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Tradimento e Luxuria

20/11/2008

L’accusa che piomba sull’"Isola dei famosi" è grave: denunciando i baci del supertruzzo e della stragnocca fidanzata del centravanti a digiuno, Vladimir Luxuria si è comportata come una sciurétta che scrive le lettere anonime. Proprio lei, che dovrebbe essere quella emancipata, aliena dai pregiudizi e dai convenzionalismi. Vorrei spezzare una lancia (o come dicono certi studenti universitari agli esami, «un’arancia») a favore di Vladimir. Luxuria infatti ha capito molto. Ha capito che l’Isola è un laboratorio di veleni e di tradimenti, e che la gente a casa non aspetta altro che venefici, pugnalate e delazioni. E quindi si è comportata secondo il format, adeguandosi a ciò che era necessario fare. Denunciare, moraleggiare. Fare la smorfiosa e scrollare le spalle quando quella là le ha dato dell’invidiosa, indicando anche fra le gambe l’oggetto dell’invidia di Vladimir (colonna sonora per l’eventuale remix a "Blob": «Patatì, patatà, patatina come te»). D’altra parte, bisognerebbe prendere partito: è peggio guardare l’Isola o partecipare all’Isola? Dal momento che uno accetta di andare tra i Famosi, ogni bassezza è permessa. L’Isola è un catalogo lombrosiano: le abbronzature, i dimagrimenti, i capelli aggrovigliati, la tetta cadente o svettante: forse per mettere in risalto, invece, il colore meraviglioso, in studio, e le bocce disegnate con il compasso, oltre che spettacolarmente esibite, di Simona Ventura. La sinistra sta con Luxuria. La destra con Belen Rodriguez. Gli incerti con Borriello. Pochissimi con Rossano Rubicondi, il baciatore presunto e quarto marito di Ivana Trump; e anche quei pochi si chiedono: ma quel nome, Rubicondi è vero o no?

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