Velardi e i Minniti che è l unica merchant bank dove non si parla inglese sta affermando anche che al governo c è una band di apprendisti stregoni tutti infatuati infatuati dall ipotesi di giocare con la scalata della Telecom come se fosse una variante moderna della presa del Palazzo d Inverno e in definitiva lo strumento postleninista che avrebbe consentito di rimodellare il capitalismo italiano ed eccitati dalla prospettiva di costruire una nuova classe classe un establishment su cui organizzare il nuovo equilibrio equilibrio fra leadership politica e ambienti imprenditoriali Il nuovo comandamento accettare l ineguaglianza Si dà il caso storicamente interessante che la Dc il partito partito subliminale degli italiani si sia disintegrata proprio nel momento in cui cominciavano a farsi marcati sul corpo del paese i segni della grande trasformazione cosicché
Gli italiani di destra 75 non si è saputo come avrebbe gestito il tramonto dello Stato sociale clientelare l emersione del popolo delle partite partite Iva i cococo il Nordest ruggente la finanziarizzazione finanziarizzazione il gonfiamento e lo sgonfiamento della bolla speculativa speculativa in Borsa Un risultato storico fra i tanti altri i democristiani però l avevano ottenuto perlomeno nel senso che hanno messo dietro l angolo non solo la destra politica ma anche gli orientamenti più esplicitamente conservatori conservatori in economia o come si sarebbe detto in seguito liberisti Ciò vuol dire che salvo qualche eccentrico tipi come Sergio Ricossa o l americanizzante Antonio Martino Martino ai tempi democristiani non si trovava nessuno che dimostrasse dimostrasse propensioni culturali riconoscibilmente marcatamente marcatamente robustamente conservatrici Ma non di rado la realtà va più veloce delle culture Succede che negli uffici dietro le scrivanie e i computer nelle sale riunioni e nei briefing dirigenziali fra le lavagne lavagne luminose e la proiezione coatta delle slides si forma la platea dei nuovi soggetti sociali In apparenza nulla di clamoroso Per gli uomini una maggiore attenzione alle cravatte alla griffe delle camicie un infarinatura di attualità attualità modaiola che consente di distinguere Brooks Brothers da Ralph Lauren un accertabile predilezione per la lampada lampada e nel caso di calvizie rasatura del cranio alla Vialli alla Gabbana alla Minniti alla Velardi alla Ronaldo Per le donne va sempre l infallibile modello manageriale manageriale di Letizia Moratti con il tailleur o la longuette le tinte pastello e il tono paternalistico e però vèri inglisc ma qua e là fa capolino qualche stilema più osé dato che la young manager capisce che può consentirsi piccole ma visibili trasgressioni a suo tempo la minigonna nera della ragazza-Confindustria ragazza-Confindustria Emma Marcegaglia non è un omaggio in chiave vintage a Mary Quant bensì l indicazione che esibirsi esibirsi è lecito sono mondanamente possibili scorci inediti della scollatura e audaci tagli delle maniche che fanno vedere vedere il muscoletto scolpito o il profilo alto di un seno che svetta grazie alla tecnologia del push-up Con il tocco colo-
76 Post-italiani rato di abbronzature che anticipano sensibilmente la stagione stagione ma soprattutto con l ostentazione di un approccio aggressivo materiale sbrigativo che lascia captare anche ai distratti un abitudine decisionista C è un messaggio Ma certo che c è e per individuarlo è sufficiente decodificare i segnali emessi forti e deboli a partire dagli indizi più esteriori Il messaggio è che tra le feste feste della signora Marilù Faraone Mennella e lo studio delle mise di Afef Jnifen la nuova classe ha completato la sua educazione politico-economica e al termine di questo processo processo di apprendimento ha imparato a non vergognarsi del potere Perciò esibisce finalmente l inclinazione al comando comando che significa la padronanza del proprio ruolo sociale e implica la disponibilità psicologica a esercitarlo questo ruolo senza remore e senza temere le ricadute nel cheap Per la prima volta nella storia pubblica del paese i registri registri comportamentali suggeriscono che l ineguaglianza è stata accettata e assimilata Non sono più necessarie ipocrisie ipocrisie pubbliche che contraddicano le convinzioni private Fino all ultima stilla di energia intellettuale Norberto Bobbio ha continuato a ripetere che la sinistra si differenzia differenzia dalla destra precisamente per il principio e la ricerca dell eguaglianza intesa come obiettivo da perseguire e come criterio che caratterizza un profilo di società desiderabile desiderabile La sociologia più recente registra invece che lo sforzo più convinto è stato condotto proprio per appropriarsi appropriarsi dell ineguaglianza per valorizzarla come connotato connotato sociale specifico e per farne un tratto della propria identità di classe Non è affatto un caso che vinte le ultime elezioni gli ambienti del centrodestra abbiano annunciato subito un programma di iniziative contro la povertà cioè a favore dei sette milioni di poveri in Italia è tipico del pensiero neoconservatore preoccuparsi degli indigenti e trascurare il problema della disuguaglianza come continua a predicare predicare non troppo ascoltato il vecchio saggio democristiano Ermanno Gorrieri Senza aggiungere che proclamare di
Gli italiani di destra 77 voler aiutare i poveri è anche un atto d accusa all inconcludenza inconcludenza dei governi precedenti che non hanno fatto niente Poveri da nascondere Piano piano emerge allora una sfrontatezza inedita fondata su un realismo politico e sociale senza riserve Poiché si sono dissolte le fisime culturali che inducevano a dichiarare l ossequio all eguaglianza si accetta il mondo così com è allargando le braccia di fronte a eventuali squilibri e asimmetrie e ammettendo di non avere la bacchetta bacchetta magica La realtà è che il mondo così com è purtroppo purtroppo senza più l accorgimento di maquillage solidaristi solidaristi è una valle di lacrime in cui occorre fare il possibile per non precipitare nel pianto perpetuo Se a noi è capitata in sorte la possibilità di stare accoccolati accoccolati al sole sulla riva meno sfortunata non è più il caso di percuotersi il petto per le nostre massime colpe Conviene farsene una ragione e pensare che va bene così d accordo la nostra assomiglierà un po alle società d ordini dell Ancien Ancien régime con scarse possibilità di valicare i confini fra i ceti ma alla lunga facciamocene una ragione Tutti vogliono vogliono viaggiare in prima … tutti quanti con il drink in mano mano anche i poveri i deprivilegiati gli underdog la sottoclasse sottoclasse i Lumpen i pensionati gli operai i frequentatori di supermercati hard discount si sono rassegnati all idea che non ci sono grandi prospettive di cambiamento in meglio e quindi il 13 maggio 2001 molti di loro hanno depositato nelle urne il proprio voto per le roi Berlusconi evidentemente evidentemente nella speranza di poter approfittare di qualche briciola briciola che cade dalla tavola di corte Non l hanno dimostrato dimostrato i politologi più raffinati che oltre la metà della classe operaia ha votato per la Casa delle libertà Ma se la società conservatrice vota per un automatismo anticomunista e consegna il proprio mandato all innovatore innovatore Berlusconi e se le fasce economicamente marginali votano per il partito del ricco il risultato è impressionan-
78 Post-italiani te Una vecchia analisi marxista direbbe che si è chiuso il cerchio e la borghesia ha insediato nello Stato il suo consiglio consiglio d amministrazione questa volta con il consenso dei sottoborghesi rincretiniti dalla propaganda In termini meno démodé e più popolari se i poveri si affidano al carisma carisma del tycoon di riflesso la classe alta si abitua nuovamente nuovamente e con grande soddisfazione al pensiero che l ineguaglianza ineguaglianza sociale è irrimediabile e che tutti i tentativi politici di correggerla sono velleitari o destinati al fallimento fallimento Perché i poveri per forza che sono poveri mangiano mangiano cose da poveri si vestono da poveri abitano in case da poveri Sono incorreggibili Non serve a niente aiutarli bisogna nasconderli Quino l ironico autore di Mafalda Perciò con le diseguaglianze sociali e di reddito occorre convivere accettarle come qualcosa di naturale Le riforme riforme sociali sono ubbie degli idealisti Inoltre i poveri non hanno più nessuna voglia di ribellarsi e moderano la loro ansia esistenziale votando per i ricchi Ergo missione compiuta Gli individui delle classi inferiori inferiori hanno portato i loro due soldi in Borsa giusto in tempo tempo per farseli depredare hanno accettato la flessibilità del mercato del lavoro si sono lasciati subordinare alla curva della produttività hanno affidato le loro scarne biografie alle agenzie di lavoro interinale E alla fine si sono convinti che l unica forma di presenza sociale praticabile è la vecchia vecchia identificazione con l aggressore sarà un delirio psicoanalitico psicoanalitico una deformazione delle identità un disarmo delle speranze collettive Sì è tutto questo C è chi vince e c è chi perde sempre gli stessi se non interviene l irrazionalità irrazionalità discrezionale della politica a rimescolare ogni tanto le carte Quelli che hanno vinto lo si vede dalle facce dalle risate dalla rilassata sicurezza dei gesti adesso non lo nascondono nascondono più hanno in mano il mazzo e distribuiscono le carte come gli pare fra di loro senza nascondere il sentimento sentimento di profonda soddisfazione che li ha pervasi Addio vecchi tempi conformisti in cui era obbligatorio sostenere che il potere faceva schifo Finito il tempo degli
Gli italiani di destra 79 uomini contro degli intellettuali scomodi degli imprenditori imprenditori inquieti Adesso il potere si può mostrare senza infingimenti piace anche di riflesso ai vacanzieri un po sfigati che si precipitano al Billionaire e sul molo di Poltu Quatu a vedere le barche dei fortunati per contemplare contemplare abbronzature africane collane maschili da spiaggia denti di squalo e svettanti prodigi mammari Per ammirare ammirare se possibile una mano di Flavio Briatore sul culo di una stellina televisiva qualsiasi da quando Naomi Campbell Campbell gira al largo Se dovesse accadere se si ha la fortuna di intercettare un gesto padronale una trovatina di sesso spiccio un colpo di volgarità eccellente vorrà dire che si è avuta la chance di condividere un gesto simbolico della nuova Italia il paese che alla fine è riuscito a sostituire la lotta di classe con il feticismo dei guardoni Come programma una benevola negligenza Eppure nonostante tutto questo spettacolo di massa per riscontrare sul campo aspetti riconducibili a una visione di destra serve a poco addentrarsi in un ideologia proprio perché la copertura democristiana e laica aveva neutralizzato neutralizzato le propensioni culturali di marca conservatrice Anche Anche il fortissimo impulso deregolatore dell era Reagan era stato normalizzato negli scetticismi romani e nelle abitudini abitudini lasche delle partecipazioni statali oltre che in qualche convegno alla Luiss e nelle conversazioni dell establishment establishment Una volta collassata la Prima Repubblica l embrione bipolare aveva cominciato a crescere e si era delineato un primo abbozzo di schema contrapposto ma ancora adesso adesso il risultato più maturo è rappresentato tutt al più da una dislocazione topologica o topografica si è di destra perché non si è di sinistra L identificazione culturale è pur sempre un vezzo da piccoli club esclusivi e abbastanza marginali La filosofia berlusconiana ha avuto un peso significativo significativo nel tratteggiare le linee di schieramento e nell approfondirle approfondirle con alcune ovvietà culturali improbabili sotto
80 Post-italiani il profilo programmatico eppure elettoralmente utilissime utilissime A parte Roberto D Agostino che aveva pubblicato in tempi non sospetti il cult Si può vivere e bene senza i comunisti comunisti soltanto un uomo che aveva vissuto emotivamente il conflitto politico del 1948 quello scontro di civiltà esemplificato esemplificato dallo slogan Nel segreto della cabina elettorale Dio ti vede e Stalin no poteva ripescare armamentari antimarxisti antimarxisti che sembravano in disuso E solo un abile propagandista propagandista della libertà poteva inventarsi a partire dal 1994 una campagna ideologica permanente che sistemava sistemava dalla parte giusta De Gasperi Sturzo e perfino l austromarxista austromarxista Saragat insieme con Emilio Fede e sul versante sbagliato tutti gli adepti di un ideologia criminale con il comunismo raffigurato come ontologia del male Nemmeno il Craxi più energetico avrebbe potuto condurre condurre meglio questa battaglia dato che almeno in teoria l antistalinismo socialista era riconducibile a una dialettica dialettica per la leadership dell alternativa di sinistra Nel frattempo frattempo in attesa di declinare il mitterrandismo in veste italiana Craxi faceva il possibile per strappare quote di potere all alleato-rivale democristiano Ma guai a definire Bettino un destro Scommettitore freddo e fortunato nel referendum sulla scala mobile del 1985 nazionalista nel caso Achille Lauro decisore di ultima istanza negli anni di governo in cui la nave va capacissimo di lacerazioni politicamente sanguinose come quando stracciò a freddo il patto della staffetta con un De Mita sbalordito e incredulo incredulo Tutto vero Eppure Craxi era legato anche a un idea romantica del popolo e delle classi sociali e a quella così sentimentale della conquista del potere da sinistra magari magari con i ceti yuppie a fare da avanguardia alle vecchie fiumane fiumane di Pellizza da Volpedo Nella sua concezione invece Berlusconi puntava esplicitamente esplicitamente sull anticomunismo scommettendo che esistesse esistesse ancora un lascito quarantottesco qualcosa di simile a una frattura psichica se non visibilmente politica che serpeggiasse serpeggiasse un rancore un astio covato nelle famiglie una
Gli italiani di destra 81 diffidenza silenziosa ma perdurante Prospettava agli italiani italiani la minacciosità di un esercito avverso composto dalle toghe rosse dalle sinistre con quel che di numeroso e vagamente inquietante questo plurale si tira dietro e naturalmente naturalmente dai comunisti infine ai nostri giorni da una sinistra non ancora democratica In questo modo mandava mandava all aria facendoli volare come scampoli della storia quasi tutti i criteri di convivenza consociativa e no che erano stati progressivamente riconosciuti dalla prassi la costituzione materiale nel lessico di storici e giuristi durante durante alcuni decenni di vita repubblicana Che fosse una fotografia decisamente pubblicitaria era evidente da subito subito che risultasse efficace la dice piuttosto lunga sulle ecchimosi ecchimosi ideologiche ancora accertabili nel corpo sociale italiano Più ancora la visione di Berlusconi offriva un mastice potente non tanto alle idee quanto ai tipi sociologici più diffusi e ai comportamenti più radicati Che cosa avrebbe riunito di nuovo l Italia del pentapartito dopo la fine della grande mamma democristiana La risposta era semplice in primo luogo una benevola negligenza verso le più classiche classiche attitudini particolaristiche Un atteggiamento di governo governo in buona sostanza che guardasse con indulgenza sottaciuta all indole dei cittadini Alle loro diffidenze verso verso la dimensione pubblica agli egoismi di corporazione alle elusioni fiscali all irritazione provocata dai rigorismi e dagli eccessi normativi ai disturbi somatici generati dall dall intrusività dei legislatori all invidia per la capacità altrui di sottrarsi all imperio delle regole Epopee padane Ma chissà se tutto questo sarebbe stato sufficiente Secondo Secondo alcuni politologi occorreva che il centrodestra desse desse vita a un mito fondante in grado di costruire un appartenenza appartenenza e un identità offrendo a una società atomizzata dall esplosività anarchica del mercato un valore unitario
82 Post-italiani una radice simbolica un complesso di credenze sufficientemente sufficientemente caldo per determinare il prodigio di una fusione fusione integrale fra classe politica e popolo A dire il vero il primo a inventare una mitologia di destra destra non è Berlusconi È Umberto Bossi Il capo dei barbari barbari come li chiamò Giorgio Bocca non si è mai accontentato accontentato di raccogliere semplicemente la protesta del Nord industrioso e vessato dalle pratiche romane il disprezzo verso il Palazzo l opposizione istintiva contro Roma ladrona ladrona Altrimenti come ha riportato Antonio Carioti nel saggio Maledetti azionisti sarebbe stato vero il giudizio piuttosto ottimistico sui militanti leghisti espresso sempre sempre da Bocca nel 1993 allorché gli uomini della Lega conquistarono conquistarono il comune di Milano Sono professionisti manager manager piccoli e medi imprenditori che hanno una visione anglosassone della società Poca ideologia grande partecipazione partecipazione al mutamento Più spazio all individuo contro l invadenza dello Stato Una mentalità pragmatica laicoprotestante laicoprotestante quasi giansenista non molto distante da quella dei Norberto Bobbio e dei Vittorio Foa di cinquant cinquant anni fa E nemmeno il federalismo con l idea sottesa della spartizione spartizione dell Italia in tre spezzoni sviluppata da Gianfranco Miglio era sufficiente per mobilitare l animo nordista azzeccata azzeccata o sognatrice che fosse la sintesi sociologica di Bocca Bocca Il richiamo alla secessione era un leitmotiv certo più vigoroso vigoroso poiché chiamava a raccolta un effettiva densità di sentimenti antistatali e un fondo oscuro di risentimenti antimeridionali antimeridionali ma un animale politico come Bossi non poteva poteva accontentarsi di soluzioni negoziali cioè di artifici tecnico-istituzionali tecnico-istituzionali da codificare in articoli e commi di legge Ci voleva una carica istintuale un crogiuolo di ribellismi ribellismi esemplificato magari da quei matti e disperati i Serenissimi che nel maggio 1997 erano andati alla conquista conquista del campanile di San Marco con un furgone trasformato trasformato nella parodia di un tank Vale a dire che per una mobilitazione efficace la spinta secessionista doveva as-
Gli italiani di destra 83 sumere l aspetto di una separazione netta e possibilmente conflittuale in ogni caso chirurgica dallo Stato popolato e amministrato da los italianos Occorreva in sostanza la prospettiva di un Nord in canottiera che si staccava dalla penisola amputava la cancrena cancrena e spiccava il volo verso l Europa a raggiungere regioni regioni fortunate come il Tirolo e la Baviera e che nel contempo contempo marameo riempiva di contumelie gli italioti rimasti presumibilmente sbigottiti nel contemplare la spettacolare fuga della Padania dalla palude mediterranea mediterranea È per questo che Bossi dedica un attenzione acutissima alla creazione dell identità padana Nell invenzione celentanoide celentanoide di storie immaginarie leggende metropolitane rifritte rifritte e fattoidi geopolitici infantilmente epocali l Umberto Umberto è senza dubbio di una creatività sperticata sia quando si appropria dell eroe scozzese Braveheart e ne fa l emblema emblema dell orgoglio nordista sia allorché modella gli aspetti esteriori dell identità leghista dalle camicie verdi alla cerimonialità cerimonialità degli appuntamenti nella spianata di Pontida Le parole di Bossi seguono le coordinate di un mondo adolescenziale e salgariano alle quali riesce difficile applicare applicare le categorie degli adulti aveva commentato Andreatta Andreatta nel 1995 prendendo nota con incredulità delle fantasticherie del capo leghista C è chi è pronto a scommettere che dietro il cantante Donato Donato presentatosi senza fortuna nel 1961 al Festival delle voci nuove di Castrocaro si nascondesse proprio il futuro capo leghista A parte le splendide storielle sulle tre feste di laurea che organizzò senza mai essersi laureato e sul suo faticoso curriculum professionale negli archivi si trova anche anche traccia della sua lontana attività di poeta in un dialetto lumbard davvero profondo Duman vo cà e apena podi / vo in stabiliment a licenziarm / Vagan da via ul cü i padron padron / … Voeuri stà su in casina / mungh i vach / sternì la stala / che can la vegn la me troeva induèe / sun nasüü a marscì denda la palta
84 Post-italiani A sua volta Gianfranco Miglio ha confessato il suo legittimo legittimo sconcerto per la cultura del capo nel diario segreto segreto dei miei quattro anni sul Carroccio Io Bossi e la Lega Lega Io non sono mai riuscito a capire quali letture abbia fatto il segretario nella sua biografia sostiene di avere ” divorato divorato ” Pareto Weber Adorno Marcuse Cattaneo Gioberti Gioberti Hamilton eccetera Ma nelle moltissime conversazioni conversazioni che ho avuto con lui non ho mai trovato neanche le più modeste tracce di quei contatti intellettuali fatta eccezione eccezione forse per qualche mal digerito ricordo di Marcuse … Del resto il bisogno di rappresentare la realtà in modo fantastico emerge anche quando Bossi deve formulare una diagnosi politica infinite volte ascoltata con impazienza impazienza un analisi dei problemi concreti e delle prospettive che gli proponevo il segretario mi interrompeva con una frase abituale ” Ti sbagli il problema è un altro “, e cominciava cominciava subito a costruire un immagine complicata e cervellotica cervellotica della realtà politica in cui si intrecciavano complotti complotti macchinazioni perverse e immancabili gli interventi dei ” servizi segreti “. Questa fumigazione affabulatrice è in attività costante Senza che nessuno gli mandi i carabinieri Bossi fonda un parlamento padano a Mantova e un governo della Lega a Venezia chiama suo figlio Eridano riprendendo il nome mitologico del Po e soprattutto non manca mai di romanzare romanzare la storia con ricostruzioni da dietrologo da caffè Sono Sono generalmente fiction sensazionali in cui hanno larga parte complotti globali di logge massoniche regie occulte della grande finanza alleata con viscidi esponenti vaticani vaticani manovre ai danni del popolo condotte da imprendibili gnomi mondialisti e da mafie plutocratiche Se occorre si riappropria dell intima poesia del dialetto per infilzare i suoi avversari crocifigge il democristianissimo democristianissimo Pier Ferdinando Casini come carognitt de l uratori uratori in un assemblea a Curno eccita gli astanti con gesti evocativamente maschilisti cioè roteando l avambraccio all indirizzo di una socialista extralusso Margherita Boni-
Gli italiani di destra 85 ver Cara bonassa sta tranquilla non prendiamo le armi noi della Lega Siamo armati bene noi con questo manico qui neanche dieci anni dopo se la ritrova al fianco nel governo del Silvio In precedenza aveva minacciato con la più genuina souplesse di raddrizzare la schiena a un magistrato si era concesso argute divagazioni sul costo irrisorio irrisorio delle pallottole e non aveva mancato di alludere ripetutamente alla possibile discesa a valle del popolo della Bergamasca per sistemare una volta per tutte le cose senza tante fisime Il popolo naturalmente se ne frega dei vastissimi affreschi affreschi dipinti dal Senatur sghignazza degli insulti che ha riversato riversato nel tempo con equanimità sui comunisti e sulla porcilaia fascista sul Berluscaz e sui vescovoni e sarebbe sarebbe semmai più incline ad appoggiare le attività contro le africane praticate empiricamente dall inflessibile Borghezio Borghezio Tuttavia Bossi deve avere ben chiaro in mente che senza una fede anche la politica più estremista è un processo destinato destinato a isterilirsi Se ne accorge allorché dopo il ribaltone che detronizza un Berlusconi attonito groggy e inferocito come un pugile sorpreso da un diretto invisibile Forza Italia Italia sembra pronta a fagocitare le schiere parlamentari della Lega Resiste sull orlo del dramma si fa battezzare da D A- lema come una costola della sinistra e superata faticosamente faticosamente la crisi mentre ancora ha il respiro affannato del sopravvissuto sopravvissuto politico rilancia con un bluff sensazionale la cosiddetta marcia sul Po di metà settembre 1996 In quel momento Bossi ha una sola vera idea in testa una minaccia basata su un teorema indimostrabile e cioè la Lega Lega è in apparenza un movimento minoritario ma al momento momento buono in un referendum per esempio i numeri del consenso leghista potrebbero trasformarsi in un incontenibile incontenibile fiumana indipendentista Così il Bossi panteista apre il weekend più lungo della sua vita alle sorgenti del Po sul Monviso a Pian del Re annunciando un evento atomico atomico l indipendenza della Padania dall Italia Con un ampolla celebra qualche rito pagano celtico
86 Post-italiani tanto per irritare l intero episcopato italiano da Ruini a Martini e poi scende a valle aspettando i convenuti dal monte e dal piano Il bluff potrebbe riuscire se effettivamente effettivamente il padre Po venisse invaso da fiumane di popolo leghista leghista ma in genere la presenza è sparuta talora anche malinconica Per lunghi tratti sugli argini e nelle golene da Borgoforte a Ostiglia di secessionisti se ne vedono pochi pochi C è la Lega dei militanti con le bandiere i fazzoletti e le camicie verdi ma latitano le famiglie e i simpatizzanti Manca proprio il carattere di scampagnata di festa popolare popolare anche perché nulla è più triste e frustrante di una manifestazione di popolo con poco popolo Si capisce bene in quel momento che la secessione in quanto principio di azione politica immediata viene sostenuta sostenuta solo dagli ultrà mentre la zona grigia del nordismo nordismo è più incline semmai a praticare un attendismo opportunista opportunista Alla Lega in quella domenica di settembre mentre a Venezia Bossi fa cose tra il farsesco e il solenne come leggere la dichiarazione d indipendenza della Padania Padania comunicare la lista dei ministri del governo padano e ammainare il tricolore per sostituirlo con la bandiera della Padania bianca con il sole celtico verde sono mancate le città i moderati gli incazzati generici Quelli che avevano usato le invenzioni smisurate di Bossi dandogli corda e lasciandogli interpretare con il suo massimalismo estemporaneo estemporaneo il loro disagio reale e le loro insofferenze tutt altro altro che immotivate Idealmente e politicamente la Lega finisce qui il resto sono sono cascami di un avventura davvero adolescenziale che ha avuto l unico scopo di dimostrare come in un paese evoluto sia possibile proporre l avventurismo come risposta razionale razionale e praticabile ai problemi concreti del paese Che la Lega alle elezioni del 2001 non riesca nemmeno a superare la soglia di sbarramento del 4 per cento è nell ordine delle cose La capacità pratica e negoziale di Bossi il suo contratto contratto con Berlusconi le assicura parlamentari e ministri ma la vena mitopoietica di Bossi continua ad agire solo minac-
Gli italiani di destra 87 ciando sconquassi che non avvengono mai e accettando di fungere da appendice popolana del Cavaliere Per un padano contemporaneo risulta più utile seguire la scia di Forza Italia con il Cavaliere che si sbraccia scamiciato scamiciato e complice dalla trincea del lavoro e Giulio Tremonti Tremonti che dissemina opportunità di defiscalizzazione con il piglio piglio di un commercialista prestato al governo È una via più semplice e più riconoscibile senza quel corollario di leggende leggende e il peso di un folklore mitizzato Si devono far funzionare funzionare fabbriche laboratori artigiani garage incrementare incrementare produzioni in outsourcing esportazioni di ami da pesca o termosifoni o scarpe finto-griffate in Giappone bisogna stipulare stipulare contratti e visitare l amante ucraina volendo mica c è tempo e voglia di salire su un pullman e partecipare ai colossali récits di Pontida fra le bandiere sventolanti e l odore odore di salsicce bruciacchiate con il contorno di casalinghe che urlano a tutto spiano giurando sul genio se non sulla divinità del Bossi Parole parole parole di un ex fascista È vero che per un italiano schiettamente di destra ci sarebbe sarebbe a disposizione Alleanza nazionale se qualcuno sapesse sapesse qual è in effetti il suo statuto ideologico Ma dato che il partito di Gianfranco Fini è un entità in costante evoluzione evoluzione fluida a seconda delle opportunità individuate dal suo capo è difficile considerarla la casa possibile di un italiano italiano felicemente contemporaneo e sull onda Non sarà un caso se Fini è andato in giro per anni con un cappotto di montone davvero impresentabile e se dicono che possieda la bellezza di seicento cravatte tutte verosimilmente sbagliate sbagliate La sua mitologia come il suo stile è in perpetua metamorfosi metamorfosi Dal neofascismo al postgollismo e allo chiracchismo chiracchismo non ha conosciuto interruzioni Oggi applaude la vittoria elettorale di qualsiasi destra americana o europea cristiano-democratica conservatrice liberista protezionista protezionista purché implichi la sconfitta di una qualche sinistra
88 Post-italiani Difficile anche dire che cosa sia rimasto delle formule un po acrobatiche enunciate all assemblea fondativa di Fiuggi del gennaio 1995 in cui si prometteva un partito in grado di coniugare all italiana autorità e libertà ispirato a una cultura che raccoglie in modo eclettico i nomi più disparati disparati secondo il verdetto di Gian Enrico Rusconi i nomi nomi effettivamente disparati sono quelli di Schmitt Pareto Mosca Michels Sturzo Rensi Tilgher Gentile Spirito Prezzolini Papini Marinetti Soffici Evola d Annunzio e incidentalmente ci chiediamo che cosa ci sta a fare Gramsci Gramsci Dai lavacri di Fiuggi è emerso il corpo di un partito degli italiani cioè potenzialmente di tutti gli italiani tranne quelli che si rifiutano insofferente alle divisioni faziose organicista in cui l insieme è più importante delle parti e Menenio Agrippa ha sempre ragione In quel corpo è rimasta una certa dose di legge e ordine che piace a una fascia di società onestamente vecchio stampo intimorita intimorita dall immigrazione e dall insicurezza nelle città amplificata dall informazione Nei discorsi politici si avverte di continuo come sia malleabile malleabile il pensiero di Fini magistrale nell adattare le parole a realtà che culturalmente sfuggono ai suoi uomini Alleanza Alleanza nazionale è il partito di un giusto mezzo faticosamente faticosamente raggiunto restando all estrema destra della coalizione coalizione berlusconiana dato questo miracolo geometrico non può possedere idee che vadano al di là della conservazione di un impianto nazionalista non è mai sembrata in grado di proporre alcunché di rilevante in chiave riformatrice oscilla fra il liberismo e la protezione fra la destra sociale e cristiana testimoniata dalle facce popolari di Storace e Alemanno e l obbligo ufficiale dell adesione gregaria alle politiche e alle gelide retoriche di Tremonti È vero che nonostante le ripuliture grosso modo liberali nel corpo del partito permangono incrostazioni vistosamente vistosamente nostalgiche come lo sgangherato merchandising dei feticci fascisti registrato con effetti perfino comici al congresso congresso di Bologna del 2002 E che una delle più famose gag del
Gli italiani di destra 89 governatore del Lazio A Stora ‘, di qualcosa de destra !, e lui un po autoironico e un po partecipe fino alla commozione commozione A froci !) ha come risvolto le affermazioni di Fini contrarie alla possibilità che un gay dichiarato faccia il maestro maestro di scuola Questo significa che sotto la superficie cangiante cangiante rimane una natura irreprimibile nella sua sincerità È anche vero che il camaleontismo finiano non riesce a cancellare le esternazioni di dirigenti come Mirko Tremaglia Tremaglia il ministro fascista con il coeur in man che va in pellegrinaggio a el Alamein e rimpiange che l eroismo degli degli italiani non sia stato sufficiente a rovesciare le sorti della seconda guerra mondiale a suo avviso sarebbe stato meglio vincerla quella battaglia Se si passava a el Alamein Alamein … si poteva capovolgere la situazione con chissà quali vantaggi per la civiltà occidentale oppure che si ribella ribella il ministro per gli italiani nel mondo fino al mal di pancia quando Fini si fa intervistare dal quotidiano israeliano israeliano di sinistra Ha aretz e finalmente chiede scusa per le leggi antiebraiche del 1938 che ne sa il ragazzo di quella quella storia anzi dell autobiografia della nazione Le cerimonie nei sacrari della Rsi fra braccia tese e labari labari con le messe di suffragio affollate di reduci nostalgici e cappellani intestarditi nella vecchia fede sono segnali che indicano come l innegabile successo di immagine del leader leader di An e l ampia preferenza assegnatagli dalle coorti giovanili siano in misura determinante il prodotto di fattori fattori extrapolitici della sua apparente semplicità di giudizio giudizio di una presunta chiarezza delle espressioni che in realtà è un evasività fatta di un continuo equilibrismo sulle sulle parole Parole al quadrato parole al cubo una metafisica della loquacità con mediazioni retoriche continue unite a inflessioni inflessioni studiate della voce per trasmettere convinzione e sicurezza Per cui riesce difficile pensare che questo leader perpetuamente provvisorio che per sfiducia nel cambiamento cambiamento si è opposto a tutte le decisioni cruciali prese dall dall Italia moderna rifiutando l Europa di Maastricht e com-
90 Post-italiani battendo disperatamente quasi fosse una lotta per la sopravvivenza sopravvivenza il sistema maggioritario possa qualificarsi in seguito come il possibile portavoce di un paese che vive vive la propria modernizzazione con cadenze frenetiche La duttilità tattica consentirà a Fini di diventare un fondamentalista fondamentalista del maggioritario uninominale pura e a turno secco all inglese !) e poi di assumere la rappresentanza rappresentanza italiana nella Convenzione europea di passare dal dipietrismo assoluto e da un sostegno entusiastico ai magistrati magistrati Francesco Borrelli in testa a una posizione più sfumata e politicista secondo cui se Dio vuole la corruzione corruzione c era e aveva condannato a morte il sistema politico politico salvo che alla lunga il pool milanese colpì da un lato e chiuse gli occhi dall altro accanendosi su alcuni settori politici e risparmiandone altri Ma proprio per questi equilibrismi il suo ruolo politico potrà essere tutt al più quello di un rassicuratore di seconda seconda istanza un passo indietro rispetto alle avanguardie forziste forziste Se nel brulicare della società c è una turbolenza iperbolica iperbolica Fini e An vogliono rappresentare un elemento di saldezza un ubi consistam una tradizione il più possibile ferma Il vecchio-giovane fascista del 2000 il sodale di Le Pen nelle trattorie romane il celebrante entusiasta del settantesimo settantesimo anniversario della Marcia su Roma a Piazza Venezia Venezia nel 1992 l aedo del Mussolini massimo statista del secolo si è trasformato in un politico puro e disincarnato tutto teso a occupare spazi di potere che dalle postazioni conquistate emette una serie di segnali insieme moderati e ambigui Si impegna con professionalità ad attenuare sia le pulsioni pulsioni antistatuali degli alleati leghisti sia le eccentricità leguleie leguleie degli ex marxisti di Forza Italia e nel medesimo tempo compensa gli orientamenti schiettamente forcaioli della base sollecitando e intensificando le mobilitazioni conflittuali contro gli avversari politici e quando è il caso come nei giorni del G8 a Genova esprimendo la sua robusta robusta vena poliziesca Rende tutto l omaggio che può alla
Gli italiani di destra 91 dottrina sociale della Chiesa e al magistero di Wojtyla è fatto così culturalmente deve personalizzare sempre e quando dice Wojtyla intende il cattolicesimo così come quando dice D Alema intende i Democratici di sinistra e tuttavia non esita ad accarezzare nel verso del pelo l e- lettorato che mugugna e recrimina non proprio cristianamente cristianamente contro gli immigrati e il disordine che provocano scoprendo i canini verso l amnistia e l indulto nonostante gli auspici in proposito di Wojtyla Per qualcuno Fini è l uomo politico più moderno anzi più attuale in circolazione proprio perché è sradicato da qualsiasi convinzione che non provenga dal ripostiglio retorico del patriottismo da cui trae gli strepiti contro il cambio di nome di piazza della Vittoria a Bolzano per far vedere chi siamo ai tirolesi e l enfasi ormai un po manierata manierata sulla nazione e sull Italia che deve contare di più in Europa Ma può anche essere che il suo collocarsi ecletticamente oltre cioè lontano dal ribollire dei conflitti conflitti fuori dai dilemmi postfordisti sia l indizio di un mestiere mestiere troppo astratto e distaccato Francesco Cossiga ama citare spesso Max Weber sulla politica als Beruf come professione professione e vocazione La professionalità di Fini è chiara ma la vocazione è ancora incerta fra il populismo e un ruolo esplicitamente istituzionale Fra la stanza dei bottoni bottoni e l abulia di un leader che come si lamenta con la Repubblica Repubblica un colonnello campano di An dopo le elezioni elezioni amministrative del maggio 2003 se ne sta chiuso tutto il giorno a Palazzo Chigi dicendoci che non ha mai tempo poi lo trovi che sta lì in ufficio a guardarsi il football americano in tv Così l immagine di Alleanza nazionale si situa fra i gessati improbabili degli ex marginali assurti al ruolo di nuovi boss di provincia e l incisivo annerito da deputato questore eletto nel proporzionale Pietrangelo Pietrangelo Buttafuoco le borgate a suo tempo battute sistematicamente sistematicamente e fascisticamente da er Pecora le ascelle virilmente virilmente sudate classificate come stigma politico di autenticità da Marcello Veneziani l arte muta e cattiva
92 Post-italiani dello spoils system e il profilo distante e sfumato di una destra destra intonata a un sussiego europeo E quindi l identità oggettiva degli ex fascisti trascolora nell indistinto in una sospensione permanente fra una determinatissima vocazione alla politica e l imprendibilità imprendibilità del messaggio e dell eventuale programma Che qualcuno qualcuno possa scaldarsi per i successi di An è assai dubbio così come è dubbio che a parte Fini e i suoi qualcuno possa deprimersi per i fiaschi che puntualmente seguono le più accese aspettative di vittoria Leo Longanesi faceva dire a Mussolini che il fascismo è pragmatismo assoluto trapiantato in politica A dispetto delle revisioni ideologiche ideologiche il paradigma sembra applicabile anche al postfascismo postfascismo Ma il mito politico il grado d incandescenza della politica quello non si vede e si capisce che è già accasato da qualche altra parte Il Cavaliere versatile Neanche a ripeterlo la fusione simbolica è avvenuta a caldo con Forza Italia perché Berlusconi il mito riesce a produrlo lì per lì ed è più che un mito è il quadro vivente di un miracolo È la personalità stessa proteiforme del Cavaliere Cavaliere a illustrare ogni possibilità d identificazione in un tableau tableau che comprende quasi tutte le figure e le funzioni sociali sociali dell Italia coeva il milanese alla mano il self-made man l imprenditore di successo stratosferico il collega di partita Iva il presidente operaio il muratore anzi il magutt con la cazzuola e la bustina di carta da giornale in testa il cantante confidenziale il paroliere il barzellettiere da convention il venditore tutto sorrisi inesorabilmente persuasivi il buon padre di famiglia lo sposo esemplare il figlio sicuramente prediletto dalla cara mamma e poi l uomo che dà del tu ai Grandi eppure non disdegna di discutere di calcio con l autista autista lui il padrone del Milan il maestro di tattica l eversore eversore politico-calcistico del cretino Dino Zoff che non ha fatto fatto marcare Zidane il compratore di Nesta …
Gli italiani di destra 93 Solo una formidabile capacità camaleontica poteva realizzare realizzare l impresa di un uomo che si fa partito e poi riesce a trasformare questo partito in un amplissimo pezzo di società società raccogliendo voto d opinione e voto di massa voto d interesse e voto ideologico voto postmoderno e voto nostalgico Dentro il melting pot di Forza Italia ci sono tutte tutte le fasce socioeconomiche rappresentabili e poi i credenti credenti e gli agnostici i moderati e gli estremisti con un corredo di liberali per natura e di liberali acquisiti È questo questo l interclassismo in cui secondo Baget Bozzo si è reincarnato reincarnato lo spirito esalato dall ultima Dc Sarà ma con una specificazione ulteriore e terribilmente moderna Berlusconi Berlusconi non si è limitato a rastrellare il consenso della borghesia borghesia media e medio-alta ma ha operato lo sfondamento più impressionante sul fronte dei ceti non privilegiati Lo si era capito già nel 1994 quando i candidati della sinistra sinistra raccontavano sconsolati che visitando i supermercati supermercati per fare la campagna elettorale fra la gente si trovavano trovavano davanti frotte di operai in fila alla cassa i quali al vederli passare fischiettavano belli ironici l arietta dell inno inno di Forza Italia con effetti molto depressivi per gli uomini uomini della gioiosa macchina da guerra Oppure bastava controllare come avevano votato nel 2001 i pensionati iscritti alla Cgil per scoprire che anche lì le preferenze per Berlusconi erano alte troppo alte per non essere rivelatrici rivelatrici di un fenomeno imprevisto Uno studioso dell Istituto Cattaneo di Bologna Piergiorgio Piergiorgio Corbetta ha provato a spiegare l arcano sul Mulino maggio-giugno 2002 mettendo in chiaro il problema centrale centrale ad un anno e oltre dalle elezioni c è un interrogativo interrogativo grande come una casa sul quale gli analisti politici non hanno ancora saputo dare una risposta convincente come mai la parte politica che si è presentata agli elettori come l espressione della modernità del Paese dei ceti emergenti delle zone vitali della società e dell economia italiana l interprete interprete della voglia di cambiamento ha invece raccolto i propri consensi fra i ceti sociali più marginali e tradiziona-
94 Post-italiani listi nell Italia periferica che va dalla casalinga di Voghera al pensionato di Tricase ?. Osservando al microscopio i voti voti di Forza Italia Corbetta ha scoperto che in quell elettorato elettorato si registra una quota elevata significativamente più alta rispetto al centrosinistra di gente che vive fuori dalle grandi grandi città anziani casalinghe persone completamente disinteressate disinteressate alla politica non lettori il 36 per cento non legge mai un quotidiano il 78 per cento mai un libro mentre il numero di diplomati e laureati è di circa 20 punti percentuali percentuali più basso rispetto all Ulivo La prima conclusione di Corbetta è che l elettorato forzista forzista ha una connotazione forse inattesa ma precisa che è data dal segno della perifericità generazionale sociale geografica culturale politica Dopo di che tuttavia scatta un altra domanda perché queste categorie sociali hanno scelto Berlusconi La spiegazione si presenta difficile commenta Corbetta Indubbiamente Berlusconi ha rappresentato rappresentato per molti versi ” il nuovo ” della politica italiana italiana nella persona nello stile nella caratterizzazione leaderistica leaderistica nel modo di comunicare nei punti di riferimento culturali e sociali Non si può immaginare nulla di più lontano dallo stile sommesso dalla leadership policentrica policentrica dalle mille ambiguità e mediazioni dall interclassismo naturale della vecchia Dc Per cui appare difficile spiegare il fatto che proprio l elettorato più tradizionale e moderato moderato abbia operato una scelta per la novità A meno che non di cambiamento e di innovazione si tratti ma in ultima analisi di conservazione nel senso che ” il nuovo ” non sia in realtà un veramente nuovo ma sia ” un vecchio “. O comunque comunque che anche qualora rappresenti programmaticamente programmaticamente e culturalmente un ” nuovo “, non sia stato scelto per la novità che esso rappresenta ma per motivi diversi ed assai più tradizionali In sintesi che ” il nuovo sia stato scelto per motivi vecchi “. Quanto ai principali temi della proposta politica di centrodestra centrodestra cioè la riduzione delle tasse la privatizzazione della sanità la libertà delle imprese di assumere e licen-
Gli italiani di destra 95 ziare l esito dell indagine è nitido nella sua schizofrenia almeno la metà di chi ha votato centrodestra ha scelto questo schieramento senza condividere le posizioni politiche politiche e programmatiche dello schieramento votato senza condividere quindi quell ispirazione di fondo di carattere liberista che rappresenta l aspetto più nuovo della proposta proposta berlusconiana E la conclusione è piuttosto secca dal momento che c è una notevole quota di elettorato di centrodestra centrodestra probabilmente addirittura maggioritaria che ha votato per motivazioni preesistenti a Berlusconi stesso stesso e che nulla hanno a che fare col suo progetto di ” seconda seconda ricostruzione italiana “. E allora perché Perché dice Corbetta scrutando i suoi dati Berlusconi ha sbandierato il suo modello dell impresa impresa privata contrapponendolo alla burocrazia statale ha invitato D Alema ad ” andare a lavorare ” accusando nella nella sostanza tutti i politici di essere dei parassiti sociali presentandosi come il grande semplificatore che risolve le situazioni decidendo senza pastoie burocratiche il leader che parla al popolo senza mediazioni istituzionali e così facendo dà corpo e cuore voce e veste politica alla diffidenza diffidenza storica della cultura italiana nei confronti del sociale sociale organizzato della politica e dei politici Siamo sempre nei pressi dell Italia antichissima di Banfield e del familismo familismo amorale Infatti osserva ancora Corbetta Visto dall dall angolatura del familista amorale l elemento chiave del messaggio berlusconiano non è il liberalismo semmai utilizzato come immagine di facciata ma piuttosto l individualismo individualismo egoistico di chi vede solo il proprio particulare è diffidente verso le idee generali insofferente a regole che limitino la sua libertà contrario ad imposte che servano servano a finanziare realtà a lui estranee visceralmente avverso avverso ai sindacati i partiti la sinistra Evidentemente a Berlusconi è riuscita molto bene la mobilitazione mobilitazione in chiave di antipolitica e insieme di anticomunismo anticomunismo un anticomunismo diverso da quello quarantottesco quarantottesco ma profondo decifrabile come un etichetta di ostilità
96 Post-italiani che si stende su tutto ciò che può essere identificato con lo Stato ed il controllo pubblico Vince il Cavaliere non grazie grazie a un programma splendente di modernità e nemmeno per le clamorose issues sottoscritte durante la trasmissione di Bruno Vespa nel Contratto con gli italiani bensì perché cattura un voto che si appella ad una cultura antica ad una antropologia pre-politica un voto che nasce dalle pieghe pieghe del nostro particolarismo e dei nostri pregiudizi ideologici ideologici piuttosto che dalla ragione e dalla valutazione di programmi alternativi Un oscura fede nelle profezie Era comprensibile che il fastidio di Berlusconi per i comportamenti comportamenti istituzionali potesse essere simpatetico con i gusti di chi ha un concetto pessimista delle istituzioni L e- sempio migliore si verifica quando liscia il pelo ai brianzoli magari con una barzelletta rivelatrice Bussano alla porta Chi è I ladri Meno male credevo fosse la Finanza Oppure quando riceve a Palazzo Chigi il principe Al Waleed Waleed un mezzo socio in affari schierando addirittura i lancieri lancieri di Montebello E indimenticabile al congresso della Fao a Roma allorché si rivolge al presidente del Togo che sta spiegando la tragedia di milioni di morti per la fame in Africa Bisognerebbe accorciare un po gli interventi perché perché la nostra non sarà una tragedia per carità ma abbiamo fame anche noi Il pranzo è pronto …. Ma nella sostanza preso atto delle indagini e dei dati il fenomeno imprevisto era che il patron televisivo riuscisse ad attirare quote consistenti consistenti di elettorato tradizionalmente scettico e a persuaderle persuaderle che le sue sole doti imprenditoriali avrebbero potuto realizzare realizzare uno dei più strepitosi miracoli socioeconomici in un paese come l Italia sfibrato da decenni di lassismo e torchiato torchiato dalle dure necessità del risanamento maastrichtiano praticato dalla razionale disperazione e dall ottimismo della della volontà di Prodi e Ciampi Sotto questo profilo è del tutto inutile cercare di ac-
Gli italiani di destra 97 chiappare per la coda le contraddizioni di Berlusconi e la debolezza intrinseca nel suo progetto economico Lui è il leader politico politicissimo iperpolitico che pratica la sua fusion intellettuale rendendo compatibili gli opposti il rigore e lo sviluppo il consumo e i sacrifici Lo stesso avviene avviene in tutti gli altri campi per esempio in quelli della libertà libertà e della sicurezza avvolti da fiammate comunicative secondo cui certi magistrati sono una minaccia per l incolumità incolumità personale di ogni cittadino e invece poliziotti e carabinieri sono come in un qualsiasi Distretto di polizia i nostri ragazzi tuttavia la partita dell economia è il terreno terreno privilegiato di Berlusconi lo spazio sciamanico dove si evocano le forze misteriose della crescita e gli spiriti animali dell impresa e del mercato vengono chiamati a raccolta mentre il presidente confindustriale Antonio D Amato assiste gongolante allo spettacolo maggico dell economia che dovrebbe ripartire Adesso turbo !. Non dev essere un caso se l infinita loquacità dei ministri ministri e del personale politico di centrodestra si blocca per incanto di fronte ai temi economici Per qualche tempo Giulio Tremonti ha avuto quasi una pari dignità dato che impersonava lo stregone in grado di evocare con le sue misure fantasiose l immancabile boom Prezioso come un entità metafisica ecco il Prodigio la prova dell esistenza esistenza del miracolo economico cioè la Tremonti-bis L aspettavano aspettavano la desideravano la imploravano perché la legge sugli utili reinvestiti piacerà pure alle grandi imprese ma fa commuovere i piccoli spreme emozioni procura languori languori kierkegaardiani e antiviscali Con il pensiero segreto segreto che unisce nel tremore l avvocato e l idraulico Mi rifaccio rifaccio la macchina !. Ma non appena il ciclo internazionale ha deluso le aspettative mostrando che la professionalità tecnica del ministro non era sufficiente a governare l economia macro macro Tremonti è stato confinato al ruolo di tenutario della computisteria e delle cartolarizzazioni L unico autorizzato a parlare delle sorti dell economia
98 Post-italiani nazionale è Berlusconi solo lui può essere convincente nel prospettare i vantaggi della sua amministrazione Le pensioni minime finalmente aumentate verso la soglia della dignità le tasse tagliate ai poveri l occupazione in crescita la fiducia inattaccabile di chi si rivolge agli imprenditori imprenditori come uno di voi e ai lavoratori dipendenti invitandoli a non risparmiare a consumare a non scioperare scioperare a sostenere la crescita a dispetto dei catastrofisti dell dell opposizione Per mesi dopo il rimbombo globale della tragedia delle Torri gemelle e quindi in previsione di severe difficoltà per l economia mondiale il capo del governo ha cercato di sostenere la crescita con l ottimismo ha ribadito il tutto va bene e deprecato l odioso irritante sabotaggio psicologico psicologico delle sinistre Perché un uomo che crede con tutta l a- nima nella forza delle parole può davvero pensare che gli andamenti economici prescindano largamente dalla forza delle cose In quanto spontaneo cultore dell idea tipica degli degli anni Ottanta che la dinamica economica sia plasmata dalle aspettative nel creare le quali è evidentemente un mago si preoccupa visceralmente di quelle contrarie il disfattismo dell opposizione è una minaccia concreta perché perché può essere una self-fulfilling prophecy un annuncio che favorisce la propria realizzazione Dicendo che tutto va male le cose andranno male davvero questione di clima quindi contro lo spettro del sabotaggio occorre l esorcismo esorcismo opposto una profezia benefica una visione rassicurante rassicurante l invito a spendere a premere sull acceleratore dell dell economia affinché il motore non batta in testa Naturalmente il Cavaliere ha torto sul piano scientifico scientifico e pure su quello semplicemente logico e pratico dato che il ciclo mondiale non si inverte con gli auspici Ma ha del tutto ragione sul piano che gli preme di più quello politico politico il suo successo infatti è stato conseguito anche grazie grazie alla creazione di aspettative in ambiti sociali estranei ai mondi privilegiati dell imprenditoria e delle professioni Hanno votato per lui anche famiglie operaie con un reddi-
Gli italiani di destra 99 to complessivo inferiore ai 2000 euro al mese e con i figli che spendono una fortuna in uno zainetto e pretendono la scheda per il cellulare molti pensionati ansiosamente collocati collocati sulla soglia della povertà ampie fasce di lavoratori dipendenti con i salari schiacciati dalla concertazione Per capirci i poveri Anzi i nuovi poveri frustrati dalla contemplazione contemplazione della ricchezza È l universo sociale che ha sperato di poter partecipare al grande banchetto dei ricchi di riuscire a raccogliere qualche frammento luccicante del miracolo promesso a caratteri cubitali su tutti i manifesti Se la Dc era riuscita a mantenere il consenso per oltre mezzo secolo offrendo ai ceti deprivilegiati qualche succedaneo succedaneo al benessere fosse un eco di cattolicesimo sociale oppure un intreccio funzionale di pratiche clientelari nell nell Italia secolarizzata il modello berlusconiano offre la compartecipazione alla ricchezza una quota di minoranza minoranza ma sempre meglio che niente Per avvicinare questi settori di società all idea che il benessere benessere è un sogno realizzabile è stato essenziale l influsso della televisione Le reti Mediaset sono state uno strumento strumento efficacissimo nel proporre lo spettacolo quotidiano della felicità raggiungibile Il livello medio degli show e delle fiction si è abbassato al gusto più popolare a quel grado culturale basso e svogliato da seconda media ultimi banchi banchi spesso indicato dal patron come target televisivo e politico Nello stesso tempo il luccichio serale diventava un regno a portata di mano per le affollate platee chiamate più in là a manifestare il loro gradimento con il voto È su questo sfondo che è scattata l identificazione integrale integrale con il mito politico berlusconiano e con il leader grande grande catalizzatore del consenso unto del Signore sovrano effettivo e insieme simbolo del potere nonché barone di Münchhausen che si afferra per il codino e trasporta se stesso il cavallo e visto che c è l intero paese al di là della palude chissà nell Eldorado o nel Paese dei Balocchi
La folla di destra Ma proprio perché l ascesa di Berlusconi è stata costruita su colossali fondamenta mediatiche la sua posizione dovrebbe dovrebbe essere particolarmente sensibile ai mutamenti d u- more della società In una collettività che si sta abituando a reagire in tempo reale agli avvenimenti e che viene sollecitata sollecitata a esprimersi praticamente in diretta un sondaggio dopo l altro gli slittamenti delle preferenze possono essere rapidissimi e tutt altro che prevedibili Tanto per dire il fiorire fiorire di bandiere arcobaleno durante la guerra in Iraq è apparso apparso per qualche settimana come la prima vera perdita di sintonia con il cuore della società italiana Un sentimento collettivo che ha lasciato intendere quanto possa essere volatile volatile e fragile il legame del capo con il popolo È questa fragilità di fondo la ragione per cui vale la pena di scremare l universo sociale di Forza Italia per vedere se esiste uno zoccolo berlusconiano un entità e un identità forziste già consolidate e in grado di resistere all eventuale declino politico del leader In un commento del 9 ottobre 2002 l implacabile malleus maleficarum della Repubblica l inquisitore Franco Cordero sostiene che il berlusconismo berlusconismo straripa dalle vecchie mappe allignando dappertutto in varia misura operai artigiani commercianti piccoli padroni padroni Grub Street era la via londinese dei libellisti pensionati pensionati l universo degl impieghi partite Iva sommerso borghesia d affari industriali massaie microredditieri professionisti clientele orfane o vedove disoccupati Se il primo ordine di militanza vede una compagnia corsara come nelle Antille tre secoli fa verosimilmente i quadri contengono pochi hommes d esprit o sofisticati gentiluomini gentiluomini conta l efficienza ubbidiente il quadro si completa con la classe degli elettori Segnalerei pescando a caso ultras del moderatismo clerical-vandeani liberisti disattenti visto visto che contribuiscono al peggiore monopolio tecnocrati veri o convinti d esserlo troupes fobiche cultori delle cose facili e allegre qualche antifilosofo
Gli italiani di destra 101 Il popolato affresco del giurista inquisitore ha una sua infernale vivacità e potrebbe anche essere considerato realistico se non fosse che il realismo tende a sfumare impercettibilmente impercettibilmente nell iperrealtà e allora viene non il dubbio dubbio ma l inquietudine che la descrizione antropologica di Cordero alla fine sia quella tendenziale dell Italia contemporanea contemporanea e che i caratteri da lui individuati visi mimiche mimiche giaculatorie contumelie proclami referti chiose ricalchino ricalchino non tanto gli stereotipi Mediaset quanto le normali facce e il normale lessico del paese A patto di intendersi su che cos è la normalità Il paese normale auspicato da D Alema con fior di discorsi e libri libri sembra in realtà una vecchia memoria se non proprio una penisola nemmeno rintracciabile nelle mappe di una geografia immaginaria L Italia cosiddetta moderata sembra sembra piuttosto una media aritmetica fra estremismi inconsapevoli inconsapevoli assimilati tranquillamente come modelli di comportamento comportamento regolari Basta passare un ora in un ipermercato nelle periferie metropolitane invase dalle auto per capire che il paesaggio paesaggio umano è cambiato seguendo le ondate modaiole che tracimano dai convegni e dalle cene confindustriali travolgendo travolgendo la underclass dai ristoranti finto-su alle pizzerie per donne single gambe che si scoprono in ogni stagione reggiseni di nylon trasparente sulle scollature segretarie d azienda cosparse di oli essenziali sulla pelle perennemente perennemente abbronzata Anche d inverno ipersessualizzazione del look con il golfino che sale a mostrare l ombelico le braccia nude Ma c è freddo ! Obiezione arcaica e del tutto inessenziale Si avverte o no il vibrare corale di un antropologia antropologia naturaliter liberista libertaria libertina indifferente indifferente ai rigorismi e ai rabbuffi e ai moralismi Si avverte si avverte In genere si fa presto a censire l u- manità presente nelle occasioni che valgono nei meeting nelle convention superato lo sbarramento delle guardie del corpo tutti salutisti e muscolati bicipiti ben rilevati nel punto in cui la manica cortissima della t-shirt segna il
102 Post-italiani braccio e oltrepassati quelli della Digos gente vecchio stampo discretamente hard boiled barbe di due giorni e pacchetti ciancicati di Ms ecco le receptionist e le hostess con il sorriso depresso di chi ha ormai capito che il mondo dell élite non merita il prezzo dei piedi doloranti e della distrazione sgarbata della vipperia E siamo ai gruppetti dell establishment maschile in cui non sembra avere ancora ancora sfondato l imperativo del doppiopetto berlusconiano berlusconiano forse perché fa troppo promotore finanziario della Mediolanum ma ciò nonostante noiosi una popolazione omologata di blu e di grigi e di cravatte a pallini queste sì arcoriane Noiosi anche i completi delle donne in carriera carriera in attesa di esibire a cena il décolleté pugnace e il tacco manigoldo Unica eccezione davvero notevole oltre alla riapparizione questa volta in tailleur compostissimo di Emma Marcegaglia lo stile deliziosamente e maliziosamente maliziosamente cripto-ulivista della nuova leader dei giovani imprenditori imprenditori Anna Maria Artoni L eccesso di sicurezza Tutto perfetto tutto magnifico fintanto che non prende forma un sospetto Prima soave leggero quasi impercettibile impercettibile poi via via più corrugato pesante quasi dolente un peso sulla coscienza una sofferenza intima l accenno di uno strazio dell anima Forse il concretarsi di un pensiero indicibile che assume una consistenza inedita e lancinante lancinante qualcosa che assomiglia al disinganno e che procura all improvviso anche un pruritino ma questi non ci staranno staranno prendendo clamorosamente per il naso Questi sarebbero la nuova classe di privilegiati o meglio meglio di miracolati della vittoria elettorale e dello spoils system system conseguente che si trovano a rivestire un ruolo più grande di loro ma non rinunciano a parlare come quel consigliere comunale di Roma capogruppo di Forza Italia Italia mica un pirla qualsiasi che per approvare con il crisma crisma della sua autorevolezza la designazione papale di
Gli italiani di destra 103 Tommaso Moro filosofo e umanista a patrono di tutti i politici scolpisce sulla lapide della propria cultura la seguente seguente sentenza I miei amici del Partito popolare ricorderanno ricorderanno la figura di Tommaso Moro uno statista che ha governato con grande trasparenza e capacità sempre a favore favore dei più deboli e delle persone non arroganti dimostrando dimostrando grandi capacità manageriali E non si capisce se l errore più riprovevole consista nel confondere Tommaso con Aldo Moro oppure attribuire a quest ultimo suggestive suggestive quanto improbabili capacità manageriali che evidentemente evidentemente commenta Michele Serra per un berlusconiano berlusconiano sono una virtù umana a prescindere In fondo è gente che ha imparato troppo meccanicamente meccanicamente la lezione comunicativa del leader e quindi la ripete ripete a pappagallo senza capirne tutte le implicazioni Si sa infatti che il Cavaliere quando si presenta come il buon cattolico e il buon padre di famiglia viene interpretato dal pubblico più selettivo come un cacciatore di femmine uno di noi di cui paradossalmente ci si può fidare proprio proprio perché è inaffidabile perché è un italiano al cubo Ma i numeri due quelli appena meno dotati dovrebbero essere irreprensibili Altrimenti potrebbe formarsi nel pubblico pubblico l idea che l élite di Forza Italia sia una fascia di società borderline di cui non si conosce bene il grado di inibizione riguardo al denaro e all etica praticabile nel loisir Intervistato Intervistato dal Foglio 7 agosto 2001 Gianfranco Micciché nega nega recisamente di aver fatto venire il pusher Alessandro Martello al ministero dell Economia per consegnare 22 grammi di cocaina spiegando comicamente La mia segretaria segretaria può confermare che nella mia agenda non c era alcuna alcuna annotazione relativa a quell incontro Come se uno dicesse alla segretaria alle 20 arriva la neve Spende poi molte parole un po concitate e dietrologiche per spiegare che è uno che ha dato fastidio a molti a causa dei suoi successi successi politici il 61 a 0 in Sicilia alle elezioni del 13 maggio 2001 e soprattutto per recriminare contro la sciocchezza commessa nel suo sito Internet dove veniva spacciato per
104 Post-italiani docente universitario Ecco per questo sì che provo vergogna vergogna Quando l ho saputo e l ho saputo purtroppo dai giornali ho cominciato a gridare Tanta era la rabbia … Io odio i millantatori e se avessi voluto diventare un professore professore avrei fatto di tutto intanto per laurearmi E aggiunge Ma non mi interessava e oggi dico per fortuna Perché se le cose al mio dipartimento funzionano come Berlusconi e Tremonti mi riconoscono ampiamente si deve anche al fatto fatto che non sono un professore La singolare visione da parte di Micciché dei titoli accademici accademici e delle competenze universitarie vira poi insieme insieme con l immagine disperata dell uomo che grida quasi un clone siciliano del Mensch di Edvard Munch verso una conclusione questa sì senza appello né comica né psichedelica psichedelica ma fredda e oggettiva Comunque questa storia storia della finta docenza mi ha mortificato perché qualcuno del mio staff ha fatto un errore ben preciso Un errore ben preciso un ossimoro splendente intimamente forzista forzista ottimo e abbondante esempio luminoso di un lessico in cui i fatti devono essere stabilmente concreti e guai sennò Importa fino a un certo punto se il viceministro Micciché Micciché sia davvero come direbbe in modo sintetico Bossi un drugà o più burocraticamente un assuntore secondo secondo una definizione da questura oppure che il pusher Alessandro Martello abbia completamente scagionato il viceministro come dice il suo avvocato dopo un interrogatorio interrogatorio con l aria di essersi tolto un peso o che il tipetto candidato alla guida di un gruppo giovanile della destra sociale Nicola Caldarone segretario del ministro postfascista postfascista Gianni Alemanno domicilio legale presso la segreteria segreteria del ministero delle Politiche agricole e forestali via XX Settembre numero 20 palermitano d adozione commissario commissario di Azione Giovani debba dimettersi sempre per inezie di coca ma allora è un vizio e allora ditelo senza quegli eufemismi piagnoni tipo una stupidaggine il maledetto ricordo di una festa un imperdonabile erro-
Gli italiani di destra 105 re un incoscienza idiota bastava dire quante storie per 0,7 grammi Più interessante e non illegittima è la suspicione suspicione di una incongruenza se è vero che nello stesso ceto politico di governo stanno fianco a fianco i muccioliani muccioliani più convinti cioè gli sbandieratori di una severa visione visione sanpatrignanista e i liberalizzatori antirepressivi e modern modern come lo straripante viceministro dell Economia il suddetto Micciché Ho difeso e difenderò sempre il principio principio della legalizzazione Tuttavia non si allontana quella sensazione di prurito forse l esito di un allergia per le frasi fatte o il timore per conseguenze più fastidiose e profonde sensazione che deriva deriva dall intuizione che questa classe dirigente per quanto quanto ruggente sia intrinsecamente provvisoria prontissima a tutto pur di piacere alla populace pardon alla gente Sicché la truppa forzista è arrivata a sintonizzarsi con il clima dell epoca ma è già leggermente oltre il lecito troppo troppo compresa e soddisfatta del proprio successo e quindi convinta di poterlo replicare a piacimento sempre in base al principio indiscusso secondo cui gli italiani hanno un intelligenza e una cultura da seconda media e dunque dunque a naso occorrerà solo che replichi le trovate da quattro quattro soldi meno tasse via i comunisti per riprendere il discorso discorso e il potere a mani basse
III Quelli di sinistra invece Eppure è esistita un epoca in cui gli italiani sono stati di sinistra È un epoca lontana offuscata da un velo di malumore malumore forse è un isola che davvero non c è più ma in questo questo nostro presente con tutte le sue asprezze gli italiani di sinistra esistono ancora Sono disseminati qua e là avvertono avvertono strani malesseri non sanno bene che cosa pensare hanno perso la stella polare tuttavia esistono Sanno o vagamente intuiscono che oggi essere di sinistra costituisce costituisce agli occhi del mondo un peccato intellettuale qualcosa qualcosa di simile a un eresia o comunque a una differenza a un inciampo mentale e che quindi la loro identità è dettata soprattutto dal montaliano ciò che non siamo ciò che non vogliamo È un po poco ed è troppo crepuscolare per costruirci sopra dei programmi politici ma per il momento momento e in attesa di tempi migliori non è il caso di complicarsi complicarsi ulteriormente la vita Il tracollo del pensiero di sinistra è avvenuto in parte per autoconsunzione e in parte per una resa implicita all all attacco delle idee di destra La caduta del Muro di Berlino Berlino invece c entra fino a un certo punto Anzi il meraviglioso meraviglioso Ottantanove costituisce semmai una certificazione di fallimento stilata a posteriori lo sgretolarsi del modello mentale di sinistra era già in corso da un pezzo Forse si erano bruciate troppe energie politiche nel lungo Sessantotto Sessantotto l interminabile decennio che va dalla fine degli anni anni Sessanta alla fine dei Settanta passando per l autunno caldo del 1969 fino a giungere a quell autentica catastrofe
108 Post-italiani umana concreta e simbolica a un tempo che fu l assassinio assassinio di Aldo Moro nel 1978 Ed è probabile che l immaginario immaginario della sinistra si sia consumato per stanchezza in seguito seguito alle troppe celebrazioni della Liberazione ai troppi inchini formali alla Repubblica nata dalla Resistenza alle continue giaculatorie sulla sacralità democratica della Costituzione E naturalmente per la troppa adorazione verso gli scrittori latinoamericani le canzoni di Giovanna Marini le radici folk della musica popolare meridionale verso la tammurriata e il Cantacronache e i film macedoni da cineclub insomma verso il conformismo collettivo obbligato obbligato all impegno Allora non era ancora arrivato Paolo Villaggio a far volare gli stracci con l urlo liberatorio della boiata pazzesca che liquidava il genio Ejzen & tein la Corazzata Potëmkin l occhio della madre e buttava giù dalla scalinata di Odessa con la carrozzina un intero museo museo di simbologie proletarie Il supermercato del Pci Bisogna sottolineare intanto che per chi non era troppo eccentrico dire sinistra equivaleva a dire Partito comunista comunista Perché era nel Pci che si condensava tutto il clima psicologico psicologico nel quale militanti e simpatizzanti o semplici elettori trovavano il senso di un riconoscimento reciproco reciproco Occorre immaginare una macchina politica che riuniva riuniva la dirigenza cioè l élite del partito e agiva attraverso il corpo dei professionisti politici gli assessori e i consiglieri comunali i sindacalisti della Cgil i manager e la base delle delle cooperative rosse i volontari e i frequentatori delle feste feste dell Unità giù giù fino all elettorato genericamente progressista e infastidito dalla permanenza al potere della Dc quindi propenso a guardare con simpatia l alternativa alternativa di sinistra Senza trascurare il fiancheggiamento praticato da giornalisti direttori editoriali redattori insegnanti insegnanti operatori sociali che contribuivano a diffondere qualcosa che non era propriamente un ideologia ma piut-
Quelli di sinistra invece 109 tosto un modo specifico e particolare di guardare le cose un angolazione una prospettiva O comunque un eco Nella normale babele linguistica italiana il lessico del Pci aveva la persuasiva caratteristica di dare un nome alle cose ai processi collettivi ai fenomeni fenomeni sociali ai cambiamenti del costume Non si trattava solo solo di una serie di slogan All italiano uscito dai furori sessantotteschi sessantotteschi e temprato dai conflitti degli anni Settanta il Pci presentava un assortimento completo di categorie per tenere in pugno la realtà Erano categorie a loro modo rassicuranti rassicuranti Il paese era caotico dilaniato fra le urgenze della della modernizzazione economica e gli arcaismi dei comportamenti comportamenti sociali Il pensiero del Pci offriva tutta la gamma delle lotte da combattere in quel momento contro il potere potere mafioso contro l arroganza dei padroni contro le cautele della conservazione democristiana E sul versante internazionale sollecitava la simpatia accorata per i popoli popoli in lotta da Cuba alla Palestina passando per il Vietnam Vietnam .) Di fronte al riarticolarsi dei rapporti di produzione ecco l ipotesi del patto dei produttori cioè un blocco dei ceti coalizzabili contro le rendite e i parassitismi Nelle secche della democrazia paralizzata emergevano la nozione nozione berlingueriana del compromesso storico e più in generale le tematiche dei diritti il diritto al lavoro alla salute all istruzione al diritto di rivendicare diritti Nel quadro di un paese non ancora secolarizzato e in una democrazia democrazia formata da partiti non ancora sputtanati si stagliava stagliava il concetto delle grandi masse un immagine plastica plastica che raccoglieva le componenti operaie integrandole con i cattolici democratici Difendere la democrazia significava significava opporsi sia alle velleità autoritarie del Movimento sociale di Giorgio Almirante sia al terrorismo brigatista Le battaglie civili potevano investire i temi del divorzio e dell aborto così come gli assetti ambientali e le pianificazioni pianificazioni urbanistiche Alla fine il Pci aveva fornito un sistema di pensiero impeccabile impeccabile la cui infallibilità era certificata dal non essere
110 Post-italiani mai stato sottoposto alla prova del governo Perciò la superiorità superiorità morale del comunismo italiano era una qualità asserita dal partito e accettata sulla parola da tutti garantita garantita com era dalla sobrietà talora dal pauperismo dello stile di vita dei dirigenti comunisti e dall onestà personale personale degli amministratori locali ma non era mai stata comprovata comprovata dentro il circuito del potere non aveva mai subito la sfida dei grandi interessi e dei soldi in libera circolazione circolazione oltre che delle decisioni da prendere lì per lì Si trattava trattava di un pensiero contro che indicava sempre soluzioni altre ambiziose sovente complicatissime e con la notevole notevole prerogativa di non dover essere sperimentate e quindi valutate mai Dove invece erano al potere nelle regioni rosse i comunisti comunisti facevano ampio sfoggio di pragmatismo spesso alleandosi alleandosi con gli insopportabili cugini del Psi e contando molto sulla scarsa credibilità dell opposizione dei democristiani democristiani locali come e su quale base questi potevano infatti infatti criticare le modalità di governo e la qualità amministrativa amministrativa del Pci facendo gli schifiltosi in Emilia o in Toscana mentre a Roma la Dc esibiva la sua fiacca routine ministeriale ministeriale e correntizia i suoi patteggiamenti dorotei i suoi clientelismi le sue spartizioni A distanza di tempo l esperienza amministrativa del Pci si presenta più in chiaroscuro rispetto alla sua retorica pubblicitaria e anche ai peana della stampa liberal anglosassone anglosassone che amava molto quei comunisti pinker than red più rosa che rossi Ma in quegli anni la civile Bologna Bologna di Renato Zangheri rappresentava un altra faccia del partito e gli conferiva una dote aggiuntiva così sotto la falce e martello si poteva trovare un supermarket ideologico ideologico che consentiva di pensare in modo sistematico a tutte le contestazioni al governo della Dc e dei suoi alleati di padroneggiare ed eventualmente cavalcare tutte le lotte e le liberazioni possibili contro l apartheid in Sudafrica contro i militari in Grecia contro il golpe cileno di Pinochet Pinochet contro i generali argentini Galtieri e Videla e nello
Quelli di sinistra invece 111 stesso tempo di propagandare il partito come una scuola di dirigenza a controllo ferreo da cui potevano affiorare i sindaci emiliani uno così aristocratico l altro così accademico accademico quell altro ancora tanto manageriale che proponevano proponevano credibilmente il Pci come forza del buon governo Niente da dire il ricettario del Pci risultava perfetto e perfettamente adattabile alle situazioni e in questo senso l immagine berlingueriana del partito di lotta e di governo governo non era affatto un ossimoro enunciato in politichese Era la realtà di quella formazione politica e nello stesso tempo la sua autorappresentazione così come veniva declinata declinata dalla leadership e assimilata dalla base in un circuito circuito retorico che intensificava le convinzioni trasformandole in dati di fatto in verità inoppugnabili Era un macrosistema macrosistema politico e intellettuale capace di analizzare e spiegare tutto Una megamacchina che permetteva a chiunque di farsi un idea del cosmo della geopolitica delle multinazionali multinazionali della politica estera americana del cinema dell e- stetica delle strategie scacchistiche e forse anche di avanzare avanzare qualche congettura di sinistra sull esistenza di Dio Dal marxismo all oleografia Curiosamente il macrosistema non salta per aria si affloscia affloscia lentamente a mano a mano che l opinione pubblica si rende conto che non è più sufficiente elevare a mito i nobili poemi di Pablo Neruda e trasmettere political songs all indirizzo di Nelson Mandela Rimane lì per terra come come uno straccio bagnato Nel 1994 di fronte a un Silvio Berlusconi ancora dilettantesco ma già euforico elettrizzato elettrizzato all idea di mettere le mani su Palazzo Chigi Achille Occhetto deve provare a convincere gli elettori che la gioiosa macchina da guerra è capace di esprimere una proposta di governo e qui purtroppo casca l asino Per motivi iscritti nel proprio codice ideologico la sinistra sembra ancora convinta che una superiore consapevolezza consapevolezza politica una più elevata intuizione di ciò che è buono
112 Post-italiani per lo sviluppo sociale un istintiva adesione agli schemi della correttezza politica siano doti sufficienti per rastrellare rastrellare il voto maggioritario degli italiani Ma non è così naturalmente Il tentativo di traghettare un partito di massa su una sponda più lontana dove ci si muove per prove ed errori fallisce miseramente Oppure riesce se si può considerare un successo la trasformazione trasformazione del consenso organizzato della sinistra nell espressione di un voto d opinione Tutto ciò che è solido diventa aria aveva scritto Karl Marx nel Manifesto del 1848 descrivendo descrivendo come l azione della borghesia dissolvesse le strutture premoderne ereditate dal feudalesimo Fatte le debite proporzioni lo stesso fenomeno avviene per la cultura di sinistra sotto la pressione nichilista del nuovo che avanza avanza invocato nevroticamente dai militanti delle sezioni come un apparizione escatologica sfida infernale ed esorcismo esorcismo collettivo Gianni Baget Bozzo infilza i postcomunisti postcomunisti all etichetta di un partito radicale di massa e non è lontano dalla realtà Anziché tentare di imboccare la via battuta dalla tradizione socialdemocratica dal 1989 in poi Occhetto ha scelto le strade sterrate della sperimentazione intellettuale stemperando via via la cultura del Pci in un labirinto emozionale alternando discorsi sui diritti con riflessioni riflessioni sulla sostenibilità ambientale della crescita economica economica cercando di far passare una visione in cui accanto accanto alle consuete filastrocche socialiste sul lavoro solo superficialmente rivisitate e ammodernate si intravede il profilo dei siringheiros l ombra triste degli indios amazzonici amazzonici e si sente il cupo disperato lamento delle minoranze etniche di tutto il mondo Il Pds occhettiano infatti percepisce già qualcosa della globalizzazione e forse oscuramente nutre una spontanea spontanea sfiducia verso le pesantezze burocratiche delle socialdemocrazie socialdemocrazie europee oppure intuisce che i sistemi di welfare vengono aggrediti dalla concorrenza di sistemi produttivi svincolati dall onere della regolazione Tuttavia Tuttavia insieme a queste suggestioni confuse c è non proprio
Quelli di sinistra invece 113 invisibile la macchia di un peccato di presunzione e cioè l idea che sia sufficiente manifestare e dichiarare la coscienza coscienza infelice dei grandi processi in atto nel mondo per poterli gestire nella pratica Così durante i congressi che portano allo scioglimento del Pci e alla sua evoluzione nella Quercia Occhetto allude di continuo all amplissimo orizzonte di una politica planetaria prospettando scenari neokantiani di un futuro governo mondiale e soluzioni che nel loro piccolo dovranno dare un contributo alla salvezza dell Italia e del mondo ma quando deve tornare tornare in patria nel cortile domestico non riesce ad andare al di là di una stanca replica veterolaburista Data questa contraddizione alla sinistra del Pds si profila profila già l incubo del variété massimalista inscenato da Fausto Bertinotti che appropriandosi dei temi classici di ogni sinistra sinistra riformatrice risulta molto più convincente della Quercia Quercia nel proporre la sua vena di romanticismo antiliberista e nel proiettarlo emotivamente su un orizzonte globale Il segretario segretario di Rifondazione comunista comincia a imperversare imperversare nelle reti televisive dando vita a movimentatissimi siparietti sul keynesismo sul postfordismo sul capitalismo capitalismo evoluto sulle Borse sulla sanità americana sui dropout metropolitani sugli immigrati sulle diversità biologiche e comportamentali infila cifre a raffica sulla disoccupazione e sulla crescita del Pil contesta le politiche thatcheriane ventilate da Berlusconi non si esime da nessuna critica fondamentale fondamentale verso il modello blandamente neoconservatore neoconservatore con cui Forza Italia lancia il nuovo miracolo La disgrazia per la sinistra è che Bertinotti un modello ce l ha o dice di averlo e lo fa in modo accattivante disegnandolo disegnandolo in aria con le mani elegantemente protese I postcomunisti postcomunisti della Quercia no Non ce l hanno e non sanno dirlo Sono stati presi alla sprovvista dalle mutazioni sociali sociali intervenute nel paese non le hanno analizzate con il realismo necessario hanno perso di vista le asprezze attraverso attraverso le quali la società italiana si è trasformata e si sono sono illusi che bastasse lasciar trapelare una buona ispira-
114 Post-italiani zione un filantropismo di fondo una tonalità socialista leggermente commossa con un retrogusto dolceamaro di lacrime e condire il tutto con la retorica umanitaria e anticattivista anticattivista in cui eccelle Walter Veltroni per convincere gli italiani che il governo spettava per diritto ereditario implicito implicito ai successori riformati del berlinguerismo e del suo austero umanesimo Si direbbe che un errore culturale insospettabile abbia indotto quella sinistra ad abbandonare la durezza scientifica scientifica dell analisi marxista preferendole la volatilità della politica del cuore A rovesciare la combinazione di struttura struttura e sovrastruttura Gli eredi del Pci avrebbero dovuto pensare a come si scomponevano e si riconcentravano gli interessi e perciò a costruire programmi adeguati alla realtà di fatto cioè all imporsi delle nuove professioni alla alla tumultuosa diversificazione dei consumi alle abitudini inedite di una società completamente diversa rispetto agli stereotipi ricalcati sulla tradizionale immagine sociale prospettata da Togliatti ma anche da Amendola e da tutti i buoni comunisti che avevano immaginato il compromesso compromesso fra la classe operaia e la borghesia produttiva Invece Invece hanno continuato a immaginare che per mantenere e accrescere il consenso bastasse enunciare come programma programma massimo come ricetta sociopolitica generale un ideologismo ideologismo cioè un volatile sincretismo progressista restando restando indifferenti al fatto che questo ideologismo fosse ormai una variante depotenziata della precedente hard culture e quindi insufficiente a rappresentare le ambizioni e i desideri desideri che avevano cominciato a ribollire nel crogiuolo psicologico psicologico e materiale italiano e deficitario anche nel selezionare selezionare i bisogni di protezione Che fosse un appostamento difensivo è presto detto Ne risaltava la tonalità oleografica di una forza politica che mirava a comporre i conflitti sociali interpretando un sentimento sentimento benevolo gratificante sul piano identitario anche se largamente manchevole quanto a esattezza sociologica Per ovviare all imprecisione occorreva un mastice cultu-
Quelli di sinistra invece 115 rale in grado di comunicare all opinione pubblica che la sinistra aveva ancora qualcosa da dire che deteneva un messaggio universalistico un alfabeto condivisibile una gamma di finalità Questo messaggio prese forma con la riscoperta della solidarietà Rifugiati nella solidarietà Strana storia Perché non c è mai stata nella tradizione del socialismo marxista la minima concessione a una solidarietà solidarietà generale e indifferenziata Il principio di fondo che ha strutturato i partiti della sinistra ideologica era la lotta di classe non la comunità cattolica La solidarietà per i partiti comunisti era al massimo proletaria La stessa vicenda storica storica della solidarietà socialista italiana con le cooperative e il mutuo soccorso contiene in sé l indicazione di un ambito di cooperazione circoscritto di norma e di fatto Nondimeno al termine di una parabola durata tutto il Novecento una volta dileguate le certezze massimaliste anche i più riottosi epigoni del marxismo hanno scoperto come ultimo ancoraggio il welfare state cioè la costruzione più socialdemocratica e revisionista delle società occidentali occidentali Venuto meno il dogma vale a dire la sicurezza morale che nel mondo ulteriore del socialismo ai capitalisti sarebbero sarebbero stati strappati per socializzarli gli strumenti del loro privilegio la sinistra anche quella più incazzosa si è aggrappata alla più borghese delle invenzioni sociali a uno strumento concepito e realizzato proprio per sterilizzare sterilizzare ammorbidire limitare il conflitto di classe Per tradizione la solidarietà proletaria stratificata nelle organizzazioni di partito e di sindacato incorporava in se stessa il conflitto la propria opposizione a un potere e comunque comunque indicava con chiarezza verso chi fosse rivolto l atteggiamento solidale Invece nel periodo della lunga e dolorosa crisi politico-ideologica della sinistra la rivendicazione rivendicazione della solidarietà come principio politico-sociale si guardava bene dallo specificare i propri confini e i propri
116 Post-italiani interlocutori Chi doveva essere solidale con chi I grandi imprenditori i capitalisti i finanzieri verso tutti gli altri I ceti medi integrati nel benessere verso gli esclusi Gli occupati occupati verso i disoccupati Il Nord industriale e postindustriale postindustriale verso il Sud assistito L impiego pubblico protetto protetto verso l impiego privato esposto alla concorrenza I cittadini verso coloro che non hanno cittadinanza I commercianti commercianti in regola verso i venditori extracomunitari di chincaglieria in nero Nei suoi echi di slogan generalista la solidarietà riusciva riusciva lì per lì a nascondere il vizio di essere un appello convenzionale convenzionale e distratto una specie di tributo a basso costo versato il quale si dimostrava di essere dalla parte giusta Si pagava il ticket verbale della solidarietà e si otteneva la tessera del club Sfuggiva tuttavia che auspicare un alto livello livello di solidarietà non significa nulla è un altro ideologismo ideologismo un cascame illusorio se non si mette a bilancio che la solidarietà medesima ha un costo poiché è un bene scarso che prima di essere distribuito deve essere prodotto Non sembrava che a sinistra fossero molti quelli disposti a dichiarare dichiarare che chiunque parli con voce ispirata della solidarietà solidarietà magari alludendo a una società migliore e più giusta giusta avrebbe anche l obbligo morale di spiegare che ciò implica tasse più alte oppure stipendi pubblici più bassi meno insegnanti o ferrovieri occupati eccetera a piacere Solidali a Capalbio Una delle ultime elaborazioni coerenti e politicamente impegnative del principio di solidarietà fu argomentata in Italia dall entourage rodaniano di Enrico Berlinguer Nell Nell Italia degli anni Settanta mentre serpeggiava l idea pessimista pessimista che la società industriale fosse giunta al suo termine termine e la linea di sviluppo capitalistico si fosse spezzata la visione di una società austera preoccupata di distribuire distribuire equamente la povertà presente e futura poteva ancora avere un suo fascino intellettuale Ma era un fascino insi-
Quelli di sinistra invece 117 dioso e aristocratico alimentato da una profonda sfiducia nelle capacità collettive e individuali di ritrovare una strada strada che riportasse tutti verso lo sviluppo Presupponeva una società immobile e propensa ad accettare la propria immobilità indotta alla rinuncia ben più che alla promozione promozione di se stessa Va da sé che questa concezione di sapore millenaristico che esasperava l eguaglianza fino a darle un senso implicito implicito di possibile coazione collettiva era il frutto tardivo di una concezione progettuale pianificatoria della realtà sociale Ma perlomeno additava un obiettivo sociale che metteva nel conto un sacrificio da parte di alcuni a vantaggio vantaggio di altri Si svolgeva insomma ancora nell ambito di un calcolo economico per quanto applicato a una realtà considerata stazionaria formulando le condizioni di una redistribuzione tendenzialmente egualitaria delle risorse disponibili Tramutatasi invece in una parola passe-partout nell e- co facile di una religione sclerotizzata la solidarietà è divenuta divenuta pura e volatile essenza patrimonio di tutti ricchezza ricchezza sociale mai verificata sul registro contabile delle compatibilità Poiché la destra o meglio le destre come dice Bertinotti alludendo a un mostro politico tentacolare sono aggressive anche sul piano ideologico e poiché Berlusconi Berlusconi e i suoi filosofi la mettono giù durissima con la libertà libertà i suoi oppositori si aggrappano come naufraghi all all albero maestro della solidarietà Forse si accorgono oltretutto del brusio vagamente cattolico comunitario quasi ecclesiale che si leva dalla parola solidarietà al punto che suona impercettibilmente ironico averne fatto l ultima bandiera della sinistra Ma se è lecito opporre retorica retorica a retorica questa solidarietà secolarizzata cristallizzata cristallizzata nelle pieghe indurite dello Stato sociale non sarà poi la parodia di una solidarietà autentica L atteggiamento atteggiamento solidale presupporrebbe una vicinanza concreta fra le persone un faccia a faccia fra chi dà e chi riceve fosse fosse anche il polacco lavavetri all incrocio Folle di profes-
118 Post-italiani sionisti giornalisti dirigenti Rai animatori della Roma mondana cinematografari che in prestigiose località di villeggiatura ingorgano di fuoristrada le vie d accesso a preziose spiagge possono dirsi in coscienza fautori della solidarietà perché pagano le tasse se eventualmente le pagano e magari votano a sinistra Si può parlare di solidarietà solidarietà sdraiati sulla barca a Capalbio Sì se ne può parlare dal momento che se ne parla e anzi anzi richiamarsi a essa diventa un criterio di affinità politica di reciproco riconoscimento e di rassicurazione sugli scopi scopi ultimi dei propri programmi Ciononostante non si può fare a meno di notare che è una solidarietà orizzontale priva di qualsiasi impegno vincolante Si versa il dovuto allo Stato e quello provveda a mantenere i disgraziati che non hanno di che vivere Loro i disgraziati altrimenti definiti definiti i più deboli facciano però il piacere di non disturbare disturbare Il massimo di solidarietà espressa solo a parole consiste alla lunga in una meccanizzazione redistributiva macchinosa e impegnativa nelle procedure ma assolutamente assolutamente disimpegnata sotto il profilo del coinvolgimento dei singoli Non si vede con chiarezza in che cosa consista il valore umano o spirituale dell accettare un prelievo fiscale fiscale da destinare alla redistribuzione Lo si potrebbe accettare accettare anche per motivi assai poco sentimentali e alquanto alquanto egoisti per esempio per uno striminzito calcolo di convenienza è interesse di molti infatti che il disagio e l infelicità di alcuni non turbino l agiatezza soddisfatta di tutti gli altri Allorché sfumano i riferimenti riemergono gli echi di parole e sentimenti difficili da descrivere e altrettanto difficili difficili da declinare I valori gli ideali Resta da capire quale contenuto di moralità posseggano i valori e gli ideali se non sono inclusi in un contesto di compatibilità Promettere Promettere una società più giusta non costa nulla tanto più che il mio avversario politico potrà infallibilmente prometterne un altra ancora più giusta innescando una rincorsa virtualmente virtualmente senza fine Alla fine di questa spirale velleitaria
che viene fatto passare Si afferma e si stabilisce un oggettiva opposizione fra i sostenitori della solidarietà e tutti gli altri E a questo punto dovremmo essere essere da capo perché in un momento successivo allorché la misura della solidarietà dovrà trovare una propria articolazione articolazione politica le sue gradazioni risulteranno necessariamente necessariamente infinite Se siamo tutti solidali le differenze tra noi saranno scandite esclusivamente dal livello di intenzioni intenzioni solidaristiche che siamo propensi a proclamare io sono solidale con i disoccupati io invece sono solidale an- Quelli di sinistra invece 119 non rimangono valori non c è una gerarchia o un equilibrio equilibrio di diritti e doveri c è soltanto il vuoto delle parole a cui è stato sottratto il loro referente concreto un grande sogno spogliato dei suoi caratteri di realtà a cui chiunque può opporre un sogno ancora più grande Troppo facile Anche perché così dicendo e promettendo promettendo si accredita surrettiziamente l esistenza di due realtà separate separate un noi solidale e preoccupato degli altri e un loro loro costituito da individui sadicamente uniti nella mistica del profitto del mercato della produttività e in nome di tutto ciò disposti a ogni accanimento anche il più irragionevole irragionevole contro l uomo Sembra di risentire il sound dell era beat quando i microfoni e le chitarre di complessi come i Nomadi e i Rokes avevano diffuso uno schema davvero perentorio perentorio e infallibile quello della divisione del mondo e della società in due non i conservatori e i rivoluzionari non i moderati e i massimalisti bensì noi e voi Noi sia ben chiaro eravamo gente passionale e autentica sincera capace capace di illudersi sul futuro Voi lasciamo perdere e se noi non siamo come voi una ragione forse c è Chi sbaracca lo Stato sociale Ma grazie al cielo il mondo non si divide nel regno delle delle fate e nel covo del male Noi solidali e voi egoisti Non ci sono nemici invisibili burattinai che per sadismo tirano i fili di un maleficio contro gli infelici Eppure è proprio questo il canone
120 Post-italiani che con gli immigrati io di più sono solidale con i reclusi gli ammalati i tossici i segregati in una iperbole solidaristica solidaristica il cui destino in fondo è di gonfiarsi in una grandissima grandissima bolla di parole superflue Che importa avremo altri devianti marginali dropout a cui ammannire il miracolo a buon mercato delle bolle di sapone altri solerti cultori dell ideale capaci di dipingere come realtà di un domani migliore la lievissima superficie in cui si riflette a colori brillanti un mondo più giusto e il cui contenuto purtroppo purtroppo è aria Sarebbe stato il caso di raccontare anche qualcos altro il nucleo di reale drammaticità intrinseco alla vita sociale incluso naturalmente l aspetto economico Drammaticità che va rispettata compresa assunta come problema dell dell agire politico Raccontare liberisticamente a un operaio cinquantenne travolto dalla ristrutturazione aziendale e sulla via della disoccupazione che non è la sua posizione individuale che conta bensì il vertiginoso attuarsi degli scambi nell economia di mercato aggiunge al danno materiale materiale la beffa intellettuale Ma illustrargli che la sua perdita perdita del posto di lavoro dipende da maligne intenzioni e oscure manovre di chi pensa solo al profitto o dalla struttura struttura perfida dell economia concorrenziale e poi andare sulle piazze per lanciare vibranti appelli alla solidarietà non è una falsificazione minore A destra i philosophes liberisti intellettualmente più spregiudicati spregiudicati come Sergio Ricossa avevano buon gioco nel rispondere rispondere alle litanie sulla solidarietà citando sarcasticamente sarcasticamente l emendamento proposto dell economista Milton Friedman alla Costituzione americana Ciascuno è libero di fare del bene ma a sue spese A sinistra ci si accontenta per il momento di aver ritrovato un clima un minimo comune comune denominatore Verrà poi Massimo D Alema il vecchio vecchio bolscevico per autodefinizione a promettere e a tentare tentare riforme radicali lui non è mai stato socialdemocratico in vita sua non ha ubbie solidaristiche da neocattolico è un leader ateo e cattivista e quindi chi se non lui può met-
Quelli di sinistra invece 121 tere mano senza malinconie allo smantellamento pardon alla ristrutturazione selettiva ma profonda sbrigativa modernizzante modernizzante non proprio compassionevole del welfare state Solo che D Alema come dice in una sintesi inesorabile inesorabile Paolo Mieli nel suo libro La goccia cinese sarà perseguitato perseguitato a vita … per le scarpe il risotto il labrador e la Bicamerale Bicamerale E perciò la sinistra è destinata a restare immersa nei propri dilemmi più angosciosi E allora proviamo la rivoluzione nel capitalismo Anzi la sinistra rimane incastrata nel dilemma Il dilemma dilemma che incombe sull italiano medio di sinistra è che in passato ha creduto in tutto e questo tutto sulla scia del Sessantotto consisteva nella possibilità concreta di rovesciare rovesciare la società come un guanto di prendere il potere e di esercitarlo in chiave di alternativa ovviamente anche generazionale generazionale dato che e se noi non siamo come voi una ragione forse c è mentre con il passare del tempo la fede fede si è illanguidita gli obiettivi non sono più così chiari anzi il dubbio è che quel medesimo italiano non creda più a niente Ha avvertito con ripetuti brividi la ventata sconvolgente della cultura di destra e a parte la faccenda più o meno cattolica della solidarietà non è riuscito a opporvi opporvi praticamente nulla Continua dunque a far funzionare funzionare i soliti automatismi a esibire le parole fondamentali ma non sa articolarle in frasi che risultino appena convincenti convincenti per gli altri È passato molto tempo da quando il giovane della sinistra sinistra ufficiale il figiciotto rappresentava un modello sociale sociale imitabile perfino nel look in modo istintivo senza né sforzo né ricercatezza Era come se lo spirito del tempo si imprimesse sui tratti del viso e sull abbigliamento i baffi perfidoni residuo di barbe dell età dell impegno le camicie camicie a quadri i jeans le Ms nel taschino … Riconoscibilissimo Riconoscibilissimo iconograficamente esatto fino allo stereotipo il comunista comunista sputato O almeno la raffigurazione della classe
122 Post-italiani operaia metropolitana stilizzata secondo una tendenza inconfondibile inconfondibile e standard Quanto alle donne era ottima la rappresentazione pre-etnica post-stregonesca comunque con vesti lunghe da tammurriata e una cenciosità portata con appena un accenno di intenzione forse per dissipare i dubbi anche i propri sull estetica complessiva perché non sembrasse dovuta al caso e alla trasandatezza Mentre adesso che confusione che disordine che cacciariano cacciariano Chaos Non si sa bene a che cosa sia servito quel lento passato in cui si è prodotto l ultimo grande impegno collettivo ma anche spontaneo per salvaguardare una cultura politicamente orientata Cioè quel periodo d oro in cui si è miscelato l approccio dannatamente à la page dell Enciclopedia Einaudi con le ultime polverose annate di Rinascita Allora le nostre professoresse si sono convinte convinte che era molto assennato leggere Duby e Le Goff e persuadere le colleghe che Le Roy Ladurie era un classico una lezione di metodo come Braudel come Bloch e che insomma tutta la storia sociale la storia delle mentalità la microstoria erano implicitamente progressiste perché costituivano costituivano una storiografia dal basso che descriveva contadini paesi mestieri la civiltà materiale le condizioni condizioni di vita di chi nel passato non aveva mai avuto accesso ai libri né tantomeno alle note a piè di pagina Eventualmente come paradosso catastrofico si può considerare il fatto che mentre le più pregiate case editrici proponevano con notevole successo i capolavori della scuola delle Annales cioè quella storia anonima senza eroi che non fossero le classi sociali le corporazioni gli artigiani e la longue durée come metodo prescrittivo la realtà effettuale si preoccupava invece di lanciare ceti e protagonisti molto ben individuabili e di farli emergere vistosamente dal magma sociale con il risultato che mentre mentre l intellighenzia di base della sinistra si occupava affettuosamente affettuosamente di Piero Camporesi e del Paese della fame o di Carlo Ginzburg e del mugnaio Menocchio nel Formaggio e i vermi gli altri cioè gli yuppie o semplicemente i più
Quelli di sinistra invece 123 spregiudicati i meno colti i più disponibili alle brevi gioie della quotidianità perseguivano la ricchezza cioè facevano i soldi nell immediato altro che lunga durata Hic et nunc piuttosto Un panino una Coca e via altro che fame formaggio e vermi Dopo di che lo si può capire lui e le sue pene l italiano contemporaneo di sinistra è uno che si porta sulle spalle e sulla coscienza una quantità smisurata di colpe politiche espiate soltanto con le buone intenzioni Nonostante le quali ogni imbecille di destra può mettere alla gogna gli ex comunisti rimproverandogli di tutto dalla Rivoluzione francese alla Rivoluzione d ottobre i cento milioni di morti provocati dal comunismo il Gulag lo stalinismo il culto della personalità il Muro di Berlino la Cambogia di Pol Pot l economia di comando il Gosplan i dati grottescamente falsificati sulla crescita del Pil nell Unione Sovietica brezneviana brezneviana i rasoi elettrici di Stato che pesavano un chilo Si può resistere di fronte a un forcing intellettuale di questo tipo No che non ci si riesce Già si è diffusa con grande successo successo l idea controfattuale che in Italia i comunisti hanno governato mezzo secolo insieme con i democristiani grazie grazie al vituperato consociativismo Se passa ed è passata questa maliziosa barzelletta storica che cosa si può opporre opporre a chi brandisce l accusa che il comunismo sia stato il peggiore crimine contro l umanità sventolandola anche quando si sta parlando della Asl o di inezie amministrative amministrative di quartiere Che cosa si può opporre a chi invoca addirittura addirittura Furet e la fine di ogni illusione specialmente quella rivoluzionaria per esorcizzare il noioso programma programma comunista di Vincenzo Visco sulle tasse Pochissimo Pochissimo quasi solo la vecchia storia del Pci attore principale della Resistenza coautore della Carta costituzionale portatore portatore di una via nazionale alla trasformazione socialista socialista che mai e poi mai si sarebbe macchiata di peccati contro contro le libertà democratiche formali Ma su questo punto la destra muove e in poche mosse vince con il revisionismo revisionismo sulla Resistenza equiparata rapidamente a una guer-
124 Post-italiani ra di classe con l annuncio sadico che occorrerà cambiare anche la prima parte della Costituzione e disponendo sulla scacchiera quella piccola pedina che dà scacco matto dimostrando l appartenenza del Pci al pianeta sovietico compresi i finanziamenti clandestini l oro di Mosca e incluso incluso dunque il tradimento dell alleanza occidentale in cui il paese era collocato .) E allora se la Liberazione l hanno fatta gli Alleati se la Costituzione è un reperto impolverato della complicità consociativa e se lo sviluppo del paese sarebbe venuto meglio meglio senza la minaccia di una forza antisistema come il Pci e senza la rottura di palle del sindacato al quaranta-cinquantenne quaranta-cinquantenne di sinistra non resta che raccogliere in silenzio i cocci della sua ideologia pubblica e precipitare mugugnando nel privato I più svegli gente come il piacentino Pier Luigi Bersani interpretano la parola privato in senso ampio e si reinventano un ruolo manageriale ministeriale governativo governativo all insegna di un pragmatismo che non è mica nato ieri un ruolo completamente avulso da schemi e schermi ideologici nel tentativo di istituire alleanze con gli establishment establishment nascenti con le leadership che stanno emergendo emergendo dai processi di privatizzazione sviluppando il pensiero che la sinistra non solo deve costruire un nuovo rapporto con il capitalismo avanzato con i signori della telefonia con i protagonisti della tecnologia ma deve valorizzarlo al massimo per ridisegnare da cima a fondo il proprio collocamento collocamento politico-elettorale Poi le maestranze come si dice seguiranno Il progetto di Bersani e di D Alema di rivoluzionare il capitalismo italiano per rendere possibile l insediamento di potere e consolidabile il successo elettorale della sinistra è nello stesso tempo geniale e velleitario È geniale perché dimostra l esistenza di una visione di lungo periodo con la percezione della necessità di colmare un abisso storico-sociale storico-sociale dato che l Italia aveva conosciuto un cinquantennio di egemonia moderata In ogni caso risulta affascinante l idea di fare la rivoluzione nel capitalismo anziché con-
Quelli di sinistra invece 125 tro Ed è invece terribilmente velleitario in quanto pensa di muovere i pezzi sulla scacchiera italiana con la stessa facilità facilità con cui si possono condurre operazioni di ingegneria finanziaria o di riconversione industriale Balle ci si può alleare con i nuovi tycoon come Roberto Colaninno ed Emilio Gnutti si possono spingere al margine i vecchi padroni padroni che credevano di poter controllare tutto in quanto noblesse oblige ma questo non significa necessariamente la costruzione di un coerente blocco sociopolitico di sinistra Tanto più che la vittoria elettorale del 1996 per risicata che fosse era stata ottenuta con ben altri programmi Il messaggio che Romano Prodi e il suo staff avevano lanciato lanciato e che la società italiana aveva mostrato di gradire era diverso e abbastanza semplice Certo l Italia deve essere rinnovata modernizzata privatizzata liberalizzata europeizzata europeizzata ma noi noi sapremo farlo in modo più sapiente sapiente del centrodestra saremo rispettosi delle compatibilità sociali eviteremo di attuare riforme dirigistiche a colpi di iniziative del governo ci confronteremo con tutti Parrocchie gruppi di base articolazioni dell Azione cattolica cattolica boy scout associazioni di volontariato comunità di lettura biblica nuclei di preghiera si erano ritrovati d accordo accordo sul messaggio quasi sentendosi rianimati Mentre la gerarchia dal cardinale Ruini in giù era rimasta diffidente interpretando Prodi come un prestanome dei postcomunisti postcomunisti i parroci avevano fatto catechismo elettorale dal basso mobilitando molti settori del mondo cattolico a favore dell dell Ulivo e delle guance rassicuranti del suo leader La caduta di Prodi nell ottobre 1998 è grave per diverse diverse ragioni ma risulta disastrosa per una in particolare perché fa saltare quel complesso di motivazioni che consentiva consentiva alla sinistra di restare insieme di tenere unite ispirazioni ispirazioni ormai differenziate e irriducibili a pensieri unitari Dietro l immagine di Romano era possibile nascondere tutte le velleità non più proponibili dalla sinistra accontentarsi accontentarsi del male minore un centrista a capo della coalizione coalizione giudicare con sufficienza la moderazione del go-
126 Post-italiani verno di centrosinistra considerandola il pedaggio da versare al mantenimento del consenso e soprattutto del potere Soltanto l asprezza ingiuriosa di D Alema poteva curvare questa opinione di fondo in un anatema sferzante verso Prodi e Veltroni la coppia di flaccidi imbroglioni di Palazzo Chigi Ma per tutti gli altri il governo Prodi era la foglia di fico ministeriale e ragionevolista che permetteva di nascondere nascondere le magagne culturali e l intero contrabbando sentimentale sentimentale amorevolmente coccolato negli anni si trattasse del canoro sentimento d amore per Cuba e dell ammirazione antiamericana per Fidel Castro o della mozione degli affetti affetti verso qualsiasi insurrezione e rivolta locale Un contrabbando contrabbando che comprendeva le molotov vere o favoleggiate favoleggiate del líder máximo i ricordi sessantotteschi di tanti dirigenti e militanti i terzomondismi più favolosi gli slogan slogan più irrazionali le fissazioni culturali più ovvie eventualmente eventualmente con il correttivo della passione concessa per Bruce Springsteen in quanto working class hero e comunque comunque narratore cazzutissimo delle strade d America altro che quelle celebri flaccidità centriste che si aggiravano aggiravano nei corridoi di governo Il governo di Romano era l equivalente del Nobel per la letteratura a Dario Fo se gli sbiaditi giurati svedesi avevano avevano riconosciuto il valore letterario dei grammelot di Fo quelle sue storie altomedievali a base di preti ingordi angeloni angeloni dispettosi contadini affamati e di un universo materiale materiale costellato di pursèll e cosparso di smerdàsso finivano finivano in secondo piano adeguatamente lontane le altre teatrate di sinistrismo militante da anni Settanta compreso compreso l antifanfanismo corrivo ma anche le collette di Franca Rame per il Soccorso rosso che adesso apparivano cheap dal punto di vista mondano o stupidamente collusive con l ala dura Allo stesso modo i grammelot riformisti ed europei europei di Romano magari resi sublimi o addirittura subliminali subliminali da Corrado Guzzanti servivano da schermo per i vecchi sentimenti La maschera bolognese garantiva
Quelli di sinistra invece 127 a prima vista il buonsenso del governo e copriva le insensatezze insensatezze della memoria e delle emozioni cioè i peccati originali originali della sinistra Il figlio perduto in una stanza Si capisce qualcosa in più della tempesta di danni provocata provocata dalla caduta di Prodi se si considera la dispersione di risorse intellettuali e professionali avvenuta alla fine del suo governo ma si comprende ancora meglio se si guarda alla psicologia del personale politico di sinistra e al cerchio più ampio dell opinione pubblica simpatizzante simpatizzante tutti travolti dagli avvenimenti dell ottobre nero del 98 Infatti non si poteva essere molto orgogliosi del governo governo D Alema nato con l appoggio del joker Francesco Cossiga e da una manipolatoria operazione di trasformismo trasformismo parlamentare La politica era tornata a essere una faccenda faccenda da professionisti in grado di architettare manovre ma incapace di suscitare passioni e forse nemmeno di coagulare interessi autentici Cosicché avviene la diaspora In silenzio Se un pezzo della sinistra aveva consumato lo scisma anni prima con Rifondazione comunista adesso un altro segmento si allontana allontana in modo più taciturno e questa volta secede senza proclami dalla politica e addirittura dal voto disperdendosi disperdendosi in un nebuloso nulla perché la politica è autoreferenziale autoreferenziale perché il riformismo di sinistra non è distinguibile dal riformismo di destra perché i Democratici di sinistra non sono capaci di evocare sogni perché le utopie sono finite finite perché niente sembra avere più senso perché non ci sono più le mezze stagioni D altronde se Veltroni si ritira dalla competizione nazionale per fare il sindaco di Roma perché mai un militante dovrebbe aver voglia di uscire di casa per candidarsi nel consiglio di circoscrizione Così per tutti gli altri per quelli che non si chiamano Folena Folena né Mussi né Angius né Violante né Salvi per quelli che non accedono alle posizioni di vertice il ritorno al pri-
128 Post-italiani vato è una scelta crepuscolare autenticamente personale e intima in attesa di non si sa che cosa Sarà proprio un caso che La stanza del figlio il film esistenziale della principale coscienza della sinistra cioè Nanni Moretti si incentri sulla sulla catastrofe famigliare provocata da una morte incongrua vale a dire su qualcosa di irrimediabile e forse nemmeno elaborabile sul piano simbolico La morte è un evento di una brutalità così ingente e di una disperazione così immanente immanente da risultare una cosa completamente impolitica impolitica e da essere affidata soltanto alla capacità di resistenza psicologica degli individui Senza transfert politici senza riscatti collettivi senza catarsi pubbliche Un dolore sordo un sospiro muto un pianto accecato Come se ne esce A dirla così sembra l allegoria della morte della sinistra si esce sconvolti dalla camera ardente ardente alla fine si prendono le distanze dal lutto ma ci vuole poco a capire che non si è più come prima Tutti i ricordi tutte le esperienze perdono il loro alone ciò che ieri era famigliare si rivela psichicamente straniante unheimlich e soprattutto ogni aspetto dell esistenza singola o collettiva comincia ad apparire discutibile opinabile giudicabile in vario modo senza più le calde certezze di una volta Non ci fossero Berlusconi e il suo parterre i suoi avvocati avvocati i Previti i Taormina i Pecorella i Vaccarella e i Ghedini Ghedini la sua band che mescola a piacere duri professionisti e teneri allocchi quella sinistra lì non avrebbe la minima chance di rientrare nell arena pubblica Figurarsi Nanni Moretti sarebbe rimasto il regista che era ed è l autore di alcuni film buoni e di altri così così sicuramente non un maestro non un Fellini un Visconti o un Antonioni tanto che il solo pensiero di una scuola cinematografica morettiana morettiana con epigoni e seguaci mette una certa inquietudine Ci mancherebbe pure la Sacher-Tendenz Lui politicamente boh Un antologia di battute dei suoi film fa affiorare più che altro una vena moralista esplicitamente rivolta contro l Italia di Alberto Sordi e poi contro i vizi del linguaggio alla moda il trend eccetera e
Quelli di sinistra invece 129 più in generale contro i conformismi vigenti i luoghi comuni comuni dilaganti la marea montante insomma l immancabile immancabile merda che avanza ma sotto il profilo scatologico cioè del mare di cacca si direbbe più efficace Altan meno didascalico didascalico più pessimista e carogna E poi Palombella rossa e Aprile un sentore di militanza di engagement di delusione delusione progressiva fino al D Alema di qualcosa di sinistra scolpito nella mentalità collettiva e destinato a diventare un tormentone per intere coorti politiche oltre che a inchiodare inchiodare il baffutissimo Massimo al ruolo insostenibile di riformatore senza popolo Per capire adeguatamente la cultura politica di Moretti era sufficiente osservare gli scaffali della libreria alle sue spalle occupati da intere collane bianche di Einaudi se ne sarebbe dedotta la collocazione precisa nel solco esatto della sinistra intelligente quella sinistra che nelle sue opere opere filmiche appariva muta o afasica quanto a pensiero politico politico di certo resa tale per non ideologizzare l estetica con un sovrappiù di contenuti ma che poi diventava via via più delusa più incazzata infine colma di una collera trattenuta trattenuta di uno sdegno talmente rancoroso che aveva bisogno bisogno solo di un occasione per esplodere Così quando Nanni Moretti improvvisa il suo show in piazza Navona contro i diriggenti dell Ulivo le reazioni del pubblico sono in genere esultanti come se si fosse lacerata lacerata la pellicola di un film sbagliato e ne potesse cominciare subito un altro mentre la critica in genere solleva le sopracciglia sopracciglia e lascia filtrare una interpretazione diversa e marcatamente marcatamente antipatizzante l intervento di quel tipo con la barba barba la camicia a scacchi e la voce rauca che cos è se non un barrito antipolitico E quel piglio demagogico potrà essere inteso con un po di buona volontà come il solito grido d allarme a cui dovrebbe seguire il risveglio partecipe della società civile Ma si tratta anche di uno psicodramma molto molto italiano troppo italiano I manzoniani potranno citare il giovane-vecchio malvissuto anche se non c è traccia di canizie canizie vituperosa o no Vale a dire che a un occhio smagato
130 Post-italiani la morettata si rivela come il consueto maledettismo provinciale provinciale il classico adesso m avete rotto il condominiale non se ne può più e infine esaurite le estreme risorse dialettiche dialettiche lo strapaesano affanculo Oppure come l ennesima dichiarazione di superiorità morale rispetto alla destra e di riflesso la certificazione dell dell assoluta incompetenza e incapacità della sinistra ma come come nemmeno con una destra di totali cialtroni questi riescono riescono a praticare un opposizione appena decente Questi i miserabili gli incapaci sarebbero povere anime come Francesco Francesco Rutelli e Piero Fassino che dal canto loro non costituiscono costituiscono neanche un problema ma hanno l unico vero torto di essere l esito di un problema ben più grande Moretti dunque dunque si profila come il certificatore catastale di una frustrazione frustrazione la propria e quella dei leader del centrosinistra Piuttosto ci fosse a sinistra qualche scettico qualche animo attento al superfluo e anche memore della manzoniana manzoniana canizie vituperosa si potrebbe chiedere con aria artatamente artatamente fatua e l occhio liquido ma Nanni Moretti si tingerà mica i capelli È una provocazione stupidina e però che divertimento sarebbe un indizio di alta sofisticheria sofisticheria politico-culturale se il principale moralista del progressismo progressismo politico italiano contemporaneo si rivelasse simile nelle loffiaggini al partito dei tinti e dei finti tragicamente tragicamente trasversale per look e antropologia colorazioni e riporti in tutta la Casa delle libertà L ultima fede un idolo chiamato Roberto Invece se si componesse il repertorio delle preferenze dell italiano di sinistra si vedrebbe che con ogni probabilità probabilità la spregiudicatezza non è la dote più alta in classifica Anzi su certi argomenti si può parlare di conformismo schietto di inerzia ideologica Lasciamo pure perdere le grandi questioni tipo lo sviluppo sostenibile o il principio di precauzione che sono l ultima spiaggia rispetto ai processi processi della globalizzazione e in realtà rappresentano un
Quelli di sinistra invece 131 criterio di assennata conservazione rispetto al nichilismo trasformatore della tecnologia e dell industria Un protezionismo protezionismo necessario dopo che il liberismo ha prodotto qualche figuraccia tragica come l Enron e Worldcom o Tyco oppure in precedenza la catastrofe di Bhopal e più tardi l elezione dell inquinatore Bush alla Casa Bianca e il crollo del Nasdaq con le relative ruberie con destrezza ai danni del parco buoi globale e internettiano Ma se uno pensa ai girotondi innescati dal morettismo e alle manifestazioni spontanee contro le leggi approvate dalla maggioranza di centrodestra si accorge presto che tutta l attenzione del popolo della sinistra è concentrata su valori come la legalità la difesa della magistratura la tutela della Rai in quanto servizio pubblico E che l indignazione indignazione è gestita intellettualmente da accademici invecchiati invecchiati nelle università come Francesco Pancho Pardi o l oriundo laborista Paul Ginsborg Ovvero che l ammirazione ammirazione di chi in passato aveva sostenuto l eversione o almeno almeno l insurrezione e come minimo la trasgressione si rivolge a un borghesissimo esponente della magistratura come l ex procuratore Francesco Saverio Borrelli Resistere Fa davvero un po specie che una generazione di incendiari sia finita nei ranghi dei pompieri e tutta l enfasi enfasi giovanilista sulla trasgressività sia svaporata e sia stata sostituita dal principio legalitario e dal rispetto superstizioso superstizioso delle istituzioni sempre citate con il cappello in mano inoltre tanto per rimanere in area semi-istituzionale mai che uno della sinistra ufficiale si accorga che il cosiddetto servizio pubblico della Rai fa da schermo all occupazione di potere e che quindi una proposta politica generosamente e fantasiosamente progressista dovrebbe puntare sulla privatizzazione privatizzazione radicale della radiotelevisione pubblica contestualmente contestualmente allo smantellamento sul mercato dell altro pezzo del duopolio cioè Mediaset in modo da creare per l appunto un mercato e un pluralismo finalmente Qui di solito per la verità casca anche l altarino della destra che spende fior di intelligenze ultraliberiste per diagnosticare
132 Post-italiani che occorre privatizzare la Rai ma si guarda bene dal dire alcunché alcunché sul sistema Mediaset .) Così tanto per dire la finiremmo con le lamentele sul ministro delle Comunicazioni Maurizio Gasparri e l allegra allegra combriccola di incompetenti nel consiglio d amministrazione amministrazione della Rai il giallo strategico e correntizio delle nomine alla direzione dei telegiornali la lottizzazione e i conflitti di spartizione uffa Al che nasce inevitabile la domanda domanda e il servizio pubblico a cui tiene tanto il presidente Ciampi Risposta di una sinistra appena appena meno fessacchiotta fessacchiotta al diavolo Servizio pubblico è un espressione espressione che risale alla notte dei tempi e del consociativismo quando la Rai era la camera di compensazione fra i partiti mentre adesso vige lo spoils system alla grande e le reti televisive televisive sono un concentrato di culi e tette competono sul mercato della volgarità nazionalpopolare e oltretutto lucrano lucrano anche il canone esibendo alle platee di pensionati gli stessi freaks mostrati da Maurizio Costanzo e Maria De Filippi Filippi nei loro campionari dell orrore domestico e provinciale provinciale Il servizio pubblico sarà mica per caso un programma programma di presunto cabaret in cui Massimo Boldi spiega com è la pizza gay Quella piena di buchi …) Oppure sì Quindi in nome del servizio pubblico la sinistra dovrebbe dovrebbe combattere una battaglia già perduta sul piano della qualità anzi della decenza e di un pubblico qualificato qualificato e per quale motivo Per trattenere nel circo di Raiuno Raiuno le lacrime distillate di Raffaella Carrà Per dare spazio al gossip dialettale di Cristiano Malgioglio Oppure più politicamente per ripristinare e difendere il feudo ideologicamente ideologicamente antagonista di Michele Santoro che di fronte all aggressione della destra e del cda occupato dai barbari di Antonio Baldassarre ha minacciato addirittura di portare portare in piazza i suoi telespettatori i suoi orfani il popolo popolo di Sciuscià Viene anche il sospetto che a sinistra non siano convinti fino in fondo delle loro opinioni culturali e che siano alla costante ricerca di qualche succedaneo possibilmente alla
Quelli di sinistra invece 133 moda delle vecchie idee Un surrogato un pensiero vicario vicario Una volta potrà essere la suggestione di Amartya Sen consigliato da economisti di lusso un altra quella di Zygmunt Zygmunt Bauman suggerito da sociologi di classe e per i più colti potrebbe andare bene perfino Ulrich Beck quello della società del rischio anche se è tedesco e lo conoscono bene solo i più sofistici Tutti eccellenti intellettuali in ogni caso critici chi più chi meno delle visioni deterministiche deterministiche della globalizzazione ma alla fine niente più che una trovata per reagire alla tendenza dominante e scovare qualche eccezione al Washington consensus alle teorie della Banca mondiale e alle pratiche del paranoico Fondo monetario oltre che ai noiosi epigoni italiani di Milton Friedman e del liberismo salvifico da Antonio Martino ad Antonio Marzano Ma risulta chiaro da subito che con Sen o Bauman e le sensibilità culturali finemente evocate da intellettuali come come Michele Salvati Alessandro Cavalli e Arnaldo Bagnasco Bagnasco non si mobilitano le masse né le psicologie collettive Per produrre il coinvolgimento ci vuole qualcosa o qualcuno qualcuno che susciti dal niente un energia psichica che possa far ridere o commuovere provocare un emozione un desiderio desiderio uno stringimento di culo un orgasmino politico Un protagonista della politica ma è difficile trovarlo oppure una personalità al di fuori della politica un alieno alieno sgangherato un ufo totale Finora l unica risorsa rintracciata rintracciata a questo scopo dalla sinistra è stata Roberto Benigni Benigni Spiegare perché il Robberto ! che Sophia Loren acclamò acclamò vincitore dell Oscar sia riuscito a ottenere un consenso consenso totalitario come attore e come politico è piuttosto difficile e quindi merita una divagazione È complicato capire il successo a sinistra di Benigni se non si ha nella memoria Berlinguer ti voglio bene un film di Giuseppe Bertolucci Bertolucci programmatico fin dal titolo ma soprattutto quell quell exploit tutto fisico in cui Benigni prese in braccio il mucchietto mucchietto d ossa del Berlinguer suddetto stracciando il
134 Post-italiani rigore del protocollo comunista e suscitando perciò un moto di commossa gratitudine nella base Per l immediatezza immediatezza per la spontaneità per l istinto non trattenuto Dopo Dopo di che si consideri pure che Robberto ha ripetuto questo numero o numeri del genere in tutte le occasioni possibili baciando sulla bocca Olimpia Carlisi al festival di Sanremo chiamando Wojtylaccio il papa mettendo le mani addosso a una Carrà squittente o a un Pippo Baudo Baudo recalcitrante saltando sui desk del Tg1 strizzando le palle al povero disgraziato di turno sempre con lo stesso istinto e la stessa regolare spontaneità Benigni aveva poi inanellato una serie piuttosto nutrita di film orrendi come Johnny Stecchino o Il piccolo diavolo talmente desolanti da mettere in crisi ogni volta i critici meglio meglio disposti e più di sinistra che dovevano affidarsi alle tiritere tiritere sull inesauribile eccetera fisicità eccetera di tanto in tanto però aveva rallegrato i fan con piccoli colpacci populisti populisti come l irresistibile canzone che fa Quando sento Berlusconi mi si sgonfiano i coglioni rima ovvia ma risultato risultato fiammeggiante e consolatorio almeno per il filosofo Gianni Vattimo che nel 1994 all epoca del primo sfessatissimo sfessatissimo governo del Cavaliere partecipò a una manifestazione manifestazione strillando magnificamente la rima in oni Quando esce con molti clamori La vita è bella Benigni è ancora un grandissimo attore un grandissimo comico un intellettuale che si diverte a improvvisare in ottava rima o a recitare Dante a mente insomma un interprete verosimilmente verosimilmente formidabile che solo per sfortuna non ha ancora combinato niente di memorabile Al massimo comparsate strepitanti interventi urlati mani ficcate nelle parti basse poesiacce a bischero sciolto col peperone la zucchina e pure pure lo sventrapapere le solite cose Eppure per i consueti misteriosissimi misteriosissimi motivi i critici continuano a parlare dell immancabile immancabile eccetera materialità eccetera esplosiva eccetera E naturalmente dimenticano quasi tutti che prima di Robberto Robberto e di Vincenzo Cerami qualcun altro si era occupato dei campi di concentramento e della Shoah dal durissimo
Quelli di sinistra invece 135 Billy Wilder di Stalag 17 al capolavoro popolare di Steven Spielberg Schindler s List Ora non è il caso di spendere molte parole su La vita è bella bella Si tratta di un film in cui un attore inespresso autore e protagonista di film mediocri capace fra l altro di ridurre Walter Matthau allo standard di un trascurabile guitto si misura con la maggiore tragedia storica e metafisica del Novecento Giuliano Ferrara e Il foglio se la prendono e cominciano una campagna basata sul teorema di Giorgio Manganelli rispetto a certi romanzi Non lo leggo perché è brutto Nel frattempo l accanita Maria Giovanna Maglie spulcia la stampa americana trovando decine e decine di giudizi in controtendenza fra cui un formidabile e caustico caustico one-man-shoah riferito all acqua cheta Robberto Il piacere che prova la destra a scorticare Benigni a grattugiarlo grattugiarlo giorno per giorno è ovviamente delizioso come sarà delizioso per Giuliano Ferrara minacciare di prenderlo prenderlo a pomodorate e uova al festival di Sanremo nell anno di gloria 2002 mentre non è proprio comprensibile fino in fondo che la sinistra lo adori Anzi di fronte a un filmetto sostanzialmente esecrabile come La vita è bella ci sarebbe da parte di Ferrara e dei suoi perfino un eccesso di zelo antibenignista antibenignista se nello stesso tempo non si levasse dalla parte parte opposta un coro di entusiasmi in falsetto Poiché nel frattempo frattempo tutti si devono essere dimenticati dell anatema di Adorno secondo il quale dopo Auschwitz non era più possibile possibile scrivere poesie si accetta in modo scioccamente corrivo corrivo che sull Olocausto si possa allestire un filmuccio consolatorio consolatorio d altronde a suo tempo altro che una poesia Francesco Guccini ci fece addirittura una canzonetta e nientemeno che per l Equipe 84 ach so !, passato per un camino camino ed ora sono nel vento Poche le voci a sinistra che si levino a dire ma signori questo film è una stronzata Se siamo ridotti a dover sostenere sostenere per ragioni d opportunità e di schieramento una boiatina simile il nostro futuro è segnato E se addirittura per motivi indicibili per vizio conformista per incalli-
136 Post-italiani mento del giudizio ci piace e arriviamo a pensare che sia un capolavoro una lezione di poesia e di umanità è inutile inutile che ce lo nascondiamo Robberto ha vinto ma siamo spacciati noi Non usiamo troppi se siamo spacciati sul serio Si era appena smorzata l eco di quella rottura di scatole che è il Pinocchio ed ecco che il super-Benigni bravo buono cattolico cattolico e bello è stato santificato con collocazione immediata nel settimo cielo è bastata una sua lettura di Dante in tv per suscitare un coro di ammirazione ipocrita che bravura bravura che sapienza ah ne avessimo di insegnanti così un entusiasmo che ha riunito destra e sinistra gli atei gli agnostici monsignor Ersilio Tonini Antonio Socci tutti Naturalmente lo sbalordimento d amore per Robberto è giustificato dall aver insegnato che anche la Divina commedia commedia può fare spettacolo che l alta cultura può essere distribuita distribuita al popolo e per avere riportato la tv a una dimensione dimensione protettiva e nostalgica diverte istruendo tipica di quando i vicepresidi sapevano le tre cantiche a memoria ed erano così rispettati in quei licei degli anni Cinquanta in quei tempi rassicuranti insomma in cui i papi erano bianchi e i Togliatti erano doppi .) Malinconie di sinistra La sociologia di quegli italiani che credevano di essere la maggioranza morale e si sono ritrovati a essere la minoranza minoranza effettuale è naturalmente troppo variegata per poter poter essere riassunta in modo esauriente Si può cercare però di identificare una tonalità collettiva che sarebbe quella a cui danno luogo tutte le voci della sinistra dai liberal liberal alla Salvati e dai centristi dalemiani fino ai contestatori contestatori che cercano ogni mattina sulle pagine dell Unità la polemica antiberlusconiana di Furio Colombo oppure le stravaganti apocalissi di Antonio Tabucchi per non dire gli indignati in servizio permanente effettivo e quelli che hanno atteso con emozione l arrivo del messia Sergio
Quelli di sinistra invece 137 Cofferati e i suoi miracoli prima di provare a sbarcarlo a Bologna Ma anche gli incazzosi che alla fine votano e voteranno voteranno per Rifondazione comunista o che si ritirano nell nell astensione tipo le romane del manifesto che nella disperata disperata campagna elettorale del 2001 hanno detto e fatto sapere che no nun se pò votà ppé Rutelli si sono trovati trovati in sintonia con tutti quelli del tanto peggio tanto meglio meglio che governi questa destra impresentabile piuttosto piuttosto che si perpetui l equivoco di quel centrosinistra grigiastro grigiastro fondamentalmente succubo delle teorie liberiste Almeno secondo ciò che sostengono i teorici delle due destre come Marco Revelli per il quale la differenza fra il centrodestra e l Ulivo è solo una questione di sfumature da una parte c è una destra populista e plebiscitaria fascistoide fascistoide mentre dall altra una destra tecnocratica ed elitaria elitaria E tanti altri ancora che non lo confessano in pubblico pubblico eppure fra sé e sé pensano davvero che la competizione al centro l avvicinarsi fisiologico degli schieramenti nel sistema bipolare l impronta liberale condivisa tutto questo questo se non è un autoritarismo morbido è comunque un o- mologazione minimalista un indistinto di vacche grigie niente di più e niente di meno di un mondo di merda Posizioni di questo genere fanno sorridere gli intellettuali intellettuali riformisti e quelli che hanno capito subito che piega stava prendendo il famoso trend Ma per gli altri c è da capirli il cambio d abito mentale non era mica stato facile Negli ultimi quarant anni avevano lottato insieme si erano sposati fra loro avevano fatto evolvere la loro cultura cultura adeguandosi pragmaticamente ai tempi poi si erano stufati di sé e della propria vita le coppie erano scoppiate scoppiate i matrimoni erano falliti le unioni si erano disintegrate in seguito spentosi l odio interi universi di rancore erano erano stati ricomposti da un senso di civiltà recuperato con ammirevole dedizione da strati mentali emotivamente inquinati Erano nate nuove coppie con amori e sentimenti sentimenti più maturi screziati di ironia o perfino di una certa blanda rassegnazione in quell atmosfera psicologica che
138 Post-italiani segue alle passioni incandescenti e alle fatiche disumane che esse implicano La maturità esistenziale delle persone di sinistra coincide coincide insomma con il tempo della sconfitta politica oppure oppure con opache vittorie gestite da altri il che praticamente è lo stesso È una fase crepuscolare in cui i sentimenti politici politici sbiadiscono esattamente come i sentimenti extrapolitici extrapolitici e che invita a comportamenti adulti tolleranti privi di asprezze Difatti l ex sessantottino o l ex contestatrice sembrano ormai modelli di esclusivo buonsenso dato che il disincanto è andato di pari passo con l età L esplosività comportamentale può essere lasciata alla destra rifatta ai tacchi a stiletto della Santanché allo strapaese della Mussolini Mussolini a quella gente come Ignazio La Russa che ha riconquistato riconquistato la scena della mondanità e perciò non sa resistere all invito a eccedere a trasformare una nottata in discoteca discoteca in una commediaccia slapstick a uso dei paparazzi e delle rubriche di gossip felicissime di pubblicare per la centesima volta una foto ghignante del volto diabolico del postfascismo La sinistra no Quello della sinistra è uno stile permeato permeato da un amarezza leggera dalla presa di coscienza dell dell assenza di significato da amnesie del senso da uno smarrimento morale politico culturale così intenso che provoca un ripiegamento nell intimità nei mormorii nel sussurro Poco sesso al massimo il dovere tecnico nei casi canonici possibilmente niente passioni perché abbiamo già dato poche concessioni all irrazionalità amorosa e agli scarti sentimentali dato che costa fatica fisica e impegno impegno intellettuale sproporzionato a differenza di quanto raccontano Men s Health o Cosmopolitan E poi il punto G non è né rivoluzionario né riformista né eversivo eversivo né conservatore è un miraggio biologico Quanto al resto resto il look la fitness la wellness i massaggi le creme la cyclette il body building sono tentazioni che insorgono di tanto in tanto rapidamente represse per ovvia e ormai connaturata inerzia Piuttosto qualche seduta di yoga
Quelli di sinistra invece 139 certe innocue infatuazioni per la medicina ayurvedica per la terapia dei colori per l erboristeria e l omeopatia ma così senza impegno Il controllo del coinvolgimento perché gli sforzi psichici non siano eccessivi investe anche la dedizione professionale professionale Può darsi invece che in certi momenti ci sia un infatuazione infatuazione per lo slow food perché il recupero delle tradizioni tradizioni nonché delle stagioni e del territorio è percepito come un progetto di sinistra rispettoso com è di ogni possibile vincolo culturale e antropologico e per l accuratezza umanistica umanistica delle preparazioni Chissà se Edoardo Raspelli o Carlo Petrini sono progressisti ma l ancienne cuisine rinnovata rinnovata misticamente dalla cultura si propone di sicuro come paradigma culinario vigorosamente opposto al McWorld Ci si può comprare un edizione Einaudi dell Artusi tenerlo tenerlo sul comodino e leggere per sfizio qualche ricetta di tanto in tanto per sentirsi così meravigliosamente alternativi all all efficientismo alimentare della destra e alla brutalità friggitoria friggitoria targata McDonald s ma anche ai brunch dell élite professionale milanese ai sushi bar al tempura e alle altre giapponeserie a tutto E infine in una svogliata domenica elettorale al tramonto accorgersi senza troppo stupore che non si è andati al seggio Compagni d odio Mentre scende il crepuscolo i comportamenti del popolo di sinistra sono prevedibili come le sue ispirazioni i suoi disincanti e i suoi non dissimulati stupori Che cosa sia lo stupore di sinistra è presto enunciato si spalanca la bocca di fronte allo spettacolo così inedito offerto dalla destra senza senza tabù ma la si richiude subito stringendo le labbra Una onesta malinconia civile non proprio una tristezza tende a considerare le vicende del paese con uno scetticismo visibilmente visibilmente disarmato Come sarà possibile che un popolo anarchico anarchico in modo generico ma storicamente anarchico si sia lasciato imbrogliare da quella destra pac-
140 Post-italiani chiana dagli ex fascisti come Maurizio Gasparri ministro della Repubblica che telefona in diretta a Quelli che il calcio calcio per lagnarsi con Simona Ventura di certi scherzucci da dozzina di Gene Gnocchi o dall euforia da merchandising del buon Padre di famiglia l Operaio supremo Silvio Berlusconi Berlusconi impegnatissimo nel suo mondo azzurro a ripetere che tutto va per il meglio anche quando tutto va allegramente allegramente per il peggio e dall intera congregazione di avvocati avvocati legulei azzeccagarbugli professionisti del nulla tecnici del recupero crediti oltre a tutta la febbrile varietà umana forse troppo umana che si affolla come in un party fra le quattro mura della Casa delle libertà È logico che chi aveva coltivato la scienza il senso e la prassi di una moralità politica superiore si ritrovi sbalordito sbalordito di fronte a questo sciame politico così stilisticamente nuovo Nelle serate invernali in compagnia ma anche nei corridoi fuori da qualche riunione di giunta o più tardi a una tavolata della festa locale dell Unità e pure in qualche qualche consiglio d amministrazione o meeting aziendale democratico democratico e progressista d altronde si sa che gli imprenditori imprenditori non votano per l Ulivo ma i manager sì salta sempre fuori qualcuno che dice Ma allora era meglio la Dc vuoi mettere Eh sì talvolta la malinconia si tinge di nostalgia solo che in questo modo il rimpianto trascolora in una specie specie di inerzia verso il presente Che fare ?, si sarebbe detto in altri tempi Non ci si può fare nulla questo è il punto E questo è più o meno il messaggio che serpeggia fra il popolo Non ci si può fare niente perché gli italiani sono irriconoscenti irresponsabili irresponsabili e soprattutto perché sono evidentemente fessi e difatti hanno creduto a tutte le favole compresa quella del meno tasse per tutti e agli exploit mediatici di Berlusconi Berlusconi pubblicati sui cartelloni fondo cielo formato sei per tre Di fronte allo spettacolo di una società che ha adottato il Padrone e ne ammira la ricchezza prima ancora che la spregiudicatezza politica i più arrabbiati recuperano gli esorcismi storico-culturali che Bertinotti agita da Vespa o
sinistra meglio disposto sente che a sinistra la classe dirigente si odia Quando le religioni muoiono per un po le chiese restano aperte così per abitudine o per la celebrazione di qualche rito minore e consuetudinario poi i vescovi cominciano a litigare fra loro le risse si susseguono susseguono e alla fine anche i fedeli disertano le funzioni e anzi se si accorgono che sulla facciata c è una broken window window non esitano a raccogliere una pietra a lanciarla e a produrre un danno ancora maggiore Sicché l odio un odio purissimo un distillato quintessenziale quintessenziale circola con fluidità estrema si trasmette in cerchi concentrici non lascia esente quasi nessuno Ma sì resta l ammirazione per i vecchi come Vittorio Foa che non ne avrà imbroccata una nella carriera politica ma sono dieci anni che si dimostra mentalmente il più fresco di tutta la sinistra sinistra possiede perfino la malizia senile di rivolgersi per lettera a Miriam Mafai nel libretto einaudiano Il silenzio dei comunisti porle sessantacinque domande non una di meno meno e chiederle con una ingenuità che se non fosse finta sarebbe provocatoria oppure psicotica ma perché voi comunisti comunisti non ci avete impedito di fare lo scisma del Psiup Ripenso oggi con rammarico che voi allora non avete impedito impedito la nostra scissione Ma almeno il vecchio Foa con i suoi occhiali spessi e le sue smorfie caprine l antifascismo Quelli di sinistra invece 141 da Costanzo C è in Italia quella che Gramsci chiamava plebe borghese …) e stigmatizzano il fondo asociale e antistituzionale di larga parte della collettività con la sua opacità comportamentale e la sua tentazione continua frutto di un attitudine ben strutturata non a trasgredire semmai a evadere Ma non c è niente da fare anche perché con questi diriggenti diriggenti non si va da nessuna parte e si è diffusa la convinzione convinzione inscalfibile date le quotidiane conferme nel teatro teatro romano così come in periferia che il comportamento dominante dentro la sinistra non emerge dal confronto o dal conflitto politico interno al partito bensì scaturisce da un sentimento primario e inconfessabile l odio Anche l elettore di
142 Post-italiani l ha fatto sul serio nelle galere di Mussolini e non al caffè e adesso può permettersi di guardare con sufficienza ironica la destra di Berlusconi Fini e Bossi considerandola una slabbratura stilistica o un accozzaglia politica ma non esattamente un pericolo per la democrazia Invece lo avvertono tutti anche se il tempo attenua i sentimenti che D Alema prova un odio sordo per Cofferati Cofferati più di quanto ne provasse per il flaccido Veltroni e che ora quell odio ha contagiato Salvi e Mussi Violante Folena Morando mentre Fassino cede alla disperazione e sbotta dicendo che del cofferatismo ne ha le tasche piene piene espressione che per un torinese dev essere l acme dell insofferenza pronunciabile il debolista filosoficamente filosoficamente fichissimo Gianni Vattimo si permette un odio con sfumature heideggeriane verso l altro torinese Franco Debenedetti senatore diessino borghesemente sciccoso e ultraliberal trattandolo come se fosse un traditore della classe operaia italiana e del movimento progressista mondiale mondiale Intanto la maggioranza centrista del partito il mainstream mainstream dalemiano odia Furio Colombo e a differenza dei lettori che amano incazzarsi ogni mattina aprendo il giornale giornale disprezza l orientamento radical-choc che l ex uomo Fiat insieme a un ex moderato come Antonio Padellaro ha impresso all Unità cosicché il quotidiano di Colombo Colombo e Padellaro si prende le sue micidiali vendette sputtanando sputtanando con allegria l economista di D Alema il professor Nicola Rossi di cui stronca addirittura in prima pagina l ultimo libro pubblicato con il Mulino Riformisti per forza Ecco lui pensava di aver compiuto un notevolissimo sforzo sforzo teorico e programmatico per ricostruire un esperienza e modellare una cultura di governo invece l Unità lo accusa di voler attuare riforme liberali lasciandosi il popolo popolo alle spalle il verdetto di condanna è piuttosto vecchio vecchio stile ma è presentato in modo da far capire che all o- dio non c è rimedio e che l hobbesiano bellum omnium contra omnes è il massimo di futuro che si possa intravedere intravedere sotto questi chiari di luna e fra questi lupi mannari
A sinistra solo per affetto L homo melancholicus avrebbe anche un altra strada più appartata come soluzione fra il politico e l esistenziale potrebbe infatti scegliere lo schema proposto implicitamente implicitamente da uno degli ultimi giovani guru progressisti Michele Michele Serra Schema che si può descrivere all incirca così oggi rimaniamo a sinistra solo per affetto Il che significa che non ci sono tante altre ragioni oltre a quelle sentimentali sentimentali per continuare a restare lì da quella parte lo si fa per consuetudine per indole per una sorta di decoroso attaccamento attaccamento a valori ricevuti in passato Dato questo imprinting e dopo aver ricordato le passioni passioni rivoluzionarie trasformatesi lentamente in impazienze impazienze riformatrici nella situazione presente si accetta solo solo una mansuetudine privata e pubblica una mitezza senza troppo coinvolgimento emotivo per evitare delusioni delusioni una fedeltà famigliare che faccia da contenitore si chiacchiera con i bambini tenendo lunghi seminari di studio studio su Ronaldo e Rivaldo si organizza qualche viaggio all all estero neanche tanto parsimonioso se appena il conto corrente lo permette Chi se la sente coltiva approfondimenti politici ed economici economici facendosi rifilare dai commessi delle librerie Feltrinelli Feltrinelli i puntuali Amartya Sen e Ulrich Beck in modo da sprofondare in riflessioni molto complesse per introdurre alcuni elementi critici in più nel suo contrappunto sentimentale sentimentale il commento di Michele Serra è sconsolato Mai che qualche cazzo di intellettuale proprio perché lo è sappia alleggerire il prossimo fornendogli qualche elemento elemento critico in meno Se la riflessività non funziona se occorrono emozioni più intense spazio a Bruce Springsteen Springsteen e labbro e naso arricciati criticamente verso le Anastacia Anastacia o le Kylie Minogue Britney Spears e tutte le altre squinzie del vamos a bailar come le nostrane e ormai adulte Paola e Chiara continuamente fraintese poverine loro così eclettiche
144 Post-italiani A ogni modo ciò che conta è l atteggiamento di fondo in sostanza lo stile è consigliabile evitare qualsiasi coinvolgimento coinvolgimento mantenere un tono distaccato quindi prendere prendere le distanze esaminare ogni cosa da diversi punti di vista infine non emettere giudizi se richiesti emetterli blandi e solo dopo una lunga riflessione Eventualmente se proprio scappa si può anche sostenere qualcosa che non è affatto di sinistra che esprime un sapore di conservazione conservazione purché contenga un briciolo di buon senso e di intelligenza È un atteggiamento che viene da lontano fin da quando si era fatta strada confessa sempre Serra negli negli operai e nei militanti che ho conosciuto in quegli anni il disinganno Mai il cinismo quello è roba di noi intellettuali intellettuali .) Si ripiegava in massa lungo strade più prossime più plausibili più alla portata di vite già affaticate La democrazia democrazia la Costituzione questa o quella lotta sociale Buone stelle domestiche importanti e perfino luminose Ma più niente oramai che richiedesse Filosofia bastava Politica anzi bastava Amministrazione L importante è accontentarsi Bobbio e l autodafé Ma sì che affiora il sospetto una vita di questo tipo non è forse un buen retiro intellettuale che autorizza il cuore a spegnere i patimenti ma alla lunga anche un travestimento travestimento moderato un baffo posticcio una maschera rispetto alle passioni che non è più decente mostrare in pubblico I reprobi reprobi di Rifondazione comunista intanto possono permettersi permettersi di contestare le due destre la globalizzazione la strategia americana le multinazionali predone Osama e la Fallaci le bombe in Afghanistan tutto Già Rifondazione il partito di Bertinotti proprio il leader che secondo Nanni Moretti intervistato al festival di Cannes ha provocato la sconfitta elettorale del 2001 per la verità gli analisti elettorali elettorali negano questa interpretazione a loro avviso Moretti recita una storiella popolare molto in voga a sinistra ma ir-
Quelli di sinistra invece 145 rilevante secondo i dati nei collegi in base ai quali Berlusconi Berlusconi avrebbe vinto comunque e l accordo con Rifondazione Rifondazione per il Senato al massimo avrebbe ridotto il danno Va da sé quindi che adottare lo stile politico di Serra ma per diversi aspetti anche di Staino e lasciare la propria animosità politica soltanto alla mediazione delle tavole di Altan o alle vignette di Ellekappa è un metodo surrogatorio surrogatorio Tanto più che la destra non scherza contro i comunisti gli statalisti i dirigisti e basta leggere qualche volta quotidiani quotidiani come il Giornale o Libero per sentirsele suonare suonare dalla fantomatica operazione Bingo di D Alema in cui si sarebbe visto un dirigente politico di primissimo piano e di sinistra mettersi le spalle al sicuro tirando su una catena catena di sale da gioco per marginali sociali cioè per l elettorato elettorato di destra fino al dossier Mitrokhin al caso Telekom Serbia … E neanche Il foglio scherza con quella tecnica infallibile di pretendere comportamenti istituzionali anzi istituzionalissimi dagli altri compresa la corte di Palazzo Chigi criticando a narice alzata le sgangheratezze degli avversari e talvolta le mignottate degli amici sempre però riservandosi di condurre la polemica secondo il proprio stile che può comprendere à la carte se sembra il caso se ci va anche l assenza di stile e lo sgarro al galateo Mentre noi pensa l epigono di Serra dobbiamo fare i sussiegosi proprio quando i Micciché e le Santanché furoreggiano furoreggiano come furoreggiano i La Russa e le Anna La Rosa Rosa e i salotti di destra si popolano di continue new entry e le spiagge più fanaticamente alla moda si reincarnano a destra … È una fatica compagni E noi che cosa opponiamo opponiamo L ultimo bastone fra le ruote dal punto di vista culturale gliel abbiamo messo dieci anni fa quando l editore editore impegnato Carmine Donzelli ex einaudiano soprannominato soprannominato a Torino Ecché ci vuole è riuscito a convincere convincere Bobbio che con Berlusconi e Fini il fascismo era alle porte e quindi il Vecchio ha partorito velocemente un libretto libretto in cui spiegava che la sinistra nonostante tutto è ancora ancora meglio della destra e non per motivi metafisici ov-
146 Post-italiani vero ontologici o trascendentali a priori ma perché il suo criterio cardine è la tensione concreta verso l uguaglianza Gli altri gli antibobbiani di destra hanno cercato prima di confutarlo il maestro azionista sollevando qualche polverone ideologico e poi di inguaiarlo riuscendo benissimo benissimo nell impresa grazie a una catastrofica intervista concessa concessa da Bobbio al Foglio nella fattispecie al dannunzian-futurista dannunzian-futurista Pietrangelo Buttafuoco in cui il filosofo torinese che già i suoi peccatucci li aveva commessi scrivendo scrivendo a ventisei anni lettere di scuse a Mussolini rivelava al provocatorino siciliano le minuzie scandalose del suo passato di goliardo fascista Era il novembre del 1999 e la scena del misfatto era la quieta penombra della sua casa torinese torinese A quel tempo confessava Bobbio a Buttafuoco scrissi con altri amici un libretto di una rivista di varietà S intitolava Gonne e colonne La musica era di mio cugino Norberto Caviglia Un gioco frivolo tratto dal romanzetto di un autore francese leggero una specie di Pitigrilli d Oltralpe Oltralpe Si figuri conquistammo con Gonne e colonne il primo primo premio di un concorso alla cui presidenza c era Blanc l autore di Giovinezza Le confessioni di Bobbio al giornale di Giuliano Ferrara si rivelavano un inaspettato autodafé esistenziale Ero immerso nella doppiezza perché era comodo fare così Fare Fare il fascista tra i fascisti e l antifascista con gli antifascisti E di seguito senza più inibizioni Il fascismo l abbiamo rimosso perché ce ne ver-go-gna-va-mo davanti a chi faceva otto anni di prigione metti uno come Vittorio Foa tanto per dire Come al solito di fronte alle rivelazioni rivelazioni più distruttive c erano quelli che plaudivano all atto di onestà passando sopra a decenni di silenzi sul proprio vissuto e di sussiego antifascista in pubblico e quelli invece invece che sogghignavano al pensiero che il padre della patria patria il teorico del nessun nemico a sinistra finalmente ammetteva le sue compromissioni stendendo così una mano di grigio e un colore di compromesso su coerenze e inflessibilità azioniste
Quelli di sinistra invece 147 L anno dopo lo storico di sinistra Angelo d Orsi allievo di Bobbio probabilmente deluso dal maestro concludeva in modo crudele il suo saggio La cultura a Torino tra le due guerre dopo centinaia di pagine di meticolosa ricerca storiografica storiografica sulla capitale dell antifascismo Nondimeno il ventennio fascista appare altresì età in cui lo ” scrittore ” l uomo di cultura per dirlo in altro modo credette di poter rinunciare tranquillamente alla propria ” dignità “, non solo contribuendo per tal via al consolidamento del regime mussoliniano ma anche gettando le basi per una collocazione collocazione servile verso i poteri economici e mediatici quando non verso i poteri politici del proprio ruolo abdicando così così all elemento essenziale che identifica l intellettuale ossia la capacità critica e il dovere di testimoniarla La parabola dei vivi e dei morti Ma pur senza sovrastimare le confessioni di conformismo conformismo e di vergogna nonché quest ultimo travolgente j accuse accuse di d Orsi c è voluto poco per accorgersi che la filosofia filosofia di Bobbio da sola non bastava più a dare un identità politica alla sinistra Soprattutto quando alle elezioni del 2001 lo spirito del Polo e l anima della Lega mediate da Giulio Tremonti hanno fatto il pieno di eletti conquistando conquistando una maggioranza inattaccabile A quel punto c erano diverse strade possibili per reagire al trauma ma prima di imboccarne qualcuna la sinistra doveva fare i conti con la sua profonda amarezza Le sconfitte fanno sempre male ma il pensiero di avere davanti almeno cinque anni di governo della destra senza nessuna chance di condizionare condizionare la maggioranza dati i rapporti parlamentari così sbilanciati costituiva una prospettiva psicologicamente faticosa In condizioni del genere una strategia riflessiva prevede prevede che si metabolizzi la sconfitta nel vecchio Pci si conducevano conducevano analisi accuratissime che prendevano in considerazione considerazione la situazione sociale e il comportamento politico
148 Post-italiani del partito l azione sindacale e la dinamica del padronato padronato l amministrazione delle regioni rosse e il collegamento con i movimenti l unico aspetto che non veniva valutato apertamente era la questione che la gente oltre una certa soglia non votava il Pci perché non ne voleva sapere in cuor suo dei comunisti Invece dopo quel fatale 13 maggio 2001 sulla sinistra è precipitato il buio come in un eclisse senza fine o in un paesaggio lividamente post come la Los Angeles meticcia meticcia e bagnata di Blade Runner La batosta elettorale aveva lasciato l edificio del centrosinistra molto malconcio Nessuno Nessuno riusciva a trovare il modo per cominciare pianino pianino pianino i lavori di restauro e troppe broken window erano rimaste rimaste lì in bella vista ad attirare le sassate del primo che ne avesse avuto voglia Nel frattempo c era stata la tragedia umana e civile del G8 a Genova con l emersione dei no global e la perdita di connessione dei Ds con il mondo della sinistra alternativa dai disobbedienti di Luca Casarini e Vittorio Agnoletto alla rete Lilliput e alla Caritas fino al pullulare inafferrabile delle associazioni pacifiste cristiane Ma soprattutto l errore più insidioso riguardava un atteggiamento atteggiamento di fondo e cioè il tentativo di dare una risposta risposta allo spoils system del centrodestra attraverso la richiesta di spartizione Nessuno sembrava capire che di fronte all all occupazione del potere favorita dalle durezze del maggioritario maggioritario la mossa strategica non consisteva per esempio esempio nell ottenere due figure in quota centrosinistra come Carmine Ecché ci vuole Donzelli e il rutelliano Luigi Zanda Zanda nel consiglio d amministrazione della Rai così come più tardi sarebbe stato ingenuo accettare lo schema del presidente presidente di garanzia che prima fa balenare la figura di Paolo Mieli e poi si incarna in Lucia Annunziata L incertezza principale consisteva nella scelta praticata a casaccio fra una strenua opposizione e il gioco di sponda con gli interlocutori interlocutori apparentemente più disponibili dentro la Casa delle libertà fra un duro e coerente marcamento del centrodestra e viceversa un lieve e malcerto minuetto compromissorio
Quelli di sinistra invece 149 Questa incapacità di scegliere era e rischia di essere ancora la premessa di una paralisi intellettuale e politica Nel vedere le mura diroccate del centrosinistra e le numerose numerose finestre rotte sulla facciata c era solo da aspettarsi che qualcuno un passante un incazzato un italiano di sinistra sinistra qualsiasi salisse sul palco raccogliesse un mattone si sputasse nelle mani e lo tirasse contro la finestra spaccando spaccando l ultimo vetro ancora intatto e oltre al vetro anche la faccia di tutti i diriggenti là dietro Attoniti questi ultimi mentre quell altro il lanciatore del mattone si stropiccia le mani per la soddisfazione Rutelli Rutelli Fassino eccetera occhi sbarrati nessuna capacità di riprendere la piazza il film beckettiano di un afonia di un incomunicabilità Dopo di che si lanciano sulle piazze i girotondini a chiedere giustizia civile ed equità televisiva Tutti aspettano Sergio Cofferati con l idea che il leader della della Cgil riuscirà a fare il miracolo di mettere insieme la gauche gauche plurielle di rendere compatibili i Ds con i no global a stringere un accordo con Bertinotti e poi a sfidare vittoriosamente vittoriosamente il Cavaliere Mascarato e a lasciare il suo segno con la spada sul portone della Casa delle libertà … Poiché le favole non finiscono mai pochi si accorgono che già i primi sondaggi mostrano che Zorro Cofferati non fa il miracolo di allargare il bacino elettorale dell Ulivo Ulivo e anzi minaccia di fargli perdere qualche voto L italiano italiano di sinistra si compiace intimamente delle grandi manifestazioni manifestazioni romane dello sciopero generale dei magnifici colpi di piazza nelle radiose giornate fiorentine C erano anche molti moderati ! C erano anche quelli della Margherita Margherita !. Di fronte all entusiasmo è superfluo o addirittura sadico ricordare il vecchio scongiuro di Pietro Nenni Piazze piene urne vuote E anche una magnifica storiella storiella raccontata da Adriano Sofri Tanti anni fa questi cede cede il posto in autobus a una vecchia signora E quella Grazie grazie ha visto come sono anziana Lui la consola consola dicendole che oggi l anzianità è un concetto relativo e che la vita media si è allungata Insomma si vive più a
150 Post-italiani lungo e non si può mai dire La signora però non si fa intimidire intimidire dalle generalizzazioni Ma ne muoiono sa Li vedo io Sapesse quanti ne muoiono …. Ecco in una democrazia avanzata con 49 milioni di aventi diritto al voto la presenza di cento o duecentomila moderati o centristi alle vaste manifestazioni antiberlusconiane antiberlusconiane o di qualche decina di brave persone non proprio di sinistra ma adeguatamente indignate a un girotondo equivale alla quota di morti visti finire al camposanto dalla vecchia signora rispetto all allungarsi anonimo indifferenziato indifferenziato inconoscibile dell aspettativa di vita Nel gennaio del 2003 al Palazzo dello Sport di Firenze Nanni Moretti incorona Sergio Cofferati leader di tutte le sinistre e di tutti i centrosinistra spiegando che la legittimazione politica politica della guida dell ex capo della Cgil è data dai diecimila che si sono trovati lì per acclamarlo dal loro calore dal loro esserci La verità è che Moretti ha evocato e resuscitato la passione passione per l impegno diretto per l espressività per la voglia voglia di lottare di una minoranza È una minoranza che può fare chiasso ma il chiasso non basta Il problema semmai è convincere la società italiana che la cura Berlusconi Berlusconi sarà catastrofica e che la sinistra ha le risorse per rianimare il paziente dopo che sarà andato in coma Il sempre più stregonesco Franco Cordero su la Repubblica Repubblica del 6 agosto 2002 illustra il suo oroscopo terrificante sul berlusconismo e l Italia L Unico ha bisogno d un finto finto interlocutore siamo nell Ue e non essendo più tempo da sgherri armati tribunali speciali confino lager plebisciti plebisciti gli serve un opposizione cerimoniosa se l era scelta quasi comandasse anche nelle case altrui Eccome il regime regime è vulnerabile a esempio il trionfo elettorale siciliano implica contropartite gl interessati mandano avvertimenti avvertimenti Che il malaffare parapolitico non sia mai finito lo dicono dicono gli appalti Inail piccolo avant-goût rispetto alla fame degli adepti aspettano la sagra delle opere pubbliche quel ponte tra Scilla e Cariddi Intuibile l effetto sull eco-
Quelli di sinistra invece 151 nomia come nel 92 e lì svanisce l era berlusconiana I numeri dissolvono l illusione televisiva lo credevano taumaturgo taumaturgo scoprono d essersi affidati a un imbonitoredespota imbonitoredespota solo i più attenti avevano colto delle smorfie sotto sotto la maschera ridente da bagalun d l luster i piazzisti da lucido da scarpe incantatori nelle fiere Lui esce mostruosamente mostruosamente ricco Più o meno grassi i suoi fino all ultimo ultimo stalliere A noi restano gli occhi con cui piangere sull I- talia imbarbarita gaglioffa in bolletta decerebrata Per evitare questa ipotesi nostradamica che è comunque una profezia di lungo periodo gli italiani di sinistra dovrebbero dovrebbero mettersi presto al lavoro Anzi avrebbero dovuto essere già in piena attività Per adesso invece sembrano ancora nella fase di quelli che assistono allo spettacolo senza senza nemmeno aver pagato il biglietto Sono gratuiti i pochi applausi di maniera come il coro dei fischi arrabbiati E mentre si fischia anche quelli che fischiano forse hanno il sospetto mai rivelato mai confessato che la sinistra non abbia perso solo le elezioni ma abbia smarrito anche il trend il mood lo spirito del tempo la Weltanschauung e che nell incertezza fra il rincorrere le cose perdute e l aspettare che ritornino non sia in grado di far altro che organizzare un altro girotondo pur sapendo che a girare in cerchio si rischiano rischiano i soliti circoli viziosi e la famosa sindrome mai curata curata fino in fondo del gatto che si morde la coda
IV La cultura degli italiani Almeno fino a qualche tempo fa c erano i loschi Vanzina che mettevano in scena le loro caciare e la loro sociologia grezza fin che si vuole ma praticata sul campo adesso nemmeno loro che forse hanno perso la vena più schietta si sono dati al cinema serio e pare non abbiano lasciato eredi eredi classificabili Fatto sta che non si può vedere pellicola di autore italiano senza restare ogni volta sbalorditi per la povertà povertà scheletrica della trama come se il regista avesse cominciato cominciato a girare senza sapere letteralmente dove andare a parare Ragion per cui il filmetto di solito non racconta altro altro che un viaggio un mese una stagione le feste in famiglia famiglia il Natale la Pasqua il Ferragosto insomma una tranche tranche de vie che dovrebbe risultare chissà perché esemplare e invece lo è soltanto per la povertà immaginativa degli autori autori e per l irrilevanza della loro sopravvalutata Existenz Cascano le braccia ogni volta al primo fotogramma ancora ancora una volta l incipit di una vacanza di un viaggio di un ritorno Una maledizione Oltretutto si avverte il pericolo immanente e imminente che la storia di vita sia deliberatamente deliberatamente autobiografica così veniamo informati anche della vita presumibilmente banale di Soldini o di Virzì o di Muccino Muccino e di quasi tutti gli altri di cui non vorremmo sapere niente per pura ecologia della mente Quella della tranche de vie è una condanna maligna inflitta inflitta agli spettatori nella convinzione che un insulsa stagione stagione militante o un irritante vicenda di compagnoni fintamente fintamente allegri e se è il caso puntualmente sballati e
154 Post-italiani fumati possa essere per motivi insondabili emblematica emblematica emblematica di che poi Forse dell insignificanza generale generale e storica idiografica e nomotetica individuale e collettiva di quelle vite inopportunamente selezionate ed emblematizzate Quindi avanti con le storie generazionali generazionali con gli amori che tristemente o livorosamente sbiadiscono sbiadiscono con le coppie che amaramente si sfilacciano con gli ultimi desolati baci i rimorsi molto femminili di lei la stronzaggine maschilista di lui il viaggio a Venezia e il risarcimento risarcimento di una vita offerto se va bene dal birignao da cameriere mitteleuropeo di Bruno Ganz Ridateci una commedia Dopo di che salvo eccezioni al cinema a vedere questa roba non ci va nessuno perché si sa la richiesta di 7-8 euro risulta improponibile rispetto all offerta oggettiva del prodotto prodotto E se qualcuno inaspettatamente ci va si strilla subito alla strepitosa rinascita del cinema italiano e si chiedono pareri in proposito ai grandi vecchi che di solito essendo gelosi e carogne negano la resurrezione oppure la decantano decantano con retorica bolsa e nazionalista proprio per non risultare risultare credibili Tanto più che non si andavano a vedere nemmeno i Vanzina dato che li si aspettava tranquillamente in tv anche anche se poi ci si compiaceva fino alla commozione per l e- sattezza chirurgica e così evocativa del timing delle canzoni canzoni utilizzate nei vari Sapore di mare e superato talvolta il fastidio per il cast e per Jerry Calà che interpreta meccanicamente meccanicamente un personaggio chiamato Jerry Calà e per il disperante disperante ricorso al vaffanculo a fine sequenza si intuiva intuiva allora e si capisce molto bene adesso che in quei film sostanzialmente scombinati e spesso inutilmente volgari veniva prevista con precisione terroristica la fauna umana e la temperie culturale di Forza Italia sia nella sua componente componente romana e romanesca estremizzata dal Christian De Sica più parodico e guitto sia nel côté più originalmen-
La cultura degli italiani 155 te lombardo con le sue fabbrichètte le segretarie sadiche gli impiegati vittime dell allegra tracotanza padronale l acme si raggiungeva con l esaltante macchietta dello Zampètti l imprenditore tutto materialismo brianzolo con una passione continuamente dichiarata per la gnocca afflitto certe volte da dilemmi esistenziali e identitari irrisolvibili irrisolvibili al punto da chiedere alla moglie Virna Lisi che ricordando con languore il romanticismo dei vecchi tempi e la luna di miele si aspetta ingenuamente qualche affettuosità affettuosità coniugale Ma che cosa dici noi eravamo alfisti o lancisti ?) Emergeva inoltre come elemento sociale unificante unificante un palese tratto di sbrigatività nordica postdemocristiana postdemocristiana e postsindacale nelle relazioni industriali e un carattere esibitivo da cui non possono prescindere barchètta barchètta e villona con la piscina sine qua non Tutto ciò per dire che questa troupe di cinematografari nazionali sembra essa stessa piuttosto emblematica perlomeno perlomeno nel senso che possiede le caratteristiche peculiari per incarnare con precisione fatalmente epocale quell essenziale essenziale atteggiamento italiano che consiste nel preferire istintivamente istintivamente l astrazione ai fatti la teoria al case study e quindi quindi la narrazione generica alla story nonché un qualsiasi tratto temporale o un qualsiasi tragitto geografico inteso a priori come significativo e rilevante esemplare e sintomatico sintomatico a una trama a un tessuto di dialoghi a una sorpresa narrativa studiata con efficacia e senso dello spettacolo Se invece e purtroppo ciò che conta sono le intenzioni un progetto estetico una volontà polemica o sociale al diavolo la storia qualsiasi vicenda può rivestire significati significati di rilevanza esorbitante Dentro ogni opaca vita di coppia coppia può celarsi un aut aut esistenziale e da ogni scarto dalla monogamia cioè da ogni scopatina estemporanea può trasparire un dramma dell identità sociale o politica O sessuale intellettuale professionale filosofica generazionale generazionale psichica Ma se il testo è ogni volta ineluttabilmente un pretesto pretesto e non si può leggere né il film né il libro né il saggio
156 Post-italiani né l articolo per quello che è perché è sintomatico o più maliziosamente indiziario come una ricostruzione storica storica o provocazione storiografica di Carlo Ginzburg o esemplare e sorvegliato come un contributo di Norberto Bobbio o scomodo come un articolo di Asor Rosa la fatica fatica diventa troppa Al punto che possono sopravvenire tentazioni inedite per esempio decidere di abbrutirsi come si fa con le patatine patatine fritte e la Coca-Cola durante le partite della nazionale e rivisitare e / o rivalutare già che ci siamo un film di consumo consumo come Il ciclone di Leonardo Pieraccioni semplicemente assurdo nelle trovate irrealistico nella vicenda raccontata con una Toscana campagnola da sketch di Tognazzi e Vianello Vianello e che pur essendo un fritto misto alla fine si lascia ancora ancora guardare Oppure rimettere nel videoregistratore la cassetta usuratissima usuratissima di Notting Hill perché fra Julia Roberts e Hugh Grant una battuta salta sempre fuori e anche per una canzone canzone come How can you mend a broken heart musica dei Bee Gees e interpretazione nera romantica fino allo spasimo spasimo di Al Green Oppure risalire fino a Pretty Woman e a True Lies o a Quattro matrimoni e un funerale ricorrere a Sliding Doors o perfino al Diario di Bridget Jones o per disperazione disperazione a un altra commedia qualsiasi antica o recente recente purché abbia i dialoghi come si deve un intreccio gradevole gradevole o almeno qualche battuta da citare il giorno dopo Oppure oppure Oppure in certe serate particolarmente depresse può anche anche venire voglia di metterla sul tragico Non un tragico qualunque ma un tragico paradigmatico E di pensare quindi che il vizio del cinema italiano contemporaneo assomigli assomigli nel suo insieme anche al peccato originale e mortale della cultura italiana contemporanea Che sicuramente viene viene da lontano e andrà molto lontano ma nel frattempo si trova nella solita fase di transizione Il che vuole dire una volta sputacchiata alle spalle la cultura precedente perché ci si era accorti da un pezzo che oddio !, non funzia ma
La cultura degli italiani 157 per pigrizia o per abitudine e ignavia non se ne erano tratte tutte le conseguenze si procede su base empirica cioè rigorosamente rigorosamente a tentoni pur conservando nell indole tutti i vecchi difetti come se fossero ancora qualità E rivendicandoli i difetti di tanto in tanto ricorrendo al falsetto con effetti comici o grotteschi che farebbero l invidia invidia di numerosi registi cinematografici nostrani ma che sul piano della decenza pubblica risultano solo sconvenienti altro che trasgressivi o innovativi o almeno controcorrente Affari di karma Allora dicebamus Lo choc dell Ottantanove non ha sorpreso sorpreso affatto i più svegli e tempisti i duttili gli estemporanei estemporanei quelli che detenevano la facoltà sopraffina di fiutare lo spirito del tempo e di atteggiarsi e acquartierarsi di conseguenza conseguenza come per innata capacità medianica e logistica Fenomenali Fenomenali interpreti della lotta di classe in quanto principio discriminante nell economia nella storia nella filosofia nel diritto e in qualsiasi altra disciplina umanistica si sono trasformati con una prestazione alla Fregoli in esegeti e banditori della cultura liberale Straordinari esempi di reincarnazione hanno reso evidente evidente il ciclo prodigioso del passaggio da sinistra a destra illustrato dalle parole del saggio La violenza del sistema è una specie come un altra di violenza La borghesia … deve mantenere lo sfruttamento dell uomo sull uomo l arretratezza del materiale umano da utilizzare nella produzione produzione la sperequazione sociale e patrimoniale la mercificazione mercificazione dei sentimenti e rapporti personali e la manipolazione manipolazione della cultura Come hanno sottolineato con puntigliosa affettuosità L Espresso e l Unità l autore di questa prosa non è né un filosofo marxista né un compagno compagno che sbaglia Si tratta del professor Gaetano Pecorella Pecorella che oggi è uno degli avvocati di punta del cavalier Berlusconi Berlusconi nonché parlamentare di prima fila di Forza Italia Una trentina d anni fa criticava sulle riviste di sinistra il
158 Post-italiani ruolo reazionario del giurista che rifiutava la violenza di piazza ma ammetteva il bieco reazionario la violenza esercitata dallo Stato nelle sue forme coercitive e per questo accettava senza fiatare un sistema normativo tendenzialmente tendenzialmente fascista Varrebbe per il Pecorella attuale e per i molti pellegrini dell ideale come lui l apoftegma immortale di Raymond Aron enunciato all epoca di un revirement abbastanza vertiginoso vertiginoso di Jean-Paul Sartre e della gauche intellettuale parigina parigina divenuti improvvisamente così antisovietici da attirarsi attirarsi il borbottio del grande maestro liberale Tutto accade come se essi trovassero un merito straordinario a distaccarsi distaccarsi dal loro delirio precedente senza però domandarsi perché perché abbiano delirato e se non abbiano cominciato a delirare delirare nuovamente Appunto Ma in una visione più tollerante pacificata mondana e ovviamente liberale la metamorfosi politicointellettuale politicointellettuale dell avvocato Pecorella dall ultrasinistra all all ultraliberalismo va considerata un episodio fortuito del suo karma uno scarto inessenziale nel ciclo delle reincarnazioni reincarnazioni Che egli si reincarni essendo ancora in vita non è che un dettaglio Basta infatti un mantra azzeccato per ripristinare ripristinare l armonia dell universo e la perfetta sintonia con il trend spirituale e politico prevalente Dall Ottantanove erano rimasti invece traumatizzati gli ingenui quelli che avevano acceso il conto con Einaudi per l Enciclopedia e le grandi opere e si erano affaticati sulle complesse prose dei Quaderni piacentini convinti com erano che la cultura si sarebbe rivelata nel lungo periodo periodo uno strumento di riscatto della classe operaia Ma nel lungo periodo si sa come va a finire è passato tanto tempo che adesso li si può perdonare Purtroppo erano anche quelli che avevano cominciato a stroncare la pazienza pazienza altrui in quegli anni là con la contestazione e Herbert Herbert Marcuse e il concetto passe-partout della desublimazione desublimazione repressiva tu credi povero illuso di essere ribelle e rivoltoso perché metti sul giradischi Satisfaction
La cultura degli italiani 159 dei Rolling Stones mentre in realtà il sistema capitalistico e le multinazionali ti stanno assoggettando nel momento in cui ti concedono una falsa trasgressione Erano più o meno gli stessi che si erano scaldati all idea della lotta dura e bellissima che avrebbe condotto la rivoluzione rivoluzione dall utopia alla realtà effettuale Nel frattempo cioè nella fase di passaggio utopico bisognava sopportare pazientemente per la loro stringente dogmatica gli approfondimenti approfondimenti terzomondisti tratti da I dannati della terra di Fanon senza mai dimenticare La guerra di guerriglia e altri altri scritti politici e militari del Che Guevara oltre naturalmente naturalmente al temibile classico dei classici L uomo a una dimensione dimensione cioè il Marcuse più pessimista che guardando l America con i grattacieli e le macchine sullo sfondo della della vertiginosa velocità del capitalismo fordista non trovava trovava di meglio che leggere e mettere in nota libri desolati che giustificassero sul piano dialettico la sua naturale e aristocratica pulsione antimoderna la resistenza del sangue sangue blu hegeliano e freudiano agli schemi organizzativi della prepotente industria meccanica americana Oppure i maoisti che non leggevano libri perché li ritenevano ritenevano uno strumento potenziale di corruzione borghese eppure immaginavano il maoismo come la premessa di una società liberata anarchica senza Stato E poi tutti i duri duri e puri che sarebbero confluiti nel movimento studentesco studentesco che amavano moltissimo indire scioperi formare comitati comitati unitari di base fare sit-in occupare licei dormire nel sacco a pelo sfidare la polizia con slogan brutalissimi spaventare spaventare gli insegnanti dicendo cose orribili in modo da provocare il loro rigurgito d ordine sconfortato rassegnato rassegnato di conseguenza autoritario insomma fascista Mentre Mentre le ragazze le vivaci coetanee sembravano più disinteressate disinteressate e occupate in faccende assai più pragmatiche a parte qualche pasionaria destinata a finire sulle barricate sui giornali o alla ricerca e alla teorizzazione del punto G Il complicatissimo Eros e civiltà lo si poteva trovare tutt al più fra le cose di certe trentacinquenni nubili che ricoprivano
160 Post-italiani ruoli dirigenti nell Azione cattolica e tentavano una loro personale sintesi fra Marcuse e l enciclica Populorum progressio progressio un sincretismo pieno di patimenti che si sforzava di far convivere don Milani e papa Montini Le caratterizzava una speciale indole sofferente una bruttezza irrimediabile portata se non con eleganza almeno con serena consapevolezza consapevolezza a cui si aggiungeva una propensione in genere altrettanto altrettanto dolente all amore per il prossimo A parte la piccola élite di Lotta continua e qualche leader leader di Potere operaio che sono finiti nei giornali nelle case case editrici in qualche altro centro decisionale e qualcuno anche in politica perché è sempre meglio che lavorare gli altri nel frattempo si erano sistemati nella scuola a insegnare insegnare o in ogni caso nel settore pubblico perché allora vigeva il criterio che lavorare nel comparto statale alle Poste all Inps o in un ufficio dell anagrafe allontanava l idea capitalistica dello sfruttamento diretto o indiretto attivo o passivo e l annacquava in una serie infinita di mediazioni burocratiche e di opacità strutturali senza controlli così da dissolvere la catena di comando in un rapporto tanto impreciso da risultare non vincolante L illusione scolastica Per tutti costoro l avvento del liberalismo è equivalso a una catastrofe incresciosa a cui non erano preparati Specialmente Specialmente quelli che avevano ottenuto un impiego nella scuola pubblica inventandosi una vocazione e ritrovandovi ritrovandovi una finalità sociale Molti di loro si erano forse illusi di poter sostituire la rivoluzione con la sperimentazione perché per un paio di decenni tutto ciò che era sperimentale sperimentale diventava implicitamente buono progressista laicodemocratico-antifascista laicodemocratico-antifascista Ci avevano creduto certo in buona fede come avevano creduto nell aggiornamento extrema ratio dell impegno Nei casi professionalmente più romantici e psicologicamente inquietanti l aggiornamento aggiornamento era infatti diventato una mistica non solo un meccani-
La cultura degli italiani 161 co totalizzatore di punteggi ai fini dei concorsi Fin dagli inizi i reduci della rivoluzione si erano fatti l idea che le strutture in cui lavoravano non erano articolazioni funzionali funzionali bensì comunità organiche in cui poteva svilupparsi svilupparsi un progetto radicale A scuola si erano lasciati convincere convincere con facilità che il bambino citato sempre al singolare per segnalarne una dimensione mitologica come se fosse il puer aeternus di James Hillman doveva essere sottratto all autoritarismo intrinseco all insegnamento in modo da liberarne la natura roussoiana di eccellente selvaggio Brave maestrine maltrattatissime dallo Stato patrigno avevano accettato con tanta buona volontà il comandamento comandamento antipassatista che per imparare a leggere e scrivere i ragazzini dovessero partire dal grafo sgorbiare i quaderni quaderni senza preoccupazioni né estetiche né semantiche finché per un miracolo dell antipedagogia lo sgorbio non si sarebbe evoluto in una firma in uno stampatello in un corsivo decifrabile insomma nel controllo calligrafico maturo maturo per quanto tardivo della scrittura Altre storie e altri tempi quando le mamme insegnavano ai bambini a compitare compitare a bi ci in modo rigorosamente conservatore ma funzionale sicché questi andavano spesso a scuola che già sapevano leggere e scrivere con le vecchie maestre che gongolavano di soddisfazione per le doti dei pupi Adesso grazie al grafo e allo sgorbio ci si mette un anno se il dio dei grafi collabora e i figli dell età techno espertissimi espertissimi di giochi molto complicati alla playstation continuano continuano a leggere con il dito sulla pagina fino alle medie sillabando in modo inarticolato ai limiti della disabilità E via di questo seguito a pioggia a cascata Quella affettazione affettazione modernizzante mutuata dalle operine culturalmente culturalmente così eccitanti e letterariamente tanto gustose di Carlo Ginzburg e Piero Camporesi che aveva consentito di trasformare ogni storia in una microstoria ogni successione successione di avvenimenti in un proliferare anonimo dopo aver sistemato opportunamente nella biblioteca di casa Bloch Febvre Braudel Duby Le Goff Le Roy Ladurie
162 Post-italiani aveva trasformato la concezione di ogni storia in una storia storia sociale e si era impressa nei libri di testo canonici costringendo le maestre e le professoresse a insegnare notizie notizie generiche sulla vita quotidiana a Pompei prima dell dell eruzione o nella Roma tardoimperiale Sicché i ragazzini sono venuti su senza sapere niente dei sette re di Roma né degli Orazi e dei Curiazi né della madre dei Gracchi né di Odoacre re degli Eruli per non dire di Romolo Augustolo Augustolo ultimo imperatore senza fortuna La vecchissima polemica sessantottesca contro il nozionismo nozionismo aveva dispiegato tutto il suo potenziale con lentezza lentezza ma in modo implacabile come un onda d urto che allargava allargava i propri cerchi con effetti crescenti nel tempo e sulle psicologie Insegnanti democratici si erano affiancati a genitori democratici in una collegialità fissata da appositi appositi organi Volevate l interdisciplinarità Eccola bella calda calda Nei licei si era imposto come testo base Il materiale e l immaginario di Remo Ceserani e Lidia De Federicis una bibbia transgenerazionale un opera sofisticata il vero e unico manuale totale interdisciplinare in cui trasparivano strumentazioni come la semiologia e lo strutturalismo La contestualizzazione veniva realizzata dal testo dal docente docente dalle capacità percettive e categoriali dell alunno accidenti accidenti si insegnava un metodo non una serie di curiosità slegate o eterogenee Basta con lo strano ma vero con gli episodi celebri con le date le paci le guerricciole le successioni il cuius regio eius religio la Prammatica sanzione i matrimoni morganatici morganatici il Dio me l ha data l Obbedisco Il materiale è la storia storia nel suo fluire la successione delle civiltà la struttura concreta il tempo lungo dei cambiamenti lo spessore bradisismico bradisismico dei cicli economici mentre l immaginario è il riflesso di tutto ciò nelle opere intellettuali nella scrittura nell arte nella prosa scientifica nei capolavori ma anche nei testi anonimi nelle testimonianze dei marginali nelle lettere commerciali nei documenti professionali Come nelle migliori pedagogie anche in questo caso si
secolo che si è stabilmente affermata nel maggico Terzo Millennio Va da sé che il La cultura degli italiani 163 commetteva un peccato di ottimismo nel senso che si pensava e si continua a pensare che la popolazione scolastica scolastica sia la migliore possibile quindi da sollecitare con riflessioni riflessioni e metodi meglio ancora con metodologie con approcci che richiedono una dedizione completa un martirio quotidiano Sotto sotto serpeggiava l idea della scuola come di una comunità di lavoro un laboratorio sociopolitico sociopolitico un atelier spirituale in cui si sarebbe realizzata la fusione degli animi cioè il miracolo immateriale del modellarsi di una coscienza condivisa Per la verità sarebbe bastato guardare le facce degli studenti adolescenti o postadolescenti osservando quelle fisionomie medioborghesi o tardoproletarie l abbigliamento abbigliamento le acconciature tendenziose e i tatuaggi gli smalti neri o viola sulle unghie per temperare questo ottimismo sarebbe bastato qualche approfondimento sulle loro abitudini abitudini per capire in quale direzione si evolvessero i loro interessi Secondo i pessimisti verso una propensione generalmente generalmente irresponsabile al consumo al materialismo spicciolo all intrattenimento svaccato verso una spiccata brutalità nei rapporti fra i sessi l assenza di galateo come stile collettivo E allora perché si nutrivano tante illusioni illusioni così generose ma anche così irrealistiche Per quale ragione ragione nonostante l invecchiare grigio dei prof la loro perdita di status come raccontavano le indagini dello Iard corredata dal disincanto professionale dallo stipendio stipendio effettivamente di merda dalla conseguente femminilizzazione femminilizzazione del corpo docente e via andare Inermi di fronte all attacco liberale Se si fosse messa a fuoco la realtà effettuale e addirittura addirittura fisiognomica della scuola e non il wishful thinking sarebbe sarebbe stato più facile capire che cosa significò a partire dagli anni Novanta l avvento del liberalismo nella variante variante italiana del tornante del
164 Post-italiani liberalismo di questa ondata non è un pensiero coerente o sistematico Non è nemmeno un pensiero È più che altro un atteggiamento Anzi è l atteggiamento Quel fattore imprecisato che conferisce e garantisce uno stile Quella sovrana disposizione mentale che consente di fare a pezzi tutta ma proprio tutta l antropologia precedente e con diverse risatine di compatimento Già se i valori e i criteri erano interamente collocati nella sfera pubblica nel collettivo collettivo nella eh già solidarietà nel sociale e dunque anche anche nel territorio nel quartiere in ciò che è collegiale nel confronto nel dialogo la variante tarda del liberalismo è l esatto opposto È la sua negazione immediata l antitesi qui e ora In genere i nuovi liberali non hanno fedi da propagare né principi da sancire tuttavia possiedono un antipensiero una specie di canone antidogmatico un grimaldello che permette di esercitare lo scetticismo su ogni aspetto del vivere vivere pubblico Hanno imparato molto velocemente due o tre cosine la prima delle quali è che l utopia il tic di Platone Platone progenitore dei totalitarismi secondo il filosofo Marcello Marcello Pera conduce di filato alla dittatura loro i superliberali superliberali l applicano con una spettacolare generalizzazione non dico a qualsiasi forma progettuale ma a qualsiasi disegno o abbozzo anche lontanamente sospettabile di intenzionalità strategica o di finalismo Questa visione del mondo e della cultura è di fatto inarrestabile inarrestabile perché rifiuta qualsiasi presupposto contesta o- gni postulato considerandolo un prodotto inquinato politicamente politicamente Perciò si sente autorizzata a trasformare in dubbio ogni certezza nutrita dai cittadini più conformisti lambiti ma non convertiti dall ondata Cioè quelli che non hanno capito subito allo scoccare dell ora che i cardini del pensiero progressista sono antiquariato e che basta il più semplice dei bignamini liberali per riportare ogni discorso idea nozione concetto alla sua ossatura reale rivelandone gli orpelli ideologici e le sfumature manipolatorie manipolatorie
La cultura degli italiani 165 Come tutti i pensieri totali anche il nuovo liberalismo di massa è un ideologismo Tuttavia a forza di ripetere i suoi schemi ha riscosso successi via via più significativi Ha convinto buona parte degli italiani che la proprietà non è più un furto che i magistrati sono mossi da interessi interessi di carriera o mediatici che la sinistra rovescia sempre la frittata che il privato è meglio anche quando è peggio che i capisaldi interpretativi della storia d Italia nel Novecento Novecento sono superfetazioni politicizzanti che in economia non esistono regole ma solo strumenti Di fronte a questa filosofia supersemplificatoria quindi irresistibile nell Italia del pragmatismo ritrovato il mondo mondo di ieri quello degli insegnanti democratici e delle famiglie famiglie di sinistra dei genitori progressisti e degli organi collegiali è apparso immediatamente come il pianeta dell dell inutile complicazione fondata sulla farraginosità sindacalizzata sindacalizzata e costruita su velleità programmatorie e manie regolatrici Di fronte a quel mondo era sufficiente citare Max Weber e il castello incantato crollava al rallentatore come nella sequenza finale di Zabriskie Point Pink Floyd inclusi Non si può immaginare quale sia stato il prezzo psicologico psicologico pagato da quei nuclei di società italiana che avevano compiuto uno sforzo immane per rifarsi una cultura dopo il marxismo Di fronte ai primi sintomi conclamati per la cultura alta il compito o l escamotage era stato piuttosto semplice Di fronte al progressivo sfacelo dell universo comunista ha scritto sulla Stampa Ernesto Galli della Loggia a proposito della politica editoriale di Giulio Einaudi Einaudi la prima soluzione già durante gli anni Sessanta era emersa in modo quasi automatico evitare accuratamente di spingere l indagine e la critica alle origini della Cosa bensì teorizzarne la ” degenerazione ” e predicarne un uscita uscita ” da sinistra ” abbracciando tutte le ” eresie “, gli scavalcamenti scavalcamenti le fantasie e i terzomondismi che servono per l appunto a mantenere in vita fino al limite del possibile il mito del ritorno alla purezza del marxismo rivoluziona-
166 Post-italiani rio Ma che succede invece agli intellettuali-massa ai laureati ai fuoricorso agli insegnanti agli assessori alla cultura che si erano sorbiti di tutto perfino le nove ore del Novecento di Bernardo Bertolucci e l epica socialista ai tempi del compromesso storico e che ora si trovavano di fronte inopinatamente il pensiero incontestabile della nuova nuova epoca Loro che avevano fatto una fatica indicibile per uscire dalla gabbia delle vecchie categorie ideologiche e per invaghirsi invaghirsi come in un flirt tutto filosofico del progetto totalitario di Ruggiero Romano dopo aver visto crescere l Enciclopedia Enciclopedia Einaudi dal 1977 in avanti un opera non da consultare ma da leggere !, che allora prefigurava un relazione affettuosissima affettuosissima intima e perdurante con la più avanzata cultura progressista mondiale E che avevano sempre loro sostituito sostituito il canone politico-ideologico del marxismo dapprima con sperimentazioni intellettuali sul filo dell eresia con autori oggi largamente dimenticati ma allora struggenti e importantissimi importantissimi e in seguito erano sprofondati in ogni vicenda intellettuale intellettuale che apparisse di tendenza che fosse provocatoria o anticipatrice che individuasse il filo rosso o il lato ultravioletto ultravioletto la semiologia di Umberto Eco e di Roland Barthes le invenzioni di Baudrillard l antropologia misterica di Girard Girard il postmoderno debole di Gianni Vattimo e di Pier Aldo Rovatti i tentativi di lettura critica o criptica di Massimo Massimo Cacciari e la Krisis le teorie dello scambio politico nelle nelle disquisizioni di Gian Enrico Rusconi il recupero di Alvaro Alvaro Vitali tanto per relax e poi come niente la teologia politica di Carl Schmitt e Hans Jonas per identificare il principio di responsabilità quello che dovrebbe preservare il mondo per le nuove generazioni infine addirittura Oltre la destra e la sinistra di Anthony Giddens con il miraggio della Terza via quale ultimo rifugio dei socialisti in fase di pentimento su quasi tutto altrimenti non restava che buttarsi di sotto e addio
Desiderano signori un catalogo del sublime Vero è che i lettori più volonterosi gli innamorati della cultura e dei libri e dicendo libri si intende la grafica il colore colore delle copertine le dimensioni delle gabbie nella pagina il Bodoni la qualità sopraffina della carta si erano consolati con un imprendibile nonsoché filosofico un idea altissima quanto costitutivamente equivoca l editoria oltre di Roberto Roberto Calasso Nel momento in cui erano scomparse le certezze certezze e i paradigmi nel noioso post della rivoluzione non avvenuta potevano venire buoni i dubbi gnostici i dilemmi esotici ed esoterici le ambiguità spirituali mai risolte volutamente volutamente indecidibili di Adelphi Si fa presto a stabilire che si trattava solo di un risarcimento risarcimento estetico allo smarrimento culturale Dopo di che però le domande vengono giù a pioggia a cominciare da quella più goffa eppure più irritante ma dopotutto il sublime sublime è una cifra di destra o di sinistra Nel 2002 quarantennale quarantennale di Adelphi mentre la casa editrice guidata da Roberto Roberto Calasso segnalava la ricorrenza con Adelphiana primo numero di una pubblicazione permanente fatta di inattualità reale e immaginario la formula è di Cesare Garboli il quesito sembrava formulato apposta per ridurre ridurre l identità di un intera esperienza culturale filosofica letteraria letteraria scientifica alla grossolanità di uno schema condizionato condizionato dalle miserie della cronaca come a voler trasporre la profondità dello spirito nel chiacchiericcio del politichese politichese O peggio ancora equivaleva a chiedersi in che posizione si colloca sull asse progresso / conservazione tutta una letteratura e una visione del mondo che ambisce a essere eterna o almeno atemporale Una volta Calasso dichiarò che l Einaudi aveva fallito il suo compito perché si era lasciata lasciata tentare dalla pedagogia politica pretendendo di proporsi proporsi come coscienza nazionale Mentre un editrice plasmata plasmata dall opus di Nietzsche curato dalla passione filologica e dal puntiglio ecdotico di Giorgio Colli e Mazzino Montina-
168 Post-italiani ri può contemplare la realtà soltanto attraverso la mediazione mediazione dell assoluto della vertigine dello stupore della contemplazione contemplazione della smisurata prepotenza del testo Così ecco una sequenza di antropologie estreme e di eresie radicali Eppure dal 1948 al 1957 il fondatore di Adelphi Luciano Foà era stato iscritto alquanto classicamente classicamente per l epoca al Pci non perché fossi marxista ma perché come molti allora vagheggiavo una società rinnovata rinnovata e si era trovato accanto l attivista Giangiacomo Feltrinelli Feltrinelli Frequentava l ambiente di Giulio Einaudi Bobbio Bobbio Ponchiroli Boringhieri Lucentini Calvino Pavese oltre alla frangia degli olivettiani di Comunità Piuttosto Piuttosto la prospettiva inattuale proveniva dall ispiratore eccentrico e semisegreto della casa editrice il triestino Bobi Bobi Bazlen con le sue inclinazioni verso letterature umanesimi umanesimi e antiumanesimi di confine e di crinale e di soglia e di faglia e di limite Tuttavia se si prende il catalogo Adelphi nel suo insieme insieme un libro fatto di libri è difficile sfuggire alla sensazione sensazione che Calasso e la sua compagine abbiano modellato se non la coscienza senz altro il gusto degli italiani desiderosi desiderosi di cultura dettando tendenze ed evocando suggestioni suggestioni dalla Mitteleuropa fanée di Arthur Schnitzler e Joseph Joseph Roth ai romanzi contemporanei di Milan Kundera e Mordecai Richler sempre in un clima di allusione intellettuale intellettuale tanto sagace e scaltra che spetta implicitamente al lettore accettare il dogma o il sofisma culturale suggerito per non passare nella zona grigia degli esclusi non ha nessun peso essendo puro epifenomeno mediatico che due dei massimi successi letterari di Adelphi per l appunto appunto l insostenibile Kundera e la Versione di Barney di Richler siano stati lanciati e sostenuti da due viziosi cultori cultori del trash come Roberto D Agostino a Quelli della notte e a distanza di anni Giuliano Ferrara sul Foglio Foglio E subito dopo non si sfugge neppure all idea che il gusto gusto supremo di Calasso si sia espresso non soltanto nella
La cultura degli italiani 169 selezione della narrativa ma in modo perfino più insidioso insidioso ed eccentrico nell individuazione di modalità sociologiche sociologiche altre Per esempio con il tentativo fallito solo per l impermeabilità del mercato di designare l Homo hierarchicus hierarchicus dell antropologo Louis Dumont come un opera-paradigma opera-paradigma un modello in grado di interpretare tanto la struttura di potere dell India castale quanto l organizzazione organizzazione simbolica e funzionale delle società postindustriali con il sottinteso forse non proprio democratico e certamente certamente non ugualitario di una possibile immutabilità delle delle strutture sociali Oppure con l opera di Douglas R Hofstadter Hofstadter Gödel Escher Bach un Eterna Ghirlanda Brillante presentata in modo da illustrare l intelligenza artificiale come un divertissement intellettuale alla stregua di una variazione anamorfica della scienza E ancora proponendo proponendo Il grande massacro dei gatti l opera di Robert Darnton su quel Settecento che precede la Rivoluzione francese come una lettura di gusto una storia fatta di stories lasciando volutamente sullo sfondo e al puntiglio critico-accademico critico-accademico degli studiosi la questione problematica di un metodo che intreccia la ricostruzione delle mentalità con l antropologia antropologia sul campo e l ermeneutica sociale concreta di Clifford Geertz L accademia seguirà È in queste sfasature intenzionali che si manifesta lo smisurato talento adelphiano per la contaminazione nella capacità di accostare al determinismo determinismo etologico di Konrad Lorenz gli slittamenti new age del Tao della fisica di Fritjof Capra al liberalismo storicistico di Benedetto Croce la mitografia di Giorgio de Santillana o le configurazioni psichiche di James Hillman Punteggiando il tutto con una quantità micidiale di libri cult dall efferato Siddharta di Hermann Hesse agli aforismi di Karl Kraus da Cioran a Colette da De Quincey fino all ultimo dei grandi reazionari affiorati da una biografia misteriosa il colombiano colombiano Nicolás Gómez Dávila l autore di In margine a un testo testo implicito che piace molto a destra perché la sua albagia ispano-americana è una delizia apocalittica che rivaleggia
170 Post-italiani con Karl Kraus con Cioran con i più pessimisti fra gli esteti esteti e gli avversari della civiltà di massa Insomma viene da chiedersi se insieme alle profondità insondate di Massimo Cacciari e alle vertiginose superficialità superficialità di Alberto Arbasino e fissando per sempre in un canone canone letterario adelphiano Nabokov e Sciascia Bernhard e Márai e mettendo sullo stesso piano cineserie leggerissime leggerissime e impenetrabili pesantezze indoeuropee non passi un idea di totale transfert all impolitico come unica chance intellettuale per i contemporanei in un mondo che ormai affastella solamente detriti logici E che la sola scintilla del sovrumano si possa rintracciare per via gnostica nelle gemme nelle schegge nei cristalli che traspaiono così vividamente dai testi stando ai risvolti di copertina modellati dal vigore metaforico di Calasso Dopo di che si tratterebbe di capire se questo processo di estetizzazione non abbia condizionato i buoni e volonterosi lettori inducendoli inducendoli a pensare che le modalità contemporanee dell agire agire politico vadano messe in catalogo unicamente sotto la sigla delle apocalissi filosofiche e letterarie Se fosse così verrebbe naturale sospettare che le generazioni generazioni cresciute con il Robert Pirsig dello Zen e l arte della manutenzione della motocicletta come alternativa al manuale manuale di filosofia se la siano voluta di finire con l idolatria filistea filistea per Bruce Chatwin e le vacanze esotiche alle Seychelles Seychelles o di qua e di là Patagonia compresa Succede talvolta di infatuarsi della grande cultura per le ragioni sbagliate scambiandola per bellettristica E succedeva a molti di fraintendere che la cultura anche quella di uno straordinario straordinario editore come Adelphi fosse naturaliter di sinistra mentre loro Calasso e gli altri pensavano semplicemente che fosse sopra o aldilà o in un altrove inesprimibile Aiuto siamo liberali anche noi Mentre a Bologna anni prima … Sarà stata mettiamo la metà dei Settanta al primo piano di un palazzo in via
La cultura degli italiani 171 Santo Stefano a due passi dalle Torri fra le colonne della sala riunioni del Mulino e dopo qualche discussione un po casinista Michele Salvati e Romano Prodi convenivano convenivano spontaneamente su un criterio teorico-pratico di base piuttosto che occuparsi dell ultima impalpabile variazione variazione della teoria sraffiana del valore e della produzione di sofismi a mezzo di sofismi valeva la pena di mettere sotto osservazione l economia italiana nel suo aspetto fenomenologico fenomenologico Ed ecco allora voluminose ricerche sull industria industria delle calzature sulla produzione di piastrelle nel distretto ceramico di Sassuolo sull industrializzazione diffusa nelle Marche in sostanza su un Italia osservata da vicino e non fantasticata o immaginaria sulle tre Italie con cui Arnaldo Bagnasco aveva parecchio complicato i discorsi sul dualismo fra Nord e Sud introducendo il profilo profilo di quella terza Italia dislocata lungo la direttrice adriatica che terminava in Puglia riguardo alla quale la squadra anconitana di Giorgio Fuà avrebbe condotto indagini indagini rivelatrici e lasciando capire che il rutilante Nordest Nordest poi scrutato in profondità dall occhio politologico di Ilvo Diamanti ha una storia non solo un passato prossimo prossimo clericale e un presente industriale tumultuoso Questo per dire che in Italia in tempi non sospetti e in ambienti non corrivi c era qualcuno che una cultura pragmatica la praticava on the field senza schifiltosità intellettuali intellettuali magari andando a vedere le fabbriche vere al di là dei cancelli perfino dentro i reparti al che Enrico Cuccia Cuccia sovrano della finanza laica dall alto del suo scranno sospirava Ma no non va bene caro Prodi perché poi ci si affeziona Con il problema più generale che quella cultura empirica piaceva molto a una parte delle élite ma sembrava piacere assai poco al grande pubblico evidentemente evidentemente perché non era entusiasmante non mobilitava emozioni non profetizzava catastrofi e non prometteva soluzioni portentose A distanza di tanto tempo scappa un pochino da ridere a sentire i nuovi liberali superconvinti che illustrano i vizi
172 Post-italiani cattocomunisti di certi ambienti già anche il comunista Salvati e il cattolico Prodi possono finire nella lista di proscrizione proscrizione come antiliberali e il loro approccio fenomenologico fenomenologico basato sui dati hard dell economia nazionale può essere tranquillamente dimenticato come se si trattasse trattasse di una subordinata irrilevante ma allora viene da obiettare da che parte sta l ideologia ?) Al punto che sarebbe sarebbe divertente evocare una vecchia riunione dei senatori senatori del Mulino da Nicola Matteucci a Nino Andreatta da Federico Mancini a Fabio Luca Cavazza e immaginare il loro divertimento loro filoamericani loro tutti orientati alle pratiche della sociologia e alla scienza politica alle scienze nuove anglosassoni loro tocquevilliani loro empirici empirici che avevano portato qui nella terra del crocianesimo crocianesimo Parsons e Merton ma anche Landgrebe e Carnap nonché Mosse e Fussell al pensiero che un giorno qualcuno qualcuno avrebbe filosoficamente messo la freccia e li avrebbe superati in liberalismo con l improvvisata sfacciataggine dei parvenu che ti sfarano in corsia di sorpasso mentre ti si attaccano al paraurti con il muso del gippone Belli i dibattiti molto accesi con Matteucci che continuava continuava a rimproverare sadicamente Giovanni Evangelisti il deus ex machina della casa editrice e di tutta la costellazione costellazione del Mulino perché non abbiamo pubblicato Rawls … e neanche Nozick !. Rawls in effetti lo aveva riscoperto Salvatore Salvatore Veca per la Feltrinelli facendolo pubblicare all avvio degli anni Ottanta dopo una decina d anni di sonno mentre mentre Anarchia Stato utopia l aveva tradotto Le Monnier cioè un editore certamente non da dibattito giornalistico-popolare giornalistico-popolare ed era diventato presto proverbiale grazie alla formula dello Stato minimo un espressione che nell età reaganiana reaganiana appariva seducente Altri tempi quando uno studioso liberale come Matteucci Matteucci poteva rimpiangere nello stesso tempo la mancata pubblicazione di un socialista come Rawls e di un virtuale virtuale neoconservatore come Nozick Ma ci sarà una ragione ragione se oggi i principali commentatori del più diffuso e pre-
La cultura degli italiani 173 stigioso quotidiano nazionale Ernesto Galli della Loggia e Angelo Panebianco per non parlare del maestro di tutti cioè Giovanni Sartori sono collocati o collocabili nel circolo circolo dell editrice bolognese o sono a essa in qualche misura misura riferibili È l indizio che da qualche parte in Italia esistono esistono luoghi in cui si avrebbe il diritto di commentare con un alzata di spalle la nuova dogmatica del liberalismo alla alla Pera nel senso di Marcello e dei fondamentalisti di Popper Eh sì Popper l epistemologo più citato dell ultimo decennio decennio Adottato da Giancarlo Bosetti il direttore della rivista rivista Reset per fare circolare aria liberale dentro la sinistra sinistra a costo di accettare anche le sue riflessioni anziane e reazionarie sulla televisione cattiva maestra Brandito dai suoi seguaci italiani che ne hanno fatto un totem indiscutibile indiscutibile riproposto con una regolarità che alla fine attingeva attingeva l abitudine e sfiorava il fastidio Ma in che cosa consisteva l irresistibilità di Karl Popper nel frammentario mondo culturale postmarxista Probabilmente Probabilmente l aspetto più attraente del pensiero del filosofo austriaco è stato la sua traducibilità divulgativa Le congetture congetture le confutazioni la falsicabilità Letto Popper si poteva pensare di custodire nel ripostiglio una cassetta degli attrezzi attrezzi per aprire il meccanismo del mondo moderno Il metodo metodo popperiano si era rivelato poi straordinariamente efficace efficace e anche felicemente anticonformista quando era venuto il momento di discutere le teorie o meglio i costrutti costrutti utopico-mitologici con i quali il pensiero della sinistra sinistra folk aveva edificato in Italia durante gli anni Settanta un teatro del mondo pretendendo di sostituirne le quinte e i fondali al mondo effettivo Le parole di Popper per chi vi si era imbattuto erano state un balsamo deliziosamente minimalista a fronte dei minacciosi massimalismi in circolazione allora La società aperta era una boccata d aria rispetto ai plumbei progetti progetti di collettività pianificate I suoi conflitti deboli ma incessanti incessanti connaturati alla vita collettiva confluivano in un
174 Post-italiani metodo di descrizione che appariva infinitamente più ricco moderno addirittura spumeggiante rispetto agli schemi interpretativi fondati sui principi del materialismo dialettico e della lotta di classe La definizione della democrazia democrazia come semplice antidoto alla dittatura era perfino perfino eccitante se paragonata alla retorica con cui questa parola parola veniva agitata e stravolta La società aperta implicava domande non su chi il popolo i filosofi deve comandare comandare ma su come si possa strutturare un sistema di controlli istituzionali per impedire che chi governa faccia troppi danni Così c è un prima e un dopo anche per Popper Prima e si intende prima dell Ottantanove lo si considerava a eccezione di alcune cerchie illuminate un filosofo fastidiosamente fastidiosamente fuori moda un mitteleuropeo conservatore un intellettuale arido e vecchio stampo un liberale Dopo Dopo cioè dopo la caduta del Muro è diventato una specie di guru popolare Alla ricerca di creatori di paradigmi gli orfani del pensiero ideologicamente forte hanno creduto di trovare nel vecchio oppositore del neopositivismo viennese viennese e dell Institut für Sozialforschung di Francoforte il nuovo Grande Solutore il possibile timoniere che guida la zattera tra i marosi del naufragio postmoderno Solo che Popper per l appunto fornisce un metodo o un antimetodo Che risulta efficace per congetturare smentire falsificare mettere alla prova e sconfiggere un numero sterminato di ismi Ma come succede talvolta ai filosofi grazie al cielo non dice poi molto sul che fare Va bene per un bagno di liberalismo non per mettere a punto un programma politico Più che altro è utile per criticare criticare i programmi politici altrui Ma non appena i popperiani popperiani conquistano il potere o per meglio dire si trovano dalla parte giusta quella che vince e si insedia nelle posizioni posizioni di governo la tentazione di insegnare agli altri il liberalismo liberalismo a bastonate intellettuali diventa molto forte Uno dei principali vessilliferi del liberalismo a tinte decise decise è il presidente del Senato Marcello Pera un filosofo della
La cultura degli italiani 175 scienza che dopo essere stato eletto alla seconda carica dello dello Stato concluse il suo discorso d insediamento con l imprevedibile imprevedibile esclamazione Viva la libertà come se si fosse trovato davanti a un tribunale del popolo in Cambogia Un altro esempio vibrante di questa ideologia anch essa assoluta assoluta e assolutizzante Pera l ha offerto nell agosto 2002 al Meeting di Comunione e liberazione a Rimini Il presidente del Senato comincia con la Repubblica di Platone e parla dell dell idea platonica di disegnare una costituzione etica ed estetica della società in termini divini In realtà dice si tratta di un opera generosa quanto si vuole dalle conseguenze conseguenze diaboliche E qui dopo aver accennato all assurdità assurdità totalitaria dell idea che la società si possa plasmare come una statua al tornio o una figura su una tela a partire da un disegno un modello giunge alla sua conclusione Per la verità non è una conclusione insensata anche Arthur Koestler in Buio a mezzogiorno fa condannare a Rubasciov Rubasciov il progetto sovietico della società rivoluzionaria con un argomento di questo genere Abbiamo voluto fare della storia un esperimento di fisica e ne è seguito il Gulag Gulag ma il superliberale Pera va fino in fondo Da idee come queste scaturisce e di fatto è scaturito di tutto e di peggio È scaturito il collettivismo il comunismo il totalitarismo il costruttivismo il giacobinismo lo stalinismo il fascismo Sono scaturite la polizia segreta la censura i campi i gulag le deportazioni le scomuniche le purghe le pulizie etniche etniche la shoah Non manca niente a quanto pare Ora che il pensiero utopico contenga i germi del totalitarismo totalitarismo è una di quelle idee abbastanza brillanti né vere né false che vanno misurate con il metro della storia e verificate su qualche scala empirica e che di solito consentono consentono all autore di praticare autorevoli ed eleganti per quanto prevedibili esorcismi contro il male ontologico Tuttavia instaurare un rapporto millenario di causa ed effetto effetto fra Platone e Stalin anche se in via figurata è una forzatura retorica resa possibile soltanto dalla fiducia di Pera nella propria concezione liberale È un hegelismo in-
176 Post-italiani volontario Oppure una trovata monocausale cioè una specie di barzelletta filosofica da raccontare ai fedeli Come Come il Woody Allen più visionario Ogni volta che ascolto Wagner mi viene voglia di invadere la Polonia Ma questa fede nel proprio criterio ermeneutico nel principio nel metodo e nell antimetodo non sarà un ulteriore ulteriore forma di superstizione razionalista Di determinismo determinismo storico-culturale Un altra illusione di possedere la verità o l antiverità Un sintomo di leggera ma non del tutto innocua chiusura intellettuale Di una ripetitività di un pavlovismo che quasi sempre richiamano l uffa pietà abbiamo capito Come disse paternamente scocciato scocciato il timido e gentile papa Pacelli all ambasciatrice americana Claire Booth Luce da poco convertita che gli decantava le virtù del cattolicesimo Signora sono cattolico cattolico anch io Già siamo liberali anche noi non c è bisogno bisogno di ripetizioni Altrimenti ci appelliamo al principio di Aron sul delirio di prima e il delirio di adesso Tanto più che bisognerebbe intendersi il dogma attuale è che non esistono dogmi che gli orientamenti derivano dal conflitto delle idee che non ci sono punti di vista precostituiti precostituiti che la verità è una sfaccettatura interpretativa E allora anche il dogma liberale potrebbe essere come afferma afferma senza inibizioni Karol Wojtyla rumorosa propaganda propaganda La diffidenza verso gli arricciamenti di naso del pensiero incontestabile ha una lunga storia per esempio a destra ma molto spesso anche a sinistra avevano sempre sempre fatto il possibile per riportare sulla terra i maestri del Partito d azione segnalandone le aristocratiche astrazioni e l inadeguatezza politica rispetto alle pieghe complicate della società italiana Troppo alteri sobri austeri e fatalmente fatalmente spocchiosi e sprezzanti gli azionisti ritirati nelle loro torri eburnee da cui si sporgevano per emettere sentenze sentenze definitive in costante peccato solitario di superbia verso ciò che è popolare o compromissorio verso l Italia alle vongole incapaci di capire perché il paese non seguisse seguisse le indicazioni provenienti dal loro magistero
Liberali che non hanno saputo dirsi cristiani Adesso invece bisognerebbe accettare il verdetto ultimativo ultimativo dei liberali di carriera Ma neanche per sogno Una cultura dovrebbe servire prima di tutto a spiegare la realtà per costruirla c è tempo Dentro l ambiente del Mulino Ernesto Galli della Loggia e Gian Enrico Rusconi ognuno seguendo proprie traiettorie di analisi hanno avuto una parte di nitido rilievo nel cercare di discernere il senso profondo della storia italiana a partire dal momento drammatico drammatico e caotico in cui crollò il fascismo Entrambi hanno indagato riflettendo soprattutto sui momenti di catastrofe storica la morte della patria avvenuta l 8 settembre a suo tempo cupa invenzione allegorica e lessicale di Salvatore Salvatore Satta in De profundis e di crisi civile la Resistenza contro contro nazisti e fascisti con l intenzione di rintracciarvi le premesse premesse degli sviluppi della vicenda repubblicana I saggi da loro scritti nella prima metà degli anni Novanta costituiscono costituiscono probabilmente gli esempi più rilevanti di scongelamento scongelamento della storia e della cultura nazionale con ripercussioni politiche e culturali che con ogni probabilità non sono state ancora valutate sino in fondo Galli della Loggia ha cercato di spiegare i motivi per cui il liberalismo nel nostro paese non è diventato un idea politica politica di massa in sostanza perché non c è stata un identificazione identificazione liberale collettiva che lo rendesse un abito mentale mentale condiviso Il liberalismo ha realizzato lo Stato sulla scia di una non riconosciuta guerra civile con la Chiesa e lo ha permeato della sua cultura ma la sua debolezza politica gli ha impedito di costruire la nazione così prima ha lasciato aperto un pertugio al fascismo attraverso il quale ha fatto sciaguratamente irruzione la dittatura dopo dopo la guerra invece è stato pesantemente condizionato dal partito cattolico la Dc e osteggiato dal gramsciancomunismo gramsciancomunismo del Pci senza giungere a una fusione efficace efficace tra libertà comportamentali ed etica pubblica Perché da noi il liberalismo e la sua cultura non sono mai giunti a
178 Post-italiani comprendere che il loro progetto di un ethos pubblico doveva doveva necessariamente coinvolgere in maniera propria e attiva la coscienza religiosa delle masse popolari cattoliche cattoliche e che fare ciò era possibile solo se essi si fossero rifiutati rifiutati preliminarmente di identificarsi in un opzione ideologica ideologica di rigida antitrascendenza E in secondo luogo perché il partito politico dei cattolici a causa dello sfondo storico sul quale la sua esperienza si collocava e per i limiti limiti intrinseci della sua natura e della sua dottrina non è riuscito salva l eccezione pur importantissima di don Sturzo a impostare e a vivere il proprio rapporto all all insegna o della pura e semplice appropriazione ovvero di un invincibile sentimento di subalternità-estraneità Allo Allo sforzo di egemonia senza le masse tipico dei liberali i cattolici sono stati capaci di opporre le masse senza alcuno alcuno sforzo di egemonia Era il 1993 quando l articolo che argomentava queste tesi fu pubblicato sulle pagine del Mulino La Prima Repubblica Repubblica stava cercando di uscire dal collasso di Tangentopoli Tangentopoli e dalla crisi fatale dei partiti storici e Galli della Loggia era convinto che dalle riflessioni esposte nel suo saggio dalla contrapposizione storica e dall ostilità genetica genetica fra lo Stato liberale e la Chiesa cattolica si dovesse trarre una conclusione obbligata Oggi questa conclusione conclusione sembra contenere un aspetto non tanto profetico quanto ostinatamente consapevole della posta politica in gioco in Italia un momento fondamentale vuoi di una qualsiasi rianimazione ed estensione della cultura politica liberale vuoi della costruzione di un ethos pubblico diffuso diffuso non può che passare attraverso l incontro tra quella cultura e la morale cattolica propria della fede religiosa più seguita del paese e comunque i principi cristiani nel cui retaggio si riconosce la gran parte dei cittadini italiani Anche per ricostruire il senso della nazione della sua unità storico-politica la via non può che essere questa … Solo dall incontro tra la morale cristiano-cattolica dei cittadini cittadini fra questa struttura decisiva della loro eticità indi-
La cultura degli italiani 179 viduale ” privata “, e i valori politico-statuali pubblici della democrazia liberale l Italia può sperare di iniziare una pagina nuova della sua storia L ottimismo di Galli della Loggia sulla persistenza dei valori cristiani nella società italiana era probabilmente il frutto naturale di una distorsione visiva generazionale e tuttavia la sua lettura intercettava con chiarezza l idea che lo sviluppo politico dell Italia contemporanea dovesse basarsi basarsi su un aggregazione o un integrazione inedita in modo da conciliare il senso comune cattolico ossia l adesione adesione tradizionale e di massa ai principi e ai simboli cristiani cristiani con le linee di un progetto politico che li facesse propri Lo aveva intuito Romano Prodi a favore del quale nel 1996 i parroci fecero una sorta di catechismo elettorale proprio perché l ex allievo dell Università cattolica prometteva prometteva di contaminare il liberalismo economico con la socialità socialità cristiana erano stati i suoi amici bolognesi gli economisti economisti come Stefano Zamagni che avevano convinto il papa nelle ultime encicliche in particolare nella Centesimus Centesimus annus a riconoscere l arena del mercato come una comunità civica e il profitto come un indicatore di efficienza efficienza non più come un prodotto del Maligno di suo Prodi Prodi ci aveva poi messo un buonsenso cattolico di marca emiliana emiliana e un ossequio alla dottrina sociale che sembrava conciliare gli animal spirits con la protezione dei più deboli Era il postkeynesismo in parrocchia una garanzia contro le tarde fissazioni socialiste di D Alema e dei suoi compagni e uno sbarramento nei confronti delle simmetriche fissazioni fissazioni laiciste di qualche accademico ultraliberista del Polo Eppure per la più classica delle ironie della politica sarebbe sarebbe stato Silvio Berlusconi grazie anche alle mediazioni di Paolo Del Debbio e con il supporto delle teorie di Baget Bozzo a realizzare la fusion più azzeccata non perché l i- conografia del Berlusconi padre di famiglia bravo marito marito e buon cattolico sia minimamente credibile ma in quanto l inventore di Forza Italia è riuscito ad assemblare
180 Post-italiani un cartello politico che riflette con naturalezza l indole italiana secondo lo stereotipo nazionale con i suoi peccati originali le sue colpe sempre veniali e comunque dissimulate dissimulate da veli di ipocrisia i suoi ravvedimenti più o meno meno operosi le sue contrizioni cerimoniali i suoi condoni liturgici le sue indulgenze rituali e ottimamente sottoposte sottoposte al merchandising contemporaneo Se questo è cattolicesimo Berlusconi è il papa all insaputa insaputa dell altro che se ne sta in Vaticano Però che genialità sfacciata sfacciata mettere insieme l ossequio formale al catechismo elementare elementare con l offerta di massa di culi tette e calcio Grande Fratello real-tv e dibattiti sulle scopate nella casa-reclusorio di Cinecittà costituisce una sintesi questa sì storicamente risolutiva è sufficiente sostituire la parola ethos di Galli della Loggia con ethnos l etica pubblica con i costumi prevalenti e il gioco è fatto Si ottiene la sovrapposizione perfetta fra la politica e il privato con l eccezione trasformata trasformata in norma il risultato sarà un Italia al quadrato in cui l élite élite intensifica a dismisura la vocazione condominiale della società e gratifica in modo speculare se stessa in quanto si percepisce come l espressione genuina del popolo o della gente senza il fastidio di modelli alti o aristocratici e comunque comunque senza la preoccupazione di migliorare le attitudini congenite né le proprie né le altrui Se dalla zona grigia esce il paese democristiano A sua volta Rusconi ha studiato la Resistenza il mito a un tempo più consolidato e più logoro della cultura di sinistra sinistra cercando di fondere l insieme di segnali percepiti nelle lunghe e problematiche conversazioni con Renzo De Felice con capi partigiani come il cattolico modenese Ermanno Gorrieri ma anche con protagonisti anomali della lotta di liberazione come l ultraliberale Edgardo Sogno la primula primula azzurra della Resistenza anticomunista Si è concentrato su un interpretazione non didascalicamente ortodossa ovvero ovvero sull idea che mentre le bande partigiane si scontrava-
La cultura degli italiani 181 no con i tedeschi e con le compagini repubblichine un ruolo ruolo decisivo lo avesse avuto la cosiddetta zona grigia coloro coloro che Giovanni Gentile maledisse come i prudenti che per istrazio oggi si chiamano attendisti cioè la popolazione popolazione non direttamente impegnata nella guerra civile estranea estranea psicologicamente al conflitto ideologico tra comunisti e fascisti che era stata diffidente verso il regime mussoliniano mussoliniano così come ora riluttava istintivamente a trasformare la Resistenza in una guerra di classe che in sostanza fosse stata stata questa società senza qualità a rendere meno traumatico traumatico il passaggio d epoca attutendo sul territorio lo scontro politico e garantendo nelle pratiche quotidiane e nelle routine routine famigliari una continuità perlomeno della società dato che quella dello Stato era stata infranta e la patria era più o meno morta con l 8 settembre e l ambiguo epitaffio la guerra continua stilato da Badoglio Ci si poteva plausibilmente chiedere perché un intellettuale intellettuale versatile come Rusconi passato nella sua carriera da Adorno e dalla teoria critica della società alle teorie dello scambio dall analisi della deflagrazione della Grande guerra guerra in chiave di teoria dei giochi ai temi della laicità e della religione religione civile e poi a Clausewitz e al pensiero prussiano -, perché mai dunque questo postcattolico ascrivibile alla sinistra sinistra problematica e problematizzante si fosse dedicato allo studio di un fenomeno storico che di solito veniva lasciato lasciato con una certa sufficienza agli studiosi di estrazione cattolica Una risposta ufficiale non c è tuttavia forse si può arrischiare arrischiare un ipotesi Occorreva spiegare come mai dopo l epopea resistenziale dopo gli onori ai combattenti del Cln e le medaglie d oro ai martiri dopo l esaltazione del ruolo del Pci nella Liberazione nazionale e soprattutto dopo dopo la nascita della Repubblica e la grande identificazione comunista nella Resistenza ci si fosse trovati di fronte piuttosto sbalorditi all Italia democristiana con il suo odore di sacrestia Forse l unica spiegazione si può rintracciare proprio in-
182 Post-italiani dagando le strutture comportamentali di quelle fasce sociali sociali che avevano subito il peso della guerra e dell occupazione occupazione resistendo a modo loro in un accezione prepolitica della resistenza cioè opponendo la normalità della vita comune comune all eccezionalità dolorosa del confronto militare e della guerra civile Come opera revisionista era molto più radicale delle filastrocche secondo cui è vero che i fascisti facevano schifo ma ci sono state anche le foibe come dicono dicono con una certa prevedibilità Gasparri e Storace e che i comunisti comunisti hanno monopolizzato la Resistenza strumentalizzandola strumentalizzandola con il corollario che la categoria dell antifascismo non è sinonimo di democraticità perché i comunisti erano antifascisti ma seguaci di Stalin oltre che verosimilmente di Platone e che costituendo la Repubblica di Salò l ha affermato affermato lo stesso De Felice nella sua biografia di Mussolini il Duce ha protetto l Italia dalla vendetta tedesca così come a Vichy il venerando Pétain aveva fatto da scudo alla Francia Francia mentre de Gaulle si preparava ad agitare la spada con ben altra energia e ben diverso senso della storia Insomma non è richiesta troppa fantasia per subodorare subodorare che la zona grigia a-fascista individuabile nel periodo periodo 1943-45 poteva preludere alla nascita e alla formazione dell elettorato democristiano nel dopoguerra Era quella fascia sociale abituata a diffidare silenziosamente dello Stato che non si era immedesimata del tutto nei trionfi mussoliniani a metà degli anni Trenta a dispetto dei grandi grandi exploit di piazza e delle adunate a piazza Venezia e che ora pensava di trovare nella Democrazia cristiana non solo il baluardo la diga il bastione anticomunista ma soprattutto soprattutto la coperta tiepida adattabile alle pieghe della collettività in grado quindi di occultare e temperare le sfasature economiche gli squilibri territoriali la varietà dei caratteri e delle culture la riluttanza verso un coinvolgimento coinvolgimento politico senza riserve Le conseguenze di questa revisione o di questo embrione embrione revisionistico ancora in gran parte da sviluppare erano implicite e potenzialmente fortissime anche se non
La cultura degli italiani 183 necessariamente di destra Non solo perché relativizzavano relativizzavano la Resistenza in quanto fase di lotta armata di guerra di popolo e di conseguenza anche mitologia e romanzo del comunismo nazionale ma soprattutto perché attraverso attraverso analisi di questo tipo potevano scaturire quasi in modo automatico per via deduttiva valutazioni molto controcorrente dell intera storia repubblicana successiva alla Liberazione Controcorrente in verità fino alla provocazione se ci fosse stato ancora qualcuno che si sentisse provocato In primo luogo infatti si delineava un giudizio questo sì molto revisionista sulla Dc e quindi un verdetto simmetricamente simmetricamente realistico sulle varie esperienze liberali che avevano punteggiato la storia italiana e subito dopo naturalmente naturalmente un ridimensionamento della presenza e del ruolo del Partito comunista Se nell intero dopoguerra lo scheletro e la corporatura dell Italia si erano formati sul codice genetico della Dc se le parrocchie e l Azione cattolica fungevano da bacino di reclutamento mentre il collateralismo delle organizzazioni organizzazioni economiche e sociali d area cattolica come la Coldiretti assicurava il flusso di consenso dell Italia periferica con le categorie professionali che trattavano e transavano le leggi con i ministri democristiani e con i gruppi del potere politico politico locale che facevano riferimento alle correnti e ai relativi relativi leader o boss nazionali se insomma cinquant anni della della nostra storia materiale e civica erano stati plasmati dalla fitta presenza democristiana nella vita civile un po tutta la retorica sul peso e la funzione comunista avrebbe cominciato cominciato ad affievolirsi D accordo c erano state le bandiere rosse le sezioni in tutte le periferie i sindacati e la federazione giovanile Noi donne e Rinascita la distribuzione domenicale dell Unità gli sdegni democratici la cultura il bon ton gli intellettuali Visconti Pasolini Moravia Volponi l editore editore Einaudi e come sigla popolare Sergio Endrigo che al festival di Sanremo prendeva i voti plebiscitari della giu-
184 Post-italiani ria di Paese Sera perché simpatizzante e impegnato nello stesso tempo si era osservato un lentissimo quanto fluviale processo di integrazione democratica e di rinuncia rinuncia alle premesse antisistema e alle velleità di fare come in Russia e una ferma pedagogia istituzionale che era stata il fondamento teorico della concezione togliattiana della democrazia progressiva ma che poi era tornata utilissima utilissima nella pratica in special modo quando si era trattato di opporsi all attacco terroristico negli anni Settanta Dai ragionamenti sulla zona grigia emergeva però un Italia molto più in sintonia con il pensiero diffuso cioè con le ispirazioni e le preferenze suggerite dalla sensibilità sensibilità comune anche se dal canto suo mentre Galli della Loggia e Rusconi scrivevano il Pci aveva già attraversato buona parte della sua crisi politica ed elettorale Nel 2001 il gruppo di ricerca Itanes analizzando sulla rivista il Mulino le ragioni del successo del centrodestra alle ultime ultime elezioni politiche descriveva i suoi elettori come quell Italia silenziosa appartata apolitica che nei decenni decenni scorsi costituiva uno degli ingredienti della forza elettorale elettorale dei grandi partiti di massa e soprattutto della Dc Oggi quest elettorato designato spesso come ” palude ” o ” ventre molle “, riemerge con il suo peso decisivo così come come in passato è accaduto tutte le volte che si aprivano le urne e svanivano le attese della sinistra pervicacemente incapace di apprezzarne il ruolo e le dimensioni e di capirne capirne le preferenze e le aspettative A voler trarre tutte le conseguenze sorge il dubbio che il Pci sia stato una parentesi o un mondo parallelo dentro la società italiana E che una volta caduto e trasformatosi quel mondo o comunque richiusasi la parentesi l intera cultura nazionale poteva essere definita senza più prudenze prudenze o infingimenti con tutto l insieme centrifugato di lacerti di antropologia cattolica diffidenze antiliberali conformismo utilitaristico e al margine estremo di spinte protestatarie o oltranziste come un prodotto causale della crisi e della secolarizzazione democristiana
La cultura degli italiani 185 Oh che sollievo Effettivamente l Italia era fuoriuscita dai confini della Repubblica dei partiti secondo una formula felice dello storico cattolico Pietro Scoppola all all avvio degli anni Novanta ma lo sbocco della infinita transizione l approdo finale e per molti versi rassicurante rassicurante della Repubblica uscita da Tangentopoli e dal collasso dei partiti storici non era la società aperta auspicata dagli Antiseri e dai distillatori di Popper bensì una pappa postdemocristiana postdemocristiana con tratti liberaloidi o perlomeno liberali in termini scolastici ma senza una visione del mondo e del paese autenticamente consapevolmente liberale Come Come ha detto Giuliano Amato la destra oggi al potere ha istinti di mercato comportamenti di mercato ma non una cultura di mercato Lo schemino vale anche per il liberalismo non sarà elegante elegante pretendere di decifrare la cultura del paese e il tasso di coscienza liberale attraverso l analisi nominativa della compagine ministeriale e il profilo politico-intellettuale dei responsabili dei dicasteri E tuttavia ci sarà o no una seppur vaga corrispondenza fra la cultura dei ministri e quella degli degli elettori che hanno assegnato la maggioranza alla Casa delle libertà E allora un po per celia e un po per non morire morire bisognerebbe capire se e in che modo certe inclinazioni e certe preferenze sparse sono compatibili con altre il sampatrignanismo sampatrignanismo proibizionista sotteso al registro manageriale manageriale di Letizia Moratti con il liberismo friedmaniano di Antonio Antonio Martino la professionalità furbacchiotta di Roberto Maroni il bluesman dei Distretto 51 miracolato dal Senatur Senatur con il fiscalismo creativo di Giulio Tremonti l ombra di settarismo cattolico di stampo ciellino che ispira un filosofo incline agli scherzi da prete come Rocco Buttiglione con l a- narchismo da Bar Sport e le affabulazioni storico-dietrologiche storico-dietrologiche di Umberto Bossi l uomo che liquidò il suo mentore filosofico e geopolitico con la stratosferica boutade popolana popolana Miglio è una scoreggia nello spazio oppure l allure istituzionale lievemente posticcia di Gianfranco Fini con la sapienza cattolica e dorotea di Pier Ferdinando Casini suc-
facile Che la Casa delle libertà sia un collage cubista una mostra situazionista situazionista permanente non è un segreto Ipotesi forse troppo eroiche sull identità italiana Gian Enrico Rusconi vive a Torino dove coabita con gli allievi e i seguaci di Bobbio grazie a complicate diplomazie universitarie e ad alchimie saggistiche che gli hanno permesso permesso di evitare guerre senza ritorno Forse la sua irrequietezza irrequietezza intellettuale gli ha impedito di trarre tutte le conseguenze conseguenze dalle sue ricostruzioni e di concentrarsi in via definitiva sui nodi che soffocano la storia politica italiana D altronde la capitale subalpina è una città difficile abbiamo abbiamo già messo agli atti che per aver pubblicato un libro sulla cultura torinese fra le due guerre in cui metteva in rilievo l esistenza di una cultura sotto il fascismo e i compromessi di qualche protagonista che poi s impancò a maestro e giudice giudice di democrazia Angelo d Orsi è stato per qualche tempo tempo ostracizzato con le tecniche quotidiane caratteristiche del settarismo universitario il saluto negato le conversazioni conversazioni interrotte al sopraggiungere del reprobo gli sguardi accademicamente in tralice perché il bobbismo variante dell ortodossia di sinistra sublimata fino alla metafisica non accetta sgarbi neanche storiografici A sua volta Galli della Loggia ha proseguito il proprio tragitto personale e intellettuale con una coerenza di fondo traendo alcune conseguenze che l hanno portato a respingere respingere con chiarezza la sua vecchia collocazione a sinistra senza tuttavia accettare un altrettanto esplicita dislocazione dislocazione politica o partitica nella destra arcoriana spesso presa a ceffoni in modo da segnalare la propria irriducibilità al vangelo apocrifo berlusconita Se nei momenti di maggiore creatività culturale la vena fiammeggiante di Galli della Loggia sfiorava il parossismo polemico con il passare del tempo gli impegni accademici 186 Post-italiani chiata per anni dall impervio capezzolo forlaniano Ma non vale la pena di proseguire il gioco è troppo
La cultura degli italiani 187 la corsa sacrificale al rettorato dell Università di Perugia e più in generale per la sua vicenda umana il suo atteggiamento atteggiamento ha assunto tonalità più miti fino a prendere una sfumatura sfumatura crepuscolare Il rapporto con l ambiente cattolico forse animato da nostalgie esistenziali e dal sussurro inquieto inquieto di echi famigliari è divenuto una consuetudine e ha determinato attenzioni reciproche e un confronto costante In fondo il suo è il caso del grande individualista che per tutta la vita ha sognato di essere un organizzatore culturale di vivere e agire dentro una struttura di comandare intellettualmente intellettualmente una macchina produttiva e per questo la sua opera principale non consiste tanto in un libro i libri di Galli della Loggia sono sporadici talvolta minacciati a lungo lungo preparati e non scritti come un ombroso e mai completato completato saggio su Piero Gobetti quanto piuttosto in un prodotto prodotto editoriale la collana del Mulino L identità italiana ovvero una serie aperta di titoli selezionati e progettati apposta apposta per definire attraverso ognuno di essi qualcosa di imprendibile imprendibile l identità Ogni libro è un frammento del piano complessivo la fabbrica di Mirafiori la Democrazia cristiana cristiana Giuseppe Verdi Giordano Bruno le maschere nazionali nazionali Loreto i braccianti Carosello Cavour Coppi e Bartali la pasta e la pizza lo Statuto albertino l Altare della Patria il Piave il Duce il liceo classico l Autostrada del Sole fino alle alle delizie di Capri nell interpretazione e nell intrattenimento intrattenimento di Antonella Boralevi Perché come Galli della Loggia ha scritto nel saggio che ha inaugurato la serie intitolato per l appunto L identità italiana italiana avere un identità nazionale degna di questo nome dovrebbe dunque significare prima di tutto rifare nostro il nostro passato da quello più antico a quello più recente conciliandoci con esso ed accettando di riconoscersi in esso senza più la preoccupazione di scartare ciò che ci appare buono da ciò che ci appare meno buono Tutto vero tutto giusto se non fosse che in questo progetto si avverte un sentore nostalgico come se fosse possibile attraverso un numero virtualmente infinito di indizi ricostruire per si-
188 Post-italiani neddoche un ritratto e attraverso le innumerevoli parti ricomporre ricomporre il tutto Ma sì la ricerca dell identità è la rivincita a posteriori contro l internazionalismo dei comunisti e l u- niversalismo socialisteggiante con la conseguente valorizzazione valorizzazione delle peculiarità autoctone Non sarà però una faccenda tardiva Non si sentirà malgrado tutte le assicurazioni assicurazioni liberali possibili un odorino di organicismo come se l identità italiana si fosse dispersa sul suolo e ora toccasse toccasse a noi recuperanti andare in cerca dei suoi disiecta membra Vecchi materialoni scaltriti come l industriale vanziniano vanziniano Zampètti si chiederebbero quand è che si sente poi questo cacchio di identità quando la banda dei carabinieri carabinieri attacca l Inno di Mameli davanti a Carlo Azeglio Ciampi Ciampi Quando i calciatori azzurri e il loro allenatore riescono finalmente a mostrare il labiale di siam pronti alla morte morte in uno stadio straniero E non conviene piuttosto considerare considerare questa enciclopedia italica come una serie di voci e di lemmi in cui l alto e il basso il popolare e l elitario il nobile e l ignobile il laico e il cristiano il democratico e l autoritario il sobrio e il canoro insomma tutte le dimensioni dimensioni si intrecciano fenomenologicamente senza gerarchie di valore stabilite in via preventiva Allora sì che ci si divertirebbe divertirebbe un po di più perché non si tratterebbe di ricostruire ricostruire il monumento l Identità ma semplicemente di giocare con le tessere del puzzle senza la preoccupazione di completarlo e prendendola con una certa filosofia se il disegno generale non viene fuori e se alla fin dei conti l I- talia rimane forse una sinopia forse solo un ipotesi Effetti bariccati Comunque sia lo spiazzamento di prospettiva praticato praticato da Galli della Loggia e Rusconi ha un merito e piuttosto piuttosto consistente sposta l attenzione dal gradimento di élite al consenso di massa Lo fa in chiave politica e sociale com è ovvio ma cerca di spiegare all intellighenzia che ci sono processi che non appartengono soltanto alle avan-
La cultura degli italiani 189 guardie Anzi nelle masse parola orribile ma praticamente praticamente inevitabile nei lessici della civiltà contemporanea ci si inciampa sempre ancora adesso se uno vuole districare districare dall area grigia della storia le ragioni del primato democristiano democristiano o in seguito del successo altrimenti inspiegabile inspiegabile di Forza Italia deve fare i conti in primo luogo con i numeri Altrimenti si ricade negli errori dell azionismo dei partiti senza popolo delle idee talmente nobili da risultare risultare indigeribili per l ethos medio di tradizioni e scelte politiche appese al firmamento delle astrazioni per cui alla alla fine le sconfitte elettorali devono essere ricondotte all e- secrazione saragattiana del destino cinico e baro Più o meno allo stesso modo il discorso vale anche per la cultura diffusa Quella tradizione fra l aristocratico e il notabilare o semplicemente lo spocchioso che comporta il disprezzo verso tutto ciò che è popolare in Italia si è sempre nutrita di un fraintendimento grossolano vale a dire dell incapacità di giudicare il delinearsi degli stili e di converso la formazione dei gusti secondo canoni di valutazione valutazione appropriati Il che significa che va benissimo stroncare Alessandro Baricco e Susanna Tamaro e stupirsi nel contempo che l affabulatore new age Paulo Coelho venga considerato uno scrittore o addirittura un grande scrittore ma bisogna stare attenti a non farlo per le ragioni ragioni sbagliate Soprattutto Baricco andrebbe smontato con scrupolo esaminando con attenzione i suoi meccanismi per poter individuare esattamente il trucco Altrimenti si cade nella sua trappoletta quella cioè di farsi giudicare uno scrittore alto per il quale anche un verdetto critico negativo è un implicito riconoscimento di status Invece il problema di Baricco ridotto ai minimi termini è che lui l autore di Castelli di rabbia si rivolge a un pubblico popolare a lettori medio-bassi offrendo una tonalità esteticamente esteticamente sublime o presunta tale in pratica adelphiana in modo da solleticare il loro complesso d inferiorità intellettuale intellettuale Il suo ultimo romanzo Senza sangue è per molti aspetti aspetti stupendamente esemplare C è un incipit senza tempo ac-
190 Post-italiani certato e senza luogo riconoscibile che deve esprimere d emblée l assoluta forza metafisica o post-storica del racconto racconto Nella campagna la vecchia fattoria di Mato Rujo dimorava dimorava cieca scolpita in nero contro la luce della sera L unica macchia nel profilo svuotato della pianura Ci sarà un motivo se questa frase è stata utilizzata dall e- ditore Rizzoli come strillo pubblicitario del libro e il motivo motivo è che in essa nel suo stile senza scampo è incluso tutto il romanzo È l assaggio di un menù striminzito eppure contemplato sub specie aeternitatis in cui la parola si incide sul bianco del cartoncino prezioso e muto e resta lì a indicare indicare che oltre il testo si stende il silenzio l immortalità o la morte oppure l Altrove e in ogni caso a segnare il confine precario ma probabilmente irrevocabile dell indicibile E … ho detto tutto confermerebbe Peppino De Filippo Stesso procedimento per cui il ristoratore parvenu scrive le orecchiette orecchiette con le cime di rapa o i fusilli con pomodoro fresco e basilico con quella canaglia di articolo determinativo che isola l elencazione dei piatti dal confuso fluire delle proposte gastronomiche possibili e li conferma come scelte definitive stabilite da un entità aliena superiore e indiscutibile indiscutibile un Artusi un Bocuse un Vissani un Adrià Al che un critico attirato insidiosamente verso il tranello si inferocirebbe e andrebbe a caccia delle pugnettine stilistiche stilistiche di cui è disseminato il romanzo dei maiuscoletti che gridano dei corsivi che sottolineano dei puntini di sospensione sospensione che sospendono dei da capo malandrini che alludono di tutti gli altri effetti bariccati e ci cascherebbe dentro come una povera vittima per concludere con il sopracciglio sopracciglio alzato che trattasi di letteratura di serie B Mentre Mentre non è affatto letteratura ma un prodotto un oggetto di fiction e di serie A per giunta che non appena stampato balza in vetta alle classifiche Perché ci sono masse di adoratori adoratori e soprattutto di adoratrici prontissime a confondere il midcult con il sublime che quindi leggono feticisticamente feticisticamente la produzione siglata Adelphi come se fosse griffata Baricco Baricco e viceversa che al Festival Letteratura di Mantova
La cultura degli italiani 191 approcciano chiunque abbia al collo un passi chiedendogli chiedendogli scusi lei è un Autore ?, e che perciò sono disposti gli idolatri a giurare che quello di Baricco è un capolavoro Lui la carogna gli fa le mossettine sornione così che persino persino i recensori sono costretti a prenderlo sul serio e a parlare della struttura intimamente musicale del libro dei due movimenti in successione di cui è composto il racconto della sonorità e della ritmicità rock che agitano le pagine Della Tamaro invece si può anche tacere dopo aver registrato registrato in diverse pagine di Va dove ti porta il cuore frasi al di sotto della sufficienza come il cane abbaiava come un pazzo come un pazzo il cane e ho detto tutto .) Fraintendere il popolo Quindi l eventuale incazzatura verso Baricco dovrebbe essere motivata dal fatto che lui non è per niente popolare ma piuttosto specula sulle insufficienze culturali di un gusto gusto medio-basso spacciando per merce sofisticata della para-letteratura para-letteratura Popolare Baricco vogliamo scherzare Populista Populista semmai Paraculo nel caso Uno che ha la tenuta morale che gli permette di chiudere il primo capitolo di Oceano mare scrivendo Non c è nulla che possa nel buio diventare vero Qualcuno capisce perché scolpisce vero in corsivo A quale lettore o lettrice vorrà strizzare l occhio con quella sottolineatura Vorrà dire che il vero è più vero del vero Vorrà segnalare che quel vero è falso Oppure Baricco Baricco mignottescamente sa sa che per qualcuno particolarmente particolarmente estatico che legge il suo romanzo con le narici che fremono pregustando il godimento riga per riga dell altissimo altissimo stile quel corsivo è un indizio di artisticità non tanto da leggere quanto da contemplare Un segno del tutto in una sola parola Non è che abbiamo molti contravveleni qui in Italia verso uno stile così contro quel kitsch infiocchettato in pacchetti regalo contro quel cheap realizzato in forma tendente tendente all eccelso e all inesplicabile contro il trash masca-
192 Post-italiani rato contro il falsettone in t-shirt Qualche antidoto qualche qualche anticorpo Se si cerca una farmacologia si vede che i medicamenti sono praticamente tutti fuori dal ricettario in vigore Per intenderci Luigi Meneghello è uno straniero straniero in patria con quel suo lavoro ossessivo di scavo nelle parole di scrittura in levare Ormai l impresa di far conoscere conoscere più diffusamente almeno Libera nos a Malo è in sostanza sostanza perduta rimane un capolavoro delicious per i vecchi vecchi happy few che a causa della frustrazione accumulata nei decenni non sono più neanche così happy visto che sono sono costretti a sorbirsi il successo irrefrenabile del dialetto furbo di Andrea Camilleri Umberto Eco aveva fornito vivaci anticorpi sia in sede universitaria sia a livello popolare grazie al metodo di passare al mixer la semiologia con la goliardia e di disincarnare disincarnare il testo mostrando la nudità del congegno ma adesso viene spacciato per un idéologue della sinistra e quindi anche successi iperpopolari come Il nome della rosa vengono osservati sotto un altra luce e lui sembra immusonirsi immusonirsi come se non lo confortasse più nemmeno il calcolo calcolo delle royalty Resta certamente Alberto Arbasino che a ogni libro o rap civile a ogni recensione o letterina ai giornali genera genera una certa irritazione ma come a più di settant anni e quindi prossimo all ingresso nella categoria dei venerati maestri si sente ancora costretto a inscenare i suoi balletti linguistici un mambo italiano con le paillette e le stelline in quel varietà che dovrebbe dimostrare che l illuminismo lombardo e il romanticismo europeo possono essere contaminati contaminati dallo scetticismo romano e il cazzeggio assurgere ex post al magistero stilistico Insomma il futuro venerato maestro si sbatte come se fosse un esordiente o poco più ed è questo che lì per lì fa un po rabbia Ma passato il superficiale superficiale fastidio per un fuoriclasse che continua a fare il giocoliere affiora lo stupore e subito dopo l ammirazione per l eleganza reazionaria il common sense esorcistico verso le tendenze più nuove il conservatorismo dissimulato nel-
La cultura degli italiani 193 l ironia la collera passata nel filtro del cinismo il malumore malumore trasformato in meticoloso codice di giudizio Talché si comincia a leggere Paesaggi italiani con zombi e superate le prime pagine si comincia ad apprezzarne invidiosamente lo stile e l irritante microchirurgia del pensiero Ma anche Arbasino ahinoi fa parte della cultura alta alta Mentre il dilemma dell Italia contemporanea consisterebbe consisterebbe nel trovare un canone efficacemente e dignitosamente dignitosamente popolare che sia il frutto di una buona mediazione fra cultura e mercato cioè fra uno stile e i grandi numeri Invece proprio perché la categoria del popolare è stata consegnata con ineffabili sprezzature cioè narici inarcate e pollice verso al livello più basso alle concessioni volgari volgari fra ciò che è elitario e ciò che è di massa permane quella quella cesura ormai storicamente accertata che induce l intellighenzia intellighenzia a ignorare il popolo e il popolo a grattarsi nei suoi divertimenti grossolani e a urlare euforicamente vaff … con i dialoghi dei Vanzina Con risultati anche inattesi e di cui c è da rammaricarsi rammaricarsi perché l ignoranza effettiva da parte delle élite colte dei gusti del grande pubblico e dei fenomeni culturali di massa è il pendant della noncuranza o superiorità convenzionale convenzionale con cui vengono poi giudicati libri film programmi programmi televisivi serial soap canzoni e infine protagonisti protagonisti della cultura diffusa Perché la non conoscenza delle produzioni culturali orientate al mercato o l autentica disinformazione disinformazione su questi prodotti e generi porta poi tutti i colti e gli incolti a non individuare le differenze qualitative qualitative e ad assimilare come insindacabile il gusto generico insomma il conformismo più prevedibile Eppure si sarà ben vista la fine che hanno fatto quegli esponenti del pensiero egemonico e dell estetica condivisa condivisa riconosciuti in vita come maestri e celebrati come futuri futuri classici immortali nei necrologi e nei discorsi funebri appena tumulati sono stati dimenticati con sollievo non dichiarato ma percepibile il modo più comodo di riconoscere riconoscere l errore di valutazione commesso in nome del
194 Post-italiani conformismo o della corrività di clan così da non doversi pentire delle adesioni del passato e ciononostante buttarsi i Moravia alle spalle E allora rispettate rigorosamente tutte le proporzioni potrebbe valere la pena di ripercorrere ripercorrere il catalogo del comune senso estetico attuale per vedere se c è qualche possibilità che le sedimentazioni del gusto diffuso resistano al tempo e alla sfrontatezza che verrà quando non ci saranno più vincoli di banda e ossequi di corporazione a dettare i tabù Il paradigma di Domenica In Vero è che la cultura alta continua a seguire i suoi sentieri sentieri volutamente imperscrutabili e magari dentro le università università si coltivano specialismi furibondi di sottilissima rarefazione che verranno poi riscoperti al compimento dell ottantesimo anno o alla morte degli autori come prove di una cultura irriducibile ai circuiti del successo mediatico mediatico visto che la militanza non usa più e non assicura il proscenio proscenio Per cui in alcuni laboratori accademici si sa benissimo benissimo che come è successo in passato accanto a Roberto Longhi e Gianfranco Contini e dopo a Giovanni Pozzi si tengono seminari ed esercitazioni da cui stanno emergendo emergendo dei capigenerazione cioè dei futuri maestri sconosciuti al palcoscenico generalista i cui nomi non dicono e non diranno diranno niente al grande pubblico ma che nel frattempo si apprestano a ripercorrere le orme di Ezio Raimondi o Luigi Heilmann Tipetti come Claudio Giunta capace a neanche trent anni di suggerire qualche saporita insurrezione nello studio della letteratura italiana del Duecento senza rinunciare rinunciare nel frattempo a un concerto di Vasco Rossi e Gilberto Sacerdoti che propone un interpretazione di Shakespeare da lasciare storditi per come mescola consapevolmente fantasmi e brume inglesi alla cultura italiana del Rinascimento Rinascimento Oppure ricercatori capziosi come Francesco Ceccarelli Ceccarelli in grado di scoprire una città fantasma nel delta del Po grazie a piccoli indizi nei testi ariosteschi minori
La cultura degli italiani 195 Ma più che altro a forza di manuali anglosassoni ottimamente ottimamente compilati in molte aule pare circoli un aria piuttosto moderna specialmente in discipline come l economia economia in cui il chiacchiericcio parafilosofico è ormai merce merce fuori corso e gli studenti di macroeconomia devono sorbirsi un manuale come il Blanchard ancora più impegnativo impegnativo dell ormai classico Dornbusch-Fischer Ragion per cui ci si aspetterebbe che dalle aule universitarie venissero venissero fuori schiere di laureati pragmatici indifferenti alle alle mitologie e alle favolette pop competenti a sufficienza per essere scafati il giusto anche se poi questi risultano una minoranza assai ridotta probabilmente perché i libri di testo e le lezioni accademiche continuano a essere considerati considerati dalla maggioranza come un ostacolo di cui sbarazzarsi sbarazzarsi al più presto e da dimenticare subito dopo aver sostenuto esami e tesi di laurea In sostanza non c è da stupirsi troppo se fuori dai circoli più ristretti continua il dominio assoluto della vulgata del giudizio medio e attestato come se il gusto si plasmasse per inerzia sui moduli più ovvi Talora con quella inevitabile inevitabile combinazione di estetica e politica che induce persone insospettabili a considerare Bernardo Bertolucci un grande regista malgrado Novecento e nonostante Io ballo da sola che era un pastrocchio anglo-toscano cucinato da una Susan Susan Minot al suo peggio da mettersi a piangere o a ridere come succedeva nelle sale con vigorosi applausi e plateali ironici ringraziamenti al cielo quando il protagonista finalmente finalmente riusciva a scopare la ragazza non se ne poteva più dell attesa Oppure a nutrire un idolatria filosofica fuori luogo per Roberto Benigni e a vidimarne la political correctness adducendo nel contempo l appartenenza di sinistra sinistra e il riconoscimento dell establishment cinematografico cinematografico americano Eh no contradictio in adiecto Se vi piace Benigni Benigni perché è di sinistra risparmiateci la giustificazione della notte degli Oscar e beccatevi Pinocchio Tanto più che oggi la velocità di trasmissione delle conoscenze conoscenze è altissima non si fa in tempo ad accennare al
196 Post-italiani possibile scontro delle civiltà che qualsiasi caporedattore ha già chiesto di intervistare Samuel Huntington ma se si decide che Huntington è logoro troppo visto ecco Benjamin Benjamin Barber subito famoso per Jihad vs McWorld il mondo dello spirito stravolto fondamentalisticamente contro la colonizzazione e l omologazione della multinazionale degli degli hamburger E quindi non ci vuole molto in un ambiente ambiente culturale che appare assolutamente permeabile e mimetico mimetico a mandare a mente un paio di concetti attribuibili a Amartya Sen a Zygmunt Bauman a Ulrich Beck per trovare il modo di rendere più complesso ogni discorso sulla globalizzazione Ieri si portava moltissimo Hannah Arendt con i suoi mondi vitali e le sue agorà per la simpatia simpatia dimostrata verso la revolution nei campus americani ai tempi di Lyndon Johnson e del primo Bob Dylan e ancora ancora prima Carl Schmitt ma in questo caso si era ai tempi del sovrano che decide sullo stato d eccezione qui in provincia provincia ritagliato sulle fattezze craxiane .) Per questo nell Italia in cui gli operatori culturali di qualsiasi genere ripetono autisticamente nelle riunioni come dire senza accorgersi che è il segnale di un insicurezza insicurezza intellettuale preoccupante un incaglio della punteggiatura punteggiatura e del ritmo del discorso un ispessimento del linguaggio linguaggio e della mente e usano il francesismo piuttosto che per dire semplicemente oppure e concludono ogni elenco con l espressione d obbligo e quant altro gli stessi stessi irrigidimenti vengono registrati anche nel gusto collettivo collettivo Come se l unico modello riconosciuto e praticabile fosse uno schema forse definibile come paradigma di ” Domenica In “, dove l audience si compatta su pochi nomi nomi sicuri indiscussi e indiscutibili che possono essere sia il duo composto nell immaginario da Mina e Celentano sia la sequela obbligata dei monumenti televisivi la santamadonna santamadonna delle lacrime Raffaella Carrà il ras dei festival Pippo Pippo Baudo il gran cerimoniere Bruno Vespa il borbottante Maurizio Costanzo e quando è il caso e la Storia lo reclama reclama un frugoletto colorato come Fabrizio Del Noce inter-
La cultura degli italiani 197 visterà qualcuno lasciando cadere il nome di Renzo De Felice così per far vedere che si conosce il problema del consenso nell era fascista o qualcun altro farà il nome di Oriana Fallaci premurandosi di segnalarne l insindacabile grandezza di scrittrice anche se il velenoso Enzo Golino nel 1990 all uscita di Insciallah commentò Grand Guignol … Kitsch cruento … Quel che non funziona nel romanzo è la costruzione narrativa Allora ci si inchina con gratitudine davanti a un critico televisivo come Aldo Grasso che non ha esitazioni a spingersi spingersi nei terreni infidi della cultura iperpopolare e a giudicarla giudicarla in quanto tale aderendo alle sue specificità ai suoi profili peculiari e quindi rende flessibile il giudizio lo modula a seconda dei casi si tratti di una puntata speciale di Porta a porta o del serial E R Medici in prima linea linea Mentre davanti a molti altri critici e no che non giudicano tanto la prestazione quanto l alone mitico la presenza sul calendario e nell oleografia viene voglia di passare agli insulti perché si sa che la ricaduta dell ovvio è l ovvio cosicché Gino Paoli è un poeta Francesco De Gregori è un poeta e Mogol è un grande poeta buono anche anche per una rubrichina quotidiana sul Riformista come risposta implicita al Pasquale Panella del Foglio La costruzione di un repertorio cult Sicché si capisce anche osservando solo di sfuggita le classifiche dei libri più venduti la marea dilagante che di tanto in tanto innalza un autore ai vertici del mercato portando tre o quattro suoi volumi ai primi posti con un infatuazione di massa una passione serializzata una telenovela d amor letterario che nulla perdona e si concentra concentra ora sulla Tamaro ora su Camilleri ora su De Carlo ora su Baricco e infine sull ancora inspiegato caso del bestseller Io uccido di Giorgio Faletti lanciato da Sette il supplemento del Corriere della Sera con questo strillo in copertina Forse non ci crederete ma oggi quest uomo
198 Post-italiani è il più grande scrittore italiano Mentre non si ha notizia notizia per dire di qualche voce professionalmente critica sul successo di Luciana Littizzetto la fantasista autrice di Sola come un gambo di sedano vendite alluvionali L obiezione secondo cui in questo caso si tratterebbe di intrattenimento intrattenimento è fondata solo se si nega che Camilleri Tamaro De Carlo Carlo Baricco e Faletti facciano qualcosa di diverso dall intrattenimento intrattenimento e di superiore a esso cosa che sarebbe difficile da sostenere e soprattutto da provare così come sarebbe problematico argomentare che l entertainment di quelli è alto mentre l entertainment di questa è basso Ammettiamo che dal punto di vista altimetrico le cose stiano così eppure quanto a bassezze il campionato è aperto Sicché fra bassezze che se la tirano e bassezze che non se la tirano l unica chance vera è rinunciare al sussiego e prendere finalmente sul serio la produzione di massa e nel frattempo guardare anche alla cultura specialistica con gli occhi aperti Magari spulciando qua e là si scoprirebbe che al di là di De Felice c è qualche storico fra i nouveaux che varrebbe la pena di leggere per non rifriggere il rifritto Per esempio uno studioso neanche quarantenne come Sergio Sergio Luzzatto che ha pubblicato un libro Il corpo del duce sulla vita postmortale di Mussolini raccontando le fenomenali fenomenali traversie del cadavere del dittatore con una verve da autore vispo e perfido Padroneggia con sicura sfrontatezza sfrontatezza l infame le malizie che indirizza contro i primi revisionisti revisionisti del fascismo e con la spregiudicatezza di chi ha sottomano i testi non le leggende idolatriche di seconda mano e non ha nessun conformismo mediatico e consortile da servire dato che non esita a infliggere crudeltà blasfeme al santo nome di Montanelli maltrattandolo senza alcun riguardo riguardo per il monumento che era diventato Eccolo servito Far discendere la marcia su Roma dalla vittoria dei bolscevichi bolscevichi a Pietrogrado ridurre la crisi del fascismo al formato della congiura di palazzo svilire la Resistenza al rango di stratagemma dei fascisti voltagabbana riconoscere sul corpo corpo del Mussolini di Salò le stimmate del martire smasche-
La cultura degli italiani 199 rare il carattere mistificatorio dell unità ciellenista quello coniugato da Montanelli era il paradigma del revisionismo presente e futuro E poco dopo sempre più accanito Trasparente Trasparente il significato dell operazione ideologica di Malaparte Malaparte quasi un rilancio dell offensiva portata nel Buonuomo Mussolini da quel suo ” allievo ” meno colto meno brillante ma altrettanto influente che era Indro Montanelli Ovvero visto che la fenomenologia di Mike Bongiorno è già stata scritta il recupero di Totò già realizzato grazie anche a studiosi finissimi come Roberto Escobar e la riscoperta riscoperta di Franchi e Ingrassia continuamente annunciata seppure mai avvenuta non per questo l analisi dei fenomeni fenomeni popolari può dirsi conclusa Varrebbe la pena di individuare individuare qualche capolavoro sconosciuto un cammeo di furia comica l esplosione del genio che si esplica in una parodia televisiva o in uno sketch pubblico Se un Giulio Einaudi riusciva con cattiveria irripetibile a movimentare un convegno letterario alla sala dello Stabat Mater dell Archiginnasio Archiginnasio di Bologna rivolgendosi dalla cattedra ad Alberto Alberto Asor Rosa e chiamandolo con malevola naturalezza e distrazione assolutamente finta Asor Rosè con l ovvio effetto di scatenare l ilarità del pubblico se un Galli della Loggia ancora nella condizione insurrezionale prendeva la parola durante un convegno sul nuovo che stava avanzando avanzando e sull immancabile Seconda Repubblica lacerando il velo velo del galateo più o meno con la seguente affermazione spiegatemi voi che razza di rivoluzione o transizione sarebbe sarebbe questa se in prima fila vedo il tale e il talaltro commis con Manzella e Maccanico che si agitavano sulle sedie se simili episodi costituiscono nel loro piccolo altrettanti disvelamenti disvelamenti rispetto alla sacralità della convenzione allora varrebbe la pena che qualcuno si esercitasse proprio sugli eventi che a loro modo e nelle forme loro proprie praticano praticano uno strappo culturale e si dimostrano geniali proprio per la capacità di cogliere l ovvio Ognuno si può divertire a formulare un catalogo degli eventi che sono i capisaldi di una cultura popolare mettia-
200 Post-italiani moci la lettera di Totò e Peppino alla malafemmina il gajardo Gassman dei Soliti ignoti della Grande guerra quando dice Faccia de merda all ufficiale austriaco che sta per farlo fucilare e naturalmente del Sorpasso Metti metti Modugno Pare na cosa da niente ma quest uomo in frac me fa impazzire C è tutta la solitudine l incomunicabilità incomunicabilità poi quell altra cosa che va de moda oggi … l alienazione alienazione Quindi Mina e le strampalerie di Tintarella di luna l Arbasino di Fratelli d Italia la Storia critica del calcio italiano di Gianni Brera Lucio Battisti che con una chitarra da due soldi canta a Studio uno Eppur mi son scordato di te battendo battendo il piede a tempo la plaquette di Carlo M Cipolla The Basic Laws of Human Stupidity editori The Mad Millers il primo feuilleton di Umberto Eco cioè Il nome della rosa Gigi Proietti che fa il cantante da night a mezzanotte sigaretta sigaretta e bavero rialzato intonando Nun me rompe er ca sulle note di Ne me quitte pas il Bar Sport di Stefano Benni con la decana delle paste la perenne e immangiabile immangiabile Luisona Quelli della notte di Arbore Vasco Rossi e il Roxy Bar il vecchio Cilindro che diventa il compagno Montanelli Prodi che sillaba competition is competition competition Berlusconi che va all Onu e pronuncia il suo discorso in inglese senza sapere l inglese dopo una notte di studio matto e disperatissimo Eccetera se si è assimilato il metodo E tanto per esemplificarlo esemplificarlo meglio il metodo ecco a titolo di conclusione una delle più straordinarie prestazioni comiche mai viste in Italia all Ottavo nano gennaio 2001 Corrado Guzzanti Guzzanti appare al centro della scena truccato da Antonello Venditti capelli color melanzana occhiali pianoforte d un crepuscolare colore pastello I tasti ritmicamente martellati rievocano le atmosfere tipiche del cantautore romano un frullato farsesco di Roma capoccia e Campo de fiori mentre Guzzanti comincia a ragliare la sua parodia terroristica na-na-na-na-naaa intitolata necessariamente necessariamente come un supplemento dell elenco telefonico Tuttoroma Tuttoroma
Vieni con me amore sul grande raccordo anulare che circonda la capitale e nelle soste faremo l amore e se nasce na bambina poi la chiameremo RRROMA ! La cultura degli italiani 201 Dopo di che ci mette tutte le uscite del raccordo a Laurentina Laurentina Casalpalocco l imperdibile Cassia bisse con i loro paesaggi semilunari il distributore che te frega e resto resto dove faccio er pieno de benzina pe ffa un metro su la Tibburtina sempre con il ritornello intimista e accorato accorato che ripete e se nasce na bambina poi la chiameremo Rrroma per concludere con una ghignata spaventosa gli occhi spalancati a palla e er fratello lo chiamamo … pausa per provocare l attesa nel pubblico dello studio … CUPPOLOOONEEE !. Boato e poi ovazione In questo modo Guzzanti fa a pezzi una carriera dedicata dedicata alla retorica de Roma proietta in questa demenza o ossessività topografica la santità der Cuppolone e la maestà maestà der Colosseo e trasforma sadicamente in un fenomeno fenomeno di autismo l autore dell inno romanista Grazie Roma Il suo Venditti iper-realista viene dislocato con un tranello sul confine tra il folklorico il populista e la demagogia ed è accanitamente più vero del vero in quella performance popolare e colta in un imitazione che si rivela nella struttura struttura intima anche un saggio critico un exploit istintivo così come un analisi raffinata insomma una gran figata potrebbe dire qualcuno al Dams citando Baudrillard Lyotard o più semplicemente l ideologa della sinistra guzzantiana Serena Dandini Già una gran figata ripeterebbe sommessamente qualcun qualcun altro fra quei pochi che hanno ancora voglia di giocare con i fenomeni e i processi popolari di smontarli per vedere che cosa dicono e di continuare a divertirsi pensando con un po di nostalgia alle masse alla loro strana estetica e alle incomprensioni di chi dovrebbe per statuto critico e per rispetto rispetto almeno morale se non altro provare a capirle
V Opinioni opinionisti Secondo una favola che si tramandava nelle redazioni giornalistiche i lettori si dividono in due partiti quelli che leggono la cronaca e quelli che leggono i commenti Fosse così semplice saremmo ancora all eterna divisione fra platonici e aristotelici e alla distinzione così poco italiana italiana tra i fatti e le opinioni E potremmo giocherellare ancora ancora con la regola prima di ogni articolo di fondo attribuita attribuita a Missiroli per essere buono un editoriale deve contenere una sola idea e per essere ancora migliore nessuna nessuna idea Storie passate Come se non avessimo già visto le formidabili operazioni di manipolazione giornalistica e di trattamento politico delle notizie fin dai tempi del Giorno voluto da Enrico Mattei e poi di Piero Ottone nella cabina di regia del Corriere della Sera nonché di Eugenio Scalfari in quella della Repubblica Ma dal punto di vista professionale la storia dell opinionismo opinionismo giornalistico italiano è stata fino a poco tempo fa ancora ancora tranquilla anche se screziata di novità potenziali Negli ultimi anni sono nati nuovi giornali gli stili sono cambiati le innovazioni sono all ordine del giorno Tuttavia Tuttavia per registrare uno di quegli scossoni che segnano uno scarto irrevocabile rispetto alle regole consolidate occorre arrivare all 11 novembre 2001 a due mesi precisi dall attacco attacco distruttivo dei kamikaze di Osama bin Laden alle Torri gemelle e al Pentagono È il giorno supermondano della manifestazione a sostegno dell America lanciata da Giuliano Giuliano Ferrara sulle pagine del Foglio L iniziativa si era
204 Post-italiani annunciata quasi come una boutade contro gli esponenti del solito antiamericanismo sinistro o elusivo e comunque contro i sottilizzatori e i teorici del distinguo poi si era imposta imposta come un appuntamento di culto addirittura parareligioso parareligioso grazie al passaparola frenetico degli autoconvocati autoconvocati per divenire alla fine almeno nelle aspettative se non nelle dichiarazioni dei promotori un raduno in cui si sarebbe sarebbe raccolta a piazza del Popolo la borghesia berlusconiana berlusconiana finalmente orgogliosa di sé la nuova classe del centrodestra guidata dagli intelligenti della nuova fase Parliamo tanto dell Elefante Per tentare un impresa politica del genere ci voleva una personalità sicuramente d eccezione un capobanda naturale naturale com è il direttore del Foglio Nominare questo quotidiano quotidiano segnala implicitamente la maggiore novità del giornalismo italiano degli ultimi anni riassunta nel peso specifico acquisito da quelle quattro pagine giornaliere che ormai costituiscono la croce e insieme la delizia velenosa velenosa di tutto il mondo politico di destra e di sinistra e la principale fonte di idee polemiche civetterie e surrogati ideologici per l intero settore dell informazione italiana È noto che si tratta di poche migliaia di copie ogni giorno ma tutte strategiche come dicono gli esperti nel senso che finiscono sulle scrivanie giuste influenzando e condizionando condizionando in profondità i pensieri e le parole anche di coloro coloro che dovrebbero fare lo sforzo di pensare in proprio Il foglio è la massima realizzazione intellettuale e professionale professionale e di certo la più coerente e rivelatrice di Giuliano Giuliano Ferrara un uomo dall intelligenza eclettica sempre pronto a cercarsi avventure Figlio di una delle migliori famiglie famiglie dell aristocrazia comunista romana preda di un a- dolescenza panica nella sfera erotica giovanetto corpulento corpulento e scalmanato all epoca degli scontri con la polizia a Valle Giulia spedito da Giancarlo Pajetta a Torino è stato il capo dell organizzazione politica del Pci alla Fiat Mirafiori
Opinioni opinionisti 205 e ha detenuto incarichi di rilievo negli anni dell aggressione aggressione terroristica e della sfortunata stagione di Enrico Berlinguer Berlinguer ai cancelli della fabbrica torinese dissolta dalla marcia dei quarantamila di Arisio Discepolo di Amendola Amendola cioè di un uomo che mescolava strumentalmente la più cocciuta ortodossia ideologica con il più spregiudicato realismo realismo pragmatico della destra comunista a trent anni è scappato dal Pci e dal capoluogo piemontese con le sue quattro carabattole trovandosi costretto a fare il traduttore traduttore a 25.000 lire a cartella per sbarcare il lunario in coppia con un altro fuoriuscito di quegli anni il polemista torinese Saverio Saverio Vertone Quindi si è lasciato affascinare da Bettino Craxi dalla scomposta vitalità socialista e soprattutto dalla dalla possibilità di praticare la polemica e la politica ormai svincolate dalle austerità e dai rigori del centralismo democratico democratico come arte celibe dell informazione e del potere e di conseguenza come continua conflittualità creatrice Le incarnazioni di Giuliano Ferrara sono dunque innumerevoli innumerevoli viene chiamato a fare il commentatore televisivo televisivo dal socialista Antonio Ghirelli per proporre pensieri pensieri anticomunisti intervallati da pause fra il craxiano e il celentanesco scrive per il Corriere della Sera e sotto pseudonimo collabora anche a Reporter il quotidiano parasocialista che raccoglieva con il patrocinio finanziario di Claudio Martelli talenti venuti da Lotta continua come Enrico Deaglio e Adriano Sofri Quindi eccolo innalzato al rango di vedette televisiva ultimo combattente della trincea trincea dei partiti contro Mani pulite colosso che si staglia sulle macerie di Tangentopoli nel 1994 diventa ministro per i Rapporti con il Parlamento nel primo sconclusionato governo Berlusconi nonché consigliere del capo il che comporta un impegno politico così estenuante e distruttivo distruttivo da costargli un arresto cardiaco poi assume la direzione direzione di Panorama periodo coronato da una serie di scoop esplosivi come quello sulle malefatte dei militari italiani in Somalia stupri con i proiettili alla marmellata e torture elettriche ed è l antagonista di Antonio Di Pietro nella
206 Post-italiani battaglia elettorale del Mugello da cui esce battutissimo seppure pieno di verve inventiva e di canaglierie dialettiche dialettiche pimpanti E infine inventa e fonda Il foglio con i soldi di Veronica Lario il sostegno di qualche amico e una quota di finanziamento pubblico dato che il giornale si autodefinisce Organo della convenzione per la giustizia giustizia una struttura parlamentare trasversale creata da Marcello Pera e da Marco Boato e sopravvissuta al trasferimento trasferimento del filosofo lucchese alla presidenza del Senato Ma se si prescinde dalle caratterizzazioni professionali Ferrara sembra soprattutto l espressione addirittura fisica fisica di una inventiva costante che si esplicherebbe presumibilmente presumibilmente in qualsiasi sfera dell attività umana organizzata organizzata e in politica di una capacità largamente inedita per la scena nazionale di rovesciare sadicamente le frittate altrui altrui nel caso del centrosinistra nonché in ogni occasione occasione che lo meriti di cantilenare con accenni di ironia le lodi di Berlusconi o viceversa di criticarlo censurandone con un sogghigno le inadeguatezze istituzionali e di etichetta per far capire che al Cortigiano non la si fa Il paradigma fondamentale del Foglio è quello del giornale club forse più ancora che del giornale partito Per autodefinizione e per reciproco riconoscimento interno interno si tratta infatti di un clan di frondisti i foglianti che raccoglie professionalità giornalistiche fra le più varie e ispirazioni politico-culturali fra le più distanti Dannunziani Dannunziani cultori della tradizione contro il moderno e il postmoderno postmoderno fascisti comunisti evoliani radicali in quantità iperliberali quanto basta americanisti filoislamici postbuddisti postbuddisti ex borderline della lotta armata altri estremisti di differenziata appartenenza qualche ultrà neocristiano in genere figure e personalità convinte che la dimensione sovrana della democrazia liberale consista essenzialmente nella facoltà di innescare la polemica ben più che nel presidio presidio vigile delle regole Tutto questo serraglio non avrebbe la minima possibilità possibilità di coesistere e di agire in forma di giornale se non ci
Opinioni opinionisti 207 fosse a fare da catalizzatore la personalità dell autonominatosi autonominatosi Elefantino Una maschera che ha attraversato i dogmatismi e le eresie della seconda metà del Novecento forse senza mai crederci ma con la sicura convinzione di interpretarli ogni volta al meglio Se non fosse che la mentalità mentalità politica di Ferrara è quanto di più distante vi sia dall dall azionismo o dal sussiego liberale e radicale degli anni Cinquanta verrebbe la tentazione di sostenere che la sua creatura Il foglio è simile come nessun altra a quel falansterio falansterio di cultura laica che fu Il Mondo di Pannunzio Va bene che a differenza di Scalfari l Elefantino non scriverebbe scriverebbe mai La sera andavamo in via Veneto perché i suoi ritrovi sono altri come la tavola serale di Lino Jannuzzi da Fortunato al Pantheon con vasche di mozzarelle di bufala bufala e carciofi alla romana E che uno degli idola che più gli piace smontare dal piedistallo è l aristocraticheria azionista azionista e il disprezzo di questa per l Italia schizzata dal sugo delle vongole Se nel suo celebre libro di memorie laiche il fondatore della Repubblica scrisse che in quel magico club della Roma acculturata e civile eravamo tutti longilinei longilinei e legatissimi all obbligo del calzino lungo Ferrara antitesi completa del longilineo nei suoi sforzi di remare comunque controcorrente e di sguazzare felice nell immondizia immondizia ha tentato perfino un elogio disperato del calzino calzino corto non solo ha promosso addirittura un attacco suicida contro i disperati della pochette infischiandosene infischiandosene con allegria postproletaria che potessero essere identificati identificati con i detentori accertati del gusto e dell eleganza per esempio con i divini mondani Montezemolo e Della Valle così affezionati loro al fazzoletto nel taschino Il carattere di giornale club è assicurato soprattutto dal connettivo del Foglio Politicista negli editoriali sempre incline a lanciare avvertimenti agli avversari e consigli agli amici Ferrara ha costellato le pagine di microappuntamenti microappuntamenti quotidiani rubriche minime e poi di shorts tormentini tormentini giornalieri che fanno da contrappunto a un gossip gossip continuamente evocato e minuziosamente sorvegliato
208 Post-italiani e che attraggono il clan con la forza irresistibile dell ammiccamento ammiccamento ripetuto Il coro del giornale o il suo chiacchiericcio chiacchiericcio di fondo è intonato sulle inezie globali e dandy del direttore di Panorama Carlo Rossella sulle trovate sicule e mussoliniane di Pietrangelo Buttafuoco sul piccolo piccolo diario inutile di Pierluigi Diaco sulla tv registrata con assidua sventatezza da Guia Soncini sulle recensioni gastronomiche e sulla prosa espressionista di Camillo Langone tutti imperdibili perché in ogni riga in ogni battuta potrebbe condensarsi l embrione di una polemica futura di un dibattito a venire Con una miscela di goliardia goliardia e realismo politico di cinismo domestico e amplissime aperture internazionali talvolta sembra di assistere a un ibrido fra il Renzo Arbore cazzeggiatore e il vecchio rigore scolastico delle Frattocchie con sprazzi esibiti di Foreign Affairs Un altra riconoscibile cifra del quotidiano consiste e ci mancherebbe nell esplicita valorizzazione del trash mediante mediante il ricorso a registri linguistici romaneschi o genericamente genericamente dialettali parlati sarcastici ricchi di voluto malgarbo alla lunga con probabili effetti nichilisti di diseducazione diseducazione o di noia o perlomeno di assuefazione a questa forma di giornalismo cabaret ma nel frattempo con un coefficiente di divertimento condiviso e di complicità diffuse diffuse per il disincanto sparso a piene mani la faziosità esibita esibita e negata e le strumentalizzazioni volentieri non dissimulate dissimulate Grazie a questa chiave stilistica Il foglio è riuscito a circondarsi dell aura del partito degli intelligenti intelligenti suscitando ovunque ammirazione e invidia in parte per il talento del suo regista e in parte per aver vinto collettivamente collettivamente la scommessa di puntare sul complesso di inferiorità di chi contempla un po ansioso dal di fuori Insomma lentamente ma non troppo Giuliano Ferrara è diventato un capo partito e anzi qualcosa di più la sua incidenza politica è superiore a quella del segretario di qualche partitino residuo e nella formazione delle opinioni opinioni il peso culturale del suo giornale è certamente più
Opinioni opinionisti 209 avvertibile di quello di macchine editoriali di dimensioni assai maggiori Ferrara può permettersi di anticipare l avvento avvento al governo di D Alema prevedendone le mosse con l istinto di chi ha succhiato il latte della politica dalla stessa stessa mammella oppure variando il genere prescelto di lanciare lanciare con risultati commerciali e di costume abbastanza imprevedibili uno scrittore non proprio stranoto in Italia come Mordecai Richler presentandolo come il campione della scorrettezza politica di organizzare dibattiti sul tema tema storico-letterario vale la pena di morire per Cesare Previti o ancora di allestire trame maligne ai danni di intoccabili intoccabili come Enzo Biagi il re della serie B l uomo che incontrò o citò per l ennesima volta Eleanor Roosevelt Roosevelt e di Giorgio Bocca l indignato speciale riportandone riportandone ripetutamente e con gran gusto velenoso la prosa antisemita giovanile e anche di tirare in continuazione per la manica Eugenio Scalfari sfottendolo per le sue manie manie filosofiche e letterarie i dialoghi con Io le rughe sulla fronte richiamandolo con petulanza a riconoscere la propria faziosità mondana e a declinare senza veli di ipocrisia il proprio presente e passato di distorsioni fortemente fortemente volute in quanto croupier della politica di cinismi e giochi d azzardo giornalistici e di potere praticati con una nonchalance da frequentatore professionale di tavoli di roulette insomma con una freddezza esibita e un rigore rigore apparente pari solo all intenzione manipolatoria Ma dove Ferrara diveggia al suo zenit è nella continua orchestrazione dell accompagnamento di Silvio Berlusconi Berlusconi ora sostenuto in quanto outsider originale tutto spontaneità spontaneità umana e politica purissima ora criticato o beffeggiato per la stessa ragione e per l ossequio noioso dei famigli Va da sé che quando qualcuno della servitù forzista lancia futili minacce verso programmi d opposizione come Blob non costa nulla incaricare l allegro sicario del giornale il dadaista Pietrangelo Buttafuoco di aprire il fuoco facendo esplodere i mortaretti a grappoli Non rompa il cazzo Cavaliere Cavaliere Non ce la venga a raccontare … Perché ci deve cava-
210 Post-italiani liereggiare chi glielo fa fare Forse per tenere in piedi la baracca baracca di quei mentecatti che le stanno addosso ?, e che sarebbero sarebbero tutti quelli che gli riempiono la scrivania con gli appuntini appuntini tipo ” Il Tg1 di Mimun ha fatto trenta secondi in meno “; ” Mentana non ha richiamato ” … ” Bruno Vespa non mi risponde al telefono ” … ” Perché Mara Venier non fa ballare ballare la Teresa ?”. Conclusione per ribadire la tesi Cavaliere Cavaliere dunque non rompa il cazzo Ciò che conta è lo stile Infatti il Cavaliere in persona viene sbertucciato dallo stesso Ferrara per la gag in versione versione Monty Python dei lancieri di Montebello schierati per accogliere Al Waleed il principe saudita socio e sodale sodale però infine l Elefantino lo celebra in quanto icona pop come un soggetto serigrafato da Andy Warhol per l ossessione odontoiatrica che gli fece apprezzare di primo primo acchito la perfezione orale di Melba Ruffo Che cosa le ha detto Berlusconi Ha molto lodato i miei denti per la cura maniacale dell abbigliamento e dell immagine esteriore dei capelli del cerone eppure chiamata a un forum forum del Foglio proprio sul tema dell iconologia berlusconiana berlusconiana Maria Laura Rodotà sostiene con competenza tecnica e salda sfrontatezza femminile che il premier sbaglia sbaglia il fondotinta dato che a una certa età per resistere occorre occorre schiarire schiarire schiarire Chi non conoscesse l entità individuale di Berlusconi e la sua effettiva esistenza attraverso la lettura regolare del Foglio e l ascolto dei pronunciamenti registrati in video da Arcore si convincerebbe rapidamente che all impalpabile impalpabile maniera calviniana dentro l armatura del doppiopetto doppiopetto di Caraceni il Cavaliere non esiste se non in quanto creatura ariostesca delirante e ispiratissima del suo scrittore scrittore e ideologo Giuliano Ferrara Lo storico e la pitonessa Qualche anno fa offrendo il suo contributo al volume Fare gli italiani scuola e cultura nell Italia contemporanea cu-
Opinioni opinionisti 211 rato nel 1993 per il Mulino da Simonetta Soldani e Gabriele Turi lo storico Mario Isnenghi approfittò dell occasione per un tentativo saggistico originale provando a mettere a fuoco la forma giornalistica denominata editoriale Al termine della sua analisi Isnenghi giunse alla conclusione che due erano le figure di osservatori che indicavano con più evidenza le nuove tendenze dell opinionismo sui quotidiani quotidiani italiani La prima era la figlia di un grande spirito europeista il mitologico Altiero Spinelli profetico e socratico socratico perfino nel volto adornato in vecchiaia da una lunga barba Barbara uno scricciolo inviato della Stampa Stampa a Parigi per guardare l Europa volando alto La seconda seconda Ernesto Galli della Loggia docente di storia a Perugia Perugia e oggi una delle firme più accreditate del Corriere della Sera A quei tempi subito prima che in politica scoccasse l era Berlusconi Giuliano Ferrara dava il meglio di sé nella tv della Fininvest ora emergendo da un bidone della spazzatura spazzatura fra lische di pesce e immondizie varie l occhio bistrato bistrato l aspetto simile a un gattaccio ladro e viveur colto in flagrante ora cantando con buona intonazione l aria di Leporello Leporello del Don Giovanni mozartiano Voglio fare il gentiluomo gentiluomo e non voglio più servir …. Come a dire che rimasto orfano di partiti e poteri il consigliere del Principe si emancipava emancipava e pretendeva il ruolo di protagonista Il senso profondo di questa modalità spettacolare tutta giostrata sul trash era un libertinismo senza freni accompagnato dall i- dea che un intelligenza superiore e una personalità straripante straripante insieme alla connivenza dell accolita di protagonisti e comparse ospitati nei suoi talk show avrebbe riscattato le cadute di gusto e le esibizioni più bizzarre trattandole semplicemente semplicemente come un gioco come una sceneggiata fra noi È il procedimento antiaccademico e non conformista di chi sa che noi siamo in grado di tenere sotto controllo i nostri vizietti e quindi in ogni evenienza ci è consentito eccedere trasgredire sbandare se ci va Sotto questa luce la normalità normalità è il concatenarsi delle eccezioni
212 Post-italiani Invece anche sotto un profilo ragionevolmente più accademico accademico la scelta isnenghiana di Galli della Loggia e della Spinelli appariva motivata da discrete ragioni e in ogni caso era tutt altro che arbitraria perché individuava con chiarezza un filo conduttore nell attività pubblicistica dei due intellettuali Pur nella differenza delle specializzazioni specializzazioni professionali entrambi mostravano infatti un aspetto aspetto caratteristico cioè il tentativo deliberato e costante di collocare temi di attualità politica e culturale su uno sfondo sfondo dilatato non legato immediatamente alla dimensione événementielle della politica Ciò vale per il registro più propriamente storico-politico nel caso di Galli della Loggia con la sua propensione a individuare costanti e ritmicità del comportamento degli italiani e in particolare la longue durée delle loro tensioni ideologiche la sedimentazione delle loro opinioni in fedi o superstizioni nonché i loro riflessi tanto sui meccanismi politici classici quanto sul costume e gli atteggiamenti collettivi collettivi Riguardo a Barbara Spinelli le sue riflessioni si concentrano concentrano preferibilmente sullo spazio europeo ossia su un luogo culturale che è un campo di contrasti perenni un arena segnata dall incrociarsi di traiettorie letterarie filosofiche filosofiche sociologiche antropologiche il cui fondale geopolitico geopolitico è indicibilmente stressato dalla sua stessa storia È vero che talora l inviata della Stampa lascia trascolorare trascolorare il suo pensiero in qualcosa di simile all esecrazione o alla profezia non si spiegherebbe altrimenti che in passato i più maliziosi fra i colleghi torinesi avessero definito la sua prosa come l Apocalisse nella trousse probabilmente invidiandone invidiandone gli spazi immensi conquistati la domenica sulle sulle pagine del giornale torinese nonché l atteggiamento antigiornalistico di spudorata e libera inattualità e forse pure l adorazione di Gianni Agnelli per il suo stile medianico medianico Nei corridoi di via Marenco ci si imbatteva sempre in qualcuno disposto a imitare l Inimitabile a mimarne il respiro respiro profondo che fiuta lo Zeitgeist lo sguardo socchiuso che percepisce orizzonti ineffabili il tendersi del volto nel-
Opinioni opinionisti 213 la contemplazione degli abissi Piccolezze di redazione d altronde queste storiche e cordiali invidie si sono immediatamente immediatamente zittite all uscita di La rabbia e l orgoglio in quanto quanto il pamphlet di Oriana Fallaci questo sì smisurato e catastrofista catastrofista ha ricondotto la Spinelli al rango di moderata esponente della razionalità intellettuale e giornalistica dell dell Occidente dopo di che per trovare una qualche critica puntuale al Fallaci-pensiero non c è stato altro verso se non andare a leggersi sulla Stampa il commento in proposito della Spinelli equilibrato ma definitivo in modo da spegnere spegnere e dimenticare almeno per un giorno le fiamme di Oriana Chi non è con noi è contro di noi A distanza di un decennio dalle osservazioni di Isnenghi Isnenghi si può forse riconoscere che l aspetto di novità rappresentato rappresentato da questi due esempi di scrittura pubblica e anche di militanza civile se si può chiamarla così è passato passato in secondo piano rispetto ad altre forme di interventismo interventismo pubblico Se il saggismo da quotidiano di Galli della Loggia e della Spinelli sembrava aver sostituito nella percezione percezione dei lettori le formule più consumate del commento commento politico proponendo un profilo di argomentazione più consapevole sul piano culturale e dotato di un maggiore glamour intellettuale oggi si direbbe invece che l editorialismo editorialismo militante abbia ripreso forza Anzi il dubbio è che si stia delineando una forma di attivismo giornalistico tendente a trasformare i fornitori di opinione in protagonisti protagonisti diretti della vicenda politica Il sospetto è suffragato solo in parte dalle prove Molto dipende per la verità dal fatto che il consolidarsi del sistema sistema politico bipolare ha conferito meccanicamente maggiore maggiore nettezza alle posizioni espresse nei commenti Durante la fase agonica della Prima Repubblica risultava piuttosto facile all opinionista medio individuare una batteria standardizzata standardizzata di temi politici su cui si potevano emettere giu-
214 Post-italiani dizi senza per questo schierarsi cioè evitando di assumere una linea attribuibile a un punto di vista di destra o di sinistra Il consenso prima sulla denuncia del degrado affaristico affaristico del pantano burocratico dell impasse consociativa consociativa e poi sull urgenza di riforme profonde a partire naturalmente naturalmente da quella elettorale era tale che al commentatore non veniva richiesta una dichiarazione di principio sulla sua preferenza politica Con una visione un po manichea si immaginava che alla degenerazione della vita pubblica si sarebbe posto rimedio ricorrendo alle virtù del maggioritario maggioritario un sistema invocato come il più rigoroso possibile in pratica una ghigliottina bipartitica e che il delinearsi di due schieramenti politicamente alternativi avrebbe fatto respirare aria nuova a un sistema asfittico e ammorbato dal nemico di tutti la partitocrazia Non di rado l effetto era grottesco perché sembrava di assistere a una sceneggiata popolare con i buoni da una parte e il Cattivo la classe politica dall altra Gli anatemi erano prevedibili come gli esorcismi Ma a partire dal 1994 con l inequivoca entrata in campo di Silvio Berlusconi le cose cambiano in modo radicale salta un equilibrio anche mentale il bon ton maggioritarista va a farsi benedire insomma insomma non ci sono più travestimenti L imperativo di situarsi situarsi di qua o di là diviene uno dei dogmi ineludibili Sotto il cielo nuovissimo e le nuove costellazioni la figura dell editorialista freddo abituato a una critica intenzionalmente intenzionalmente bipartisan come si sarebbe detto più tardi e volta volta ad analizzare o a deprecare i vizi di fondo del sistema politico cominciava a scolorire L epoca che s inaugurava era segnata per esempio dal fatto che un importante giornalista giornalista e singolare performer quale Giuliano Ferrara diventava diventava ministro nel governo di centrodestra oppure su un versante più folklorico dal fatto che Emilio Fede si stagliava stagliava come il campione dei berlusconisti trasformando un telegiornale in uno show di schieramento L ingresso in politica di Romano Prodi e in seguito il suo successo elettorale nel 1996 hanno rafforzato ulterior-
Opinioni opinionisti 215 mente questo schema Non è un caso che proprio in quel periodo uno dei maggiori editorialisti prima della Stampa Stampa e poi del Corriere della Sera cioè Sergio Romano venisse indicato dai boatos come un possibile se non probabile probabile ministro degli Esteri nel caso di vittoria del Polo delle libertà e che intense correnti di antipatia provenienti provenienti dal centrosinistra investissero figure come quella di Angelo Angelo Panebianco considerato nel passaparola ulivista un fiancheggiatore del berlusconismo sotto la maschera del fustigatore della politica consociativa Che dicerie e giudizi del genere fossero fondati o infondati infondati è meno significativo rispetto al peso che comunque si attribuiva in tal modo alle dinamiche e alle logiche di schieramento schieramento Il maggioritario si trasformava in uno schema riassumibile nell espressione chi non è con noi è contro di noi A Sergio Romano diplomatico liberale con venature nazionaliste e a Panebianco radicale con sfumature neoconservatrici neoconservatrici l etichetta di destra veniva applicata in base al meccanismo per cui non essendo di sinistra o mostrando mostrando talvolta tratti antipatizzanti verso il centrosinistra essi dovevano per necessità causale possedere una patente di destra Secondo modalità leggermente diverse ma ugualmente ugualmente considerevoli e a loro modo spettacolari qualcosa di analogo era successo al decano degli editorialisti italiani Indro Montanelli La differenza principale nel caso è che mentre commentatori alla Panebianco o alla Romano non hanno mai rivelato esplicitamente la loro preferenza per una parte politica Montanelli aveva manifestato fin dal 1994 la sua totale idiosincrasia per il Berlusconi catapultatosi catapultatosi in politica e per quel genere di destra che andava raccogliendosi raccogliendosi sotto la sua egida mediatica Inoltre Panebianco Panebianco e Romano influenzano senza dubbio l opinione pubblica d élite ma non in modo consistente l elettorato mentre Montanelli godeva di un indubbio seguito popolare popolare Nella campagna elettorale del 13 maggio 2001 alcuni sondaggi tentarono perfino di misurare il consenso del
216 Post-italiani vecchio giornalista che aveva dichiarato e scritto di votare votare per il male minore ossia l Ulivo Pare che il suo influsso influsso sull elettorato complessivo equivalesse a circa duecentomila duecentomila lettori-elettori Pochi in assoluto ma abbastanza per parlare di un virtuale partito di Montanelli anche se è chiaro che Montanelli si sarebbe stracciato le vesti e il dolcevita beige all idea o alla proposta di guidare qualsiasi qualsiasi partito L ultimo tabù di Scalfari Riguardo alla storia generale del prodotto giornalistico denominato editoriale e dei suoi confezionatori quotidiani quotidiani bisogna dire che essa sarebbe stata meno eccitante se a un certo punto non fosse entrato in scena Eugenio Scalfari È lui infatti il fondatore della Repubblica che per primo si inventa un ruolo politico esercitandolo in una posizione in apparenza defilata fuori dal circuito istituzionale istituzionale Naturalmente è il successo del suo giornale come come strumento di indirizzo dell opinione pubblica a rendergli rendergli possibile l esercizio di una specie di magistero politico ma è anche il gusto di Scalfari il suo desiderio di intervenire sulla politica e sugli uomini che ne fanno parte parte a dar luogo a una lunga vicenda di protagonismo e di condizionamento Nel suo momento più fortunato Scalfari Scalfari non sempre analizza e non solo commenta auspica ammonisce depreca ma depurato dalle retoriche di cui è uno stratega consumato il suo discorso più semplicemente semplicemente detta ai lettori l agenda della politica e orienta il giudizio giudizio sugli uomini politici in relazione al fatto che quell a- genda venga rispettata o no Inoltre Scalfari sceglie con estrema accuratezza amici e avversari Accostandosi a Ugo La Malfa si qualifica come il possibile garante dello scongelamento del Pci berlingueriano berlingueriano identifica il nemico l ostilità assoluta l Alien in Bettino Bettino Craxi con un calcolo anche commerciale di notevole successo dato che l odio antisocialista è una delle caratte-
Opinioni opinionisti 217 ristiche psicologiche prevalenti nel popolo di sinistra fra quelli che credono davvero che il Psi abbia avuto una mutazione genetica velenosa e potenzialmente avvelenatrice avvelenatrice di tutto il sistema politico e sociale italiano infine nella nella fase crepuscolare degli anni Ottanta individua il possibile possibile modernizzatore in Ciriaco De Mita proprio colui che invece era stato qualificato dalla rarefatta ferocia di Gianni Agnelli come un intellettuale della Magna Grecia Ciò che è mancato a Scalfari è quel tanto di improntitudine improntitudine in più quel senso di onnipotenza quell assenza di inibizioni che avrebbero potuto condurlo direttamente nel territorio della politica abbandonato a suo tempo dopo un passaggio nella pattuglia parlamentare del Partito socialista socialista pre-craxiano Evidentemente fino a qualche anno fa erano ancora in vigore convenzioni inviolabili tabù che non potevano essere infranti anzi non ci si pensava nemmeno nemmeno a infrangerli tanto che Scalfari resta a lungo un nocchiero della pubblica opinione ma si guarda bene dallo scendere in pista in prima persona il suo partito rimane trasversale e virtuale diffuso qua e là nel Parlamento evocabile evocabile nelle segrete stanze dell economia legatissimo alle opinioni espresse ogni giorno sulle colonne e nei titoli della Repubblica ma sostanzialmente acefalo in quanto il burattinaio burattinaio non ha voglia di comparire nel teatrino e di provare provare a sostituirsi ai pupi Intanto grazie anche al suo giornalismo il ruolo dell e- ditorialista era cambiato Si erano create le condizioni perché perché una volta aperta la strada al confronto bipolare le ragioni ragioni dell analisi venissero rapidamente sopraffatte dalle leggi dell engagement Lo stesso successore di Scalfari Ezio Mauro ha cercato fin dal primo momento di interpretare interpretare il suo ruolo non in termini manageriali o viceversa viceversa in chiave giornalistica e di fredda obiettività del commento commento ma schierando i suoi uomini secondo un disegno di stampo politico-militare il comandante in capo i generali generali gli ufficiali le truppe scelte eccetera e assumendosi due compiti di prospettiva Per via mediata attraverso i
218 Post-italiani suoi commentatori a cominciare da Curzio Maltese ha tenuto alto il fuoco contro il centrodestra per via diretta con le sue non frequentissime ma robuste discese in campo campo ha dettato una linea politica che si proponeva come il modulo essenziale per tutto il centrosinistra Il direttore della Repubblica per esempio ha avuto un ruolo assai significativo durante uno dei più dibattuti tornanti dell Italia maggioritaria Nel momento in cui il governo Prodi cade quel giorno sventurato del voto di fiducia fiducia finito 313 a 312 e subito dopo con l insediamento di Massimo D Alema a Palazzo Chigi si assiste all avverarsi della predizione di Giuliano Ferrara Mauro commenta l accaduto schierandosi con la razionalità del reale con la necessità storica ossia il D Alema-Cossiga impartendo all operazione la benedizione della sinistra e convogliando convogliando in quella direzione il consenso a denti stretti del popolo popolo progressista Con questa scelta emette anche un verdetto che sancisce l impraticabilità di un disegno di partito democratico all americana contribuendo a una serie serie di conseguenze a catena sintetizzabili soltanto nella più severa formulazione della legge di Murphy se qualcosa qualcosa può andare storto andrà storto La coscienza di Ezio Ha scritto in proposito Alberto Ferrigolo sulla rivista Problemi dell informazione del marzo 2002 accennando accennando alle furibonde riunioni che coinvolsero in quei giorni il vertice del quotidiano In un giornale come ” Repubblica Repubblica ” … quando cadde il governo Prodi e si palesò all orizzonte orizzonte la prospettiva di un governo D Alema si aprì un grande scontro più o meno quello che si è aperto nella sinistra sinistra e anche una accesa discussione una burrascosa dialettica interna … E proprio nel più grande giornale dell area del centrosinistra la diatriba tra i fautori del cosiddetto cosiddetto ” trapasso ” da una formula all altra da Prodi a D Alema senza soluzione di continuità Ezio Mauro e
Opinioni opinionisti 219 sostenitori della necessità di ritornare subito alle urne e votare Giovanni Valentini allora vicedirettore e anche Gad Lerner fu lacerante … A dispetto del comune sentire del cosiddetto ” popolo di sinistra ” o ulivista passò invece la linea di sostenere la ” soluzione D Alema “. Questo significa che in un momento cruciale dell evoluzione evoluzione democratica del nostro paese tra sottili schermaglie politologiche e scontri incandescenti nello staff e fra i desk Ezio Mauro non si è limitato a descrivere l avvitamento e la caduta del centrosinistra o a deprecarne gli esiti si è assunto assunto anche il ruolo di teorizzatore della nuova fase Per concedere una lettera di credito politico a Massimo D Alema Alema al capo della Sinistra scritta con la maiuscola per meglio meglio distinguerla dal Centro il direttore della Repubblica Repubblica ha dovuto concederla di riflesso anche a Francesco Cossiga il quale a sua volta pensava di poter realizzare in quel modo la terza fase di Aldo Moro troppa scienza si direbbe e troppo contraddittoria per un operazione di trasformismo trasformismo parlamentare Questa vocazione politica si rivela in numerose altre occasioni occasioni È un riflesso automatico la spia di un intenzionalità intenzionalità marcata In occasione del Natale 2002 Mauro manda per lettera gli auguri a tutti i giornalisti del quotidiano di piazza Indipendenza giornale di cui ricorda il forte carattere carattere riassumendone in una specie di manifesto politico-intellettuale politico-intellettuale le caratteristiche principali e gli obiettivi non solo editoriali Il solito Foglio ne spiffera il contenuto contenuto Si può fare dell ottima informazione testimoniando testimoniando nello stesso tempo ciò in cui crediamo come cittadini e come gruppo collettivo di lavoro con una storia alle spalle spalle Soprattutto quando ciò in cui crediamo non è piccolo cabotaggio fazioso ristretta visione di parte ma qualcosa di diverso e di più ambizioso una diversa idea dell Italia rispetto a quella dominante e non importa se oggi questa idea è minoranza Questa identità culturale così nitida ci profila talvolta secondo alcuni come la vera forza di opposizione nel no-
220 Post-italiani stro paese assegnando alla Repubblica una speciale funzione di rappresentanza che ci viene attribuita da chi ogni giorno ci sceglie in edicola in un rapporto di fiducia e di appartenenza Insomma il quotidiano diretto da lui il successore di Scalfari è qualcosa di più di un giornale giornale in cui si lavora con una passione speciale con la dedizione dedizione di chi sa di esercitare un mestiere civile con la consapevolezza che per farlo al meglio serve un fortissimo fortissimo senso di appartenenza la coscienza di essere ” Repubblica Repubblica “. Il testo di Mauro è più che sintomatico di una interpretazione interpretazione della professione di giornalista in cui prima degli strumenti di marketing e delle attività di sviluppo editoriale editoriale vengono messi in luce gli aspetti di identificazione ideale e di gruppo Ciò significa che dovrebbe esistere una sorta di spirito repubblicano o repubblichista cioè letteralmente letteralmente la coscienza di essere ” Repubblica “, capace di sopravvivere sia ai cinismi del mestiere sia al naturale logoramento logoramento ideologico ed emotivo provocato dalla vita di redazione dalle riunioni dalle corrispondenze dai servizi servizi dall impaginazione e dalla titolazione insomma da tutto ciò che in qualsiasi aggregazione professionale e consorzio lavorativo alla lunga depotenzia i sentimenti identitari degli esordi e spegne o appiattisce i furori nella routine giornaliera Tuttavia nonostante questa passione calda trasmessa alla redazione e intensificata giorno per giorno con una propensione al lavoro in condizioni di continua emergenza emergenza con le pagine e le tematiche inventate alle nove di sera quando il cuore dei capiredattori va in fibrillazione per ogni cambiamento di rotta anche il capo indiscusso della Repubblica è rimasto al di qua della mezzeria restando restando in definitiva assai più giornalista seppure alla sua maniera che politico I suoi collaboratori più impegnati in senso antiberlusconiano come occasionalmente Giorgio Bocca e con regolarità Curzio Maltese si dedicano soprattutto soprattutto alla denuncia rappresentano un contributo all into-
Opinioni opinionisti 221 nazione del giornale più che un apporto di informazione Il tempo e gli automatismi della macchina bipolare giocano giocano a suo vantaggio se è vero che la rigidità dello schema schema maggioritario alla lunga ha riportato su posizioni più aspre contro Berlusconi anche una personalità intellettualmente intellettualmente e politicamente duttile come Mario Pirani per indole poco propenso alle campagne ideologiche alle contrapposizioni frontali e soprattutto agli esercizi a cavallo cavallo del giustizialismo Sotto questa luce Mauro ha agito da giornalista di più da autentico professional dell informazione quando ha preso preso la delicata decisione di inserire fra i collaboratori una figura tutta nuova e programmaticamente di grande peso Non ha cercato un altro duro marcatore antiberlusconiano come Curzio Maltese né un commentatore classico della politica Dopo un lungo corteggiamento Mauro ha scelto Ilvo Diamanti che era l opinionista domenicale del Sole 24 ore ascoltatissimo in Confindustria ma soprattutto il politologo che meglio degli altri aveva seguito la vicenda politica della Lega e sicuramente uno dei più puntuali analisti del cambiamento politico e sociale degli ultimi dieci-quindici anni Per comprendere la decisione del direttore direttore della Repubblica occorre considerare che Diamanti Diamanti non è un commentatore qualsiasi da impiegare sull ultima notizia di giornata e neppure un pensatore umorale di quelli abituati a seguire gli impeti del proprio carattere La sua caratteristica principale consiste nell essere essere rimasto legato alla ricerca empirica da cui trae concetti concetti indicazioni orientamenti prospettive Nel deserto interpretativo che i quotidiani sentono incombere incombere la figura di Diamanti e le sue Mappe domenicali domenicali rappresentano la connessione tra l ufficio centrale della Repubblica e la realtà effettuale di un Italia che continua vorticosamente a cambiare soprattutto nella percezione dei giornalisti eternamente timorosi di essere scavalcati dalle tendenze in atto anche se i sondaggi politici politici disegnano un paese immobile Le sue formule più for-
222 Post-italiani tunate come il consenso senza fiducia di cui continua a godere malgrado tutto il governo Berlusconi rappresentano rappresentano uno degli sforzi cognitivi più brillanti per spiegare l inspiegabile e cioè le radici e la persistenza berlusconiana berlusconiana in una collettività nazionale educata per decenni dal pensiero di sinistra o comunque diseducata dallo scetticismo scetticismo verso chicchessia e in particolare verso i salvatori della patria e i factotum miracolosi L altra formula possibile e utile in termini di mercato per un giornale di opposizione come la Repubblica è quella praticata attraverso le furibonde e coltissime tirate di Franco Cordero ma alla lunga si è visto che l ex eretico cacciato dall Università Cattolica ha il pregio e il difetto di scrivere sempre lo stesso meraviglioso articolo solo cambiando cambiando le parole tecniche le glosse giuridiche e i riferimenti riferimenti storiografici l aspetto formale è stupefacente ma l abilità abilità stregonesca dello scrittore e la competenza pignola del giurista non si sottraggono al sospetto dell esercizio di stile stile alla denuncia fine a se stessa Diamanti invece offre allo allo staff del giornale la sensazione squisita di riportare echi di realtà tracce di senso frammenti di vita concreta Il suo rapporto con la direzione è strettissimo spiega sempre su Problemi dell informazione un free-lance informato come come Alberto Ferrigolo Discute scambia opinioni preannuncia preannuncia concorda verifica con l evolversi dell attualità fino all ultimo quanto scrive Di sicuro Diamanti fa sentire al giornale il profumo dell Italia sociologica e introduce nel discorso politico qualche elemento aggiuntivo di interesse che la corporazione politologica non riesce più ad apportare apportare da quando è caduta la Bicamerale vale a dire da quando la prospettiva delle riforme istituzionali si è illanguidita e l opinione pubblica ha fatto capire di non poterne più né dei discorsi sulle riforme né di riflesso dei politologi Con questo sembrava in sostanza che non esistessero verificabili possibilità di impegno degli operatori giornalistici giornalistici fuori dalle redazioni e meno che mai di trasferire programmaticamente una competenza specialistica nel-
Opinioni opinionisti 223 l arena pubblica come esplicita azione politica in tal senso senso tanto Cordero quanto Diamanti facce opposte della stessa medaglia costituiscono l attestazione di questa impossibilità impossibilità l impossibilità di farsi suggeritori e imprenditori imprenditori politici e della conseguente necessità di ricercare competenze e approcci culturali da portare dentro il circuito circuito giornalistico Da un lato dunque il rapido dislocarsi dei commentatori commentatori sull asse destra / sinistra produceva come esito una maggiore maggiore automaticità e quindi prevedibilità delle posizioni Dall altro sul fronte del maggiore quotidiano nazionale si era esaurita la vicenda della direzione giornalistica più innovativa innovativa quanto a interventismo nella scena politica cioè quella di Paolo Mieli il direttore che aveva svolto una continua continua azione di sollecitazione se non di autentica provocazione provocazione nei confronti del mondo politico al fine di condizionarne condizionarne l agenda e di egemonizzarne sul piano giornalistico gli avvenimenti principali Si era sviluppata la figura del direttore tribuno come il populista Vittorio Feltri ma ciò che nel panorama italiano mancava ancora alla fine dei conti era il direttore commentatore opinionista totus politicus politicus in grado di intervenire nell arena politica non solo per condizionarla ma per plasmarla fino a farsi agitatore di uomini e di ceti oltre che di bandiere e di idee Il metodo Mieli Per ciò che riguarda il Corriere della Sera le cose stanno ancor più sul tradizionale Giudicare se oggi prima prima e dopo la conclusione della lunga direzione di Ferruccio Ferruccio de Bortoli il quotidiano di via Solferino sia di destra o di sinistra dà l impressione di un gioco spensieratamente fuori moda così nostalgicamente ingenuo da risultare insignificante insignificante Le simpatie a priori di chi osserva e legge lo insegna l ermeneutica modificano il contenuto e la diversa diversa angolazione del punto di vista rende prismatica anche una sfera Figurarsi il Corriere
224 Post-italiani Perfino la dietrologia sull azionariato serve a poco così come con ogni probabilità sono inutili gli allarmi ricorrenti ricorrenti per l arrivo di imprenditori considerati vicini a Berlusconi Berlusconi quali Ligresti magari approfittando silenziosamente silenziosamente della crisi della Fiat Già con gli anni a sinistra ci si era abituati alla tutela nobiliare degli Agnelli per ragioni storiche storiche di appartenenza al blocco industriale dove esisteva esisteva una simbiosi fra impresa sindacato lavoratori e il Pci era capace di provocare e all occorrenza di sedare il conflitto conflitto Anche perché si sa che in linea di tendenza in seguito agli studi dell Avvocato sotto la guida e i lumi dell antifascista Franco Antonicelli e poi per simpatia intellettuale intellettuale e contiguità fisica alla tradizione azionista la granducale Torino automobilistica ha sempre inclinato a favore del centrosinistra spiegando questo atteggiamento incongruo per il padronato e per il leader-imprenditore con la considerazione cinica che solo da quella parte potevano potevano venire risanamenti severi e ristrutturazioni approfondite approfondite senza il rumore delle proteste in piazza certo i torinesi non si nascondevano scetticismi o irritazioni ma non riuscivano nemmeno a trovare ragioni consistenti per operare un tardivo bandwaggoning pro-berlusconiano Non va dimenticato in questo senso il tentativo del 1994 allorché Casa Agnelli provò a cooptare nell establishment il Cavaliere con l invito a cena e l esame generale di buone maniere tentativo fallito perché in quel momento il leader di Forza Italia si sentiva ancora il capo vitale di un movimento movimento populista un self-made man diffidente verso la grande finanza e le sue conventicole tutto proteso a cercare una saldatura con le partite Iva del suo elettorato ancora in formazione Quello dell Avvocato fu un calcolo preveggente preveggente ma anche un grave scorno per l élite tradizionale affezionata affezionata alle proprie cerimonie così ristrette Alla fine della cena cena era tutto uno scuotere di teste e un brusio di mah che equivalevano a una bocciatura collettiva Sette anni più tardi Agnelli avrebbe concesso a Berlusconi Berlusconi un via libera inatteso soprattutto dall ingenuità del-
Opinioni opinionisti 225 la sinistra dopo che una bibbia del liberismo mondiale l Economist era uscito con una copertina micidiale dedicata dedicata a Berlusconi unfit di governare l Italia L Avvocato Avvocato aveva dichiarato il proprio rammarico nel vedere l Italia Italia trattata come una repubblica delle banane Ma non appena Berlusconi si fu liberato con le cattive di Renato Ruggiero ministro degli Esteri e tutor internazionale del governo di centrodestra lo stesso Agnelli si era detto più o meno disgustato da un Italia incapace di andare più in là o di venire più su dei fichi d India e questa volta si erano arrabbiati i siciliani però il messaggio era arrivato chiarissimo anche a Roma ma evidentemente il potere rafforza l autoconsapevolezza e il quartier generale di Berlusconi aveva fatto finta di niente A sua volta l eventuale e opposta simpatia della Milano Milano romitiana per Berlusconi sconta un conflitto inevitabile fra personalità Va bene che Cesare Romiti manifesta una storica e allegra incompatibilità altrettanto allegramente ricambiata per molta gente del centrosinistra a cominciare cominciare da Romano Prodi ma difficilmente l ex presidente della Fiat potrebbe accettare di farsi grande elettore di qualcuno che si è già eletto da sé Al massimo fra molte prudenti diplomazie si sarebbe potuta intrecciare una manovra di reciproche strumentalizzazioni favorite empiricamente empiricamente dall ostilità di Romiti per il prodismo e dalla necessità del Cavaliere di guadagnare quelle entrature nei circoli delle partecipazioni d impresa e dell informazione che gli sono state precluse a lungo per ragioni di stile personale personale o di biografia politico-imprenditoriale Riesce difficile difficile varcare la soglia del tempio se si ostenta la presunzione presunzione di chi non ha avuto bisogno di nessuno e così implicitamente lascia trasparire un giudizio sprezzante per tutti gli altri del gotha che l azienda l hanno ereditata per linea dinastica dimenticando con nonchalance la propria propria qualità di imprenditore contiguo alla politica e nella fattispecie a Bettino Craxi non proprio uno qualunque Ma è un gioco datato la congettura sull anima del
226 Post-italiani Corriere anche perché il successo del giornale non dipende dipende o non dipende più dal fatto di essere un giornale partito L antica immagine di organo pubblico della borghesia borghesia italiana sconta ormai il difetto di una sfasatura sociologica sociologica dal momento che nessuno neanche Giuseppe De Rita sa più che cosa sia la borghesia nella stratificazione stratificazione sociale contemporanea Fin tanto che Paolo Mieli aveva aveva diretto il quotidiano si potevano individuare alcune linee linee di marketing politico-culturale individuabili non tanto nelle concessioni alle spigolature di gossip quanto piuttosto in un sofisticato pedinamento del pensiero in controtendenza una miscela che comprendeva la puntigliosa puntigliosa mappatura dei conflitti e degli stigmi ideologici del dopoguerra commisurata volta per volta su echi pettegoli pettegoli o scandalistici provenienti dal Ventennio sulle biografie degli italiani che avevano compiuto il lungo viaggio nel fascismo sul paradigma defeliciano del consenso sulle serpeggianti contraddizioni della sinistra su un attenzione attenzione al cambiamento politico della destra postfascista interpretato interpretato anche come un esercizio di entomologia insomma come funzione di una curiosità positivista per i peccati antichi e le redenzioni recenti e corrive della politica Sotto questa luce il mielismo sarebbe stato solo una verniciatura Un invenzione giornalistica che Filippo Ceccarelli Ceccarelli ha riassunto e codificato sulla Stampa in questo modo Inconfondibile miscela di spirito alto e materia bassa attenzione a tutto quanto è televisivamente popolare popolare e popolarmente televisivo suggestioni perlopiù antiretoriche antiretoriche non di rado articolate attraverso disseminazioni di dubbi su mitologie consolidate apparente leggerezza allegra e spavalda disponibilità al gossip vulgo ” pettegolezzo pettegolezzo “) quindi al divertente all eclettico al frammentario frammentario visione conflittuale della realtà con conseguente sottolineatura di ” casi “, ” polemiche “, ” duelli ” e quando possibile spargimento di polpettine di zizzania destinate soprattutto a uomini politici e intellettuali che si prendono prendono troppo sul serio culto del dettaglio ancora talvolta ti-
Opinioni opinionisti 227 rato fino all estremo limite e cioè ben oltre la vicenda in cui esso dettaglio s inscriverebbe tutto questo era semplicemente semplicemente la forma esteriore di un discorso serissimo e di un lavoro in profondità nella formazione delle opinioni Tanto che non appena qualcuno cita il termine incriminato incriminato il suo creatore ormai reagisce con fastidio come in una lunga intervista concessa nel marzo 2001 a Problemi dell dell informazione Ora basta però col mielismo È un termine termine che è stato usato per mettere alla berlina il mio stile esagerandone i tratti a partire dalla sdolcinatura del cognome cognome che porto Sul piano della cronaca giorno per giorno il mielismo o quel che è il metodo Mieli come lo chiama lui si traduceva traduceva in un giornale sfaccettato difficilmente riconducibile a uno schieramento Piuttosto l aspra concorrenza con la Repubblica induceva Mieli a seguire con pignoleria le mosse dei protagonisti politici ministri sottosegretari leader di partito e comunque degli attori principali dello show politico quindi a interpellarli sollecitandone il ruolo ruolo e la vanità in modo da far emergere differenze e divaricazioni divaricazioni linee di scontro potenziale tensioni sottotraccia Si trattava di una specie inedita di giornalismo capace di scremare l attualità nel tentativo di generare le notizie ancor prima di registrarle Era anche comprensibile che questo esercizio simultaneo di lettura e di virtuale distorsione distorsione politica finisse con il mostrare qualche traccia di accanimento accanimento non esclusivamente terapeutico sul corpo del centrosinistra dal momento che l Ulivo come soggetto politico caratterizzato da un evidente instabilità si prestava prestava meravigliosamente a essere analizzato scomposto sezionato sezionato e di nuovo esposto al pubblico dopo l esame autoptico autoptico di Mieli Ambasciatori e politologi in via Solferino Tuttavia questa interpretazione del sistema politico per linee interne non qualificava preventivamente il Corriere
228 Post-italiani come un quotidiano di opposizione al governo dell Ulivo Fatta la somma algebrica delle preferenze degli editorialisti editorialisti ne sarebbe risultato un sovrappiù di antipatia per il centrosinistra centrosinistra se non proprio una simpatia per il Polo Ma realizzata realizzata la stessa operazione aritmetica con i cronisti politici e il desk il risultato probabilmente sarebbe stato inverso La preoccupazione degli esponenti di centrosinistra per la tonalità politica del giornale e in particolare l insofferenza dei prodiani nasceva soprattutto dalla capacità mielista di segmentare i temi isolando e rilevando contraddizioni facendo facendo affiorare visioni conflittuali e con ciò stesso contestando contestando la visione rasserenante di un Ulivo unito nella propria propria vocazione ed esperienza fattuale di governo Tanto è vero che per tutto il primo anno e mezzo di governo governo dopo la vittoria elettorale del 2001 anche Berlusconi si lamenta dell atteggiamento di via Solferino e secondo la vox populi le prova tutte per infilarci il cuculo Ligresti Ma per la verità non si può dire che con la direzione di Ferruccio Ferruccio de Bortoli il Corriere abbia cambiato linea politica Piuttosto ha mutato stile perlomeno nel senso che il nuovo nuovo direttore ha sottolineato nelle pagine del giornale alcuni alcuni aspetti di servizio spingendosi fin quasi al pedagogismo pedagogismo Gli opinionisti politici del quotidiano sono rimasti gli stessi da Sergio Romano ad Angelo Panebianco da Ernesto Ernesto Galli della Loggia alle incursioni in prima pagina di Piero Ostellino o alle note non solo di costume di Giuliano Zincone Di sicuro obietterebbe ironicamente un ulivista qualsiasi qualsiasi si tratta di analisti e osservatori poco sospettabili di atteggiamenti antiberlusconiani Ma dicendo così saremmo saremmo all ovvietà Si dovrebbe aggiungere per riequilibrare un sistema di pesi e contrappesi la costante anche se rada presenza di Giovanni Sartori a lungo concentratissimo sul monstrum berlusconiano del conflitto d interessi e critico critico fino al sarcasmo delle invenzioni istituzionali del centrodestra centrodestra tuttavia conviene eludere la trappola della ricerca ricerca di affiliazioni politiche
Opinioni opinionisti 229 Per un lungo tratto infatti anche i commentatori del Corriere si sono potuti mimetizzare dietro il paravento delle riforme elettorali considerate una terapia obbligata della paralisi di sistema Ancor prima che l analisi delle esperienze politiche e di governo veniva il giudizio politologico politologico sulle proposte e le ipotesi relative ai modelli elettorali elettorali Subito dopo alla questione della formula elettorale si è unita quella del ridisegno istituzionale Ma alla fine com è logico è tornata in campo la politica Cinque anni di governo per quanto accidentato di centrosinistra e in modo modo speculare cinque anni di opposizione del centrodestra una nuova campagna elettorale tirata e dura e il varo del secondo governo Berlusconi hanno contribuito a sedimentare sedimentare gli atteggiamenti le preferenze le inclinazioni Chi oggi legge il Corriere attraverso i suoi editorialisti non fatica in genere a ricondurre le loro posizioni a un punto punto di vista specifico L ampia cultura internazionale e storiografica storiografica di Sergio Romano per esempio non fa velo al fatto che l ambasciatore tiene una rubrica istituzionalizzata istituzionalizzata su Panorama settimanale berlusconiano Un puro dato dato estrinseco Innegabile ma a questo dato oggettivo si può aggiungere che il realismo politico di Romano lo ha reso reso fin dagli inizi dell avventura berlusconiana uno dei punti di riferimento intellettuale del Polo Già nel 1994 gli ambienti liberali del centrodestra lo consideravano in sintonia sintonia con le loro posizioni come confidava per esempio Giuliano Urbani a parte il conflitto d interessi Certe insofferenze stilistiche dell ex ambasciatore come quando accenna alla sfilata del Gay Pride di Roma durante durante il Giubileo definendola un esibizione di dervisci urlanti connotano uno spirito marcatamente conservatore conservatore Ma in modo più sostanziale qualcuno potrebbe ravvisare nella scrittura di Romano una pretesa di oggettività oggettività analitica di neutralità positivista parascientifica di ascendenza quasi ottocentesca proposte come attestazioni attestazioni autoevidenti frutto di una visione distaccata ma che in realtà si qualificano invece in modo implicito come criti-
230 Post-italiani che ricorrenti alle posizioni rappresentate nel centrosinistra centrosinistra Naturalmente l oggettività non è né di destra né di sinistra sinistra e sulle sfumature psicologiche sottese all esercizio della scrittura è vano soffermarsi La stessa storia personale personale di Sergio Romano dalle simpatie di giovane diplomatico diplomatico per il centrosinistra storico inteso come motore della modernizzazione possibile fino al realismo conservatore conservatore degli ultimi anni potrebbe essere interpretata come come l evolversi senza discontinuità di uno stesso immutato immutato atteggiamento interpretativo non importa di che colore sia il gatto non importa chi fa la modernizzazione l importante importante è farla e acchiappare i topi secondo il monito pragmatico di Deng Xiao Ping Sotto questo profilo i rari ma non irrilevanti riconoscimenti riconoscimenti all azione europea del governo Prodi derivavano anch essi da tale atteggiamento di fondo L ex ambasciatore ambasciatore quando discute non parla in nome di una parte politica politica bensì di una classe dirigente vera o ideale le cui competenze competenze tecniche sono rimaste frustrate durante gli anni della Prima Repubblica e che oggi finalmente trova ascoltatori ascoltatori e possibili sponde politiche vista la penuria di specialisti specialisti accreditabili Di conseguenza sarà naturalmente più arduo attribuire a Sergio Romano etichette progressiste almeno laddove il progressismo è associato a posizioni di sinistra Tratti evidenti di laicità non negoziabile suggeriti da un chiaro agnosticismo in campo religioso così come sentimenti di ascendenza illuminista a cui s intrecciano posizioni di rivendicazione rivendicazione nazionale fanno di lui non tanto un semplice semplice commentatore quanto il portavoce semiufficiale di alcune alcune élite italiane indifferenti se non ostili alle fumisterie solidariste di stampo ulivista Fra il Prodi inteso o frainteso frainteso come capofila dei dossettiani e il Realpolitiker Massimo Massimo D Alema postcomunista senza illusioni le simpatie vanno dove le porta il cervello la razionalità la freddezza del ragionamento e in fondo la possibilità di un punto
Opinioni opinionisti 231 d incontro fra il mondo politico e la struttura tecnocratica e dirigenziale che regge il paese l establishment se ci fosse davvero un establishment Quanto a Berlusconi per l ex ambasciatore la prova dev essere durissima sul piano intellettuale in certi momenti momenti di fronte al tasso di caoticità presente nell esercizio del governo che cosa deve prevalere una scelta di campo ideologica Un verdetto razionale e quindi duramente oggettivo oggettivo Oppure la sintesi suprema del realismo cinico secondo secondo cui il Cavaliere è il peggiore dei mali possibili all all infuori ovviamente del centrosinistra Si potrebbe chiederlo ad Angelo Panebianco se non fosse che il politologo bolognese dopo aver esordito sul Corriere alla fine degli anni Ottanta tenendo il campo con ampie polemiche contro i detriti ideologici della sinistra sinistra ha specializzato via via i suoi interventi concentrandosi concentrandosi in particolare sui temi della scuola dell università della ricerca e sugli intrecci sindacal-corporativi nella pubblica amministrazione oltre che sul suo argomento preferito quello della giustizia Nel solco di un antica militanza militanza radicale aveva combattuto infatti una lunga battaglia battaglia in senso garantista anche quando essa appariva del tutto impopolare Esaurito questo filone o per meglio dire adottato in modo sistematico dalla congrega di Giuliano Ferrara e del Foglio cioè da gente molto più disinibita e meno accademica accademica nei metodi Panebianco si è qualificato sempre più espressamente come il censore dell inefficienza burocratica burocratica e corporativa degli apparati pubblici Qualche saltuario ritorno di fiamma su argomenti sollevati dal dibattito politico politico contingente come la devolution o il presidenzialismo presidenzialismo e sul tema perpetuo delle guerre ideologiche a sinistra sinistra fra massimalisti e riformisti sembra confermare più che altro la distanza incolmabile da un epoca quel periodo periodo fatato in cui si discuteva soltanto di formule istituzionali istituzionali del sistema di voto in Australia del presidenzialismo austriaco del remoto modello finlandese durante il qua-
232 Post-italiani le i politologi erano considerati le stelle intellettuali fredde fredde e ineccepibili della scienza nuova Che un atteggiamento assiduamente concentrato sulle disfunzioni corporative della scuola o dell università potesse potesse essere gradito alla sinistra è impensabile Ma risulta sgradevole e sgradito anche a destra non appena il piglio scientifico di Panebianco comincia a enumerare i deficit liberali della Casa delle libertà e certe persistenze corporative corporative di Alleanza nazionale nonché certe collusioni del centrodestra con i corpi professionali e i loro organi di rappresentanza In sostanza seppure in modo molto diverso diverso fra loro sia Romano sia Panebianco appaiono come osservatori che si occupano di un blocco politico e sociale in formazione che ancora non ha individuato una direzione direzione definita e di cui non si vede ancora all opera un élite élite adeguata Per ora in ogni caso la critica riesce meglio della proposta e probabilmente i processi di aggiustamento aggiustamento nella Casa delle libertà non saranno così veloci da battere le diffidenze e gli arricciamenti di naso dell ambasciatore ambasciatore e del professore Dunque neanche sotto questo profilo gli umori del centrodestra verso il Corriere sembrano sembrano destinati a un rapido e sensibile miglioramento Le stagioni di uno storico Forse non resta allora che rivolgersi a Ernesto Galli della della Loggia Il quale però almeno sulle prime sembrerebbe l osservatore intellettualmente più distante dalle applicazioni applicazioni e dalle implicazioni immediate della politique politicienne politicienne Anzi sul piano giornalistico grazie anche al lungo sodalizio con Paolo Mieli che si è manifestato pubblicamente pubblicamente con l esperienza del mensile Pagina proseguendo proseguendo poi alla Stampa e al Corriere Galli della Loggia è riuscito a imporre all attenzione del pubblico un tipo di riflessione e di intervento peculiari rispetto alla quasi totalità totalità degli altri commentatori nazionali La sua analisi della storia d Italia e del sistema politico
Opinioni opinionisti 233 del nostro paese dura da quasi trent anni Era cominciata con un osservazione di larga sintesi sull evoluzione della società italiana dal primo dopoguerra agli anni Settanta era proseguita nei primi anni Ottanta con l espressione di un distacco sempre più accentuato dai canoni e dai metodi metodi della Prima Repubblica quindi con un sovrappiù di insofferenza insofferenza che lo aveva portato a farsi interprete di clamorosi clamorosi coming out astensionisti nel 1983 Indro Montanelli aveva pubblicato sul Giornale uno suo sfogo pubblico sconsolato e vibrante intitolato Il signor Schedabianca con cui si autodenunciava come uomo in fuga dal rito inutile delle elezioni politiche e dai ritagli di potere determinati dal sistema proporzionale Dopo il Caro direttore rivolto rivolto a Montanelli Galli della Loggia apriva il suo piccolo manifesto politico senza altri convenevoli dunque una parte piccola minoritaria quanto si vuole ma forse non insignificante insignificante di persone che fino a ieri si sarebbero definite tranquillamente di sinistra o comunque tutt altro che ostili alla sinistra sta prendendo seriamente in considerazione considerazione l ipotesi di votare il 26 giugno scheda bianca E dopo aver specificato che questo aveva già provocato un fuoco di sbarramento proveniente dai partiti anche non di sinistra l autore così proseguiva stupisce che nessuno si sia preoccupato di capire il grande valore di sintomo che una scheda bianca come questa possiede che nessuno si sia fermato a valutarne i non effimeri significati significati Quali fossero questi significati vale la pena riportarlo qui di seguito Il primo significato è che il craxismo cioè la gestione da parte del gruppo dirigente craxiano del nuovo corso socialista agli occhi di una certa categoria di persone ha finito per spazzare via definitivamente la credibilità della sinistra in Italia Il craxismo ha rappresentato per il Psi ciò che a suo tempo il compromesso storico è stato per il Pci una micidiale cartina al tornasole Come il compromesso storico è valso a spogliare il partito comunista dei suoi attributi attributi carismatici e a metterne in luce tutte le insufficien-
234 Post-italiani ze strategiche i bubboni culturali le ambiguità pratiche così il craxismo ha mostrato fino in fondo l incertezza etico-politica etico-politica la cruda ambizione di potere che regnano anche anche a sinistra e che le pur sacrosante revisioni ideologiche non bastano a compensare Nella visione del mondo del popolo di sinistra due dimensioni sono state sempre essenziali essenziali il Progetto e il Candore Il compromesso storico e Craxi hanno fatto piazza pulita dell uno e dell altro … È sbagliato dire che un certo numero di persone di sinistra sinistra non vota più a sinistra La verità è che dopo la solidarietà solidarietà nazionale e dopo il craxismo strategicamente ed eticamente e starei per dire proprio concettualmente la sinistra in Italia non esiste più è finita I terribili anni Settanta Settanta l hanno dissolta come neve al sole Galli della Loggia si soffermava poi sulle degenerazioni degenerazioni della politica italiana sull effetto perverso di fenomeni fenomeni come la partitocrazia la lottizzazione dello Stato l esautoramento del Parlamento l impotenza dell esecutivo esecutivo l inefficienza e la fragilità morale della classe dirigente dirigente segnalando l estremo criterio della fede antica I naufraghi naufraghi di sinistra non amano votare turandosi il naso non amano in generale turarsi il naso altrimenti sarebbero rimasti rimasti a sinistra e oggi voterebbero per essa Qualche differenza differenza tra destra e sinistra come si vede forse c è ancora Se prescindiamo dalla parola sinistra in queste poche poche righe c è il nucleo intellettuale di un programma critico critico perseguito nel tempo con indubbia coerenza Poco dopo dopo infatti Galli della Loggia si unì ad alcune personalità nel movimentino antipartitocratico guidato dal giurista Massimo Severo Giannini che ottenne un risultato elettorale elettorale irrisorio Partecipò alla fondazione di Liberal il mensile di Ferdinando Adornato che aspirava a favorire l incontro di laici e cattolici uno dei suoi argomenti preferiti preferiti e cruciali Per tutti gli anni Novanta ha teorizzato l incompiutezza incompiutezza e descritto le irrazionalità della vicenda politica politica italiana attribuendole alle censure sul fascismo e sull antifascismo con il recupero della lezione defeliciana
Opinioni opinionisti 235 anche se a suo tempo davanti al monumento documentario documentario della biografia di Mussolini era sbottato dicendo non si può fare storia con i telegrammi ai codici linguistici linguistici e agli automatismi psichici della sinistra con i suoi riflessi riflessi condizionati alla mancata assimilazione del liberalismo liberalismo in seguito alla separatezza civile fra laici e cattolici al silenzio se non all omertà sulla morte della patria oscurata oscurata dalla retorica della Resistenza infine all incapacità di elaborare collettivamente il tema dell identità nazionale Nelle ultime riflessioni lo storico romano ha completato la sua palinodia confessando di non sentirsi più un uomo di sinistra Una confessione forse superflua per chi ha seguito seguito la traccia del suo pensiero dagli anni Ottanta in poi Ma anche una dichiarazione drammatica pur considerando considerando la continuità implicita di un itinerario che attraverso la scelta del Pci come extrema ratio nel 1976 lo ha portato dagli oltranzismi giovanili e dalle ironie contro il mercato verso una lunga fase di disimpegno dalla sinistra suggellata suggellata dalla pace accademica e storiografica con De Felice dalla scelta intellettuale in favore di una concezione tutta proceduralista della democrazia in antitesi agli indizi di sostanzialismo imputabili a Bobbio e infine da un riaccostamento riaccostamento alla sensibilità religiosa che ne ha fatto uno degli intellettuali più stimati dalla Cei e più ricercati e forse amati dagli ambienti cattolici Tuttavia poiché in genere non affronta argomenti specifici specifici relativi all attualità politica immediata ma si preoccupa preoccupa di identificare derive e dinamiche di lungo periodo cercandone sì la traccia nella cronaca e nel dibattito ma collocandole sempre nel solco di un evoluzione o per meglio dire di un mancato sviluppo Galli della Loggia è forse il più autentico ideologo del Corriere attuale Nel senso che disegna il quadro concettuale dell incompiutezza incompiutezza e dell irresolutezza del processo politico-culturale del paese Ne fa fede per esempio una discussione senza schermi con il Quirinale a proposito della morte della patria In
236 Post-italiani una delle sue consuete esternazioni di stampo patriottico e nazionale Carlo Azeglio Ciampi aveva negato l idea stessa che in un momento storico di particolare e drammatico drammatico sbandamento come l 8 settembre 1943 l Italia potesse potesse essere morta Chiaramente l autore di un libro che a quel concetto funerario aveva dedicato il titolo di un proprio proprio libro non poteva fingere di non aver sentito niente È stata una polemica a bassa intensità di toni ma che ha fatto fatto emergere anche simbolicamente il ruolo critico di Galli della Loggia nella formazione della coscienza nazionale Non sembra che nell intera vicenda repubblicana esistano esistano altri casi di un intellettuale che si misura pubblicamente pubblicamente e dialetticamente con il presidente della Repubblica in merito a un paradigma interpretativo della nostra storia Se attraverso le argomentazioni di Galli della Loggia il maggiore quotidiano italiano viene a confrontarsi con la più alta autorità istituzionale su una questione politicoculturale politicoculturale questo è il segnale poco equivocabile di due aspetti speculari da un lato il suo editorialista è oggi il portatore di una linea di pensiero che tende ad approfondire approfondire le principali fratture della vicenda nazionale interpretandole interpretandole come condizione essenziale per riconsiderare la situazione politica italiana ovvero il nostro presente dall altro il realismo modernista di Sergio Romano così come l applicazione della dottrina politologica ai casi italiani italiani le anatomie in corpore vili di Panebianco sono tasselli tasselli di una visione di fondo che è all incirca la medesima Essa affida comunque al Corriere il ruolo di analista e diffusore di un idea che considera l Italia un problema irrisolto irrisolto politicamente incerto sotto il profilo del suo statuto statuto economico e inevitabilmente schizofrenico quanto all all identità socioculturale Lo stile del Corriere Se si volesse descrivere in modo più compiuto l identità politico-culturale del Corriere bisognerebbe anche met-
Opinioni opinionisti 237 tere a fuoco quale significato avesse l uscita il 29 settembre settembre 2001 delle quattro famose pagine di Oriana Fallaci intitolate intitolate La rabbia e l orgoglio In teoria e per tradizione non è nello stile borghese del quotidiano la pubblicazione di un invettiva di quel genere con quello stile violento il fiorentino fossile di chi è abituato a dire io vo io fo bischeri bischeri contaminato con moduli americani da hard boiled Motivi di marketing evidentemente visto che la Fallaci per ragioni ancora indecifrabili si vende Però se si ha del Corriere una percezione rassicurante di fornitore di opinioni di ultima istanza e quindi di equilibrismi più che di equilibri di compensazioni di concessioni e anche di elusioni il giudizio irto del politologo Sartori sul conflitto conflitto d interessi pareggiato da un paio di colonne di Piero Ostellino sulla libertà d impresa -, il minimo che si può dire è che la Fallaci non appartiene al genere letterario e politico della rassicurazione Vero è che ne è venuta fuori una trovata giornalistica fragorosa tanto che Ezio Mauro ha sentito l obbligo di schierare su la Repubblica in un ruolo contrapposto Umberto Eco Le guerre sante passione e ragione Ma come si sa Eco non vive recluso a New York non querela i suoi critici come ha fatto la Fallaci perfino con Il foglio cioè con gente che la pensa più o meno come lei anche se ha uno stile più disincantato non minaccia di prendere a ginocchiate ginocchiate fra le gambe né questo né quello distingue fra gli islamici fondamentalisti e i musulmani moderati è affezionato affezionato a un concetto analitico di razionalità non sostiene sostiene che il fumo delle sigarette gli fa bene e gli pulisce i polmoni polmoni e inoltre è anche un uomo ricco d ironia quindi il confronto non poteva che essere impari Dopo di che per misurare la diffidenza del quotidiano moderato di de Bortoli verso gli ultimatum morali della Fallaci bisogna ricorrere alle sfumature alle finezze redazionali redazionali dell impaginazione e osservare il progressivo scivolare scivolare nelle pagine interne dei suoi interventi successivi mentre la valorizzazione della massima scrittrice italiana
238 Post-italiani vivente unica e irripetibile viene lasciata all immaginazione immaginazione creativa di Carlo Rossella e Lucia Annunziata su Panorama Tutto questo non vuol dire che il quotidiano di via Solferino Solferino debba ridursi a una cifra anodina Il suo stile più classico classico è quello rappresentato dal commentatore politico Paolo Franchi un uomo proveniente dal Pci e divenuto uno dei più convinti esponenti del pensiero riformista e moderato critico verso il centrosinistra forse ancor più di quanto non lo sia verso la Casa delle libertà Ma è proprio questo registro registro morbido che allinea un commento vecchio stile di Alberto Alberto Ronchey e un articolo distruttivo di Gian Antonio Stella su qualche follia burocratica di un Italia profonda e immutabile a consentire le uscite più dirompenti gli attacchi attacchi più rari e incisivi Alla fine dell ottobre 2002 basta un corsivo non firmato di trentun righe in prima pagina intitolato intitolato semplicemente Tremonti per sistemare con grazia feroce feroce il superministro e la sua legge finanziaria La fiducia si recupera anche risparmiando sulle promesse che non si possono mantenere e sulle stime troppo generose come quelle sulle entrate della legge di bilancio E pure se è consentito consentito con un briciolo ma solo un briciolo per carità di arroganza intellettuale in meno Il corsivo si conclude con un secco Buon lavoro professor Tremonti che dà al pezzo pezzo il tono di un obituary di un giornale inglese In modo analogo poche settimane dopo quando si profila la concreta concreta possibilità che Berlusconi approfitti all ultimo momento della crisi della Fiat per mettere le manine sul Corriere attraverso Mediobanca de Bortoli ha buon gioco nel segnalare segnalare in chiusura di editoriale alla borghesia milanese e italiana che se l opportunismo pratico del Cavaliere avrà successo sarà a rischio la libertà d informazione in Italia Senza strilli ma con effetti clamorosi così come lascia tutti stecchiti l editoriale del febbraio 2003 in cui de Bortoli si schiera contro la guerra di Bush in Iraq .)
Controversie mieliste Quindi per individuare la tonalità più marcata del Corriere Corriere è il caso di risalire ancora una volta all influenza di Paolo Mieli Non tanto per quello che ha scritto su Problemi Problemi dell informazione del marzo 2002 Mario Isnenghi con una malizia da polemista belligerante più che da storico neutrale Sguardo meno lucido di Romano e penna meno penetrante di Galli Paolo Mieli è però più potente occupa spazi di opinione più vasti sovradetermina in modo talvolta talvolta imbarazzante come ex direttore più di un giornale insegna insegna a pensare e a vivere anche da cattedre televisive e meno ancora degli altri riconosce limiti alle sue possibilità di dettare dettare leggi alla storia Li potremmo vedere come una sorta di opinionista collettivo cui vanno aggiunti confratelli e valletti valletti che ormai largamente ispira anche la prima oltre che la terza pagina del ” Corriere “. Isnenghi cova e sparge il sospetto che il trio composto da Mieli Galli della Loggia e Romano rappresenti un gruppo di ambiziosi intellettuali intenzionati a porsi come come il cervello politico di un progetto di potere Troppa grazia o troppa malizia La verità è che Mieli dopo un non breve periodo di apprendistato è riuscito a ridare peso peso alla rubrica delle lettere del Corriere con una sua tecnica di dissertazione filosofica una specie di disputatio medievale in cui gli argomenti e i loro contrari vengono allineati a beneficio del lettore Che si faccia lui un idea Contrariamente alle vecchie accuse scalfariane di cerchiobottismo cerchiobottismo l ex direttore ribadisce spesso la propria posizione posizione a favore del centrosinistra ma non rinuncia a metterne metterne in rilievo scivolate e contraddizioni Si era espresso con nettezza anche da direttore del Corriere nel febbraio febbraio 1996 E visto che abbiamo pronunciato la parola chiarezza val la pena di dire subito il più chiaro possibile appunto quel che pensiamo noi noi non ci auguriamo la vittoria del Polo se come sembra questo sarà guidato da Silvio Berlusconi e questi si candiderà a tornare a Palazzo
240 Post-italiani Chigi … Inutile far giri di parole come questo giornale non si è stancato di ripetere dall inizio del 1994 Berlusconi Berlusconi non può fare il presidente del Consiglio Ci si può chiedere semmai come abbia fatto il centrosinistra a giocarsi giocarsi un asset politico consistente come il Corriere e il suo direttore Il quale anche adesso censura il conflitto d interessi non esita a denunciare alcune sgangheratezze berlusconiane e segnala la farragine delle misure governative governative pur non rinunciando a mettere in luce i cedimenti nella coerenza del centrosinistra Si tratta di un procedimento procedimento causidico con una vasta gamma di incidenti probatori probatori realizzati giorno per giorno sulla base di citazioni dichiarazioni discorsi alle stupidaggini della destra Mieli Mieli affianca le demenze della sinistra segue il filo di certi suoi pensieri secondo cui per trovare qualche moderato moderato nell Ulivo occorre cercare nella riserva indiana dei riformisti e dei liberal diessini perché la Margherita è un covo di massimalisti è convinto che l Ulivo non ha speranze speranze se non accettando la propria divisione fra centro e sinistra così per chiarezza Tutto molto realistico e pratico Grazie a questa combinazione combinazione di fattori e ad altre simili il Corriere risulta egemone nella cultura giornalistica italiana Perché dà voce voce e autorevolezza a quelle posizioni che si situano fra il distacco dalla politica e l astensione dalla scelta di uno degli degli schieramenti in campo e nel caso inevitabile di un coinvolgimento preferisce continuare a segnalare i disagi e i malesseri Molto moderno come ruolo molto eclettico e attuale poiché consegna al pubblico il criterio che la partecipazione politica militante è qualcosa da lasciare agli strati più emotivi della società se non alle vittime di un illusione perdurante Ma soprattutto dal momento che la trasformazione socialdemocratica o semplicemente democratica nel senso americano della sinistra continua a essere un problema una questione aperta e l incarnazione incarnazione liberale della destra altrettanto il Corriere risulta sociologicamente perfetto in un Italia dove la sociologia
Opinioni opinionisti 241 sembra avere forse definitivamente sostituito la politica e i suoi pensieri novecenteschi figli di un altra era forti o deboli che fossero E caduto de Bortoli culturalmente perfetto appare il suo successore Stefano Folli anche lui defeliciano quindi prevedibilmente legato alla linea di Mieli e Galli della Loggia e dunque all idea di descrivere e analizzare la lenta evoluzione di un Italia incerta fra disincanto disincanto e ideologismi Il clan degli screanzati Ciò che manca al Corriere grande giornale di massa che ha scelto il distacco di una posizione tacitamente elitaria elitaria è invece il codice genetico e stilistico del Foglio C è sempre un momento in cui un uomo tocca il suo limite in quel momento si capisce se il suo destino è di superarlo trovando un limite ulteriore oppure se ha prodotto lo sforzo massimo e non riuscirà ad andare oltre Probabilmente Probabilmente l editorialista-capo-di-partito Giuliano Ferrara estrema personalizzazione forma e malattia adulta dell o- pinionismo ha toccato questo limite proprio con il colpo di piazza del Popolo del novembre 2001 Come si è accennato fino a quel momento Il foglio poteva vantare una sequenza impressionante di battaglie disperate ma culturalmente meritorie come la guerra contro contro il Benigni di La vita è bella e di successi e scoop intellettuali intellettuali clamorosi Fra quelli più appariscenti il già citato lancio scoppiettante del libro di Mordecai Richler La versione versione di Barney presentato come un distruttivo antidoto al politically correct un capolavoro letterario indubitabile una serie esplosiva di aneddoti e storie anticonformiste un repertorio di bevute e sigari in seguito il quotidiano costellerà le sue pagine con richiami citazioni iniziatiche allusioni al grande dichiarazioni d amour fou per l inimitabile inimitabile esaltazioni critiche del grandissimo straordinario inimitabile e irripetibile scrittore e genio canadese Oppure la durissima polemica avviata sulla scia del
242 Post-italiani saggio di Angelo d Orsi La cultura a Torino tra le due guerre pescato come un jolly storiografico e trasformato in una specie di resa dei conti con le ipocrisie e i silenzi le compromissioni compromissioni e gli eventuali tracolli morali dell azionismo torinese e dei suoi leader intellettuali a partire da Bobbio naturalmente E sullo stesso versante revisionista lo spazio dedicato al libro di memorie La fine di una stagione di Roberto Vivarelli in cui questo storico di sinistra autore autore di volumi lenti e ponderosi sulla fine dell età giolittiana e le origini del fascismo rivela la vicenda del proprio arruolamento arruolamento a quattordici anni nelle file della Repubblica di Salò e ribadisce che la conoscenza successiva della storia storia lo ha convinto che la scelta fascista praticata nel nome dell onor di patria era certamente sbagliata ma che senza il senno di poi quella scelta lui la rifarebbe E comunque meglio coloro che si sono impegnati rischiando la pelle da una parte o dall altra nelle brigate nere o nelle bande partigiane piuttosto che l attendismo della zona grigia e poi magari votare democristiano tutta la vita anche se noi sappiamo che Gian Enrico Rusconi aveva complicato tutto tutto scrivendo che la soglia tra attendismo e resistenza passiva è spesso molto sottile e che applicare parametri esistenziali e personali al giudizio storico non è un metodo metodo particolarmente efficace Tutto questo non avrebbe potuto essere realizzato se con il tempo Il foglio non fosse diventato un circuito stregato fra la lobby e il club una rete di amicizie e di relazioni relazioni intellettuali o di clan Non c è soltanto Ferrara che amministra i suoi vezzeggiativi da Gaddino Lerner a Carlino Rossella E non è solo questione di collusività esistenziale fra vecchi nemici dei formalismi della democrazia democrazia borghese divenuti ultrà liberali Basta leggere la posta posta quotidiana dei lettori per accorgersi del ripetersi delle stesse firme in calce alle lettere della solidarietà complice che i lettori manifestano verso il giornale e il suo direttore dell ammirazione adolescenziale per una pagina di prosa di Camillo Langone o per il taccuino privato e pubblico
Opinioni opinionisti 243 professionale e amoroso sociale e dietetico di Guia Soncini Soncini questa rivela che il quasi-ex-fidanzato le manda messaggini messaggini in cui la smamma chiamandola culona mentre un lettore scrive di averla intravista in tv altro che femmina femmina chiapputa quella era una sventola Si direbbe che il quotidiano è così intelligente ma così intelligente che può permettersi addirittura la stucchevolezza di lettori idolatri idolatri fino alla perdita della misura La trasversalità del Foglio è tale che i suoi lettori iperliberali iperliberali non rimangono troppo turbati se Pietrangelo Buttafuoco Buttafuoco apre una serie di articoli intitolata Obiezioni alla democrazia democrazia e ci infila dentro un soffietto empatico al neopagano e runico Franco Freda Il clan si autoriconosce e si autolegittima autolegittima proprio in quanto sa stabilire anche la portata delle proprie trasgressioni La tecnica del Foglio è infallibile perché quando vuole Ferrara si permette strampalerie autentiche autentiche per legittimare gli sbreghi all etichetta realizzati periodicamente dal suo patron e censurati con asprezza dagli dagli oppositori mentre in altre occasioni si appella alla più austera sobrietà istituzionale quando è lui a individuare un deficit di caratura governativa nel Principale dando poi al momento buono dello screanzato al criticonzolo di turno turno che magari non ha altra colpa se non quella di sbagliare l ingresso la battuta il clima o il climax In realtà screanzato è Il foglio deliberatamente furiosamente furiosamente voluttuosamente screanzato e i membri del club godono nell assaporare almeno il sentore di questa maleducazione maleducazione creativa che si propone come scelta stilistica definitiva definitiva come sberleffo e dileggio esteticamente probante Qualcosa di futurista di dadaista di vitalistico talora di così schiettamente dialettale nella maniera e strapaesano nella forma che ci si chiede che cosa c entri certa gente trucidona trucidona con le pattuglie foglianti E se l intellettualità sia una scusante o un aggravante Sicché Isnenghi sempre su Problemi dell informazione affonda il coltello Poi ci sono gli opinionisti di più forte personalità e gli opinionisti ” foglia di fico “. Non è detto che queste due modalità siano
244 Post-italiani agli estremi e non sovrapponibili Sta parlando di qualcuno qualcuno l insigne storico della Grande guerra E come no Probabile Probabile che un Adriano Sofri sia convinto di appartenere alla alla prima specie cioè di essere connotante e non connotato quando scrive sul ” Foglio “; mentre è lampante per molti che lo leggono che la sua presenza lo rende volere o no testimonial testimonial ed ostaggio di Ferrara e del discorso di Berlusconi Berlusconi sulla o contro gli apparati di giustizia Sfiorare Adriano Sofri non importa se connotato o connotante connotante implica il rischio di attirarsi repliche puntigliose o brucianti o tutt e due Eppure quando Berlusconi scrive scrive a Giuliano Ferrara chiedendo o proponendo la concessione concessione della grazia proprio a Sofri oppure quando dopo la condanna milanese di Previti reinterpreta gli ultimi dieci anni di storia italiana secondo uno schema politico-intellettuale politico-intellettuale nonché lessicale prettamente elefantiaco proponendosi proponendosi come figura ponte tra l Italia dell alternanza realizzata e la Prima Repubblica sgarrettata da Mani pulite pulite e scatenando un autentico varietà polemico tutti guardano guardano attoniti a come sono stati platealmente mischiati i ruoli e i registri fra il consigliere e il principe fra il re e il giullare fra il capocomico e il ventriloquo in un trionfo di dissimulazioni e cinismi reciproci dove non si sa chi manipola manipola chi ci troviamo di fronte a un caso magnifico di felicità felicità né pubblica né privata ma totalmente postmoderna In attesa di un uomo televisivo Invece l Usa-day l iniziativa svoltasi a piazza del Popolo Popolo a Roma è risultata un successo a metà Un successo intero intero se si pensa che per l opinione pubblica a costruirla è stata l audacia o l infinita spregiudicatezza del gruppo della lobby capeggiata per l appunto dall Elefantino Con il desiderio e l obiettivo ampiamente raggiunto e senza neanche strafare di mettere in difficoltà la sinistra di dividerla dividerla ulteriormente di mostrarne le incertezze manifeste manifeste e i dubbi sottaciuti Un successo strepitoso e beffardo
Opinioni opinionisti 245 se si pensa che l ideologo della manifestazione più filoamericana filoamericana mai tenutasi in Italia era un vecchio socialista fan del Craxi nazionalista e antiamericano di Sigonella e prima cresciuto alla scuola del Pci allevato come si deve nel rito moscovita Vedere un ex comunista riuscire nella circonvenzione di tanti bravi borghesi e di signore in pelliccia pelliccia agitando la bandiera e la passione per gli Stati Uniti è stato senza dubbio uno spettacolo vicino al capolavoro E un capolavoro definitivo se si pensa a ciò che Ferrara ha rivelato sul Foglio nella sua stenografica autobiografia 13 e 14 maggio 2003 definita la storia personale di un hijo de puta Per un anno circa tra la fine del 1985 e la fine del 1986 tra i tanti lavoretti fatti da F c è anche quello di informatore prezzolato della Cia … Qualcuno aveva corrotto F e F si lasciò corrompere senza troppi problemi problemi Il nichilismo estetizzante di Ferrara lo porta a dire che perdere l innocenza era meraviglioso e che il passaggio passaggio di mano della busta giallina con i dollari aveva qualcosa di erotico alludeva alla colpa come nell adulterio adulterio perfetto Ha tutta l aria di una beffa personale e ideologica ideologica doppia o tripla un gioco di specchi inventato da un epigono italiano di Le Carré in ogni caso un plot ironico ironico magnificamente riuscito Ciò che non è riuscito semmai è stato l aspetto qualitativo qualitativo della manifestazione Così modesta nel format così televisivamente cheap nello stile di un tipico evento siglato siglato Mediaset come se fosse un tax-day milanese presentato presentato da Ettore Andenna con gli imbonitori che cercano di convincere l audience della straordinaria intensità di quanto avviene in scena malgrado lo spettacolo sia tutto sommato disarmante più che mai quando arriva Andrea Bocelli a cantare ieratico l Ave Maria Antipatizzante come al solito pochi giorni dopo Eugenio Eugenio Scalfari su L Espresso censisce con puntiglio i presenti presenti Tra i più notati e nominati c erano Ernesto Galli della Loggia Lino Jannuzzi Franco Debenedetti Jas Gawronski Alain Elkann Lucia Annunziata Giampiero Mughini Car-
246 Post-italiani lo Rossella Renzo Foa Letizia Paolozzi Paolo Guzzanti Andrea Marcenaro Michele Anselmi Paolo Liguori Pialuisa Pialuisa Bianco e qualche altro ineffabile quell e qualche altro L elenco buttato giù alla rinfusa è perfetto per indicare indicare mielisticamente una inconfondibile miscela di spirito alto e materia bassa cioè un gruppo che comprende individui individui qualificati e mezze calzette transfughi della sinistra e collabò della destra e più in generale alcune figurine che guadagnano rango pubblico per il fatto di essere accomunate accomunate a un clan di intelligenti piuttosto che per conclamate virtù proprie Così Giuliano Ferrara prima editorialista politico e poi politico editorialista e nel contempo consigliere del Capo presidente del club guida della lobby nonché leader del clan ha toccato presumibilmente l apice della sua traiettoria traiettoria in un cielo a stelle e strisce La premonizione di Scalfari sul destino doppio di Giuliano l Apostata e dei giornalisti giornalisti del Foglio sembra arrischiata La loro ambizione è di costituire il cervello pensante di Berlusconi essere il suo consiglio di gabinetto la sua ” lobby culturale “, insomma i cavalieri della sua tavola rotonda ma solo per il momento momento nel lungo periodo il loro progetto faustiano è distruggere distruggere la sinistra per quel tanto che ne resta per poi inventare inventare una nuova opposizione della quale sarebbero essi stessi gli ispiratori Questo disegno sembra ormai troppo sofisticato rispetto rispetto alle callosità della politica bipolare è più verosimile che la generazione raccolta intorno al Foglio stia stringendo stringendo un patto informale di solidarietà che in futuro consentirà consentirà ai suoi membri di mettere le mani sul sistema dell dell informazione La rigidità del congegno politico è stata capitalizzata da Furio Colombo e Antonio Padellaro due figure considerate dal generone giornalistico tutt altro che cuori di leone che hanno trasformato l Unità in un organo organo di battaglia politica talvolta talmente eccitato da risultare risultare sgradito perfino alla maggioranza dei Ds E da conferire addirittura un connotato di sobria ragionevolez-
Opinioni opinionisti 247 za alla polemica sfrenata di Claudio Rinaldi e Giampaolo Pansa contro i patteggiamenti di D Alema con Berlusconi durante la Bicamerale esemplificati sull Espresso nella figura ibrida di Dalemoni allora aspramente contestata dai governativi di centrosinistra come una prova di puro pregiudizio politico Ma a destra la stessa rigidità provoca danni per esempio esempio sta immobilizzando in un ingessatura di prevedibilità anche la schietta genuina volgarità di Vittorio Feltri e ha trasformato il Giornale diretto da Maurizio Belpietro in un bollettino infiacchito È più probabile perciò che Giuliano Giuliano Ferrara e i suoi amici debbano accontentarsi di fare da bacino di carenaggio alla cultura della destra visto che né i destri autoctoni come Paolo Del Debbio né i destri destri acquisiti come Ferdinando Adornato sembrano in grado di sostenere il profilo culturale di Forza Italia Né la destra più tosta sembra essere rivitalizzata da Marcello Veneziani presenzialista per assenza di altri o dalla punta punta di lancia neocristiana Antonio Socci Tuttavia non è detto che da quel fatidico Usa-day in avanti Ferrara abbia imboccato la parabola in discesa Diciamo Diciamo piuttosto che ha prodotto la prestazione massima aprendo nello stesso tempo una strada che potrebbero percorrere percorrere altri In una società plasmata dalla comunicazione televisiva Il foglio è un giornale troppo elitario troppo irriducibilmente snobistico per poter diventare l organo ufficiale di un partito vero Toccherà a qualcun altro seguire seguire e reinventare la strada tracciata dall Elefantino Con i grandi numeri con i grandi mezzi con un grande giornale Purché faccia tesoro della lezione di Ferrara e del suo quotidiano quotidiano e capisca che il segreto non è nell appartenenza ma nella fronda non nella noiosa disciplina di schieramento ma possibilmente nella fantasia del terzaforzismo nella capacità di inventare o almeno sollecitare rimescolamenti immaginosi della politica e delle culture D altra parte se il grande comunicatore è diventato capo capo del governo il sentiero che conduce dall informazione
248 Post-italiani alla politica è sempre pervio È vero che l invenzione politica politica di Berlusconi in quanto performance stellare e quindi ragionevolmente irripetibile dovrebbe scoraggiare i possibili possibili epigoni Ma non è detto nell Italia in formato talk show con il successo televisivo e librario comunque perdurante perdurante di Bruno Vespa tra veline e letterine e calciatori sullo sfondo sonoro e colorato dei programmi domenicali di indottrinamento popolare a cui si aggiunge qualche minaccia populista o folk di Michele Santoro di portare nelle piazze il pubblico di Sciuscià l opportunità politica politica per un giornale e un giornalista potrebbe ancora esserci esserci Non è detto che sia necessario un caudillo dell informazione informazione Magari basta un giornalista qualsiasi Magari un uomo televisivo qualunque
VI L Italia della televisione Nel lento pomeriggio di una domenica qualsiasi il regista del programma per famiglie messo su da Maurizio Costanzo Costanzo e dalla sua tribù sa che deve fare il possibile per destare dal torpore una platea gravata dalle gioie alimentari alimentari del pranzo festivo Che cosa c è di meglio del gluteo di una ballerina Tonico il gluteo Volonterosa la ballerina ballerina Così la telecamera ricama sull orlo dello slippino sotto sotto lo svolazzo complice di un abituccio leggerissimo accompagnando accompagnando con movenze adeguate il profilo di un muscoletto che sobbalza eroticamente a tempo di samba o di quel che viene Samba bossa nova lambada macarena va bene tutto I più informati gli stregoni televisivi come Enrico Ghezzi Ghezzi e Marco Giusti diranno che è una sineddoche feticista ovvero la parte per il tutto una messa a fuoco canaglia i più realisti vi vedranno invece una provocazione deliberata deliberata a base di sesso guardone effettuata con l idea di fermare fermare almeno per qualche istante per la risolutiva unità temporale rilevabile dall Auditel la ginnastica da telecomando telecomando del telespettatore medio e normalmente annoiato mentre l inquadratura sulla faccia attonita di un signore brizzolato in platea stabilisce un identificazione complice con i capifamiglia intorpiditi Hanno ragione i realisti Anzi la televisione è il dominio dominio del realismo Lo slip della ballerina qualsiasi così come come la scollatura personalizzata di una Mara Venier in primo primo piano rappresentano il trait-d union forse grossolano
250 Post-italiani ma infallibile tra l offerta e la domanda televisiva È il mercato bellezze Guai a fidarsi delle indagini demoscopiche demoscopiche e degli accertamenti di marketing secondo cui il pubblico vorrebbe solo approfondimento inchieste divulgazione divulgazione scientifica e inoltre serietà degli approcci niente faziosità nei dibattiti equilibrio nelle opinioni politiche politiche e generale atteggiamento bipartisan Tutto ciò va bene nel migliore dei mondi possibili In questa valle di lacrime invece al momento debito occorre saturare lo schermo di piccoli choc continui di qualsiasi natura di qualunque genere sennò gli adoratori infingardi dell approfondimento approfondimento quelli che fanno fallire le rilevazioni con le loro correttissime bugie si fiondano sulle tette della Venier Venier o di chi per lei Non si spiegherebbe altrimenti per quale motivo la televisione televisione è inflazionata di freaks che interpretano se stessi in una permanente rappresentazione iperrealista Se c è infatti infatti una forma neotelevisiva che abbatte il diaframma tra la finzione e la realtà questa è il talk show con i suoi derivati derivati e affini All interno di questa cornice retorica la legge ferrea dello spettacolo prevale nettamente sulla logica delle parole e sul loro significato eventuale E lo spettacolo spettacolo non prevede limiti di genere ognuno dei protagonisti rappresenta un carattere indefinito una virtualità che si plasma in modo estemporaneo a seconda dell andamento del programma In un Porta a porta su Osama bin Laden Laden Bruno Vespa potrà invitare un esperto di geopolitica come Edward Luttwak per farlo dialogare mettiamo con Alba Parietti e Clarissa Burt si esibirà magari in un discorso confusionario suffragato dall orgoglio della bandiera bandiera americana cinta ai fianchi o trascinando in studio un burka per simboleggiare l odiosa schiavitù delle donne donne afghane mentre l accigliata severa Anselma Dell Olio emetterà alcuni anatemi a stelle e strisce contro i distinguo distinguo degli italiani sempre i soliti verso la guerra giusta D altronde a discolpa delle divette pop di un Anna Falchi e un Alessia Merz infilate nei programmi di infor-
L Italia della televisione 251 mazione non si ha notizia di nessun uomo politico che prima di accettare l invito abbia posto la condizione ultimativa ultimativa Sì ma niente cretine in studio E se è vero che nella campagna elettorale del 2001 è stata la massaia popolana popolana ex Aquila di Ligonchio Iva Zanicchi a proporre una delle più sbrigative e convincenti tirate televisive pro- Berlusconi Adesso votiamolo poi se non è capace lo manderemo via con un calcio nel sedere non va dimenticato dimenticato che di lì a poco è arrivata la risposta progressista di Sabrina Ferilli evidentemente per dare un tocco mammario mammario al romanticismo di sinistra quasi ottimo il clima nostalgico nostalgico con una puntina o una puntona di tette il ricordo del babbo comunista e la memoria sentimentale di un come come eravamo de noantri Se tutto diventa chiacchiera Non cambia proprio niente se si modifica la scena e se i protagonisti sono Platinette e Franco Califano che discutono discutono di come ci si innamora ci si tradisce e ci si lascia o Aldo Busi e il mago Otelma che si accapigliano sul preternaturale preternaturale e il paranormale oppure Vittorio Sgarbi che auspice Chiambretti inscena una rissa verbale con Busi urlando Capra capra sei una capra o ancora Paolo Crepet che per analizzare le vicende criminali più atroci si appella alle profondità insondabili della struttura psichica provocando provocando l insurrezione di Giuliano Ferrara che lo tratta come un mentecatto con il vizio di addebitare alla società la responsabilità responsabilità delle famiglie e degli individui anche quando i casi casi più cruenti e crudeli lasciano la suddetta società allibita Non cambia assolutamente nulla nemmeno se è il mugugnante mugugnante Costanzo a stanare gli ospiti con la domanda fondamentale su come e dove hanno scopato la prima volta e se adesso gli piace ancora e se lo farebbero in ascensore o nel garage Tutti dicono eccome Mai qualcuno qualcuno che risponda no guardi io non scopo più troppo impegnativo impegnativo mentre in altra sede l Elefantino Ferrara snob
252 Post-italiani fra l insigne e il rassegnato dichiara Ma no ormai lo fanno solo i portoricani riecheggiando una storica risposta risposta di Gianni Agnelli Si innamorano solo le cameriere oppure che replichi con freddezza britannica sono alla lettera cazzi miei Se ci vai ti adegui Alessandra Mussolini farà le solite tirate alla napulitana nel nome e per conto della dignità femminile forse nel ricordo delle italiche massaie rurali roteando gli occhi e accavallando il quadricipite femorale da ex starlette ma anche da vera donna napoletana formosa formosa e animosa tiè guagliò E Barbara Palombelli infliggerà il colpo di grazia alla famiglia Rutelli sfoggiando una tenuta tenuta da cubista tanto per rimarcare quanto conti l apparenza apparenza senza tuttavia rinunciare a dimostrare competenza politica sulle riforme e una sapienza sociologica sulle tendenze tendenze sulle famiglie sull ultimo film di Gabriele Muccino Muccino o su qualsiasi probblema alla moda Sicché sembrerà paradossale ma la massima istituzione dell immagine la tv è dominata dalle parole e tutto tende tende per inerzia a diventare automaticamente un talk show Anzi per la verità il termine più adeguato sarebbe infotainment infotainment un ibrido di informazione e intrattenimento dove l obiettivo più importante è condurre in porto il programma programma possibilmente con morti e feriti per esempio con Katia Belillo e la Mussolini che fanno popolanamente a cazzotti con suoni sopra il rigo di quelli della Casa delle libertà contro quelli dell Ulivo e viceversa e se siamo fortunati fortunati con qualche annuncio a sorpresa tipo Giuliano Amato che si ritira da vero padre nobile lasciando che Rutelli Rutelli venga incoronato leader della coalizione destinata alla alla sconfitta Anche i campioni superpopolari della televisione di denuncia denuncia non si sottraggono al loro destino che è di diventare una sovrarappresentazione ma sì una caricatura di se stessi Non sfugge a questa sorte praticamente nessuno e difatti anche il leader nazionalpopulista della tv di Stato Michele Santoro è diventato un Santoro doppio triplo o
L Italia della televisione 253 quintuplo la superfetazione egotistica di un capopopolo televisivo un Santoro al cubo anzi alla potenza ennesima ennesima Sicché l anti-Santoro reperito dalla tv del centrodestra il neocattolico Antonio Socci si è dovuto creare lì per lì un immagine estrema antipatizzante per far capire che l intellighenzia ciellina si identifica con la barbetta e il dolcevita dolcevita sotto la giacca ergo con un che di febbrile se non di nevrotico con una voce stridula con le ossessioni visionarie visionarie di Medjugorje e l idea di una fede faziosa che prima di porgere l altra guancia reagisce con durezza settaria È vero per bucare lo schermo occorre un processo costruttivo costruttivo di sottolineature e accentuazioni di mosse e tic che creino il personaggio che lo esasperino in modo da renderlo immediatamente riconoscibile In questa commedia commedia dell arte Vespa non esisterebbe come figura pubblica pubblica dominante senza il capo leggermente reclinato e il braccio teso che blocca un intervento troppo lungo simile a un direttore d orchestra che sta per riprendere con un gesto rapinoso gli strumentisti e dettare imperiosamente la chiusa né Enzo Biagi senza la sua fissità cattedratica segnale dell imperturbabilità professionale di chi ne ha viste troppe per lasciarsi impressionare dagli ultimi arrivati arrivati né Costanzo senza i suoi mugolii romaneschi e i giochi giochi delle dita con i baffi e la linguetta passata e ripassata sulle labbra insieme alla complicità di maniera con l ospite ospite politico di turno che sia D Alema o Berlusconi cambia poco anzi cambia solo la composizione del pubblico e la compattezza della claque Discorsi da spogliare Nel talk show che dilata i suoi spazi e invade tutto ciò che non è fiction è relativamente semplice identificare i tipi tipi socioculturali dominanti Nella realtà televisiva dice Aldo Grasso nella Storia della televisione italiana chi parla veramente è il pubblico l immagine fittizia dell uomo medio dell opinione comune del ” buon senso ” che
254 Post-italiani esprime attraverso il conduttore i propri valori i propri pregiudizi Questo perché l anchorman neotelevisivo mira ad avvicinarsi al suo pubblico a mediare la familiarizzazione familiarizzazione tra emittente e audience a incarnare la ” voce della gente “, il ” senso comune “, a essere ” uno di noi “. Ma esiste anche un particolare tipo di ospite che intercetta con esattezza le aspettative del conduttore e quella che si suppone essere la corrente d opinione maggioritaria nel pubblico L eroe più adeguato da serata televisiva è l autore autore di un collage di senso comune che strappa l applauso della platea accarezzandone insieme la vena conformista e gli istinti radicaloidi Come l islamica laicizzata sul cliché di Afef Jnifen che nella silhouette da top model suggerisce il pensiero della facile conciliabilità senza mediazioni fra Maometto e la modernità fra la shari a e la mondanità e con le parole deplora deplora il fondamentalismo degli sfigati e delle masse escluse escluse così come le pretese di superiorità della visione occidentale occidentale rimbeccando con vivacità Baget Bozzo che la stramena farfugliando sulla umma il Corano la precettistica precettistica della jihad la mancata distinzione della sfera politica dalla sfera religiosa il date a Cesare eccetera Quindi applausi calorosi per la moderazione e il glamour glamour di Afef anche se poco dopo sarà la volta di qualche sventata che si dichiarerà strenua ammiratrice di Oriana Fallaci grande giornalista eccezionale narratrice ma guardi che la Fallaci è una durissima aspra implacabile nemica dell integralismo musulmano e di una religione che da quattordici secoli produce solo religione Ma sì ma no ma io mi riferivo alla Lettera a un bambino mai nato l unico libro suo che ho letto bellissimo emozionante Ah ecco allora sì anch io anche noi uh grande scrittrice scrittrice Oppure della deficiente suprema l accattona di gettoni gettoni di presenza che si professa grandissima fan del pontefice pontefice un uomo terribilmente carismatico salvo poi dichiararsi com è ovvio in disaccordo parziale Sono completamente d accordo con il mister a metà giusto il
L Italia della televisione 255 Totò Schillaci immortalato dalla Gialappa s guarda caso proprio sul magistero papale più pratico eh sì un sospiro sospiro a cominciare dai dubbi sulla morale sessuale della Chiesa che non sembra proprio in sintonia con il nostro tempo so cambiate tante cose il nuovo è avanzato ciascuno ciascuno è il giudice delle cose sue chiaramente no Di fronte ai dilemmi incomponibili se è il caso c è sempre sempre il cantautore alla Antonello Venditti o qualche altra coscienza critica dell intrattenimento che appena si profila profila un problema rivendica con forza la sua appartenenza alla sinistra anche se ormai la sinistra eh la sinistra quantum quantum mutata ab illo dall epoca delle lotte e dell impegno a tempo pieno Una fabbrica occupata sulle nuvole … cantava allora il giovane Venditti adesso ma quali fabbriche fabbriche che stai a dì Nun ce sta più la classe operaia è cambiata cambiata e la sinistra se deve rifondà Consenso della platea di destra che ama intrattenersi sulle fosche tragedie della sinistra e della platea di sinistra che di solito gode masochisticamente masochisticamente a qualsiasi dimostrazione che la sinistra non è più quella di una volta Avanti poi con l intellettuale di destra che si lancia in discorsi terzomondisti filosoficamente radicali e complottistici complottistici sostenendo che la povertà e l arretratezza del Sud del mondo sono il frutto avvelenato di una rapina colossale colossale operata da noi del Nord e dalle nostre gang politicoeconomiche politicoeconomiche ovazione guevarista del teatro Parioli Le contraddizioni sono sempre in seno al popolo E venga avanti anche il politicante di destra sperabilmente un ex picchiatore fascista che si lamenta perché ce sta n emarginazzione emarginazzione de la cultura alternativa alla sinistra e nun se dà spazzio agli intellettuali non allineati Alla richiesta di citare un esempio una figura un nome un emarginato risponde Mogol Acqua fresca acqua azzurra acqua chiara applausi anche anche al grande poeta popolare Giulio Rapetti che ha dato all indimenticabile Lucio Battisti le parole della colonna sonora della nostra vita E via a seguire con gli psicologi
256 Post-italiani che indagano le profondità sanguinose del male i preti di strada che strappano a forza le prostitute dal marciapiede i preti redentori antidroga le cultrici di medicina olistica le dietologhe e le massaggiatrici shiatsu gli specializzati nel settore infallibile delle sindromi depressive gli esperti di anoressia e bulimia con un pensiero a Lady Diana un applauso L operazione ancora non del tutto realizzata consisterebbe nel combinare effettivamente il talk con lo show aggiungendo alla chiacchiera le spezie del sesso È vero che nei principali programmi di infotainment le ospiti sui trespoli e nelle poltrone inscenano spesso esibizioni esibizioni di scapigliatura abbastanza selvaggia e di abbigliamento abbigliamento vicino al soft-core ma nessuno ha avuto ancora il coraggio di fare scattare la contaminazione suprema interrompendo interrompendo il dibattito con l irruzione del balletto discinto discinto Eppure spogliare il discorso politico e d attualità mettendolo effettivamente a nudo potrebbe essere un i- dea definitiva Voilà la demolizione dell ultimo tabù dopo dopo il rovescio tagliato di Giuliano Amato con Adriano Panatta Panatta di fronte a un Bruno Vespa visibilmente scettico sull impugnatura e il tocco del dottor Sottile ecco lo sfondamento sfondamento totale dei generi il collasso dei confini le abitudini abitudini che crollano le spalline che cadono Basterebbe un passettino ancora un niente solo un piccolo sforzo culturale culturale in più La coscienza politica di Jessica Rabbit A questo proposito si può andare a ritroso e citare come ha fatto Galli della Loggia nel saggio L identità italiana un Pasolini dell annata 1963 intervistato da Alberto Arbasino Arbasino Sai cosa mi sembra l Italia Un tugurio i cui proprietari proprietari sono riusciti a comprarsi la televisione Troppo rétro Eccessivamente démodé Allora si prenda la tesi polemica codificata in pieno 2002 mica nel Medioevo da Giorgio Bocca sull Espresso secondo cui i lustrini della tv e lo
L Italia della televisione 257 sciocchezzaio alle soglie del porno sono il frutto di una strategia pubblica consapevole e voluta Nelle democrazie democrazie autoritarie la parola le immagini sono tanto più libere quanto più politicamente innocue e il libertinaggio che deborda deborda che occupa la televisione è ormai un instrumentum regni la regola giornalistica della notizia separata dalle opinioni è un ridicolo vezzo del tempo che fu oggi regna sovrano il gossip il pettegolezzo allusivo e pruriginoso Ora che la televisione berlusconiana abbia preparato dài e dài il terreno culturale per il successo dell avventura avventura politica successiva del suo leader dovrebbe essere fuori dubbio ma ciò che Bocca non dice o forse non vede è che il contenuto e la qualità della programmazione televisiva non sono imposti da una cupola che detta le forme della comunicazione spettacolare intendendole consapevolmente consapevolmente come uno strumento al servizio del potere O meglio il risultato complessivo è senza dubbio l elusività elusività morale un certo ottundimento sensoriale se si è pessimisti addirittura l anestesia etica insomma tutto ciò che consente alla politica di plasmare il consenso È tutto verosimile ma occorre un aggiunta Dietro l idea della televisione televisione come oppio dei popoli c è in primo luogo un organismo organismo che si autoalimenta La televisione vive di televisione televisione fagocita se stessa e si riproduce in modo incessante Poiché nessuno esiste per il pubblico se non è apparso sul piccolo schermo ogni trasmissione non fiction vive di altri altri pezzi di tv di personaggi provenienti da altri programmi programmi di ombre che si replicano Sulla soglia degli anni Trenta Trenta nella Ribellione delle masse Ortega y Gasset parlava di una possibile iperdemocrazia come destino intrinseco ai sistemi politico-sociali europei in cui la civiltà di massa sarebbe divenuta una nebulosa eccitata da infinite spinte populiste anomiche barbare con il nuovo secolo la profezia di quel vecchio maestro liberale è stata adempiuta adempiuta proprio dalla televisione Negli studi sui set negli archivi nelle redazioni si compone un universo che intensifica intensifica a dismisura il mondo televisivo facendone prolife-
258 Post-italiani rare senza limite le schegge in un riverbero continuo di specchi elettronici Quindi non conviene fare tanto gli schizzinosi e istituire istituire gerarchie sulla qualità degli invitati e delle ospiti Alba Parietti non è più intelligente più acculturata o più progressista progressista di mettiamo Valeria Marini L Alba interpreta il ruolo della Parietti una donna un tempo selvaggia e oggi iperbolica così esagerata che può consentirsi punte molto aspre di femminismo radicaleggiante nonché cupi assoli emotivi nel ricordare certe storie d amore che evidentemente evidentemente le hanno strinato la pelle e ferito il cuore comunque comunque esibendo come scudo un proprio sé mediatico che rivendica rivendica con durezza scelte di vita vincolanti e linearità etico-politica stringente in apparenza frutto di una consapevolezza consapevolezza filosofica insolita per una soubrette Il senso implicito di quei frammenti di discorso autobiografico autobiografico è che da quelle parti dalle parti della Parietti si amoreggia molto e anche atleticamente ma con un intenzione intenzione culturale e un indirizzo quasi universitari diciamo sul filo dei cultural studies scopate con il corredo dei saperi di genere la riappropriazione e il controllo del corpo le vecchie microstorie sulle streghe qualche concessione concessione in souplesse alla psicologia gay e ai relativi diritti diritti e come tesi di laurea un intervista a Barbara Palombelli sull universo femminile e i suoi nuovi o vecchi valori Tutto questo come statuto culturale del piano rialzato Al pianoterra il pubblico vede solo la monumentalità di una quarantenne sulla cui taglia si possono misurare gli effetti effetti della chirurgia estetica resta ipnotizzato dalle sue labbra labbra trasformate in due tubolari al silicone dal dottor Mabuse Mabuse di turno e rimane persuaso che quella è l incarnazione italiana di Jessica Rabbit cioè un cartoon che sta massimizzando massimizzando il crepuscolo della soubrette trasformandolo nello zenith di una stella che riflette e distribuisce opinioni sessuate sessuate come dicono le femministe Sotto questa luce televisiva televisiva il pariettismo è un invenzione d alta scuola perché unisce nella stessa persona vale a dire nella stessa masche-
L Italia della televisione 259 ra il delirio desiderante di una sessualità artificiale e insieme insieme la donna intelligente coscia e coscienza che pensa con la sua testa e non cede di un unghia sulle proprie convinzioni convinzioni né con Vespa né con Baudo né giammai con qualcuno qualcuno che valga quanto a audience un unghia meno di quei due Baudo e Vespa appunto Essendo geniale immagine telemitologica monstrum da conversazione televisiva la Parietti può contare sulla sorpresa sorpresa di farsi ascoltare mentre giudica il ruolo politico di Cofferati perché non c è niente di più stimolante dell abbinamento abbinamento di una mise ferocemente sexy e drammaticamente drammaticamente feticizzata con la news analysis lì per lì sui no global il sindacato la flessibilizzazione liberista del mercato del lavoro lavoro e la candidatura del Cinese a Bologna La contaminazione contaminazione è infallibile perché la fantasia del pubblico può miscelare miscelare in un unica appercezione gli amori stralunati della protagonista nel corso degli anni dalla volubile creatività filosofica di Stefano Bonaga alle fughe d amor parossistico insieme a Christopher Lambert con l assertività da donna veramente maschia fino alla scaltrezza eccellente di unire la moderazione di cervello con l estremismo istintivo da zoccola E tanto per sbalordire e confondere la platea si può anche citare Nietzsche con finta sbadataggine chiedendo chiedendo scusa poi per lo sfoggio involontario di erudizione scappato così non ricercato pardon Valeria l antigiustizialista Sia come sia la Parietti e la Marini riflettono due emblemi emblemi caratterizzati da una doppiezza intrinseca sul piano dell informazione e dei suoi contenuti figurano come esimie esimie dilettanti e si presentano come tali esenti da qualsiasi qualsiasi parvenza di competenza particolare e specifica mentre su quello della presenza scenica della padronanza del ruolo della sfrontatezza che occorre per proporsi come soggetti dialettici rispetto a interlocutori culturalmente inavvicinabili un Amato un D Alema sono invece pro-
260 Post-italiani fessioniste fatte e finite Conoscono ormai così bene i meccanismi meccanismi della comunicazione che per esempio la Marini non ha nessuna esitazione a buttarla in politica quando il suo compagno Cecchi Gori viene confinato agli arresti domiciliari domiciliari per la catastrofe finanziaria della Fiorentina si trasforma in una pasionaria che si scaglia contro il complotto complotto allude indignata al caso Tortora le prova tutte per portare la vicenda in una dimensione prettamente emotiva emotiva oltre che dietrologica Se il contenuto tecnico delle sue argomentazioni è modesto modesto modesta non è la tonalità prescelta la strategia è efficace efficace perché è in grado di alterare profondamente le modalità modalità di ricezione del pubblico L avvocato Taormina non è l unico ad avere capito le implicazioni mediatiche del processo accusatorio con le connesse opportunità di trasformare trasformare la procedura penale in uno spettacolo noir e la ridente località di Cogne in un sequel di Twin Peaks Valeria ha capito che se il livello mediatico dello scontro aumenta un arresto non è più un semplice atto giudiziario giudiziario bensì un attacco a un protagonista della show society la macchina della giustizia è anonima nemmeno la Parietti direbbe più kafkiana mentre i suoi bersagli sono simboli simboli immediatamente riconoscibili siamo noi !, una coppia pregiata televisiva e cinematografica circondata da invidie invidie e malevolenze ma anche dal prevedibile immancabile immancabile indimostrabile amore del pubblico Il film è plausibile anche se la trama è scontata La sceneggiatura sceneggiatura prevede che la battagliera Marini non sia più semplicemente la pupa del capo si è innalzata a donna che difende con ostinazione il suo uomo È un Evita che dà fondo al suo repertorio populista non rifugge dalle recriminazioni recriminazioni demagogiche mentre si spende con la generosità generosità burrosa che ha catturato l immaginario nazionale e interpreta insomma molto bene la parte della bellona affranta affranta dal dolore per la cattiveria dei cattivoni Guarda caso questa volta non si assiste al fescennino giornalistico che aveva accompagnato il precedente inci-
L Italia della televisione 261 dente giudiziario di Cecchi Gori con l irruzione mattutina della polizia nella maison misterica della coppia innamorata innamorata e la penetrazione nell alcova segreta Per la cronaca Sembrano specchi e sono invece porte girevoli Premi un pulsante e trovi un set da Hollywood bulli e pupe lui in pigiama pigiama di seta e cresta cotonata tra Elvis Presley Tony Dallara Dallara e John Gotti lei in baby doll rubino un letto di verdiane battaglie zafferano bianco e falli di lattice Decisamente troppo per dei ragazzi in divisa convinti di dover consegnare consegnare un avviso di garanzia per concorso in riciclaggio così Giancarlo Dotto sull Espresso del 19 luglio 2001 Poco più di un anno dopo trapela invece quasi un ammirazione ammirazione per l animosità della vedette che si reinventa eroina della giustizia giusta contro l Innocente messo in mezzo dalla Spectre e come in una sceneggiatura di cinema civile o in un crossover fra telefilm la complice Parietti interviene per augurarsi che questa volta non vengano fuori storie di zafferano bianco di festini erotici e di faccende comunque comunque attinenti alla privacy più intima Può darsi che nelle studiate preoccupazioni pariettiane ci sia anche un inquietudine inquietudine professionale corporativa nel senso che se la vita privata delle minuscole star del teleschermo si caratterizza troppo in chiave trasgressiva se cioè nelle cronache giudiziarie giudiziarie e gossipare una come Paola Barale viene associata troppo pericolosamente a stili di vita sociologicamente borderline borderline i sospetti o le dicerie di coca e crack così come gli eventuali falli di lattice rischiano di privare la soubrette di quell alone di casalinghitudine di domesticità mansueta che la rende così vicina e famigliare nella fascia serale e nei lunghi pomeriggi della domenica Ciò nondimeno per tutto il serraglio delle veline seminude seminude e delle ospiti labbrute vale il modello sotteso alla fruizione pornografica cioè quello dell apparente disponibilità disponibilità basta un telecomando sovrastata tuttavia da una distanza incolmabile generatrice perenne di frustrazioni frustrazioni Si deve guardare ma non si può toccare Cosicché il processo di identificazione rimane sempre incompleto e
262 Post-italiani dunque il pubblico se ne resta confinato nella sua innocua catatonia inutilmente desiderante invano sollecitato dagli dagli sguardi glamorosi e dagli accessori fetish delle odalische odalische in visita perenne nei programmi delle reti pubbliche e private Esisto quindi gioco E allora se questa distanza frustrante persiste l identificazione identificazione totale e senza scarti deve avvenire in altri luoghi e in altri spazi televisivi dove sia possibile una maggiore contiguità fra il pubblico e i personaggi Alla volontà di dominio dominio della tv occorre un grimaldello per attraversare il diaframma che separa lo show dagli spettatori per diffondere diffondere la luminosità elettronica in quei segmenti di società che sono in fuga dalle relazioni istituzionali e dallo Stato implosi in una privacy intesa come totale opacità secondo secondo la definizione del filosofo Carlo Galli Così l invasione televisiva nella sfera della quotidianità ha trovato strumenti ulteriori in alcune forme classiche rivitalizzate rivitalizzate Per esempio in una società che non dimostra di avere troppa voglia di giocare si poteva immaginare che il telequiz o secondo l accezione più moderna il game show si avviasse decorosamente e senza rimpianti verso una naturale scomparsa Parce sepulto Oggi tutt al più giocano i bambini in modo compulsivo con l elettronica palmare e gli adulti che provano le playstation regalate a Natale poi i neogiochi finiscono com è sempre accaduto nella camera dei ragazzi o nei ripostigli e continuano a usarli solo i fissati Nella stanza accanto con gli occhi puntati sul computer qualcuno prova a divertirsi con il Nasdaq anche se la sequela dei profit warning e il caso Enron Enron hanno sgonfiato la bolla e depresso le aspettative Invece la barchetta di seconda mano del gioco televisivo televisivo resta fra noi come un survivor che ce la fa sempre a raggiungere l isola della salvezza Il che la dice abbastanza abbastanza lunga non tanto sulla voglia che hanno cittadini e sud-
L Italia della televisione 263 diti della tv di partecipare direttamente agli eventi del piccolo schermo perché questo è facile da capire ma piuttosto piuttosto sulla facilità con la quale chi non partecipa e si limita limita ad assistere cede senza resistenze al meccanismo della trappola televisiva Come penserebbero subito i più disincantati il gioco in tv dovrebbe essere un residuo del passato o comunque un fenomeno di fascia bassa e di nicchia deprivilegiata Banconote in pacchi da un milione di euro e in ogni caso sostanziosi premi in denaro dovrebbero rappresentare al massimo un esca in più per chi ha già intenzione di partecipare partecipare allo spettacolo Si intuisce inoltre che probabilmente probabilmente conta di più il quarto d ora warholiano di presenza mediatica mediatica che non l aspettativa del guadagno facile Ma alla fine rimane ancora da spiegare perché il pubblico televisivo televisivo continui a seguire i game show Ci sarà una ragione o un paio O mille Nell epoca del Grande Fratello si è fatta strada strada l idea che la televisione sia diventata un flusso continuo continuo di immagini e di esperienze live senza interruzioni senza scansioni apparentemente senza sceneggiatura senza storia perfetto grado zero della narrazione La postmodernità assoluta di un reality show come il Grande Fratello trova un argomentazione proprio nella frammentarietà frammentarietà narrativa delle sequenze che scorrono sul teleschermo teleschermo nella loro piatta inessenzialità nella loro generale generale insignificanza Non sono eventi ma fluidità assoluta Si può spegnere l apparecchio riaccenderlo dopo qualche ora dimenticarsene Senza trama senza avvenimenti né veri né falsi perché in sostanza chissenefrega se quello ha scopato con quella o manipolato emozionalmente la psicologia di quell altra è una televisione che trasforma gli elementi della vita quotidiana il chiacchiericcio il senso senso comune orecchiato i mediocri faccia a faccia tra i protagonisti protagonisti i discorsi da bar e da autocoscienza sfigata in pura pura e ininterrotta eloquenza televisiva Non accade nulla di importante di decisivo È un sot-
264 Post-italiani tofondo di autobiografie irrilevanti Il cicaleccio non esige attenzione Non viene richiesto consenso C è solo un modesto modesto Dasein un esserci esistenziale sotto le telecamere che non evoca né il pensiero di Cacciari né l aura teutonica teutonica di Heidegger ma tutt al più una normalità cazzeggiatrice cazzeggiatrice che non pretende punti di vista culturali e soprattutto soprattutto non disturba nessuno Passato qualche mese grazie al cielo nessuno ricorda più Marina La Rosa cioè la gattamorta della prima edizione edizione Né si ricorda l ideologo muscolare e tatuato Pietro Taricone se non per qualche particina cinematografica in cui interpreta se stesso e men che meno la bagnina bresciana bresciana Cristina vincitrice dimenticata della prima edizione edizione espressione di uno speciale e aggiornato coattismo lumbard Degli altri niente più che il silenzio e una pallida pallida ombra Invece il game show richiede qualcosa Che si tratti del tradizionale e dogmatico Mike Bongiorno o dell affabile e simpatetico Gerry Scotti il gioco va visto e seguito occorre almeno un briciolo di attenzione per apprezzare la sottile suspense che si crea nei suoi snodi essenziali Ci vuole una partecipazione emotiva a un livello palesemente superiore allo zero Ma c è una una sola ragione per cui dovremmo essere interessati allo svolgimento delle domandine multiple multiple di Amadeus e di Gerry Scotti Teoricamente no Se la mediocrità del reality show equivale alla sua forza intrinseca intrinseca dal momento che non implica nessuna adesione la mediocrità mediocrità del gioco televisivo dovrebbe essere ben più scoraggiante scoraggiante perché crea un aspettativa su fenomeni minimi che si rivelano tali molto rapidamente e quindi dovrebbero apparire deludenti ed elusivi insieme Ciò vuol dire che non importa a nessuno che il signor Tale o la signora Talaltra vinca o perda il titolo di campione campione della settimana o che la coppia Pincopallini trionfi nell nell ultima puntata Non c è nessun processo di immedesimazione immedesimazione premoderna o di tifo popolare come poteva avvenire con i telequiz specialistici vedi quelli storici di
L Italia della televisione 265 Mike Bongiorno da Lascia o raddoppia a Rischiatutto Rischiatutto alla Ruota della fortuna e a tutti gli altri Il parapsicologo parapsicologo Massimo Inardi con le sue risposte circondate da un alone medianico e la signora Longari con il suo sex appeal da professoressa di liceo di un quartiere borghese sono personaggi di un passato definitivamente passato visto che l affollamento quotidiano dei premi toglie identità identità ai vincitori Detto questo e messo agli atti che il game show contemporaneo contemporaneo è costruito in modo da consentire a tutti cioè al telespettatore-massa di proporsi come possibile protagonista protagonista a termine come campione interinale si tratta di cercare di individuare qualche schema che spieghi un successo successo che si guarda bene dal tramontare In questo senso è probabile che la prima ragione per cui il quiz continua la sua carriera risieda in un criterio che si potrebbe chiamare tentativamente principio di rassicurazione Un antropologo di fama mondiale Clifford Geertz ha analizzato i comportamenti delle comunità dei villaggi di Bali durante i combattimenti di galli decifrando come l intrecciarsi di scommesse quote e puntate rispecchi le strutture e le gerarchie sociali vigenti Nel gioco a premi la rassicurazione principale viene assimilata e interiorizzata interiorizzata dai candidati al gioco sulla base della formula dei diversi diversi programmi chi partecipa si è convinto che pur non avendo doti culturali rilevabili e magari possedendo solo una modesta conoscenza dell attualità è autorizzato a proporsi come giocatore di fronte a milioni di spettatori Esisto quindi posso giocare O viceversa è irrilevante Il conduttore per contratto non può stupirsi dell inadeguatezza inadeguatezza dei concorrenti Attribuisce eventuali errori macroscopici macroscopici a cui fanno da sfondo deficit culturali raccapriccianti raccapriccianti a banali errori di strategia all emozione a un fraintendimento logico alla mancanza di concentrazione Quindi la fortuna un po di prontezza di riflessi una certa certa improntitudine la capacità di stare in televisione pur non avendo requisiti particolari come la Parietti e la Ma-
266 Post-italiani rini e la Mussolini costituiscono di per sé un bagaglio sufficiente sufficiente per apparire Dal momento che con il passare degli degli anni la cultura televisiva tende a omologare la cultura diffusa e che dunque il teleschermo è solo un discrimine fisico che non separa ma al massimo distingue mondi omologhi niente impedisce a nessuno di presentarsi davanti davanti alle telecamere Non è forse vero che si vedono in tv attori che tentano di cantare conduttrici e conduttori di telegiornale idem presentatori e presentatrici che accennano passi di ballo Che si tratti di una fiera del dilettantismo è sicuro e i risultati risultati sono in genere fastidiosi per chiunque tenga accesa la televisione come accompagnamento d ambiente Sono registri professionali di per sé modesti livelli qualitativi al di sotto di fin troppi standard uniti a climi da dopopranzo dopopranzo famigliare fra l abbiocco e la digestione ma è anche anche questo proscenio dilettantesco che crea le condizioni per l interscambio e favorisce la permeabilità fra chi produce produce televisione e chi ne è soggetto Nella Corrida i concorrenti presentano certe loro specializzazioni specializzazioni paranoiche sottoponendosi al giudizio della platea Il sadismo eventuale del pubblico è una subordinata subordinata non l elemento centrale di interesse All esordio si trattava di una trasmissione precorritrice perché portava sulla scena esempi di gente comune come il fissato che si incontra al Bar Sport o la parrucchiera che ha una bella voce e mi piace molto l inarrivabile Mina Tuttavia lo sgarro nei confronti della regola risultava assai parziale perché ogni concorrente presentava una sua specialità ossessiva ossessiva e lunatica non una capacità universale e generica di stare in uno studio televisivo vale a dire lo stile comportamentale comportamentale acquisito per imitazione che consente di fare televisione fornendo prestazioni la cui professionalità professionalità consiste esclusivamente nell apparire nell esserci e nello starci
Professionisti dell apparenza Come si diceva il premio in denaro sembra essere per i concorrenti una preoccupazione piuttosto secondaria Negli Negli show a risposta multipla i protagonisti si giocano cifre consistenti mostrando un indifferenza sostanziale per i soldi Gusto del rischio Probabilmente nei momenti critici critici di questi programmi allorché occorre decidere se accontentarsi accontentarsi o proseguire lasciare o raddoppiare la loro riflessione riflessione la più tormentata almeno non riguarda la possibilità di vincere o perdere il denaro accumulato fin lì bensì la possibilità di prolungare la propria permanenza nella trasmissione Una posta di qualche decina di migliaia migliaia di euro un multiplo significativo di uno stipendio impiegatizio e di una pensione d anzianità sono il prezzo per poter essere sottoposti a una domanda ulteriore e quindi restare sotto le luci dello studio per un altra frazione frazione di tempo cinque minuti di apparenza supplementare Prezzo equo stabiliscono molto spesso i concorrenti condizionati in via subliminale dalla filosofia della postscarsità postscarsità teorizzata dal guru di Tony Blair il sociologo della terza via Anthony Giddens secondo cui nella nostra nostra epoca le risorse materiali non sono un vincolo primario primario almeno per l Occidente ricco e per la piccola borghesia borghesia che va a giocare in tv Un prezzo in ogni caso che vale la tensione l irritante accanimento delle domande che via via si fanno più impervie l imperscrutabilità obbligatoria disegnata sul volto dei conduttori l incertezza incorporata incorporata nei quiz a risposta alternativa che sembrano fatti apposta apposta per generare insicurezza Prezzo adeguato occhèi prezzo giusto È stato raggiunto il quarto d ora di successo successo qualche pacchetto di euro in più o in meno non cambia la vita niente proibisce di prolungare il piacere confessabile confessabile della partecipazione Anche nelle edizioni del Grande Fratello il premio in denaro finale figurava sempre in secondo piano nelle strategie strategie dei reclusi almeno fino alle ultimissime puntate ciò
268 Post-italiani che contava era restare nella Casa assicurarsi il diritto di rimanere in scena e di occuparla con lo sproloquio continuo continuo A costo di esporre senza alcuno schermo la propria debolezza culturale l adesione a un lessico dialettale la quasi totale assenza di nozioni significative sull attualità politica la farragine mentale e civica Naturalmente tutto il pubblico esterno adottava il principio di rassicurazione proprio in seguito all inconcludenza inconcludenza dei discorsi fatti nella casa dove erano rinchiusi i concorrenti Difatti il principio di rassicurazione funziona funziona in modo tecnicamente più efficace nelle case nelle famiglie famiglie Ci si può lietamente scandalizzare perché una laureata laureata in lettere o un semilaureato in filosofia entrano in confusione di fronte a domande di storia o di letteratura da terza media In un primo momento ne nasce l esecrazione esecrazione per il livello culturale della società italiana contemporanea contemporanea ma subito dopo scatta neanche troppo sottaciuta sottaciuta la domanda in che modo ci saremmo comportati noi sotto le luci crude dello studio tutti noi italiani più o meno meno colti ma comunque intellettuali da stadio da caffè e da comunicazioni di massa che come ironizza Umberto Eco malgrado l eventuale laurea in lettere e filosofia pensiamo pensiamo che sant Agostino e san Tommaso siano coevi Insomma sotto sotto il principio di rassicurazione è la maschera di processi di identificazione ben più ampi e diffusi Dal momento che lo stare seduti su una poltrona del proprio salotto o di uno studio televisivo non è più segnato segnato da confini nitidi di ruolo la televisione contemporanea contemporanea si basa e si definisce su una forma nuova probabilmente probabilmente originale di populismo Ora è vero che il populismo in politica è un prodotto illusorio illusorio come hanno dimostrato in memorabili saggi l economista economista Kenneth Arrow e il politologo William Riker non è possibile tradurre immediatamente in leggi la cosiddetta volontà popolare cioè la sommatoria indistinta di preferenze preferenze individuali Eppure meno anglosassoni meno fiduciosi fiduciosi nella responsabilità individuale noi italiani abbiamo
L Italia della televisione 269 sospettato da subito che la conclusione di questi metodologi metodologi fosse imperfetta Con Berlusconi abbiamo assistito alla trasformazione di professionisti della raccolta pubblicitaria pubblicitaria in professionisti politici Abbiamo visto Prodi esordire il 2 febbraio 1995 nell atrio di un istituto economico prestigioso prestigioso il bolognese Nomisma con dichiarazioni che appartenevano appartenevano di diritto all universo semantico della rassicurazione rassicurazione Serenità serenità serenità E poi costituire staff e commissioni di riforma grazie alla cooptazione di interi segmenti dell establishment accademico da cui egli stesso proveniva con la caduta delle paratie fra l education e il government government Quindi il sospetto che la politica sia permeabile quanto la televisione e che il reality show della vita professionale professionale possa trasformarsi nel game show della governabilità governabilità diventa in realtà un richiamo irresistibile quasi una sorta di paradigma praticabile da tutti Fra l altro già dagli anni Ottanta i principali game show la Borsa in particolare avevano fatto saltare allegramente il confine tra professionisti e dilettanti È vero che l euforia irrazionale di quel decennio aveva poi lasciato sul terreno il sanguinoso regolamento di conti e di poste nei lunedì e martedì apocalittici con successiva fuga caotica del parco buoi e dei giocatori improvvisati che si leccavano le ferite con l aria di essere stati investiti da una forza omicida e imperscrutabile Ma anche negli atteggiamenti relativi alle sfere di vita non settoriali e non professionali l amore i rapporti interpersonali interpersonali la soggettività i consumi si registra la medesima medesima propensione mimetica verso gli universi mediatici dominanti dominanti L amore si è risolto nell innamoramento come in qualsiasi soap opera la personalità si incardina inevitabilmente inevitabilmente sull autostima come in una seduta psicologica postfreudiana e in ogni rubrica di rivista femminile la felicità felicità o lo stato di grazia si stratificano su situazioni emozionali emozionali momentanee irripetibili mitiche E quindi irrinunciabili irrinunciabili perché ogni lasciata è persa Giocate il 69 !, strilla infatti in copertina Cosmopolitan sapendo che pure a
270 Post-italiani letto si possono fare numeri sempre più disinibiti che c è richiesta di giochi inediti o prima tabuizzati e che le donne in carriera sembrano mostrare un attrazione sorprendente per tutto ciò che è prestazionale anche in amore o nelle storielle da weekend E quando a letto lui ti chiederà di più urlava anni fa Riccardo Cocciante che fare Glielo si darà d impulso seguendo i consigli liberalizzanti stampati sulle magliette di Alda D Eusanio Dalla ! che per ammissione ammissione della stessa presentatrice non è il cantante ma un imperativo o quanto meno un consiglio Perciò perfino di fronte alla sfida a suo modo culturale e contenutistica insita in ogni gioco a quiz la posizione non è più quella antinozionista mutuata dai genitori che a suo tempo avevano praticato o orecchiato la contestazione contestazione L ansia da prestazione sui singoli argomenti viene sostituita sostituita dalla preoccupazione di saper interpretare adeguatamente adeguatamente la propria parte nello show Non si gioca più si appare e si producono performance Se poi tutto questo avrà contribuito a trasformare la società società italiana in una collettività di professionisti dell apparenza apparenza forse lo si dovrà considerare un risultato inevitabile inevitabile date le premesse e lo svolgimento Che l individuo despecializzato e ricostruito mediaticamente sia divenuto il protagonista di questo grande gioco contemporaneo può sorprendere chi conserva qualche fede nelle visioni novecentesche o crede ancora nella pesantezza della storia storia e della politica ma non più di tanto gli osservatori del lungo e impressionante slittamento postmoderno che ha coinvolto o stravolto dematerializzato e proiettato nell e- tereo e nel volatile l Italia di questi ultimi anni Sacerdotesse del dolore e dell amore Ci voleva una banalizzazione ancora più formidabile di contenuti e di toni per rendere possibile l appiattimento appiattimento definitivo della televisione al livello del pubblico con la rinuncia a qualsiasi intenzione anche solo modesta-
L Italia della televisione 271 mente pedagogica che sarebbe lo sforzo di proporre programmi programmi un passo avanti rispetto al popolo uno solo non di più Un passo decisivo per l omologazione completa dell dell Italia al di qua e al di là dello schermo è stato compiuto con i programmi del dolore e del riscatto Com è noto la prima sacerdotessa della lacrima è stata ed è ancora Raffaella Raffaella Carrà L ex diva del tuca-tuca ha avuto un intuizione particolare nel proporsi come vestale delle emozioni forti Chi la ricorda in storiche apparizioni con Alberto Sordi a farsi toccare più o meno le curvette e le gambotte lì davanti a tutti rassicurante sex symbol popolare e poi a strillare Furore furore a roteare l acconciatura inconfondibile a esibirsi nel suo celeberrimo passo carraio e nella risata catastrofica nel senso della teoria delle catastrofi a gola spiegata e a testa rovesciata all indietro a subire gli attacchi attacchi carnali e acrobatici di Roberto Benigni e poi a realizzare realizzare qualche intervista all impronta in inglese o in spagnolo con il garbo acquisito della padrona di casa che ha un ottima ottima pronuncia ma non va oltre i convenevoli in sostanza chi ricorda la giovinezza di quella romagnola vitale e casalinga casalinga dovrebbe avvertire uno squilibrio di status fra la soubrette soubrette pimpante di allora e la diva del dolore odierna la cerimoniera cerimoniera degli incontri fra persone divise da un oceano o da un trentennio di silenzio e rimpianto Eppure Raffa è riuscita a calarsi nel ruolo della tenutaria tenutaria del groppo in gola amministra un viavai impressionante impressionante di italiani canuti che si ritrovano e si recuperano un traffico sudamericano di emigrati Aldo Grasso che sciolgono nel pianto liberatorio le loro acredini e i loro ammutolimenti relazionali e morali Il successo di Carramba Carramba è davvero di quelli per cui ci vuole un cuore di pietra per non scoppiare a ridere Ma sotto un altro profilo profilo più funzionale la Carrà riesce effettivamente a stabilire stabilire un equazione fra televisione e antropologia italiana Non è per nulla un paradosso che sia un mezzo postmoderno postmoderno come la tv a dilatare all infinito le caratteristiche
272 Post-italiani tradizionali dell italianità convenzionale il sentimentalismo sentimentalismo il facile scivolamento nel melodrammatico la lacrimosità lacrimosità seriale Notevole anche per i filosofi della privacy il modo in cui le vicende private vengono sottratte alla loro loro sfera specifica e proiettate in una dimensione spalancata spalancata al pubblico Ma l effetto più importante è che l Italia tribale tribale e l Italia dei media trovano una connessione nella figura sacerdotale di Raffa Molto meglio lei delle sue epigone comunque dalla Carrà ci si aspetta che asciugata la non troppo furtiva lagrima lagrima accolga mettiamo Ricky Martin e un dos tres !, musica latina qualche passo di danza con il prestigioso ospite che sarebbe una citazione dei bei dì e un esibizione dell orgoglio della sessantenne o quasi per la propria tenuta tenuta fisica Un po di giustificato fiatone e via con un altro altro caso umano umanissimo fin troppo umano Ci sarebbe da obiettare che sul set del riabbraccio mancano mancano le storie nere vale a dire le conclusioni cattive frustranti frustranti se non fosse che a questo proposito ci hanno pensato pensato le altre sciure del dolore e del problema in C è posta per te Maria De Filippi porta in scena casi insignificanti insignificanti eppure aperti a scioglimenti negativi ad agnizioni mancate ai rifiuti e alla scelta di sottrarsi all incontro fatale fatale proprio sul più bello quando si potrebbe piangere voluttuosamente e le facce che propone sono volti italiani appropriatamente dimessi e interclassisti riferibili a una tipica borghesia medio-bassa prontamente assimilabile alle categorie sociali che si suppone si mettano davanti alla alla tv il sabato sera Proprio la lentezza deliberata del ritmo della De Filippi le sue attese silenti le sue note basse e rauche sono fatte apposta per incrudelire sul turbamento delle vittime per accentuarne un singhiozzo per scavarne fuori delusioni e amarezze Si ha la sensazione talvolta che i protagonisti della trasmissione vengano posti al centro di una solitudine solitudine intollerabile la tv sembra aver prodotto un buco di dolore dolore o uno spessore sordo di esclusione per cui il figliol
L Italia della televisione 273 prodigo che vuole tornare o il marito separato e pentito ripudiato per la sua irresponsabile demenza da moglie e figlie si ritrovano per qualche istante interminabile in un imbuto cieco circondati dal silenzio dell intera audience sospesi in attesa di una catarsi che forse arriva forse no Mentre le storie costruite da Alda D Eusanio nei pomeriggi pomeriggi feriali erano interessanti non tanto per i casi in sé che apparivano generalmente insignificanti ovvie vicende sul filo della media turpitudine familista quanto per l immagine immagine che offrivano dei protagonisti Maschi magari fratelli che si sono disputati la stessa ragazza che adesso nessuno dei due vuole mentre lei sventata si dispiace degli equivoci equivoci in particolare della corsa in macchina con il fratello sbagliato e chiede al primo il fidanzato un chiarimento Perché lei look da estetista o da cameriera di pub o da operatrice in un piercing center se non in un atelier reiki in macchina o al motel con quell altro c è andata perché il fidanzato fidanzato si era preso la solita pausa di riflessione e quindi lei era in pieno turbamento psicologico e combattuta nei sentimenti bisognosa di protezione e presumibilmente anche anche di cedimento sentimentale surrogatorio Veri o manipolati che fossero i personaggi ciò che si notava notava era l esattezza teatralmente sociologica dei tipi convocati nello studio televisivo i maschi sembravano davvero antichi e feroci secondo lo schema codificato dall autorità di Gianni Boncompagni La loro immagine esteriore ricalcava con chiarezza modelli televisivi e calcistici calcistici ma i capelli cortissimi o platealmente lunghi le basette basette affilate e i tatuaggi qua e là e i braccialetti di cuoio o il Rolex o il Locman non riuscivano a nascondere uno sguardo o un indole sostanziale da stupratori da esemplari esemplari cresciuti nell asprezza delle periferie metropolitane e reduci da precari tirocini erotici e educazioni sentimentali anomiche nei casermoni dell edilizia popolare tirati su dalle amministrazioni di sinistra Sicché considerata l apparente larga diffusione di questa questa inadeguatezza affettiva e la comprensione complice di-
274 Post-italiani mostrata dai figuranti che nelle varie trasmissioni di questo questo genere fanno da pubblico e commentano e discutono con i protagonisti qualcuno potrebbe stupirsi che siano così così pochi i casi tremendi come quelli di una bella e piccola Desirée massacrata dal branco e che l hinterland delle aree industriali non produca sopraffazioni e crudeltà ben più numerose Ma per quieto vivere proprio per applicare utilmente il principio di rassicurazione anziché porsi interrogativi interrogativi troppo affilati sulla famosa anestesia etica delle giovani generazioni contemporanee conviene aspettare che scorrano i titoli di coda che la D Eusanio raccolga le sue carte e che gli eroi anonimi della realiticity escano dallo studio svicolando per infilarsi nella folla solitaria comunissimi comunissimi indistinguibili uguali fra gli uguali Le rivelazioni del revival Ma questo si dirà è il lato della televisione come catastrofe catastrofe fondata sul verificarsi previsto invocato e provocato provocato di eventi spesso minimali eppure a loro modo unici dotati di una struttura narrativa elementare che a un dato momento collassa in un dramma una rivelazione uno choc cognitivo Possono trasmettere significati ideologismi ideologismi schemi psichici perfino una stravolta visione della vita però in quanto tali devono essere sottoposti a una procedura di estrapolazione e di successiva messa a punto punto Anche se i valori del reality show sono impliciti nelle storie narrate per diventare modelli esigono un interpretazione interpretazione si può sottoscriverli ma bisogna individuarli e selezionarli In sé e per sé dire che la loro ideologia di fondo è l ideologia possibile dell intera società è una verità verità viziata dalla tautologia Invece è molto più interessante interessante cercare di stabilire se esiste una procedura sistematica una modalità attraverso la quale la televisione ha dato un contributo specifico e peculiare al diffondersi di un atteggiamento atteggiamento collettivo Sembrerebbe cioè sociologicamente più utile osservare se la tv ha imposto uno stile di pensie-
L Italia della televisione 275 ro una concezione di massima in cui le storie singole si stratificano in una storia e in un esperienza condivise Occorre una piccola premessa Anni fa non troppi la memoria era in larga misura un patrimonio individuale Soprattutto per ciò che riguarda l esperienza vissuta e il suo incrociarsi con l immaginario cioè lo spettacolo i film la pubblicità le canzoni la scarsità di documenti televisivi affidava il ricordo alle doti mnemoniche degli individui Chi aveva una sensibilità particolare per quei fenomeni anche minimi o irrilevanti che possiamo riunire sotto la dicitura dicitura generica di spettacolo non aveva tante possibilità di fruirne una volta che fossero scomparsi dalla programmazione programmazione Gran parte di questa memoria veniva coltivata in modo informale per esempio nelle conversazioni fra amici amici ogni frammento recuperato dal passato costituiva un oggetto prezioso che poteva essere scambiato in modo virtuale con lo stesso gusto con cui da bambini si confrontavano confrontavano le collezioni di figurine Se qualcuno cominciava con un doppio urrà per Nonna Sprint la vecchia ch è più forte di un bicchiere di gin …, toccava poi a tutti gli altri ricostruire ricostruire la canzoncina della Nonna del Corsaro nero L a- spetto lievemente elegiaco di questi scambi di memoria consisteva proprio nel loro essere volatili ogni volta condannati condannati a svanire con lo scioglimento della compagnia esaurite le libagioni sul far della notte Detto in sintesi per alcune generazioni il fascino a posteriori posteriori degli anni Sessanta nasce molto prima della loro documentabilità Alle storie di vita e ai coinvolgimenti politici si univa una nostalgia confessata per quegli strani oggetti della partecipazione emotiva che potevano trovare trovare il nome in un Carosello o nelle strofe di Dio è morto L eventuale commozione veniva sterilizzata dalla convinzione convinzione imbronciata che si trattasse per l appunto di canzonette canzonette e dall ironia che fungeva da rimedio esorcistico al sentimentalismo A cambiare in maniera definitiva questa modalità tecnica tecnica della memoria è proprio l irrompere in essa della tele-
276 Post-italiani visione Sono i primi programmi di nostalgia come Una rotonda sul mare di Red Ronnie a rendere disponibili in chiave di massa i giacimenti culturali e di riflesso autobiografici autobiografici dell era del primo centrosinistra o se si vuole nei dintorni del Sessantotto L aspetto più contraddittorio contraddittorio ma anche più sottilmente significativo di questa riscoperta riscoperta è che in quegli anni la musica italiana era largamente largamente snobbata dalle avanguardie giovanili dal momento che il trend era imposto dalla musica inglese gli Yardbirds i Them i Who i Troggs gli Hollies gli Animals e naturalmente naturalmente i Beatles e i Rolling Stones Che a distanza di trenta-quarant anni la televisione sia riuscita a rivelare l amore un po provinciale degli italiani per i complessi e i cantanti autoctoni costituisce una specie specie di confessione a suo modo plateale Perché mette allo scoperto che la correttezza progressista aveva l obbligo di schierarsi con l avanguardia beat internazionale e poi con il rock e il pop più tendenzioso mentre le masse allora celebratissime celebratissime politicamente seguivano il Cantagiro i Rokes i Nomadi i Corvi e l Equipe 84 E che gli stessi seguaci delle band ma allora nessuno le chiamava così inglesi hanno quasi fisiologicamente immagazzinato nel tempo ciò che si produceva e si consumava entro i confini italici ossia il kitsch in forma cantata nazionale e d importazione Il revival dice quindi qualcosa di molto sospetto sulla circolazione e l egemonia delle idee perlomeno di quelle musicali ed è un sospetto che cresce fino all imbarazzo se si ipotizza che il paradigma canzonettaro sia estendibile ad altri contesti più impegnativi belle le grandi lotte operaie operaie struggenti i picchetti all alba e il Marcuse sul comodino comodino ma ciò che in questo momento mi fa venire le lacrime lacrime agli occhi è il ricordo di un innamoramento fallito per un disguido a Viareggio sulle note di Fiori rosa fiori di pesco pesco E si capisce Scusa / credevo proprio che fossi sola / credevo non ci fosse nessuno con te …. In ogni caso ciò che forse non si poteva prevedere è che la cristallizzazione televisiva della nostalgia diventasse
L Italia della televisione 277 un genere fluviale in grado sia di auto-organizzarsi in programmi specifici dedicati a questa peculiare forma di modernariato sia di proporsi come formula parziale o riempitivo nell ambito delle trasmissioni-contenitore Con il tempo la deriva nostalgica è diventata inarrestabile inarrestabile e anche discretamente insopportabile Quasi nessun programma programma ne è rimasto immune L ondata revivalistica ha esondato nelle trasmissioni mattutine nell intrattenimento intrattenimento pomeridiano nelle prime serate Quasi sempre senza il minimo scrupolo filologico senza curiosità aggiuntive e con un intenzione in genere caciarona cori del pubblico stonature di gruppo i presentatori coinvolti nel clima finto-romantico finto-romantico Iva Zanicchi o Mara Venier lanciano un interprete che rifà inevitabilmente Lucio Battisti oppure Maurizio Vandelli che riproduce infallibilmente Maurizio Vandelli in un clima che scivola e sbanda via via verso l approssimazione dilettantistica la prestazione professionalmente professionalmente deplorevole E alla fine aleggia una specie di mestizia mestizia esito involontario di una sorta di commozione a comando comando ormai troppo replicata per essere credibile La rassicurazione in tal caso agisce nei confronti di un pubblico in via sommaria facilmente identificabile nel senso che i giovani di allora costituiscono la folla dei prepensionati prepensionati di adesso A questo segmento di audience la formula revivalistica offre il già sentito come una coperta confortevole e tiepida Nessuna sorpresa nessuno scarto rispetto a un sound mentale mixato ormai da almeno un trentennio Alla lunga la sensazione di fastidio è irrimediabile Tuttavia poiché l irritazione non contiene una valenza critica o euristica apprezzabile è più opportuno concentrarsi concentrarsi sull aspetto esplicitamente sociologico di questa tendenza Per un Michele Bovi che esercita la sua passione passione archeologica dando la caccia a frammenti rari e preziosi preziosi a quel mai più visto che è l unico sale del ricordo la tv della nostalgia da Paolo Limiti a Michele Cucuzza sembra comporre un universo simbolico adattato esatta-
278 Post-italiani mente sulla fisionomia socioculturale del pubblico di riferimento riferimento Si verifica così un effetto continuo di riflessi e rafforzamenti reciproci con la televisione che intensifica le aspettative psicologiche e sentimentali di quella fascia di spettatori il cui gradimento o la cui inerzia potenzia a sua volta proprio quel tipo di televisione Karaoke dall oltretomba Da tale punto di vista il caso della televisione di Paolo Limiti è una variante efferata di queste forme di ripescaggio ripescaggio Se lo si chiama trash bisogna sapere che è un trash che si guarda bene dal farsi nobilitare da un aura intellettuale intellettuale La riproducibilità tecnica dell opera e dell operetta in questo caso non ha nulla da spartire con Walter Benjamin Benjamin Aldo Grasso tumulò Limiti come il direttore di un karaoke dell oltretomba Ma con i suoi eventi al di sotto del cattivo gusto medio la tv di Limiti rappresenta a modo modo suo un fenomeno estremo e in quanto tale altamente significativo Nessun altro potrebbe allestire giorno per giorno una simile liturgia del revival con tutte quelle reliquie reliquie quei feticci quei reperti A fare il cerimoniere in studio con il suo pensiero unico unico messo a punto in decine di programmi lui evidentemente evidentemente si diverte A sessant anni dopo la gavetta il successo successo e alla fine il potere con trecento testi di canzoni alle spalle riesce ancora a scoppiettare in entusiasmi volonterosi volonterosi e in risate che dovrebbero essere contagiose I critici più generosi hanno detto che fa una tv pessima ma la fa bene Sarebbe meglio dire che la fa alla grande Conversa Conversa in inglese con gli ospiti traducendo freneticamente i propri superlativi unico grado dell aggettivo che riconosce riconosce e presentando con genuina felicità tutto ciò che ai suoi occhi risulta incredibile nella sua carica sentimentale sentimentale da Edith Piaf a Nilla Pizzi Ci può essere Joan Collins la cara vecchia perfida Alexis di Dynasty oppure Darlene Darlene Conley la favolosa cellulitica Sally Spectra elefantes-
L Italia della televisione 279 sa mangiauomini in Beautiful Lui le tratta come divinità divinità dell eros indifferente alle ingiurie del tempo alla mole al silicone Con la stessa partecipazione affettiva con cui si fa raccontare l autobiografia politicamente ed eroticamente trasgressiva di Sandra Milo o l onesto amore coniugale di Orietta Berti con il bravo Osvaldo Per una sorta di superiore cinismo o per fiuto speciale Limiti dà l impressione di condividere fino all ultimo i gusti del suo pubblico L Italia siamo noi I suoi idoli sono gli idoli delle attempate in studio con i loro mariti soddisfattissimi soddisfattissimi di gravare ora e per decenni sui conti dell Inps Ma lui è anche il pastore del suo gregge la guida che lo orienta lo indirizza lo richiama lo istruisce lo catechizza catechizza gli cita di traverso Proust Accanimento senile è stato detto ma potrebbe trattarsi di pedagogia nazionalpopolare nazionalpopolare distillata in tv familismo amorale mediatizzato identità identità nazionale coagulata dalla filosofia del rotocalco Infatti Limiti trasmette senso comune e strenui paradigmi paradigmi dell ovvio Una carriera quasi interamente radiotelevisiva radiotelevisiva gli ha conferito una sintonia metafisica o bernabeiana bernabeiana con quella platea che pensa i pensieri di tutti Quale sarà il più grande tenore vivente Ma Big Luciano naturalmente il supremo maestro Pavarotti E di conseguenza conseguenza il più grande soprano in circolazione Katia Ricciarelli Ricciarelli con un saluto al grande Pippo Salvo poi infilare una storia maggiore su Franco Corelli e di sbieco un episodio episodio minore su Pippo Barzizza Oppure su qualche vicenda vicenda della Callas di Meneghini di Toti Dal Monte Perché Perché la specialità di Limiti sono gli aneddoti Di qualsiasi cantante attore regista uomo di spettacolo scrittore poeta lui è in grado di estrarre dal repertorio un episodio episodio un fatterello una minuzia di vissuto Gli episodi sono sono in genere senza importanza ma anche questo serve a suggerire un tono di verità L Italia è indotta a pensare che se l onnisciente Limiti che ha conosciuto tutti e tutte racconta inezie vuol dire che non sta bluffando cioè non usurpa ruoli epici magari ha incontrato tante volte la po-
280 Post-italiani vera Dalida e la straordinaria Mina anche se insieme hanno solo preso un caffettino Come numero più oliato la rivelazione Voi non lo sapete non ci crederete adesso ve lo dico io ma questa canzone Mina non la voleva fare fare Perché a sentire Limiti non si poteva proporre un capolavoro alla Tigre che quella borbottava mamì e mamù e faceva le smorfie Poi i volonterosi la convincevano convincevano a non fare l impulsiva e lei ancorché recalcitrante entrava in studio e tirava giù alla prima prova un incisione incisione alla diotifulmini con i tecnici che alla fine singhiozzavano singhiozzavano per l emozione Singulti lacrime vere brividi autentici autentici Pelle d oca signori Ha poi un suo gusto archeologico che gli permette ogni tanto di estrarre qualche preziosità per stupire i criticonzi criticonzi ma lo sapete che a metà degli anni Venti la Fiat quando quando lanciò la 509 commissionò una marcetta pubblicitaria nientemeno che a Riccardo Zandonai Lui sì che lo sa e la fa eseguire dalla sua orchestra e dal cantante di giornata con l aria di dire adesso vi infliggo anche un po di cultura cultura E beccatevi una nota a piè pagina sulla Francesca da Rimini così sono sistemati anche i melomani che per caso passassero di lì con il telecomando Ma dove il professionismo di Limiti non ha rivali è nel repêchage dei minori della canzone italiana degli ultimi quarant anni Volete Donatello l efebo che cantava Malattia Malattia d amore e chissà dov era finito Eccolo qua con venti chili in più e il pizzetto machista da dragatore di balere E che ne dite di Tiziana Rivale che vinse a sorpresa il festival festival di Sanremo del 1983 e poi si disperse in California e uscì dal giro Pronti via la Rivale si piazza al centro dello studio per cantare a distesa camicetta di latex spacchi vertigo aria da material girl che si è lasciata un po andare andare ma insomma può anche piacere di più perché come sex symbol sembra piuttosto trattabile E insomma ci sono tutti e tutte miracolati e sacrificate Rita Pavone con l aria sempre incazzosissima verso il mondo della tv Mario Zelinotti che cantò con Little Tony
L Italia della televisione 281 Cuore matto per ripiombare rapidamente nell anonimato Anna Identici che dopo le sue storie tristissime è divenuta uguale a un istitutrice svizzera di quelle gelide e inflessibili inflessibili sul genere dei beati anni del castigo Gilda Giuliani che s impegna con caparbietà a dimostrare che se avesse avuto un briciolo di fortuna e di carisma in più poteva diventare diventare la Mireille Mathieu italiana Avete nella memoria qualcuno degli anni spensierati Da Limiti c è C è l idolo idolo incontrastato dei jukebox Betty Curtis c è il flebile Piero Filippini c è il cantante Dino ci sono i New Trolls o almeno ciò che ne resta e i Giganti e Piero Focaccia e la sfortunata Dora Moroni Per questo gli speciali di Limiti sono imperdibili Oltre a quello famoso su Mina ne ha fatti su Sanremo su Dalida Wanda Osiris Julio Iglesias la Lollobrigida Milly la Callas Callas Marilyn Monroe la Ricciarelli Lucio Battisti provocando provocando l ira dei fan battistiani sui newsgroup internettiani a causa della cifra monnezzara dello show e naturalmente naturalmente su Claudio Villa Già su quest ultimo può scatenarsi visto visto che ha in squadra la figlia naturale sentenze e ricorsi permettendo del reuccio Manuela Villa un po chiatta ma con certi lunghi guanti rossi che andrebbero bene per Jessica Jessica Rabbit e la Parietti in una serata esotica la quale si dedica dedica a impressionanti duetti virtuali con il genitore Claudio che canta da un aldilà in bianco e nero roba effettivamente da pelle d oca oppure se si è troppo sensibili da scongiuri immediati Un mito è un mito Con il suo sarcofago da cui estrae le spoglie mortali dello dello spettacolo del Novecento Limiti rappresenta l estremizzazione estremizzazione del formato famiglia È la faccia necrofila di un modello che ha trovato un altro interprete stavolta progressista in Fabio Fazio Il quale è un fantasista che ha smesso prestissimo di essere tale Ha smesso per ambizione ambizione perché pensava evidentemente a ragione di poter
282 Post-italiani fare di più e di meglio Oppure perché la desolazione quotidiana quotidiana dei programmi televisivi gli ha spalancato davanti opportunità imprevedibili Sta di fatto che l Italia dell intrattenimento intrattenimento ha perduto un imitatore e un comico di sicuro sicuro talento e si è trovata a tiro di telecomando un protagonista protagonista televisivo di inarrestabile successo almeno fino alle complicazioni insorte con La7 che lo hanno riempito di soldi e privato di programmi Come imitatore Fazio non era uno di quelli perfettini che rifanno sempre Celentano o Morandi No lui imitava gli inimitabili portando alla luce strati profondi di personalità o addirittura autentiche vocazioni camuffate dall incivilimento incivilimento il suo De Mita era un irpino agreste mitemente più vero del vero impasticciato in trappole inesorabili di dentali dentali e labiali quando impersonava Gianni Minà era un super-Minà super-Minà un flusso continuo e rauco di un mito e di un eroe Biagi diventava un inquisitore implacabilmente feroce feroce nei confronti dell intervistato-vittima crivellato dalle concatenazioni a mitraglia di un questionario senza domanda domanda d appello Ma la sua prova forse migliore fu la parodia parodia di Francesco Cossiga ai tempi del piccone un Cossiga Cossiga appena accennato due tocchi due frasi che aggrediva l interlocutore con domande tipo Ma lei l ha dato diritto costituzionale uno ?, infilando così in un solo colpo di spillo spillo le fissazioni giuridiche e accademiche dell ex presidente e la sua causticità demolitrice verso ripetenti insipienti e incompetenti Solo che a quei tempi Fazio era un comprimario ancora incerto su quale strada imboccare mentre in seguito è diventato diventato una star senza rivali liberato dall obbligo dell imitazione imitazione Anzi si è proposto come un impresario televisivo in proprio il costruttore di un codice un intercettatore di audience un creatore di consenso È riuscito a imporre l u- nanimismo la faziosità al di là delle fazioni e dello share Tutto ciò che ha toccato è diventato popolare o è ridiventato ridiventato simpatico È riuscito a dare uno stile e uno humour a Claudio Baglioni ha miracolato Orietta Berti facendone la
L Italia della televisione 283 regina padana del buonsenso ha portato allo stadio Gad Lerner con i bambini a sospirare per l Inter ha dato spazio a Teo Teocoli e ai suoi mimetismi travolgenti ha trasformato trasformato Paolo Brosio in un eccitato fumetto pop Eccetera Tutto ciò che è passato nelle edizioni classiche di Quelli che il calcio o tutto ciò che si è visto in Anima Anima mia e nell Ultimo valzer è diventato canonico e mitico mitico cioè una sottospecie degradata del mito compresi Sabina Ciuffini il cavallo Furia e l incredibile Hulk Forse soltanto Renzo Arbore gli è rimasto davanti come architetto architetto del consenso televisivo re dei tormentoni coniatore di un frasario collettivo dilagante e dilagato Ma nei suoi momenti migliori Fazio non si limita a giocare con le parole parole Piuttosto gioca con i personaggi che evoca illudendoli illudendoli di esistere E inoltre gioca con le cose con l oggettistica oggettistica anni Settanta accolta da gorgheggi di gioia e finta sorpresa con un occhio alle teorie sul trash e l altro al gusto gusto ironico-ma-non-troppo del revival Così facendo però tutti diventano pianeti e satelliti della sua cosmologia Lui con un gesto li trasforma in figurine figurine li anima e li fa muovere Nulla gli sembra precluso precluso dato che ormai ha messo a punto una formula infallibile infallibile nel suo teatrino gli spiritosi risultano spiritosissimi i cattivi sono caricature del cattivismo i buoni esaltazioni del buonismo e i mediocri diventano attori aurei della mediocrità Nel mondo alla Fazio i protagonisti interpretano interpretano un ruolo che miracolosamente si incastona nell nell intreccio complessivo Ciascuno è se stesso anzi una parodia parodia autistica di se stesso un surplus di identità che diviene personaggio Viene voglia di metterla di nuovo giù dura forse la sottile sottile pornografia del modernariato d archivio è il riflesso leggero dello sbandamento revisionista che anima l incerto incerto dibattito storiografico italiano Oggi probabilmente la televisione è la sola e vera riserva di memoria a disposizione disposizione dei post-italiani Mentre per forza di cose la discussione discussione sulla guerra civile si è impaludata dato che non è
284 Post-italiani possibile andare molto oltre il riconoscimento della buona fede dei giovani che per onore o per fraintendimento si arruolarono a Salò tocca ormai a Pippo Baudo mitologizzare mitologizzare in chiave televisiva il passato italiano Quando invita in studio Giampaolo Pansa a discutere con Marcello Veneziani Veneziani sulla Repubblica sociale la Carta di Verona e la Decima Decima Mas il dibattito sui figli dell Aquila e il comandante comandante Junio Valerio Borghese perde la sua pesantezza storica per divenire uno strumento di marketing televisivo televisivo suscitando così l amarcord anche dei vecchi missini che possono trovarsi idealmente riuniti nella rievocazione di ciò di cui finalmente si può tornare a parlare sottratto sottratto dopo più di mezzo secolo al silenzio ciellenista e resistenziale resistenziale alle convenzioni che hanno escluso una parte di storia di tragedia di militanza politica e alla fine di quote di auditel Il mito della pacificazione nazionale si proietta come immagine di quella Weltanschauung televisiva che omologa nello stesso genere narrativo i protagonisti maggiori maggiori e minori della storia e i telespettatori che rivedono senza più censure certe tranches di esistenza rimosse politicamente politicamente e di conseguenza accantonate culturalmente Sottratto al dramma fratricida della storia trasformato in show ciarliero Le donne non ci vogliono più bene perché portiamo la camicia nera vale più o meno e funziona funziona all incirca come Mi han detto che la mia generazione generazione ormai non crede oppure come la bomba proletaria e la fiaccola dell anarchia cantate da Francesco Guccini nella Locomotiva Il senso è che Dio è effettivamente morto ma che grazie a trovate di spettacolo il pubblico imploso nella sua privacy recupera una solidarietà narrativa da cui farsi coinvolgere emotivamente Il risultato è ottimale anzi senza scampo perché vi si mescolano in modo ultrafunzionale fattori generazionali ed elementi di spettacolarità facile La televisione è riuscita riuscita a costruire una dimensione mitica come ripetono tutti i conduttori e le conduttrici e quel mito rafforza l i- dentità del pubblico Di conseguenza il revival condiviso
L Italia della televisione 285 risulta l unico sistema emotivo sopravvissuto empiricamente empiricamente al naufragio non importa che comprima l universo simbolico dei teleutenti in una piattezza atemporale come come se il calendario dei sentimenti si fosse fermato per sempre Più grigi più patetici gli eroi del beat e del nazionalpopolare nazionalpopolare sono legati indissolubilmente a quel pubblico pubblico che li ha ritrovati nella mezza età Spettatori e cantanti cantanti saranno uguali a se stessi per l eternità televisiva gli uni che garantiscono agli altri reciprocamente in primo luogo di essere ancora vivi e poi di essere vivi insieme E ancora di provare le stesse emozioni Sullo sfondo immaginiamoci immaginiamoci Paola Barale che alza un accendino per suggellare suggellare l irripetibilità sentimentale dell Erlebnis Mara Venier Venier che con le gambe ad angolo accenna un twist dei bei tempi don Mazzi che batte il piede sbagliando il ritmo in attesa dell intervento di una delle principali canonizzazioni canonizzazioni di Enzo Biagi il cardinale Ersilio Tonini o dell apparizione apparizione colorata di Fabrizio Del Noce che testimonia l orgoglio orgoglio e l identità di Saxa Rubra L imitazione divenuta realtà Che la televisione fosse in primo luogo una produttrice di televisione era risultato chiaro non solo agli apocalittici della Scuola di Francoforte e a McLuhan o a Enrico Ghezzi Ghezzi Marco Giusti e Carlo Freccero ma anche ai campioni più istintivi della tv intelligente Con Quelli della notte e Indietro tutta Renzo Arbore aveva rivelato che tutto della televisione può essere trasformato in materiale processabile secondo le tecniche dell intrattenimento di massa il dibattito il tormentone il quiz il regolamento la pubblicità del Cacao Meravigliao la gara fra bande di concorrenti del Nord e del Sud le telefonate in diretta potevano potevano essere decostruiti e trattati come televisione allo stato puro evento elettronico permanente reso astratto e purificato desemantizzato fino alla più completa e nichilista nichilista assurdità
286 Post-italiani Già quando nell ultima storica puntata di Quelli della notte Paolo Guzzanti allora giornalista di successo telefonò telefonò in diretta spacciandosi per il presidente Pertini nessuno nessuno poteva immaginare che anni dopo Karol Wojtyla in persona avrebbe telefonato in diretta a Bruno Vespa quest quest ultimo turbato appena il giusto dall avvenimento e chi doveva chiamare Santoro ?) L imitazione è diventata realtà realtà Ci si stupisce soltanto se si prova ancora stupore nel prendere atto che davanti al papa hanno cantato non solo divi planetari come Bob Dylan e vedette nazionali come Franco Battiato e Adriano Celentano ma anche star sotto la soglia dello chic come Al Bano e Romina pace al loro matrimonio matrimonio e la famosa e formosa figlia di Claudio Villa Quindi anziché di una caduta tendenziale del saggio di qualità della tv si dovrebbe parlare di un appiattimento vistoso dei livelli di comunicazione e delle prestazioni in cui ciò che conta non è presentare delle performance significative significative bensì produrre un flusso di materiale televisivo televisivo qualsiasi Lo aveva intuito il solito Gianni Boncompagni costruendo costruendo trasmissioni del tutto autoreferenziali fatte di detriti televisivi da cui si coglieva un solo messaggio secondo secondo il quale è sbagliato dire che la tv riproduce la realtà ma nient affatto è l unica realtà che resta e che conta è la radiazione fossile del big bang comunicativo costellata di eventi disintegrati I suoi sono stati programmi seminali seminali come Non è la Rai senza pubblico vere macchine celibi di intrattenimento con le protagoniste teleguidate e ruoli intercambiabili a rotazione fra protagoniste e gregarie gregarie Dal tinello di casa per un aspirante Ambra Angiolini Angiolini era come guardare un acquario dove tutto era variopinto variopinto in apparenza spontaneo dove quelle coetanee sexy ma non troppo e belle ma non tanto da mortificare Le vogliamo carucce aveva teorizzato Boncompagni perché perché se sono eccessive poi non c è identificazione quelle virtuali compagne di scuola ridevano ballavano cantavano cantavano si entusiasmavano si commuovevano e versavano la-
L Italia della televisione 287 crimoni a turno le une per le altre il tutto ermeticamente sigillato sottovuoto spinto un formidabile produttore di esclusione reale e di accessibilità apparente non ci sono ma potrei esserci anch io E dunque chissà che emozione illudersi di essere là oltre lo schermo dentro le meraviglie meraviglie della scatola magica e che umiliante frustrazione non poterci essere con le magiche Pamela Deborah e Ilary e dover sopportare invece la noia della vita con papà mamma e il fratellino piccolo e lo strazio della scuola e dei professori che ovviamente non le capiscono Un Italia allo stato fluido Mentre Boncompagni avrebbe estremizzato la sua formula formula con quell apoteosi paranoica del nulla che era Macao Macao per poi moderarla con il cazzeggio-show di Chiambretti Chiambretti c è ci sarebbe voluto il talento decostruzionista di Ghezzi e Giusti per trarre le conseguenze definitive e inventare inventare Blob autentica e radicale televisione di televisione televisione L altra strada paradigmatica sarebbe stata quella del Grande Fratello cioè la costituzione sperimentale in vitro vitro di una microsocietà Rappresentativa questa microsocietà microsocietà E come no Il successo del programma fin dalla sua prima edizione italiana non è dato solo dall attesa prevedibile prevedibile di qualche minuetto erotico il registro principale della trasmissione è piuttosto quello del chiacchiericcio continuo In tal senso il selezionato campione di psicologie di questo esperimento etologico è risultato esemplare per le facce e i comportamenti ma soprattutto inarrivabile per la qualità del dialogo Quella capacità di parlare per ore di inezie di approfondire sfumature irrilevanti della propria condizione di analizzare stati d animo insignificanti era la sintesi esatta e insieme l epifania dei pensieri profondamente profondamente superficiali abissalmente epidermici in cui indulge l universale neoborghesia la bolla di ceto medio sradicato e labile considerata da Giuseppe De Rita il problema sociologico sociologico nazionale
288 Post-italiani Potrebbe apparire un semplice infantilismo questo lessico lessico familistico se non fosse che è la versione zombi della neolingua corrente nella quale si rivelano i più sbigottiti moti del cuore come accade in Stranamore appellandosi a una fraseologia del discorso amoroso in cui le emozioni costituiscono il centro postmogoliano dell educazione sentimentale sentimentale contemporanea E si parla di fare sesso come dicono ormai anche le bambine alludendo forse a una specie specie di oggettività cieca e cocciuta quasi si trattasse di una professionalità implicita che non richiede né poesie né romanzetti romanzetti rosa ma solo una tecnica Si esprimono così le commesse da telefilm e pure le concorrenti di Miss Italia che nel momento topico dell elezione finale della preferenza preferenza decisiva si rivolgono al pubblico per la captatio benevolentiae benevolentiae di rito dicendo Votatemi per come sono e non per come apparo subito dopo che i giurati ne hanno lodato irresponsabilmente irresponsabilmente la grande preparazione È un fluido l Italia televisiva in cui sono omogeneizzati ormai tutti gli atteggiamenti e i comportamenti di una società società che si è illusa di cambiare passando per dirlo in una formula dalla volgarità al trash e che quindi celebra se stessa stessa nei ludi dell etere sperimentando ogni giorno la propria postmodernità e nascondendo dietro le quinte di una fiction e di un talk show i propri arcaismi In quello sconfinato presente presente che è l orizzonte televisivo anche gli italiani provano finalmente a essere eterni sempre dalla parte dell ultimo ritrovato ritrovato intellettuale di massa fedeli e conformi al tabù individuale individuale e collettivo dell assenza di tabù Appena spenta la televisione ricomincia identica domani E anche l Italia la post-Italia domani riapre
Ringraziamenti Molte persone mi hanno aiutato a scrivere questo libro spesso senza sapere di avermi offerto un aiuto Lo dedico a chi mi ha regalato qualcosa A ognuno di loro basterà poco per trovare la traccia di una conversazione di un idea di una parola Desidero ringraziare in modo più diretto coloro che si sono soffermati a leggere queste pagine pagine quando erano ancora in embrione Giuseppe Berta e Ugo Berti Arnoaldi sono stati i primi lettori Al primo sono grato per la generosità generosità dei suoi incoraggiamenti confesso che mi ha dato fiducia e sicurezza sicurezza il pensiero che la sua mentalità critica potesse commentare benevolmente benevolmente anche i miei tentativi iniziali al secondo devo molto per il puntiglio sereno con cui come di consueto ha commentato i passi che non lo convincevano Giulio Anselmi ha partecipato non sempre sempre a sua insaputa a ogni momento della stesura Roberto Bertinetti ritroverà l eco di qualche discussione politica e non solo politica A Beppe Cottafavi ho inflitto la fatica di letture successive in cui ogni versione migliorava troppo lentamente la precedente Come in altre occasioni Leo Turrini è il destinatario di gran parte di queste mie riflessioni riflessioni Ognuno di noi ha un interlocutore rispetto al quale misura idealmente ciò che scrive la mia fortuna è di avere un amico come lui A tutti gli altri miei amici e alle mie amiche un grazie per la pazienza pazienza con cui mi hanno sopportato certe sere mentre io naturalmente naturalmente pensavo al mio libro
Indice dei nomi
Adornato Ferdinando 234 247 Adorno Theodor Wiesengrund 8 84 135 181 Agnelli famiglia 224 Agnelli Gianni 33 71 212 217 224- 225 252 Agnoletto Vittorio 148 Agostino Aurelio santo 268 Agrippa Menenio 88 Al Bano Albano Carrisi 286 Alberoni Francesco 9 17 Alemanno Gianni 88 104 Allen Woody 176 Almirante Giorgio 109 Altan Carlo Tullio 129 145 Amadeus Amedeo Sebastiani 264 Amato Giuliano 6 57 185 252 256 Amendola Giovanni 8 114 205 Andenna Ettore 245 Andreatta Beniamino 14 29-30 64 83 172 Andreotti Giulio 39 41 49 52 73 Angiolini Ambra 286 Angius Gavino 127 Annunziata Lucia 148 238 245 Anselmi Michele 246 Antonicelli Franco 224 Antonioni Michelangelo 128 Apicella Mariano 34 Arbasino Alberto 170 192-193 200 256 Arbore Renzo 200 208 283 285 Arendt Hannah 196 Aron Raymond 158 176 Arrow Kenneth 268 Artoni Anna Maria 102 Asor Rosa Alberto 62 156 199 Badoglio Pietro 181 Baffi Paolo 73 Baget Bozzo Gianni 64 93 112 179 254 Baglioni Claudio 282 Bagnasco Arnaldo 133 171 Baldassarre Antonio 132 Bandiera Irma 64 Banfield Edward 31 95 Barale Paola 261 285 Barber Benjamin 196 Baricco Alessandro 189-191 197-198 Bartali Gino 187 Barth Karl 27 Barthes Roland 166 Barzizza Pippo 279 Basinger Kim 10 Bassolino Antonio 24 Battiato Franco 286 Battisti Lucio 200 255 277 281 Baudo Pippo 134 196 259 279 284 Baudrillard Jean 166 201 Bauman Zygmunt 133 196 Beck Ulrich 133 143 196 Beckett Samuel 19 Belillo Katia 252 Belpietro Maurizio 247 Benigni Roberto 130 133-136 195 241 271 Benjamin Walter 278 Benni Stefano 200 Benvenuto Sergio 40 Berlinguer Enrico 11 61 64 116 133 205 Berlusconi Silvio 26 33-34 36 38 42 55-57 59 62 69 77 80-82 85 86-87 92-98 100 103-104 111 113 117 128 134 140 142 145 150 157 179-180
294 Post-italiani 200 205-206 209-211 214-215 221 222 224-225 228-229 231 238-240 244 246-248 251 253 269 Berlusconi Veronica 42 Bernabei Ettore 39 Bernasconi Carlo 34 Bernhard Thomas 170 Bersani Pier Luigi 44 124 Berti Orietta 279 282 Bertinotti Fausto 113 117 140 144 149 Bertolucci Bernardo 166 195 Bertolucci Giuseppe 133 Bettiza Enzo 63 Biagi Enzo 27 209 253 282 285 Biagi Marco 37 Bianco Pialuisa 246 Bin Laden Osama 144 203 250 Bismarck Otto von 54 Blair Tony 11 33 36 Blanc Giuseppe 146 Bloch Ernst 122 161 Boato Marco 206 Bobbio Norberto 39 61 76 82 144- 147 156 168 186 235 242 Bocca Giorgio 15 54 82 209 220 256- 257 Bocelli Andrea 245 Boldi Massimo 132 Bollati Giulio 61 Bonaga Stefano 259 Boncompagni Gianni 19-22 29 273 286 287 Bongiorno Mike 199 264 265 Boniver Margherita 84 Booth Luce Claire 176 Boralevi Antonella 187 Borghese Junio Valerio 284 Borghezio Mario 85 Boringhieri Paolo 168 Borrelli Francesco Saverio 90 131 Bosetti Giancarlo 173 Bossi Eridano 84 Bossi Umberto 59 82-87 104 142 185 Bovi Michele 277 Braudel Fernand 122 161 Brera Gianni 200 Briatore Flavio 43 79 Brosio Manlio 52 Brosio Paolo 283 Bruno Giordano 187 Burt Clarissa 250 Bush George W ., 131 238 Busi Aldo 251 Buttafuoco Pietrangelo 33 91 146 208- 209 243 Buttiglione Rocco 185 Cacciari Massimo 11 42 166 170 264 Calà Jerry 154 Calasso Roberto 167-168 170 Caldarone Nicola 104 Califano Franco 251 Callas Maria 279 281 Callieri Carlo 33 Calvino Italo 168 Camilleri Andrea 192 197-198 Campbell Naomi 79 Camporesi Piero 122 161 Capanna Mario 11 Capra Fritjof 169 Carioti Antonio 82 Carli Guido 6 52 Carlisi Olimpia 134 Carlo V imperatore del Sacro Romano Romano Impero 14 Carnap Rudolf 172 Carrà Raffaella 132 134 196 271-272 Casarini Luca 148 Casini Pier Ferdinando 38 84 185 Castro Fidel 126 Cattaneo Carlo 84 Cavallari Alberto 14 Cavalli Alessandro 133 Cavazza Fabio Luca 172 Caviglia Norberto 146 Cavour Camillo Benso conte di 187 Ceccarelli Filippo 226 Ceccarelli Francesco 194 Cecchi Gori Mario 260-261 Celentano Adriano 196 282 286 Cerami Vincenzo 134 Ceserani Remo 162 Chatwin Bruce 170 Chiambretti Pietro 251 287 Chiari Walter 63
Indice dei nomi 295 Chiesa Mario 72 Ciampi Carlo Azeglio 57 96 132 188 236 Cioran Émile 169-170 Cipolla Carlo M ., 200 Cirino Pomicino Paolo 39 Citati Pietro 48 Ciuffini Sabina 283 Clausewitz Karl von 181 Cocciante Riccardo 270 Cocker Joe 10 Coelho Paulo 189 Cofferati Sergio 136 142 149-150 259 Colaninno Roberto 74 125 Colette Sidonie-Gabrielle 169 Colli Giorgio 167 Collins Joan 278 Colombo Furio 136 142 246 Confalonieri Fedele 34 55 Conley Darlene 278 Contini Gianfranco 194 Cooper David 8 28 Coppi Fausto 187 Corbetta Piergiorgio 93-95 Cordero Franco 100-101 150 222-223 Corelli Franco 279 Cossiga Francesco 39 41 91 127 218- 219 282 Costanzo Maurizio 132 141 196 249 251 253 Craxi Bettino 41 53 60 63-64 67 80 205 216 225 234 245 Crepet Paolo 251 Crespi famiglia 63 Croce Benedetto 169 Cuccia Enrico 39 43 53 171 Cucuzza Michele 277 Curtis Betty Roberta Corti 281 D Agostino Roberto 40 80 168 D Alema Massimo 40 74 85 91 95 101 120-121 124 126-127 129 142 145 179 209 218-219 230 247 253 259 D Amato Antonio 33 97 D Annunzio Gabriele 88 D Eusanio Alda 270 273-274 D Orsi Angelo 147 186 242 Dal Monte Toti 279 Dalida Iolanda Cristina Gigliotti 280- 281 Dallara Tony Antonio Lardera 261 Dandini Serena 201 Dante Alighieri 134 136 Darnton Robert 169 Dávila Nicolás Gómez 169 Davis Angela 8 Deaglio Enrico 205 De Benedetti Carlo 33 40 71 Debenedetti Franco 142 245 De Bortoli Ferruccio 41 223 228 237- 238 241 De Carlo Andrea 197-198 De Federicis Lidia 162 De Felice Renzo 39 53 180 182 197- 198 235 De Filippi Maria 132 272 De Filippo Peppino 190 200 De Gasperi Alcide 48-51 80 De Gasperi suor Lucia 49 De Gaulle Charles 182 De Gregori Francesco 197 Del Debbio Paolo 179 247 Deleuze Gilles 28 Della Mea Ivan 65 Della Valle Diego 40 207 Dell Olio Anselma 250 Dell Utri Marcello 34 Del Noce Fabrizio 196 285 De Michelis Gianni 63 De Mita Ciriaco 80 217 282 De Nardo Erika 26 De Quincey Thomas 169 De Rita Giuseppe 226 287 De Sica Christian 154 Diaco Pierluigi 208 Diamanti Ilvo 171 221-223 Diana Lady Diana Frances Spencer 256 Dino Eugenio Zambelli 281 Di Pietro Antonio 41 73 205 Di Vittorio Giuseppe 24 Donat Cattin Carlo 73 Donatello Giuliano Illiani 280 Donzelli Carmine 145 148 Dossetti Giuseppe 49
296 Post-italiani Dotto Giancarlo 261 Duby Georges 122 161 Dumont Louis 169 Dylan Bob 196 286 Eco Umberto 50 166 192 200 237 268 Einaudi Giulio 165 168 183 199 Einaudi Luigi 51 Ejzen & tein Sergej Michajlovic 108 Elias Norbert 41 Elkann Alain 245 Ellekappa Laura Pellegrini 145 Endrigo Sergio 183 Escobar Roberto 199 Evangelisti Franco 73 Evangelisti Giovanni 172 Evola Julius 88 Falchi Anna 250 Falck famiglia 63 Faletti Giorgio 197-198 Fallaci Oriana 144 197 213 237 254 Fanfani Amintore 5 49 52-53 Fanon Frantz 8 159 Faraone Mennella Marilù 76 Fassino Piero 130 142 149 Favaro Omar 26 Fazio Fabio 281-283 Febvre Lucien 161 Fede Emilio 34 56 80 214 Fellini Federico 128 Feltri Vittorio 223 247 Feltrinelli Giangiacomo 168 Ferilli Sabrina 251 Ferrara Giuliano 21-22 39-40 66-67 135 146 168 203-211 214 218 231 241-247 251 Ferrigolo Alberto 218 222 Filippini Piero 281 Fini Gianfranco 10 33 58-59 87-92 142 145 185 Fo Dario 11 126 Foà Luciano 168 Foa Renzo 246 Foa Vittorio 61 82 141 146 Focaccia Piero 281 Folena Pietro 127 142 Folli Stefano 41 241 Follini Marco 47 50 Formica Rino 64 Foucault Michel 28 Franchi Paolo 199 238 Freccero Carlo 285 Freda Franco 243 Fregoli Leopoldo 157 Freud Sigmund 28 Friedman Milton 69 120 133 Fuà Giorgio 62 171 Furet François 123 Fussell Paul 172 Gabbana Stefano 75 Galli Carlo 262 Galli Giorgio 53 Galliani Adriano 34 Galli della Loggia Ernesto 7 61-62 165 173-180 184 186-188 199 211-213 228 232-236 239 241 245 256 Galtieri Leopoldo Fortunato 110 Ganz Bruno 154 Garboli Cesare 167 Gardini Raul 71-72 Garelli Franco 19 26 Gasparri Maurizio 132 140 182 Gassman Vittorio 200 Gawronski Jas 245 Geertz Clifford 169 265 Gentile Giovanni 88 181 Ghedini Nicolò 128 Ghezzi Enrico 249 285 287 Ghirelli Antonio 205 Giannetta Rosa 17 Giannini Massimo Severo 234 Giddens Anthony 36 166 Ginsborg Paul 131 Ginzburg Carlo 122 156 161 Gioberti Vincenzo 84 Giolitti Antonio 61 Giordano Michele 24 Girard René 166 Giuliani Gilda 281 Giunta Claudio 194 Giusti Marco 249 285 287 Gnocchi Gene Eugenio Ghiozzi 140 Gnutti Emilio 125 Gobetti Piero 187
Indice dei nomi 297 Golino Enzo 197 Goretti Maria 64 Gorrieri Ermanno 76 180 Gotti John 261 Gramaglia Mariella 60 Gramsci Antonio 11 88 141 Grant Hugh 156 Grasso Aldo 197 253 271 278 Green Al 156 Gronchi Giovanni 32 49 Guattari Félix 11 28 Guccini Francesco 135 284 Guevara de la Serna Ernesto detto Che 8 43 159 Guzzanti Corrado 126 200-201 Guzzanti Paolo 246 286 Habermas Jürgen 11 Hamilton William 84 Hayek Friedrich August von 8 Heidegger Martin 11 264 Heilmann Luigi 194 Hesse Hermann 169 Hillman James 161 169 Hirschman Albert 18 Ho Chi Minh Nguyen Tat Tan 11 Hofstadter Douglas R ., 169 Horkheimer Max 8 Huntington Samuel 196 Identici Anna 281 Iglesias Julio 281 Illich Ivan 8 28 Inardi Massimo 265 Ingrao Pietro 4 8 Ingrassia Ciccio 199 Isnenghi Mario 211 213 239 243 Isotta Paolo 23 Jannuzzi Lino 207 245 Jemolo Arturo Carlo 48 Jnifen Afef 76 254 Johnson Lyndon Baines 196 Jonas Hans 166 Jung Carl Gustav 28 Kelsen Hans 8 Keynes John Maynard 57 Koestler Arthur 175 Kohl Helmut 11 Kraus Karl 169-170 Kruscev Nikita Sergeevic 4 50 Kundera Milan 168 La Malfa Ugo 52 216 La Rosa Anna 145 La Rosa Marina 264 La Russa Ignazio 44 138 145 Lacan Jacques 28 Laing Ronald David 8 28 Lambert Christopher 259 Landgrebe Ludwig 172 Langone Camillo 208 242 Lanza Cesare 40 Lauren Ralph 75 Le Carré John 245 Le Goff Jacques 122 161 Le Pen Jean-Marie 90 Le Roy Ladurie Emmanuel 122 161 Lenin Nikolaj Vladimir Il ic Ul janov 8 11 Lerner Gad 219 242 283 Letta Gianni 34 59 Ligresti Salvatore 224 228 Liguori Paolo 246 Limiti Paolo 277-281 Lisi Virna 155 Littizzetto Luciana 198 Little Tony Antonio Ciacci 280 Lollobrigida Gina 281 Lombardi Riccardo 4 Lombardo Radice Marco 9 Longanesi Leo 92 Longari Giuliana 265 Longhi Roberto 194 Loren Sophia Sofia Scicolone 133 Lorenz Konrad 169 Lucentini Franco 168 Luhmann Niklas 11 Luttwak Edward 250 Luzzatto Sergio 198 Lyotard Jean-François 201 Maccanico Antonio 199 Machiavelli Niccolò 36 McLuhan Herbert Marshall 285
298 Post-italiani Mafai Miriam 141 Maglie Maria Giovanna 135 Malagodi Giovanni 52 54 Malaparte Curzio Kurt Suckert 199 Malcolm X Malcom Little 8 Malgioglio Cristiano 132 Maltese Curzio 218 220-221 Mancini Federico 172 Mandela Nelson 111 Manganelli Giorgio 135 Manzella Andrea 199 Mao Tse-tung 11 Márai Sándor 170 Maranghi Vincenzo 33 Marcegaglia Emma 75 102 Marcenaro Andrea 246 Marcuse Herbert 84,158-160 Marinetti Filippo Tommaso 88 Marini Giovanna 108 Marini Valeria 258-260 265 Maroni Roberto 59 185 Martelli Claudio 63 205 Martello Alessandro 103-104 Martin Dean 55 Martin Ricky 272 Martinazzoli Mino 57 Martini Carlo Maria 33 72 86 Martino Antonio 75 133 185 Marx Karl 112 Marzano Antonio 133 Maso Pietro 26 Mastronardi Lucio 54 Mathieu Mireille 281 Mattei Enrico 54 203 Matteucci Nicola 172 Matthau Walter 135 Mauro Ezio 217-221 237 Mazzi Antonio don 285 Meneghello Luigi 192 Mentana Enrico 210 Merton Robert King 172 Merz Alessia 250 Messori Vittorio 25-26 Micciché Gianfranco 103-105 145 Michelini Arturo 54 Michels Roberto 88 Mieli Paolo 39 121 148 223 226-227 232 239-241 Miglio Gianfranco 59 82 84 185 Milani Lorenzo don 160 Milly Carla Mignone 281 Milo Sandra 63 279 Mimun Clemente 210 Mina Anna Maria Mazzini 196 200 266 280-281 Minà Giovanni 282 Minniti Marco 74-75 Minogue Kylie 143 Minoli Giovanni 23 Minot Susan 195 Mises Ludwig von 8 Mishima Yukio 28 Missiroli Mario 203 Modugno Domenico 200 Mogol Giulio Rapetti 197 255 Monroe Marilyn 281 Montanelli Indro 51 198-200 215-216 233 Montezemolo Luca Cordero di 40 207 Montinari Mazzino 167 Montini Giovanni Battista 160 Morandi Gianni 282 Morando Antonio Enrico 142 Moratti Letizia 75 185 Moravia Alberto 183 194 Moretti Nanni 128-130 144 150 Moro Aldo 5 52-53 103 108 219 Moro Tommaso santo 103 Moroni Dora 281 Mosca Gaetano 88 Mosse George L ., 172 Muccino Gabriele 29 153 252 Mughini Giampiero 245 Munch Edvard 104 Mussi Fabio 127 142 Mussolini Alessandra 138 252 266 Mussolini Benito 32-33 39 48 58 90 92 142 146 182 187 198-199 235 Nabokov Vladimir 170 Negri Toni 6 Nenni Pietro 4-5 33 47 52-53 149 Neruda Pablo Neftalí Ricardo Reyers Basoalto 111 Nesta Alessandro 92
Indice dei nomi 299 Nietzsche Friedrich 167 259 Nobécourt Jacques 50 Nozick Robert 172 Occhetto Achille 11 57 111-113 Offe Claus 11 Ortega y Gasset José 257 Osiris Wanda 281 Ostellino Piero 228 237 Otelma mago 251 Ottone Piero 53 203 Pacelli Eugenio 49 176 Padellaro Antonio 142 246 Pajetta Giancarlo 204 Palombelli Barbara 42 252 258 Panatta Adriano 256 Panebianco Angelo 173 215 228 231- 232 236 Panella Pasquale 197 Pannella Marco 8 Pannunzio Mario 207 Pansa Giampaolo 66 247 284 Paola e Chiara 143 Paoli Gino 197 Paolozzi Letizia 246 Papini Giovanni 88 Pardi Francesco detto Pancho 131 Pareto Vilfredo 84 88 Parietti Alba 20 250 258-261 265 281 Parisi Arturo 30-31 Parsons Talcott 172 Pasolini Pier Paolo 183 256 Paterlini Osvaldo 279 Pavarotti Luciano 279 Pavese Cesare 168 Pavone Rita 280 Pecorella Gaetano 128 157-158 Pellizza da Volpedo Giuseppe 80 Pera Marcello 164 173-175 206 Peron Evita 260 Pertini Sandro 286 Pétain Henri-Philippe-Omer 182 Petri Elio 6 Petrini Carlo 139 Piaf Edith 278 Pieraccioni Leonardo 156 Pinochet Augusto 110 Pio da Pietrelcina padre 23-24 57 Piovanelli Desirée 21 274 Pirani Mario 221 Pirelli famiglia 63 Pirsig Robert 170 Pistolini Stefano 19 Pivetti Irene 25 Pizzi Nilla 278 Platinette Mauro Coruzzi 251 Platone 164 175 182 Plevani Cristina 264 Ponchiroli Daniele 168 Popper Karl 8 173-174 185 Power Romina 286 Pozzi Giovanni 194 Pozzi Moana 64 Presley Elvis 261 Previti Cesare 128 209 244 Prezzolini Giuseppe 88 Prodi Romano 96 125-127 171-172 179 200 214 218 225 230 269 Profumo Alessandro 33 Proietti Gigi 200 Proust Marcel 279 Quant Mary 75 Quaroni Pietro 52-53 Quino Joaquin Salvador Lavado 78 Raimondi Ezio 194 Rame Franca 126 Rasmussen Anders Fogh 42 Raspelli Edoardo 139 Rauti Pino 10 Ravera Lidia 9 Rawls John 172 Reagan Ronald 9 59 63 79 Red Ronnie Gabriele Ansaloni 276 Reich Wilhelm 28 Rensi Giuseppe 88 Revelli Marco 137 Ricci Antonio 20 Ricciarelli Katia 279 281 Richler Mordecai 168 209 241 Ricolfi Luca 19 Ricossa Sergio 75 120 Riker William 268 Rinaldi Claudio 247
300 Post-italiani Rivaldo Vitor Borba Ferreira 143 Rivale Tiziana 280 Roberts Julia 156 Rodotà Maria Laura 210 Romano Ruggiero 166 Romano Sergio 215 228-230 232 236 239 Romeo Rosario 53 Romiti Cesare 33 39 42 225 Romolo Augustolo imperatore romano romano 162 Ronaldo Luis Nazario de Lima 75 143 Ronchey Alberto 8 238 Roosevelt Eleanor 209 Rossella Carlo 40 208 238 242 245 Rossi Guido 72 74 Rossi Nicola 142 Rossi Vasco 19 194 200 Rossini Stefania 20 Roth Joseph 168 Rourke Mickey 10 Rovatti Pier Aldo 166 Ruffo Melba 210 Ruggiero Renato 33 225 Ruini Camillo cardinale 33 86 125 Rusconi Gian Enrico 88 166 177 180- 181 184 186 188 242 Rutelli famiglia 252 Rutelli Francesco 130 137 149 252 Sacerdoti Gilberto 194 Salvati Michele 6 66 133 136 171- 172 Salvi Cesare 127 142 Santanché Daniela 42 138 145 Santillana Giorgio de 169 Santoro Michele 132 248 252-253 286 Saraceno Pasquale 54 Saragat Giuseppe 53 80 Sartori Giovanni 173 228 237 Sartre Jean-Paul 158 Satta Salvatore 177 Scajola Claudio 36 Scalfari Eugenio 52 57 203 207 209 216-217 220 245-246 Scargill Arthur 65 Scelba Mario 50 Schillaci Totò 255 Schmitt Carl 11 88 166 196 Schneider Maria 63 Schnitzler Arthur 168 Sciascia Leonardo 170 Sciolla Loredana 19 Scoppola Pietro 185 Scotti Gerry 264 Segni Mario 57 Sen Amartya 133 143 196 Serra Michele 26 103 143-145 Sgarbi Vittorio 251 Shakespeare William 33 194 Sinatra Frank 55 Sindona Michele 53 Socci Antonio 136 247 253 Soffici Ardengo 88 Sofri Adriano 61 63 149 205 244 Sogno Edgardo 180 Soldini Silvio 153 Soncini Guia 208 243 Sordi Alberto 128 271 Spears Britney 143 Spielberg Steven 135 Spinelli Altiero 211 Spinelli Barbara 211-213 Spirito Ugo 88 Springsteen Bruce 126 143 Sraffa Piero 65 Staino Sergio 145 Stalin Iosif Visarionovic D = uga & vili 80 175 182 Stella Gian Antonio 39 238 Storace Francesco 88-89 182 Sturzo Luigi 49 80 88 178 Tabucchi Antonio 136 Tamaro Susanna 189 191 197-198 Tambroni Fernando 50 Taormina Carlo 128 260 Taricone Pietro 264 Tatò Franco 33 Teocoli Teo 283 Thatcher Margaret Hilda 9 33 65 Tilgher Adriano 88 Togliatti Palmiro 4 49 52 114 136 Tognazzi Ugo 156
Indice dei nomi 301 Tommaso d Aquino santo 268 Tondelli Pier Vittorio 19 Tonini Ersilio 136 285 Torres Camilo 8 Tortora Enzo 260 Totò Antonio De Curtis 199-200 Tremaglia Mirko 89 Tremonti Giulio 35 87-88 97 104 147 185 238 Tronchetti Provera Marco 42 Tronti Mario 66 Turi Gabriele 211 Urbani Giuliano 229 Vaccarella Fabrizia 128 Valentini Giovanni 219 Valiani Leo 53 Valletta Vittorio 53 Vandelli Maurizio 277 Vanzina Carlo ed Enrico 43 153-154 193 Vattimo Gianni 134 142 166 Veca Salvatore 172 Velardi Claudio 74-75 Veltroni Walter 114 126-127 142 Venditti Antonello 200-201 255 Veneziani Marcello 91 247 284 Venier Mara 43 210 249-250 277 285 Ventura Simona 140 Verdi Giuseppe 187 Vertone Saverio 205 Vespa Bruno 39 96 140 196 210 248 250 253 256 286 Vialli Gianluca 75 Vianello Raimondo 156 Videla Jorge Rafael 110 Villa Claudio 281 Villa Manuela 281 286 Villaggio Paolo 108 Violante Luciano 127 142 Virzì Paolo 153 Visco Vincenzo 35 52-53 123 Visconti Luchino 128 183 Vitali Alvaro 166 Vivarelli Roberto 242 Volponi Paolo 183 Wagner Richard 176 Waleed Al 96 210 Warhol Andy Andrew Warhola 210 Weber Max 84 91 165 Wilder Billy 135 Wojtyla Karol 91 134 176 286 Zamagni Stefano 179 Zanda Luigi 148 Zandonai Riccardo 280 Zangheri Renato 110 Zanicchi Iva 251 277 Zelinotti Mario 280 Zidane Zinedine 92 Zoff Dino 92 Zucconi Vittorio 59