Le persone normali sanno che "Report", il programma di Milena Gabanelli, è una scheggia di realtà dentro il paesaggio azzurrino e flou dell’informazione televisiva pubblica e privata. La puntata del 15 gennaio sulla mafia era effettivamente fastidiosa, perché faceva sentire la voce degli estorsori (a "Report" li chiamavano estortori, ma ci siamo capiti: distorcere distorsore, estorcere estorsore), e la voce del ricatto, ancorché telefonica, non era per nulla piacevole: anzi, faceva impressione. Forse per questo il presidente della Regione Sicilia, il giocondo Totò Cuffaro, si è molto lamentato, chiedendo un programma di riparazione. Adesso si è perso il conto, e pare che il programma riparatore non s’abbia da fare. Queste cose dispiacciono, fanno male. Anche perché non si era capito bene come si potesse riparare. Forse con una trasmissione in cui si sarebbe sostenuto che la mafia non esiste, o è fatta da gentiluomini vecchio stampo che amministrano l’ordine. Oppure mostrando dei ricattatori pentiti che restituivano il pizzo piangendo, convertiti sulla via di Saxa Rubra dal direttore di Raidue Massimo Ferrario. Oppure ancora bruciando la Gabanelli sul lungomare di Mondello. Già, perché la riparazione ai danni inferti alla patria dalla tremenda Gabanelli sarebbe stata prodotta, a quanto pare, a quanto dicono, a quanto si sussurra, dal programma di approfondimento "Punto e a capo", condotto dalla coppia composta da Daniela Vergara e Giovanni Masotti. E qui ci vogliono le pinzette chirurgiche, per districare le responsabilità. In quanto la Vergara è un’icona sexy, l’unica giornalista televisiva in grado di rivaleggiare con l’Alda D’Eusanio (ma con un tocco più umano, più accogliente, più insomma ci siamo capiti). Mentre Masotti, eh, Masotti! Masotti è il buonsenso forzista messo in un contenitore bonone, è il bell’uomo Masotti che deve rassicurare le famiglie inquiete per la mafia. Programma riparatore? «Io non sono un carrozziere». Bene. «Però se faremo un’altra puntata sulla mafia sarà equilibrata». Bravo. «Avrà spazio anche la parte sana della Sicilia». Grazie. «Ci sono le ombre, ma anche le luci». Eccolo, più bello e più grande che pria, Masotti. Si consiglia un programma sulla parte sana della mafia, con le luci, ma delicate, morbide. I panni sporchi laviamoli in famiglia. E alla Gabanelli, che fa vedere solo le ombre, mandiamole un esorcista. Chiamate Masotti, il tecnico delle luci.
03/02/2005