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da lucio al tg

01/11/2007

Come dice il poeta: «Deve essere stata una costosa distillazione la marea del mare». Il poeta è Pasquale Panella, autore per Lucio Battisti del "corpus hermeticum" in cinque dischi che ha stravolto la canzone italiana. Ci vuole un certo gusto dell’azzardo per chiamare Panella a commentare l’attualità: lo ha fatto Michele Bovi con "Tg2punto.it", lo spazio quotidiano di mezza mattina che ha esordito l’8 ottobre. Un’ora di telegiornale, collegamenti, ospiti, rubriche, servizi, approfondimenti. Niente gossip, ed è una curiosa ed eroica novità per la tv mattutina. Ma che cosa c’entra Panella, il poeta postfuturista o presimbolista, l’allitteratore efferato, il giocoliere parolibero? Intanto, Panella recita, da bravissimo recitatore, alcune canzoni canoniche: da "As Time Goes By" ("Casablanca", a cinquant’anni dalla morte di Bogart) a "Casetta in Canadà" (prima in classifica nel 1957), a "Il capello" di Edoardo Vianello (per festeggiare i suoi 70 anni), in modo da porre la domanda terroristica: la poesia di Aldo Palazzeschi è davvero superiore a "Guarda come dondolo"? E Palazzeschi, lasciatemi divertire, è davvero superiore a Panella, uno che ha avuto il talento astruso di scrivere per Battisti: «Che ozio nella tournée di mai più tornare nell’intronata routine del cantar leggero l’amore…». Erano canzoni incantabili e incantate. Poi Panella ha collaborato con Riccardo Cocciante traducendo e scrivendo le sue opere tardo-moderne, ha scritto canzoni per Zucchero. Adesso commenta on line le hard news del Tg2. Dei suoi versetti satanici, beccatevi questo, quintessenza lirica del genio, intitolato "Stampa estera e nostrana": «Al Cairo, giornalisti tendenziosi, puniti con ottanta frustate… Qui, spesso, giornalisti tendenziosi puniscono noi con ottanta righe».

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