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Salvate il soldato Garibaldi

08/02/2007

Garibaldi è stato ferito? Ricorda Antonio Scurati in un articolo sulla "Stampa" che oggi le fiction televisive fungono da «pratiche interpretative» in senso antropologico, «sono cioè forme di creazione simbolica e narrativa mediante le quali in ogni epoca gli esseri umani hanno espresso la propria visione del mondo e dato un senso alla vita quotidiana». Scurati si riferisce alla «grande serialità americana degli ultimi decenni», che ha prodotto "Twin Peaks", "Band of Brothers", "C.S.I.". L’intervento nasceva dalle polemiche suscitate dalla fiction risorgimentale "Eravamo solo Mille", ma può essere accostato agli ulteriori dibattiti che hanno accolto "Exodus", che narra la vicenda di Ada e Enzo Sereni, ebrei italiani che emigrarono in Palestina nel 1927. Nel primo caso, Scurati sosteneva che la fiction garibaldina, nel nome di un intrattenimento «sciatto, dozzinale, impreciso e infedele», non era riuscita a evocare nessun elemento mitico, o epico, facendo così del Risorgimento un fumettino senza pretese; mentre verso "Exodus" vale la critica tutta politica di avere oscurato, o «appena sfiorato» (come accusa su "l’Unità" Alon Confino, nipote in linea diretta di Enzo e Ada) il fatto che «uno dei moventi fondamentali delle azioni dei Sereni era l’antifascismo». Gli autori si difendono, la discussione si approfondisce. Il regista di "Eravamo solo Mille", Stefano Reali, contesta con puntiglio le critiche di Stefano Malatesta su "la Repubblica": «Quello che si chiede a una fiction è intrattenere, grazie ai suoi strumenti narrativi, e magari dare delle informazioni che altrimenti molto difficilmente arriverebbero al cosiddetto "pubblico di prima serata"». Malatesta replica che non tutto può essere telenovela. Premesso che una persona di normale qualità intellettuale e civile guarda una fiction soltanto se non ha niente, ma proprio niente di meglio da fare, noi siamo piuttosto perplessi. Perché condividiamo l’idea di fondo di Scurati, ma non dimentichiamo che "Twin Peaks" era una creatura di David Lynch, e la straordinaria "Band of Brothers", che a suo modo serializzava "Salvate il soldato Ryan", reca il marchio di fabbrica di Steven Spielberg. Con il che, il discorso è chiuso. La buona fiction è fatta dai buoni fiction maker. Quanto alla fiction normale, o a quella delle fasi di stanca, c’è sempre la soluzione di usare il telecomando e cambiare canale. Viva Garibaldi.

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