Confiteor: guardo il programma quotidiano di Paola Saluzzi su SkyYg24, alle 14.35, con una certa apprensione. Perché ho sempre l’impressione che la Saluzzi si blocchi, che non le venga la parola, che un’amnesia la fulmini. Forse dipende dalla sua carriera precedente, tutta dedicata allo sport e all’effimero. Oppure anche dal suo aspetto, spesso poco adatto ai talk show: ci sono in studio o in collegamento austeri specialisti, grandi professori, e la Saluzzi appare subito con la sua chioma "flamboyant", che non depone a favore di un competenza o del buon gusto. Insomma. Ci vorrebbe un "look stylist" che la ridisegnasse tutta, e la trasformasse in una Gruber, per dire. Altrimenti sembra sempre una casalinga inquieta, con i capelli che sanno di brodo, che si sta esercitando nel ruolo della conduttrice. Però però. Miracolosamente le parole vengono fuori tutte, o quasi, spedite e precise. Si ha la sensazione che la Saluzzi si prepari, giorno per giorno, sul tema che deve affrontare, e questo grazie al cielo è professionismo. Sicché il programma scorre via con dignità e decoro. E vedete quanto contino i pregiudizi. Uno pensa a Paola Saluzzi senza accreditarle la minima capacità di condurre un talk show di approfondimento, e viene sonoramente smentito. Sono i miracoli di Sky, piattaforma che è riuscita a trasformare in intrattenimento perfino il calciomercato. Adesso ha trasformato in un conduttore autorevole la Saluzzi, e non era facile. Resta il fatto che la Saluzzi continua a essere un po’ ansiogena. Ma che volete: nessuno è perfetto, si diceva nel gran finale di "A qualcuno piace caldo", e tanto vale concedere qualcosa anche alla Saluzzi.
25/03/2010
TELEVISIONE