Il popolo e gli opinion leader fanno tavole rotonde e discutono animatamente sul perché Bruno Vespa faccia più ascolti di Enrico Mentana. Potrebbe essere una questione di rodaggio. No, "Matrix" le prenderà sempre, da "Porta a Porta". Il fatto è che il programma di Vespa è un prodotto praticamente perfetto, mentre quello di Mentana è ancora in via di aggiustamento. Già, a "Porta a Porta" si respira un’aria conosciuta, sembra di stare in famiglia. Mentre a "Matrix" le cose appaiono ancora vagamente provvisorie: gli arredi, il publico. Anche gli argomenti. Perfino gli ospiti, a volte. Ma no, la verità è che Vespa è diventato "Porta a Porta", si è identificato con la trasmissione, è un pezzo dell’arredamento. Mentre Mentana è ancora Mentana. Fisicamente Vespa si insinua fra gli ospiti, si curva, parla poco, solo di rado diventa decisionista, intima, chiede dati alla redazione; quasi sempre si rannicchia e sta quatto, aspetta che passi la buriana, che spiova, che finisca il temporale. Invece Mentana è il protagonista, e si vede che è convinto di esserlo: si staglia, si erge. Vespa non si preoccupa se "Porta a Porta" risulta lento. Sono trasmissioni notturne, ai confini del regno di Morfeo: chi se ne frega se ci si addormenta su un discorso ovvio di Gianfranco Fini, per dire. Mentana invece è atterrito dal rischio della palpebra calante, ossessionato dal ritmo. Quindi interviene, interviene e parla, parla. Probabilmente il "Porta a Porta" perfetto, secondo Vespa, è una puntata in cui Vespa non parla, e tutto fluisce senza bisogno di interventi vespistici: anzi, lui Vespa potrebbe andarsene in bagno o a fumare una sigaretta e tornare senza pregiudicare l’andamento lento. Tutto il contrario Mentana, che ha bisogno di vedersi, sentirsi, ascoltarsi. A volte sembra più preoccupato di lanciare una battuta che non di far funzionare il programma. Per Mentana dev’essere la sindrome dell’assenza dal tg. La lontananza dal video gli detta la voglia di apparire e di esserci, continuamente, con urgenza. Mentre Vespa, eh, Vespa!, la sa lunga: sa, ad esempio, che "Porta a Porta" esisterà oggi e domani, che non deve considerare l’ultimo share come un verdetto, che la vita insomma continua, e anche la tv. E che in ogni caso per ogni porta che si chiude ce n’è un’altra che si apre. Quanto a Mentana, dovrebbe solo diventare meno Mentana. Sempre ammesso che glielo concedano i suoi cromosomi.
23/09/2005