A meno che non sia Totò, il comico che diventa vecchio genera immediata tristezza. Ma Totò non era un comico, era un disegno astratto, un profilo cubista, un’invenzione dell’avanguardia novecentesca. E quindi c’erano motivi ragionevoli per temere che il ritorno di Cochi e Renato in un programma televisivo si risolvesse in una cosa straziante. E invece "Stiamo lavorando per noi" (quattro puntate il mercoledì su Raidue, prima serata) regge la botta, con buoni ospiti come Enzo Jannacci e Massimo Boldi: anche se è difficile per comici dell’assurdo trasformarsi in critici del costume e dell’attualità. Tutti noi infatti ricordiamo Cochi e Renato, «il poeta e il contadino», gli eroi di «siamo su a milletré» e di «bravo, sette più». Niente era più esilarante di Pozzetto che interrompeva Cochi Ponzoni intimandogli «dammi indietro gli orecchini di mia suocera». Intere scolaresche hanno cantato «La gallina non è un animale intelligente, lo si capisce da come guarda la gente» o «E la vita, la vita, e la vita l’è bela, l’è bela, basta avere un’ombrela che ripara la testa». Ma trasformare questi due comici in critici e satiristi dell’attualità, era un’impresa rognosa: oggi infatti occorre applicare la satira a protagonisti come l’agente Scaramella, roba dura. Oppure sui membri di centrodestra del cda della Rai, quelli che hanno nominato Meocci direttore generale quando anche un bambino, o una gallina, avrebbe capito che era incompatibile, rischiando così di pagare di tasca propria la multa di 14 milioni di euro. Va da sé che nemmeno un genio della comicità, neanche un fratello Marx, ci riuscirebbe. Così come sarebbe stato difficile, perché la realtà supera la satira, immaginare che l’intero cda avrebbe trovato l’ingegnosa soluzione di liberarsi del problema Meocci nominandolo al vertice di Rai Corporation, con uno stipendiuccio di 800 mila euro, per cui adesso rischiano altri 14 milioni di multa. Noi eravamo dell’idea che i primi 14 milioni dovevano pagarli di tasca loro i consiglieri di centrodestra; ora pensiamo che gli altri 14 devono pagarli i consiglieri tutti, destra o sinistra chi se ne frega, presidente compreso. Abbiamo chiesto un parere ai rinati Cochi e Renato; ci hanno risposto: «La gallina non è un animale intelligente», e a quel punto non siamo stati capaci di evitare di pensare: la vita l’è bela, basta avere un’ombrela.
01/02/2007