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Annozero voto zero

30/04/2009
TELEVISIONE

Dunque, il re fa il mattocchio e cacciano il giullare. Secondo i critici di destra Santoro aggiunge danni al terremoto, e allora ostracizzano Vauro. Quindi puntata di "riparazione", con Michele che prende tutti in giro e vince l’auditel a mani basse. Purtroppo "Annozero" ha i suoi problemi. Bene Travaglio che recita pezzi di cronaca dedicati a Berlusconi marcando una tipica retorica da Ventennio; purtroppo in studio c’è l’avvocato Ghedini, un sofista, il quale si straccia le vesti perché così facendo si offendono Bertolaso e Letta, due monumenti che il mondo c’invidia, e questo non sta bene. Filmati, crepe dall’Aquila, condomini fatti con materiali di scarto, donne amareggiate: ma il clou dovrebbe essere un confronto fra il suddetto avvocato Ghedini, difensore del piano casa di Berlusconi, e Antonio di Pietro. Ne viene fuori un minuto di orrore, con i due protagonisti che parlano insieme urlando senza che si capisca un benamato accidente. Alla fine il pubblico, non sapendo che fare, applaude. Poi vignette di Vauro in diretta telefonica, le solite robe di giovani ad "Annozero", e l’atteso show di Sabina Guzzanti che in veste di giudice meridionale conduce una requisitoria contro l’orrendo Vauro. La prestazione lascia raggelato il pubblico; non un applauso, non una risata in tutto il piccolo show. Alla fine un tipo che ha guadagnato notorietà perché rifiuta i contributi di solidarietà agli abruzzesi, dato che paga le tasse e non ha colpa del cinquantennio precedente, conclude a urla: bisognerebbe sospendere per un anno lo stipendio ai parlamentari. Il civilissimo e progressista, nonché consapevole e antipopulista, pubblico di Santoro, erompe in un’ovazione. Ma dai: voto zero.

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