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Perfetta Pivetti

27/08/2009
TELEVISIONE

Nelle desolate seppure bollenti e afose serate agostane, che cosa guardare nell’intrico di questi palinsesti desertici? Può capitare perfino di imbattersi nelle repliche di una fiction domestica, "Provaci ancora prof!", giunta alla terza stagione. Di solito abbiamo una diffidenza istintiva per le serie italiane, e non appena ne incrociamo una, salvo qualche raro Montalbano, mettiamo mano al telecomando. Ma questa volta la curiosità ha avuto il sopravvento, e soprattutto ha avuto il sopravvento la presenza di Veronica Pivetti. Giunta quasi a metà dei suoi quaranta, la Pivetti nel senso di Veronica si è riveltata un’attrice molto brava, oltre che una donna molto bella, se si apprezzano le bellezze asimmetriche, un po’ cubiste, esplicitamente irregolari; e nel caso di Veronica, decisamente nordiste, padane, lombarde (anche se i repertori testimoniano di una simpatia della Pivetti attrice per il Partito democratico). In questa fiction, diretta da Rossella Izzo e premiata da un dilagante successo di pubblico, Veronica azzecca praticamente tutto, perfino l’abbigliamento da professoressa democratica, "comodo" e pochissimo elegante. Gli altri personaggi sono piuttosto schematici, se si esclude il co-protagonista Paolo Conticini, alias commissario Gaetano Berardi, le trame o troppo semplici o eccessivamente complicate ed esagerate, con troppi omicidi in ballo; mentre la professoressa Camilla Baudino, alias Veronica Pivetti, è essenziale e non sbaglia una mossa. È invadente, intrusiva, non si fa mai gli affari suoi, vuole aiutare tutti: la prof insopportabilmente perfetta. E la Pivetti, un’attrice popolare e praticamente perfetta anche lei.

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