In questa rubrica non si è mai parlato del post-Novantesimo minuto di Paolo Bonolis, perché la domenica i frequentatori del calcio, quorum ego, si piazzano davanti a "Diretta gol" di Sky, e dormono beatamente almeno per tutto il primo tempo, così ritenendo assolto il loro obbligo alla cerimonia calcistica del weekend. Quindi nessuno ha poi voglia di risistemarsi sul divano nel pomeriggio inoltrato per vedere la sintesi del campionato di serie A su Canale 5. Ma l’altra domenica avevo perso il programma di Sky, e mi sono detto: vediamo che cosa fa oggi il nostro Paolino. Ma sapete com’è. La televisione pomeridiana è lenta. Paolino parla, parla, discute, imita Totò. E quando si discute, viene voglia di scanalare alla ricerca di qualcosa di meno noioso. Zap, ed ecco un’occhiata a "Domenica In", dove Pippo Baudo faceva giochi incomprensibili con certi bambini. Su Canale 5 il nostro Paolino intervistava Demetrio Albertini, noto centrocampista di valore nazionale e internazionale. E allora zap, un’occhiata a Raitre. Per poi tornare precipitosamente da Bonolis, nel timore di perdere gli "highlights" di una partita qualsiasi. Niente: Bonolis stava divertendosi in una bella conversazione con Gabriele Albertini, sindaco milanese di valore nazionale e internazionale. Allora via con un rapido passaggio su La7, dove chissà che cosa stavano mandando in onda. Al ritorno su Canale 5 stavano tutti allegramente ridendo sui labbroni di Demetrio, che in effetti sono notevoli, anche se con il tempo si sono un po’ ridotti, contrariamente a quello che succede alle divette della tv, vecchie e bambine. Morale: vedi la scalogna marcia, ma in un’ora di zapping non sono riuscito a intercettare neanche un "àilàits". Dev’essere un grande esperimento mentale e sociologico, quello di Bonolis e dei suoi autori, organizzare un programma calcistico, dopo averlo pagato decine di milioni di euro, e poi nascondere il calcio nelle pieghe del talk show. Certo il nostro Paolino potrebbe obiettare, alla Totò: «Parli come badi! Lei mi faccia il piacere di restare ipnotizzato su Canale 5! Mi faccia il piacere, sennò le faccio il ritocco!». Bonolis avrebbe pure ragione. Ma ormai noi telespettatori siamo fatti così. Non facciamo il piacere. Troviamo geniale il calcio senza calcio. Ma siamo anche incorreggibili. Scanaliamo finché ci pare. E la prossima domenica, tutti a vedere "Diretta gol", e tanti saluti a Bonolis.
28/10/2005