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Famiglia poco serial

14/02/2008

Per ora "Dirty Sexy Money", il serial di Fox annunciato come la rinascita di "Dynasty" o di "Dallas", non mantiene tutte le eventuali aspettative. Dovrebbe essere il drammone dei Darling, una famiglia ricchissima, anzi, più che ricchissima, sfondata, ma viste le prime puntate i drammi sono piuttosto meccanici. Il protagonista Peter Krause, reduce dal cult "Six Feet Under", è bravo nella parte dell’avvocato idealista che sostituisce il padre (morto in un misterioso incidente) nella gestione degli affari della famigliaccia; gli altri attori/personaggi sono abbastanza azzeccati, ma senza esagerare. In particolare, quello che fa il figlio maggiore e che alla fine dovrebbe candidarsi fino alla presidenza degli Stati Uniti, ma che invece è innamorato di un trans di raro buonsenso (nonché ottimamente doppiato), sembra un po’ pollo, reduce da telefilm nella parte dell’imbranato (come insegnava Marcello Mastroianni sembrano un po’ fessi tutti quelli che hanno molta pelle fra il naso e il labbro superiore). A sua volta, il figlio prete e padre di un bambino è clamorosamente comico nelle sue dissimulazioni. Il resto, più che altro manierismo. Tuttavia vale la pena di spendere due parole su Donald Sutherland e Jill Clayburgh, cioè il pater familias e sua moglie. Coppia funestata da un adulterio (di lei, con l’avvocato di famiglia, vedi caso) durato decenni, ma soffusa di una dignità assoluta e di uno stile supremo. Lei è un mito per chiunque abbia il ricordo di un clamoroso film passato in Italia con il titolo "Una notte con Vostro Onore". Lui, Sutherland, a 73 anni riesce a circondarsi di una malinconia esistenziale vicina allo stoicismo, che riscatta tutta la storia.

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