Il pensiero stupendo che nasce un poco strisciando è che come Renato Zangheri «mente sapendo di mentina» (secondo gli indiani metropolitani, 1977), Enrico il Matrix mente sapendo di Mentana. Ha fatto parlare il Belpaese intero di "metainformazione", di cazzeggio sublimato nella politica, di politica tradotta tanto direttamente nell’intrattenimento da rivelare che tutta la politica in televisione è entertainment. I critici hanno naturalmente ragione, perché Mentana è diabolico, e sa che a tarda serata è arduo mettere insieme un dibattito persuasivo. Ecco allora lo zoom su Michela, con l’ovvio effetto family, e alla fine il bacio alla suddetta, con l’effetto reality. Nel mezzo, Ricucci, Falchi, D’Alessio. Ma tutti coloro che hanno alzato il sopracciglio perché non ha chiesto a Giulio Tremonti come mai il Governatore, e neppure a Pier Luigi Bersani perché Consorte, sono gente che finge di ignorare due emergenze reali: primo, che in quell’ora così tarda, il sopracciglio non si alza, eventualmente si abbassa; secondo che essendo Mentana un uomo molto disincantato, ha già capito da un pezzo che non è vero, o è vero solo a metà, che l’informazione politica in tv sarebbe puro intrattenimento. L’altra metà del vero, è che la politica tout court è intrattenimento. Mentana lo sa, e ha avuto la faccia tosta di mostrarlo a tutti. Ma ci siamo dimenticati che il sottile professor Amato si esibì da Vespa in un paio di palleggi a tennis, con il suo rovescio sghimbescio (un backspin premoderno, da pongista sopravvissuto all’evoluzione tecnica)? Vogliamo ricordare ancora una volta il risotto di Massimo D’Alema? Mentana ha capito che la politica, esattamente come la televisione, è fatta da personaggi che interpretano se stessi, e molti la propria parodia. Se volete l’Antipatico bleso, eccolo servito. Se occorre l’Emiliano competente, voilà. Necessitano, signori, leghisti incazzosi? Centristi diplomatici? Ex fascisti con diploma serale di liberaldemocrazia? Post-interventisti diventati neoliberisti? Mentana li ha tutti. Non è colpa sua se il losco connubio fra politica e tv ha prodotto questi ibridi. Poi, con il tempo, Mentana distinguerà quando serve la commedia dell’arte e quando l’arte della politica. (Il problema, comunque, è che anche "Matrix" finisce all’ora dei vampiri: e a quell’ora si diventa tolleranti anche con i peggiori imam, con i politici più ridicoli, con tutti: e buonanotte).
22/09/2005