«Basta la parola!», esclama per indicare i pregi del confetto Falqui il Professor Tino Scotti, tuttologo, in uno dei primi sketch. E la parola magica, dal 3 febbraio 1957, ore 20,50, diventa Carosello, il primo contenitore di pubblicità della Rai, per il quale hanno lavorato registi come Pontecorvo, Olmi, Leone, i fratelli Taviani… E attori e cantanti come Totò e Eduardo, Dario Fo e Franca Rame, Mina, Rascel, Tognazzi, Vianello, Gassman, Manfredi… 100 secondi massimo di puro spettacolo che coronano il "codino" (lo spot di 35 secondi), creando intramontabili jingle che entrano nella lingua: «Lei non sa chi sono io», minaccia Aldo Fabrizi. «Il signore sì che se ne intende», approva Lina Volonghi. «Ma cosa mi dici mai», gongola arrossendo Topo Gigio… A 50 anni dalla nascita, "L’espresso" e "Repubblica" presentano una collana in quattro Dvd con il meglio di Carosello. Nel primo Dvd, a 8,90 euro in più, il periodo 1957-1963. Nei contenuti extra: interviste e testimonianze di Edmondo Berselli, Marcello Marchesi, Ugo Tognazzi, Enrico Vaime…; i "nonni" dei jingle; una selezione dei celebri codini; i Caroselli al cinema; cartoonist, uno speciale sui caroselli animati. F. T.
08/11/2007