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Tra Lucio e Luciano

06/11/2008

Ho incrociato "il Tg2PuntoIt", una specie di magazine quotidiano curato da Michele Bovi (dal lunedì al venerdì dalle 10 alle 11), perché una mattina c’era in studio Leo Turrini, che presentava il suo libro "Lucio Battisti. La vita, le canzoni, il mistero": per la setta dei battistiani come noi un imperdibile e recente libro, che sostituisce interi armadi di archivio e fa risentire un po’ di buona musica nella mente (non lo sapete che le canzoni migliori sono quelle che risuonano nella memoria mentre le parole appaiono sulle pagine di un libro?). D’altra parte, anche Bovi è un battistiano accanito, e in questo programma, oltre a numerose rubriche, non fa mancare la parte musicale. Il mercoledì l’argomento è l’arte come investimento, e fra diverse opere originali in studio (De Chirico, Turcato, Schifano, Boetti) il consulente d’eccezione, sorpresa sorpresa, è Johnny Charlton, ex componente dei Rokes, poi allievo di Maccari. Quest’anno c’è un angolo dedicato al melodramma: servizi che illustrano trame di opere liriche e biografie di grandi autori, da Verdi a Leoncavallo, nonché ritratti di interpreti d’eccezione come Caruso, Tamagno, Pavarotti. L’invenzione arriva al temine quando Pasquale Panella recita il testo di un’aria o di una romanza. L’anno scorso recitava le canzoni, per dimostrare che quella piccola poesia pop era poesia vera. Adesso il tentativo consiste nel dimostrare che anche i deprecati libretti sono operine d’arte, e non la spregevole retorica con cui spesso sono stati ridicolizzati. Non sapete chi è Panella? Male, malissimo. È, fra mille altre cose, l’ultimo autore del Battisti "finale". Vedete che tutto si tiene, nella televisione musicale?

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