Dibattito: qual è stato il momento più basso, e quindi televisivamente più alto, del Festival di Sanremo? Pareri discordi. Quando accanto a Mike Tyson si profila la seminuda Federica Felini (anche il suo nome è un refuso, come disse Enzo Biagi di Storace), e l’intero share di Raiuno si augura qualcosa di irreparabile, che ‘o animale si metta a sudare ancora di più, oppure un’erezione inopinata e tremenda del pugile. Oppure il momento in cui la suddetta Felini si mette a parlare, con la vocetta da pupazza, provocando un immediato e generale crollo della libido, Tyson compreso. E se fosse invece la scena, spesso replicata, in cui la povera Clerici, eletta lady Ciccia da Paolo Bonolis, si tira su le gonne da uovo di Pasqua per poter scendere la scalinata, mostrando le cavigliotte? Ma c’è anche il momento in cui sempre Bonolis fa calare le luci e annuncia i cantanti bocciati dalle giurie, davanti a una poltrona vuota, che fa tanto "percorzo del dolore". Eppure, fatti i conti, vince a mani basse l’intervista di Bonolis a Tyson. Non perché sia un bello spettacolo: il pugile è impresentabile, non sa parlare, non sa cantare, il suo "Volare" è stonato, il suo rap è un barrito. Tuttavia c’è un picco, una cuspide, un istante straordinario nel faccia a faccia. Cioè quando Bonolis chiede a Tyson qual è il suo rapporto con il danaro. E Tyson, evidentemente preparato, risponde: «C’è chi ha il dono di trasformare la cacca in oro». Dice «cacca» in italiano, sublime: «Mentre io faccio l’operazione opposta». A questo punto Bonolis non lo tiene nessuno. La cacca lo sollecita, lo aizza. Quasi tocca la pancia del colosso pugilatore, e lo ammonisce: «Se deve magnà de meno, così se ne fa de meno!». Di cacca, evidentemente. Allo sguardo attonito di Tyson che rotea gli occhi dicendo «What?», Bonolis conclude «Lassàmo perde». Ecco: si invita Tyson, che già non c’entra niente e forse è un residuo non rifiutabile della gestione di Tony Renis, e gli si pone di fronte Bonolis, l’uomo che parla un italiano speciale, altro che aulico più popolare, è puro Renato Zero. E si manda tutto in cacca. In più, il vitaminizzato conduttore di Sanremo pende dallo sguardo del condannato per stupro, quasi gli si bagna il ciglio, potrebbe spezzarglisi la voce. E alla fine conclude che Tyson è «una bella persona». Noi ci limitiamo a proporre l’esilio per chi ha usato, usa e userà l’espressione di cacca «una bella persona».
17/03/2005