Chi vuole una riprova dell’utilità di allargare il mercato può guardare il programma "Segreti di coppia – The Sex Inspector" (il mercoledì sera su Sky Vivo). Il programma è talmente demenziale da risultare irresistibile. Una coppia di "ispettori del sesso", un uomo e una donna dall’aria fra il sadico, il divertito e l’entomologico, "segue" una coppia di amanti, coniugi o conviventi, ne scruta la vita sessuale, formula la diagnosi, propone una terapia, la fa applicare, giudica i risultati, che generalmente sono incerti. Certo a noi della vita erotica di quelle coppie inglesi non importa nulla, anche se è utile sociologicamente osservare che in Inghilterra il sesso ha due tipologie fondamentali: 1. Sesso rapido e insoddisfacente, con ejaculatio praecox e relativi problemi e drammi annessi; 2. Sesso molto complicato, con coppie che hanno collezioni strepitose di "toys", giocattoli erotici, vibratori di ogni genere compresi quelli piccolissimi dotati di telecomando per potersi sbizzarrire anche al ristorante. Nel primo caso, gli ispettori del sesso consigliano alle coppie senza fantasia di sbrigliare l’immaginazione, concedendosi pratiche fra le più eccentriche; nel secondo, inducono i troppo fantasiosi a tornare al naturale. Molto spesso i consigli fondamentali riguardano gli esercizi di potenziamento dei muscoli pelvici, che sono utili ai maschi per ritardare l’orgasmo e alle donne per avviare l’itinerario molto difficile e lungo che conduce alla sperimentazione degli orgasmi multipli. Robaccia? Chiaro che sì, ma anche piuttosto comica, soprattutto quando le coppie mimano a freddo alcune posizioni severamente complicate, sotto l’occhio degli esperti che rettificano posture e modalità. Eppure un semi-reality di questo genere sembra la riprova perfetta che il mercato è il mercato. Aumentare l’offerta consente in questo caso di evitare la pubblicità sul referendum che compare sulle reti Rai e Mediaset, così come i programmi mattutini, pomeridiani e serali. Gli effetti collaterali sono anche migliori: mentre nella Rai governata dai partiti si vede quali sono le condizioni che conducono alle conduzioni (sesso in cambio di programmi), qui l’andamento è più onesto. Il sesso è in televisione, non sotto o sopra le scrivanie. Probabilmente, dato quanto si apprende dalle intercettazioni, l’ispettore del sesso bisognerebbe mandarlo direttamente in viale Mazzini o a Saxa Rubra.
29/06/2006