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cambio casa o cambio canale?

25/09/2008

Ci dev’essere un legame non proprio oscuro fra la crisi dei mutui subprime, lo sgonfiarsi della bolla edilizia negli Stati Uniti e in vari paesi europei, e il diffondersi di programmi sulla casa. Mentre le banche crollano e le case si deprezzano, fra ipoteche e mancati rimborsi delle rate del mutuo, si capisce che la casa per molti diventi oggetto di desiderio o di incubo. Ecco allora programmi come "Extreme Makeover: Home edition" su Sky Vivo (una trasmissione vagamente inquietante, dove una squadra di fenomeni ti rifà l’abitazione nello spazio di un weekend). Ma basta scorrere i canali di Sky per una sera per accorgersi che i programmi dedicati all’abitare sono frequenti. Sul canale Leonardo, tutto dedicato allo stile e alle tendenze, passano programmi dedicati a come si struttura un loft (ma è ancora di moda il loft dopo il risultato del 13-14 aprile?). E si vedono anche vere e proprie avventure domestiche, come la famiglia inglese che decide di vendere la propria casa di Londra, il cui valore è esploso negli ultimi anni, e acquistare per la metà del prezzo lucrato una villona nel sud della Francia, con piscina e grande giardino. Cambio di vita, non solo trasloco. I programmi dedicati alle case sono irresistibili per chiunque abbia alle spalle una vicenda di acquisto e ristrutturazione, con relativo sfondamento di budget e tremende discussioni con gli impiantisti. Ma soprattutto conduce a visioni globalizzanti il pensiero che se la crisi dovesse evolvere verso uno scenario da 1929, che c’importa, cartolarizziamo l’abitazione di famiglia, la quotiamo a Hong Kong, e diamo nel nostro piccolo, e con euforia irresponsabile, un contributo alla crisi finanziaria totale.

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