Notevole la sensazione che "X Factor" sia uno specchio dell’Italia. La formula è abusata, ma se si guarda il programma di RaiDue è difficile sfuggire a questa suggestione. Probabilmente ciò che fa la fortuna della trasmissione è il pubblico. Che si affeziona a qualche personaggio per poi dimenticarlo dopo qualche mese. Tipica italianata. Come si chiamava la protagonista della edizione precedente? Giusi Ferrero, Ferreri, Giusi, o giù di lì. Chi se ne frega. Però intanto faccio il tifo per i nuovi. Dopo di che, se si vuole prendere in considerazione il programma in sé, ci sarebbe da discutere a lungo. Mara Maionchi non è riuscita a imporre il proprio carisma, e si è ridotta a polemista da assemblea di condominio: divertente, ma alla lunga stucchevole. Morgan dovrebbe far venire fuori la sua cultura, che pure c’è, musicale e non musicale, ma da quando si è tagliato i capelli sembra avere perso le parole: si succhia la lingua e non gli vengono le frasi, esita, tentenna. Miglioratissimo invece Francesco Facchinetti. Si diceva che è uno specialista del non saper fare nulla, e invece adesso è pronto, presente a se stesso, capace anche di improvvisare. E qui si lascia per ultima Claudia Mori, polemiche comprese. Perché la signora Celentano ha rivelato una capacità di eloquio che la qualifica come un’autentica leader potenziale del programma. «Bassezze», ha detto quando hanno mostrato una sua foto di 25 anni fa mettendola a confronto con la sua immagine attuale. Be’, ci vuole cultura per pronunciare la parola "bassezze" in televisione. La Mori ha dimostrato che il misterioso "X Factor" ce l’ha lei. Viva Claudia, dunque, e basta con le bassezze.
15/10/2009
TELEVISIONE