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Se il troppo Crozza

25/05/2006

Il tentativo di Maurizio Crozza di allestire uno spettacolo da largo pubblico è ammirevole, così come è apprezzabile che La7 abbia deciso di mandare "Crozza Italia" in prima serata (il martedì, poi in replica a tarda sera il sabato). Tanto per chiarire: Crozza è uno dei migliori talenti che siano apparsi nell’intrattenimento contemporaneo. Imitazioni che ricreano il personaggio, lo rifanno, lo scavano, ne accentuano un tratto per farlo diventare assoluto. L’Arrigo Sacchi dell’intensitè, dell’umiltè e dello straordinèrio. Il Serse Cosmi del "crosse", nel senso del traversone. E così via. Anche la sua presenza nell’ultimo show di Adriano Celentano, "Rockpolitik", aveva una funzione di esorcismo e di antidoto: vale a dire l’introduzione nell’omelia del "re degli ignoranti" di qualche venatura anarchica e finalmente irresponsabile. Oh, insomma, il giullare deve far ridere, sennò che giullare è? Lo "Zapatero" di allora rappresentava una trovata maliziosa che acchiappava lo spirito del tempo, tanto da essere accolta da peana generali. E allora, funziona "Crozza Italia"? Sì e no. Diciamola tutta: reggere due ore di "one man show" è una faticaccia. Talvolta perfino Fiorello rischia di mostrare la corda, salvandosi con un mestiere infinito. Crozza ha i numeri, e una riscontrabile cattiveria bipartisan, utile per non apparire un propagandista dell’ovvio. Ma dà l’impressione di essere ancora un fantasista capace di dare il suo meglio facendo il comprimario, non il protagonista. È perfetto quando irrompe in uno schema altrui, più che quando è il primattore. Dunque, giudizio sospeso. Ma le ultime puntate vanno godute, anche perché "Crozza Italia" ha una briscola aggiuntiva, ossia la moglie di Crozza, Carla Signoris. Talmente svampita, nelle sue quasi-interviste, da risultare ogni volta irresistibile. La si guarda, con la sua aria quietamente domestica, una casalinga tutt’altro che disperata, e si vede una signora morbida, a suo agio e a suo modo piacente: capace di offrire un tale senso di disponibilità nei confronti degli ospiti da apparire attraente. Anzi, se non è un sacrilegio, addirittura sexy. La televisione ha i suoi misteri: uno comincia a seguire un programma perché c’è il tale, e si ritrova incapricciato artisticamente della talaltra. Comunque Crozza non se ne abbia, di questa intromissione fra moglie e marito: succede, lo si sa, nelle migliori famiglie. Anzi, solo nelle migliori.

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