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tappabuchi MAGAZINE

28/07/2005

Dal 18 luglio va in onda alle 13.30 la rubrica quotidiana "Mistrà". Mezz’ora di attualità e intrattenimento dopo il Tg2. E chi se ne frega, diranno le eccellenze vostre. Peggio per voi. Perché è vero che "Mistrà" è il classico programma tappabuchi fatto da una Rai che è una voragine; ma è anche vero che è un programma curato da Michele Bovi. Per i più informati non è necessario aggiungere che Bovi fu il sassofonista delle Pecore nere, storico "complesso" che scalò la top ten della Grecia; ma per tutti gli altri bisogna specificare che è anche il più formidabile archeologo dell’intrattenimento popolare, con master sulla musica leggera e laurea honoris causa in canzoni e cantanti. In più va aggiunto che Bovi è il pifferaio di una moltitudine di figure singolari, a cominciare da Pasquale Panella (che per colti e incolti è l’ultimo autore delle liriche di Lucio Battisti, cioè di quella quarantina di canzoni che non si ascoltano mai e in cui giacciono una quindicina di capolavori colpevolmente ignorati). Grazie alle sue amicizie, al rispetto per vecchie glorie della musica popolare, per un interesse così accanito da risultare sempre rivelatore, Bovi riesce sempre a scovare un inedito, una preziosità, una reliquia. Volete un clone per l’appunto di Battisti? Eccovi servito Roberto Pambianchi, uno che vi farà venire i brividi, e che difatti fa cento serate l’anno con il pubblico che quando lo sente ammutolisce e piange. Volete un bianco e nero dell’annata 1957 con Sergio Endrigo che canta "Come prima" con un gruppo di jazzisti, insieme a Riccardo Rauchi, in una versione piena di ironia e swing? Ma eccolo lì, imperdibile (e Rauchi, quando lo riscopriranno?). Poi metteteci un filmato mai visto con un Claudio Baglioni ganzo, capelluto e naturalmente tutto biancovestito, che canta "Tu come stai" in francese, o Francesco De Gregori impegnato in una canzone scritta per Patty Pravo, Bobby Solo che insegna come si fanno i gargarismi contro il mal di gola, e il programma è fatto. Ci sono le cinque migliori canzoni e i cinque migliori film. C’è Gene Gnocchi che recita i "lanci poetici" dell’ermetico incendiario Panella. In verità ci si chiede a che cosa servano i "servizi". Vabbè che "Mistrà" è un magazine, e dicono che nei magazine un po’ di attualità (le liti nel condominio, il sushi) ci vuole. Ma in attesa di Baglioni e di De Gregori il sushi fa venire il flusso: gusti personali, s’intende.

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