gli articoli L'Espresso/

Il salottino batte il talk show

31/05/2007

Il programma "Confronti" va in onda su Raidue il venerdì alle 23.35. Ne sono autori Gigi Moncalvo e Daniele Renzoni. Moncalvo è anche il conduttore in studio; la regia è di Lorena Sardi. Ci voleva poco a capire che il format del confronto a due è tornato a essere competitivo, e per una ragione molto semplice. Vale a dire che il talk show, politico o no, risulta ormai impervio e ostico per il pubblico, a causa del grande casino, le voci che si sovrappongono, i temi che si replicano, le liti che si riproducono, le facce che si incacchiano, i ditini che si alzano. Mentre il confronto semplificato, ridotto all’osso, con solo due contendenti su un tema, può risultare ancora attraente. Nelle ultime puntate, si sono visti i "confronti" tra Vittorio Sgarbi e Gianni Vattimo, Piero Sansonetti e Pietrangelo Buttafuoco, Marco Travaglio e Filippo Facci, Vittorio Feltri e Ferruccio de Bortoli. Da qualche settimana è stata introdotta una rubrica fissa, l’editoriale doppio ancora di Sgarbi e Vattimo. Nella sedicesima puntata della serie, andata in onda il 18 maggio, i protagonisti erano la scrittrice Barbara Alberti e il direttore di "Libero" Vittorio Feltri. L’argomento della settimana era un’offerta veramente speciale, perché riguardava gli sviluppi recenti della vicenda legata a Fabrizio Corona e Lapo Elkann, quest’ultimo intervistato in una improbabile mise con occhialoni che devono essere quelli disegnati da lui, perché nessun altro li disegnerebbe così (comunque il caso in questione riguardava una storia di video, ricatti veri o presunti, alla Fiat o agli Elkann, roba da niente, insomma, pura normalità italiano contemporanea). La scrittrice Alberti, che una volta sembrava percorsa dai furori, con gli anni è diventata una donna di grandissimo buon senso, nascosto dietro una parlantina a raffica e apparenti concessioni all’iperbole. Feltri invece, come si sa, riesce sempre a trovare la visione più realistica anche di fronte ai complotti più fantasiosi: «Un complotto contro Lapo Elkann? Chi, quando, come, dove? E perché? A chi conveniva?». Nel frattempo Moncalvo conduceva con moderazione e competenza, come uno zio di quelli di una volta davanti al caminetto, come in una buona chiacchierata serale. Vabbé, non sarà tv così innovativa, ma una volta tanto, in mancanza di altri capolavori, va bene il salottino. Purché adesso a Moncalvo e compagnia non venga voglia di attizzare litigi e risse.

Facebook Twitter Google Email Email