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E la domenica Gnocchi

16/10/2008

L’idea di Gene Gnocchi è ovvia, e si sa che secondo Goethe il genio è la capacità di vedere l’ovvio: quindi un talk show sulla giornata calcistica è geniale. Si tratta di due mezze ore domenicali di dibattito, pomeriggio e tarda sera, su Sky Sport 1, e il metodo del comico emiliano consiste nella smitizzazione dell’oggetto trattato. Comico un corno, potrebbe dire lui, scrittore e "Kulturkritiker" di vaglia. Comunque Gene, indimenticato autore della storica locuzione sul "cul de Sac", ovvero il "culo di Sacchi", ha sviluppato uno schema secondo cui si finge di prendere sul serio il tema trattato, per poi mostrarne la demenza interna. L’ha fatto a suo tempo con "Perepè", divertente programma di scarso successo, tutto dedicato a sfottere il mondo della musica pop; lo fa con "Artù", altro talk show parodico; e adesso con il "Gnok Calcio Show". Il bello è che Gene dissacra fenomeni ed entità che gli piacciono. Gli piace la musica, e lui la smitizza. Gli piace il pallone, ed è reduce da anni a "Quelli che il calcio", ma non rinuncia alla discussione sarcastica. Lo "Gnok style" consiste nel prendere drammaticamente sul serio l’oggetto del dibattito, per poi mostrarne la plateale fragilità, se non la penosa inconsistenza. Purtroppo non sempre i suoi "ospiti" sono all’altezza (spesso i calciatori coinvolti si limitano a ridacchiare). Gene fa il clown bianco, il "discussant" stralunato, fissato su alcune fenomenologie astruse, mettendole in attrito con la retorica calcistica imperante. Gnocchi ha ragione. Non è colpa sua se, dopo tutte le dissacrazioni possibili, il lunedì tutti si buttano sull’ultima esternazione di Mourinho.

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